ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.Fausto Intilla
Sintesi del libro:
Con questa miscellanea di pensieri (aforismi e riflessioni) ad alto “potenziale soggettivo” (atti a svelare il “lato umano” dell’autore), al lettore, viene lasciata la libertà di sfogliare il libro in qualsiasi punto ed iniziare a leggere ciò che desidera; senza il timore di perdere quel classico “filo logico conduttore” che lega solitamente l’inizio e la fine di ogni libro (caratteristica letteraria volutamente omessa in quest’opera). L’autore, lungi dalla presunzione di voler impartire qualche “lezione di vita” ai lettori più “esigenti”, affida questi suoi pensieri a tutti coloro che vorranno aprire le proprie menti verso una migliore conoscenza di sé stessi e del mondo in cui viviamo, non attraverso le sue idee e considerazioni personali, ma attraverso ciò che essi stessi saranno in grado di cogliere ed elaborare con il proprio intelletto e le proprie capacità associative, tra gli innumerevoli spunti di riflessione presenti in quest’opera. Il testo è piuttosto scorrevole e non richiede particolari conoscenze tecnico-scientifiche nel campo della fisica o della chimica (prerogativa invece essenziale per tutti gli altri libri finora pubblicati dallo stesso autore). Immagine di copertina: “Sostanzialità Eterna”, olio su tela, 60cm x 80cm, 1988, di Fausto Intilla.
“La gioia non può rivelare la sincerità di un sentimento reciproco, mentre la sofferenza sì. Forse ogni verità esige un sacrificio interiore involontario, irrazionale, incondizionato, per essere espressa in modo gratuito, verso chi non ci ha mai chiesto nulla”. F.I.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Fausto Intilla
Solo in tempi assai recenti (storia contemporanea) si è riscoperto — poiché già noto in tempi antichi, quando ogni ambito della sfera umana si inseriva in uno stesso disegno, percepito da tutti con un profondo “senso del divino”; ovvero prima dell’era cartesiana — il sublime nesso tra tutte le cose presenti nel grande regno della realtà, che ci consente di visualizzare meglio ogni sottile collegamento tra tutto ciò che siamo sempre stati abituati a scindere, a suddividere in compartimenti stagni, ai quali abbiamo dato il nome di Arte, Scienza e Filosofia. Il tentativo di quest’opera, è dunque quello di esporre alcuni punti di partenza dai quali, seguendo percorsi diversi, si arrivi a un unico obiettivo: intravedere l’immagine di una realtà unitaria, dove tutto il sapere e l’operato umano, rivelino (seppure in termini metafisici ed astratti) la loro sottile interdipendenza con la natura dei nostri stessi sensi (filtri irremovibili e dai benèfici risvolti di stampo darwiniano), istinti ed emozioni.
Fisica dell'informazione, ultima frontiera della scienza. Fausto Intilla
In questo breve saggio, Intilla ci conduce attraverso uno dei più recenti e controversi paradigmi in campo scientifico: quello dell’Universo Digitale; dove ogni elemento della realtà a noi circostante (compreso noi stessi), nella sua “matrice ultima”, risulta essere costituito da pura Informazione. Il libro contiene inoltre, la versione aggiornata di un articolo in cui l’autore si propone di dare una spiegazione a carattere puramente scientifico ai concetti di anima e “reincarnazione”, attraverso la teoria termodinamica dell’Informazione. Tale articolo, intitolato “Dalla teoria dell’Informazione al concetto di Anima”, ha riscontrato una notevole popolarità sul web, rimanendo a tutt’oggi, uno degli approcci più complessi e significativi all’eterna questione della “vita dopo la morte”.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.Fausto Intilla
Sintesi del libro:
Con questa miscellanea di pensieri (aforismi e riflessioni) ad alto “potenziale soggettivo” (atti a svelare il “lato umano” dell’autore), al lettore, viene lasciata la libertà di sfogliare il libro in qualsiasi punto ed iniziare a leggere ciò che desidera; senza il timore di perdere quel classico “filo logico conduttore” che lega solitamente l’inizio e la fine di ogni libro (caratteristica letteraria volutamente omessa in quest’opera). L’autore, lungi dalla presunzione di voler impartire qualche “lezione di vita” ai lettori più “esigenti”, affida questi suoi pensieri a tutti coloro che vorranno aprire le proprie menti verso una migliore conoscenza di sé stessi e del mondo in cui viviamo, non attraverso le sue idee e considerazioni personali, ma attraverso ciò che essi stessi saranno in grado di cogliere ed elaborare con il proprio intelletto e le proprie capacità associative, tra gli innumerevoli spunti di riflessione presenti in quest’opera. Il testo è piuttosto scorrevole e non richiede particolari conoscenze tecnico-scientifiche nel campo della fisica o della chimica (prerogativa invece essenziale per tutti gli altri libri finora pubblicati dallo stesso autore). Immagine di copertina: “Sostanzialità Eterna”, olio su tela, 60cm x 80cm, 1988, di Fausto Intilla.
