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IL CORPO (TALLO) DEI FUNGHI
MA CHE COS’È IL FUNGO CHE MANGIAMO?
Il tallo fungino è formato da filamenti molto sottili
chiamate IFE (1-2 µm) che si diramano nel substrato
(ambiente dove cresce il fungo) formando una fitta rete
chiamata MICELIO. Il micelio può occupare una
superficie anche superiore ai 10 ettari.
Una piccola percentuale di funghi (1%) ha un tallo
lievitoide, ossia formato da tante cellule sferiche
(diametro di circa 2-3 µm) che vivono formando colonie.
Nei funghi superiori le ife del micelio si organizzano a creare tessuti dotati di una certa consistenza.
Quello che si mangia è il CORPO FRUTTIFERO (o SPOROCARPO), ossia solo una piccolissima parte del
tallo che si estende invece per ettari nel suolo.
Tallo miceliare
Tallo lievitoide
Oltre 100000 specie
Può avvenire secondo 4 modalità:
-SCISSIONE: tramite una semplice mitosi (per es. LIEVITI)
-GEMMAZIONE: dalla cellula “madre” si sviluppano delle protuberanze che si distaccheranno dando origine alle cellule “figlie” (per es.
LIEVITI)
-FRAMMENTAZIONE: una parte del fungo di distacca dando origine ad un individuo indipendente
-SPOROGENESI: alcune cellule specializzate (=SPOROCISTI) originano per mitosi delle spore (=MITOSPORE) protette da una
spessa parete che possono essere mobili perché dotate di flagello (=ZOOSPORE) o meno (=APLANOSPORE o, se prodotte fuori dalla
sporocisti, CONIDIOSPORE )
Avviene grazie alla produzione di milioni di cellule maschili e femminili (SPORE) all’interno di una
struttura cava pluricellulare (SPORANGIO). Le spore verranno disperse dal vento, dall’acqua e dagli
animali e, se raggiungono il substrato adatto nelle giuste condizioni di temperatura ed umidità,
germineranno producendo una nuova ifa (MICELIO PRIMARIO). Quando un’ifa maschile si fonde con
un’ifa femminile (=SOMATOGAMIA) si origina il MICELIO SECONDARIO che darà origine ad un nuovo
SPORANGIO.
CHITRIDIOMICETI
Comprendono specie primitive,
microscopiche unicellulari, e
acquatiche, con spore
flagellate dette zoospore.
Si suddividono oggi in 4 phyla (o “divisioni”):
ZIGOMICETI
Comprendono specie
prevalentemente
saprofite
(decompositori) che
vivono nel suolo.
Es. muffa del pane
ASCOMICETI
Numerosa divisione di funghi di
grande importanza economica,
caratterizzata da uno
sporangio detto “asco” (=sacco)
contenente gruppi di 8 spore.
Es. Claviceps purpurea; lievito
di birra; tartufo; spugnola
BASIDIOMICETI
Divisione che comprende la maggior parte dei familiari funghi
commestibili, caratterizzata da uno sporangio detto “basidio”
(=clava) contenente gruppi di 4 spore. Il corpo fruttifero è formato
da un gambo (=stipite) e un cappello (=pileo) al di sotto del quale si
trova l’IMENIO (o imenoforo), che può avere forma lamellare o
tubulare, in grado di produrre quantità enormi di spore.
Es. porcini, ovuli, mazze di tamburo
BASIDIOMICETI
ASCOMICETI
Sono tutti ETEROTROFI (utilizzano le molecole organiche prodotte da altri organismi)
SIMBIONTI (vivono con un altro organismo con cui “stringono un patto”di reciproco vantaggio):
 di piante: formano MICORRIZEMICORRIZE: il fungo si lega alle radici delle piante e procura alla pianta
acqua e sali minerali (il diametro delle ife è inferiore ai peli radicali) ed in cambio riceve
sostanze organiche.
 di alghe e/o cianobatteri : formano i LICHENILICHENI. Le alghe ed i batteri essendo fotosintetici
forniscono al fungo zuccheri ed il fungo ricambia fornendo protezione.
 di animali alcune termiti tappezzano i loro nidi di funghi: in questo modo hanno cibo assicurato e
consentono al fungo di disperdersi e colonizzare più ambienti.
