Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Confcooperative e con il co-finanziamento dalla Regione Emilia Romagna, ha organizzato un'iniziativa dal titolo "I like eat" finalizzata ad aiutare le Piccole e Medie Imprese del settore alimentare ad avviare e sviluppare la propria attività commerciale all’estero. L'incontro è stato organizzato anche grazie al sostegno di Irecoop ER e Roncucci&Partners che hanno supportato la gestione del progetto.
Lo scopo di questa pubblicazione è porre attenzione sulle eccellenze del nostro paese attraverso il nostro punto di vista, ma non solo. Alcuni grandi protagonisti del settore, straordinari produttori vitivinicoli e artigiani del cibo ci hanno raccontato le loro storie, tutte diverse, ma non nella passione dimostrata per territorio e qualità. La stessa passione che troverete leggendo le schede descrittive degli incredibili prodotti Made In Italy certificati da Agroqualità.
Sociologists use both macrosociology and microsociology to understand social life. Macrosociology examines broader social structures like culture, social class, institutions, and how they influence large groups. Microsociology focuses on smaller-scale face-to-face interactions and how symbols and stereotypes shape behavior. Both approaches are needed because macrosociology provides context for broader influences, while microsociology explains how social interactions form realities at a personal level.
O documento resume os principais pontos da Dieta Dukan, incluindo:
1) O método foi criado pelo médico francês Pierre Dukan e tem como base uma lista de 100 alimentos permitidos, além de consumo de farelo de aveia e caminhadas diárias.
2) A dieta é dividida em 4 fases e tem como objetivo ajudar as pessoas a atingirem o Peso Ideal de forma rápida e saudável, sem efeito sanfona.
3) A obesidade é identificada como uma doença e são listadas do
Lo scopo di questa pubblicazione è porre attenzione sulle eccellenze del nostro paese attraverso il nostro punto di vista, ma non solo. Alcuni grandi protagonisti del settore, straordinari produttori vitivinicoli e artigiani del cibo ci hanno raccontato le loro storie, tutte diverse, ma non nella passione dimostrata per territorio e qualità. La stessa passione che troverete leggendo le schede descrittive degli incredibili prodotti Made In Italy certificati da Agroqualità.
Sociologists use both macrosociology and microsociology to understand social life. Macrosociology examines broader social structures like culture, social class, institutions, and how they influence large groups. Microsociology focuses on smaller-scale face-to-face interactions and how symbols and stereotypes shape behavior. Both approaches are needed because macrosociology provides context for broader influences, while microsociology explains how social interactions form realities at a personal level.
O documento resume os principais pontos da Dieta Dukan, incluindo:
1) O método foi criado pelo médico francês Pierre Dukan e tem como base uma lista de 100 alimentos permitidos, além de consumo de farelo de aveia e caminhadas diárias.
2) A dieta é dividida em 4 fases e tem como objetivo ajudar as pessoas a atingirem o Peso Ideal de forma rápida e saudável, sem efeito sanfona.
3) A obesidade é identificada como uma doença e são listadas do
Nell’ambito dei corsi “Economia e Politica Agroalimentare” e “Economia dei Mercati Agroalimentari”, tenuti rispettivamente dai Professori Stefano Boccaletti, Paolo Skockai e Daniele Moro, abbiamo svolto uno studio relativo alla produzione dei formaggi in Italia, affrontando i seguenti punti:
- l’andamento dei consumi e le caratteristiche della domanda: tendenze e segmenti di mercato e principali canali distributivi;
- la struttura del mercato e la formazione del prezzo: numero e dimensione delle imprese, caratteristiche della competizione, coordinamento e forma di mercato prevalente.
- le caratteristiche fondamentali del mercato delle materie prime: caratteristiche e dimensione dell’offerta, approvvigionamento, andamento dei prezzi;
- le strategie: gruppi strategici, strategie non di prezzo (marchi, promozione, innovazione/differenziazione) e strategie di prezzo.
