There is no question that the stigma and discrimination associated with HIV and AIDS can be reduced through intervention. The inclusion of stigma and discrimination reduction as a critical component of achieving an AIDS-free generation in recent UNAIDS, UN and PEPFAR political initiatives is promising. Yet national governments need evidence on effective interventions at the individual, community and societal levels in order to strategically incorporate stigma and discrimination reduction into national AIDS plans. Currently, the heterogeneity of stigma and discrimination reduction approaches and measurement makes it challenging to compare and contrast evaluated interventions. Moving forward, it is critical for the research community to: (1) clearly link intervention activities to the domains of stigma to be shifted; (2) assess the stigma domains in a consistent manner; and (3) link stigma and discrimination reduction with HIV prevention, care and treatment outcomes (e.g., uptake, adherence and retention of ART). These steps would further advance the scientific evidence base of stigma and discrimination reduction and allow for the identification of effective interventions that could be scaled up by national governments.
Marketing e comunicazione sociale per la promozione della salute - ISS
Global action to reduce HIV stigma and discrimination
1. Global action to reduce HIV stigma and discrimination
Grossman CI, Stangl AL.
Journal of the International AIDS Society 2013, 16(Suppl 2):18881
Sintesi a cura di: Luisa De Simone, Giuseppe Fattori
2. Global action to reduce HIV stigma and discrimination
Journal of the International AIDS Society 2013, 16(Suppl 2):18881
http://www.jiasociety.org/index.php/jias/article/view/18881
La discriminazione e lo stigma HIV e AIDS sono delle realtà ancora presenti, ma possono
essere ridotte sicuramente tramite l’intervento e le iniziative. I passi avanti compiuti dai
governi nazionali sono promettenti, anche se l’eterogeneità degli approcci rende
impegnativo confrontare gli interventi. Grazie ai recenti progressi nella prevenzione
biomedica, la comunità globale ha iniziato a pensare seriamente all’idea di AIDS-free
generation, includendo nel piano strategico 2011/2015 la visione “arrivare a zero” (zero
nuove infezioni, zero morti AIDS e zero discriminazione). Il cammino non è semplice
perché le difficoltà che si riscontrano non sono poche; ancora oggi molte domande sono
prive di risposte e i dati empiricamente rilevati presentano alcune lacune. Nonostante ciò, i
governi sono incoraggiati e sostenuti anche per interventi tecnologici sulla prevenzione
HIV al fine di raggiungere gli obbiettivi concordati fra gli stati membri dell’ ONU; il
presidente del piano Emergency x l’AIDS, propose step critici ma necessari per ottenere
generazioni senza AIDS, iniziativa lanciata nel 2014. Per la riduzione dello stigma e della
discriminazione, sono stati sviluppati e implementati kit di attività, in fase di
sperimentazione presso l’istituto nazionale della ricerca sulla salute. Al di là del contesto
sanitario, affrontare lo stigma e la discriminazione fra le comunità è stato il punto centrale
per la ricerca. Parte del lavoro ha incluso campagne di educazione che hanno proposto il
test HIV, per una mobilitazione strategica della comunità. Altro elemento importante
riguarda lo studio del grado di stigma verso le persone che vivono con l’HIV
(sieropositive), che aiuterà a valutare l’ impegno e il grado di responsabilità delle comunità.
Come tutte le iniziative anche in queste si riscontrano delle difficoltà, dovute alla
mancanza di risposte ad alcune domande, alla presenza di lacune nella raccolta di dati
empirici e nonché al rapporto costo-efficacia dei vari approcci che rappresentano un
ostacolo per le priorità delle varie organizzazioni, ministri della salute e altri enti.