SAPROTROFI degradano e scompongono molecole organiche di organismi morti (es. la lignina e
la cellulosa di un tronco di albero morto e delle foglie).
PARASSITI degradano e scompongono molecole organiche di organismi vivi, ma talvolta li
indeboliscono e danneggiano al punto di portarli alla morte. Es.:
- Phytophtora infestans parassita della patata è stata la causa di una grande carestia che ha
colpito l’Europa ed in particolar modo l’Irlanda nel 1840 obbligando molte persone a emigrare
negli Stati Uniti.
- molti molati terminali debilitati a causa di leucemia o AIDS muoiono per polmonite causata dal
fungo Pneumocystis carinii
- Alcuni funghi del genera Candida causano micosi e dermatosi.
CHE COSA “MANGIANO” I FUNGHI ?
MICORRIZE (alcuni esempi)
con LATIFOGLIE
con CONIFERE
LICHENI (alcuni esempi)
Fogliosi FruticosiCrostosi
I FUNGHI NELL’ALIMENTAZIONE UMANA
Più di 300
TOSSICI
Una trentina
MORTALI
Il DECALOGO del buon cercatore:
1. Guarda il sottobosco: i cespugli di mirtillo, di erica, di ginepro e di felce sono amici dei
funghi. Cerca lì attorno.
2. Una volta trovati i primi esemplari, cerca soprattutto in posti con un’analoga esposizione al
sole e con un sottobosco simile.
3. È meglio cercare andando in salita, perché molti funghi si nascondono sotto le radici
affioranti e scendendo non si vedono.
4. Dove c’è un fungo rosso a puntini bianchi (Ovulo bastardo, detto “fungo spia”) in genere ci
sono anche i porcini.
5. I funghi di prato pregiati, come la gambasecca, fanno bene all’erba che, in loro presenza, è
più folta e di colore più intenso. Guarda da lontano se ci sono cerchi o strisce di erba scura
e cerca in quei punti.
6. Quando le foglie sono cadute, cerca ai margini dei sentieri e lungo le scarpate. Trovato il
primo fungo, tasta il fogliame intorno, ce ne saranno altri.
7. Se fa freddo cerca ai piedi dei muretti.
8. Sei su un pendio erboso circondato da boschi? Cerca sul margine a monte se c’è molta
umidità, su quello a valle se l’umidità è poca.
9. Se hai trovato chiodini o piopparelli lungo un canale, cerca gli altri dalla stessa riva.
10. I sanguinelli crescono spesso dove ci sono foreste giovani di pini o abeti.
Il GALATEO del buon cercatore:
• Se incontri funghi velenosi o che non conosci, lasciali dove sono senza
danneggiarli.
• Quando vedi funghi sicuramente buoni, cogli solo quelli perfettamente
sani, lasciando invece nel loro ambiente quelli troppo giovani, quelli
troppo vecchi e quelli evidentemente danneggiati dai parassiti.
• Per raccogliere un fungo prendilo dal gambo e tiralo facendolo ruotare
leggermente. Aiutati affondando delicatamente le dita nel terreno ed
estirpando il fungo intero, ma senza tirare fuori tutta la zolla.
• Non tagliare mai il fungo alla base con un coltellino! Se lo fai danneggi la
crescita di altri esemplari e inoltre corri più rischi, dal momento che
molti funghi si distinguono dai simili velenosi proprio osservando le
caratteristiche del piede del gambo.
• Non strappare mai il muschio e non scavare alla ricerca dei funghetti più
piccoli, altrimenti danneggeresti irrimediabilmente il micelio, cioè il
fungo vero e proprio che si trova sottoterra e può ancora originare dei
corpi fruttiferi.
Che cosa dice la legge:
1. I funghi vanno sommariamente puliti nel punto dove si raccolgono, per non
portare via terriccio fertile.
2. È vietato trasportare funghi in sacchetti di plastica, che ne accelerano la
decomposizione rendendoli spesso tossici. Bisogna usare i cestini da cui possano
cadere le spore.
3. È proibito distruggere i funghi non raccolti: sono fondamentali all’equilibrio del
bosco.