Il valore delle Indicazioni Geografiche nell'economia italiana - Mauro RosatiData Driven Innovation
Negli ultimi anni l'origine dei prodotti soprattutto quelli alimentari ha suscitato l'interesse di una crescente platea di consumatori. In questo senso le produzioni agroalimentari italiani DOP IGP rappresentano un modello di successo unico al mondo dove le imprese hanno saputo creare una vera "economia territoriale" coniugando la qualità con la tutela ambientale, sociale e culturale dei territori. Saranno esposti Indicatori, esperienze e dati economici del fenomeno con l'intento di fare un quadro esplicativo sul Made in Italy alimentare italiano.
Riso Scotti IL NOSTRO MERCATO E’ IL MONDO - gennaio 2013
La nostra forza è ”Italian Way”
Riso Scotti all’estero il suo “sistema”, consolidando in primis la propria posizione sul mercato europeo e fungendo da modello da imitare.
Il documento è l'abstract dell'Industry Report sul vino che descrive la dimensione ed i trend del mercato a livello globale e per quanto riguarda il Sud Est Asiatico.
La ricerca dimostra quanto, il vino italiano sia un prodotto con un enorme potenziale di sviluppo delle esportazioni nel mercato del Sud Est Asiatico, che viene spinto anche grazie al forte processo di occidentalizzazione della popolazione.
This group work analyzes the mozzarella market. It focuses on: consumption, supply, distribution channels, price strategies, different strategies between industrial brands, private labels, dop / igp producers. Finally, the analysis focuses on five references of mozzarella.
Il programma è destinato al miglioramento produttivo delle aziende agricole, allo sviluppo delle produzioni agricole di qualità, alla diversificazione extra agricola, alla promozione del turismo rurale, al sostegno dell'agro-industria.
Nell’ambito del Corso Per Esperto di Marketing per l’Internazionalizzazione, promosso dall’Asips della Camera di Commercio di Caserta in collaborazione con la Facoltà di Economia della Seconda Università di Napoli, (coordinatore delle attività formative: Prof. Del Giudice), e tenutosi dal 22 settembre al 04 dicembre 2008 presso la sede della CCIAA di P.zza S.Anna (Ce), sono stati previsti degli stage aziendali da tenersi – a valle delle lezioni teoriche e dei project work Kiton e Acqua Calena – presso 7 imprese casertane, affinché gli allievi potessero apprendere sul campo linee strategiche e procedure operative di internazionalizzazione imprenditoriale
Il SINAB - Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica è un progetto del MiPAAF, gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano. È un progetto attivo da 15 anni che consente di poter avere informazioni a 360 gradi sul biologico italiano. Al sito www.sinab.it è possibile infatti trovare informazioni relative alla normativa di settore, ai dati e alle statistiche, ma anche tutti gli indirizzi e i riferimenti utili degli organismi di certificazione, dei referenti delle Amministrazioni regionali e delle principali associazioni di settore. È inoltre disponibile l'elenco delle aziende biologiche italiane, grazie al collegamento con la banca dati del SIAN. Ogni anno il SINAB elabora il rapporto “Bio in cifre” che riporta i principali dati strutturali sull’agricoltura biologica in Italia. I dati che sono elaborati dal SINAB vengono forniti al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dagli Organismi di certificazione e dalle Amministrazioni regionali.
Dall’analisi degli ultimi dati del SINAB, aggiornati al 31/12/2014, risulta che in Italia le imprese inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono 55.433 tra produttori esclusivi, preparatori, importatori e imprese del commercio. Rispetto ai dati riferiti al 2013 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 5,8%. La superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.387.913 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all’anno precedente, del 5,8%. In percentuale sul totale della superficie coltivata in Italia, il biologico arriva quindi ad interessare l’ 11,2% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno (ISTAT censimento 2010), di oltre un punto percentuale. Le Regioni in cui sono presenti il maggior numero di operatori biologici sono la Sicilia (9.660), la Calabria (8.787), la Puglia (6.599). In queste Regioni si concentra oltre il 45% del totale degli operatori italiani. Anche la maggiore estensione di superfici biologiche si trova in queste tre regioni: rispettivamente con 303.066 ettari in Sicilia, 176.998 ettari in Puglia e 160.164 ettari in Calabria. La superficie biologica di queste tre Regioni rappresenta il 46% della superficie biologica nazionale. Le Regioni con una maggiore incidenza percentuale delle superfici biologiche sul totale delle superfici coltivate sono: la Calabria, in cui le superfici biologiche rappresentano circa il 30% delle superfici totali, seguita dalla Sicilia con il 22% ed il Lazio con il 19%. I principali orientamenti produttivi in Italia sono il foraggio, i pascoli e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.