“La gioia non può rivelare la sincerità di un sentimento reciproco, mentre la sofferenza sì. Forse ogni verità esige un sacrificio interiore involontario, irrazionale, incondizionato, per essere espressa in modo gratuito, verso chi non ci ha mai chiesto nulla”. F.I.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Fausto Intilla
Solo in tempi assai recenti (storia contemporanea) si è riscoperto — poiché già noto in tempi antichi, quando ogni ambito della sfera umana si inseriva in uno stesso disegno, percepito da tutti con un profondo “senso del divino”; ovvero prima dell’era cartesiana — il sublime nesso tra tutte le cose presenti nel grande regno della realtà, che ci consente di visualizzare meglio ogni sottile collegamento tra tutto ciò che siamo sempre stati abituati a scindere, a suddividere in compartimenti stagni, ai quali abbiamo dato il nome di Arte, Scienza e Filosofia. Il tentativo di quest’opera, è dunque quello di esporre alcuni punti di partenza dai quali, seguendo percorsi diversi, si arrivi a un unico obiettivo: intravedere l’immagine di una realtà unitaria, dove tutto il sapere e l’operato umano, rivelino (seppure in termini metafisici ed astratti) la loro sottile interdipendenza con la natura dei nostri stessi sensi (filtri irremovibili e dai benèfici risvolti di stampo darwiniano), istinti ed emozioni.
Fisica dell'informazione, ultima frontiera della scienza. Fausto Intilla
In questo breve saggio, Intilla ci conduce attraverso uno dei più recenti e controversi paradigmi in campo scientifico: quello dell’Universo Digitale; dove ogni elemento della realtà a noi circostante (compreso noi stessi), nella sua “matrice ultima”, risulta essere costituito da pura Informazione. Il libro contiene inoltre, la versione aggiornata di un articolo in cui l’autore si propone di dare una spiegazione a carattere puramente scientifico ai concetti di anima e “reincarnazione”, attraverso la teoria termodinamica dell’Informazione. Tale articolo, intitolato “Dalla teoria dell’Informazione al concetto di Anima”, ha riscontrato una notevole popolarità sul web, rimanendo a tutt’oggi, uno degli approcci più complessi e significativi all’eterna questione della “vita dopo la morte”.
L'esperimento di Afshar. Verso un nuovo approccio al principio di complementa...Fausto Intilla
Quello del fisico iraniano-americano Shahriar Sadigh Afshar, è un esperimento che negli ultimi dieci anni (il primo esperimento di Afshar, risale infatti al 2001), ha suscitato infinite critiche e dibattiti vari nella comunità dei fisici, poiché sembrerebbe inficiare le basi stesse del principio di complementarità di Niels Bohr. Con questo breve saggio sull’esperimento di Afshar, Intilla ha cercato semplicemente di raccogliere una serie di critiche nei confronti dell’esperimento in questione, elaborate (spesso con grande rigore matematico) da diversi fisici (alcuni famosi, altri un po’ meno), con l’unico scopo di dare al lettore interessato all’argomento in questione, un quadro un po’ più nitido e completo di come attualmente fisici e filosofi, tendano a volgere il loro sguardo verso l’intramontabile principio di complementarità.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.Fausto Intilla
Articolo pubblicato originariamente il 31 agosto del 2009 e aggiornato il 21.10.2020; si veda: https://oloscience.blogspot.com/2009/08/fausto-intilla-dalla-teoria.html
Breve intervista della casa editrice Aracne (Roma), all'autore del libro: "Fisica dell'Informazione, ultima frontiera della scienza". In questo breve saggio, Intilla ci conduce attraverso uno dei più recenti e controversi paradigmi in campo scientifico: quello dell’Universo Digitale; dove ogni elemento della realtà a noi circostante (compreso noi stessi), nella sua “matrice ultima”, risulta essere costituito da pura Informazione. Il libro contiene inoltre, la versione aggiornata di un articolo in cui l’autore si propone di dare una spiegazione a carattere puramente scientifico ai concetti di anima e “reincarnazione”, attraverso la teoria termodinamica dell’Informazione. Tale articolo, intitolato “Dalla teoria dell’Informazione al concetto di Anima”, ha riscontrato una notevole popolarità sul web, rimanendo a tutt’oggi, uno degli approcci più complessi e significativi all’eterna questione della “vita dopo la morte”.
