La rubrica di Mark e Giacomo presenta un piccolo riassunto del significato del carnevale nelle nostre regioni italiane , con testi e immagini che ne raccontano le varie particolarità....e buona zobia a tutti....che vinca il migliore!
Lezione di storia del servizio in tavola tra fine Seicento e inizio Ottocento attraverso la porcellana, soprattutto del Museo di palazzo Pitti. Adatto alle classi dell'istituto alberghiero. esclusivo uso didattico. Con fonti.
La rubrica di Mark e Giacomo presenta un piccolo riassunto del significato del carnevale nelle nostre regioni italiane , con testi e immagini che ne raccontano le varie particolarità....e buona zobia a tutti....che vinca il migliore!
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PROGETTO MEDI@PLAY - Presentazione della propria città realizzata dalle classi IV a, IV B, IV C della Scuola Primaria "M. Ausiliatrice" di Reggio Calabria
Fiume Olona, Mulini, Corti Storiche a Pogliano MilaneseIniziativa 21058
IL FIUME OLONA, I MULINI E LE CORTI STORICHE
L’ACQUA: UNA RISORSA PER POGLIANO MILANESE
In questo breve escursus sulla vita poglianese
e sulle sue architetture tipiche, i cortili e i mulini,
spero di aver dato uno scorcio importante del
nostro paese che si è realizzato attraverso
la fatica del lavoro e il senso di comunità,
che si raccoglieva nei momenti di gioia e
di dolore,come su due colonne portanti si
costruisce un edificio.
Spero che questo lavoro porti anche la voglia
e la gioia di altri approfondimenti e soprattutto
serva agli abitanti del paese a valorizzare e a
“voler bene” al loro paese.
Tesi di Giorgio Bassetti
http://www.poglianomilanese.org/homepage/docs/pdf/fiume_Olona_mulini_cortiStoriche.pdf
Anteprima del programma generale - Palio San Donato 2014Comunicatecivi
Il Palio di S. Donato si conferma ogni anno un appuntamento raffinato sotto il profilo storico-filologico: ricorda il torneo che, a celebrazione del Santo Patrono, veniva bandito a Cividale il 21 agosto di ogni anno, dal XIV secolo al 1797. Oggi nel Palio di San Donato gareggiano esclusivamente i cividalesi, protagonisti della corsa pedestre, delle gare di tiro con l'arco e con la balestra. L'intero pubblico viene coinvolto nel torneo, complice la magica e suggestiva atmosfera che deriva dalla scrupolosa ricostruzione storica e delle ambientazioni sceniche, animate da spettacoli di tamburi, giocolieri, sputafuoco, menestrelli, giullari e musici. Si sfideranno Borgo Duomo, Borgo San Pietro, Borgo San Domenico, Borgo Brossana e Borgo di Ponte.
Carnevale Rinascimentale. Il calendario completo delle iniziativeEstensecom
Cinquanta iniziative totali tra le quali otto eventi culturali, due concerti, tredici visite guidate, cinque visite animate, cinque laboratori per bambini, sette spettacoli in piazza e tre cene a tema: questi sono i numeri del Carnevale Rinascimentale 2019, giunto ormai alla settima edizione
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la fatica del lavoro e il senso di comunità,
che si raccoglieva nei momenti di gioia e
di dolore,come su due colonne portanti si
costruisce un edificio.
Spero che questo lavoro porti anche la voglia
e la gioia di altri approfondimenti e soprattutto
serva agli abitanti del paese a valorizzare e a
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Tesi di Giorgio Bassetti
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Il Palio di S. Donato si conferma ogni anno un appuntamento raffinato sotto il profilo storico-filologico: ricorda il torneo che, a celebrazione del Santo Patrono, veniva bandito a Cividale il 21 agosto di ogni anno, dal XIV secolo al 1797. Oggi nel Palio di San Donato gareggiano esclusivamente i cividalesi, protagonisti della corsa pedestre, delle gare di tiro con l'arco e con la balestra. L'intero pubblico viene coinvolto nel torneo, complice la magica e suggestiva atmosfera che deriva dalla scrupolosa ricostruzione storica e delle ambientazioni sceniche, animate da spettacoli di tamburi, giocolieri, sputafuoco, menestrelli, giullari e musici. Si sfideranno Borgo Duomo, Borgo San Pietro, Borgo San Domenico, Borgo Brossana e Borgo di Ponte.
