Presentazione di Beppe Giaccardi del 21 marzo 2019 a Firenze con i risultati dell'analisi di scenario dell'ecosistema digitale riguarante i tre centenari di Leonrdo, Raffaello e Dante.
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Sintesi e interpretazione della ricerca internazionale ENIT "LRD Centenaries - Matching Italic People"
Presentazione Ravenna Open turismo del 15 novembre 2019
Presentazione della ricerca "Millennials Travelling Trends" guidata dallo Studio Giaccardi & Associati sul turismo under 40 per conto di CNA Emilia Romagna
STOP ALLA CRISI
Come gli operatori del turismo possono e debbono reagire a covid-19
Le crisi precedenti
Il “cigno nero”, l’improbabile che domina la nostra vita L’impatto psicologico e organizzativo, lo shock umano e finanziario
Cosa fanno gli altri attori del turismo e gli altri operatori L’impasse decisionale e la rielaborazione del danno Contare sulle proprie forze?
La leva fondamentale: coltivare relazioni
Le risorse disponibili: empatia, competenze, creatività, intelligenza collettiva, intelligenza online, cambio di narrazione
Provvedimenti concreti ma molto insoliti
Il dossier che riporta tutte le nostre competenze, esperienze e modelli d'intervento realizzati nel turismo in diverse regioni italiane nel periodo 2017-1999
I primi risultati dell'indagine nazionale sul capitale umano turistico, le sue esigenze, motivazioni e aspettative. Per pensare una ripartenza, occorre basarsi su chi fa turismo in prima persona.
Presentazione di Beppe Giaccardi del 21 marzo 2019 a Firenze con i risultati dell'analisi di scenario dell'ecosistema digitale riguarante i tre centenari di Leonrdo, Raffaello e Dante.
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Presentazione Ravenna Open turismo del 15 novembre 2019
Presentazione della ricerca "Millennials Travelling Trends" guidata dallo Studio Giaccardi & Associati sul turismo under 40 per conto di CNA Emilia Romagna
STOP ALLA CRISI
Come gli operatori del turismo possono e debbono reagire a covid-19
Le crisi precedenti
Il “cigno nero”, l’improbabile che domina la nostra vita L’impatto psicologico e organizzativo, lo shock umano e finanziario
Cosa fanno gli altri attori del turismo e gli altri operatori L’impasse decisionale e la rielaborazione del danno Contare sulle proprie forze?
La leva fondamentale: coltivare relazioni
Le risorse disponibili: empatia, competenze, creatività, intelligenza collettiva, intelligenza online, cambio di narrazione
Provvedimenti concreti ma molto insoliti
Il dossier che riporta tutte le nostre competenze, esperienze e modelli d'intervento realizzati nel turismo in diverse regioni italiane nel periodo 2017-1999
I primi risultati dell'indagine nazionale sul capitale umano turistico, le sue esigenze, motivazioni e aspettative. Per pensare una ripartenza, occorre basarsi su chi fa turismo in prima persona.
The Opposite of Transportation Livability is KillabilityAndy Boenau
Livability is a concept that has enjoyed tremendous popularity in recent years. The Federal Highway Administration established a formal “Livability Initiative” and in 2010, published a guidebook to educate transportation planning and design professionals.
But even with the enormous amount of data showing direct and tangible connections between street design and public health and safety (i.e. livability), bad design continues to show itself on a regular basis on our street networks.
If good design promotes livability, then bad design must promote the opposite of livability…killability.
City streets are intended for people of all ages and physical abilities. Let's design livable streets. Let's *reclaim* our streets!
This presentation was originally given in a Pecha Kucha (20x20) format during the 2013 American Planning Association national conference.
