Guida Breve all'avvio della mediazione civile (facoltativa) dopo la sentenza della Corte Costituzionale 272/2012: ecco come risolvere una controversia in tempi brevi e senza andare in tribunale! Con facsimile di domanda.
www.avvocatogratis.com
Workshop Ifoa e Largo Consumo: RETAIL E RIFORMA DEL LAVORO - Francesco Basenghiifoasapereutile
Workshop IFOA in collaborazione con Largo Consumo: RETAIL E RIFORMA DEL LAVORO – 29 Novembre 2012, Milano
Intervento Prof. Francesco Basenghi - Docente diritto della previdenza sociale, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Practice your mediation skills online - for FREE - by participating with other mediators around the world and a Coach in simulations of family, commercial or workplace cases.
Virtual Mediation Lab is an online mediation project sponsored by the Association for Conflict Resolution Hawaii Chapter.
Riforma del lavoro e nuovi costi: difficoltà per l´industria di gestire una r...Largo Consumo
Disponibile l´intervento integrale di Silvia Petrasso, Responsabile delle Risorse Umane Consulmarketing: "Riforma del lavoro e nuovi costi: difficoltà per l´industria di gestire una rete di merchandiser diretta" al Workshop Consulmarketing-Largo Consumo "Merchandising: Nuovi gli scenari, nuove le regole".
Cicolo di Conferenze “Una finestra sul mondo del lavoro”
Progetto finanziato con il bando “1000 £” per l’anno 2012/2013
E’ stato organizzato un ciclo di tre incontri, di taglio pratico, riguardo le principali problematiche di diritto del lavoro in cui uno studente può imbattersi:
venerdì 15 marzo 2013:Il contratto di lavoro e la busta paga.
relatori: dott. Emanuele Mancini (Giudice del Lavoro del Tribunale di Foggia);
giovedì 18 aprile 2013: Lo stage;Il contratto a progetto; Il contratto di collaborazione occasionale; Il contratto di apprendistato.
mercoledì 22 maggio 2013: L’agenzia di lavoro; Il colloquio di lavoro; I contratti di somministrazione e prestazione.
Jennifer Dossi (HR Recruiter)
Debora Vaccaro (Branch HR Sales Account)
Materiali on-line e informazioni
http://www.riccardobonato.com
http://dirittolavoro.studentibicocca.it/
Acquisire Clienti - Le 4 P del Marketing in Italia - Frank MerendaMetodo Merenda
Scarica Audiocorso Gratuito: https://goo.gl/lmiM9n
In questa nuova lezione di Marketing scopriamo insieme gli elementi che compongono il marketing mix necessario durante la creazione di una strategia aziendale per Acquisire Clienti.
Le 4P del Marketing vennero teorizzate da Jerome McCarthy e riprese nei decenni successivi da una lista infinita di autori, facendo riferimento a:
* Prodotto
* Prezzo
* Punto Vendita
* Promozione
=> LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 1P – PERCEZIONE.
Quando si parla di marketing in Italia è importantissimo partire da questo primo punto: la Percezione, cioè la consapevolezza che esistano modi differenti da quelli tradizionali per acquisire clienti in Italia.
Non esiste più il “passaparola”, come se fossimo ancora negli anni ’60
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 2P – PUDORE.
La seconda P del marketing italiano è riassumibile nella parola “Pudore”, nel senso di “vergogna” quanto di “inopportuno”.
Qui entriamo nel campo della psicologia italiana avversa al marketing e alla vergogna legata alla povertà che deriva da un dopoguerra che è ancora troppo vicino alla nostra cultura.
Se prendete la generazione dei nostri nonni e bisnonni per alcuni, cioè coloro che la guerra l’hanno vissuta e soprattutto hanno vissuto il dopoguerra fatto ovviamente di macerie e miseria, vi accorgerete che nella maggioranza di loro vivono modi di pensare che si sono generati in quel particolare contesto culturale.
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 3P – PROATTIVITÀ.
Se acquisire clienti in Italia è visto come rottura del “patto sociale” per il quale bisogna spartirsi la torta senza danneggiare gli altri, è normale che nasca la convinzione che il controllo del business non dipenda da noi -dato che noi il nostro dovere di aprire la serranda lo abbiamo fatto- ma da “altri”.
Gli italiani sono dispostissimi a passare un sacco di tempo a parlare di come il loro negozio, il loro ristorante, il loro studio, la loro impresa vada male per colpa del Buildelberg, della Commissione Trilaterale, del “signoraggio bancario”, della massoneria e delle scie chimiche.
Impossibile che li vedi a spendere mezz’ora a leggere, studiare, capire, formarsi e investire realmente per la propria azienda e per il bene loro e dei loro cari sull’unica cosa che realmente conta: acquisire nuovi clienti.
