Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Presentazione a supporto dell'intervento di Luca Mariotto, UTILITALIA al webinar "UNI/PDR 132:2022. UNO STRUMENTO PER LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI URBANI" del 19 settembre 2022
In questo lavoro di tesi verrà presentato un primo prototipo di un mini inceneritore al plasma per la pirolisi dei rifiuti medicali basato sulla tecnologia delle torce al plasma a microonde (MW) con tecnologia domestica a basso costo.
Si inizia con una breve e generale descrizione sulle problematiche dei rifiuti, della loro classificazione e delle norme che ne regolano lo smaltimento. Quindi si parlerà delle norme necessarie per l‟identificazione dei rifiuti medicali ed infine verrà riassunta la modalità di gestione dei rifiuti secondo la normativa in vigore.
Successivamente saranno descritti alcuni metodi di termodistruzione dei rifiuti ospedalieri come la combustione negli inceneritori tradizionali, e alcuni metodi alternativi, come il trattamento al plasma atmosferico, andando ad analizzare vantaggi e svantaggi di ogni tecnologia.
L‟attenzione sarà quindi focalizzata sul plasma atmosferico e sulla descrizione delle sue proprietà. Quindi saranno descritti diversi tipi di plasma atmosferico in base alle condizioni operative di alimentazione e delle loro strutture concentrando le nostre attenzioni verso le torce al plasma atmosferico basate sulle microonde.
Quindi si descriverà la realizzazione di una torcia al plasma atmosferico utilizzando i componenti a basso costo dei normali forni a microonde e con l‟obbiettivo di utilizzare questa torcia sia nel settore industriale che nella ricerca.
Tale torcia, realizzata con componenti commerciali domestici a basso costo, costituirà il cuore del prototipo di mini inceneritore che è stato progettato, realizzato, descritto e testato in laboratorio. Verrà quindi illustrata l‟efficacia di trattamento di materiale rappresentativo di rifiuti medicali come: carta, cotone idrofilo e tessuti organici biologici.
Infine verranno descritte le linee guida per gli sviluppi futuri del prototipo al fine di aumentarne l‟efficienza nel trattamento dei rifiuti, nel recupero dell‟energia derivante dalla combustione dei syn-gas e nella purificazione dei gas da agenti inquinanti.
Applicazione di RDR System presso il Comune di Cave (RM)
Slides proiettate durante la conferenza stampa tenutasi presso la Sala Consigliare del Comune di Cave il giorno 8 ottobre 2009.
NB. alcune diapositive sono vuote. Contenevano immagini che non si sono caricate correttamente. Ci scusiamo per il disagio.
L’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
This document provides an overview of the Italian Renaissance, including key figures, concepts, and developments. It discusses 1) humanism and the introduction of linear perspective in art, 2) advances in understanding space and conquest through scientific revolution, and 3) the focus on beauty and harmony in architecture based on principles of proportion and symmetry. Some of the major architects mentioned are Alberti, Brunelleschi, and Palladio. The document also examines related topics like the rise of urban planning, developments in philosophy and science, and the cultural exchange between Europe and other regions through exploration and colonization.
The document discusses architectural principles of proportion and symmetry from antiquity through the Renaissance. It provides examples of how proportion was seen as key to beauty and harmony in buildings from Vitruvius to Alberti and Palladio. Specific structures are discussed like Bramante's San Pietro in Montorio to show how Renaissance architects designed central-plan churches based on classical precedents but also innovated on the forms. The document examines the shift from medieval to Renaissance perspectives through treatises and buildings.
Alejandro Aravena, Quinta Monroy / Elemental, ma0/emmeazero, Playsacpe, Ecosistema Urbano, Ecoboulevard, Association Aurore + Yes We Camp + Plateau Urbain, Les Grands Voisins, Austrian Pavilion at 15 Biennale di Venezia,
Curated by Elke Delugan-Meissl, Places for
People, Caramel Architekten, EOOS, Social Forniture, Rural studio
The document discusses several public space design projects that promote diversity and public participation. It describes Superkilen, a park in Copenhagen containing objects from around the world selected by community members to represent different cultures. The park acts as a contemporary urban version of a universal garden, bringing people together. It also cites Bjarke Ingels, who led the Superkilen design, saying the project used public participation as the driving force rather than preconceived ideas, creating a park designed by and for the people. Several other projects focusing on regeneration and representing communities are also briefly mentioned.
