Un’economia in forte crescita come quella Cinese ed il bisogno di energia che l’ha accompagnata negli ultimi decenni si sposa oggi con una radicata convinzione che la ricerca di fonti di energie rinnovabili possa essere la ricetta per una crescita sostenibile. Questo lavoro si propone di studiare gli effetti sul settore delle energie rinnovabili in Cina, dei massicci piani d’investimento pubblici e degli sforzi di regolamentazione normativa degli ultimi anni.
L’Efficienza Energetica è una priorità del nostro tempo , ridurre la propria intensità energetica, il consumo e le relative emissioni di anidride carbonica sono un'obbiettivo improrogabile... Il 2020 è vicino
L'Innovazione Energetica nel Mercato Domestico ItalianoENGIE Italia
Studio condotto da TEH Ambrosetti e il Politecnico di MIlano per conto di GDF SUEZ Energia Italia.
La presentazione dell'analisi su "energYnnovation: 1° Osservatorio Permanente sugli usi innovativi dell'energia" si è tenuto a Milano il 6 maggio 2013.
www.energYnnovation.it
We provide recruitment & talent management process in-sourcing (the people, systems & tools) for companies expanding or shifting their workforce; where making & keeping the right hire effects profitability, customer engagement and retention.
Our customers currently do not have the internal capacity to implement or manage effective spike hiring, selection, on-boarding
& retention programs.
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Agile Methoden - Das soll sich wirklich lohnen!? Vortrag am Kundenevent von S...Eike Reinel
Selbstorganisierende agile Teams haben Spass bei der Arbeit, spielen regelmässig zusammen Karten, Entwickler sitzen zu zweit an einem Computer und es wird viel Testcode geschrieben, der zur Lösung des eigentlichen Problems gar nicht benötigt wird und das soll besser sein als die über Jahrzehnte bewährten klassischen Softwareentwicklungsmethoden?!? Oft schlägt Verfechtern der agilen Methoden deswegen entsprechende Skepsis oder gar Ablehnung entgegen. Der auf einem Kundenevent von SALT Solutions und Qlik am 3.6.2014 gehaltene zwanzigminütige Vortrag enthält eine sehr kurze Einführung in das agile Manifest und Scrum und offeriert einige handfeste Daten, die zeigen, dass der ROI bei Anwendung von Scrum bzw. agilen methoden positiv ist.
Own shi(f)t starterz Symposium 17-05-2010Peter Ros
n de sessie 'Vette shift man' neemt Peter jullie mee in de veranderende wereld van de media. Welke impact heeft internet, met haar zoekmachines, vergelijkingssites en Social Media toepassingen op de wereld van reclame en advertising. Belangrijker nog, wat zou iedere (startende) ondernemer moeten meenemen om zijn of haar business onder de aandacht van de doelgroep te brengen. In een wereld van sterk veranderende mediaconsumptie en waar persoonlijke aanbevelingen belangrijker dan ooit lijken moet men verder kijken dan het hebben van een website, visitekaartjes en en een advertentie in de telefoongids (...).
Life quotes , a presentation by netbhet.com
netbhet.com is a site about technology tips, daily inspiration,news, How to, selfhelp, internet, tech tips, tips and tricks, motivational,inspirational content
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Selbstorganisierende agile Teams haben Spass bei der Arbeit, spielen regelmässig zusammen Karten, Entwickler sitzen zu zweit an einem Computer und es wird viel Testcode geschrieben, der zur Lösung des eigentlichen Problems gar nicht benötigt wird und das soll besser sein als die über Jahrzehnte bewährten klassischen Softwareentwicklungsmethoden?!? Oft schlägt Verfechtern der agilen Methoden deswegen entsprechende Skepsis oder gar Ablehnung entgegen. Der auf einem Kundenevent von SALT Solutions und Qlik am 3.6.2014 gehaltene zwanzigminütige Vortrag enthält eine sehr kurze Einführung in das agile Manifest und Scrum und offeriert einige handfeste Daten, die zeigen, dass der ROI bei Anwendung von Scrum bzw. agilen methoden positiv ist.