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 4P – PUBBLICITÀ.
Superate le problematiche di ordine prevalentemente psicologico affrontate fino ad ora, ci troviamo adesso davanti a un problema che si trova ad affrontare il possessore di p.iva, l’imprenditore, il negoziante o il libero professionista che invece il marketing vuole farlo.
Il marketing in Italia è sempre e solo stato percepito come “la pubblicità” o “reclame” che si fa in televisione, in radio, sui giornali e in generale è qualcosa di riservato alle grandi aziende che hanno un sacco di soldi da poter spendere.
Il concept del Progetto Iran, ovvero un progetto di internazionalizzazione concepito per tutte le imprese ma in particolare PMI - friendly.
Gestire l'export e l'internazionalizzazione di piu' aziende come un progetto consente non solo rischi molto minori, ma anche di gestire la sinergia tra tutte le imprese interessate all'Iran.
Internazionalizzazione - Progetto SvizzeraRighetconsult
Il concept del Progetto Svizzera, ovvero un progetto di internazionalizzazione concepito per tutte le imprese ma in particolare PMI - friendly.
Gestire l'export e l'internazionalizzazione di piu' aziende come un progetto consente non solo rischi molto minori, ma anche di gestire la sinergia tra tutte le imprese interessate alla Svizzera.
Guida Breve all'avvio della mediazione civile (facoltativa) dopo la sentenza della Corte Costituzionale 272/2012: ecco come risolvere una controversia in tempi brevi e senza andare in tribunale! Con facsimile di domanda.
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Disponibile l´intervento integrale di Silvia Petrasso, Responsabile delle Risorse Umane Consulmarketing: "Riforma del lavoro e nuovi costi: difficoltà per l´industria di gestire una rete di merchandiser diretta" al Workshop Consulmarketing-Largo Consumo "Merchandising: Nuovi gli scenari, nuove le regole".
Cicolo di Conferenze “Una finestra sul mondo del lavoro”
Progetto finanziato con il bando “1000 £” per l’anno 2012/2013
E’ stato organizzato un ciclo di tre incontri, di taglio pratico, riguardo le principali problematiche di diritto del lavoro in cui uno studente può imbattersi:
venerdì 15 marzo 2013:Il contratto di lavoro e la busta paga.
relatori: dott. Emanuele Mancini (Giudice del Lavoro del Tribunale di Foggia);
giovedì 18 aprile 2013: Lo stage;Il contratto a progetto; Il contratto di collaborazione occasionale; Il contratto di apprendistato.
mercoledì 22 maggio 2013: L’agenzia di lavoro; Il colloquio di lavoro; I contratti di somministrazione e prestazione.
Jennifer Dossi (HR Recruiter)
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In questa nuova lezione di Marketing scopriamo insieme gli elementi che compongono il marketing mix necessario durante la creazione di una strategia aziendale per Acquisire Clienti.
Le 4P del Marketing vennero teorizzate da Jerome McCarthy e riprese nei decenni successivi da una lista infinita di autori, facendo riferimento a:
* Prodotto
* Prezzo
* Punto Vendita
* Promozione
=> LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 1P – PERCEZIONE.
Quando si parla di marketing in Italia è importantissimo partire da questo primo punto: la Percezione, cioè la consapevolezza che esistano modi differenti da quelli tradizionali per acquisire clienti in Italia.
Non esiste più il “passaparola”, come se fossimo ancora negli anni ’60
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 2P – PUDORE.
La seconda P del marketing italiano è riassumibile nella parola “Pudore”, nel senso di “vergogna” quanto di “inopportuno”.
Qui entriamo nel campo della psicologia italiana avversa al marketing e alla vergogna legata alla povertà che deriva da un dopoguerra che è ancora troppo vicino alla nostra cultura.
Se prendete la generazione dei nostri nonni e bisnonni per alcuni, cioè coloro che la guerra l’hanno vissuta e soprattutto hanno vissuto il dopoguerra fatto ovviamente di macerie e miseria, vi accorgerete che nella maggioranza di loro vivono modi di pensare che si sono generati in quel particolare contesto culturale.
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 3P – PROATTIVITÀ.
Se acquisire clienti in Italia è visto come rottura del “patto sociale” per il quale bisogna spartirsi la torta senza danneggiare gli altri, è normale che nasca la convinzione che il controllo del business non dipenda da noi -dato che noi il nostro dovere di aprire la serranda lo abbiamo fatto- ma da “altri”.
Gli italiani sono dispostissimi a passare un sacco di tempo a parlare di come il loro negozio, il loro ristorante, il loro studio, la loro impresa vada male per colpa del Buildelberg, della Commissione Trilaterale, del “signoraggio bancario”, della massoneria e delle scie chimiche.