IRI White Paper - Il mercato del tonno in scatola nel canale modernoIRI, INTL
Differenziazione, genuinità, sostenibilità
Il tonno in scatola costituisce un alimento abituale per numerosissime famiglie italiane e, secondo una indagine Doxa dello scorso anno, è un prodotto presente nel 94% delle nostre case. Qual è l’andamento del mercato nel canale moderno?
Una sessantina le imprese presenti al seminario di aggiornamento tecnico-normativo sugli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione organizzato da Lapam Confartigianato e Formart
“London Calling - opportunità per le aziende agroalimentari dell’Emilia-Romagna”Lapam Confartigianato
Progetto rivolto al mercato inglese che preve l’organizzazione di due percorsi paralleli rivolti a importatori e distributori dei settori Food e Wine&Beverage
http://www.lapam.eu/lapam?action=content_read&id=990
Nell’ambito dei corsi “Economia e Politica Agroalimentare” e “Economia dei Mercati Agroalimentari”, tenuti rispettivamente dai Professori Stefano Boccaletti, Paolo Skockai e Daniele Moro, abbiamo svolto uno studio relativo alla produzione dei formaggi in Italia, affrontando i seguenti punti:
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Riso Scotti IL NOSTRO MERCATO E’ IL MONDO - gennaio 2013
La nostra forza è ”Italian Way”
Riso Scotti all’estero il suo “sistema”, consolidando in primis la propria posizione sul mercato europeo e fungendo da modello da imitare.
Il documento è l'abstract dell'Industry Report sul vino che descrive la dimensione ed i trend del mercato a livello globale e per quanto riguarda il Sud Est Asiatico.
La ricerca dimostra quanto, il vino italiano sia un prodotto con un enorme potenziale di sviluppo delle esportazioni nel mercato del Sud Est Asiatico, che viene spinto anche grazie al forte processo di occidentalizzazione della popolazione.
This group work analyzes the mozzarella market. It focuses on: consumption, supply, distribution channels, price strategies, different strategies between industrial brands, private labels, dop / igp producers. Finally, the analysis focuses on five references of mozzarella.
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Nell’ambito del Corso Per Esperto di Marketing per l’Internazionalizzazione, promosso dall’Asips della Camera di Commercio di Caserta in collaborazione con la Facoltà di Economia della Seconda Università di Napoli, (coordinatore delle attività formative: Prof. Del Giudice), e tenutosi dal 22 settembre al 04 dicembre 2008 presso la sede della CCIAA di P.zza S.Anna (Ce), sono stati previsti degli stage aziendali da tenersi – a valle delle lezioni teoriche e dei project work Kiton e Acqua Calena – presso 7 imprese casertane, affinché gli allievi potessero apprendere sul campo linee strategiche e procedure operative di internazionalizzazione imprenditoriale
Il SINAB - Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica è un progetto del MiPAAF, gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano. È un progetto attivo da 15 anni che consente di poter avere informazioni a 360 gradi sul biologico italiano. Al sito www.sinab.it è possibile infatti trovare informazioni relative alla normativa di settore, ai dati e alle statistiche, ma anche tutti gli indirizzi e i riferimenti utili degli organismi di certificazione, dei referenti delle Amministrazioni regionali e delle principali associazioni di settore. È inoltre disponibile l'elenco delle aziende biologiche italiane, grazie al collegamento con la banca dati del SIAN. Ogni anno il SINAB elabora il rapporto “Bio in cifre” che riporta i principali dati strutturali sull’agricoltura biologica in Italia. I dati che sono elaborati dal SINAB vengono forniti al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dagli Organismi di certificazione e dalle Amministrazioni regionali.