Dal blog http://segnalazionit.blogspot.com è tratta questa intervista ad Ignazio Licata, autore del libro La logica aperta della mente (Codice edizioni) e noto fisico teorico, direttore dell'Institute for Scientific Methodology (ISEM). Licata si occupa di fondamenti della fisica quantistica, modelli matematici dei processi cognitivi e teoria della computazione nei sistemi fisici e biologici. Ha studiato con David Bohm e J. P. Vigier, due nomi fondamentali nella storia delle interpretazioni “realistiche” della meccanica quantistica, con il Nobel Abdus Salam e con Giuseppe Arcidiacono, con il quale ha iniziato ad interessarsi di “relatività proiettiva”, una teoria che sta tornando prepotentemente attuale per le sue implicazioni in cosmologia quantistica. Nel libro l’autore propone un’originale intreccio tra fisica dell’emergenza, epistemologia e teorie cognitive attraverso un approccio multidisciplinare e con profonde incursioni tra i temi dell’Intelligenza Artificiale (I.A.) e dell’informatica teorica.
Governare Reti, Governare con le Reti (con note intervento)Stefano Rossi
Una riflessione critica sulle ipotesi di Governance 2.0 presentata a Venezia BarCamp il 24/10/2009. Aggiungo la versione con le note che avevo preparato come traccia dell'intervento (durato 5 minuti secondo le regole di Ignite). Lo faccio adesso perché mi pare che il fenomeno M5S evidenzi tutte le questioni che avevo poste nell’intervento.
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...Fausto Intilla
È possibile una descrizione della realtà fisica, solo ed esclusivamente attraverso il principio di località e del realismo locale? Esisteranno davvero delle variabili nascoste, all’interno delle nostre teorie fisico-matematiche, oppure tutto è descrivibile con le regole e i principi standard della meccanica quantistica? Ebbene nel 2015, un importante esperimento sulle disuguaglianze di Bell, sembrerebbe avere almeno in parte risposto alle succitate domande, mettendo la parola fine al realismo locale. È l’anno del trionfo del teorema di Bell e di tutto ciò che al cospetto delle menti più eccelse, aveva già preannunciato con circa mezzo secolo d’anticipo. Nel presente volume vengono presentati tutti gli esperimenti di Bell, compiuti dall’inizio degli anni Settanta fino ad oggi (2018); ma solo i più significativi sono stati descritti nel dettaglio utilizzando il formalismo matematico della meccanica quantistica (tutti gli altri sono stati esposti in forma divulgativa). Fausto Intilla (www.oloscience.com)
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?Fausto Intilla
Esistono degli esperimenti scientifici che allo stato attuale della tecnica, permetterebbero di convalidare o meno l'ipotesi di Hugh Everett III? Ovvero, il Multiverso esisterà davvero, o è solo il risultato di costrutti puramente matematici e nient'altro? In questo articolo ho cercato di fare un po' il punto della situazione.
L'esperimento di Afshar. Verso un nuovo approccio al principio di complementa...Fausto Intilla
Quello del fisico iraniano-americano Shahriar Sadigh Afshar, è un esperimento che negli ultimi dieci anni (il primo esperimento di Afshar, risale infatti al 2001), ha suscitato infinite critiche e dibattiti vari nella comunità dei fisici, poiché sembrerebbe inficiare le basi stesse del principio di complementarità di Niels Bohr. Con questo breve saggio sull’esperimento di Afshar, Intilla ha cercato semplicemente di raccogliere una serie di critiche nei confronti dell’esperimento in questione, elaborate (spesso con grande rigore matematico) da diversi fisici (alcuni famosi, altri un po’ meno), con l’unico scopo di dare al lettore interessato all’argomento in questione, un quadro un po’ più nitido e completo di come attualmente fisici e filosofi, tendano a volgere il loro sguardo verso l’intramontabile principio di complementarità.
