La curiosità di Lidia Baldecchi Arcuri verso “Il comune denominatore”, la capacità di connettere diversi campi del sapere umanistico attraversa tutta la sua vita di pianista e di insegnante, ne costituisce ciò che lo psicologo James Hillman chiamava “il codice dell’anima”, tra vocazione e destino.
La scheda del libro consigliato da S. Simoni "Il comune denominatore" di L. B...Complexity Institute
Scheda del libro consigliato da da S. Simoni "Il comune denominatore" di L. Baldecchi Arcuri - al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute ad Abano Terme dal 18 al 20 novembre 2016
Complexity Literacy Meeting - La scheda del libro pubblicato da M. De Simone,...Complexity Institute
Scheda del libro pubblicato da M. De Simone, D. Simoncini: "Capitano, burocrate, maestro o regista?"- presentato al Complexity Literacy Meeting Nazionale 2016 organizzato dal Complexity Institute
Complexity Literacy Meeting - La scheda del libro pubblicato da Bettoni, Gand...Complexity Institute
Scheda del libro pubblicato da Bettoni, Gandolfi, Sedda "Compliance & Management" - presentato al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute ad Abano Terme dal 18 al 20 novembre 2016
10 tesi sull'impresa di Anna Grandori - - Al Complexity Literacy Meeting il l...Complexity Institute
La questione affrontata con coraggio dalla Grandori è centrale: se desideriamo trasformare il modello d’impresa dominante è necessario metter in discussione i suoi presupposti fondanti.
Si tratta di un breve saggio; di un “piccolo, affascinante e prezioso gioiello” attraverso il quale la Grandori dona ai lettori la propria saggezza scientifica maturata in molti anni di riflessioni e insegnamenti.
Compliance & Management - Al Complexity Literacy Meeting il libro presentato ...Complexity Institute
Che cosa possono fare le organizzazioni per raggiungere il successo in un contesto complesso come quello attuale? Globalizzazione, reperibilità delle materie prime, evoluzione tecnologica, delocalizzazione, modifiche normative, variabilità di collaboratori e clienti sono alcune delle sfide che devono affrontare, in un quadro socio-economico caratterizzato da migrazioni di massa, mutamento delle alleanze geo-politiche e sfide ambientali. Per governare un sistema così complesso è necessario possedere un eguale livello di complessità.
La scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo: "Metamorfosi" di OvidioComplexity Institute
Scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo: "Metamorfosi" di Ovidio al Complexity Literacy Meeting organizzato dal Complexity Institute ad Abano Terme dal 18 al 20 novembre 2016
Capitano, burocrate, maestro o regista - Al Complexity Literacy Meeting il li...Complexity Institute
Secondo un approccio complesso, lo stile di leadership prende forma ed emerge a seconda di ciò che si fa, di come e dove lo si fa. Per ogni ambiente, il comportamento manifesta chi si è e per chi si sta agendo. Lo scopo di questo lavoro è far riconoscere al lettore i possibili stili dominanti di leadership.
Fisica sociale - Al Complexity Literacy Meeting il libro presentato da Dario ...Complexity Institute
La fisica sociale si occupa del flusso delle idee e di come le reti sociali le diffondano e le trasformino in comportamenti. Finora le ricerche dei sociologi sono dipese da set di dati limitati e da indagini che ci dicono ciò che le persone dichiarano circa i propri pensieri e comportamenti, piuttosto che ciò che veramente pensano e fanno. Siamo rimasti ancorati a categorie quali le classi sociali o il mercato. In realtà, gli esseri umani rispondono in modo molto più potente a stimoli sociali che implichino la gratificazione degli altri e rinforzino i legami, piuttosto che a stimoli che implichino solo il loro proprio interesse economico.
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di Riccardo Manzotti
Convegno "Le neuroscienze incontrano le altre discipline"
Padova, Palazzo del Bo
5 maggio 2011
Il convegno è promosso dall’Università di Padova e dal Dipartimento di Psicologia generale della stessa università, con il sostegno della Fondazione Sigma Tau e della Fondazione Giannino Bassetti.
