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Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
TToorriinnoo,, aapprriillee 22001144 
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Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
1. Introduzione 
“Ciò che non si dice, non esiste” 
In questo documento abbiamo cercato di mettere insieme una serie di indicazioni 
da seguire e disposizioni da applicare per rendere più visibile, efficace, omogenea 
e valorizzata l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti del rispetto e della 
valorizzazione della parità di genere sia al proprio interno, sia verso l’esterno. Si 
tratta di affermare una parità non solo di diritti, ma anche di valore tra i due 
sessi. 
Le specifiche che seguono rappresentano alcuni titoli, elementi di attenzione, sui 
quali abbiamo preso spunto dall’esperienza fin qui condotta, dagli stimoli che il 
dibattito sul tema ha fornito nell’ultimo anno, e dai suggerimenti emersi a seguito 
dell’ultima verifica di certificazione effettuata da Aenor. 
Questo, non per metterci a posto rispetto alla certificazione ma per affinare, per 
efficacia ed efficienza, il nostro impegno in merito. Si è cercato di optare per uno 
strumento snello e flessibile, in grado di offrire suggerimenti e consigli e di andare 
nella direzione auspicata, superando le resistenze e le eventuali insofferenze che 
ancora permangono. 
Il risultato dell’applicazione di quanto previsto sarà ricercato e valutato nel 
prossimo anno formativo, mediante le attività di monitoraggio interno che ormai 
fanno parte del nostro modo di lavorare. 
2. Strumenti di comunicazione e promozione 
2.1 Premessa 
“La lingua non è il riflesso diretto dei fatti reali, ma esprime la nostra visione dei 
fatti; inoltre, fissandosi in certe forme, in notevole misura condiziona e guida tale 
visione” – F. Sabatini – Università Roma I. 
Le esitazioni puntualmente provocate da qualsiasi sporadico tentativo di 
“cambiare la lingua” per definire i nuovi ruoli delle donne a livello di 
comunicazione sia istituzionale sia individuale e quotidiano, per quanto si 
dichiari l'assenza di intenzioni discriminatorie, rivelano in sostanza un'ancora 
diffusa diffidenza ad accettare il riconoscimento di uno status sociale di piena 
dignità socio-professionale per le donne e, in termini più generali, una profonda 
resistenza a mutare i modelli di genere tradizionali. 
La nostra attenzione si è focalizzata sull’emissione e gestione dei documenti, 
rispetto ai quali vanno applicate le disposizioni che seguono. 
Due sono le categorie principali: 
- documenti di rilevanza esterna: 
Þ strumenti per la informazione verso l’esterno e la promozione e 
pubblicizzazione dei servizi, cioè sito aziendale, manifesti, depliant, 
locandine, schede informative, ricerche, studi, atti di incontri e 
convegni promossi da En.A.I.P. 
3
Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
Þ documenti gestionali: convenzione stage, vademecum nuovi 
collaboratori, conferma d’ordine al fornitore 
- documenti di rilevanza interna 
Þ comunicazioni e-mail, convocazioni riunione, 
Þ report, schede informative, verbali, promemoria, manuali, procedure, 
istruzioni operative, modulistica. 
Formuliamo, ora, le specifiche che dovranno essere utilizzate relativamente ad 
alcuni aspetti che ineriscono la emissione e la gestione dei documenti individuati. 
Lo sforzo collettivo dovrà essere quello di applicare tali specifiche, in modo che 
siano vissute, nel tempo, non più come un obbligo ma come una necessità. Per 
questo occorrerà mettere in atto tutte le misure che saranno utili a tale fine, 
valutando di volta in volta quale sia l’approccio più adeguato da adottare, essendo 
le categorie di documenti non così rigidamente articolabili e scomponibili, da un 
lato, né la materia (l’attenzione al genere nella comunicazione) così 
standardizzabile, dall’altro. L’auspicio è che avvenga in modo sempre più 
consapevole dell’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di 
genere con la necessità di chiarezza e trasparenza richieste dalla comunicazione. 