Fausto Intilla: Dalla teoria dell'informazione al concetto di anima.Fausto Intilla
Articolo pubblicato originariamente il 31 agosto del 2009 e aggiornato il 21.10.2020; si veda: https://oloscience.blogspot.com/2009/08/fausto-intilla-dalla-teoria.html
Breve intervista della casa editrice Aracne (Roma), all'autore del libro: "Fisica dell'Informazione, ultima frontiera della scienza". In questo breve saggio, Intilla ci conduce attraverso uno dei più recenti e controversi paradigmi in campo scientifico: quello dell’Universo Digitale; dove ogni elemento della realtà a noi circostante (compreso noi stessi), nella sua “matrice ultima”, risulta essere costituito da pura Informazione. Il libro contiene inoltre, la versione aggiornata di un articolo in cui l’autore si propone di dare una spiegazione a carattere puramente scientifico ai concetti di anima e “reincarnazione”, attraverso la teoria termodinamica dell’Informazione. Tale articolo, intitolato “Dalla teoria dell’Informazione al concetto di Anima”, ha riscontrato una notevole popolarità sul web, rimanendo a tutt’oggi, uno degli approcci più complessi e significativi all’eterna questione della “vita dopo la morte”.
Dal blog http://segnalazionit.blogspot.com è tratta questa intervista ad Ignazio Licata, autore del libro La logica aperta della mente (Codice edizioni) e noto fisico teorico, direttore dell'Institute for Scientific Methodology (ISEM). Licata si occupa di fondamenti della fisica quantistica, modelli matematici dei processi cognitivi e teoria della computazione nei sistemi fisici e biologici. Ha studiato con David Bohm e J. P. Vigier, due nomi fondamentali nella storia delle interpretazioni “realistiche” della meccanica quantistica, con il Nobel Abdus Salam e con Giuseppe Arcidiacono, con il quale ha iniziato ad interessarsi di “relatività proiettiva”, una teoria che sta tornando prepotentemente attuale per le sue implicazioni in cosmologia quantistica. Nel libro l’autore propone un’originale intreccio tra fisica dell’emergenza, epistemologia e teorie cognitive attraverso un approccio multidisciplinare e con profonde incursioni tra i temi dell’Intelligenza Artificiale (I.A.) e dell’informatica teorica.
Governare Reti, Governare con le Reti (con note intervento)Stefano Rossi
Una riflessione critica sulle ipotesi di Governance 2.0 presentata a Venezia BarCamp il 24/10/2009. Aggiungo la versione con le note che avevo preparato come traccia dell'intervento (durato 5 minuti secondo le regole di Ignite). Lo faccio adesso perché mi pare che il fenomeno M5S evidenzi tutte le questioni che avevo poste nell’intervento.
Esperimenti sulle disuguaglianze di Bell - Dalle origini al crollo del realis...Fausto Intilla
È possibile una descrizione della realtà fisica, solo ed esclusivamente attraverso il principio di località e del realismo locale? Esisteranno davvero delle variabili nascoste, all’interno delle nostre teorie fisico-matematiche, oppure tutto è descrivibile con le regole e i principi standard della meccanica quantistica? Ebbene nel 2015, un importante esperimento sulle disuguaglianze di Bell, sembrerebbe avere almeno in parte risposto alle succitate domande, mettendo la parola fine al realismo locale. È l’anno del trionfo del teorema di Bell e di tutto ciò che al cospetto delle menti più eccelse, aveva già preannunciato con circa mezzo secolo d’anticipo. Nel presente volume vengono presentati tutti gli esperimenti di Bell, compiuti dall’inizio degli anni Settanta fino ad oggi (2018); ma solo i più significativi sono stati descritti nel dettaglio utilizzando il formalismo matematico della meccanica quantistica (tutti gli altri sono stati esposti in forma divulgativa). Fausto Intilla (www.oloscience.com)
Interpretazione a Molti Mondi: quali sono gli esperimenti per poterla testare?Fausto Intilla
Esistono degli esperimenti scientifici che allo stato attuale della tecnica, permetterebbero di convalidare o meno l'ipotesi di Hugh Everett III? Ovvero, il Multiverso esisterà davvero, o è solo il risultato di costrutti puramente matematici e nient'altro? In questo articolo ho cercato di fare un po' il punto della situazione.