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Tendenze e novità del mondo dell'energia: produzione da fonti rinnovabili e r...Federico Zacaglioni
Workshop - "NUOVE OCCASIONI PER L’INDUSTRIA VERDE ITALIANA
Rinnovabili, Efficienza energetica,Waste management, Green startup alla sfida dell’internazionalizzazione" - Milano Oct 12, 2012 - Intervento di Paolo Ricci (Managing Director TerniEnergia) su "Tendenze e novità del mondo dell'energia: produzione da fonti rinnovabili e risparmio energetico"
I meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili: presente e futuroErgowind srl
I meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili: presente e futuro.
Relatore:Sebastiano Serra - Segreteria Tecnica del Ministro dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare.
Sostenibilità energetica e ambientale per la logisticaDario Di Santo
La logistica è un tema centrale in un sistema sempre più urbanizzato e fondato sull'utilizzo di energia, quale quello odierno. Una logistica migliore significa condizioni di vita migliori, con meno emissioni, minori consumi, minore impatto sulla salute. La presentazione tenuta da Dario Di Santo al convegno organizzato da Assologistica in occasione della consegna dei premi "Il logistico dell'anno" illustra gli strumenti e le opportunità che le imprese in questo settore hanno per migliorare il loro business, collegandolo a una visione basata su un impiego più razionale dell'energia e delle risorse ambientali.
Efficienza energetica come opportunità per le impreseDario Di Santo
L'intervento di Dario Di Santo al convengo Soiel sull'energy management tenuto a Roma il 6 marzo 2014. I temi affrontati: il quadro di riferimento comunitario, i risultati raggiunti in Italia, i tre passi dell'efficienza energetica e la necessità di gestire bene l'impresa, i sistemi di gestione dell'energia, l'energy manager, le tecnologie, le ESCO, l'EGE e le attività FIRE rivolte all'informazione e alla formazione.
"Il mercato dell'efficienza energetica: aspetti economici", slides presentate dal Professore di Economia dell'energia ed Economia del mercato elettrico presso l'Università degli Studi di Padova, Arturo Lorenzoni (Conferenza di Diritto dell'Energia, 13-14 Maggio 2015, Roma).
Presentazione del rapporto “Stato e prospettive dell'efficienza energetica in...eEnergia Srl
Workshop: "Stato e prospettive dell'efficienza energetica in Italia". Lunedì 17 febbraio 2014 - Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, Marghera - VENEZIA. Intervento di Alessandro Costa, Direttore di Fondazione Centro Studi Enel.
Finanziare l'efficienza energetica nell'industriaDario Di Santo
Gli obiettivi introdotti dal Pacchetto Energia Clima al 2030 richiedono investimenti addizionali consistenti, nonché un'azione allargata anche alle PMI e a edifici e trasporti. Tutto questo richiede una maggiore disponibilità di risorse di terzi per finanziare gli interventi, oltreché una maggiore comprensione del legame fra efficienza energetica e competitività. Nella presentazione è illustrato l'approccio di ESI Europe (contratto a prestazioni garantite, validazione di terzi, assicurazione sui risparmi energetici).
Alcune considerazioni sugli obiettivi per l'efficienza energetica al 2030Dario Di Santo
Gli obiettivi al 2030 per l'efficienza energetica non saranno facili da raggiungere, né quello sui consumi finali, né quello sulle politiche attive. Nell'intervento introduttivo alla conferenza Enermanagement ho voluto fare quattro considerazioni al riguardo, cercando di cogliere alcuni elementi di fondo e alcune trasformazioni fondamentali per cogliere le opportunità che abbiamo di fronte e contrastare efficacemente i cambiamenti climatici.
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Effetti della politica energetica cinese sulla domanda interna di energie rinnovabili iii emba mip
1. 1
EFFETTI DELLA POLITICA ENERGETICA CINESE SULLA
DOMANDA INTERNA DI ENERGIE RINNOVABILI
Giovanni Daconto
Stefano Mizio
Un’economia in forte crescita come quella Cinese ed il bisogno di energia che
l’ha accompagnata negli ultimi decenni si sposa oggi con una radicata
convinzione che la ricerca di fonti di energie rinnovabili possa essere la ricetta
per una crescita sostenibile. Questo lavoro si propone di studiare gli effetti sul
settore delle energie rinnovabili in Cina, dei massicci piani d’investimento pubblici
e degli sforzi di regolamentazione normativa degli ultimi anni.