4. Non si possono usare attrezzi che danneggiano il terreno.
5. Ogni zona ha un limite di raccolta che va da 1Kg a 5Kg a testa al giorno.
6. È sempre vietato raccogliere funghi non maturi (es. ovuli e porcini sotto i 4cm)
In Italia esiste una legge quadro che impone alle Regioni di stabilire
regole per la raccolta dei funghi. Ma siccome spesso le Regioni lasciano
libertà agli enti locali, non esistono norme uguali per tutti. Quindi:
PRIMA DI SCEGLIERE DOVE ANDARE A CERCAR FUNGHI,
TELEFONA AL COMUNETELEFONA AL COMUNE (O ALLA COMUNITÀ MONTANA O AL GRUPPO MICOLOGICO)
In genere dovrai fare un tesserino di durata limitata e costo molto variabile in funzione delle regioni.
Ultimi consigli:
LA STAGIONE PIÙ FRUTTUOSA:
Ogni stagione ha i suoi funghi, alcuni crescono ripetutamente per settimane,
altri per poco tempo. Per il Nord e il Centrosud il mese migliore è settembre, ma
solo nei boschi di montagna. Nelle zone più calde bisogna aspettare ottobre.
IL CLIMA PIÙ ADATTO:
Cerca in un luogo dove ha piovuto qualche giorno prima. L’ideale è quando, dopo
la pioggia, c’è stato caldo. Evita i luoghi dove ha tirato vento. Rinuncia a cercare
se, oltre la pioggia, c’è stato un freddo superiore alle medie stagionali.
IL PUNTO PIÙ SICURO:
Se c’è molta umidità e non fa caldo, i funghi crescono soprattutto sugli altopiani
o sui pendii esposti a sud. Se, invece, fa caldo ed è caduta poca pioggia, puoi
trovarli nei valloni umidi e nei boschi esposti a nord.
L’HABITAT PIÙ RICCO:
Ogni specie cresce meglio in un certo tipo di terreno. I porcini della specie
Boletus edulis si trovano in mezzo al bosco, le gambesecche crescono nei prati,
gli ovuli nel bosco, i pinaroli sotto i pini… Un buon libro o un esperto (vero) ti
potrà dire dove trovare i funghi che cerchi.
PORCINO (Boletus edulis)
CHIODINO
(Armillariella
mellea)
OVULO BUONO (Amanita caesarea)
PINAROLO (Boletus luteus)
MAZZA DI TAMBURO (Macrolepiota procera)
GAMBASECCA (Marasmius oreades)
PIOPPARELLO (Agrocybe aegirita)
COLOMBINA MAGGIORE
(Russula cyanoxantha)
FINFERLA
(Cantharellus
lutescens)
FINFERLO (Cantharellus cibarius)
SANGUINELLO (Lactarius deliciosus)
TROMBETTA DA MORTO (Craterellus cornucopioides)
VESCIA AREOLATA (Calvatia utriformis)
TARTUFO BIANCO (Tuber magnatum)
TARTUFO NERO (Tuber aestivum)
NONNON ESISTONO TRUCCHI
PER DISTINGUERE
I FUNGHI COMMESTIBILI
DA QUELLI VELENOSI
•Aglio, prezzemolo e argento non diventano neri a contatto con funghi velenosi.
•Non è vero che se un fungo cambia colore quando viene tagliato è velenoso.
•È falso che i funghi di primavera siano tutti buoni.
•Se un fungo risulta commestibile a lumache, gatti ecc. non significa che lo sia
anche per l’uomo.
L’unico modo per riconoscere i funghi è imparare a distinguerli uno per uno,
con un LIBRO serio e consultando un vero ESPERTO MICOLOGO (ASL).
