Gli interventi della tre giorni di Ivrea dall’11 al 13 ottobre, iniziativa organizzata all’interno delle attività del Piano di valorizzazione integrata “Anfiteatro Morenico di Ivrea: paesaggio e cultura”.
Rapporto di
sostenibilità 2017
Progetto grafico e impaginazione Rapporto Sostenibilità 2017 - Partecipazione e cooperazione per l’accountability delle imprese
e del patrimonio culturale.
L'Airone, un modello di rigenerazione urbanalaposlazzul
Il progetto prevede la ricollocazione ad altissimo livello culturale dell’ex Cinema Airone, prezioso manufatto di proprietà della Città di Roma. La sala, unica nel suo genere, fu concepita da Adalberto Libera, caposcuola del razionalismo, ed è impreziosita da una pittura murale eseguita da Giuseppe Capogrossi, illustre esponente dell'astrattismo italiano.
L’Airone, per la sua posizione adiacente al parco dell’Appia Antica e per la sua storia, si candida ad essere un rigeneratore urbano esemplare a Roma e in Italia, un nuovo modello di polo produttivo europeo capace di valorizzare il patrimonio culturale attraverso una formula che coniuga partecipazione creativa dei cittadini e coerenza giuridica.
Flavia Barca Una cultura contemporanea per il bene comune 2015Flavia Barca
È arrivato il momento di identificare una visione sul rapporto tra cultura, paesaggio e futuro, ovvero un progetto pubblico sul futuro delle città e dei territori che passi attraverso il riuso dei nostri beni e spazi e attraverso lo sviluppo di nuova arte, quindi la creazione di spazi che promuovano la creatività e l’innovazione. Insomma è arrivato il momento di elaborare un progetto contemporaneo.
Gli interventi della tre giorni di Ivrea dall’11 al 13 ottobre, iniziativa organizzata all’interno delle attività del Piano di valorizzazione integrata “Anfiteatro Morenico di Ivrea: paesaggio e cultura”.
Rapporto di
sostenibilità 2017
Progetto grafico e impaginazione Rapporto Sostenibilità 2017 - Partecipazione e cooperazione per l’accountability delle imprese
e del patrimonio culturale.
L'Airone, un modello di rigenerazione urbanalaposlazzul
Il progetto prevede la ricollocazione ad altissimo livello culturale dell’ex Cinema Airone, prezioso manufatto di proprietà della Città di Roma. La sala, unica nel suo genere, fu concepita da Adalberto Libera, caposcuola del razionalismo, ed è impreziosita da una pittura murale eseguita da Giuseppe Capogrossi, illustre esponente dell'astrattismo italiano.
L’Airone, per la sua posizione adiacente al parco dell’Appia Antica e per la sua storia, si candida ad essere un rigeneratore urbano esemplare a Roma e in Italia, un nuovo modello di polo produttivo europeo capace di valorizzare il patrimonio culturale attraverso una formula che coniuga partecipazione creativa dei cittadini e coerenza giuridica.
Flavia Barca Una cultura contemporanea per il bene comune 2015Flavia Barca
È arrivato il momento di identificare una visione sul rapporto tra cultura, paesaggio e futuro, ovvero un progetto pubblico sul futuro delle città e dei territori che passi attraverso il riuso dei nostri beni e spazi e attraverso lo sviluppo di nuova arte, quindi la creazione di spazi che promuovano la creatività e l’innovazione. Insomma è arrivato il momento di elaborare un progetto contemporaneo.
Opuscolo riepilogativo del progetto "Social Enterprise for Better Life"Associazione Uniamoci
Opuscolo riepilogativo dello scambio giovanile "Social Enterprise for Better Life - SEBL" organizzato a Palermo nel mese di Maggio 2014 dall'Associazione Uniamoci Onlus, col sostegno finanziario della Commissione Europea nell'ambito del Programma Gioventù in Azione.
L'opuscolo contiene una breve descrizione del progetto e delle sue attività con un approfondimento sui principali risultati ottenuti.
UNESCO’s European HistoryCity Network & NapoliadeGiorgia Dublino
The UNESCO European HistoriCity Content Creation Community Network è uno strumento strategico per incrementare la consapevolezza dei Patrimoni Culturali (tangibili ed intangibili) protetti dall’UNESCO mediante la creazione di una piattaforma per la promozione attiva degli Heritage all’interno di un network di comunità costituito da Città e/o Regioni che si gemellano per facilitare gli scambi culturali, economici ed educativi.