Dall’analisi degli ultimi dati del SINAB, aggiornati al 31/12/2014, risulta che in Italia le imprese inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono 55.433 tra produttori esclusivi, preparatori, importatori e imprese del commercio. Rispetto ai dati riferiti al 2013 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 5,8%. La superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.387.913 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all’anno precedente, del 5,8%. In percentuale sul totale della superficie coltivata in Italia, il biologico arriva quindi ad interessare l’ 11,2% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno (ISTAT censimento 2010), di oltre un punto percentuale. Le Regioni in cui sono presenti il maggior numero di operatori biologici sono la Sicilia (9.660), la Calabria (8.787), la Puglia (6.599). In queste Regioni si concentra oltre il 45% del totale degli operatori italiani. Anche la maggiore estensione di superfici biologiche si trova in queste tre regioni: rispettivamente con 303.066 ettari in Sicilia, 176.998 ettari in Puglia e 160.164 ettari in Calabria. La superficie biologica di queste tre Regioni rappresenta il 46% della superficie biologica nazionale. Le Regioni con una maggiore incidenza percentuale delle superfici biologiche sul totale delle superfici coltivate sono: la Calabria, in cui le superfici biologiche rappresentano circa il 30% delle superfici totali, seguita dalla Sicilia con il 22% ed il Lazio con il 19%. I principali orientamenti produttivi in Italia sono il foraggio, i pascoli e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.
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“London Calling - opportunità per le aziende agroalimentari dell’Emilia-Romagna”Lapam Confartigianato
Progetto rivolto al mercato inglese che preve l’organizzazione di due percorsi paralleli rivolti a importatori e distributori dei settori Food e Wine&Beverage
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Grande interesse per il seminario Lapam Confartigianato rivolto ai giardinieri per sviluppare una comunicazione moderna e conoscere un innovativo strumento per trovare nuove opportunità di lavoro.
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Programma corso DM 37/08
- Il DM 37/08 per le imprese termo-idrauliche
- La modulistica della dichiarazione di Conformità
- Lo schema di Impianto
- Dichiarazione completa e dichiarazione semplificata
- Quante copie e a chi consegnare le DICO a seconda del tipo di intervento realizzato
- La normativa di Riferimento UNI CIG per la realizzazione, il collaudo e la messa in esercizio degli impianti
- La nuova Delibera 40/14 linee guida CIG 11 e 12
- I nuovi obblighi per l’attivazione di un impianto a gas e la nuova modulistica da compilare
- La Dichiarazione di Rispondenza degli impianti a Gas
Relatore: il perito industriale Daniele Vecchi
Il consorzio Expomodena promuove la partecipazione al progetto "Missione Moda Italia" Seoul Corea, ideato da Promos Milano, agenzia della locale CCIAA, che prevede l'organizzazione di una missione commerciale per il settore abbigliamento e calzature in corea, il prossimo Ottobre.
Lapam e Sinergas hanno organizzano un importante incontro di approfondimento rivolto alle imprese e ai professionisti coinvolti nel tema del risparmio energetico per spiegare nel dettagio i certificati bianchi.
Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia propone alle sue aziende associate, in particolare del settore alimentare, ambulanti alimentari (street food) e moda, la partecipazione diretta al FUORI EXPO di Milano che si svolgerà parallelamente alla mostra mondiale Expo 2015 (1 maggio-31 ottobre) dove sono attesi 20 milioni di visitatori.
Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia propone alle sue aziende associate, in particolare del settore alimentare, ambulanti alimentari (street food) e moda, la partecipazione diretta al FUORI EXPO di Milano che si svolgerà parallelamente alla mostra mondiale Expo 2015 (1 maggio-31 ottobre) dove sono attesi 20 milioni di visitatori.