OVULO MALEFICO (Amanita muscaria)
OVULO BASTARDO o TIGNOSA VERDASTRA
(Amanita phalloides)
TIGNOSA BRUNA (Amanita pantherina)
TIGNOSA BIANCA (Amanita virosa)
PORCINO MALEFICO (Boletus satanas)
COLOMBINA ROSSA (Russola emetica)
CORTINARIO ORELLANO
(Cortinarius orellanus)
ENTOLOMA LIVIDO
(Entoloma lividum)
FALSA GARITOLA o FAMIGLIOLA DELL’OLIVO
(Omphalotus olearius o Clitocybe olearia)
CLITOCIBE BIANCA (Clitocybe dealbata)
SCLERODERMA (Scleroderma citrinum)
SATIRIONE (Phallus impudicus)
PENICILLINA
(Penicillum notatum)
Scoperta dallo scozzese
Alexander Fleming nel 1928
(premio Nobel nel 1945)
SEGALE CORNUTA
(Claviceps purpurea)Contiene molti alcaloidi velenosi
(tra cui l’acido lisergico “LSD”)
responsabili di un male
noto nel medioevo col nome di
fuoco di S. Antonio (ergotismo)
CERCHI DELLE STREGHE !

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  • 2. IL CORPO (TALLO) DEI FUNGHI MA CHE COS’È IL FUNGO CHE MANGIAMO? Il tallo fungino è formato da filamenti molto sottili chiamate IFE (1-2 µm) che si diramano nel substrato (ambiente dove cresce il fungo) formando una fitta rete chiamata MICELIO. Il micelio può occupare una superficie anche superiore ai 10 ettari. Una piccola percentuale di funghi (1%) ha un tallo lievitoide, ossia formato da tante cellule sferiche (diametro di circa 2-3 µm) che vivono formando colonie. Nei funghi superiori le ife del micelio si organizzano a creare tessuti dotati di una certa consistenza. Quello che si mangia è il CORPO FRUTTIFERO (o SPOROCARPO), ossia solo una piccolissima parte del tallo che si estende invece per ettari nel suolo. Tallo miceliare Tallo lievitoide Oltre 100000 specie
  • 3. Può avvenire secondo 4 modalità: -SCISSIONE: tramite una semplice mitosi (per es. LIEVITI) -GEMMAZIONE: dalla cellula “madre” si sviluppano delle protuberanze che si distaccheranno dando origine alle cellule “figlie” (per es. LIEVITI) -FRAMMENTAZIONE: una parte del fungo di distacca dando origine ad un individuo indipendente -SPOROGENESI: alcune cellule specializzate (=SPOROCISTI) originano per mitosi delle spore (=MITOSPORE) protette da una spessa parete che possono essere mobili perché dotate di flagello (=ZOOSPORE) o meno (=APLANOSPORE o, se prodotte fuori dalla sporocisti, CONIDIOSPORE ) Avviene grazie alla produzione di milioni di cellule maschili e femminili (SPORE) all’interno di una struttura cava pluricellulare (SPORANGIO). Le spore verranno disperse dal vento, dall’acqua e dagli animali e, se raggiungono il substrato adatto nelle giuste condizioni di temperatura ed umidità, germineranno producendo una nuova ifa (MICELIO PRIMARIO). Quando un’ifa maschile si fonde con un’ifa femminile (=SOMATOGAMIA) si origina il MICELIO SECONDARIO che darà origine ad un nuovo SPORANGIO.
  • 4. CHITRIDIOMICETI Comprendono specie primitive, microscopiche unicellulari, e acquatiche, con spore flagellate dette zoospore. Si suddividono oggi in 4 phyla (o “divisioni”): ZIGOMICETI Comprendono specie prevalentemente saprofite (decompositori) che vivono nel suolo. Es. muffa del pane ASCOMICETI Numerosa divisione di funghi di grande importanza economica, caratterizzata da uno sporangio detto “asco” (=sacco) contenente gruppi di 8 spore. Es. Claviceps purpurea; lievito di birra; tartufo; spugnola BASIDIOMICETI Divisione che comprende la maggior parte dei familiari funghi commestibili, caratterizzata da uno sporangio detto “basidio” (=clava) contenente gruppi di 4 spore. Il corpo fruttifero è formato da un gambo (=stipite) e un cappello (=pileo) al di sotto del quale si trova l’IMENIO (o imenoforo), che può avere forma lamellare o tubulare, in grado di produrre quantità enormi di spore. Es. porcini, ovuli, mazze di tamburo