In between Classicism and Romanticism, The industrial revolution and the industrial city, The critique to the industrial city, the Picturesque Beauty and the Nature of Gothic, John Ruskin and William Morris, Camillo Sitte and Ebenezer Howard. The Garbatella neighborhood in Rome. Innocenzo Sabattini and the Istituto Case Popolari.
The document discusses the evolution of modern urban planning from the industrial city of the 19th century to Le Corbusier's vision of the Radiant City in the 1920s-1930s. It covers key architects and projects that shaped modernist urban design like Le Corbusier's Plan Voisin for Paris which proposed towering residential skyscrapers surrounded by green space. The document also discusses the Congrès internationaux d'architecture moderne (CIAM) and their promotion of Le Corbusier's principles of separating functions in the city into distinct zones for living, working, recreation, and transportation.
Urban Retrofit: a proposal from Inarch Master of Sustainable ArchitectureMarialuisa Palumbo
La presentazione racconta la strategia proposta dal Master INARCH in Architetture Sostenibili per realizzare una operazione di recupero energetico, architettonico e di qualità urbana a scala di quartiere e mostra la metodologia del lavoro del Master attraverso una sequenza di immagini tratte dal lavoro di tesi del gruppo di Valentina Coccia, Michela Pirro e Gemma Renella, della XIX edizione del Master.
Appunti per un metabolismo urbano a ciclo (quasi) chiusoMarialuisa Palumbo
Città, matabolismo urbano e gestione dei rifiuti. Legislazione europea e italiana rifiuti. Roma verso rifiuti zero. Incenerire conviene? Le conseguenze sanitarie di discariche e inceneritori.
Deconstruction and Deconstructivism. The new “architectural dictionary” of the twenty-first century
and the fragmentation of the architectural discourse
The document discusses the history of urban planning and design from the Industrial Revolution through the early 20th century. It covers major developments like the growth of industrial cities, the emergence of Romanticism, Camillo Sitte's theories of public spaces, Ebenezer Howard's Garden City movement, and the garden suburb of Garbatella in Rome. Key figures mentioned include John Ruskin, William Morris, Norman Shaw, and Innocenzo Sabbatini.
The document provides an overview of various pavilions and exhibits at an event, including the opening room at the Le Corderie dell'Arsenale, the ephemeral city exhibit at the Kumbh Mela, a water reservoir park exhibit in Medellín, Colombia, and exhibits focused on urban planning and architecture in Durban, South Africa, Germany, Austria, Japan, Italy, and Portugal.
This document defines architectural analysis and outlines its goals and types. Architectural analysis involves breaking down architecture into its constituent elements in order to examine it from multiple perspectives. The goals of analysis include understanding a masterpiece's design process, evaluating innovation, and comprehending the meaning and theories behind a work. Types of analysis covered are experiential, formal, linguistic, typological, morphological, and programmatic. The document also discusses tools for analysis like photographs, sketches, drawings, and models, and provides warnings and potential questions to consider in an architectural analysis.
1. Ing. Francesco Sicilia
Roma, 6 giugno 2016
Il ciclo produttivo del recupero
Seminario IN/ARCH: Rifiuti una risorsa per Roma
2. Classificare un rifiuto significa assegnargli un Codice tra quelli presenti nell’Elenco
Europeo dei Rifiuti costituito da 20 classi, 111 sottoclassi per un totale di 842 rifiuti di
cui 408 pericolosi e 434 non pericolosi.
Esempio:
CER 15 01 02 = imballaggi in plastica
CER 20 01 01 = carta e cartone
CER 20 01 23* = apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
Norma di riferimento: Parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.
Definizione di rifiuto [art. 183 comma 1 lett. a) D.Lgs. 152/06]: “qualsiasi sostanza od oggetto di
cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi”.