Fisica dell'invisibilità. Metamateriali e tecnologie del futuro.Fausto Intilla
Con questo breve saggio sui modelli, i principi e le vecchie e nuove leggi fisiche che ruotano attorno al mondo dei metamateriali e a tutto ciò che ancora non è ben compreso nel campo della sperimentazione scientifica, l’autore completa una sorta di trilogia (Fisica dell’informazione, ultima frontiera della scienza, L’Esperimento di Afshar e Fisica dell’invisibilità) dedicata alla parte più concreta, pratica e razionale di quella che oggi viene comunemente definita come “scienza di confine”. Lo scopo è quello di dare al lettore appassionato di tematiche scientifiche sempre calde e in continua evoluzione, quell’input fondamentale per poter scegliere la propria linea di approfondimento su argomenti soggettivamente ritenuti più interessanti o meno interessanti. Si tratta dunque di un libro a carattere introduttivo, non strettamente specialistico, divulgativo e idoneo a tutti coloro che vogliano muovere i primi passi verso un campo della fisica che considerano affascinante e dunque degno almeno di uno sguardo.
Tempo e nello spazio, l'energia oggetti per visualizzare il tempo e lo spazio, la vera natura di entropia, e la falsità delle leggi della termodinamica
Fundamental principle of information to-energy conversion.Fausto Intilla
Abstract. - The equivalence of 1 bit of information to entropy was given by Landauer in 1961 as kln2, k the Boltzmann constant. Erasing information implies heat dissipation and the energy of 1 bit would then be (the
Landauer´s limit) kT ln 2, T being the ambient temperature. From a quantum-cosmological point of view the minimum quantum of energy in the universe corresponds today to a temperature of 10^-29 ºK, probably forming a cosmic background of a Bose condensate [1]. Then, the bit with minimum energy today in the Universe is a quantum of energy 10^-45 ergs, with an equivalent mass of 10^-66 g. Low temperature implies low energy per bit and, of course, this is the way for faster and less energy dissipating computing devices. Our conjecture is this: the possibility of a future access to the CBBC (a coupling/channeling?) would mean a huge
jump in the performance of these devices.
What happens if measure the electron spin twice?Fausto Intilla
Abstract: The mainstream textbooks of quantum mechanics explains the quantum state collapses into an eigenstate in the measurement, while other explanations such as hidden variables and multiuniverse deny the collapsing. Here we propose an ideal thinking experiment on measuring the
spin of an electron with 3 steps. It is simple and straightforward, in short, to measure a spin-up electron in x-axis, and then in z-axis. Whether there is a collapsing predicts different results of the experiment. The future realistic experiment will show the quantum state collapses or not in the measurement.
A non local linear dynamical system and violation of Bell’s inequality.Fausto Intilla
Abstract: A simple classical non-local dynamical system with random initial conditions and an output projecting the state variable on selected axes has been defined to mimic a two-channel quantum coincidence experiment. Non-locality is introduced by a parameter connecting the initial conditions
to the selection of the projection axes. The statistics of the results shows violations up to 100% of the Bell’s inequality, in the form of Clauser-HorneShimony-Holt (CHSH), strongly depending on the non-locality parameter. Discussions on the parallelism with Bohmian mechanics are given.
Pensieri. Confessioni di una mente in libertà.Fausto Intilla
Tra le pagine di questa breve ma essenziale raccolta di riflessioni personali ad alto "potenziale soggettivo" (atte a svelare il "lato umano" dell'autore; come egli stesso dichiara nella prefazione del presente volume), Intilla ha inserito anche alcuni articoli ed interviste, che non ebbe mai modo di inserire nei suoi precedenti libri, poiché difficilmente collocabili all'interno di determinate linee argomentative. L'autore, lungi dalla presunzione di voler impartire qualche "lezione di vita" ai lettori più "esigenti", affida questi suoi pensieri a tutti coloro che vorranno aprire le proprie menti verso una migliore conoscenza di se stessi e del mondo in cui viviamo, non attraverso le sue idee e considerazioni personali, ma attraverso ciò che essi stessi saranno in grado di cogliere ed elaborare con il proprio intelletto e le proprie capacità associative, tra gli innumerevoli spunti di riflessione presenti in quest'opera. Il testo è piuttosto scorrevole e non richiede particolari conoscenze tecnico-scientifiche nel campo della Fisica o della Chimica (prerogativa invece essenziale per tutti gli altri libri finora pubblicati dallo stesso autore).
