Emanuela Bologna, Lidia Gargiulo, Roberto Da Cas, Annabella Pugliese, Stefano Domenico Cicala, Francesca Menniti Ippolito – Le terapie non convenzionali in Italia: diffusione, trend e profilo dei consumatori
L'utenza straniera in MG (Alessandra Bellotto, Maria Grazia Riva, C. Bonazzi,...csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2005 SPECIAL INTERESTS Le passioni disciplinari in Medicina Generale, idee ed esperienze a confronto - www.csermeg.it
Medicina delle disuguaglianze (Italo Siena)csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2005 SPECIAL INTERESTS Le passioni disciplinari in Medicina Generale, idee ed esperienze a confronto - www.csermeg.it
XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia - La salute mentale in Italia: cosa ci dicono i dati dell’Istat - Roma, 22 febbraio 2017
Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
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Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
L’indagine su “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (60.000 famiglie campione nel 2013) condotta fin dal 1980 mediante intervista diretta faccia a faccia, rileva dal 1994 informazioni sul percorso della maternità (presso le donne con figli minori di 6 anni) per rispondere a bisogni informativi sia sulla qualità dell’assistenza in gravidanza e al parto, evidenziando le disuguaglianze sociali e territoriali e i loro andamenti temporali. Riguardo all’allattamento, con l’ultima edizione dell’indagine è stato possibile calcolare molti dei principali indicatori internazionali raccomandati dall’OMS.
Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
L'infermiere secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità Uneba
Relazione di Fiorella Fabrizio della Consociazione nazionale delle associazioni infermieri al convegno Uneba Lombardia sulla cronicità www.uneba.org/tag/cronicita
Alammu 2014 Appropriatezza in dialisi e nefrologia #alammu2014Giuseppe Quintaliani
Tavola rotonda ALAMMU della SIN sul peso economico della dialisi
Il filo conduttore e'. maggiore appropriatezza data da professionalita' e scelte basate su evidenze e quindi costi sostenibili.
Italian orphan drugs day - Malattie rare inquadramento generaleDigital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione del dott. Ettore Marre, Senior Advisor - Digital for Business Srl.
R. Piergiovanni, 10 Marzo 2021 -
Modalità e strumenti per un monitoraggio condiviso della rilevazione
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Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
L'infermiere secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità Uneba
Relazione di Fiorella Fabrizio della Consociazione nazionale delle associazioni infermieri al convegno Uneba Lombardia sulla cronicità www.uneba.org/tag/cronicita
Alammu 2014 Appropriatezza in dialisi e nefrologia #alammu2014Giuseppe Quintaliani
Tavola rotonda ALAMMU della SIN sul peso economico della dialisi
Il filo conduttore e'. maggiore appropriatezza data da professionalita' e scelte basate su evidenze e quindi costi sostenibili.
Italian orphan drugs day - Malattie rare inquadramento generaleDigital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione del dott. Ettore Marre, Senior Advisor - Digital for Business Srl.
Convegno Scientifico Aula Magna Istat Roma 16 novembre 2016
La salute in Italia: analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
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Emanuela Bologna, Lidia Gargiulo, Roberto Da Cas, Annabella Pugliese, Stefano Domenico Cicala, Francesca Menniti Ippolito – Le terapie non convenzionali in Italia: diffusione, trend e profilo dei consumatori
1. Terapie non convenzionali in Italia:
Diffusione, Trend e Profilo dei
Consumatori
Emanuela Bologna (a), Lidia Gargiulo (a), Roberto Da Cas
(b), Annabella Pugliese (c), Stefano Domenico Cicala (c),
Francesca Menniti Ippolito (b)
Roma, 16 novembre 2016
Istituto Nazionale di Statistica - Aula Magna
(a) Istituto Nazionale di Statistica, Roma;
(b) Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma;
(c) Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, ASL TO3, Grugliasco (TO)
2. Il contestoLa salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
Dal 1991 l’Istat rileva periodicamente informazioni sull’uso delle Terapie Non
Convenzionali (TnC) nell’ambito dell’indagine Multiscopo "Condizioni di salute e
ricorso ai servizi sanitari” (Anni 1991, 1994, 2000, 2005, 2013);
In particolare nel 2000 l’Istituto Superiore di Sanità (nell’ambito di un progetto di
ricerca finalizzata del Ministero della Salute) ha progettato in collaborazione con
l’ISTAT una intera sezione del questionario per approfondire le caratteristiche degli
utilizzatori (il tipo di TnC più utilizzata, i motivi del ricorso, il livello di
soddisfazione, ecc.);
L’indagine del 2000 e le successive edizioni del 2005 e 2013 sono state condotte
su un campione molto consistente, e hanno permesso nel tempo di raccogliere
informazioni sull’uso di TnC confrontabili nel tempo;
Obiettivo di questo contributo è quello di descrivere l’andamento nel
tempo delle TnC e di analizzare i profili degli utilizzatori con le eventuali
modifiche nel ricorso a tali rimedi.