Classificazione dei rifiuti
4. Non esiste una modalità di raccolta / un modello organizzativo
“migliore” degli altri.
I migliori risultati si ottengono combinando tra loro le diverse
tecniche di raccolta in relazione allo specifico contesto di intervento.
Esistono infatti diversi modelli organizzativi che possono essere scelti,
progettati e sviluppati in maniera integrata oppure separata, in funzione delle
diverse variabili (demografiche, urbanistiche, geografiche, specifiche di
settore, per flusso dei rifiuti, ecc.) interessate dal sistema di raccolta dei
rifiuti, con l’obiettivo comunque di:
1. massimizzare il recupero di materia
2. massimizzare il recupero di energia
3. minimizzare lo smaltimento e l’impatto ambientale complessivo
4. contenere i costi
I modelli organizzativi di raccolta
5. Il sistema impiantistico rappresenta senza dubbio l’anello fondamentale nella gestione dei
servizi di igiene urbana. Gli impianti di trattamento rifiuti urbani si dividono in 2 categorie:
1) impianti di recupero;
2) impianti di smaltimento (discariche, impianti di trattamento meccanico biologico,
inceneritori).
Gli impianti di recupero dei rifiuti urbani si possono dividere in 2 ulteriori macro categorie:
I) impianti di recupero frazioni secche, raee e ingombranti:
impianti di recupero carta e cartone;
impianti di recupero multimateriale pesante (vetro/plastica/metalli) e
multimateriale leggero (plastica/metalli);
impianti di recupero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (r.a.e.e.);
impianti di recupero altri rifiuti (ingombranti in metallo, legno, etc.).
II) impianti di compostaggio:
impianti di trattamento aerobico;
impianti di trattamento anaerobico.
Gli impianti di recupero e smaltimento rifiuti
6. Recupero e Smaltimento
La definizioni di Recupero e Smaltimento sono riportate nell’art 183 del D.Lgs 152/06 e s.m.i:
art. 183 comma 1 lett t) “recupero”: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di
permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati
altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale
funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale. L'allegato C della parte IV del
presente decreto riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero;
art. 183 comma 1 lett z) “smaltimento”: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche
quando l’operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia.
L’Allegato B alla parte IV del presente decreto riporta un elenco non esaustivo delle operazioni
di smaltimento;
10. Schema a blocchi impianto recupero plastica
Separatore balistico: separa i rifiuti in base al peso,
il materiale “rotolante” (bottiglie, flaconi) viene
separato dal “piatto”, ovvero buste e film di varie
dimensioni.
Separatore magnetico: separa i metalli ferrosi
Separatore a induzione: separa i metalli non ferrosi
(alluminio, rame, .)
Sistema Ottico a raggi infrarossi: scanner dotato di
4 lettori ottici distinti che “leggono” e separano
mediante getti d’aria i diversi materiali
Cernita manuale: ultima fase della selezione
HDPE: polietilene ad alta densità (usato per
sacchetti, cassette, nastri adesivi, bottiglie, sacchi per
la spazzatura).
LDPE: polietilene a bassa densità (usato per
sacchetti, cassette, nastri adesivi, bottiglie, sacchi per
la spazzatura, tubi, giocattoli).
PP: Polipropilene (generalmente usato per flaconi di
detersivo e vaschette per frutta e carne).
PET: Polietilene Tereftalato in 3 varianti:
trasparente, azzurrato e colorato (e impiegato per le
bottiglie di acqua minerale e altre bibite).
Alcuni tipi di plastica in uscita dagli impianti di selezione
meccanica:
Da PET, PVC e PE riciclato si ottengono nuovi contenitori, fibre per
imbottiture, maglioni e indumenti in pile, moquette, interni per auto
Con il PVC riciclato si possono produrre tubi, scarichi per l'acqua
piovana, raccordi e molti altri prodotti del settore edile
Con il PE riciclato si ottengono nuovi contenitori per i detergenti di
casa o per uso personale, tappi, pellicole per imballaggi, casalinghi
Con la plastica riciclata eterogenea vengono fatti arredi per la città,
cartelloni stradali, recinzioni.
