Presentazione del PON Città Metropolitane 2014-2020 al workshop territoriale "Smart Mobility e ITS nell’area metropolitana di Firenze: opportunità e soluzioni per le amministrazioni locali” - Firenze, 4 maggio 2017
2°Seminario Formativo presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
"Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014 2020"
Presentazione del PON Città Metropolitane 2014-2020 al workshop territoriale "Smart Mobility e ITS nell’area metropolitana di Firenze: opportunità e soluzioni per le amministrazioni locali” - Firenze, 4 maggio 2017
2°Seminario Formativo presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
"Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014 2020"
Intervento del PON Metro al convegno "I finanziamenti nazionali ed europei per la mobilità ciclistica" organizzato dal Formez Francesco Valentini, Staff Autorità di Gestione Roma, Spazio Europa - 28 marzo 2017
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Appunti di urbanistica per il Real Estate introduzione alla disciplinaGiulioMarchetti3
La presente nota didattica ha lo scopo di introdurre, con riferimento alla realtà italiana, alcuni aspetti fondanti della disciplina urbanistica relativi alla struttura normativa e strumentale di base.
L’iniziativa di realizzare questa breve dispensa a fini didattici, muove dal gentile invito dell’istituto salesiano Villa Sora di Frascati (RM) a svolgere una lezione in materia urbanistica rivolta ai propri studenti liceali.
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
DAGLI EX SCALI FERROVIARI
PARTE LA RIGENERAZIONE SOSTENIBILE DI MILANO
PROPOSTE PER IL DOCUMENTO DI INDIRIZZI DEL CONSIGLIO COMUNALE
SUL RIUSO DELLE AREE OGGETTO DI ACCORDO DI PROGRAMMA
La cooperativa Sociale C.S.I. TRE, impegnata da oltre un anno sulla Social Innovation a Bolzano, ha intrapreso una serie di contatti con la Fondazione GRAPHITECH di Trento (Direttore . Raffaele De Amicis) e con importanti operatori del mercato (centri di ricerca del Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia…) nell’ambito delle nuove tecnologie ITC legate allo sviluppo dei cosiddetti Smart Territory, specificatamente nei settori dell’energia, pianificazione territoriale, trasporti e mobilità finalizzati ad uno sviluppo economico sostenibile
In questo contesto le attività in essere presso la Fondazione Graphitech hanno suscitato particolare interesse . La Graphitech è riuscita in pochi anni e tramite un modesto investimento della Provincia Autonoma di Trento a cogliere le necessità espresse dal territorio dove opera implementando un modello della ricerca analiticamente sostenibile non solo dal punto economico ma anche finanziario.
La professionalità acquisita da Graphitech nel “porre il mercato in presa diretta con la ricerca scientifica” e le positive sinergie instaurate dall’ ing. De Amicis con i centri di ricerca internazionali, potrebbe aprire importanti collaborazioni per l’Alto Adige.
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Intervento del PON Metro al convegno "I finanziamenti nazionali ed europei per la mobilità ciclistica" organizzato dal Formez Francesco Valentini, Staff Autorità di Gestione Roma, Spazio Europa - 28 marzo 2017
La visione del Sindaco Marino e dell’Assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
La proposta del sindaco Marino e dell'assessore Caudo di una politica urbana basata sulla rigenerazione dell’esistente attraverso operazioni attente tanto alle grandi questioni ambientali (dalla riduzione del consumo di suolo allo sviluppo di pratiche di sostenibilità e resilienza) quanto alle esigenze sociali (alla reale composizione della domanda abitativa), ha trovato nell’INARCH Lazio un interlocutore interessato non solo a sostenere la diffusione e discussione di questi temi, ma pronto a lavorare insieme all’amministrazione ed agli imprenditori per renderli concreti.
Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
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Nasce così l’idea di un laboratorio di progettazione che, sulla base di una collaborazione operativa con l’Acer, e in dialogo con l’Assessorato, elabori progetti pilota sulle principali tipologie di “rigenerazione”, per verificarne scenari di sostenibilità architettonica, sociale ed ambientale, nonché di fattibilità economica e procedurale.
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La presente nota didattica ha lo scopo di introdurre, con riferimento alla realtà italiana, alcuni aspetti fondanti della disciplina urbanistica relativi alla struttura normativa e strumentale di base.
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DAGLI EX SCALI FERROVIARI
PARTE LA RIGENERAZIONE SOSTENIBILE DI MILANO
PROPOSTE PER IL DOCUMENTO DI INDIRIZZI DEL CONSIGLIO COMUNALE
SUL RIUSO DELLE AREE OGGETTO DI ACCORDO DI PROGRAMMA
La cooperativa Sociale C.S.I. TRE, impegnata da oltre un anno sulla Social Innovation a Bolzano, ha intrapreso una serie di contatti con la Fondazione GRAPHITECH di Trento (Direttore . Raffaele De Amicis) e con importanti operatori del mercato (centri di ricerca del Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia…) nell’ambito delle nuove tecnologie ITC legate allo sviluppo dei cosiddetti Smart Territory, specificatamente nei settori dell’energia, pianificazione territoriale, trasporti e mobilità finalizzati ad uno sviluppo economico sostenibile
In questo contesto le attività in essere presso la Fondazione Graphitech hanno suscitato particolare interesse . La Graphitech è riuscita in pochi anni e tramite un modesto investimento della Provincia Autonoma di Trento a cogliere le necessità espresse dal territorio dove opera implementando un modello della ricerca analiticamente sostenibile non solo dal punto economico ma anche finanziario.
La professionalità acquisita da Graphitech nel “porre il mercato in presa diretta con la ricerca scientifica” e le positive sinergie instaurate dall’ ing. De Amicis con i centri di ricerca internazionali, potrebbe aprire importanti collaborazioni per l’Alto Adige.
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Santarcangelopiù, progetti per la città. La scommessa condivisa tra Comune e privati sul recupero e sulla rigenerazione urbana. Premio Forum PA 2018 - Città, infrastrutture e capitale sociale
Smart City & Horizon 2020 - Serata informativa a cura di Grumello Orizzonte N...Fabio
Slide della serata di presentazione delle opportunità che vengono fornite dall'utilizzo dei fondi diretti per la ricerca stanziati dalla comunità europea (Horizon 2020) in abbinamento al concetto di smart city
Il terzo Piano Strategico dell’area metropolitana di Torino promuove la “Città delle opportunità”: un luogo che incoraggia l’innovazione e lo sviluppo, una metropoli efficiente e accogliente, inclusiva e sostenibile, dove ognuno può trovare le condizioni favorevoli per realizzare il proprio progetto di vita e d’impresa. Questo scenario si concretizza attraverso due strategie complementari: costruire una governance metropolitana per favorire servizi sempre più efficienti e un approccio integrato alla pianificazione e agli investimenti, e abilitare il sistema economico locale ad una nuova fase di sviluppo. 29 progetti concreti completano l’agenda.
Il terzo Piano Strategico “Torino Metropoli 2025” è stato elaborato in due anni e mezzo di lavoro. 148 incontri, 230 enti coinvolti e oltre 500 persone direttamente mobilitate sono i numeri di un processo inclusivo che ha disegnato un nuovo progetto per il futuro di Torino e della sua dimensione metropolitana. Il Piano è un prodotto, un documento che deposita e racconta una strategia, ma è innanzitutto un processo di ideazione, concertazione, negoziazione e sostegno al cambiamento. Questo processo non termina con la pubblicazione del documento, ma continua con l’approfondimento, l’incubazione, la realizzazione dei progetti prioritari e l’elaborazione di nuove progettualità, sostenuti dalle leadership locali, ossia dai portatori di risorse di competenza, decisionali e finanziarie, uniti in efficaci colazioni di sviluppo. Dimensione metropolitana, centralità del mondo delle imprese, dell’università, della ricerca, dell’innovazione, rinnovamento della pubblica amministrazione, sono i pilastri della nuova fase di cambiamento.