La musica è una forma di comunicazione che usa un linguaggio universale fatto di rapporti, di immagini e di suggestioni e, come tale, è in grado di smuovere il mondo simbolico di cui è fatto il nostro inconscio. Nessuna parola è in grado di descrivere l'interezza del messaggio musicale che è recepito da uomini, animali e piante. La musica quindi, non è rivolata all'intelligenza dell'uomo ma alla sua Natura.
La presentazione Powerpoint parte integrante dello spettacolo "Playintings - Successioni Cromatiche", che accompagna l'esecuzione live dei Moto Perpetuo e l'esposizione delle tele di Giada Panuccio e Maria Rosaria Fosforino.
Una presentazione sulla forza di vita. il cosiddetto eterico.
Mostrato a una conferenza di Heinz Grill all'azienda San Michele, Conegliano (TV).
"L'eterico e la suo percezione"
Musica ed emozioni - Presentazione A.A. 2015/2016Matteo Brugnetta
Può la musica influenzare le emozioni? Molti sono gli studi che trattano questo argomento e molte sono le opinioni a riguardo. Questo lavoro di approfondimento è stato svolto per un esame universitario e riguarda un dettagliato resoconto di alcuni interessanti articoli scientifici e non.
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Marinella De Simone - Presidente del Complexity Institute, formatrice e docente - del libro:
"I Ching - Il libro dei Mutamenti" secondo l'edizione pubblicata nel 1995 per Adelphi Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Luca Romanelli - Risonanze di "Essere o Vi...Complexity Institute
Testo della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Luca Romanelli - Consulente in ambito organizzativo e manageriale - del libro "Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti"
di François Jullien,
pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore.
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Complexity Literacy Meeting 2023 - Bastoncino di J. Donaldson - Presentazione...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simone Ferrero - ingegnere matematico, artista, imprenditore - del libro:
"Bastoncino"
di Julia Donaldson,
pubblicato nel 2015 per Emme Edizioni.
Complexity Literacy Meeting - La nazione delle piante di S. Mancuso - Present...Complexity Institute
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"La nazione delle piante."
di Stefano Mancuso,
pubblicato nel 2019 per Laterza Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Come allearsi con le parti cattive di sé d...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Enrico Cerni - responsabile della faculty di una multinazionale italiana, formatore e scrittore - del libro:
"Come allearsi con le parti “cattive” di sé.
Guarire il trauma con il sistema dei modelli familiari interni"
di Richard C. Schwartz
pubblicato nel 2023 per Raffaello Cortina Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Riassemblare il sociale di B. Latour - Pre...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simonetta Simoni - consulente, editrice, psicosociologa delle organizzazioni con un dottorato in Sociologia alla Sorbona (Parigi) - del libro:
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pubblicato nel 2022 per Meltemi Editore.
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Complexity Literacy Meeting 2023 - Il viaggio dell'umanità di O. Galor - M. G...Complexity Institute
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Il viaggio dell'umanità. Alle origini del benessere e della diseguaglianza
di Oded Galor
pubblicato nel 2022 per Rizzoli Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - L'Avventura del Metodo di E. Morin - Mauri...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Maurizio Cavazzoni - Coach personale e professionale per organizzazioni, imprenditori, professionisti e manager - del libro:
L'Avventura del Metodo -
Come la vita ha nutrito l’opera
di Edgar Morin
pubblicato nel 2023 per Raffaello Cortina Editore
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Enrico Cerni - Come a...Complexity Institute
“C’è qualche parte di te di cui vorresti disfarti?” Quasi tutti risponderemmo affermativamente, a prescindere dal fatto che quella parte corrisponda a una dipendenza, a un critico interiore, a una “mente scimmia”, a una nevrosi, a comportamenti immorali, a cattive abitudini o ad altri atteggiamenti screditanti. E se invece scoprissimo che, anziché continuare a lottare interiormente, possiamo affrontare queste parti in modo differente?