Solitamente il concetto di Città gemellate tende a mettere in risalto la condivisione di caratteristiche storiche, culturali o geografiche simili, nel nostro caso il Minimo Comun Denominatore che rappresenta la motivazione per un gemellaggio tra ‘Identità Culturali’ ed ‘Insiemi di Luoghi Diversi’, è il riconoscimento da parte dell’UNESCO proprio di quelle Diversità da preservare (e promuovere) come Patrimonio dell’Umanità.
Le affinità elettive comuni risultano essere la riscoperta dei valori dei Patrimoni locali, la riconsiderazione di politiche di conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio attraverso lo sviluppo della cooperazione e lo scambio operativo di best practice, potendo trarre beneficio con ‘l'impara facendo’ (learning by-doing) tra le ‘città sorelle’ all’interno del network creativo e produttivo.
BTWIC 2013, il 3 ottobre
Web, Innovazione e Cultura
http://www.btwic.it
Marianna Marcucci
Mind Lab Hotel
Invasioni Digitali
Palazzo Lanfranchi
Sala Levi
Piazzetta Giovanni Pascoli
Matera, in Basilicata
Lezione di Turismo di BTO Educational
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
Cultural heritage as an engine for growth and development of EuropeAlina Tkachenia
Presentazione della tesi di laurea magistrale, incentrata sul ruolo che il patrimonio culturale e le politiche culturali europee adesso associate hanno nella crescita dell’Europa, nella costruzione di un dialogo interculturale, e infine, di uno sviluppo sostenibile della società tramite innovazione sociale.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Opuscolo riepilogativo del progetto "Social Enterprise for Better Life"Associazione Uniamoci
Opuscolo riepilogativo dello scambio giovanile "Social Enterprise for Better Life - SEBL" organizzato a Palermo nel mese di Maggio 2014 dall'Associazione Uniamoci Onlus, col sostegno finanziario della Commissione Europea nell'ambito del Programma Gioventù in Azione.
L'opuscolo contiene una breve descrizione del progetto e delle sue attività con un approfondimento sui principali risultati ottenuti.
UNESCO’s European HistoryCity Network & NapoliadeGiorgia Dublino
The UNESCO European HistoriCity Content Creation Community Network è uno strumento strategico per incrementare la consapevolezza dei Patrimoni Culturali (tangibili ed intangibili) protetti dall’UNESCO mediante la creazione di una piattaforma per la promozione attiva degli Heritage all’interno di un network di comunità costituito da Città e/o Regioni che si gemellano per facilitare gli scambi culturali, economici ed educativi.
Solitamente il concetto di Città gemellate tende a mettere in risalto la condivisione di caratteristiche storiche, culturali o geografiche simili, nel nostro caso il Minimo Comun Denominatore che rappresenta la motivazione per un gemellaggio tra ‘Identità Culturali’ ed ‘Insiemi di Luoghi Diversi’, è il riconoscimento da parte dell’UNESCO proprio di quelle Diversità da preservare (e promuovere) come Patrimonio dell’Umanità.
Le affinità elettive comuni risultano essere la riscoperta dei valori dei Patrimoni locali, la riconsiderazione di politiche di conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio attraverso lo sviluppo della cooperazione e lo scambio operativo di best practice, potendo trarre beneficio con ‘l'impara facendo’ (learning by-doing) tra le ‘città sorelle’ all’interno del network creativo e produttivo.
BTWIC 2013, il 3 ottobre
Web, Innovazione e Cultura
http://www.btwic.it
Marianna Marcucci
Mind Lab Hotel
Invasioni Digitali
Palazzo Lanfranchi
Sala Levi
Piazzetta Giovanni Pascoli
Matera, in Basilicata
Lezione di Turismo di BTO Educational
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
Cultural heritage as an engine for growth and development of EuropeAlina Tkachenia
Presentazione della tesi di laurea magistrale, incentrata sul ruolo che il patrimonio culturale e le politiche culturali europee adesso associate hanno nella crescita dell’Europa, nella costruzione di un dialogo interculturale, e infine, di uno sviluppo sostenibile della società tramite innovazione sociale.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
3. Giovani alla Frontiera è un progetto che consente di rendere possibile a tutti i giovani, anche e soprattutto a quelli con minori opportunità, l'accesso a tutte le azioni programmate. Il progetto si pone l'obiettivo specifico di attivare mirati percorsi inclusivi espressamente studiati per i giovani provenienti da ambienti culturali, socioeconomici o geografici svantaggiati e per i giovani disabili.
