ANORC Professioni, associazione professionale, indipendente e senza scopo di lucro, è nata con l'obiettivo di dare regolamentazione e riconoscimento ai Professionisti della digitalizzazione documentale e della privacy, figure ormai necessarie in ogni moderna organizzazione, sia pubblica che privata.
La domanda di competenze digitali nei prossimi anni continuerà infatti ad aumentare, rappresentando la vera sfida per la modernizzazione del Paese, ecco perché queste Professioni vanno sostenute e tutelate.
ANORC Professioni, associazione professionale, indipendente e senza scopo di lucro, è nata con l'obiettivo di dare regolamentazione e riconoscimento ai Professionisti della digitalizzazione documentale e della privacy, figure ormai necessarie in ogni moderna organizzazione, sia pubblica che privata.
La domanda di competenze digitali nei prossimi anni continuerà infatti ad aumentare, rappresentando la vera sfida per la modernizzazione del Paese, ecco perché queste Professioni vanno sostenute e tutelate.
Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
Nell'ambito del Convegno Annuale Value@Work vengono illustrate le caratteristiche e le competenze che il giurista tecnologico deve avere oggi per poter operare al meglio nelle professioni tradizionali e nelle nuove professioni
Normativa relativa al software sanitario e ai dispositivi mediciinformaticasanitaria
The slides describe the main regulations applicable to the sector of healthcare software and software medical devices. More information about this topic can be found at the site http://www.informaticasanitaria.it
Intervento dell'Avv. Luigi Foglia al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Intervento dell'Avv. Andrea Lisi al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Intervento dell'Avv. Sarah Ungaro al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Nuovo CAD, Regolamento UE eIDAS. Come cambia la sicurezza nella gestione e la conservazione digitale.
Giovanni Manca Presidente ANORC
8 giugno 2016 (Security Summit - Roma)
Seminario di studio: "Il sistema di conservazione dei documenti informatici".
Intervento del dr Gianni Penzo Doria, Direttore Generale Università dell'Insubria, Presidente Anorc Professioni.
Intervento dell'Avv. Giuseppe Chiriatti al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Intervento della dr.ssa Chiara Pascali al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Per affrontare la (delicata) questione della consegna della memoria digitale alle future generazioni, in termini di sicurezza l’errore da evitare è quello di iniziare “dalla fine”, cioè dal considerare unicamente le criticità connesse alla fase conservativa. Il dinamismo proprio dell’ambiente digitale impone di fatto una rilettura delle coordinate spazio-temporali entro le quali collocare il “problema conservativo”, che ha inizio già nella fase di formazione e gestione del documento e pretende l’adozione di una strategia di lunga durata.
L'articolo di Francesca Cafiero Consulente Archivista – Ufficio Presidenza ANORC Professioni per ICT Security
PA digitale: a che punto siamo? Mercato e PA a confronto
Dopo il successo dell'appuntamento tenutosi lo scorso 13 ottobre, ANORC Professioni, con il Patrocinio di AIFAG, ha organizzato il 9 febbraio 2017 a Roma (Auditorium sede centrale dell’INAIL - P.le Pastore, 6) un secondo incontro per PA e mercato anche alla luce delle recenti modifiche del Codice dell'Amministrazione Digitale, apportate dal D. Lgs. n. 179/2016.
Durante la giornata si è tenuto il confronto tra importanti amministrazioni centrali e i referenti del mercato IT, che si occupano di conservazione digitale e firme elettroniche, su:
modelli di governance adeguati a sostenere questo cambiamento
definizione dell'organigramma delle competenze necessarie e livelli di professionalità indispensabili a costituire i team di trasformazione digitale
clausole contrattuali più opportune per definire al meglio le reciproche responsabilità
verifica della questione grave, delicata e intricata della certificazione dei conservatori accreditati
L'evento è stato patrocinato da AgID (Agenzia per l'Italia digitale) e dal Garante per la protezione dei dati personali.
PA digitale: a che punto siamo? Mercato e PA a confronto
Dopo il successo dell'appuntamento tenutosi lo scorso 13 ottobre, ANORC Professioni, con il Patrocinio di AIFAG, ha organizzato il 9 febbraio 2017 a Roma (Auditorium sede centrale dell’INAIL - P.le Pastore, 6) un secondo incontro per PA e mercato anche alla luce delle recenti modifiche del Codice dell'Amministrazione Digitale, apportate dal D. Lgs. n. 179/2016.
