Il sistema start up italiano: limiti e potenzialitàKilowatt
Alessandro Gerosa all'evento finale di #CoopUPBO, racconta la ricerca condotta con Adam Arvidsson sul sistema startup italiano.
CoopUPBo è il percorso di incubazione per idee, cooperative e persone promosso da Confcooperative Bologna in collaborazione con Kilowatt, Irecoop e Emil Banca.
Welfare24, l'iniziativa editoriale di Assidai - Fondo Sanitario integrativo per dirigenti e manager, nel mese di giugno 2014 è dedicato al tema dell'Innovazione come risorsa strategica. Innovazione come parametro per comprendere lo stato di salute di un paese come l’Italia. Innovazione come perno per un piano industriale solido che guarda al futuro e all'internazionalizzazione.
In questo numero: l’analisi dei dati del World Economic Forum, un interessante approfondimento sul mondo delle startup e degli incubatori "Made in Italy" e il piano industriale di Zucchi Spa raccontato da Riccardo Carradori (A.D. di Zucchi).
Leggi Welfare24 ogni mese su Slideshare, Linekdin (assidai) e su www.assidai.it
Il ruolo del CFO per la crescita dimensionale nel middle marketFondazione CUOA
A cura di CUOA Finance (Francesco Gatto, Mirca Toniolo e Bruno Borgia) e KPMG (Manuela Grattoni e Alessandro Ragghianti)
Questa ricerca intende sviluppare una riflessione su alcune “leve” che potrebbero favorire uno sviluppo del middle market in Italia, partendo dal presupposto che il tessuto italiano è composto in assoluta prevalenza da aziende rientranti in tale segmento e che saranno obbligate ad un percorso di crescita per esser competitive sul mercato mondiale. La “leva” che nell’articolo viene esaminata è la crescita del management, con particolare riferimento al ruolo del CFO destinato ad assumere sempre più un ruolo “direzionale” a supporto dell’imprenditore.
Il sistema start up italiano: limiti e potenzialitàKilowatt
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CoopUPBo è il percorso di incubazione per idee, cooperative e persone promosso da Confcooperative Bologna in collaborazione con Kilowatt, Irecoop e Emil Banca.
Welfare24, l'iniziativa editoriale di Assidai - Fondo Sanitario integrativo per dirigenti e manager, nel mese di giugno 2014 è dedicato al tema dell'Innovazione come risorsa strategica. Innovazione come parametro per comprendere lo stato di salute di un paese come l’Italia. Innovazione come perno per un piano industriale solido che guarda al futuro e all'internazionalizzazione.
In questo numero: l’analisi dei dati del World Economic Forum, un interessante approfondimento sul mondo delle startup e degli incubatori "Made in Italy" e il piano industriale di Zucchi Spa raccontato da Riccardo Carradori (A.D. di Zucchi).
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Il ruolo del CFO per la crescita dimensionale nel middle marketFondazione CUOA
A cura di CUOA Finance (Francesco Gatto, Mirca Toniolo e Bruno Borgia) e KPMG (Manuela Grattoni e Alessandro Ragghianti)
Questa ricerca intende sviluppare una riflessione su alcune “leve” che potrebbero favorire uno sviluppo del middle market in Italia, partendo dal presupposto che il tessuto italiano è composto in assoluta prevalenza da aziende rientranti in tale segmento e che saranno obbligate ad un percorso di crescita per esser competitive sul mercato mondiale. La “leva” che nell’articolo viene esaminata è la crescita del management, con particolare riferimento al ruolo del CFO destinato ad assumere sempre più un ruolo “direzionale” a supporto dell’imprenditore.
La microimpresa, caratteri ditintivi e criticità. Breve analisi su cosa sia una microimpresa e quali siano le sue caratteristiche principali e i suoi problemi più comuni.
Assolombarda, Università Bocconi, e AIDAF hanno sintetizzato in poche regole "la ricetta" per il passaggio dell'azienda da padre in figlio. Potranno bastare per un passaggio generazionale di successo?