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File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 2^B dell'I.T.I.S. "Pacinotti" consegna un'analisi approfondita di Fondi e su come i turisti possano amare questa città
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...neple
Dal 21al 24 Agosto. Pellegrinaggio organizzato da un gruppo familiare per le famiglie della Comunità Pastorale "San Paolo" in Giussano. E' una esperienza di amicizia e di condivisione oltre che di arricchimento spirituale e culturale. Visiteremo Padova, Trieste, Monselice, Redipuglia, Grado, Aquileia, Arquà Petrarca, Santuario di Barbana e Vicenza.
2. Plinio il Vecchio (N. H. 3, 136-137): Feltria
è ricordata tra i retica oppida, Bellunum
tra quelli veneti
dopo la guerra annibalica (218-201) ci
furono, forse, i primi sporadici
insediamenti romani in un territorio di
fondovalle abitato da tempo da
popolazioni di origine gallica, veneta e
retica
3. I contadini emigrati dal centro e dal sud
della penisola ripropongono l’agricoltura
promiscua e l’allevamento sperimentate
nelle terre d’origine:
coltivazione di cereali e di ortaggi
coltivazione della vite
sfruttamento del bosco, vera grande risorsa
del Bellunese (il legname era utilizzato
soprattutto per la cantieristica navale)
4. Numerose sono le testimonianze
epigrafiche riguardanti le attività
economiche collegate al bosco
collegium dei fabri: corporazione di addetti
alla lavorazione dei metalli e del legno
collegium dei centonari: fabbricanti di panni
grossolani e di coperte (centones) e vigili del
fuoco volontari
collegium dei dendrophori: boscaioli, artigiani,
grossisti, trasportatori
6. Feltre (Museo Civico), C.I.L., V, 2071
C FIRMIO C F CAIO FIRMIO CAI FILIO
MENEN RUFINO MENENIA TRIBU RUFINO
EQ PUB LAUREN EQUITI PUBLICO LAURENTI
LAV DEC FLAMIN LAVINATI DECURIONI FLAMINI
PATRONO COLLE PATRONO COLLEGIORUM
GIORUM FAB CENT FABRORUM CENTONARIORUM
DENDR FELTRIAE DENDROFORORUM FELTRIAE
ITEMQUE BERUENS ITEMQUE BERUENSIUM
COLLEG FABR ALTI COLLEGI FABRORUM
NATIUM PATRONO ALTINATIUM PATRONO
7. A Gaio Firmio Rufino, figlio di Gaio,
della tribù Menenia, cavaliere,
sacerdote dei Laurenti Lavinati,
decurione, flamine, patrono dei
collegi dei fabri, dei centonarii, dei
dendrophori di Feltre e di Berua,
patrono del collegio dei fabri di
Altino
Datata ai primi anni del II secolo d. C. (Età antonina)
8. Il trasporto del legname avveniva per
fluitazione (cfr. gli zattieri)
Fin dagli inizi dell’età imperiale lo
sfruttamento del bosco aumenta in misura
consistente
Conseguenze: dissesto idrogeologico già
in antichità (cfr le tracimazioni e le
inondazioni del VI sec. d.C.)
9. I boschi dovettero costituire anche
un’importante riserva di caccia (cfr il
sarcofago di Gaio Flavio Ostilio a Belluno)
inoltre molto praticata dovette essere
anche la pastorizia, in particolare degli
ovini, che potevano fornire, soprattutto ai
mercati di Padova, una lana molto
apprezzata
10. Forse proprio alla lana e ai tessuti in
genere vanno riferite delle laminette di
piombo forate ritrovate negli scavi degli
anni ‘80 in Piazza Duomo a Feltre:
potrebbero essere state delle targhette di
una lavanderia-tintoria (fullonica) che
avrebbe potuto sfruttare l’acquedotto
documentato a Feltre
11.