4. Mission Giovani alla Frontiera è un contenitore di utopie possibili, concrete, con cui si vuole, con forza ridare voce e spazi ai giovani ed alla loro creatività universalistica, senza frontiere, mediante processi partecipativi, facendo “sistema” tra tutti i soggetti capaci di dare contributi positivi, in un’area transfrontaliera che ambisce a divenire un’ Euroregione ; un’area in cui tornano a fondersi culture latine, slave, germaniche.
5. Giovani alla Frontiera nasce dalla consapevolezza che dal 2007, quando storiche frontiere tra Italia e Slovenia, fra la civiltà occidentale e le prime porte d’oriente, sono cadute, si presenterà un’occasione irripetibile per creare un laboratorio multiculturale permanente e per ideare/praticare un nuovo, avanzatissimo modello di sviluppo. Mission
6. Mission Giovani alla Frontiera è un’ opportunità che la Provincia di Gorizia - in stretta, dinamica sinergia con la Regione e lo Stato - intende proporre ai giovani delle nostre terre: un percorso di accesso al Terzo Millennio calibrato in una prospettiva di accettazione integrale della tradizione di multiculturalità di questo lembo estremo dell’Italia, nel cuore dell’Europa: tradizione che non può che condurre allo sviluppo di una cultura operante di pace, di solidarietà mutualistica, di condivisione, facendo dei confini cerniere che uniscono civiltà e non comode ed anacronisticahe barriere fra popoli.
7. Vision Giovani alla Frontiera si prefigura pertanto come un’Agorà per i giovani, una piazza senza confini , da cui convergono strade che giungono dalle nostre storie e portano a futuri possibili. E’ una rassegna di tutte le espressioni artistiche, letterarie, teatrali, musicali, audiovisuali dei giovani , corredata da eventi collaterali quali stages, incontri letterari, proiezioni filmiche, e quant'altro utile a far conoscere ai giovani, tramite forme di comunicazione di grande efficacia ed incisività, capaci di compendiare il profilo emozionale degli eventi con la pregnanza culturale, le radici storiche della nostra civiltà. Giovani alla Frontiera è un complesso palinsesto multitematico che intende configurarsi come un avanzato laboratorio in cui la Pubblica Amministrazione sperimenta nuovi linguaggi e nuove metodologie di relazione con i cittadini, soprattutto con i più giovani, promuovendo, in un quadro metodologico coerente, processi innovativi, in alcuni casi elaborando metodiche d'intervento transfrontaliere assolutamente originali in ambito nazionale. E' un centro di produzione di eventi ma anche di elaborazione di processi e metodologie riconosciuto e promosso su tutto il territorio provinciale.
8.
9. Location Giovani alla Frontiera è un palinsesto che nasce attorno ad un confine. Un confine che l’Europa, nel suo consapevole crescere, sta lentamente cancellando. Ora l’Europa intende valorizzare le risorse delle terre di confine, delle culture, della vita sociale, dell’arte e delle storie di confine. Le Euroregioni sono uno degli argomenti più trattati: oramai messe in agenda non solo dalla Commissione europea, ma da molti Stati e moltissime Regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia. Nelle zone di confine si discutono anche i GECT, i gruppi europei di cooperazione tranfrontaliera, dotati di personalità giuridica, che costituiranno uno strumento concreto per costruire o ricostruire corrispondenze economiche, sociali, culturali, educative, infrastrutturali fra comunità e popoli che, prima che l’Europa esistesse, erano divisi da confini. La Provincia di Gorizia ha anticipato questo positivo trend politico, cercando di costruire strumenti efficaci di relazione transfrontaliera, mediante accordi bilaterali a tema e patti territoriali di più ampio respiro. L’unità territoriale di riferimento è comunque stata la Bioregione Isontina , costituita da tutti i Comuni facenti parte del bacino geografico dell’Isonzo: i 25 comuni della Provincia di Gorizia e 13 Comuni della Repubblica di Slovenia. La Bioregione isontina
11. Projects GO-RIENTA: SALONE DELL’ORIENTAMENTO Giovani di Frontiera alla Frontiera dell’Apprendimento Nella consapevolezza che "...orientare significa porre l'individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per l'adeguamento dei suoi studi e della sua professione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della sua persona" (UNESCO 1970), la Provincia di Gorizia intende promuovere una serie di attività di orientamento al fine di contribuire alla formazione e potenziamento della capacità delle studentesse e degli studenti a conoscere se stessi, gli ambienti in cui vivono , i mutamenti culturali e socioeconomici tipici e tipizzanti del territorio “di confine”, destinato a scomparire , in cui attualmente vivono.