La sede ufficiale degli eventi a marchio Fuori EXPO sarà in via Tortona, 32 a Milano, Italian Makers Village, in un’ampio spazio che conta 1.800 mq di superficie coperta, situato proprio nell’ epicentro riconosciuto delle iniziative mondane milanesi.
per saperne di più:
http://www.lapam.eu/lapam?action=content_read&id=207&f=1
Il nuovo libretto regionale di Impianti per la climatizzazione invernale ed e...Lapam Confartigianato
LAPAM Confartigianato in collaborazione con APAVE ITALIA CPM, raccogliendo il bisogno delle imprese di installazione e manutenzione di impianti, di essere supportate nel processo di adeguamento europeo in atto, che comporta adempimenti burocratici e normativi, ha elaborato un portale che potesse fornire un supporto tecnico, così da semplificare i problemi che si incontrano nella quotidianamente.
5. 4
La filiera dell’agroalimentare in Italia e in Emilia-
Romagna rappresenta un cluster di eccellenza
internazionale capace di conciliare tradizione e
innovazione raggiungendo alti standard qualitativi e
di sicurezza dei prodotti.
Le imprese regionali sono competitive non solo per le
produzioni vegetali ed animali ma grazie anche
all’efficienza nei settori di trasformazione e
conservazione di questi stessi prodotti e nei comparti
trasversali come la meccanica agricola e il packaging
alimentare
Premessa
6. 5
• Marchi di qualità famosi a livello globale
• 6,6 miliardi € di export nel 2014, crescita del 60% rispetto
al 2005
• Il comparto delle macchine agricole regionale esporta il
27% del totale nazionale
• Laboratori e centri della rete regionale della ricerca
organizzati nella piattaforma tematica dell’agroalimentare
• Il programma di Sviluppo Rurale della Regione ha erogato
1,2 miliardi di euro nel periodo 2007-14
• 41 prodotti DOP e IGP
• A Parma risiede l’EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza
Alimentare
I punti di forza
7. 6
In Emilia-Romagna ci sono 41 prodotti certificati DOP
(Denominazione di Origine Protetta) e IGP
(Indicazione Geografica Protetta), tra cui marchi
famosi a livello mondiale come il Parmigiano Reggiano,
il Prosciutto di Parma e l’Aceto balsamico di Modena.
I prodotti DOP regionali rappresentano più del 40%
del fatturato rispetto al totale nazionale.
I laboratori di ricerca delle Rete Alta Tecnologia
Regionale organizzati nella piattaforma tematica
dell’agroalimentare lavorano per la qualità e sicurezza
di materie prime, processi, macchine, impianti,
prodotti finiti, negli aspetti salutistici degli alimenti e
per la valorizzazione dei prodotti tipici.
Valori e Qualità
8. 7
La filiera regionale dell’agroalimentare nel mondo La
filiera ha un alto livello di export, 6,6 miliardi di euro nel
2014, con un mercato di riferimento in gran parte
europeo.
Tra i settori forti sul mercato estero c’è quello delle
macchine per l’agricoltura ma a livello di produzioni
vegetali ed animali si distinguono le carni, la frutta fresca
e i prodotti alimentari trasformati (in particolare i cereali
e i lattiero-caseari, ortaggi e frutta).
Sono 10 le fiere internazionali legate alla filiera in
regione.
Mercati e filiere
9. 8
L’agroalimentare è una filiera che nel suo complesso è
diffusa in modo omogeneo sul territorio con un livello
generale di addetti più alto nelle province di Bologna,
Parma, Modena, Reggio Emilia e Forlì-Cesena.
Ma considerando i singoli settori nel dettaglio si ritrovano
specializzazioni in tutte le province.
Ruolo fondamentale lo ricoprono le cooperative e le
associazioni
Mercati e filiere
10. 9
Tra le produzioni vegetali le più forti sono i cereali,
patate e ortaggi (pomodoro da industria in
particolare), pere, nettarine, vino.