  • 7. Sono tutti ETEROTROFI (utilizzano le molecole organiche prodotte da altri organismi) SIMBIONTI (vivono con un altro organismo con cui “stringono un patto”di reciproco vantaggio):  di piante: formano MICORRIZEMICORRIZE: il fungo si lega alle radici delle piante e procura alla pianta acqua e sali minerali (il diametro delle ife è inferiore ai peli radicali) ed in cambio riceve sostanze organiche.  di alghe e/o cianobatteri : formano i LICHENILICHENI. Le alghe ed i batteri essendo fotosintetici forniscono al fungo zuccheri ed il fungo ricambia fornendo protezione.  di animali alcune termiti tappezzano i loro nidi di funghi: in questo modo hanno cibo assicurato e consentono al fungo di disperdersi e colonizzare più ambienti. SAPROTROFI degradano e scompongono molecole organiche di organismi morti (es. la lignina e la cellulosa di un tronco di albero morto e delle foglie). PARASSITI degradano e scompongono molecole organiche di organismi vivi, ma talvolta li indeboliscono e danneggiano al punto di portarli alla morte. Es.: - Phytophtora infestans parassita della patata è stata la causa di una grande carestia che ha colpito l’Europa ed in particolar modo l’Irlanda nel 1840 obbligando molte persone a emigrare negli Stati Uniti. - molti molati terminali debilitati a causa di leucemia o AIDS muoiono per polmonite causata dal fungo Pneumocystis carinii - Alcuni funghi del genera Candida causano micosi e dermatosi. CHE COSA “MANGIANO” I FUNGHI ?
  • 8. MICORRIZE (alcuni esempi) con LATIFOGLIE con CONIFERE
  • 10. I FUNGHI NELL’ALIMENTAZIONE UMANA Più di 300 TOSSICI Una trentina MORTALI
  • 11. Il DECALOGO del buon cercatore: 1. Guarda il sottobosco: i cespugli di mirtillo, di erica, di ginepro e di felce sono amici dei funghi. Cerca lì attorno. 2. Una volta trovati i primi esemplari, cerca soprattutto in posti con un’analoga esposizione al sole e con un sottobosco simile. 3. È meglio cercare andando in salita, perché molti funghi si nascondono sotto le radici affioranti e scendendo non si vedono. 4. Dove c’è un fungo rosso a puntini bianchi (Ovulo bastardo, detto “fungo spia”) in genere ci sono anche i porcini. 5. I funghi di prato pregiati, come la gambasecca, fanno bene all’erba che, in loro presenza, è più folta e di colore più intenso. Guarda da lontano se ci sono cerchi o strisce di erba scura e cerca in quei punti. 6. Quando le foglie sono cadute, cerca ai margini dei sentieri e lungo le scarpate. Trovato il primo fungo, tasta il fogliame intorno, ce ne saranno altri. 7. Se fa freddo cerca ai piedi dei muretti. 8. Sei su un pendio erboso circondato da boschi? Cerca sul margine a monte se c’è molta umidità, su quello a valle se l’umidità è poca. 9. Se hai trovato chiodini o piopparelli lungo un canale, cerca gli altri dalla stessa riva. 10. I sanguinelli crescono spesso dove ci sono foreste giovani di pini o abeti.
  • 12. Il GALATEO del buon cercatore: • Se incontri funghi velenosi o che non conosci, lasciali dove sono senza danneggiarli. • Quando vedi funghi sicuramente buoni, cogli solo quelli perfettamente sani, lasciando invece nel loro ambiente quelli troppo giovani, quelli troppo vecchi e quelli evidentemente danneggiati dai parassiti. • Per raccogliere un fungo prendilo dal gambo e tiralo facendolo ruotare leggermente. Aiutati affondando delicatamente le dita nel terreno ed estirpando il fungo intero, ma senza tirare fuori tutta la zolla. • Non tagliare mai il fungo alla base con un coltellino! Se lo fai danneggi la crescita di altri esemplari e inoltre corri più rischi, dal momento che molti funghi si distinguono dai simili velenosi proprio osservando le caratteristiche del piede del gambo. • Non strappare mai il muschio e non scavare alla ricerca dei funghetti più piccoli, altrimenti danneggeresti irrimediabilmente il micelio, cioè il fungo vero e proprio che si trova sottoterra e può ancora originare dei corpi fruttiferi.