Armi ad energia diretta. Dalle onde acustiche ai sistemi laser.Fausto Intilla
Le armi a energia diretta non appartengono più alla fantascienza, sono ormai una realtà che promette di rivoluzionare la guerra moderna come fece in passato la polvere da sparo nell’era delle armi bianche. Tra non più di dieci anni, le armi a energia diretta cambieranno radicalmente la natura delle guerre in molti scenari geopolitici. I dispositivi saranno di tipo aereo, navale e terrestre. Avranno capacità di ingaggio selettive e istantanee; agiranno contro bersagli multipli con un’autonomia sconosciuta alle armi convenzionali, presentando inoltre costi unitari, rispetto a queste ultime, assai inferiori. In questo volume vengono esposte, con tutti i relativi dettagli tecnici che le contraddistinguono, tutte le tipologie di arma a energia diretta attualmente disponibili presso uno degli eserciti più potenti al mondo: quello degli Stati Uniti d’America. Si partirà quindi dalle armi a radiofrequenza, per arrivare a quelle a onde sonore, passando per le armi laser di ultima generazione: un excursus volutamente scevro da considerazioni etiche o giuridiche sull’utilizzo di queste armi.
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...Fausto Intilla
Il volume propone un excursus sui sistemi di trasporto a levitazione magnetica, partendo dalle origini della tecnologia Maglev (i primi brevetti risalenti all’inizio del secolo scorso), fino ad arrivare agli attuali modelli ultra-evoluti di tale tecnologia, senza tralasciare, in ultima analisi, i progetti più avveniristici ancora allo stadio concettuale, ma già pregni della giusta carica di fattibilità. Molti paesi al mondo stanno iniziando a comprendere i vantaggi della monorotaia, mentre le nazioni ancora legate ai vecchi sistemi di trasporto rischiano di perdere una grande occasione. La tecnologia del XIX secolo non soddisfa più le esigenze delle città del nuovo millennio; inoltre, in un periodo di continuo aumento del costo dei carburanti, la monorotaia rappresenta una tecnologia innovativa la cui epoca d’oro, forse, è finalmente arrivata. Ciò che molti futurologi e scienziati visionari del secolo scorso avevano immaginato sui mezzi di trasporto del futuro, oggi, in parte, è stato già realizzato, ma occorrono ancora molte idee e molti sforzi per raggiungere ciò che viene ritenuto ancora impossibile.
Sistemi di trasporto a levitazione magnetica. Dal treno Maglev al futuristico...
Il grande inganno della matematica
1. Il grande inganno della matematica
Sono trascorsi ormai più di quattro secoli, da quando il padre della
scienza moderna, Galileo Galilei, alimentava in sè stesso l’idea che il
“libro della Natura” debba essere scritto in linguaggio matematico; e
prima di lui, in epoche ancora più remote, tanti altri filosofi si
cimentarono su tale questione, che oggi sembrerebbe essere un dato di
fatto inoppugnabile, più che una scelta convenzionale dettata da ragioni
pratiche e da ciò che la Natura ci concede di osservare, in piccola parte,
attraverso la sperimentazione scientifica. Siamo passati da una visione
statica e meccanica dell’Universo, definita dalle leggi di Newton, ad
una visione dinamica e probabilistica definita dapprima dalle leggi di
Boltzmann, ed in seguito da quelle molto più complesse e “paradossali”
della meccanica quantistica. Nel mondo dell’infinitamente piccolo
(dove ogni grandezza fisica si avvicina sempre più alla scala di Planck),
tutto si riduce a mera statistica; Schrödinger arrivò a porsi addirittura la
seguente domanda: “Potrebbe l’energia essere un concetto puramente
statistico?", per poi giungere alla seguente conclusione: “Nessun
sistema che noi osserviamo ha un valore energetico perfettamente
determinato, anzi non dobbiamo nemmeno ammettere una cosa simile
nelle immagini da noi inventate per descrivere ciò che ‘succede’.