Delle produzioni animali invece spiccano latte vaccino
prima di tutti, a seguire pollame e conigli, carni suine,
carni bovine, uova.
L’industria di trasformazione dei prodotti gioca un
ruolo determinante nell’agroalimentare
Mercati e filiere
12. 11
Il numero degli addetti medi spazia da 5,8 per la
filiera dei prodotti da forno a 36 per l’ortofrutta,
attestandosi su 9,9 addetti medi per azienda
Addetti per filiera
13. 12
Al 2014 le esportazioni regionali della filiera
dell’agroalimentare ammontano a circa 6,6 miliardi di
euro, il 17,1% sul totale nazionale.
I settori dell’agroalimentare rappresentano il 12,5% delle
esportazioni dell’Emilia-Romagna.
Principali destinazioni dell’Export regionale UE (68%),
USA e Canada (8%)
Export
16. 15
La filiera agroalimentare, con valori dell'export fortemente
in crescita nel periodo 2005-2014, ha fronteggiato la crisi.
Export
17. 16
A livello settoriale, ‘prodotti caseari’, ‘altri prodotti (pesce,
olio, mangimi, ecc.)’, ‘bevande’ e ‘carne e prodotti a base
di carne’, fanno registrare i tassi di crescita più elevati,
anche rispetto al trend generale della filiera (+ 25%).
I settori che incidono maggiormente sull’export sono:
‘altri prodotti’, ‘carne e prodotti a base di carne,
‘macchine per l’agricoltura’ e ‘prodotti dell’agricoltura non
lavorati’. Questi comparti rappresentano il 69,9%
dell’export della filiera regionale. Il comparto delle
macchine agricole regionale esporta il 27% del totale
nazionale.
Export
21. Roncucci&Partners è una società di consulenza internazionale specializzata nel progettare e realizzare
percorsi di internazionalizzazione per le imprese.
R&P ha deciso di investire essa stessa in innovazione e internazionalizzazione per poter essere utile e
funzionale alle aziende italiane che desiderano svilupparsi sui mercati internazionali
Il principale obiettivo di R&P è rispondere alle sfide della globalizzazione e all’evoluzione dei mercati, per
contribuire al consolidamento della cultura della pianificazione.
In 15 anni di lavoro sul campo, con uno staff di 35 persone, R&P ha accompagnato più di 600 aziende in
processi di penetrazione commerciale, collaborazione industriale o ricerca di opportunità di business in 44
paesi del mondo, facendo grande attenzione alle più ampie economie emergenti e alle aree del mondo
a più rapida espansione.
Grazie alla nostra lunga esperienza sul campo, possiamo contare su un’estesa rete di relazioni con
imprese e istituzioni internazionali.
CHI SIAMO| R&P
20www.roncucciandpartners.com
22. TEAM | R&P
R&P HEADQUARTERS | R&P INTERNATIONAL
Il quartier generale di R&P è situato a Bologna, per assistere al meglio le aziende e per offrire servizi
personalizzati.
R&P ha aperto le proprie sedi estere nei paesi delle economie emergenti più complessi da un punto di
vista del business e opera con proprio personale diretto a Belgrado (Roncucci&Partners Balkans), Chennai
e Bangalore (Roncucci&Partners India), Sao Paulo (Roncucci&Partners do Brasil), Tunisi
(Roncucci&Partners North Africa) e Johannesburg (Roncucci&Partners South Africa).
In ogni location è presente uno staff multiculturale e competente adatto a rispondere ad ogni esigenza dei
clienti e sensibile alle particolarità e alle culture del paese target.
Profili e background diversi, provenienti da differenti parti del mondo, con esperienze e competenze
diversificate rappresentano uno dei punti di forza di R&P.
PARLIAMO
INGLESE – PORTOGHESE – FRANCESE – TEDESCO – SPAGNOLO – TURCO – SERBO – ARABO - RUSSO