Dal diritto urbanistico al diritto urbano o delle città: i patti urbani e i c...Sardegna Ricerche
L'intervento di Chiara Prevete in occasione del seminario "We-Economy - Il valore sociale genera valore economico" che si è tenuto il 21 febbraio 2019 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Il progetto “Città aperta” è vincitore del bando “GxG” indetto dal Comune di Genova e proposto dall’associazione “P.C.B.” con il laboratorio di progettazione [zerozoone].
Prevede lo sviluppo di un laboratorio che analizza e propone iniziative per la creazione di nuove imprese e l’ aggregazione sociale.
Il documento riporta una visione strategica dello sviluppo futuro di Livorno, nella quale dovrà inserirsi il nuovo Polo; la visione è stata rielaborata a partire dalle idee e dalle proposte emerse durante il percorso di ascolto, tenendo conto della storia della città, delle sue peculiarità economiche e sociali e delle prospettive di sviluppo locali e internazionali
1. LA CITTA’ DELLE OPPORTUNITA’: FIRENZE PIU’ DI PRIMA
una città a misura d’uomo, per i cittadini
ambito 5: città, infrastrutture e capitale sociale
INDICE
1. Descrizione progetto
La città ha una missione: servire i suoi cittadini e nei prossimi anni Firenze ha l’ambizione di essere,
più di prima, una città viva, vivibile, capace di pensare alla propria comunità; una città
internazionale, che lavora e cresce, anche come orizzonte, diventando metropolitana, e guardando
al futuro; una città in grado di attrarre investimenti per il suo essere “città-misura”, luogo a misura
d’uomo. E’ questa la città che guarda al domani, che persegue il suo obiettivo di città intelligente e
sostenibile, con una visione olistica e d’insieme in cui il cittadino è al centro.
Le città sono organismi viventi: si parte sempre da questo assunto quando ci si confronta sulle
grandi trasformazioni urbane però non basta. La città appartiene ai cittadini: chi nasce e chi vive in
un determinato luogo sviluppa un senso di appartenenza che richiede un altrettanto forte senso di
responsabilità. Ci rivolgiamo quindi a chi è cittadino di nascita e a chi vive la città ogni giorno o
anche solo per poche ore. Investire in strumenti di gestione e sviluppo del territorio tra
amministrazione e cittadini è la logica che sottende il piano strategico ovvero lo Smart City Plan
della città.
Il 2010 può essere visto come il nostro anno di riferimento per l’approvazione del Piano Strutturale
“a volumi zero” (al 2030) e la contemporanea adesione al Patto dei Sindaci con la conseguente
redazione e approvazione del PAES - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (al 2020); questi sono
i due strumenti di pianificazione che hanno individuato in primis concreti indirizzi e azioni per una
città sostenibile ed efficiente. La rigenerazione urbana e la riduzione delle emissioni di CO2 in
atmosfera insieme con l’analisi delle politiche di mobilità lenta e sostenibile con la proposta di
2. masterplan della mobilità elettrica, rappresentano la radice della smart city. La necessità è quella di
vedere la città come un unicum: pubblico e privato assieme non solo per pianificare e costruire
assieme la città del domani, ma vivere oggi con tanti piccoli/grandi progetti le opportunità che
vengono fornite.
Perché la rigenerazione urbana? Di fronte ai cambiamenti sociali, economici e culturali in corso, le
città sono chiamate a modificarsi e riorganizzare lo spazio in base a nuovi principi e a nuove logiche
di sviluppo. Contenitori dismessi, esigenze variate, spazi abbandonati o sottoutilizzati si offrono
come opportunità per ripensare le funzioni del territorio sviluppando nuove sinergie tra pubblico,
privato e sociale.
