4. LA DIASPORA
Il paradigma della diaspora deve aver alcune
caratteristiche:
➔Quantitativo: deve spostarsi la maggioranza
della popolazione;
➔Come conseguenza di un cambiamento
catastrofico;
➔Attiva una costruzione dell'dentità etnica in altro
luogo attraverso un progetto collettivo.
5. LA DIASPORA
durante i tempi delle migrazioni di massa
Oggi però si può parlare di diaspora anche senza
la presenza delle prime due caratteristiche ma
concentrando l'attenzione sulla terza:
la costruzione dell'identità altrove
6. LA DIASPORA
nell'epoca della globalizzazione
ATTRAVERSO
strumenti, procedure e istituzioni formali e
informali che riproducono questa identità da
una generazione all'altra (socializzazione) e la
difendono e la impongono nel presente (controllo
sociale).
7. LA DIASPORA
come mai l'uso del paradigma della diaspora?
per cogliere le implicazioni dell'immigrazione
ovvero
operare attenzione verso la prospettiva
trasnazionale del soggetto diasporico
poiché
proprio il carattere trasnazionale della persona
della diaspora, le conferisce un ruolo centrale
nelle funzioni dello scambio e in primo luogo dello
scambio economico,
8. LA DIASPORA
i limiti e le risorse della diaspora
La diaspora presenta i limiti e le risorse rispetto
alla possibilità di generare sviluppo e coesione
sociale.
I limiti sono relativi al sospetto che ogni membro
di una diaspora non è mai solo il cittadino del suo
Paese. Egli appartiene in varia misura anche ad
un altro "noi" i cui interessi, strategie e talvolta
sopravvivenza non coincidono necessariamente
con gli interessi dello Stato legale ,
9. LA DIASPORA
i limiti e le risorse della diaspora
esemplificativo in questo senso sono le rimesse
che, nel linguaggio comune, sono percepite come
una espropriazione di ricchezza dal qui nostro ad
un là non conosciuto ed estraneo;
le risorse sono date dalla possibilità di guardare
da una prospettiva diversa proprio questa doppia
appartenenza e proprio le rimesse ci indicano la
possibilità di un legame di crescita comune.
11. ● All'incirca 10 milioni sparsi quasi su tutta il
pianeta:
Asia: 4,5 mln
Europa: 2,5 mln
Americhe: 2 mln
Africa: 0,5 mln
Oceania: 0,5 mln
Pakistani nel mondo
12. 16 miliardi di dollari nel 2014
8° paese nella classifica mondiale per le
rimesse in denaro in entrata
(Banca Mondiale)
Pakistani nel mondo
le rimesse verso il Pakistan
13. “ Nell'epoca della globalizzazione il modo in cui il
risentimento si indirizza sui migranti attira
l'attenzione e colpisce l'immaginazione, e per
questo è politicamente redditizio. I migranti
rappresentano, in qualche modo perverso, tutto
ciò che genera ansia e semina orrore nelle
nuove forme dell'incertezza e dell'insicurezza
perennemente stimolate da “forze globali”,
misteriose, impenetrabili e imprevedibili ”
Bauman,
14. “ Il timore che l'immigrazione possa avere risvolti
negativi sul benessere dei nativi è assai diffuso
(…) Le preoccupazioni originano dalla possibilità
che il valore di ciò che gli immigrati ricevono in
beni e servizi pubblici ecceda quanto da loro
pagato (in tasse, imposte, contributi sociali, tariffe
(..) Reale o presunto che sia , si tratta di un
fenomeno radicato nel dibattito corrente
(…).nonostante i risultati di questo studio
consentono di concludere che non è in atto un
drenaggio di risorse pubbliche da parte degli
immigrati”
Studio ISMU (Dallavillova, 2010)
15. “ la compresenza nello stesso luogo di una
diversità etnica fa crollare la solidarietà sociale e
la fiducia negli altri e rende le persone più egoiste
e chiuse in sè stesse;
(...)analizzando i dati abbiamo subito notato che i
luoghi dove la solidarietà sociale era più alta,
erano quelli più omogenei da un punto di vista
razziale...”
Robert Putnam