Esame
International Economics and Business
III EMBA – MIP Politecnico di Milano
Ottobre 2009
2. 2
INDICE
Introduzione ..........................................................................................................3
1. La legge sulle Energie Rinnovabili del 2006 .....................................................5
1.1 Obiettivi e Principi....................................................................................5
1.2 Quadro Normativo ...................................................................................6
2. Breve analisi dei meccanismi di trasmissione degli stimoli governativi al settore
delle energie rinnovabili ed ipotesi di analisi del caso cinese. ..............................9
2.1 Domanda aggregata, sviluppo sostenibile ed incentivi fiscali .................9
2.2 La Cina, la transizione all’economia di mercato e l’obiettivo del prossimo
paragrafo. ........................................................................................................14
3. Effetti della politica energetica sulla domanda e sulla produzione di energie
rinnovabili............................................................................................................16
3.1 Risultati dell’analisi degli indicatori nel settore delle energie rinnovabili
cinesi …………………………………………………………………………….…...16
3.2 Focus sull’eolico e sul fotovoltaico.........................................................20
4. Conclusioni .....................................................................................................24
Bibliografia..........................................................................................................25
3. 3
Introduzione
L’attenzione mondiale per i cambiamenti climatici e’ uscita dall’ambito puramente
accademico e degli ambienti ambientalisti per diventare oggetto di analisi dei
governi di tutto il mondo come possibile motore di sviluppo. La battaglia
ambientale non è più percepita come una zavorra ma, al contrario, come
opportunità di crescita delle economie. In questo nuova visione si colloca l’azione
del governo Cinese che – come questo lavoro cercherà di dimostrare – ha
messo al centro della sua agenda politica il business verde ben consapevole
della fame di energia che alimenta il suo modello di crescita.
L’equazione che cercheremo di risolvere e’ quella che vede da un lato, gli
investimenti governativi nelle energie alternative e, dall’altro, la crescita
economica misurata nella domanda e nella produzione di energie rinnovabili.
I leader cinesi ritengono fondamentale sostenere una crescita economica con
tassi elevati come quelli cui hanno abituato il mondo1
(8-10% crescita PIL anno-
su -anno) attraverso una traiettoria diversa da quella attuale, che vede la Cina il
luogo ideale dove produrre prodotti a bassa tecnologia ed elevato tasso di
manodopera e che, invece, vorrebbero deviare verso la produzione di prodotti e
servizi “indigeni” ad alta tecnologia e valore aggiunto (16).
Le energie rinnovabili costituiscono un’ottima opportunità di sviluppo come
testimonia un recente studio dell’Agenzia Internazionale dell’Energia secondo il
quale la Cina può diventare leader nel business del carbone pulito sviluppando
innovazioni tecnologiche in grado di essere esportate verso altri paesi.
Un dato poco conosciuto è che la Cina è oggi il primo produttore mondiale di
pannelli solari (23)
L’ambizione espressa dalla Cina è di portare il peso delle energie rinnovabili -
entro il 2020 – dall’8% di oggi, al 16% del totale (28). Il più grande inquinatore del
pianeta sembra determinato a fare sul serio.
L’attenzione dei mercati dei capitali (ad esempio la creazione di fondi
specializzati in progetti di supporto alle aziende cinesi per ridurre le emissioni);la
nascita di joint ventures specializzate in energie rinnovabili e la quantificazione
dei costi che l’inquinamento ambientale ha sul PIL (nel 2004 una stima del
National Bureau of Statistics cinese indicava nel 3,05% la riduzione del PIL
attribuibile a tale causa), giustificano lo sforzo del governo cinese nel definire le
condizioni necessarie per lo sviluppo di un mercato delle energie rinnovabili;
sforzo concretizzatosi nel recente piano di investimento di 220 MLD di dollari
finalizzato a finanziare l’industria verde (fonti rinnovabili,auto elettrica, motore
ibrido, risparmio energetico).
1
Orefice G. Sdogati F. Quadro macroeconomico della Repubblica Popolare Cinese – Maggio
2009 – MIP. Il PIL e’ cresciuto anche del 14% nei primi anni ‘90
4. 4
L’analisi si svilupperà attraverso lo studio dei lavori disponibili in letteratura, e
citati nella bibliografia, integrando la documentazione con la ricerca di indicatori
statistici legati alla produzione ed al consumo di energie rinnovabili in grado di
evidenziare la correlazione con le politiche d’investimento e con il recente
quadro normativo predisposto dal governo cinese.