In questo volume, Richard Schwartz propone un paradigma rivoluzionario finalizzato a una migliore relazione con se stessi: un metodo che consentirà di raggiungere l’armonia interiore, rafforzando la comprensione e la compassione di sé, e aprendo la strada al risveglio spirituale.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Marinella De Simone -...Complexity Institute
Dell’I Ching si possono dire almeno tre cose singolari: che non ha età, che non è un libro e che è la massima approssimazione attraverso i segni alla vita stessa. Secondo la leggenda, gli otto trigrammi dell’I Ching (che non sono ideogrammi, ma sequenze di linee intere e spezzate) apparvero come segni incisi sul guscio di una tartaruga primordiale. Non si sa chi li abbia incisi: non certo un uomo e neppure un dio personale. Piuttosto: l’invisibile mano del cielo. Che cosa indicano gli otto trigrammi (e i sessantaquattro esagrammi in cui si compongono)? La totalità degli stati attraverso cui passa l’esistenza, attraverso cui passiamo noi nel momento in cui interroghiamo questo che fondamentalmente è un libro di oracoli. Ma a differenza degli oracoli occidentali, che inchiodano sempre alla lettera di una risposta e perciò contengono in sé qualcosa di rigido e sinistro, l’I Ching ci offre una situazione nel suo formarsi e nelle sue potenzialità, qualcosa di fluido, impalpabile, trascinante come è la vita stessa. E si può dire che nulla di scritto, dall’apparizione di quella testuggine cinese, si sia altrettanto avvicinato alla pulsazione segreta del mondo.
Opera enigmatica per definizione, che non si finisce mai di scoprire, l’I Ching ha provocato fino a oggi innumerevoli interpretazioni, edizioni, traduzioni. Lo presentiamo qui sulla base della edizione del grande sinologo Richard Wilhelm, apparsa per la prima volta nel 1924, che rimane uno degli eventi più significativi nella storia della comprensione della antica Cina da parte dell’Occidente.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da S. Bona e L. Romanell...Complexity Institute
Essere o vivere: due grandi prospettive, due modi di abitare il mondo, di accostarsi agli uomini e agli esseri che lo popolano. L’Europa guarda il mondo nella prospettiva dell’Essere, la Cina nella prospettiva del Vivere. L’Europa vede cose, la Cina vede eventi. L’Europa pensa per individui, la Cina per situazioni. Noi pensiamo ad andare al di là, loro si preoccupano di stare “tra”. Noi crediamo nella nostra libertà, la riaffermiamo in un confronto accanito con il mondo, loro scommettono sulla disponibilità di un contesto, si dispongono ad accompagnarne le tante trasformazioni possibili. Venti tappe, venti incontri, venti coppie concettuali che, nella loro dissonanza, riaprono i giochi nelle nostre tranquille abitudini di pensiero.
“Nelle città europee il traffico è regolato secondo schemi ben precisi. Ci si ferma col rosso e si passa col verde. Ma chi ha visto una megalopoli dell’Estremo Oriente sa che esiste tutt’altra arte di gestire il flusso. Nella massa enorme dei veicoli, nessuno si ferma, ognuno passa ma lascia anche passare, ognuno evita l’altro ma senza deviare, ognuno cede e insieme avanza. In ogni istante i possibili si ridistribuiscono, ciascuno senza urto segue il suo cammino.”
Complexity Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Roberto Passini - ...Complexity Institute
“C’è un sapore di ossimoro in questo libro, di dolce salato, un accostamento di contrari che ci sorprende. Il diritto, con le sue illusioni di certezza e la sua strenua ricerca di regole ragionevoli, e la vita, attraversata da ciò che sensato e misurato non è, nel suo scorrere tra consuetudini e deviazioni, scelte e bufere, caso e necessità. Per Alessandra Valastro regole e favole sono più simili di quanto si pensi. Quando il diritto è accanto alla dignità e ai bisogni, al riparare i danni e le ferite dell’ingiustizia, esso si avvicina agli intenti della favola, all’eterna lotta fra il bene e il male. L’autrice ci invita a salire con lei sulla giostra infinita tra vita e regole. Un racconto autobiografico in cui si scopre l’intreccio di esperienza e norme nelle impronte, talvolta impercettibili talvolta profonde, delle nostre esistenze”.