Abbiamo cercato di definire criteri e regole il meno complessi possibile, adottabili 
con facilità se solo ci si dedichi, costantemente, un po’ di attenzione. 
Ora, di seguito specifichiamo le regole da rispettare. 
2.2 Edizione dei documenti 
Ogni documento emesso deve presentare i riferimenti di identificazione cioè 
indicare la data di emissione e l’emittente. 
In alcuni casi il rispetto di questa condizione è intrinseco (es.: e-mail) in molti 
altri no (es.: promemoria, depliant e scheda di promozione di un corso, volantino 
per organizzazione Open day). 
La regola da seguire è semplice: ogni documento che viene emesso deve riportare 
la data di emissione (o l’anno formativo cui è riferito) e il riferimento al ruolo, o 
servizio che lo ha emesso. …Perché mettere in questo documento questo 
paragrafo: non è già una norma esistente? 
2.3 Linguaggio di genere 
Quando si parla di linguaggio di genere si fa riferimento anche a scelte 
grammaticali e lessicali di parole già esistenti, nel linguaggio di tutti i giorni. 
Perché la discriminazione viene veicolata anche dal linguaggio e dalle 
rappresentazioni sociali, soprattutto attraverso la falsa neutralità, l'utilizzo nella 
lingua italiana del genere maschile come universale, e il conseguente 
l'occultamento delle differenze. 
Valorizzare il linguaggio sessuato non è solo un atto di facciata: ha un senso e 
rappresenta una attenzione. Non è certo il fattore in base al quale una 
organizzazione dimostra impegno verso la parità di genere ma è la 
rappresentazione di un’attenzione e di un valore, espressione di una cultura 
condivisa e da condividere. 
Esistono diverse strategie che si possono usare a seconda della struttura del 
testo, della sua lunghezza e di ciò che si vuole mettere in evidenza: visibilità del 
genere femminile; oscuramento di entrambi i sessi attraverso l’uso di vocaboli 
privi di referenza di genere; l’uso della forma passiva che non richiede 
l’espressione dell’agente. 
4
Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
Vengono presentate diverse opzioni abbinando ciascuna di esse alla tipologia di 
documento indicativamente più adatta. Il tutto va gestito con elasticità ma una 
delle opzioni, quella ritenuta più idonea, deve necessariamente essere adottata. 
Ecco tra cosa scegliere: 
- l’utilizzo del doppio genere (ma solo all’avvio del documento): “Cari colleghi e 
care colleghe”, “Care e cari”, “Cari tutti e care tutte”, e via dicendo secondo 
propensione personale, è indicato per comunicazioni interne e anche 
esterne, cartacee o elettroniche 
- l’utilizzo del doppio riferimento al genere declinato nei sostantivi, negli 
aggettivi e nelle voci verbali può essere più appropriatamente utilizzato 
nella formulazione di modelli di domande, di comunicazione standard e di 
modulistica in generale 
- per alcune tipologie di documento può essere più indicato il ricorso all’uso 
della seguente formula: “Il presente documento è stato redatto con 
osservanza delle pari dignità di genere. Laddove non si evinca chiaramente 
resta implicito il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa 
formulazione è più indicata per documenti piuttosto brevi, sintetici e 
schematici, come per esempio: cataloghi di corsi e servizi, depliant, 
pieghevoli, schede 
- per altre tipologie di documento si propone una versione un po’ più 
articolata, la seguente: “Il presente documento è stato elaborato e redatto con 
osservanza delle pari dignità di genere nella formulazione dei termini. 