Il primo paragrafo descriverà il quadro normativo predisposto negli ultimi anni dal
governo Cinese per garantire l’insieme di regole e norme essenziali per la
nascita e lo sviluppo del mercato delle energie rinnovabile.
Il secondo paragrafo si soffermerà su come il modello della domanda aggregata
Keynesiana possa essere considerato con particolare riferimento al tema della
crescita sostenibile delle economie moderne e saranno riportati alcuni esempi di
utilizzo delle politiche fiscali di alcuni governi sullo sviluppo del settore delle
rinnovabili. Saranno inoltre anticipate le linee di sviluppo del terzo paragrafo
focalizzato sul mercato Cinese.
Il terzo paragrafo cercherà di individuare le relazioni tra la distribuzione e la
tipologia delle politiche energetiche cinesi ed alcuni indicatori della domanda di
energie rinnovabili in Cina quali l’andamento della produzione di energie
rinnovabili, la crescita dei consumi, la struttura dell’intero settore delle rinnovabili
cinesi. Si analizzeranno i dati disponibili negli anni 2006 e 2007 con particolare
riferimento all’eolico ed al fotovoltaico che costituiscono le voci più rilevanti – in
termini di investimenti fatti - delle rinnovabili.
Il quarto paragrafo raccoglierà le conclusioni del lavoro.
5. 5
1 La legge sulle Energie Rinnovabili del 2006
1.1 Obiettivi e Principi
La Cina è uno dei maggiori consumatori di energia del mondo, basti pensare che
dalle stime sia dell’International Energy Agency che del Department of Energy i
fabbisogni di energia primaria mondiale aumenteranno del 55% tra il 2005 ed il
2030 e che questo aumento sarà assorbito per il 74% dai paesi emergenti; tra
questi Cina e India contano per il 45%. L’aumento dei fabbisogni energetici ha
due implicazioni rilevanti per la Cina: il primo è che le sue risorse interne non
saranno in grado di supportare la crescita prevista (27,34); il secondo è che ci
sarà un forte impatto ambientale.
In questo scenario la Cina ha compreso l’importanza strategica delle energie
rinnovabili ed ha iniziato un percorso normativo mirato ad incentivarne l’utilizzo e
lo sviluppo. Con la legge sulle energie rinnovabili del gennaio 2006 ed il
conseguente National Climate Change Program del 2007 il governo cinese cerca
da una parte di assicurarsi l’energia per sostenere la propria crescita, dall’altra di
proteggere l’ambiente. Questa attenzione all’ambiente non deve sorprendere in
quanto nel Settembre del 2006 l’Ufficio Nazionale di Statistica congiuntamente
all’Amministrazione Statale per la Protezione dell’Ambiente hanno pubblicato il
primo resoconto che legava PIL ed inquinamento da cui è emerso che, nel 2004,
la perdita economica causata dall’inquinamento è stata pari al 3,05% del PIL.
La Legge sulle energie rinnovabili si pone i seguenti obiettivi:
Enfatizzare l’importanza che il governo cinese da al settore delle energie
rinnovabili con l’intento di attirare ed incrementare l’interesse di possibili
investitori.
Rimuovere le barriere allo sviluppo del settore industriale delle energie
rinnovabili al fine di accelerarne lo sviluppo e la commercializzazione.
Stabilire un sistema di finanziamento per mitigare gli alti costi di avvio che
le imprese del settore delle energie rinnovabile devono sostenere rispetto
alle energie tradizionali
Definire un chiaro piano di sviluppo delle energie rinnovabili con chiari
obiettivi al fine di fornire maggiori garanzie alle aziende che vogliono
investire nel settore.
Stimolare la ricerca e sviluppo nel settore delle energie rinnovabili al fine
di avere un sistema industriale autosufficiente.
Educare e sensibilizzare la popolazione all’utilizzo di energie rinnovabili.
I principi su cui si basa sono i seguenti:
6. 6
Combinare la responsabilità del governo con gli obblighi per i cittadini,
cioè il governo è responsabile di sviluppare l’industria delle energie
rinnovabili, ma i cittadini (privati e industrie) saranno incoraggiati ed in
alcuni casi obbligati ad usare le energie rinnovabili
Combinare intervento pubblico con il mercato, cioè il governo contribuirà
alla costruzione del mercato delle energie rinnovabili attraverso sia la
definizione di regole e norme sulla competizione, sui progetti di sviluppo,
sugli incentivi economici, ma anche attraverso politiche di stimolo per
incoraggiare le aziende del mercato a sviluppare le energie rinnovabili.