Presentazione convegno ENIT al TTG di Rimini del 10 ottobre 2019
"La promozione dell’Italia più autentica sulle vie di Leonardo, Raffaello e Dante"
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
L'articolo prende in esame le Strade del Vino in Italia dal punto di vista della comunicazione web: accanto a schede tecniche sulla loro presenza sui canali social e siti web e a descrizioni sui contenuti di questi ultimi, si ribadiscono le potenzialità del turismo enogastronomico in Italia e di quelle delle Strade del Vino, fornendo spunti interessanti per il miglior utilizzo delle risorse a disposizione
Il potenziale dell’offerta turistica e culturale LRD Italia
Analisi di scenario sulle Regioni e i protagonisti italiani
Benchmarking di alcuni casi europei assimilabili
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Indagine di mercato
La domanda internazionale di turismo culturale italiano sollecitata dai centenari di Leonardo, Raffaello e Dante
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014BTO Educational
Ottobre 2014
Il documento finale del lavoro del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab) voluto da MiBACT.
Sezione I
Interoperabilità e Big Data
Sezione II
Sviluppo Digitale
Sezione III
Promozione e Commercializzazione
Documento a cura del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab), una iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo istituito con Decreto Ministeriale il 3 aprile 2014 con lo scopo di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo.
Il turismo è davvero una ricchezza per l'Italia? La risposta al termine di un viaggio a tappe attraverso dati e fatti. No luoghi comuni, no miti e credenze. Grosseto, 10 marzo 2015 Buy Maremma Online, Antonio Pezzano.
The Opposite of Transportation Livability is KillabilityAndy Boenau
Livability is a concept that has enjoyed tremendous popularity in recent years. The Federal Highway Administration established a formal “Livability Initiative” and in 2010, published a guidebook to educate transportation planning and design professionals.
But even with the enormous amount of data showing direct and tangible connections between street design and public health and safety (i.e. livability), bad design continues to show itself on a regular basis on our street networks.
If good design promotes livability, then bad design must promote the opposite of livability…killability.
City streets are intended for people of all ages and physical abilities. Let's design livable streets. Let's *reclaim* our streets!
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TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014BTO Educational
Ottobre 2014
Il documento finale del lavoro del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab) voluto da MiBACT.
Sezione I
Interoperabilità e Big Data
Sezione II
Sviluppo Digitale
Sezione III
Promozione e Commercializzazione
Documento a cura del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab), una iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo istituito con Decreto Ministeriale il 3 aprile 2014 con lo scopo di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo.
Il turismo è davvero una ricchezza per l'Italia? La risposta al termine di un viaggio a tappe attraverso dati e fatti. No luoghi comuni, no miti e credenze. Grosseto, 10 marzo 2015 Buy Maremma Online, Antonio Pezzano.
Il marketing per il turismo
Come sostenere un settore strategico italiano
La programmazione di marketing e l’uso delle nuove tecnologie ICT,
leve fondamentali per completare una visione di sviluppo nazionale
Studio Giaccardi&Associati: turismo modelli-esperienze. Una carrellata di tutte le esperienze (ricerche, studi, progetti e programmi) svolte dallo Studio Giaccardi & Associati in ambito turistico dal 1999 al 2016
La capillarità delle tecnologie e dei canali di comunicazione digitali stanno rapidamente modificando le modalità sociali, politiche e produttive aprendo una nuova dimensione partecipativa, collaborativa e open source, sia sul piano della definizione dei significati che delle azioni. I tempi di progettazione dall'alto sono ormai asincroni rispetto alla velocità dei mutamenti sociali e delle necessità emergenti dell'uso e della valorizzazione degli spazi urbani.
Queste e tante altre, le considerazioni di Marina Parente, coordinatore di D4T - Design for Territories, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano, intervenuta il 19 dicembre al nostro Explore Talk on "Place Branding".
Looking Beyond - proposta di un'installazione per l'Expo di Shanghai. Marta Zielinska
L'IDEA DELL'INSTALLAZIONE:
Tunnel a forma di otto: 8 (cifra misteriosa, simbolo dell'infinito),
200m di lunghezza,
2,5m di altezza,
4m di larghezza,
entrata ed uscita separati si trovano nel punto d'incontro delle tue curve.
Le curve esprimono contradizione che vogliamo esaltare.
*
La prima, decisamente piu piccola, vuole esprimere la caoticità e la frenesia della società occidentale.