Impossibile che li vedi a spendere mezz’ora a leggere, studiare, capire, formarsi e investire realmente per la propria azienda e per il bene loro e dei loro cari sull’unica cosa che realmente conta: acquisire nuovi clienti.
LE 4 P DEL MARKETING IN ITALIA: 4P – PUBBLICITÀ.
Superate le problematiche di ordine prevalentemente psicologico affrontate fino ad ora, ci troviamo adesso davanti a un problema che si trova ad affrontare il possessore di p.iva, l’imprenditore, il negoziante o il libero professionista che invece il marketing vuole farlo.
Il marketing in Italia è sempre e solo stato percepito come “la pubblicità” o “reclame” che si fa in televisione, in radio, sui giornali e in generale è qualcosa di riservato alle grandi aziende che hanno un sacco di soldi da poter spendere.
Il concept del Progetto Iran, ovvero un progetto di internazionalizzazione concepito per tutte le imprese ma in particolare PMI - friendly.
Gestire l'export e l'internazionalizzazione di piu' aziende come un progetto consente non solo rischi molto minori, ma anche di gestire la sinergia tra tutte le imprese interessate all'Iran.
Internazionalizzazione - Progetto SvizzeraRighetconsult
Il concept del Progetto Svizzera, ovvero un progetto di internazionalizzazione concepito per tutte le imprese ma in particolare PMI - friendly.
Gestire l'export e l'internazionalizzazione di piu' aziende come un progetto consente non solo rischi molto minori, ma anche di gestire la sinergia tra tutte le imprese interessate alla Svizzera.
Gianfranco Barbieri interviene a COMUNICARE IL VALORE DELLO STUDIO del Commercialista nell'ambito dell'11° Meeting ACEF "Evoluzione dei Servizi professionali della Consulenza"
Un progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Un progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Appunti tratti dalle lezione di Project Management - GEMA - Roma
(con integrazioni e spunti di altri libri di settore)
Si crea un progetto per avere un prodotto, servizio e risultato.
Quando parliamo di progetti, quali sono le variabili cui generalmente facciamo riferimento?
TEMPI – COSTI – RISORSE – REQUISITI DEL CLIENTE – FATTIBILITA’ (propedeutico all’avvio del progetto) – RISCHIO (è la variabile molto importante in quanto progettare - dal latino – vuol dire “guardare in avanti”).
Manifesto per lo Sviluppo Agile di SoftwareAmmLibera AL
In Ingegneria del SW, per metodologia agile (o leggera) o metodo agile si intende un particolare metodo per lo sviluppo del software che coinvolge quanto più possibile il committente, ottenendo in tal modo una elevata reattività alle sue richieste.
Esistono un certo numero di tali metodologie e la Agile alliance, formatasi nella stesura del manifesto in oggetto, è una organizzazione no-profit creata allo scopo di diffonderle.
Tra l'11 e il 13 febbraio 2001, in una stazione sciistica sulle montagne dello Utah, diciassette persone sono incontrate per parlare, sciare, rilassarsi, cercare di trovare un terreno comune e, naturalmente, mangiare. Il risultato è stato il Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software (Agile Software Development Manifesto). I rappresentanti di Extreme Programming, Scrum, DSDM, Adaptive Software Development, Crystal, Feature-Driven Development, Pragmatic Programming e altri simpatizzanti erano accomunati della necessità di trovare un'alternativa ai pesanti processi di sviluppo software e alla stesura della relativa documentazione.
Questo ebook presenta i 12 punti del Manifesto, corredato dalla presentazione di Jim Highsmith, pubblicato in inglese su http://agilemanifesto.org/ , e nel libro tradotta in italiano.
Per quale motivo in un momento di crisi mi rivolgo al digitale? E nella fattispecie, perché proprio linkedin? In questo primo file vediamo ci si può approcciare.
Un lavoro di : Francesco Zambelli, Paolo Savoldi, Giuseppe Romagnoli, Marc Djilé, Matteo Capra
per il master Nuovi Media Nuove Persone di Accademia Santa Giulia Brescia
Presentazione del 10 marzo al primo incontro del gruppo di lavoro sui finanziamenti di Napoli Business.
La presentazione di fabio cecaro è la condivisione di una esperienza maturata nel campo sulla ricerca di fondi per portare avanti una idea di business
1. FIOM G.D Progetto Impiegati Contributo per un possibile percorso FIOM G.D nel Web: http:// digilander .libero. it / fiomgd E-Mail: fiom - gd @libero. it Dicembre 2002
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15. FINE FIOM G.D nel Web: http:// digilander .libero. it / fiomgd E-Mail: fiom - gd @libero. it