12. Per analogia con altri centri del Veneto si
può pensare anche qui alla presenza di
sutores (calzolai), vestiarii (sarti), aerarii
(bronzisti), aurifices, plumbarii o fistularii
(addetti alla fabbricazione e manutenzione
delle tubazioni dell’acquedotto)
13.
14. Altri personaggi noti dalle
epigrafi
Lucio Cesare
Lucio Oclatio Rociano
Tito Celio Montano
Lucio Veturio Nepote
Gaio Hostilio Flaminino
15. L CAESARI AUG F A Lucio Cesare Augusto
figlio di Augusto
DIVI N
nipote del Divo Cesare
AUG COS DESIG console designato
PRINCIPI IVENTUTIS principe della Gioventù
Da Pedavena, ora
alla Villa Centenere C.I.L., V, 2067
16. L’iscrizione onoraria è dedicata a
Lucio Cesare, adottato da Augusto
come possibile erede, ma poi morto a
18 anni nel 2 d.C., anno in cui fu
posta l’epigrafe
17.
18. L OCLATIO Al padre Lucio Oclazio Terzo figlio
L F MEN TERTIO di Lucio della tribù Menenia
PATRI ET
e al fratello Lucio Oclazio
L OCLATIO L F
Fiorentino figlio di Lucio della
MEN FLORENTINO tribù Menenia
FRATRI MIL
soldato della prima corte pretoria
CHOR PRI PR
DEFUNCTO morto a ventitré anni
ANNO XXIII Lucio Oclazio Rociano figlio di
L OCLATIO L F Lucio della tribù Menenia
MEN ROCIANUS
quattuorviro prefetto iure dicundo
IIII VIR PR I D
ADL AERA incaricato all’erario
V F
19.
20. T CAELIO MON Al nonno Tito Celio
Montano prefetto
TANO AVO
giusdicente, incaricato per
PRAEF I D ADLECT AER l’erario cittadino
L CAELIO MONT al padre Lucio Celio
Montano prefetto
ANO PATRI
giusdicente, incaricato per
PRAEF I D ADL AER l’erario cittadino
1856, in Piazza Maggiore; C.I.L., V, 2070
ora al Museo
21. Feltre (perduta), C.I.L., V, 2072
D M
L VETURIO NEPOTI QUI UT EXEQ
UIUM SIBI FACERENT DONAVI
CIARNE HS N OOBC ITEM HERCL
HS N CCCC MULIERI BUS HS N CCCC
UT FACERENT CIAR NA TUR TUC
VIN HER PAR MUL ROSAS
V S F
22. Lucio Veturio Nepote si fa costruire
ancora in vita il suo sepolcro e fa incidere
di aver lasciato del denaro ad alcuni
collegi affinché venisse celebrato il suo
giorno natale con incenso, salsiccia e vino,
si organizzassero in suo onore le feste
Parentalia e la sua tomba venisse adornata
con rose
23.
24. 1906, Piazza Maggiore, ora al A.E., 1908 =
Museo I.L.S., 9420
Il 28 agosto 323 d.C. i collegi dei fabri e dei
centonari ricevettero da Ostilio Flaminino un
lascito di 500.000 denari (circa 2 miliardi attuali!)
affinché, con gli interesse ricavati dall’impiego ad
usura al 12% ogni anno, il 9 gennaio, suo giorno
natale, e anche nella festa delle rose (in maggio), i
magistrati della città (quattuorviri), i sei principales
(giunta) e gli impiegati comunali celebrassero
banchetti funebri in sua memoria
25. L’ostentazione di tanta liquidità non è
certo indice di benessere generalizzato
quanto piuttosto di una realtà economico-
sociale in cui poche famiglie
raccoglievano, almeno nella prima metà
del IV sec. a.C., imponenti ricchezze
26. Le divinità: Anna Perenna
Inserire foto ANNAE Divinità italica,
Lazzaro p.251? probabilmente
etrusca,
PERENNAE
ricollegabile forse
a qualche culto
venetico
pertinente con il
mondo agricolo e
con la fertilità
27. Le divinità: Ludriano
HOSTILIA P F
SERENA
LUDRIANO
Ritrovata murata nella Chiesa
di Santa Lucia a Callibago
(Santa Giustina) nel secolo
XVII, ora alla Villa Centenere C.I.L., V, 2066