Gestione dei processi in ottica di genere documento sessuato
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2. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
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3. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
1. Introduzione
“Ciò che non si dice, non esiste”
In questo documento abbiamo cercato di mettere insieme una serie di indicazioni
da seguire e disposizioni da applicare per rendere più visibile, efficace, omogenea
e valorizzata l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti del rispetto e della
valorizzazione della parità di genere sia al proprio interno, sia verso l’esterno. Si
tratta di affermare una parità non solo di diritti, ma anche di valore tra i due
sessi.
Le specifiche che seguono rappresentano alcuni titoli, elementi di attenzione, sui
quali abbiamo preso spunto dall’esperienza fin qui condotta, dagli stimoli che il
dibattito sul tema ha fornito nell’ultimo anno, e dai suggerimenti emersi a seguito
dell’ultima verifica di certificazione effettuata da Aenor.
Questo, non per metterci a posto rispetto alla certificazione ma per affinare, per
efficacia ed efficienza, il nostro impegno in merito. Si è cercato di optare per uno
strumento snello e flessibile, in grado di offrire suggerimenti e consigli e di andare
nella direzione auspicata, superando le resistenze e le eventuali insofferenze che
ancora permangono.
Il risultato dell’applicazione di quanto previsto sarà ricercato e valutato nel
prossimo anno formativo, mediante le attività di monitoraggio interno che ormai
fanno parte del nostro modo di lavorare.
2. Strumenti di comunicazione e promozione
2.1 Premessa
“La lingua non è il riflesso diretto dei fatti reali, ma esprime la nostra visione dei
fatti; inoltre, fissandosi in certe forme, in notevole misura condiziona e guida tale
visione” – F. Sabatini – Università Roma I.
Le esitazioni puntualmente provocate da qualsiasi sporadico tentativo di
“cambiare la lingua” per definire i nuovi ruoli delle donne a livello di
comunicazione sia istituzionale sia individuale e quotidiano, per quanto si
dichiari l'assenza di intenzioni discriminatorie, rivelano in sostanza un'ancora
diffusa diffidenza ad accettare il riconoscimento di uno status sociale di piena
dignità socio-professionale per le donne e, in termini più generali, una profonda
resistenza a mutare i modelli di genere tradizionali.
La nostra attenzione si è focalizzata sull’emissione e gestione dei documenti,
rispetto ai quali vanno applicate le disposizioni che seguono.
Due sono le categorie principali:
- documenti di rilevanza esterna:
Þ strumenti per la informazione verso l’esterno e la promozione e
pubblicizzazione dei servizi, cioè sito aziendale, manifesti, depliant,
locandine, schede informative, ricerche, studi, atti di incontri e
convegni promossi da En.A.I.P.
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4. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
Þ documenti gestionali: convenzione stage, vademecum nuovi
collaboratori, conferma d’ordine al fornitore
- documenti di rilevanza interna
Þ comunicazioni e-mail, convocazioni riunione,
Þ report, schede informative, verbali, promemoria, manuali, procedure,
istruzioni operative, modulistica.
Formuliamo, ora, le specifiche che dovranno essere utilizzate relativamente ad
alcuni aspetti che ineriscono la emissione e la gestione dei documenti individuati.
Lo sforzo collettivo dovrà essere quello di applicare tali specifiche, in modo che
siano vissute, nel tempo, non più come un obbligo ma come una necessità. Per
questo occorrerà mettere in atto tutte le misure che saranno utili a tale fine,
valutando di volta in volta quale sia l’approccio più adeguato da adottare, essendo
le categorie di documenti non così rigidamente articolabili e scomponibili, da un
lato, né la materia (l’attenzione al genere nella comunicazione) così
standardizzabile, dall’altro. L’auspicio è che avvenga in modo sempre più
consapevole dell’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di
genere con la necessità di chiarezza e trasparenza richieste dalla comunicazione.
Abbiamo cercato di definire criteri e regole il meno complessi possibile, adottabili
con facilità se solo ci si dedichi, costantemente, un po’ di attenzione.
Ora, di seguito specifichiamo le regole da rispettare.
2.2 Edizione dei documenti
Ogni documento emesso deve presentare i riferimenti di identificazione cioè
indicare la data di emissione e l’emittente.
In alcuni casi il rispetto di questa condizione è intrinseco (es.: e-mail) in molti
altri no (es.: promemoria, depliant e scheda di promozione di un corso, volantino
per organizzazione Open day).
La regola da seguire è semplice: ogni documento che viene emesso deve riportare
la data di emissione (o l’anno formativo cui è riferito) e il riferimento al ruolo, o
servizio che lo ha emesso. …Perché mettere in questo documento questo
paragrafo: non è già una norma esistente?