  • 13. Che cosa dice la legge: 1. I funghi vanno sommariamente puliti nel punto dove si raccolgono, per non portare via terriccio fertile. 2. È vietato trasportare funghi in sacchetti di plastica, che ne accelerano la decomposizione rendendoli spesso tossici. Bisogna usare i cestini da cui possano cadere le spore. 3. È proibito distruggere i funghi non raccolti: sono fondamentali all’equilibrio del bosco. 4. Non si possono usare attrezzi che danneggiano il terreno. 5. Ogni zona ha un limite di raccolta che va da 1Kg a 5Kg a testa al giorno. 6. È sempre vietato raccogliere funghi non maturi (es. ovuli e porcini sotto i 4cm) In Italia esiste una legge quadro che impone alle Regioni di stabilire regole per la raccolta dei funghi. Ma siccome spesso le Regioni lasciano libertà agli enti locali, non esistono norme uguali per tutti. Quindi: PRIMA DI SCEGLIERE DOVE ANDARE A CERCAR FUNGHI, TELEFONA AL COMUNETELEFONA AL COMUNE (O ALLA COMUNITÀ MONTANA O AL GRUPPO MICOLOGICO) In genere dovrai fare un tesserino di durata limitata e costo molto variabile in funzione delle regioni.
  • 14. Ultimi consigli: LA STAGIONE PIÙ FRUTTUOSA: Ogni stagione ha i suoi funghi, alcuni crescono ripetutamente per settimane, altri per poco tempo. Per il Nord e il Centrosud il mese migliore è settembre, ma solo nei boschi di montagna. Nelle zone più calde bisogna aspettare ottobre. IL CLIMA PIÙ ADATTO: Cerca in un luogo dove ha piovuto qualche giorno prima. L’ideale è quando, dopo la pioggia, c’è stato caldo. Evita i luoghi dove ha tirato vento. Rinuncia a cercare se, oltre la pioggia, c’è stato un freddo superiore alle medie stagionali. IL PUNTO PIÙ SICURO: Se c’è molta umidità e non fa caldo, i funghi crescono soprattutto sugli altopiani o sui pendii esposti a sud. Se, invece, fa caldo ed è caduta poca pioggia, puoi trovarli nei valloni umidi e nei boschi esposti a nord. L’HABITAT PIÙ RICCO: Ogni specie cresce meglio in un certo tipo di terreno. I porcini della specie Boletus edulis si trovano in mezzo al bosco, le gambesecche crescono nei prati, gli ovuli nel bosco, i pinaroli sotto i pini… Un buon libro o un esperto (vero) ti potrà dire dove trovare i funghi che cerchi.
  • 15.
  • 18. OVULO BUONO (Amanita caesarea)
  • 20. MAZZA DI TAMBURO (Macrolepiota procera)
  • 27. TROMBETTA DA MORTO (Craterellus cornucopioides)
  • 30. TARTUFO NERO (Tuber aestivum)
  • 31.
  • 32. NONNON ESISTONO TRUCCHI PER DISTINGUERE I FUNGHI COMMESTIBILI DA QUELLI VELENOSI •Aglio, prezzemolo e argento non diventano neri a contatto con funghi velenosi. •Non è vero che se un fungo cambia colore quando viene tagliato è velenoso. •È falso che i funghi di primavera siano tutti buoni. •Se un fungo risulta commestibile a lumache, gatti ecc. non significa che lo sia anche per l’uomo. L’unico modo per riconoscere i funghi è imparare a distinguerli uno per uno, con un LIBRO serio e consultando un vero ESPERTO MICOLOGO (ASL).
  • 34. OVULO BASTARDO o TIGNOSA VERDASTRA (Amanita phalloides)
  • 35. TIGNOSA BRUNA (Amanita pantherina)
  • 41. FALSA GARITOLA o FAMIGLIOLA DELL’OLIVO (Omphalotus olearius o Clitocybe olearia)
  • 45.
  • 46. PENICILLINA (Penicillum notatum) Scoperta dallo scozzese Alexander Fleming nel 1928 (premio Nobel nel 1945)
  • 47. SEGALE CORNUTA (Claviceps purpurea)Contiene molti alcaloidi velenosi (tra cui l’acido lisergico “LSD”) responsabili di un male noto nel medioevo col nome di fuoco di S. Antonio (ergotismo)