Durante la giornata si è tenuto il confronto tra importanti amministrazioni centrali e i referenti del mercato IT, che si occupano di conservazione digitale e firme elettroniche, su:
modelli di governance adeguati a sostenere questo cambiamento
definizione dell'organigramma delle competenze necessarie e livelli di professionalità indispensabili a costituire i team di trasformazione digitale
clausole contrattuali più opportune per definire al meglio le reciproche responsabilità
verifica della questione grave, delicata e intricata della certificazione dei conservatori accreditati
L'evento è stato patrocinato da AgID (Agenzia per l'Italia digitale) e dal Garante per la protezione dei dati personali.
PA digitale: a che punto siamo? Mercato e PA a confronto
Dopo il successo dell'appuntamento tenutosi lo scorso 13 ottobre, ANORC Professioni, con il Patrocinio di AIFAG, ha organizzato il 9 febbraio 2017 a Roma (Auditorium sede centrale dell’INAIL - P.le Pastore, 6) un secondo incontro per PA e mercato anche alla luce delle recenti modifiche del Codice dell'Amministrazione Digitale, apportate dal D. Lgs. n. 179/2016.
Durante la giornata si è tenuto il confronto tra importanti amministrazioni centrali e i referenti del mercato IT, che si occupano di conservazione digitale e firme elettroniche, su:
modelli di governance adeguati a sostenere questo cambiamento
definizione dell'organigramma delle competenze necessarie e livelli di professionalità indispensabili a costituire i team di trasformazione digitale
clausole contrattuali più opportune per definire al meglio le reciproche responsabilità
verifica della questione grave, delicata e intricata della certificazione dei conservatori accreditati
L'evento è stato patrocinato da AgID (Agenzia per l'Italia digitale) e dal Garante per la protezione dei dati personali.
Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
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Normativa relativa al software sanitario e ai dispositivi mediciinformaticasanitaria
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Nuovo CAD, Regolamento UE eIDAS. Come cambia la sicurezza nella gestione e la conservazione digitale.
Giovanni Manca Presidente ANORC
8 giugno 2016 (Security Summit - Roma)
Seminario di studio: "Il sistema di conservazione dei documenti informatici".
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Intervento dell'Avv. Giuseppe Chiriatti al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
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Per affrontare la (delicata) questione della consegna della memoria digitale alle future generazioni, in termini di sicurezza l’errore da evitare è quello di iniziare “dalla fine”, cioè dal considerare unicamente le criticità connesse alla fase conservativa. Il dinamismo proprio dell’ambiente digitale impone di fatto una rilettura delle coordinate spazio-temporali entro le quali collocare il “problema conservativo”, che ha inizio già nella fase di formazione e gestione del documento e pretende l’adozione di una strategia di lunga durata.
L'articolo di Francesca Cafiero Consulente Archivista – Ufficio Presidenza ANORC Professioni per ICT Security
PA digitale: a che punto siamo? Mercato e PA a confronto
Dopo il successo dell'appuntamento tenutosi lo scorso 13 ottobre, ANORC Professioni, con il Patrocinio di AIFAG, ha organizzato il 9 febbraio 2017 a Roma (Auditorium sede centrale dell’INAIL - P.le Pastore, 6) un secondo incontro per PA e mercato anche alla luce delle recenti modifiche del Codice dell'Amministrazione Digitale, apportate dal D. Lgs. n. 179/2016.
Durante la giornata si è tenuto il confronto tra importanti amministrazioni centrali e i referenti del mercato IT, che si occupano di conservazione digitale e firme elettroniche, su:
modelli di governance adeguati a sostenere questo cambiamento
definizione dell'organigramma delle competenze necessarie e livelli di professionalità indispensabili a costituire i team di trasformazione digitale
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verifica della questione grave, delicata e intricata della certificazione dei conservatori accreditati
L'evento è stato patrocinato da AgID (Agenzia per l'Italia digitale) e dal Garante per la protezione dei dati personali.