Literacy Meeting 2023 -Il libro consigliato da Roberto Beretta - La nazione d...Complexity Institute
La prima Carta dei Diritti dei Viventi scritta dalle Piante.
Finalmente la Nazione delle Piante, la più importante, diffusa e potente nazione della Terra, prende la parola.
“In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della Costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.”
Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Marco Ginanneschi - Il viaggi...Complexity Institute
Negli ultimi secoli c’è stata una vertiginosa crescita economica e un miglioramento sostanziale delle nostre condizioni di vita. Questo balzo in avanti però non è avvenuto contemporaneamente e con le stesse modalità in tutto il mondo e ancora oggi, accanto a regioni ricchissime e avanzate, ce ne sono di molto povere e svantaggiate: come giustificare queste diseguaglianze? L’economista Oded Galor spiega il “mistero della crescita”, la disomogeneità con cui è avvenuta, e la relativa questione della sostenibilità della nostra specie – unica tra tutte a raggiungere e mantenere una prosperità duratura – sul pianeta Terra. E accompagna il lettore in un viaggio nel tempo: dalle civiltà della Mezzaluna fertile, alla secolare stagnazione economica (la “trappola della povertà”), fino allo shock economico, sociale, culturale provocato dalla rivoluzione industriale; poi, poiché fattori geografici, culturali, sociali e politici (colonialismo, globalizzazione ecc.) non bastano a spiegare le disparità di ieri e di oggi, inverte la rotta e ci porta dove tutto è iniziato: nell’Africa dell’Homo sapiens, migliaia di anni fa. Solo così è possibile comprendere le forze fondamentali sottese alle ruote del cambiamento, che lente, e tuttavia inesorabili, agiscono da millenni, e hanno determinato mutamenti radicali, però tuttora non uniformi, nella società umana. In questo saggio multidisciplinare, rigoroso, ma dallo stile chiaro e divulgativo, Oded Galor, attraverso la teoria della crescita unificata, ci dimostra come le tappe dell’evoluzione umana possono spiegare la storia del progresso e ci consegna una prospettiva rassicurante per il futuro. Niente è già scritto, diseguaglianze e oppressione possono essere risolte, o almeno mitigate, con l’educazione, la tolleranza e una maggiore parità di genere: la storia dell’Homo sapiens ci indica la strada da seguire.
Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Fabiola De Toffol - Realismo cap...Complexity Institute
Un celebre adagio (di volta in volta attribuito a Slavoj Žižek o a Fredric Jameson) recita che è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo. Lo slogan There Is No Alternative tanto caro a Margaret Thatcher è stato infine adottato anche dalla sinistra liberale, e nemmeno la crisi del 2008 è riuscita a scalfire la generalizzata convinzione che, fuori dal capitalismo, sia impossibile ipotizzare strade altre. Ma qual è l’effetto di questo «realismo capitalista» sul nostro immaginario? E qual è il suo ruolo nel diffuso sentimento di rassegnazione e infelicità che permea le nostre vite?
In questo breve ma fondamentale testo che ha avuto un impatto enorme sugli ambienti culturali in primo luogo anglofoni, il critico e teorico Mark Fisher ragiona su come il realismo capitalista abbia occupato ogni area della nostra esperienza quotidiana, e si interroga su come sia possibile combatterlo.
Con Realismo capitalista, Fisher ha firmato una delle più penetranti, illuminanti e dolorose analisi del mondo in cui viviamo. Ma Realismo capitalista è anche un testo che apre all’idea di possibilità, e che ribadisce che un’alternativa c’è. Leggerlo, per dirla con lo scrittore e poeta Alex Niven, è come «tornare a respirare dopo tanto, troppo tempo trascorso sott’acqua».