12. Projects Work experience Il tirocinio è un’occasione offerta ai giovani disoccupati di età inferiore a 35 anni per orientarsi nel mondo del lavoro, entrare in contatto diretto con l’azienda ospitante e il sistema-lavoro in generale, mettendo alla prova le proprie capacità e valutando le proprie attitudini e propensioni lavorative. Sul fronte delle aziende, i tirocini rappresentano anche uno strumento per valutare l’eventuale assunzione del tirocinante stesso che, attraverso il progetto di stage, ha la possibilità di effettuare una sorta di “periodo di prova”, al termine del quale, se il tirocinante risponde alle esigenze occupazionali del datore di lavoro, l’esperienza formativa e di orientamento può tradursi in un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno o part - time, determinato o indeterminato.
13. Projects Microcredito Incentivi all’autoimpiego e al sostegno della nuova imprenditorialità giovanile La Provincia intende creare un sistema di accesso al microcredito che favorisca l’autoimpiego da parte di giovani di età inferiore a 35 anni. L’iniziativa intende sostenere le prime fasi di sviluppo dell’impresa, consentendo il finanziamento per l’avvio e la costituzione di impresa (esempio: parcelle notarili, consulenze e assistenza alla costituzione dell’impresa, contratti per gli allacciamenti e i collegamenti necessari), per l’acquisto di macchinari e attrezzature strumentali e per l’effettuazione di opere murarie.
14. Projects Agorà Il progetto si pone l’obiettivo di coinvolgere la cultura locale, in tutte le sue espressioni, nel cammino che l’intera Comunità sta intraprendendo verso l’Europa, attraverso uno spazio aperto, “Agorà”, appunto, che si configura come una tre giorni di convegni e riflessioni, in cui tutto il mondo artistico e culturale locale si confronta dinamicamente, per una progettazione comune di un importante settore - quello culturale, appunto - del sistema Provincia. A fianco, un’opera di “mecenatismo” - promossa per incrementare le raccolte dei Musei Proivnciali - affinchè l’Ente Locale dia un concreto contributo alla crescita degli artisti isontini.
15. Projects PALIO TEATRALE STUDENTESCO TRANSFRONTALIERO E LABORATORI TEATRALI Il Palio Teatrale Studentesco é l’unica esperienza italiana di in cui vengono coniugate dimensione transfrontaliera e decentramento territoriale. La strutturazione decentrata dell'iniziativa nei centri della provincia che dispongono di sale teatrali, oltre a consentire ad un maggior numero di giovani di poter esperire le peculiari potenzialità di socializzazione mirata che tale esperienza artistica consente, mira anche a favorire una conoscenza da parte dei giovani di quella che è l’offerta culturale proposta dai tanti teatri dell’Isontino. Ad integrazione ed in preparazione del Palio, viene offerta ai giovani un ricco pacchetto di proposte laboratoriali: A - Laboratori teatrali scolastici B - Laboratorio teatrale di Base C - Laboratori monotematici transfrontalieri
16. Projects MUSICHE DI SCONFINE Il palinsesto è stato costituito nell'intento di dare la possibilità ai giovani musicisti locali di poter esprimere, in spazi conformemente strutturati, le proposte artistiche maturate nell'ambito della musica giovanile che nasce e si sviluppa nella Bioregione Isontina. Musica meticcia, contaminata, di confine, che nasce dal basso e cresce nel basso, nei ventri oscuri e fumosi di cantine e garages, creata con passione dai giovani e dalla loro straordinaria capacità di comunicare, di confondere lingue e confini, di sconfinare continuamente nei vari mondi dell’arte: una musica infomatica, una musica visiva, una musica che danza, una musica che ricerca, una musica che provoca, una musica che prega.....