Intervista a Luca Petoletti, Partner di The Europan House - Ambrosetti, Responsabile dell'area Famiglia-Imprese e Governance.
Sistema industriale e cultura d'impresa p.pptxalco50
Le slides sintetizzano un'idea finalizzata a favorire lo sviluppo di Cultura d'Impresa nel sistema italiano, al fine di migliorarlo favorendo lo sviluppo di attività a più alto Valore Aggiunto.
Ciò contribuirebbe anche ad elevare qualità del lavoro utilizzato e conseguente livello retributivo, favorendo così gran parte dell'abbandono del nostro Paese da parte di significative quantità di Capitale Umano.
Crunching numbers on Scaleups, Fablabs, and CrowdfundingLeo Sorge
All main figures about Startups to Scaleups fundings, Maker/FabLab environment, and Crowdfunding hopes to finance a 100k$++ project, in plain italian.
A talk hosted by Startup Grind Veneto, held @Treviso on Oct. 20, 2014 (Last updated: Oct. 30, 2014).
A video of this presentation is on Youtube @ https://www.youtube.com/watch?v=FWwYgiXnuxA
CPeF: il rapporto Famiglia-Patrimonio-ImpresaVincenzo Renne
Con immensa gratitudine per la fiducia accordatami da Francesco Gatto, da Stefania Tremonti e dal CUOA Business School, posso condividere con tutti Voi il lancio della prima edizione del corso "Il rapporto Famiglia-Patrimonio-Impresa".
5 giornate intere di formazione per avere l'opportunità di approfondire l'approccio da me ideato: "CPeF: Consapevolezza, Patrimonio e Famiglia" per poter soddisfare le reali esigenze del cliente "Famiglia imprenditoriale".
Il corso è rivolto a tutti i consulenti che interagiscono con la famiglia imprenditoriale:
- Consulenti Finanziari Private;
- Consulenti Finanziari Corporate;
- Commercialisti;
- Avvocati.
Abbracciare questo approccio vuol dire sposare un salto di paradigma: per trasformare le frustrazioni del cliente famiglia-imprenditoriale in serenità, occorre prevenire o far defluire quelle conflittualità familiari che nascono dall'incosapevolezza di ciò che è realmente importante!
Patrimonio e Tecnicalità (normativa e strumenti) divengono quindi il mezzo (imprescindibile) - e non il fine - con cui realizzare qualcosa di superiore!
Nella mia esperienza professionale, questo approccio genera maggiore valore aggiunto (percepibile!) e fidelizzazione di lungo termine.
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Con immensa gratitudine per la fiducia accordatami da Francesco Gatto, da Stefania Tremonti e dal CUOA Business School, posso condividere con tutti Voi il lancio della prima edizione del corso "Il rapporto Famiglia-Patrimonio-Impresa".
5 giornate intere di formazione per avere l'opportunità di approfondire l'approccio da me ideato: "CPeF: Consapevolezza, Patrimonio e Famiglia" per poter soddisfare le reali esigenze del cliente "Famiglia imprenditoriale".
Il corso è rivolto a tutti i consulenti che interagiscono con la famiglia imprenditoriale:
- Consulenti Finanziari Private;
- Consulenti Finanziari Corporate;
- Commercialisti;
- Avvocati.
Abbracciare questo approccio vuol dire sposare un salto di paradigma: per trasformare le frustrazioni del cliente famiglia-imprenditoriale in serenità, occorre prevenire o far defluire quelle conflittualità familiari che nascono dall'incosapevolezza di ciò che è realmente importante!
Patrimonio e Tecnicalità (normativa e strumenti) divengono quindi il mezzo (imprescindibile) - e non il fine - con cui realizzare qualcosa di superiore!
Nella mia esperienza professionale, questo approccio genera maggiore valore aggiunto (percepibile!) e fidelizzazione di lungo termine.
Lo studio di MedioBanca sul 2017 analizza il 100% delle grandi imprese (con più di 500 dipendenti) ed il 20% delle medie (con dipendenti compresi fra 50 e 499).