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Paolo Cast...Complexity Institute
Un libro sulle città che verranno, ovvero sugli agglomerati abitativi che l’umanità andrà a realizzare nello spazio. Un futuro, quello dell’architettura spaziale, che è ancora tutto da scrivere e che non potrà essere tale se non in stretta correlazione con la multidisciplinarietà che caratterizza l’ambito aerospaziale. Nello spazio infatti, fino ad oggi, si applica tutto quanto si apprende e si sviluppa a terra e che, missione dopo missione, si sperimenta fuori dal nostro pianeta (in attesa che possa avverarsi il “Made in Space”). Gli autori ci conducono così verso l’alto e lo fanno descrivendo gli effetti della microgravità che caratterizza il “living in space” e porta ad evidenziare “come è straordinario riflettere su quanto noi umani siamo incredibilmente complessi e quanta sofisticazione ci sia dietro le attività che viviamo con un’inconsapevole naturalezza”.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Z...Complexity Institute
Nelle sue opere precedenti, da "Il Tao della fisica" a "La scienza della vita", Fritjof Capra ha tracciato un quadro della scienza contemporanea mettendo in luce come, dalla fisica delle particelle alla biologia, alla concezione meccanicistica e riduzionista ormai in crisi si stia progressivamente sostituendo una visione che tende a studiare i fenomeni non come entità isolate ma all'interno del sistema che li abbraccia. Ora, con "La scienza universale", egli si propone di mostrare come alle origini della scienza ci sia una figura che, a differenza di quelle di Galileo, di Bacone e di Newton, ha saputo anticipare questi tratti che stanno oggi emergendo con sempre più forza: Leonardo da Vinci. Basandosi su un'analisi delle seimila pagine di manoscritti di Leonardo giunti fino a noi, Capra presenta un resoconto del metodo scientifico del grande genio del Rinascimento e dei risultati da lui ottenuti, valutandoli nella prospettiva del pensiero scientifico odierno. L'immagine che ne emerge è quella di un pensatore sistemico, di un ecologista e di un teorico della complessità, di uno scienziato - l'autentico inventore del moderno metodo sperimentale - che era però al contempo anche un artista con un profondo rispetto per la vita in ogni sua espressione.
5. Forma sonata ciclica
La forma sonata: tre classiche parti, Esposizione,
Sviluppo e Ripresa con eventuale
Coda di chiusura.
La ciclicità si è andata formando naturalmente,
permetteva divagazioni, e ritorni pur mantenendo
un senso logico. Vi è sempre esistita nell’essere
umano questa alternanza fra la necessità di
equilibrio, stabilità, certezze, e l’attrazione verso
l’imprevisto, verso emozioni sconosciute e visioni
destabilizzanti.
Nella musica è la forma che si sottomette, che
serve l’emozione che deve comunicare.
Esposizione, Sviluppo, Ripresa, Coda
6. Percorso biografico
di soggetti
che ri-conoscono il
mondo
Lievitazione di sapere
Insegnare e apprendere
Il comune denominatore
tra arti e saperi
Una comune metodologia
tra libertà e struttura
Consapevolezza di sé
come scopritore di
connessioni
7. Stavo intellettualizzando l’istinto
In quello che fino a quel momento era stato
tecnicamente difficile scomparve
la difficoltà.
Improvvisamente ebbi la sensazione di aver
capito tutto: non sapevo cosa fosse successo.
Avevo capito tutto, ma non sapevo che cosa
avessi capito.
Io, imperterrita, continuavo secondo quello
che per me era il significato,
non il significato depurato di me. Si potrebbe
dire che ero una romantica
(nel senso soggettivo)
in un’epoca in cui bisognava oggettivizzare.
Nella musica si passa spesso
tra questi due poli,
soggettività e oggettività.
8. Per sua natura, nell’insegnamento
viene esercitata una forte influenza
sulla psiche tramite la presenza
stessa e l’improvvisazione sul
momento, secondo l’allievo che si ha
davanti. L’insegnante non potrà mai
sperare di cambiare la materia prima. Il
suo unico scopo è quello di guidare
ogni individuo verso il raggiungimento
del meglio delle sue possibilità: aprirgli
la mente e l’anima, non cambiarla.