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Il regolamento europeo sui dati personali (GDPR 2016/679) e l'impatto delle nuove regole sulle tecnologie emergenti. Il caso della Blochchain tra criticità ed opportunità.
Slide dell'ntervento Avv. Andrea Lisi - ForumPA 2017
"Amministrazione Digitale e Regole Tecniche: dal Data Protecion Officer al Digital Preservation Officer. Figure a confronto".
Criticità per la protezione dei dati personali connesse all’utilizzo di dispo...festival ICT 2016
Le problematiche che sorgono in seguito all’utilizzo dei prodotti e dei servizi dell’IoT sono molteplici. Tra queste, le maggiori sono:
a) Asimmetria informativa e mancanza di controllo sui propri dati: la condivisione di dati personali tra produttori dei dispositivi, sviluppatori di sw, provider e analisti, comporta per le persone la difficoltà ad esercitare un adeguato controllo sugli stessi, e, soprattutto, sulle finalità perseguite diverse da quelle associate al dispositivo;
b) Consenso informato: estrema difficoltà per l’utilizzatore dei dispositivi IoT di prestare un consapevole e libero consenso al trattamento dei suoi dati personali;
c) Profilazione intrusiva: l’elevata quantità di dati personali e sensibili, rende altamente possibile una profilazione sempre più sofisticata delle abitudini degli utenti;
d) Sicurezza: le attuali tecnologie IoT non hanno ancora raggiunto un livello di sicurezza adeguato.
Trasformazione digitale e open government: una panoramica delle questioni giu...Simone Aliprandi
Le slides utilizzate per il webinar "Trasformazione digitale e open government: una panoramica delle questioni giuridiche" tenuto da Simone Aliprandi nell’ambito del corso “La transizione digitale dei servizi al cittadino” e del progetto di formazione “Centri P3@-Palestre Digitali e la diffusione della cultura degli Open Data” di Edulife Spa.
In attesa dell'emanazione del nuovo Codice di amministrazione digitale, condivido una riassuntiva sintesi del corso da me tenuto presso ATER (grazie ad un progetto Manpower Formazione) con oggetto CAD, trasparenza, PA e internet, social network, open data..e tanto altro.
Avv. Emiliano Vitelli
In attesa dell'emanazione del nuovo Codice di amministrazione digitale, condivido una riassuntiva sintesi del corso da me tenuto presso ATER (grazie ad un progetto Manpower Formazione) con oggetto CAD, trasparenza, PA e internet, social network, open data..e tanto altro.
Avv. Emiliano Vitelli
Identità e biometria, firme e sigilli, blockchain e trattamento del dato sono state le tre macrotematiche discusse dagli esperti che ne hanno messo in rilievo opportunità e pericoli oggettivi.
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Presentazione a cura del dott. Stefano Tomasini, Direzione Centrale per l’Organizzazione Digitale presso INAIL, tenutasi in occasione dell'evento annuale del GDL Governance Digitale, di ANORC Mercato e ANORC Professioni.
28 novembre 2019, Roma - Centro Congressi della Banca d’Italia
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ICT Security - PA digitale e sicurezza
1.
2. 22 Marzo 2016 ICT Security
I
n uno degli episodi del film “Made in
Italy” di Nanni Loy (mirabile affresco
satirico dei difetti nostrani), un cittadi-
no qualunque, interpretato da Nino Man-
fredi, recatosi all’anagrafe per un certifi-
cato di residenza, viene risucchiato in un
surreale gorgo di file, sportelli, bolli man-
canti e documenti sbagliati che sembrano,
alla fine, mettere in discussione la sua
stessa esistenza e identità.
Una situazione volutamente esasperata
che coglie nel segno, evidenziando alcuni
aspetti della burocrazia italiana che tor-
nano a riproporsi anche oggi, nella fase di
passaggio dalla “vecchia” pubblica ammi-
nistrazione, fatta di carte bollate e file allo
sportello, alla nuova, più trasparente e più
funzionale (almeno così dovrebbe essere)
amministrazione digitale.