Sicuramente sono dati "distaccati" dal Piccolo Imprenditore ma il trend appare evidente ed imprescindibile anche per lui (contestualizzandone le modalità operative in funzione delle dimensioni inferiori!).
Ormai il processo di internazionalizzazione diviene sempre più imprescindibile!
Eccoci alla seconda puntata della mia collaborazione con la rivista Investors'.
Investors' è una rivista specializzata nella Finanza a 360 gradi, diretta da Gabriele Turissini, che accoglie le migliori firme nel panorama formativo e consulenziale del settore Finanziario e Patrimoniale.
Sono particolarmente onorato della partecipazione in qualità di contributor.
Ecco uno stralcio di ciò che potete trovare in questo numero.
Con riferimento alla "CPeF: Consapevolezza, Patrimonio e Famiglia", siamo alla seconda puntata.
Dopo aver trattato la CPeF nel settore della consulenza finanziaria sul primo numero del 2018, eccoci a trattare della specifica "Consapevolezza Patrimoniale".
La rivista è sia in digitale che in cartaceo e nella slide n.3 trovate l'url per l'abbonamento!
Buona lettura!
Articolo dell'INSEAD - Family Business Blog che evidenzia quanto sia importante il Senso di Famiglia per il Passaggio Generazionale!
Approfondito da me nel gruppo Facebook:
https://www.facebook.com/groups/CPeF.ConsapevolezzaPatrimonioFamiglia/
Agenzia delle Entrate e Country by Country ReportVincenzo Renne
Scade al 9 febbraio la scadenza per l'invio del CbyC Report all'Agenzia delle Entrate di cui società residenti, appartenenti a gruppi multinazionali con fatturato "a consolidato" superiore a 750milioni di euro, potrebbero essere responsabili.
CPeF: il Percorso e la Strumentistica della Consapevolezza IndividualeVincenzo Renne
Il percorso si compone di 9 passaggi più il punto "zero" di partenza. Ad ogni passaggio è abbinato uno strumento che minimizza lo sforzo necessario ed ottimizza l'obiettivo conseguibile.
Non è veloce, non è semplice: è efficace!
La #Consapevolezza #Individuale è indispensabile per realizzarsi e vivere degnamente la propria vita!
I!FB: i 5 Paradigmi e la matrice di EisenhowerVincenzo Renne
La cosiddetta matrice del Tempo non è mero buon senso, è efficacia ed efficienza allo stato puro ma occorre piena comprensione e totale dedizione!
In questo articolo evidenzio come la Matrice si modifica all'interno dei 5 paradigmi imprenditoriali da me identificati all'interno del I!FB: Italian! Family Business.
La grafica rende evidente quanto si rischi di essere "trascinati" dalle urgenze anziché "trascinarsi" attraverso le priorità.
Il Consulente Finanziario: come differenziarsi con Consapevolezza !Vincenzo Renne
Oggi il mondo sta evolvendo ad una velocità mai registrata prima.
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Non focalizzandosi sulla meta e sulla tempistica bensì primariamente sul suo punto di partenza!
Acquisire Consapevolezza piena di sé per evolvere serenamente cavalcando il cambiamento!
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i numeri di bilancio sono funzione delle relazioni interpersonali che sono funzione della Consapevolezza della singola persona,
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Pianificazione Strategica Consapevole:
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CPeF: Consapevolezza Imprenditoriale - I 5 PARADIGMI IMPRENDITORIALIVincenzo Renne
Per fare impresa oggi con #Consapevolezza servono alcuni Spunti(ni) di riflessione.
Ho infatti delineato 5 paradigmi imprenditoriali, essi determinano un percorso e conducono alla #ImpresaConsapevole !
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All'interno del convegno
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La CP&F per l'Efficacia del Passaggio Generazionale!Vincenzo Renne
Il Passaggio Generazionale è un momento critico nella vita di un'impresa. Purtroppo, affrontarlo efficacemente, NON ci sono scorciatoie: bisogna dedicare tempo ed attenzione alla persona ed alla sua Consapevolezza!