Dalla pianificazione alla azione: una visione unica della Firenze del domani, con tre direttrici di
azione che hanno alla base 3 priorità ovvero
1) Conoscere: far toccare con mano a cittadini, turisti, e city user la città che si trasforma, la
materializzazione del Piano strutturale e degli obiettivi di sostenibilità in esso contenuti con il
Regolamento Urbanistico, con le 200 aree di trasformazione cittadine previste, in una
piattaforma web che con linguaggio semplice e immediato spieghi ai cittadini le caratteristiche
di ogni area di trasformazione urbana, è il progetto OpenRU – Open Regolamento Urbanistico,
oggi in costruzione
2) Condividere: grazie alla partecipazione all’Open Government Partnership del Dipartimento
Funzione Pubblica, è stato pubblicato un avviso di collaborazione con associazioni di cittadini,
finalizzato alla mappatura, metadatazione, ed apertura in Open Data degli spazi pubblici usabili
per i cittadini. Questa importante esperienza – con ricadute anche sul progetto Edilizia, catasto e
territorio del Pon Metro Asse 1 Agenda Digitale su Firenze, permetterà di conoscere meglio gli
spazi pubblici, con la chiave di lettura dei cittadini stessi.
3) Recuperare: invest in florence, un database per attrarre potenziali investitori ed investimenti
per la città e favorire la riconversione di aree ed immobili oggi dismessi al fine di dare la
massima visibilità alle opportunità che Firenze offre in termini di investimenti immobiliari, di
proprietà pubblica o privata, per promuovere il proprio territorio, sostenere l’economia
cittadina, creare posti di lavoro, valorizzare parti della città oggi degradate o sottoutilizzate.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Un gruppo di lavoro interdirezionale e interdipartimentale che, sotto l’egida della Direzione
Generale, coordina le attività della città intelligente e che traduce nei fatti gli obiettivi al 2050
(Smart City Plan di Firenze) con target al 2020 e 2030. Ciò permette di unire le conoscenze tecniche
tipiche delle Direzioni Urbanistica, Patrimonio, Sistemi Informativi, Ambiente, con quelle che si
3. rapportano quotidianamente con i cittadini, e le loro necessità, ovvero la Direzione Ufficio del
Sindaco, ed i Servizi al Territorio (Quartieri, URP, etc). Si giunge così ad una pianificazione
strategica condivisa – anche tramite momenti specifici di partecipazione, co-creating, e
concertazione – che permette una visione unica dello sviluppo della città, che non può che passare
prima di tutto dal recupero e dalla riqualificazione del territorio, intesi non solo come
valorizzazione e riuso del patrimonio dismesso esistente, ma anche come conoscenza dei beni
pubblici disponibili e delle molteplici modalità d’uso. Si ha così la vera rigenerazione urbana delle
cose e delle persone.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
I bisogni che si intende soddisfare sono quelli legati al benessere e bisogno sociale, connessi alle tre
direttrici di sviluppo del progetto a cui corrispondo le varie azioni concrete:
1) spiegare la Firenze che si trasforma: gli amministratori e gli addetti ai lavori degli uffici
tecnici conoscono nei dettagli la trasformazione della città, ma come renderla disponibile ai
cittadini? Come farla capire a chiunque? Facendolo sentire parte di un cambiamento,
facendolo essere consapevole e quindi in grado di comprendere meglio anche gli inevitabili
disagi dovuti a cantieri temporanei. Questo è il bisogno a cui la presentazione di Firenze in
OpenRu intende rispondere;
2) la città ai cittadini: sempre più spesso all’Amministrazione Comunale pervengono richieste
di messa a disposizione di aree o luoghi o di utilizzare spazi pubblici per le più variegate
esigenze, e si intende così rispondere ad un bisogno sia quotidiano, per eventi di piccola