Laddove non si evince chiaramente il riferimento al doppio genere, per 
opportunità, limitazioni o vincoli di carattere linguistico, o culturale o di altra 
natura, resta implicito e sottinteso, nei sostantivi, negli aggettivi e nelle forme 
verbali, il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa formulazione è 
indicata e suggerita, principalmente, per documenti più corposi, per 
esempio ricerche, report, repertori, studi, manuali, procedure 
- anche se per alcuni ruoli e professioni viene utilizzato il maschile come 
neutro, è preferibile, laddove non appesantisce troppo il testo, utilizzare la 
declinazione maschile/femminile oppure l’uso di vocaboli privi di referenza 
di genere (Direttore/Direttrice – Direzione, Segretaria/Segretario – 
Segreteria) 
2.4 Utilizzo di immagini 
Le immagini, di persone, singole e in gruppo, di circostanze, costituiscono un 
terreno sul quale esercitare una attenzione discreta e non stereotipata al rispetto 
e alla valorizzazione della parità di genere. 
Questo approccio pragmatico, non conformista, libero da vincoli e da cliché, 
consente di non ingessare la questione: per esempio, inserire fotografie di ragazzi 
per promuovere corsi per estetiste-parrucchiere oppure fotografie di ragazze per 
promuovere corsi per autoriparatore non è, di per sé, espressione di attenzione 
ma piuttosto manifestazione di approccio aritmetico. 
(Questo principio, tra l’altro, vale anche per quanto riguarda la composizione di 
immagini con gruppi di persone relativamente alla valorizzazione e al rispetto 
delle diverse cittadinanze) 
Rispetto a quali immagini utilizzare si rimanda alle disposizioni che, già in 
precedenza, sono state formulate dal Servizio Comunicazione, in particolare con 
5
Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa 
comunicazione… 
Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile 
sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione. 
2.5 Promozione dei valori 
Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere 
si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della 
certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore 
visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto 
di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione. 
Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi 
assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P. 
Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi 
in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i 
sessi”. 
6
Gestione dei processi in ottica di genere 
Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 
comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa 
comunicazione… 
Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile 
sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione. 
2.5 Promozione dei valori 
Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere 
si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della 
certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore 
visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto 
di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione. 
Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi 
assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P. 
Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi 
in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i 
sessi”. 
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  • 2. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione TToorriinnoo,, aapprriillee 22001144 2
  • 3. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione 1. Introduzione “Ciò che non si dice, non esiste” In questo documento abbiamo cercato di mettere insieme una serie di indicazioni da seguire e disposizioni da applicare per rendere più visibile, efficace, omogenea e valorizzata l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti del rispetto e della valorizzazione della parità di genere sia al proprio interno, sia verso l’esterno. Si tratta di affermare una parità non solo di diritti, ma anche di valore tra i due sessi. Le specifiche che seguono rappresentano alcuni titoli, elementi di attenzione, sui quali abbiamo preso spunto dall’esperienza fin qui condotta, dagli stimoli che il dibattito sul tema ha fornito nell’ultimo anno, e dai suggerimenti emersi a seguito dell’ultima verifica di certificazione effettuata da Aenor. Questo, non per metterci a posto rispetto alla certificazione ma per affinare, per efficacia ed efficienza, il nostro impegno in merito. Si è cercato di optare per uno strumento snello e flessibile, in grado di offrire suggerimenti e consigli e di andare nella direzione auspicata, superando le resistenze e le eventuali insofferenze che ancora permangono. Il risultato dell’applicazione di quanto previsto sarà ricercato e valutato nel prossimo anno formativo, mediante le attività di monitoraggio interno che ormai fanno parte del nostro modo di lavorare. 