Combinare la domanda attuale con gli sviluppi futuri, cioè stimolare
l’utilizzo delle energie rinnovabili mature come solare, biomasse, biogas e
idriche, ma anche fornire incentivi per lo sviluppo di nuove tecnologie per
incrementarne la domanda ed il mercato.
1.2 Quadro Normativo
In linea con gli obiettivi ed i principi descritti precedentemente, la Legge sulle
Energie Rinnovabili ha prodotto un quadro normativo che regolamenta lo
sviluppo delle stesse e che include:
Obiettivi sia economici che tecnologici
Obbligatorietà della connessione alla rete elettrica nazionale
Regolamentazione dei prezzi dell’energia e sistemi di incentivazione
Condivisione dei costi per la generazione delle energie rinnovabili
Investimenti ed incentivi
Obiettivi
La legge definisce obiettivi nazionali per lo sviluppo delle energie rinnovabili,
questi obiettivi sono diversi per tipologia di tecnologia (idrica, eolica, solare e
biomasse) e mirano a garantire un mix di energie che sia coerente con le risorse
disponibili, le condizioni economiche e la domanda di energia. Inoltre, sia
l’utilizzo sia lo sviluppo di ogni tecnologia e’ regolamentato da specifiche norme.
Gli obiettivi nazionali sono in seguito declinati a livello provinciale in accordo con
le autorità locali e gli operatori sul mercato. Nella tabella seguente sono riportati
gli obiettivi nazionali definiti per le varie tecnologie di energie rinnovabili che, se
verranno raggiunti, porteranno nel 2020 al 16% la percentuale delle rinnovabili
sul consumo energetico previsto totale (22)2
.
2
RELaw Assist- Renewables Energy Law in China – Issues Paper June 2007 by Baker &
McKenzie - Renewable Energy Generators of Australia and the Chinese Renewable Energy
Industries Association
7. 7
Tecnologia 2010 2020
% Energie rinnovabili sul
totale consumi energetici
10% 16%
Idrico 180 GW 300 GW
Biomasse 5.5 GW 30 GW
Eolico 5 GW 30 GW
Solare 50 MW 1,8 GW
Collettori Solari 150 milioni m2
300 milioni m2
Biogas 15 miliardi m2
30 miliardi m2
Combustibili liquidi 2 miliardi di tonnellate 10 miliardi di tonnellate
Connessione alla rete elettrica nazionale
La legge contiene due elementi fondamentali:
tutta l’energia generata da sorgenti rinnovabili deve essere acquistata
tutte le aziende produttrici di energia elettrica devono fornire servizi di
collegamento alla rete elettrica nazionale (inclusa la costruzione del
collegamento)
Ciò crea un legame tra chi vende energia elettrica e chi produce energia
rinnovabile; i primi, utilizzando la rete elettrica che è nazionale, sono obbligati ad
acquistare tutta l’energia rinnovabile prodotta, i secondi, a loro volta, sono
obbligati a legarsi alla rete elettrica nazionale. Inoltre nelle aree non coperte dalla
rete nazionale lo stato sovvenziona progetti di generazione di energia rinnovabile
al fine di favorirne l’espansione.
Definizione dei prezzi
Il prezzo è sicuramente una delle barriere principali alla diffusione delle energie
rinnovabili giacché il loro costo di produzione è mediamente molto più elevato
delle energie tradizionali. Per questo motivo la legge sulle energie rinnovabili
delega la definizione del prezzo allo State Council che deve essere ”di stimolo
allo sviluppo e all’utilizzo delle energie rinnovabili, di essere economico e
ragionevole, e di essere costantemente aggiornato coerentemente con lo
sviluppo delle tecnologie” (Capitolo 5 articolo 19). Lo State Council ha seguito
due approcci differenti per la definizione del prezzo coerentemente con i dettami
della legge; la definizione di un prezzo fisso per legge ed un processo di gara su
un contratto di fornitura di un certo quantitativo di energia (vince chi fa il prezzo
più basso e soddisfa altri requisiti tecnici e di localizzazione geografica).