Deve coinvolgere nel modo infastidente ogni senso del visitatore, per cui:
colore bianco accciecante, fumo, odori stordenti, effetto vento, freddo gelido, una parte ricoperta integralmente (insieme al pavimento) dagli schermi che proiettano scene di quotidiana caoticità: persone che litigano, clacson in mezzo al traffico, rumori industriali, luci di discoteche - tutto di un effetto sia visivo che sonoro molto impattante e crudo. Vogliamo spingere il visitatore implicitamente alla fuga veloce da questo spazio.
*
Congiunzione delle curve contrastanti tramite un velo di luce che dia il senso di passaggio.
*
La seconda realtà sarà più lunga e suddivisa in zone, accumunate da un'atmosfera che favorisca la riflessione.
Ogni parte si riferirà in specifico ad uno dei luoghi, spezzati dai momenti che permettano di ritagliarsi uno spazio personale.
Nello specifico:
inizio del percorso sarà una continuazione della sala precedente del "CAOS", ricoperta di nuovo dagli schermi, che però in opposizione, proiettano stavolta immaggini dei luoghi mistici, creando una sorte di patchwork, accompagnato da musica, profumo, calore, e luci più accoglienti.
Il fondo nero, le luci soffuse.
La parte dedicata ad ABBAZIA di San Galgano:
qui non ci sono piu tanti piccoli schermi, ogni parete, soffito e pavimento è coperta da uno schermo in tutta la sua superficie. All'inizio il visitatore deve aver impressione di trovarsi all'interno della grotta. Sotto i piedi l'immaggine statica del pavimento, ai lati dei muri, sul soffitto del cielo nel suo movimento tranquillo.
In mezzo dello spazio una panchina "a dondolo". I visitatori (che entreranno in piccoli gruppi da 4, max 6 persone) si siedono sulla panchina, nello stesso istante le ventole nascoste sotto il pavimento iniziano a soffiare l'aria dal basso, spingendo lo sguardo dei visitatori verso l'alto.
L'immaggine del cielo viene ricoperta dalle faccie degli intervistati che raccontano le storie legate a quest'luogo. Il visitatore le ascolta dirigendo la propria testa in alto.
Pian piano il meccanismo della panchina inizia a "farla dondolare" insieme ai visitatori. Le interviste finiscono, le immaggini sugli schermi tornano come prima, dopo di che iniziano a spostarsi uno ad uno, dando impressione di ruotare intorno agli spettatori (movimento della panchina e mancanza del contatto dei piedi con la terra dovrebbero aumentare questa sensazione).
Villa di Bagheria:
una stanza fatta di "specchi", che sono però di nuovo degli schermi attaccati alle telecamere. I visitatori guardandosi nei diversi specchi, possono vedere sia la propria immagine che quella di un'altra persona (che si specchia nella parte opposta dell'installazione), oppure anche immagine di una statua-mostro di Bagheria, vista prima.
Ecco come funziona:
si puo interaggire con tutte le immagini. Nel momento in cui uno avvicina la mano allo schermo l'immagine si blocca e "prende vita", raccontando la sua storia allo spettatore davanti. Nel caso nei mostri sono le voci di coloro che ci hanno prima raccontato delle storie riguardo al luogo.
Nel caso in cui l'immagine sia la propria, allo spettaorie viene chiesto di raccontare la propria storia in 30 secondi
nel momento in cui l'immaggine riflessa è la propria, l'installazione chiede al visitatore: "Se ti sentissi un altro come saresti?". A questo punto l'intervistato viene registrato per 30 secondi e poi riproposto agli altri che bloccheranno la sua immagine successivamente.
*
Fine del percorso:
di nuovo immersione tra gli schermi, sui quali
"Originale storia sul falso": un progetto universitario di due studenti IULM pubblicato dopo esame su slideshare (http://bit.ly/5NDHls) esattamente un mese dopo diventa ogetto di un articolo di giornale!
Ecco l'articolo scritto da Fabiana Giacometti e pubblicato il 20 febbraio 2010 sul "Foglio".
Il progetto per il corso di Organizzazione e gestione degli eventi culturali con il Prof. Philippe Daverio all'Università IULM.