3. Uso di TnC: i principali risultatiLa salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
Le persone che hanno dichiarato di aver utilizzato metodi di cura non
convenzionali nei tre anni precedenti l’intervista. Nei 12 mesi gli utilizzatori
passano a 4 milioni 200 mila (il 7,0% della popolazione residente)
Nel 2013 sono 4 milioni 900 mila (pari all’8,1% della popolazione)
Quali tipi di TnC?
•l'omeopatia è la più diffusa ed è utilizzata dal 4,1% della popolazione
residente;
...seguono:
•i trattamenti manuali cui ricorre il 3,5% delle persone
•la fitoterapia (1,9%)
•l'agopuntura (1,0%)
•altra terapia (0,2%)
4. Trend nel ricorso alle TnC negli ultimi 20 anni
Persone che nei 3 anni precedenti l’intervista hanno fatto uso di agopuntura,
omeopatia, fitoterapia – Anni 1991,1994, 2000, 2005, 2013
La salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
5. La salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
Tra il 1991 e il 2000:
Aumento di tutte le TnC, in particolare l’omeopatia
Dal 2000 al 2005:
Prima flessione dell’uso di almeno un
tipo di TnC: si passa dal 15,5% al 13,6%
La diminuzione è stata maggiore:
•nelle età centrali (25-44 anni) e
tra gli anziani di entrambi i generi
•Stabile l’utilizzo delle TnC tra i bambini
e i ragazzi fino a 14 anni (9,6%)
Si stima che il numero di persone che hanno fatto ricorso almeno una volta
negli ultimi 3 anni a TnC si sia ridotto di circa 3 milioni
•Il ricorso alle TnC si dimezza nella fascia di età 25-54 anni e diminuisce anche
tra i bambini (passando da 9,6% nel 2005 al 6,5% nel 2013).
•Nelle donne ultra settantacinquenni si osserva la riduzione più contenuta (da
8,9% al 7,3%)
Dal 2005 al 2013:
Trend nel ricorso alle TnC negli ultimi 20 anni
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
omeopatia
trattamenti manuali
fitoterapia
agopuntura
1999 2005 20132000
6. Profilo degli utilizzatoriLa salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35-54 anni
Sesso femminile
Nord-Est
Laurea
Risorse ottime
Monocomponente
2000
2005
2013
7. Più donne che uomini
26,4
13,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
0-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75 e più
M_2000 M_2013 F_2000 F_2013
…ma per entrambi in riduzione
8. Profilo degli utilizzatoriLa salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35-54 anni
Sesso femminile
Nord-Est
Laurea
Risorse ottime
Monocomponente
2000
2005
2013
9. Le terapie non
Convenzionali
In Italia
Caratteristiche degli utilizzatori: vivono soprattutto
nel Nord e nel Centro
•Nel Nord-est il 12,5% ha fatto uso
negli ultimi 3 anni di TnC
Gradiente Nord-Sud:
al 9,8% nel Nord Ovest
al 9,2% al Centro
al 4,5% nelle Isole
Al 3,4% nel Sud
•La differenza territoriale è più rilevante per l'omeopatia:
• Nord-est (6,9%) contro Centro (4,9%) e
Mezzogiorno (1,4%)
e per i trattamenti manuali:
• Nord-est (5,1%) contro Centro (3,7%) e
Mezzogiorno (1,7%)
10. Profilo degli utilizzatoriLa salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35-54 anni
Sesso femminile
Nord-Est
Laurea
Risorse ottime
Monocomponente
2000
2005
2013
11. Uso di TNC e TITOLO DI STUDIO
Uso di TNC e COMPOSIZIONE FAMILIARE
Uso di TNC e STATUS SOCIALE
dirigenti-imprenditori-liberi
professionisti (15,7%),impiegati
(14,0%)
persone con risorse economiche
