BIG DATA, un grande potenziale da sfruttare (da Sistemi&Impresa, Dicembre 2015)
1. SISTEMI&IMPRESA
dicembre 2015
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NOTIZIE DALLE IMPRESE
‘Big Data e Terza piattaforma vanno in
scena. Le sfide dell’innovazione e i nuo-
vi modelli di business’. Questo il titolo
dell’evento organizzato da Texor e Keen
Consulting, due system integrator ca-
paci di accompagnare le imprese a un
utilizzo efficace dei Big Data.
“Siamo molto attenti a ciò che il merca-
to comunica – afferma Antonio Serra,
Sales & Marketing Manager di Texor,
aprendo i lavori –, e oggi le tecnologie
iperconvergenti sono al centro dell’inte-
resse. Per rispondere a questo la nostra
proposta si è arricchita con le soluzioni
Nutanix”.
“Le imprese hanno bisogno di data
center che siano flessibili e scalabili in
qualsiasi momento e questa è la nostra
mission”, aggiunge.
“Oggi il focus è sui Big Data e sulla Ter-
za piattaforma: la prima era basata su
mainframe e terminali ‘stupidi’, la se-
conda su reti locali connesse a un host,
quella attuale sull’iperconnessione ed è
rappresentata dagli smartphon. La Ter-
za piattaforma si incentra su un modo
diverso di erogare e usufruire di servizi
e informazioni”, spiega Serra.
La Terza piattaforma, attraverso i social
media, il web e anche all’IoT, genera in
continuo dati, i Big Data, che, aggrega-
ti, generano informazioni. Secondo Ser-
ra bisogna capire come aggregare i di-
versi dati per estrarre un’informazione
utili e qual è la struttura necessaria per
farlo. “Utilizzare queste informazioni è
estremamente necessario in un merca-
to sempre più competitivo – aggiunge
Serra –. Disporre di tante informazioni
relative a un potenziale cliente consen-
te di profilarlo meglio e, di conseguen-
za, di fornirgli un servizio efficace”.
Le informazioni destrutturate, tipiche
dei Big Data, stanno cambiando il
modo di fare business, sia in termini di
marketing, ma anche a livello di pre e
post vendita. Attraverso i Big Data sia
ascolta meglio il cliente si è sempre
sintonizzati con lui.
“Per gestire i Big Data sono necessarie
piattaforme hardware che consenta-
no la flessibilità, ed esistono soluzioni
come quelle di Juniper e Nutanix, as-
solutamente scalabili, che permettono
di avere maggiore capacità o maggiore
potenza computazionale quando serve.
L’infrastruttura hardware, abbinata a
un software adeguato ad aggregare i
dati, consente di produrre le informa-
zioni utili al business”, conclude Serra.
Big Data, da caos a valore
Per il business
“Da un po’ di tempo ci siamo avvici-
nati al mondo dei Big Data – afferma
Pier Luigi Montanaro, Presidente Keen
Consulting –. Big Data e Analytics sono
di stimolo a una strategia di innovazione
o l’innovazione deve essere da stimolo a
trovare analisi sempre più complesse?
In un’organizzazione insight driven ba-
sata sull’intuizione deve essere l’unio-
ne delle due: il percorso di innovazione
dell’azienda si basa sull’analisi dei Big
Data, ma i Big Data non devono esse-
re analizzati solamente con lo scopo di
andare a leggere dei numeri, ma a ‘leg-
gere tra le righe’”.
In un’impresa basata sull’intuizione,
sulla creatività, secondo Montanaro, tut-
ti devono essere abituati alla creatività,
bisogna creare una cultura diffusa della
creatività nell’azienda. “Tutti apportano
valore esponendo la propria idea, ma
questa deve essere valutabile; un po’ di
numeri vanno analizzati perché lo sco-
po è fare business, bisogna capire quali
sono i potenziali ritorni, quali sono gli
approcci migliori per presentare l’idea.
In un mondo totalmente connesso, come
quello attuale, è necessario un processo
di valutazione che sfrutti i Big Data, non
solo per comprendere quale sia il sen-
timent verso il prodotto, ma per capire
quanti e quali sono i potenziali clienti
– spiega Montanaro –. Molte aziende si
stanno orientando al concetto di incu-
batore di idee, alcune creando anche un
reparto adibito a questa funzione”.
“Il mondo del business è cambiato, ha
bisogno dei Big Data – conclude Pre-
sidente Keen Consulting –. I Big data
però sono un caos, possono dire tuto
o nulla, bisogna saperli leggere”.
Come fare diventare i Big Data valore
aziendale ce lo spiega Fabrizio Taglia-
bue responsabile della Business Intel-
ligence di Keen Consulting: “Bisogna
creare un processo di BI per dare
valore ai dati, porsi degli obiettivi. La
varietà dei dati, la velocità con cui si
generano e i volumi generati posso-
no essere un problema per l’azienda,
perciò bisogna sapere cosa cercare”.
Molte sono le tecniche possibili per
l’analisi del dato, dalla Data Fusion
Integration, all’Analisi Spaziale, alle
Simulazioni, fino al Data Mining per
cercare le relazioni tra i dati. La BI può
essere applicata a grosse moli di dati,
ma deve essere modellata all’anali-
si dei Big Data”, afferma Tagliabue,
che conclude: “Bisogna espandere la
cultura dei Big Data nell’azienda pas-
sando da progetti di successo a bre-
ve termine per convincere gli scettici,
inoltre è necessario essere disposti
all’investimento perché i progetti rela-
tivi ai Big Data si basano su tecnologie
all’avanguardia”.
www.keenconsulting.it
www.texor.it
Big Data, un grande
potenziale da sfruttare
Secondo Keen Consulting e Texor la grande mole di informazioni
disponibili è estremamente necessaria in un mercato sempre più
competitivo
Pier Luigi Montanaro, Presidente Keen Consulting