Ma molti degli ostacoli e delle complicazio-
ni che il cittadino si trova a dover superare
per esercitare i propri diritti (ma anche per
adempiere i propri doveri), e con i quali –
guardando le cose da un altro punto di vi-
sta - gli stessi operatori della PA devono
fare faticosamente i conti, sono il frutto di
una confusione organizzativa e di una nor-
mativa troppo complicata, ridondante per
certi aspetti, lacunosa per altri.
Che la digitalizzazione in Italia manchi di
una governance solida e precisa non è un
mistero, visto che negli ultimi anni abbia-
mo accumulato, in questo settore, più in-
carichi che risultati: un Digital Champion
nazionale, un Consigliere per l’innovazione
a Palazzo Chigi, un direttore dell’AgID e un
Commissario di governo per il digitale a cui
si aggiungono il Tavolo di indirizzo di AgID,
il Tavolo permanente per l’innovazione e
l’agenda digitale italiana, il Tavolo di coor-
dinamento dell’Agenda digitale fra le Re-
gioni. A destare perplessità, sia chiaro, non
sono le persone chiamate a ricoprire que-
sti ruoli, né la loro indiscutibile professio-
nalità, ma la mancanza di una definizione
puntuale delle responsabilità e di una ro-
busta strategia a lungo termine per i deli-
cati processi di digitalizzazione del nostro
Paese, che, magari, dia più nerbo al ruolo
direttivo dell’AgID, senza spezzettare fun-
zioni e poteri in un nugolo di incarichi, di
fatto depotenziandoli.
La confusione dominante si riversa anche
sulla normativa, producendo delle incon-
gruenze non da poco e delle ricadute an-
che per la corretta conservazione e la si-
curezza dei nostri dati e documenti. E non
possiamo non ricordare che non si può
parlare di corretta formazione e di pun-
tuale gestione di dati, informazioni e docu-
innovazionE DELLa Pa: non ci Può
EssErEDiGitaLizzazionEsEnzasicurEzza
conservazione, Protezione e sicurezza dei Dati
ANORC: Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione digi-
tale dei documenti) dal 2007 mette in comunicazione conoscenze e bisogni di aziende,
enti pubblici, professionisti ed esperti che operano nella Dematerializzazione e Conser-
vazione digitale, con lo scopo di garantire ai nuovi archivi digitali durata e immutabilità
nel tempo. L’associazione promuove attività di studio e formazione sulle tematiche del
digitale e sostiene un dialogo attivo con le istituzioni centrali (www.anorc.it).
Silvia Riezzo: Responsabile comunicazione del D&L Department dall’autunno del 2011. Laureata in Conserva-
zione dei Beni Culturali ha conseguito il diploma di Master in Media Relations alla Business School del Sole 24
Ore a Roma. È iscritta come pubblicista all’Albo dei giornalisti.
Andrea Lisi,
Presidente di ANORC
Silvia Riezzo,
Responsabile
comunicazione
Digital&Law
Department
Andrea Lisi: Avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, Presidente ANORC e ANORC Professioni, Se-
gretario Generale AIFAG e Coordinatore del Digital & Law Department dello Studio Legale Lisi. È Docente pres-
so la Document Management Academy e la MIS Academy della SDA Bocconi.
3. Marzo 2016 ICT Security 23
menti informatici senza un approccio at-
tento alla sicurezza e alla conservazione
(che devono procedere a braccetto).
Pensiamo ad esempio alla ricetta elettro-
nica, di cui molto si parla in questi giorni.
Paradossalmente nel DPCM 14 novembre
2015 mancano proprio precise disposizio-
ni sulle regole in base alle quali procedere
alla conservazione delle prescrizioni far-
maceutiche in formato digitale e sul sog-
getto che deve occuparsene, esponendo
questi documenti a dei rischi concreti, no-
nostante il Codice dell’Amministrazione di-
gitale, agli articoli 43 e 44, imponga ri-
spettivamente: la conservazione perma-
nente in modalità digitale dei documenti
informatici di cui è prescritta la conserva-
zione per legge o regolamento, da effet-
tuarsi in modo da garantire il rispetto delle
regole tecniche stabilite ai sensi dell’art. 71
dello stesso CAD e delle misure di sicurez-
za previste dagli articoli da 31 a 36 del Co-
dice Privacy (D.Lgs. n. 196/2003) e dal di-
sciplinare tecnico di cui all’Allegato B dello
stesso.