ottime o adeguate (9,2%)
…rispetto a :
operai (6,6%), i ritirati dal lavoro
(7,1%)
persone con risorse economiche
insufficienti (6,3%)
13,9
10,1
8,2
21,3
17,4
9,2
25,7
20,6
11,8
36,1
28,1
18,2
39,7
35,0
22,2
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0
2000
2005
2013
In famiglie
appartenenti a:
Borghesia
Classe media impiegatizia
Piccola borghesia
Classe operaia
Non lavora
25,8
21,1
14,4
23,8
19,4
10,4
16,8
13,7
6,6
10,6
8,8
5,1
0
5
10
15
20
25
30
1999 2005 2013
Laurea Diploma Licenza media Licenza elementare
2000
12. Forest plot relativo alla probabilità di aver fatto uso di terapie non
convenzionali nei 3 anni precedenti l'intervista
La salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
0,61
0,30
1,64
1,37
1,74
1,33
1,56
2,12
1,07
1,23
1,30
1,40
2,32
3,00
3,75
0,25 2,5
2005
2013
Femmine
Età 25-34
Risorse scarse
Età 35-44
Età 45-64
Risorse adeguate
Risorse ottime
Media inf.
Laurea
Italia Insulare
Italia Centrale
Italia nord-Occidentale
Italia nord-Orientale
Anno (ref. 2000)
Genere (ref. maschi)
Età (ref. 18-24)
Titolo studio (ref. Nessuno-Elem.)
Risorse economiche (ref. Insuff.)
Area (ref. Italia meridionale )
OR (log scale)
13. Effetti marginali sulla probabilità di aver fatto ricorso
ad almeno un tipo di TNC
La salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
0,000 0,010 0,020 0,030 0,040 0,050 0,060 0,070 0,080 0,090
Sovrappeso versus Obeso
Normopeso versus Obeso
Sottopeso versus Obeso
Licenza media versus
Licenza elementare/Nessun titolo
Laurea e Diploma versus
Licenza elementare/Nessun titolo
Scarse versus insufficienti
Adeguate versus insufficienti
Ottime versus insufficienti
2013 2005 1999
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
(a)
Risorse economiche
Titolo di studio
Indice di massa corporea
(a) Coefficiente statisticamente non significativo
Tra il 2005 e il 2013 aumenta il peso
delle Risorse economiche elevate
Il Titolo di studio resta un elemento forte
nella propensione al ricorso
Si osserva un incremento della
propensione all’uso per quanti NON
hanno problemi di Eccesso di peso
14. …Per concludere…La salute in Italia.
Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat
Persiste nel tempo un profilo di utilizzatori caratterizzato prevalentemente da:
Donne ;
Classe di età centrali
Status socio-culturale elevato;
Residenti soprattutto nel Nord e nel Centro.
Non è semplice fornire una chiave di lettura univoca per spiegare i possibili
motivi della notevole flessione nel ricorso a tali terapie, attraverso l’analisi
delle informazioni disponibili nell’indagine.
La sfavorevole congiuntura economica non sembra possa qualificarsi come
la sola causa di tale riduzione del fenomeno.
Il confronto con future rilevazioni sulla popolazione potrà forse consentire
di fornire un quadro più esaustivo dei cambiamenti rilevati.
La diffusione delle TnC, rilevata nel 2013, mostra una flessione dal 2000,
particolarmente evidente rispetto al 2005, per lo più trasversale nei vari
gruppi di popolazione precedentemente evidenziati
15. Istat
Direzione centrale per le statistiche sociali e il
censimento della popolazione
Servizio Registro della popolazione, statistiche
demografiche e condizioni di vita
www.istat.it
emanuela.bologna@istat.it
La salute in Italia. Analisi e
approfondimenti dalle
indagini Istat