2. Strumenti di comunicazione e promozione 2.1 Premessa “La lingua non è il riflesso diretto dei fatti reali, ma esprime la nostra visione dei fatti; inoltre, fissandosi in certe forme, in notevole misura condiziona e guida tale visione” – F. Sabatini – Università Roma I. Le esitazioni puntualmente provocate da qualsiasi sporadico tentativo di “cambiare la lingua” per definire i nuovi ruoli delle donne a livello di comunicazione sia istituzionale sia individuale e quotidiano, per quanto si dichiari l'assenza di intenzioni discriminatorie, rivelano in sostanza un'ancora diffusa diffidenza ad accettare il riconoscimento di uno status sociale di piena dignità socio-professionale per le donne e, in termini più generali, una profonda resistenza a mutare i modelli di genere tradizionali. La nostra attenzione si è focalizzata sull’emissione e gestione dei documenti, rispetto ai quali vanno applicate le disposizioni che seguono. Due sono le categorie principali: - documenti di rilevanza esterna: Þ strumenti per la informazione verso l’esterno e la promozione e pubblicizzazione dei servizi, cioè sito aziendale, manifesti, depliant, locandine, schede informative, ricerche, studi, atti di incontri e convegni promossi da En.A.I.P. 3
  • 4. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione Þ documenti gestionali: convenzione stage, vademecum nuovi collaboratori, conferma d’ordine al fornitore - documenti di rilevanza interna Þ comunicazioni e-mail, convocazioni riunione, Þ report, schede informative, verbali, promemoria, manuali, procedure, istruzioni operative, modulistica. Formuliamo, ora, le specifiche che dovranno essere utilizzate relativamente ad alcuni aspetti che ineriscono la emissione e la gestione dei documenti individuati. Lo sforzo collettivo dovrà essere quello di applicare tali specifiche, in modo che siano vissute, nel tempo, non più come un obbligo ma come una necessità. Per questo occorrerà mettere in atto tutte le misure che saranno utili a tale fine, valutando di volta in volta quale sia l’approccio più adeguato da adottare, essendo le categorie di documenti non così rigidamente articolabili e scomponibili, da un lato, né la materia (l’attenzione al genere nella comunicazione) così standardizzabile, dall’altro. L’auspicio è che avvenga in modo sempre più consapevole dell’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di genere con la necessità di chiarezza e trasparenza richieste dalla comunicazione. Abbiamo cercato di definire criteri e regole il meno complessi possibile, adottabili con facilità se solo ci si dedichi, costantemente, un po’ di attenzione. Ora, di seguito specifichiamo le regole da rispettare. 2.2 Edizione dei documenti Ogni documento emesso deve presentare i riferimenti di identificazione cioè indicare la data di emissione e l’emittente. In alcuni casi il rispetto di questa condizione è intrinseco (es.: e-mail) in molti altri no (es.: promemoria, depliant e scheda di promozione di un corso, volantino per organizzazione Open day). La regola da seguire è semplice: ogni documento che viene emesso deve riportare la data di emissione (o l’anno formativo cui è riferito) e il riferimento al ruolo, o servizio che lo ha emesso. …Perché mettere in questo documento questo paragrafo: non è già una norma esistente? 2.3 Linguaggio di genere Quando si parla di linguaggio di genere si fa riferimento anche a scelte grammaticali e lessicali di parole già esistenti, nel linguaggio di tutti i giorni. Perché la discriminazione viene veicolata anche dal linguaggio e dalle rappresentazioni sociali, soprattutto attraverso la falsa neutralità, l'utilizzo nella lingua italiana del genere maschile come universale, e il conseguente l'occultamento delle differenze. Valorizzare il linguaggio sessuato non è solo un atto di facciata: ha un senso e rappresenta una attenzione. Non è certo il fattore in base al quale una organizzazione dimostra impegno verso la parità di genere ma è la rappresentazione di un’attenzione e di un valore, espressione di una cultura condivisa e da condividere. Esistono diverse strategie che si possono usare a seconda della struttura del testo, della sua lunghezza e di ciò che si vuole mettere in evidenza: visibilità del genere femminile; oscuramento di entrambi i sessi attraverso l’uso di vocaboli privi di referenza di genere; l’uso della forma passiva che non richiede l’espressione dell’agente. 4