2.3 Linguaggio di genere
Quando si parla di linguaggio di genere si fa riferimento anche a scelte
grammaticali e lessicali di parole già esistenti, nel linguaggio di tutti i giorni.
Perché la discriminazione viene veicolata anche dal linguaggio e dalle
rappresentazioni sociali, soprattutto attraverso la falsa neutralità, l'utilizzo nella
lingua italiana del genere maschile come universale, e il conseguente
l'occultamento delle differenze.
Valorizzare il linguaggio sessuato non è solo un atto di facciata: ha un senso e
rappresenta una attenzione. Non è certo il fattore in base al quale una
organizzazione dimostra impegno verso la parità di genere ma è la
rappresentazione di un’attenzione e di un valore, espressione di una cultura
condivisa e da condividere.
Esistono diverse strategie che si possono usare a seconda della struttura del
testo, della sua lunghezza e di ciò che si vuole mettere in evidenza: visibilità del
genere femminile; oscuramento di entrambi i sessi attraverso l’uso di vocaboli
privi di referenza di genere; l’uso della forma passiva che non richiede
l’espressione dell’agente.
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5. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
Vengono presentate diverse opzioni abbinando ciascuna di esse alla tipologia di
documento indicativamente più adatta. Il tutto va gestito con elasticità ma una
delle opzioni, quella ritenuta più idonea, deve necessariamente essere adottata.
Ecco tra cosa scegliere:
- l’utilizzo del doppio genere (ma solo all’avvio del documento): “Cari colleghi e
care colleghe”, “Care e cari”, “Cari tutti e care tutte”, e via dicendo secondo
propensione personale, è indicato per comunicazioni interne e anche
esterne, cartacee o elettroniche
- l’utilizzo del doppio riferimento al genere declinato nei sostantivi, negli
aggettivi e nelle voci verbali può essere più appropriatamente utilizzato
nella formulazione di modelli di domande, di comunicazione standard e di
modulistica in generale
- per alcune tipologie di documento può essere più indicato il ricorso all’uso
della seguente formula: “Il presente documento è stato redatto con
osservanza delle pari dignità di genere. Laddove non si evinca chiaramente
resta implicito il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa
formulazione è più indicata per documenti piuttosto brevi, sintetici e
schematici, come per esempio: cataloghi di corsi e servizi, depliant,
pieghevoli, schede
- per altre tipologie di documento si propone una versione un po’ più
articolata, la seguente: “Il presente documento è stato elaborato e redatto con
osservanza delle pari dignità di genere nella formulazione dei termini.
Laddove non si evince chiaramente il riferimento al doppio genere, per
opportunità, limitazioni o vincoli di carattere linguistico, o culturale o di altra
natura, resta implicito e sottinteso, nei sostantivi, negli aggettivi e nelle forme
verbali, il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa formulazione è
indicata e suggerita, principalmente, per documenti più corposi, per
esempio ricerche, report, repertori, studi, manuali, procedure
- anche se per alcuni ruoli e professioni viene utilizzato il maschile come
neutro, è preferibile, laddove non appesantisce troppo il testo, utilizzare la
declinazione maschile/femminile oppure l’uso di vocaboli privi di referenza
di genere (Direttore/Direttrice – Direzione, Segretaria/Segretario –
Segreteria)
2.4 Utilizzo di immagini
Le immagini, di persone, singole e in gruppo, di circostanze, costituiscono un
terreno sul quale esercitare una attenzione discreta e non stereotipata al rispetto
e alla valorizzazione della parità di genere.
Questo approccio pragmatico, non conformista, libero da vincoli e da cliché,
consente di non ingessare la questione: per esempio, inserire fotografie di ragazzi
per promuovere corsi per estetiste-parrucchiere oppure fotografie di ragazze per
promuovere corsi per autoriparatore non è, di per sé, espressione di attenzione
ma piuttosto manifestazione di approccio aritmetico.
(Questo principio, tra l’altro, vale anche per quanto riguarda la composizione di
immagini con gruppi di persone relativamente alla valorizzazione e al rispetto
delle diverse cittadinanze)
Rispetto a quali immagini utilizzare si rimanda alle disposizioni che, già in
precedenza, sono state formulate dal Servizio Comunicazione, in particolare con
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6. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa
comunicazione…
Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile
sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione.
2.5 Promozione dei valori
Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere
si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della
certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore
visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto
di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione.
Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi
assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P.
Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi
in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i
sessi”.
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7. Gestione dei processi in ottica di genere
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione
comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa
comunicazione…
Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile
sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione.
2.5 Promozione dei valori
Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere
si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della
certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore
visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto
di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione.
Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi
assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P.
Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi
in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i
sessi”.
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