17. Projects PERCORSI DI PACE La Provincia, inoltre, ha sempre privilegiato inziative in grado di porre in risalto la logica della "globalizzazione dei diritti dei popoli e delle persone", in sinergie con associazioni ed agenzie internazionali operanti anche in ambito isontino. Il principale obiettivo dell'azione consiste pertanto nel fornire ai nostri giovani un insieme coordinato di strumenti conoscitivi utili a favorire una integrale comprensione delle culture dell'intero bacino del Mediterraneo e delle culture Centroeuropee, nella consapevolezza che la determinazione di coerenti ed efficaci strategie di informazione e comunicazione si prefigura quale prerequisito essenziale per promuovere, nei fatti, lo sviluppo di una cultura di pace e di cooperazione tra i popoli.
18. Projects S OSTEN G O PROGETTI EDUCATIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Il Progetto "SostenGo – Sosteniamo il Sostenibile” nasce per incentivare la realizzazione di progetti di educazione ambientale volti ad aumentare i livelli di consapevolezza e senso di responsabilità sulla necessità di utilizzare con giusta parsimonia le risorse naturali disponibili sulla terra. L'obiettivo è quello di promuovere nei giovani una mentalità di sviluppo consapevole del territorio a partire dai contesti di vita e di relazione in cui vivono, dall'aula scolastica all'ambiente scolastico fino alla città ed al mondo intero, secondo il noto principio "Agire localmente, pensare globalmente".
19. Projects VIAGGI NELLA STORIA “ Viaggi nella storia” é una pubblicazione in cui si vanno a promuovere nelle Scuole italiane le memorie di una provincia di confine: una provincia attraverso la quale sono passati popoli e culture, ma in cui però sono rimasti segni tangibili soprattutto del grande dramma della Prima Guerra Mondiale. L’Isontino è un ponte tra la Mitteleuropea ed il Mediterraneo, ma forse si presta ad essere interpretato in forme di maggiore ed universale ampiezza: questo è il messaggio che deve giungere ai ragazzi di tutt’Italia, di tutt’Europa.
20. Projects PIOVONO LIBRI - LIBRI IN LIBERTA Il progetto intende varare un articolato piano di promozione della lettura, della libertà della lettura, del senso civico, della condivisione del sapere e del piacere di leggere. Per avvicinare e riavvicinare al piacere della lettura i giovani si intende mettere a disposizione dei cittadini della provincia un numero considerevole di volumi dislocandoli in posizioni strategiche e frequentate del territorio. Il progetto è strettamente imparentato con la filosofia del bookcrossing , che è molto semplice: coloro che amano i libri, solitamente, ne consigliano la lettura ai propri amici e conoscenti.
21. Projects BRUXELLES, EUROPA L’allargamento a Est dell’Unione Europea rappresenta intrinsecamente il completamento di un processo di unificazione, oltre che economica, anche e soprattutto culturale. Gorizia, da sempre osservatorio privilegiato dei rapporti tra Est e Ovest, sempre più europea e non soltanto per la vocazione transfrontaliera e multietnica che da sempre la caratterizza, è oggi sempre più “locomotiva” del Friuli Venezia Giulia per quanto concerne la politica estera con l’Ue e in particolare con Bruxelles. A tal fine la Provincia di Gorizia intende perseguire attraverso tale progetto la valorizzazione e la promozione della conoscenza delle attività delle istituzioni europee, grazie ad un coordinato piano di visite di studio nelle città di Bruxelles e Strasburgo, centri di snodo delle attività dell'Unione Europea.
22. Projects EUROGO SPORT Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di promuovere le manifestazioni transfrontaliere attraverso la realizzazione di un contenitore di tutte gli eventi sportivi che si svolgono sul confine con la vicina Slovenia, sia a livello agonistico che amatoriale, nelle diverse discipline, cercando di stimolare la nascita di nuovi eventi aggregativi dedicati ai giovani. L’iniziativa consentirà di co-progettare percorsi che potranno condurre alla comune gestione degli spazi dello sport tra Gorizia ed i contermini comuni sloveni.
23. Grazie per l’attenzione. Sara Vito Assessore al bilancio della Provincia di Gorizia coordinamento CCM – Multimedia communications center [email_address]