8. 8
Ad esempio per il solare fotovoltaico il governo approva ogni progetto e sulla
base delle caratteristiche dello stesso fornisce una sovvenzione in modo che la
tariffa venga definita ad un “prezzo ragionevole” (la ragionevolezza del prezzo
sottostà sempre all’approvazione dell’autorità); mentre per l’eolico si usano gare
basate su prezzo e localizzazione dell’impianto.
Condivisione dei costi
Come detto in precedenza , essendo le energie rinnovabile ancora in fase di
sviluppo il loro costo è molto più alto rispetto alle energie tradizionali. Per questo
motivo la legge sulle energie rinnovabili prevede anche dei meccanismi di
“condivisione dei costi” sia con i consumatori sia con le utilities. L’ente preposto a
definire questi meccanismi è lo State Council. Attualmente il metodo più usato è
quello di un sovraccarico sul prezzo di vendita dell’energia.
Investimenti ed incentivi
La legge sulle energie rinnovabili prevede un sistema di incentivazione sia per
aziende (nazionali ed estere), che intendono investire in energie rinnovabili in
Cina, che per l’utilizzo di energie rinnovabili in civili abitazioni o impianti
industriali. Tale sistema si sviluppa attraverso diversi strumenti:
deduzione delle tasse in caso di investimenti nell’installazione di sistemi
basati su energie rinnovabili sia industriali che domestici; sul prezzo
dell’energia nel caso si faccia ricorso a quelle rinnovabili; sull’importazione
di impianti per la produzione di energie rinnovabili (14)
creazione di un fondo speciale che fornisce aiuti gratuiti o prestiti a tassi
agevolati alle aziende che investono o sviluppano progetti in Cina sulle
energie rinnovabili
incremento delle tasse e diminuzione dei sussidi sulle energie tradizionali
al fine di diminuire il gap tra i prezzi delle rinnovabili e delle tradizionali
(anche se questo approccio è spesso politicamente difficile da
implementare)
9. 9
2 Breve analisi dei meccanismi di trasmissione degli stimoli
governativi al settore delle energie rinnovabili ed ipotesi di
analisi del caso cinese.
2.1 Domanda aggregata, sviluppo sostenibile ed incentivi fiscali
La valutazione dell’efficacia dei cospicui piani d’investimento nelle energie
rinnovabili per stimolare l’economia nel futuro immediato e produrre crescita nel
lungo periodo e’ oggetto di studi sia nel vecchio che nel nuovo continente.
Accanto alle necessità di garantire una crescita sostenibile i capi di governo si
trovano a fronteggiare una difficile situazione economica.
La comprensione dei meccanismi di trasmissione delle politiche di investimento
sui settori interessati e’ argomento che gli economisti hanno sempre studiato e
che recentemente ha subito un ritrovato interesse nell’acceso dibattito nato
soprattutto negli Stati Uniti in occasione del disegno di legge federale che ha
destinato 60 miliardi di dollari per investimenti nell’energia (programmi di risparmi
energetico, prestiti per la costruzione di grandi impianti che utilizzano fonti
energetiche dal sole e dai biocombustibili).
La tabella seguente riporta i piani di stimolo dei governi mondiali nel periodo
2008/ primo quarto 2009 3
.
I cambiamenti climatici hanno accompagnato l’industrializzazione e la rapida
crescita della popolazione che nello scorso secolo e’ triplicata passando da 2 a
3
Toward a Transatlantic Green New Deal – World Watch Institute for the Heinrich Boll
Foundation 2009. La tabella – presente nel lavoro citato – e’ tratta da uno studio della HSBC
Global Research e mostra come a fronte di 2,2 trilioni di euro, circa 340 miliardi del piano di
stimoli, possano essere etichettati come “verdi”.
10. 10
6 miliardi e si prevede che nel 2050 passerà da 6 a 9 miliardi di individui e dove
Cina, India ed Africa saranno le aree con la maggior concentrazione. India e
Cina continueranno a crescere, con quest’ultima che probabilmente raggiungerà
gli attuali livelli di consumo degli Stati Uniti nei prossimi decenni4
.
La necessità di individuare una traiettoria di crescita sostenibile – sostenibile
secondo la definizione classica: … sviluppo che indirizzi i bisogni del presente
senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro -
e’ ,come dicevamo, al centro dell’agenda di politici ed economisti.