Il compito era quello di ideare un evento culturale di nostro interesse. Gli autori di questo documento hanno pensato ad una mostra d'arte, meno usuale e più esperenziale, che abbia come tema il fenomeno del falso nell'arte....
Il progetto per il corso in Comunicazione di prodotti artistici di Prof. Aghlieri Rinella all'Università IULM.
Questa è la sintesi della campagnia di comunicazione per risolvere un problema urgente della biblioteca del nostro ateneo: chiasso nelle aule studio che supera quello del bar....
L'Italia: che cosa rende speciale ogni regione?Marta Zielinska
Presentazione per la serata di cultura italiana all'University of Bath (dicembre 2008): spiegazione delle cause ed effetti della forte differenziazione all'interno dell'Italia.
Presentation for the evening of italian culture at University of Bath (december 2008): explaination of causes and effects of a strong differentiation of Italy.
1. GESTIONE DELLA MARCA NEL TURISMO
Promozione e management della cultura e del turismo
Marta Zielinska 1004217
Giovanni Messina 1004318
2. Il marchio Italia:
problemi, opportunità, soluzioni.
“Italy is a country that markets the
best of itself: the cradle of gourmet
cuisine and art, the romance of
Venice, the history of Rome and even
the beauty of its men and women.”
In uno scenario sempre più competitivo il concetto di brand assume una valenza decisiva. Quando
per di più la marca identifica un paese, la sua importanza cresce esponenzialmente. Non si può più
contare soltanto sulle immagini ormai stereotipate, come quella evocata all’inizio sul Bel Paese, ma
occorre definire una vera e propria strategia di destination marketing.
Con questo lavoro, che data la complessità e l’ampiezza dell’argomento non potrà essere
esaustivo, intendiamo offrire spunti di riflessione su come e quanto il “marchio Italia” sia percepito
dentro e fuori il Bel Paese. Per strutturare la nostra analisi sfrutteremo ovviamente alcune delle
svariate ricerche, che ripetendosi ed aggiornandosi ogni anno, diventano strumenti estremamente
utili e da prendere neccessariamente in considerazione per implementare il branding di un paese.
Concentrandosi sull’Italia, nostro oggetto di studio, cercheremo di analizzare quali siano le sue
debolezze, quali i punti di forza, per poi pensare a come un approccio critico ai dati su come sia
percepita avrebbe aiutato ad opporsi ad una difficoltà testimoniata ampiamente dai numeri.
Come dunque il marchio Italia è percepito? Quali sono le positività? Quali le criticità? E
soprattutto come reagire?
*
Riteniamo sia dunque utile partire dai dati, estrapolati da ricerche già effettuate, che ci sono
sembrati più rilevanti e riservarci di commentarli in seconda battuta.
*
3. TRAVEL & TOURISM COMPETITIVENESS INDEX 2009
WORLD ECONOMIC FORUM
+
Number of World Heritage cultural sites
Presence of major car rental companies
2 Creative industries exports
3 Tourism&Travel fair attendance
5 Number of operating airlines
6. Number of international fairs and exhibitions
8. Hotel rooms
14. Available seat kilometers, international
15. ATMs accepting Visa cards
20. Road density
-
128: extent and effect taxation
119: sustainability of T&T industry development
road traffic accidents
107:
government priciritization of the T&T industry
106: effectiveness of marketing and branding
102: hotel price index
78: attitude of population torward foreign visitors
28 Tourism Competitiveness Index
28: Tourism Competitiveness !!!