Aprirla significa far in modo che,
anche se nella vita non verrà indirizzata
verso la professione musicale,
essa potrà essere applicata
(modificata ed adattata) a qualsiasi attività intrapresa nel futuro.
9. Volendo seriamente ricercare la
verità delle cose,
non si deve scegliere una scienza
particolare,
infatti, esse sono tutte connesse tra
loro e dipendenti l’una dall’altra.
Cartesio
Prospettive visive
Prospettive uditive
I comuni denominatori
L’orecchio che ascolta, l’orecchio che vede
la parola che canta, la sinestesia e il principio
dei raggruppamenti, colori che suonano, i sensi
e il cervello che processa stimoli
10. Il suono, mattone di costruzione
della Musica, è il silenzio che vive.
Questo silenzio, dunque, deve essere
il punto di partenza sia fisico che psichico
dello strumentista che si
trova a dovere materializzare un fenomeno
così smaterializzato.
La continuità di un pezzo si raccoglie dal silenzio. Rompe il
silenzio se comincia in battere, nasce dal silenzio se comincia
in levare. È come il respiro, in bilico tra inspirazione ed
espirazione. Devono far questo gli sportivi, i cantanti e i
grandi strumentisti, solo i grandissimi lo fanno.
11. La divina proporzione
Forma e contenuto, percezione ed intelletto sono strettamente interconnesse
Le forme astratte e sensibili diventano concetti e simboli
la percezione sensoriale alimenta la comprensione intellettiva
il corpo del materiale visivo è consapevolezza di sè e del mondo
13. Il desiderio dell’uomo di controllare
o vincere la forza di gravità
Da Icaro agli astronauti;
dai danzatori-attori dei teatri orientali a Nureyev;
dalle gare Olimpiche della Grecia antica
alle nostre discipline sportive –
che sono esempi d’alto virtuosismo,
i grandi strumentisti,
direttori, cantanti, e via dicendo,
tutti hanno avuto e altri continueranno
ad avere la necessità di sperimentare
e di comunicare fisicamente
i movimenti delle loro menti,
delle loro emozioni e della loro spiritualità,
che peso non hanno.
14. ’Liberarsi per librarsi” sembra essere il richiamo dell’inconscio.
Dal tuffatore al musicista
Ecco la cronologia del processo per il musicista:
1) Stimolo Visivo: segno grafico delle note
2) Traduzione in Immagine Sonora: orecchio interiore
3) Anticipazione Mentale dell’atto motorio
4) Esecuzione Fisico del movimento che produrrà il
suono
5) Percezione Uditiva del suono prodotto
6) Valutazione del Risultato in relazione all’idea
musicale ideata:
con conseguente approvazione oppure correzione.
15. I greci sostenevano che il
perfetto cittadino
dovesse sottomettersi ad
una duplice forma di educazione:
quella dell’anima e quella del corpo.
Essi affidavano
l’educazione dell’anima
esclusivamente alla musica;
quella del corpo all’atletica.
Solo alla musica attribuivano questo
profondo,inspiegabile potere.
Socrate, Platone, Aristotele, Teofrasto, Aristide …
erano essi stessi ad essere custodi sia
del potere morale, sia del potere politico.
Tutti fondavano la propria teoria
sul potere etico e morale contenuto
nei ’modi’ musicali sviluppati nella loro cultura.
16. La storia della musica, oltre a narrarci
i traguardi
raggiunti dalla civiltà musicale, ci porta a ricercare,
tramite lo studio delle discipline affini,
anche la natura del fenomeno del suono.
Avvenimento pre-storico, affonda le sue radici
nel mito; il mito a sua volta si riferisce,
in modo sempre squisitamente poetico,
a quell’esistenza primordiale dell’universo di cui
il primo elemento fu il suono.
Fare musica significa ripercorrere
-consapevolmente-
ciò che già esisteva nel profondo Io,
nella nostra memoria individuale ed atavica.