Ad oggi, invece, chi si sta preoccupando di
conservare a norma di legge e in sicurezza
le nostre prescrizioni mediche? E con quali
modalità?
Segnali non incoraggianti vengono anche
dallo schema di decreto che dovrebbe
modificare il Codice dell’Amministrazione
Digitale e che ha suscitato non poche per-
plessità, alcune delle quali strettamente
legate alla sicurezza dei dati. Come sostie-
ne l’amico Carlo Mochi Sismondi1
(Forum-
PA), sembra si voglia togliere di netto dal
CAD tutto quello che non si è riusciti ad at-
tuare finora, senza chiedersi se alcune
norme non potrebbero, magari, ancora
essere utili e applicabili con qualche picco-
la revisione dettata dal buon senso. È
questo il caso dell’art. 50bis, che prevede-
va l’obbligo per tutte le amministrazioni di
predisporre un piano di “continuità opera-
tiva” contenente anche lo studio sul “disa-
ster recovery” sul quale avrebbe dovuto
esprimersi AgID (all’epoca DigitPA) con un
suo parere tecnico. Il rispetto puntuale di
questa norma (già pienamente in vigore,
ma sostanzialmente ignorata dalla stra-
grande maggioranza delle P.A.) avrebbe
però fatto sì che AgID venisse sepolta da
una mole enorme di piani e studi, inviati da
tutte le amministrazioni italiane, ai quali
avrebbe dovuto fare fronte fornendo per
ognuno di essi un parere tecnico. Di fronte
alla sua effettiva inattuabilità per come
era stata concepita, si sta preferendo eli-
minare tout court una norma - che ha in-
vece un valore per la sicurezza dei dati ge-
stiti dalle PA - piuttosto che prevederne
un’applicazione selettiva (solo per alcuni
enti maggiori, ad esempio) o più graduale
nel tempo. Sempre nell’ottica di offrire
un’adeguata sicurezza ai dati detenuti da-
gli enti pubblici, come non mettere in evi-
denza che le uniche regole tecniche a
mancare tutt’ora all’appello sono proprio
le Regole tecniche previste dall’art. 51 del
Codice dell’Amministrazione Digitale, che
dovrebbero stabilire le modalità atte a
garantire l’esattezza, la disponibilità, l’ac-
cessibilità, l’integrità e la riservatezza dei
dati, dei sistemi e delle infrastrutture delle
amministrazioni pubbliche e che risultano
imprescindibili per garantire la sicurezza
informatica sia delle infrastrutture, sia del
crescente patrimonio informativo digitale,
soprattutto degli enti che gestiscono dati
e documenti di natura pubblicistica. Sulla
loro pubblicazione tutto tace, mentre in-
tanto si continua a “utilizzare” come riferi-
mento normativo l’Allegato B al Codice
privacy. Questo dovrebbe destare parti-
colare preoccupazione, ma si preferisce
pensare di risolvere tutto affidandosi a
nomine di “super esperti” deputati alla cy-
bersicurezza nazionale. Purtroppo non so-
no questi gli strumenti reali per presidiare
i processi e modelli organizzativi che ser-
vono davvero per la digitalizzazione del
Paese. Ma possiamo digitalizzare la PA la-
sciando nella normativa un “buco” proprio
riguardo alla sicurezza dei dati del cittadi-
no? La domanda è ovviamente retorica,
dal momento che la sicurezza di dati e do-
cumenti è il primo, ineludibile principio, su
cui basare la loro conservazione digitale:
senza sicurezza, quindi, non c’è digitalizza-
zione. Non rischiamo di minare il delicato
rapporto PA-cittadino con insidie che lo
rendano un rapporto complesso, arzigo-
golato, pieno di vicoli ciechi, come nel film
di Nanni Loy, ma cerchiamo di farne una
relazione sana, bidirezionale, funzionante:
ne trarremo tutti vantaggio. I
1
Il CAD che ho letto e il CAD che sognavo, Carlo
Mochi Sismondi, http://www.forumpa.it/pa-digi-
tale/il-cad-che-ho-letto-e-il-cad-che-sognavo