COUNTRY BRAND INDEX 2008
+
art&culture
fine dinining
visit again
2 history
ideal for business
5 quality products
most impresive last year
7 shopping
ease of travel
9 extend a business trip
families
10 friendly locals
4. -
L’Italia non viene citata nelle voci:
conferences political freedom
value for money advanced technology
standard of living environmentalism
most like to live in
RICERCHE DOXA
+
-
Che cosa ha sentito dire dell’Italia?
la situazione politica 42,4%
itaiIa come luogo di vacanza 12,7%
Il presidente del consiglio (citazioni sul Berlusconi) 11,3%
lo sport 9,9%
la buona cucina 8,5%
altro 15,2%
Quali sono le fonti di informazione dalle quali lei ha sentito parlare dell’italia?
televisione 37,7%
quotidiani 18,5%
radio 10%
parenti, amici: 8%
internet: 4,8%
altro: 21%
5. *
Punti di forza
Come mostrano chiaramente i dati, l’Italia è leader indiscusso in precisi settori e detiene punti di
forza assolutamente saldi, unici, caratterizzanti e soprattutto percepiti e riconosciuti tanto dagli
italiani stessi quanto dagli stranieri.
I patrimoni culturali, artistici ed i fortissimi legami con la storia (che si manifestano
attraverso la sterminata serie di siti archeologici e culturali) rappresentano il fondamento
dell’attrattività turistica italiana e sono fattori che devono continuare ad essere implementati e
tenuti sotto controllo. Sono i valori determinanti e rilevanti fondamentali sui quali strutturare e
creare il brand.
Inoltre non va sottovalutato che la leadership proprio in un settore così attraente come quello del
turismo culturale possa essere sfruttata come una delle principali entrate economiche del turismo
in Italia.
E poi il cibo.. Non per caso le tre parole italiane più conosciute all’estero, secondo la Società
Dante Alighieri, sono spaghetti, pizza e cappuccino. Il settore enogastronomico è un altro
patrimonio unico da valorizzare.
Aree da sviluppare
Accanto ad un nucleo così solido di risorse ben strutturate si manifestano tuttavia alcune
percezioni positive ma non del tutto soddisfacenti che svelano degli ambiti dalle grandi potenzialità
sui quali si dovrebbe riflettere ed operare. Infatti se da un canto risultiamo essere un paese con
chiara vocazione turistica, essendo anche abbastanza ben dotati di infrastrutture funzionali
al settore quali aeroporti, strade, camere d’albergo, ma anche di servizi utili allo sviluppo
turistico come: il car rental e la possibilità diffusa di pagare con le carte di credito.
Da potenziare ulteriormente ci sembra essere il settore business: il miglioramento del
comunque buon quinto posto nelle classifiche di meta ideale per il turismo business, l’incremento
della quantità e della qualità degli eventi e delle fiere internazionali e il deciso sviluppo del settore
congressuale rappresentano aree di sviluppo sulle quali riflettere. Potremmo magari inoltre
rendere appetibile al turista business la possibilità di accorpare al suo viaggio d’affari un’esperienza
leisure strutturata sui punti di forza di cui si è già scritto o una vacanza shopping (siamo in
posizione 7 e l’anno precedente in 4!).
Aree critiche
Il 28 posto nel ranking sulla competitività turistica è veramente poco soddisfacente rispetto al
potenziale dell’Italia che, a paragone con i paesi con un punteggio maggiore, come Spagna o
Repubblica Ceca, ha di fatto peculiarità molto più significative e diversificanti. Come mai questo
risultato? Cosa dunque ci penalizza?
Il centro della crisi sembra risiedere in politiche di governance inadeguate e poco
lungimiranti sulla gestione e la valorizzazione del potenziale. In campo turistico questo è
evidenziato dalla grande carenza di risorse destinate al suo sviluppo, aggravata da una gestione
6. poco attenta ed efficace delle stesse. Inoltre un’alta tassazione rende il nostro paese poco
attraente per gli investitori.
La presenza di forti localismi rende difficile l'applicazione di strategie di marketing omogenee;
anche la comunicazione ne risente! Le uniche tematiche che il nostro paese sembra diffondere
sono legate alla politica ed al presidente del consiglio mentre non si riesce a coordinare in maniera
organica una comunicazione di valori e risorse.
Inaccettabile inoltre è il ritardo e la miopia manifestati nella gestione della promozione,
comunicazione e commercializzazione online, rappresentati dall'assenza di un portale virtuale
italiano unico e funzionale. Per altro, e questo si manifesta ancora una volta maggiormente nel
settore turistico culturale, il nostro aver vissuto di rendita, finchè la competizione non è diventata
più pressante, ci lascia in eredità prezzi alti e un insoddisfacente rapporto qualità/ prezzo.