Perchè nessuna cosa che partecipi a ciò che ‘succede’, ha un’energia
ben definita. Non parla ciò a favore della mia tesi, che l’energia,
proprio come l’entropia, è un concetto statistico? Ogni manifestazione
di fatti fisici, che secondo la concezione classica dovrebbe aver luogo
in o fra sistemi d’energia ben definita, è invece rappresentata
quantisticamente da funzioni di stato che non dipendono dal tempo solo
per un fattore esponenziale immaginario con una singola frequenza,
ma per una sovrapposizione di alcuni, di regola di moltissimi termini
di tale specie, estesi a un insieme discreto e continuo di frequenze,
benchè questo possa essere limitato a una regione ristretta dello
spettro. Solo così si può ottenere una rappresentazione di qualche cosa
che ‘succede’, un’evoluzione nel tempo”. 1
Nella prima metà del secolo scorso, in ambito scientifico, si fece strada
quindi un nuovo modello della realtà, un nuovo paradigma, che
ammetteva esplicitamente l’insondabilità della Natura, nel campo
dell’infinitamente piccolo. Ma una visione della realtà di natura
statistica/probabilistica, deve pur sempre poggiare su solide basi logico-
matematiche, per poter essere definita nel migliore dei modi; è
attraverso delle quantità espresse simbolicamente, comparate,
suddivise, fattorizzate e analizzate in ogni minimo dettaglio, che
possiamo farci un’idea di come tendenzialmente “si muova” la realtà
fisica in cui viviamo e dei suoi aspetti più rilevanti. Neppure i teoremi
di incompletezza di Gödel, all’inizio degli anni Trenta, riuscirono a
1
E. Schrödinger, L’immagine del mondo, Bollati & Boringhieri, Torino, 1987, pp.
371-372.
2. sminuire l’enorme importanza che attribuiamo alla matematica, nel
definire qualsiasi concetto fisico (sia nel mondo dell’infinitamente
piccolo, che in quello dell’infinitamente grande). Il fatto che
determinate “verità” logico-matematiche non siano dimostrabili, non ha
fermato le menti più brillanti della storia della fisica, a cercare sempre
nuovi orizzonti, soprattutto nel campo dell’infinitamente piccolo;
emerserò così teorie molto complesse ma affascinanti come la gravità
quantistica a loop (LQG), la teoria quantistica dei campi (QFT) e la
teoria delle stringhe (attualmente la più in voga in ambito accademico).
L’obiettivo finale di questa disperata corsa ad ostacoli (a volte
facilmente superabili, a volte un po’ meno2
), iniziata verso la fine degli
anni Settanta, è quello di giungere ad una sorta di “Teoria del Tutto”, in
grado di spiegare ogni cosa del nostro Universo. Ma è proprio nel
campo dell’infinitamente piccolo (in cui si opera con la QFT, la LQG e
la teoria delle stringhe) che la matematica, subdolamente, può
ingannare le nostre menti dandoci l’illusione che tutto possa essere
suddiviso, modellato, misurato e definito esattamente come avviene in
ambito macroscopico; in cui la nostra esperienza percettiva non può far
altro che confermare l’assoluta validità delle leggi fisico-matematiche
(seppur di natura statistica e contestuali), che descrivono la realtà fisica
in cui viviamo. Solo a ciò che è ponderabile, possiamo dare una forma
ben definita; e solo tutto ciò che ha forma ed estensione nello spazio
ben definite, si può descrivere con esattezza in termini matematici,
poichè è la geometria dello spazio-tempo, a dare concretezza a ciò che
viene descritto in termini matematici (o meglio a dare concretezza alla
matematica stessa, quando viene applicata alla realtà fisica!). Non
dovrebbe sorprenderci più di quel tanto dunque, ad esempio, il fatto che
la teoria delle stringhe possa condurre ad un numero infinitamente
grande di possibili modelli fisico-matematici (quasi certamente, mai
sperimentalmente dimostrabili). Infinitamento elevato è il numero dei
modelli concepibili, poichè infinitamente elevato è il numero dei
parametri di base che si possono adottare. Un altro punto dolente è il
fatto che la maggior parte delle teorie quantistiche, poggino le loro basi
su background fissi, ovvero su modelli di spazio-tempo non dinamici;
e questo oggi, alla luce di quanto scoperto per via sperimentale sulle
onde gravitazionali, non è più un problema che possiamo
tranquillamente sottovalutare ed accantonare, in attesa di “tempi
migliori”.
Su scale prossime a quella di Planck, non ha più senso parlare di spazio,
tempo e forme della natura, tutto si riduce a mere ipotesi probabilistiche
e modelli astratti matematici, privi di riferimenti geometrici dinamici
che come ora sappiamo, sono di fondamentale importanza per dare
concretezza a qualsiasi legge matematica, che si voglia applicare alla
nostra realtà fisica. Ciò che probabilmente scopriremo, in futuro,
2
Si pensi ad esempio al problema degli infiniti, risolto ricorrendo ad un escamotage
matematico, che prese il nome di rinormalizzazione (un insieme di tecniche per
trattare gli infiniti che emergono nel calcolo delle quantità fisiche).