entità, sia di medio periodo, per la pianificazione di grandi eventi sul territorio; questo il
progetto di mappatura degli spazi pubblici on Open data in realizzazione grazie all’Open
Government Partnership del Dipartimento Funzione Pubblica;
3) benvenuti investitori: una città che evolve e si sviluppa non può prescindere dal continuare
ad attrarre sempre nuove risorse d’investimento, nuove competenze e soluzioni
tecnologiche da sperimentare, nuove modalità di utilizzo degli spazi. Per poter rispondere al
meglio a chi ha desiderio di investire a Firenze, occorre da una parte mostrare la città di
oggi, e quella di domani, nel modo più appealing possibile e dall’altra la capacità della P.A. di
intercettare i bisogni e le esigenze del territorio e dispiegare una governance ed una
progettualità di medio-lungo periodo sempre rispettando il proprio territorio ed il proprio
patrimonio culturale
4. 4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari della misura sono tutti coloro che, a vario titolo, hanno interesse nel conoscere,
utilizzare, valorizzare la città di Firenze. Sono i cittadini, le associazioni, i liberi professionisti, le
start up e le piccole nuove imprese, i potenziali investitori e i city user
5. Descrizione della tecnologia adottata;
Le tre linee di azione adottano diverse tecnologie, tutte tipicamente legate alla mappatura di dati, in
relazione alla piattaforma Open Data di Firenze, ai sistemi GIS, e a piattaforme web di
visualizzazione di Contenuti su mappa, anche in modalità responsive.
In particolare, il sistema OpenRU – nella sua versione attuale, che essendo un sistema in continua
evoluzione è comunque destinata a svilupparsi al passo con le tecnologie - è basato su un mix di
tool di sviluppo web, come PHP, Java, tecnologie webGIS, e sistemi di georeferenzazione.
La partecipazione e la cittadinanza attiva è basata sul system thinking metodology che considera la
città come un sistema complesso. Si tratta di una struttura per l’analisi dei problemi e per
individuare le soluzioni per giungere a conclusioni affidabili sul comportamento dei sistemi
complessi, attraverso lo sviluppo di una sempre più profonda conoscenza della struttura
sottostante; è un tipo di approccio molto adatto agli ambienti urbani
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari);
La complessità delle tre linee di azione non permette di dare un valore unico ma possono essere
però rappresentati alcuni indicatori di performance delle azioni presentate:
1) in sviluppo una versione light di openRu del costo di circa 15.000 euro, in previsione di un
investimento futuro di circa 300.000 euro;
2) mappatura opendata: l’avviso ha previsto una somma di euro 30.000, quale esperienza
pilota per la tracciabilità e mappatura delle aree/spazi pubblici ed i loro possibili usi
3) benvenuti investitori: 1.5 miliardi di euro potenziali investimenti; 800.000 mq2 di superfici
riqualificate; 15.000 potenziali nuovi posti di lavoro (relativamente alle circa 80 proposte
contenute nel progetto invest in florence) a fronte di un investimento nell’anno di circa
50.000 euro
5. 7. Tempi di progetto.
E’ un progetto approvato, finanziato e in fase di realizzazione con una spinta verso la sua
implementazione entro il 2019.
- OpenRU: in corso di realizzazione, avviato fine 2017
- Mappatura spazi pubblici in Opendata: avviso per associazioni pubblicato fine 2017;
aggiudicazione primavera 2018; attività in corso; termine previsto aprile 2019;
- Invest in Florence: pubblicato avviso per ampliamento data base dicembre 2017; scadenza
presentazione nuove proposte immobili giugno e dicembre 2018 (14 febbraio 2017:
approvato protocollo d’intesa con Regione Toscana, ANCI, Comuni e Città Metropolitana di
Firenze per rete invest in Tuscany e incentivazione rilevazioni opportunità territoriali nel
breve/medio periodo)