  • 5. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione Vengono presentate diverse opzioni abbinando ciascuna di esse alla tipologia di documento indicativamente più adatta. Il tutto va gestito con elasticità ma una delle opzioni, quella ritenuta più idonea, deve necessariamente essere adottata. Ecco tra cosa scegliere: - l’utilizzo del doppio genere (ma solo all’avvio del documento): “Cari colleghi e care colleghe”, “Care e cari”, “Cari tutti e care tutte”, e via dicendo secondo propensione personale, è indicato per comunicazioni interne e anche esterne, cartacee o elettroniche - l’utilizzo del doppio riferimento al genere declinato nei sostantivi, negli aggettivi e nelle voci verbali può essere più appropriatamente utilizzato nella formulazione di modelli di domande, di comunicazione standard e di modulistica in generale - per alcune tipologie di documento può essere più indicato il ricorso all’uso della seguente formula: “Il presente documento è stato redatto con osservanza delle pari dignità di genere. Laddove non si evinca chiaramente resta implicito il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa formulazione è più indicata per documenti piuttosto brevi, sintetici e schematici, come per esempio: cataloghi di corsi e servizi, depliant, pieghevoli, schede - per altre tipologie di documento si propone una versione un po’ più articolata, la seguente: “Il presente documento è stato elaborato e redatto con osservanza delle pari dignità di genere nella formulazione dei termini. Laddove non si evince chiaramente il riferimento al doppio genere, per opportunità, limitazioni o vincoli di carattere linguistico, o culturale o di altra natura, resta implicito e sottinteso, nei sostantivi, negli aggettivi e nelle forme verbali, il riferimento al genere maschile e femminile.” Questa formulazione è indicata e suggerita, principalmente, per documenti più corposi, per esempio ricerche, report, repertori, studi, manuali, procedure - anche se per alcuni ruoli e professioni viene utilizzato il maschile come neutro, è preferibile, laddove non appesantisce troppo il testo, utilizzare la declinazione maschile/femminile oppure l’uso di vocaboli privi di referenza di genere (Direttore/Direttrice – Direzione, Segretaria/Segretario – Segreteria) 2.4 Utilizzo di immagini Le immagini, di persone, singole e in gruppo, di circostanze, costituiscono un terreno sul quale esercitare una attenzione discreta e non stereotipata al rispetto e alla valorizzazione della parità di genere. Questo approccio pragmatico, non conformista, libero da vincoli e da cliché, consente di non ingessare la questione: per esempio, inserire fotografie di ragazzi per promuovere corsi per estetiste-parrucchiere oppure fotografie di ragazze per promuovere corsi per autoriparatore non è, di per sé, espressione di attenzione ma piuttosto manifestazione di approccio aritmetico. (Questo principio, tra l’altro, vale anche per quanto riguarda la composizione di immagini con gruppi di persone relativamente alla valorizzazione e al rispetto delle diverse cittadinanze) Rispetto a quali immagini utilizzare si rimanda alle disposizioni che, già in precedenza, sono state formulate dal Servizio Comunicazione, in particolare con 5
  • 6. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa comunicazione… Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione. 2.5 Promozione dei valori Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione. Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P. Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i sessi”. 6
  • 7. Gestione dei processi in ottica di genere Criteri e strumenti per la comunicazione e la promozione comunicazione del 7 febbraio scorso. Io non ho ricevuto questa comunicazione… Qualora si intenda utilizzare immagini al di fuori del repertorio reso disponibile sarà necessario negoziarne prima la possibilità con il Servizio Comunicazione. 2.5 Promozione dei valori Il rispetto e l’attenzione che En.A.I.P. esprime nei confronti della parità di genere si è concretizzato, tra l’altro, negli ultimi anni, con l’acquisizione della certificazione ad hoc del sistema di gestione: vale la pena di conferire maggiore visibilità a questo titolo mediante l’inserimento, in alcuni documenti soprattutto di rilevanza esterna, di una frase che richiami tale condizione. Nel sito, dunque, e in alcuni documenti (convenzione stage, vademecum nuovi assunti, conferma d’ordine al fornitore) è inserita le seguente dicitura: “En.A.I.P. Piemonte, dal 2010, dispone della certificazione del sistema di gestione dei processi in ottica di genere quale impegno assunto contro ogni forma di discriminazione tra i sessi”. 6