3. attraverso la sperimentazione scientifica (ad alte energie), saranno
“parti integranti” di una sorta di semi “Teoria del Tutto”, che non
arriveremo mai a decodificare nel suo insieme, poiché è proprio
nell’uso stesso che facciamo della matematica, che sta il nocciolo del
problema. I più importanti progressi scientifici e tecnologici che ancora
ci attendono, nel futuro, si baseranno su leggi fisico-matematiche di
natura statistica-probabilistica, di una semplicità disarmante. Ma la cosa
che più ci soprenderà, sarà la loro effettiva validità in contesti di una
complessità tale, che oggi vengono immaginati solo nell’ambito della
fantascienza.
Se pensiamo ad esempio a come alcuni algoritmi assai semplici (di tipo
ricorsivo e iterativo) relativi alla successione di Fibonacci, siano in
grado di definire molte delle forme che ritroviamo in natura, non
possiamo far altro che stupirci di fronte all’inattesa ed incredibile
semplicità con cui a volte la realtà prende forma attorno a noi. Una
semplicità a tratti imbarazzante, poiché trae origine da algoritmi che a
loro volta possono essere compresi praticamente da chiunque, nella loro
“assurda” ma elegante banalità. Il rasoio di Occam sembrerebbe
rivelare tutta la sua forza, nei contesti più insoliti della realtà, su cui in
genere pochissime persone, pongono la loro attenzione in cerca di
nuove “verità”. La matematica affascina soprattutto chi la conosce
veramente a fondo e la sa usare; ovvero tutti coloro che alla fine da essa
si lasciano sopraffare (gli stringhisti appartengono indubbiamente a tale
categoria di persone; quarant’anni di ricerche nel campo della teoria
delle stringhe, ne sono la dimostrazione). Tuttavia, sarà solo attraverso
la fisica sperimentale che capiremo, in futuro, se la natura della realtà
fisica sia supersimmetrica oppure no; fino ad allora, stringhisti e teorici
di ogni altra categoria, possono solo continuare a divertirsi formulando
teorie sempre più bizzarre e “surreali”, nell’attesa che i più audaci,
compiano le dovute verifiche sperimentali. Sapere se la natura ultima
della realtà sia composta da stringhe o particelle, o da bit di
informazione, non è e non sarà mai di fondamentale importanza, per il
nostro progresso scientifico e tecnologico.
L’unica cosa che possiamo fare, per allargare i nostri orizzoni, è
scomporre il “libro della Natura” in tante piccole parti, che possiamo
decodificare attraverso le leggi della matematica; ovvero attraverso
formule ed algoritmi che possono rivelarsi idonei, solo ed
esclusivamente per delle piccole parti di un Tutto, che non potremo mai
conoscere in ogni suo minimo dettaglio. Le costanti di natura che
definiscono la realtà fisica in cui viviamo, molto probabilmente
differiscono da altre costanti di natura, appartenenti ad altri Universi
che non conosciamo e che non potremo mai conoscere.
Alcuni matematici di fama mondiale, sono convinti che il Sacro Graal
della fisica lo otterremo nel momento in cui riusciremo a dimostrare
concretamente e in ogni minimo dettaglio, l’ipotesi di Riemann (la cui
funzione Zeta riveste una notevole importanza nel campo della fisica).
Io in ogni caso ne dubito fortemente; poichè anche qualora si riuscisse
4. a dimostrare tale ipotesi ormai più che centenaria, avremmo solo
identificato una parte di una realtà infinitamente più complessa.
Se ad ogni principio regolatore della realtà, corrisponde una rottura
spontanea di simmetria, definirne i contorni attraverso una simbologia
che per sua stessa natura non può apparire slegata dai più elementari
elementi/concetti di simmetria, probabilmente non è il modo più
appropriato per indagare a fondo nella natura ultima della realtà in cui
viviamo. Il punto è che non abbiamo altra scelta; dobbiamo fidarci
sempre della matematica, poichè è l’unico mezzo di cui disponiamo,
per analizzare tutto ciò che la nostra mente può immaginare e che
difficilmente, a parole, riuscirebbe a spiegare.
Fausto Intilla,
19 dicembre 2016