Riguardando i dati, viene spontaneo chiedersi, come un paese il cui sviluppo sostenibile del settore
turistico così poco preso in considerazione, possa essere risultato vincente nella gara per l’EXPO?
Ancora una volta i dati sottolineano che l’Italia non è Bel Paese dalla Dolce Vita, come si era abituati
a pensarla: i costi di vita sono alti, la sicurezza è un problema molto sentito, insomma non è
considerato un paese “to live in”. Dunque, come preservare la vecchia immagine se i primi a non
percepirla più sono gli italiani stessi? (per approfondimento si consulti la ricerca citata in:
http://pewresearch.org/pubs/695/italys-malaise-la-vita-non-e-cosi-dolce )
Le soluzioni:
Avendo riscontrato soltanto le più rilevanti opportunità e criticità, non siamo in grado di proporre
soluzioni appropriate, che necessiterebbero di un lavoro molto più approfondito e di competenze
che stiamo tentando di acquisire. Vogliamo tuttavia presentare alcune delle nostre considerazioni
e proposte che ci sembrano meritare attenzione.
Rebranding:
Prima di comunicare la propria identità, riteniamo essere necessario stabilire che cosa e come
vogliamo comunicare: fare tesoro delle rivelazioni delle ricerche e definire qual è la personalità del
brand Italia. Uno strumento per questo lavoro potrebbe essere proprio quello del
BrandAssetValuator® che aiuterebbe a trovare le soluzioni per risanare il brand.
Non conosciamo le rilevazioni aggiornate del BAV riguardo al marchio Italia, ma possiamo
presupporre che, visti i suoi numerosi punti di diversità ed una familiarità ancora da migliorare, si
possa sperare che sia in una posizione di potenziale crescente. A questo punto, il marchio
dovrebbe comunque essere profondamente ripensato, facendo leva sui propri punti di forza e aree
da sviluppare, per ottenere la posizione di leadership.
Ovviamente, senza avere i dati precisi non è appropriato pensare a definire la sua personalità
facendo riferimento agli archetipi di comportamento, ma ci azzardiamo a pensarlo (o
semplicemente ci piacerebbe vederlo così) come un brand mago, grazie all’intelligenza, al mistero
ed alla talentuosità che racchiude, ma un po’ sdrammatizzato da un indole da creativo e da
innamorato che lo vitalizzano di energia e di atmosfera di sensuale fascinazione. Ma questo brand
7. così composito per essere veritiero non può non avere adosso anche solo l’odore di una madre
così amabilmente accogliente.
Le nostre sono soltanto delle timide ipotesi, mentre tutto ciò richiederebbe enormi investimenti
nella ricerca sul country branding, assunzione di detinantion managers capaci e soprattutto
creare uno spirito di collaborazione tra gli enti statali, ad oggi mancante.
Comunicazione:
Il lavoro di branding non può non andare di pari passo con un efficace piano di comunicazione.
Anche su questo punto le lacune da colmare sono tante. La prima riguarda la costruzione del
portale Italia che non deve essere soltanto una vetrina ma un ufficio turistico globale aperto
24/7/365. La sua mancanza rappresenta un problema che speriamo venga superato al piu presto
visto che la maggior parte dei paesi, e soprattutto i maggiori competitors dell’Italia ne possiede già
uno e ne fa anche buon uso!).
E’ impensabile che nel 2009 l’unica promozione pubblicitaria realizzata per l’Italia sia solo quella
tradizionale: cartellonistica, affissioni, qualche tour itinerante ed una timida presenza sulle fiere, per
di più con un messaggio che comunica poco e suona troppo simile allo slogan utilizzato per
l’EXPO di Milano: “Italy for life”.
Non sarebbe nemmeno stato opportuno spendere milioni di euro per gli spot pubblicitari televisivi
(come fanno alcuni paesi sulla CNN International), visto che la realtà di oggi ci da cosi numerosi ed
efficaci mezzi di comunicazione che non possono piu essere trascurati.