La consapevolezza nella voluntary disclosure!Vincenzo Renne
La VD ha fatto emergere ulteriori Italian HNWI.
Questi hanno necessità, caratteristiche e complessità specifiche che vanno oltre il puro aspetto tecnico-professionale.
Accompagnarli in un percorso di Consapevolezza (individuale, relazionale, familiare, patrimoniale e d'impresa) è non è facile, non è istintivo, non è immediato.
Ma oggi non si può più continuare a fare gli struzzi, si deve usare il collo lungo come le giraffe: guardare oltre la complessità per cogliere (e far cogliere) le opportunità del contesto di riferimento!
Se si è Consapevoli, i propri obiettivi ma anche il patrimonio e la famiglia saranno sempre fonte di serenità, altrimenti potranno (come in moltissimi evidenti casi) essere fonte di frustrazione, ansia e preoccupazioni.
1. Il Passaggio Generazionale RESTA una criticità, ma
ce ne sono ALTRE 4!
The CS Family 1000!
Il Crédit Suisse Research Institute in settembre ha pubblicato “The CS
Family 1000”.
Questo studio pubblico è stato oggetto di battage pubblicitario da più parti
evidenziando quanto i Family Business (Imprese di Famiglia) siano
maggiormente “redditizi” dei loro concorrenti non-familiari e quanto la
criticità del passaggio generazionale sarebbe (uso il condizionale e poi
spiego il perché) in realtà sopravvalutata.
non fraintendiamo!
Orbene, mi preme fare a questo proposito alcune considerazioni di merito
al fine di aumentare la #Consapevolezza del lettore evitandogli
pericolosi fraintendimenti.
dimensioni e tipologia!
Lo studio del 2017 è un aggiornamento “esteso” rispetto lo studio del 2015
ma ha in comune un dettaglio importante che è stato reso noto ma forse
andrebbe ricalcato maggiormente: le imprese familiari oggetto dell’analisi
sono SOCIETA’ QUOTATE IN BORSA nei vari mercati internazionali
di TUTTO IL MONDO.
Società come Facebook, Alibaba Group, Toyota motor, L’Oréal, Bmw,
Ford Motor, Heineken, Christian Dior, Bank Central Asia, Tesla, Baidu.
La più piccola delle Top50 è Natco Pharma con 2 uSd billion di
capitalizzazione.
2. Nello studio, sempre di settembre, dedicato al Family Business svizzero, le
società oggetto di analisi sono, fra le altre, Roche Holding, Richemont,
The Swatch Group, Sonova. Kudelski che opera nell’information
technology ha 1 uSd billion di capitalizzazione borsistica.
Nelle pubblicazioni non è presente l’elenco completo e, conseguentemente
non sappiamo nemmeno quali e quante Family Business italiani sono stati
presi in considerazione.
non è la maggiore criticità!
Tuttavia, queste evidenze sono comunque particolarmente importanti per
poi contestualizzare l’assunto di pagina 24 del “The CS Family 1000”: “4.
Succession does not appear to be the biggest concern”.
Il titolo, letto e pubblicizzato estrapolandolo dal contesto della ricerca può
essere frainteso!
ovviamente!
Innanzitutto, francamente mi sorprenderebbe leggere che società quotate di
questa entità abbiamo quale criticità più grande quella del passaggio
generazionale!
Appare infatti scontato, vista la dimensione e la tipologia delle società
considerate, che le stesse non siano ottimamente organizzate,
proceduralizzate, informatizzate, internazionalizzate, governate,
monitorate e pianificate.
le criticità percepite!
3. Analizzando poi il grafico di pagina 25 dello studio, figura 13, emerge poi
che, prendendo in considerazione il livello 5 e 4 di criticità, per le
imprese familiari di grandi dimensioni le priorità sarebbero:
1. Quasi a parimerito: industrial competition e retaining talent
(percepite sopra al 70%);
2. Need to innovate (poco sotto il 70%);
3. Macro-economic conditions e Technological disruption (attestate al
60%);
4. Geo-political uncertainty e succession planning (entrambe comunque
abbondantemente oltre il 50%);
5. Infine, the threat of greater regulation (anch’esso con un livello di
criticità percepita sopra al 50%).
