The Greek Sun makes the difference company produces and packages several agricultural products under their "Aroma" brand name. They can provide reliability, flexibility, high standards of performance and quality, and high professionalism. Their products meet high quality standards for aroma and essential oils because most herbs are native to Greek areas and grow under the Greek sun for most of the year. The company offers various packaging options including bags, trays, bundles, and pots to meet customer needs.
Seo / zoekmachine optimalisatie webshops en websitesLonneke Reitsma
SEO, zoekmachine optimalisatie. Wat is dat eigenlijk? Hoe word je beter vindbaar? Hoe werken zoekmachines en hoe trek je meer klanten naar je webshop. Voor hulp, tips en trucs kun je bij ons terecht. Veel webshops en bedrijven hebben weinig gedaan met online strategie en SEO. De meeste bedrijven werden online goed gevonden, maar steeds minder en vragen zich af hoe dit kan. Wij helpen hierbij. Heb je vragen? Neem dan vrijblijvend contact met ons op!
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Seo / zoekmachine optimalisatie webshops en websitesLonneke Reitsma
SEO, zoekmachine optimalisatie. Wat is dat eigenlijk? Hoe word je beter vindbaar? Hoe werken zoekmachines en hoe trek je meer klanten naar je webshop. Voor hulp, tips en trucs kun je bij ons terecht. Veel webshops en bedrijven hebben weinig gedaan met online strategie en SEO. De meeste bedrijven werden online goed gevonden, maar steeds minder en vragen zich af hoe dit kan. Wij helpen hierbij. Heb je vragen? Neem dan vrijblijvend contact met ons op!
26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissionesulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perchésono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali delvirus A/H1N1.L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagliun’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale; Universitaria Alessandrina; Universitaria Pisa; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
Why do germs and viruses attack our bodies? Perché germi e virus nel loro pic...Maurizio De Filippis
Plagues and pandemics have always characterized the past and recent history of man, influencing the behavior of entire generations and the way of life of communities exposed to the risks of contagion. Between the fourteenth and fifteenth centuries, the first partial "microbiological unification" carried by the "black plague" occurred in Europe, Asia and North Africa.
Pestilenze e pandemie hanno da sempre caratterizzato la storia passata e recente dell’uomo influenzando i comportamenti di intere generazioni e il modo di vivere delle comunità esposte ai rischi del contagio. Tra XIV e XV secolo in Europa, Asia e Nord Africa si verificò la prima parziale “unificazione microbiologica” veicolata dalla “peste nera”.
Lezione 2.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
1.6 Interazioni tra virus animali e uomo: zoonosi e spilloverLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
R. Villano - Epidemiologia dell'influenza A/H1N1Raimondo Villano
R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perché sono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus A/H1N1. L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagli un’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
R. Villano - Epidemiologia dell'influenza A (H1N1)Raimondo Villano
26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perché sono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus A/H1N1. L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagli un’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale; Universitaria Alessandrina; Universitaria Pisa; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
Este documento presenta información sobre la ciudad de Barcelona, España. Barcelona es la capital de Cataluña, una región autónoma con una población de aproximadamente 1.6 millones de habitantes. El documento describe varios lugares notables de la ciudad como el Barrio Gótico, Las Ramblas, Parque Güell y varias obras del arquitecto Antoni Gaudí incluyendo la Sagrada Familia. También menciona algunas actividades de ocio como playas y parques, así como el estadio de fútbol Camp Nou y los Juegos Olímp
2. All’inizio del 1900 scoppiò una epidemia di influenza che uccise più di 50 milioni di persone in tutto il mondo: la Spagnola. Questa micidiale influenza ha coinvolto l’intero pianeta grazie al modo e alla velocità con cui si diffondeva, per questo viene chiamata pandemia.
3. La spagnola è un virus del sottotipo H1N1, lo stesso della pandemia del 2009, l’AH1N1. Infattiesistono numerose varianti dei virus H1N1 che causano forme influenzali pandemichenegli animali, come l’influenza aviaria e la febbre suina. L’esatta origine della spagnola è tutt’ora non ben chiara, ma si ipotizza che derivi dal riassortimento tra un ceppo di influenza umana stagionale e di un nuovo ceppo di influenza aviaria. Durante il riassortimento, un intero gene è stato scambiato tra un ceppo di aviaria e influenza umana precedentemente adattata, conla conseguente nascita di nuovo ceppo di influenza.
4. Il virus A H1N1, come ho già detto, è un parente piuttosto stretto del virus della Spagnola. Quasi tutti i virus influenzali che hanno infettato gli esseri umani dagli inizi del 1900 in poi derivano da questa. Lo stretto collegamento tra questi due virus deriva dal fatto che gli anticorpi contro il virus della Spagnola proteggano dall’influenza A e viceversa. Però l’emagglutinina, la proteina di superficie di entrambi i virus che gli anticorpi riconoscono come prima cosa, non è affatto simile nei due ceppi. La somiglianza complessiva fra le due proteine si ferma infatti all’80%: un grado di uguaglianza insufficiente a determinare una reazione da parte di un anticorpo non specifico.
5. Allora come mai gli anticorpi funzionano per entrambi i virus? La risposta viene dall'analisi ai raggi X del cristallo dell'emagglutinina del nuovo virus attaccato da un anticorpo, rinvenuto in un sopravvissuto della Spagnola. Nel punto in cui anticorpo ed emagglutinina si toccano, c’è una somiglianza del 95% tra i due ceppi. Perciò le teste delle due emagglutinine hanno forme molto simili nei due virus.
6. Si vede bene come la testa dell’emagglutinina della Spagnola si sia evoluta progressivamente fino a diventare, nel virus AH1N1, praticamente uguale a prima. Questo spiega la stretta connessione tra i due ceppi. Ma come ha fatto l’emagglutininaa sopravvivere praticamente immutata per quasi un secolo, se circolavano così tanti anticorpi contro di essa?
7. Noi sappiamo che l’evoluzione dei virus cambia da esseri umani e animali, e per questo i virus devono mutare velocemente nell’uomo per poter sopravvivere. Infatti ogni inverno si sviluppa una nuova forma di influenza e ciò si è verificato anche per il virus AH1N1 che si espanso in fretta perché continuando a evolversi era impossibile creare un vaccino efficace per combatterlo. Seppure evoluta nell’uomo, l’emagglutininadel virus A H1N1 è rimasta congelata, senza modificarsi, nei maiali, e per questo l’influenza detta appunto suina è derivata dai maiali che, vivendo a contatto con l’uomo, hanno provocato una mutazione del virus che è diventato specifico per gli umani.
8. Tutto ciò è a favore degli anziani (over 65) e spiega perché questi sono stati i meno colpiti dall’influenza suina del 2009: chi è vissuto nell’epoca della spagnola ha già sviluppato gli anticorpi e perciò corre meno rischi di un uomo giovane e sano!