12. SEPARATORE BALISTICO
(separazione gravimetrica): separazione dei rifiuti in
base alle diverse caratteristiche fisiche. E’ una delle
operazioni a cui sono sottoposti i rifiuti prima di
essere inviati alla fase di selezione
manuale/automatica.
Il separatore balistico consente di classificare il
flusso di materiale in tre frazioni:
materiale pesante/rotolante (3D): corpi cavi,
bottiglie (PET) e flaconi di plastica (polietilene
HD), lattine, legno, pietre…
materiale piatto/leggero (2D): corpi piatti e
flessibili, buste, vaschette e film di plastica
(polietilene LD), tessuti, carta e cartone…
sotto-vaglio fine: a seconda della dimensione
dei fori delle griglie sulle pale vaglianti è
possibile la classificazione di diverse grandezze
di granulazione. Questa frazione, tipicamente
non recuperabile, ha dimensioni dell’ordine di
40-50 mm.
SEPARATORE AERAULICO o separatore ad aria
La separazione avviene grazie ad un flusso d’aria controllato,
che permette di dividere i rifiuti in base alla densità e al
fattore di forma in frazione leggera e frazione pesante.
Tale macchina consente di separare dimensionalmente un
flusso di rifiuti (plastica, carta/cartone o altri tipi di rifiuti).
La frazione leggera (sacchetti di plastica, film di plastica,
imballaggi leggeri) viene aspirata verso l’alto e continua il
proprio percorso all’interno di una serie di tubazioni (freccia
rossa), mentre la frazione pesante (bottiglie di plastica,
contenitori di plastica, oggetti pesanti) viene scaricata su un
secondo nastro trasportatore.
13. SEPARATORE OTTICO: un flusso dei corpi cavi
(CPL), originato dall’azione separatrice del vaglio balistico
viene convogliato a separatori ottici i quali effettuano il
riconoscimento del tipo di polimero costituente il
materiale plastico (PET, PE, PP, PS eccetera). L’unità di
separazione quindi, per mezzo di sensori ottici, analizza la
composizione degli oggetti presenti sul nastro. I separatori
possono essere tarati in diverso modo ad esempio per attuare il
riconoscimento di PET e PEHD, in questo caso l’azione
separatrice origina quindi tre distinti flussi in uscita, ossia:
1) CPL costituiti da PET;
2) CPL costituiti da PEHD;
3) CPL costituiti da altri polimeri.
In tal caso se l’oggetto è costituito da PET o PEHD, il sensore
ne registra la posizione sul nastro trasportatore e per mezzo di
un software aziona un getto d’aria compressa al momento della
caduta dell’oggetto dal nastro stesso. Come conseguenza
dell’azione del getto d’aria, l’oggetto in PET o PEHD subisce
una deviazione della traiettoria di caduta, e viene quindi
depositato in un nastro diverso da quello in cui cadono per
gravità gli oggetti che sono costituiti da altri polimeri.
Vaglio rotante: è costituito da una
parte rotante di forma cilindrica
opportunamente inclinata (ca. 4°), a pareti
forate co fori di diverse dimensioni (60mm -
100mm - …).
Permette una separazione dimensionale
del rifiuto in ingresso, in due o più
frazioni. Il flusso detto sopravaglio
costituisce la frazione di dimensioni maggiori,
quello che in uscita dai fori è detto
sottovaglio.
14.
15. Materiali in uscita dagli impianti di recupero
Materia Prima Secondaria (MPS)
per l’industria del riciclo
Rifiuti per
altri impianti di recupero
16. Flusso economico rifiuti recuperabili
Mercato (vendita MPS, vendita
rifiuti recuperabili, vendita compost)
Sistema consorzi obbligatori costituiti
da produttori di imballaggi,
apparecchiature elettriche elettroniche,..
Prezzi (anche legati alla CCIAA)
fissati da contratti fra gestori
servizio/impianti di
recupero/industria riciclo
Corrispettivi (€/t) fissati da
accordi nazionali fra l’Anci
ed i vari Consorzi
17. Impianti per il trattamento della frazione “indifferenziata” dei rifiuti
urbani con recupero di materia