Il dettaglio di questi dati dunque mi ha francamente rasserenato!
Non è che gli accademici od i professionisti sovrastimino la criticità del
passaggio generazionale in azienda, più semplicemente la percezione di
criticità di questo aspetto per i Family Business Quotati, pur continuando a
superare il 50% di livello di criticità, è stato superato dal livello di
aggressione competitiva e dalla problematica del mantenimento degli high
potential all’interno dell’azienda, dall’esigenza di innovazione, dalle
condizioni macro-economiche ed infine dal rischio della cosiddetta
“tecnologia distruttiva”.
rapporto italia 2010!
Inoltre, tali dati devono essere analizzati considerando il tessuto
imprenditoriale italiano dove, secondo la fotografia IRDCEC “Rapporto
4. Italia 2010” su dati ISTAT 2009 (pag. 38 di 91), l’Italia è fatta per il
94,8% di Micro Imprese che non superano i 2 milioni di euro di fattura e
di totale attivo ed hanno meno di 10 dipendenti.
gap dimensionale!
Tale dato evidenziava il conosciuto gap dimensionale del tessuto
imprenditoriale nei confronti dei concorrenti esteri e sottolineava che le
performance di redditività lorda sono al di sotto della media internazionale
di ben 24 punti percentuali.
E non è che salendo di livello cambi sostanzialmente la situazione, infatti
l’insieme della Micro Impresa e della Piccola Impresa, intesa come
quell’impresa che fattura od ha un attivo di bilancio inferiore ai 10 milioni
di euro e meno di 50 dipendenti, rappresentano il 99,4% delle partite iva
italiane.
contestualizzare!
Questa fotografia rende ben evidente che l’analisi del Crédit Suisse, pur
pregevolissima, deve poi essere contestualizzata nel tessuto
imprenditoriale del territorio.
Certamente anche i Family Business italiani che sono quotati in borsa
rientrano in questa ricerca: ma quanti sono all’interno di quel 0,1% di
Grande Impresa italiana?
Quindi, per sintetizzare, i Grandi Family Business Quotati hanno 8 grandi
criticità fra cui anche il passaggio generazionale.
5 grandi necessità!
5. Soffermandoci su quelle di diretto controllo da parte del management
dell’impresa emergono 5 grandi necessità: 1) di essere attori proattivi nei
confronti della sempre più marcata competizione internazionale, 2) di
trattenere i “cervelli” in impresa, 3) di innovare, 4) di monitorare
l’evoluzione tecnologica per coglierne le opportunità e non farsi travolgere
e 5) (ancora oggi!) di gestire al meglio il passaggio generazionale.
Un dato curioso è che a pari merito al primo posto troviamo la
problematica della “fidelizzazione” dei dipendenti cosiddetti high potential
all’interno dell’azienda. Ciò, ovviamente, in quanto la singola Persona fa
la differenza!
la Persona fa la differenza!
Forse quindi, anziché utilizzare questo studio per banalizzare il passaggio
generazionale, sarebbe opportuno diffonderlo per divulgare il messaggio,
sempre più sentito, della necessità di avere le “persone giuste ai posti
giusti”!
Persone fatte di competenze tecniche ma anche soft skills e Principi Guida
coincidenti con quelli della famiglia proprietaria!
#ConsapevolezzaImprenditoriale!
Su questo aspetto tornerò ulteriormente in seguito (gli ho dedicato un
capitoletto ad hoc nel mio libro #ConsapevolezzaImprenditoriale che è,
finalmente, in fase di trasposizione!).
Per chi volesse, Professional AdvisOr mi consente di mantenere on line un
blog dedicato alla #CPeF #Consapevolezza #Patrimonio e #Famiglia