Perché non ispirarci invece alle strategie molto mirate degli altri paesi, come ad espio quella di
Australia che ha messo recentemente un video virale online molto coerente, incisivo ed altamente
apprezzato dagli utenti web?. Poi esistono anche Facebbok, Twitter FrendFeed, Flickr ed altri
social networks che sono dei potentissimi aggregatori di interesse. Non basta parlare della propria
bellezza esteriore, bisogna farsi conoscere, trasmettere la personalità dell’Italia, entrare in
relazione di amicizia con i nostri potenziali visitatori.
La sempre maggiore rilevanza che il Web 2.0 inizia a ricoprire nella comunicazione del turismo,
dovrebbe fare riflettere sulla l’efficienza o addirittura sull’esistenza dei canali già esistenti: ad
esempio i 26 uffici con sede all’estero dell’ENIT e le numerosissime sedi di IIC sparse nel mondo,
che hanno notevoli costi, dovrebbero essere spronati a ottimizzare la loro attività.
La riduzione dell’intermediazione, la necessità di contenere le spese in un periodo di crisi
finanziaria possono portare a delle diminuzioni dei ricavi nel breve periodo ma avrebbero un
grande potenziale di sviluppo nel lungo periodo. Chi prima si adatta alle nuove circostanze, prima
ne sfrutterà i benefici!
Internal branding:
Come accennato prima, un forte freno a creare una strategia unificata del sistema paese è
determinato dalla presenza, storicamente motivata, di importanti particolarismi locali. Già il fatto,
che in ambito turistico, le regioni abbiano una rilevante autonomia decisionale e manchi un forte
coordinamento centrale, testimonia al meglio questa difficoltà. Forse, ancora prima di comunicare
il barnd Italia come “opera unica” all’esterno, sarebbe opportuno creare anche un branding
interno al paese: non negando tuttavia le diversità esistenti, ma valorizzandole in un contesto di
condivisione.
8. Italy as a patchwork:
Perché non puntare proprio su questa criticità per creare un importante punto di forza nel creare
un’immagine unica dell’Italia?
Italia: un paese da scoprire e da riscoprire continuamente, per conoscere le sue
mille sfumature e contrasti, così internamento diverso ma pur sempre con un
comune denominatore: la cultura e la storia vivi nel presente, i frutti della ricca
madre terra e la creatività dei suoi abitanti.
E perché no? Perché non valorizzare l’italianità, un po’ creativa, forse un po’
drammatica e forse ancora un po’ “facilona”, perché non puntare sulla originale
poliedricità della sua indole? La marca risulterebbe spontanea, viva, una come noi,
insomma… un’amica.
Sitografia:
http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=3.0.3143433261
http://www.advertiser.it/APPROFONDIMENTI/2008/marzo/Brand_Italia_Lhandicap_delliper-frammentazione.aspx
http://www.advertising-online.it/marketing/brand-turistico-italia.html
http://www.brandforum.it/
http://www.chinapost.com.tw/art/arts/2009/02/02/194300/New-culture.htm
http://www.countrybrandindex.com/
http://www.earthtimes.org/articles/show/259461,italian-tourism-secretary-at-worlds-largest-travel-fair-in-berlin.html
http://www.enit.it/2007careport.asp?Lang=UK
http://www.heritage.org/index/ranking.aspx
http://italianbranding.wordpress.com/2008/01/17/brand-italia-settimo-al-mondo/
http://italyville.com/
http://www.ladante.it/
http://online.wsj.com/article/SB121969807244970447.html
http://pewresearch.org/pubs/695/italys-malaise-la-vita-non-e-cosi-dolce
http://www.simonanholt.blogspot.com/
http://www.vocifuoridalcoro.net/discussioni/varie/italia-28-esima-per-competitivita-turistica.html
http://www.weforum.org/documents/TTCR09/index.html
ed inoltre..
„Attrattività e immagine turistica del Mezzoggiorno. Ricerca a cura: Doxa, Mercury srl, Ciset, Touring Club Italiano“ ,
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo PON ATAS., Roma
2008