Infatti la de-carbonizzazione del mondo e’ - dai piu’ - vista come un’enorme
opportunita’ di investimento.5
Un mercato – quello dei prodotti e servizi a basso
consumo di carbone - valutato in 500 miliardi di dollari per anno.6
Guardando all’equazione delle domanda aggregata se gli investimenti crescono
(in fonti alternative di energia) – ceteris paribus – cosi fara’ la domanda
aggregata7
.
In realta’ alcuni studiosi hanno affrontato in modo piu’ organico questo tema.
Crescita economica ed emissione di CO2 seguono andamenti strettamente
correlati.
Ridurre le emissioni di carbone del 50% nel 2050, cosi come suggerito dal
Intergovernmental Panel on Climate Change (2007) – organismo interno alle
Nazioni Unite nato per stimare il rischio provocato dai cambiamenti climatici ed
informare i leader politici - per raggiungere l’obiettivo di contenere a 2 gradi
Celsius l’aumento di temperatura, sembra confliggere con la traiettoria di crescita
dell’economia, fortemente dipendente dal consumo di energia fossile (si vedano i
due grafici seguenti per la stretta correlazione tra crescita ed emissioni di CO2).
4
He J. - Rebalancing China’s Economy – World Bank China Research paper No.7, 2007
5
Rapporto Stern 2006 –The Economics of Climate Change. Cambridge University Press. I costi
di mitigazione della decarbonizzazione stimati nell’ 1% del PIL annuo mondiale.
6
Rapporto Stern 2006 – Capitolo 12
7
Helm D. Professor of Energy Policy – University of Oxford –Climate change: sustainable
growth,markets and institutions – April 2007
11. 11
Jonathan Harris della Tufts University 8
sostiene che a parità di tecnologie
disponibili, di investimenti e di comportamenti di consumo, la riduzione di CO2
possa portare ad una recessione e ad un tasso di disoccupazione crescente.
Alternativamente, una veloce trasformazione delle tecnologie energetiche e
dell’industria stimolerebbe la crescita economica, orientandola verso l’efficienza
energetica e verso l’uso di fonti energetiche non basate sul carbone.
8
Jonathan M. Harris. Ecological macroeconomics: consumption,investment, and climate
change.– Global Development and Environment Institute, Tufts Univeristy - Real-world
economics review no.50.
12. 12
La soluzione e’ di incentivare gli investimenti che migliorino il ”benessere” ma
che non contribuiscano ad un maggior consumo di prodotti di materiali ed
energie non rinnovabili.
La classica equazione della domanda aggregata
Y=C+I+G+(X-M)
puo’ essere riscritta con una divisione dei diversi termini secondo un’opportuna
classificazione:
Y=[Cg+Cs+Cm]+[Ime+Imc+In+Ih]+[Gg+Gme+Gs+Gmc+Gn+Gh]+(X-M)
dove Cg e Gg sono i consumi privati e pubblici di beni non durevoli e di servizi
ad elevato consumo di energia (es. i trasporti); Cs e Gs i consumi privati e
pubblici di servizi di capitale umano (esempio la formazione); Cm consumi
privati di beni durevoli; Gmc investimenti pubblici in iniziative che riducono l’uso
di energia (ad esempio in infrastrutture di telecomunicazioni); Gme investimenti
pubblici in attività che implicano un elevato consumo di energia ;Gn investimenti
pubblici in “capitali naturali” (cioè ad esempio investimenti volti a preservare le
foreste 9
); Gh investimenti pubblici in capitale umano; Ime investimenti privati in
attività che implicano un elevato consumo di energia ; Imc investimenti in
attività che riducono l’uso di energia; In investimenti in “capitali naturali”; Ih
investimenti in capitale umano.
Aggregando i diversi addendi nel modo seguente:
Y=[Cg+ Ime+ Gg +Gme] +[Cs+Cm+ Imc+In+Ih+ Gs + Gn + Gmc +Gh]+(X-M)
il secondo termine puo’ essere “incrementato” generando crescita sostenibile. La
transizione verso sistemi di generazione di energia rinnovabili (in generale non
basati sul carbone) potrebbe quindi generare crescita governando
opportunamente gli addendi dell’equazione della domanda aggregata.
Sempre sul fronte delle politiche fiscali da adottare, il modello Keynesiano di
base prevede – come noto – che anche la variazione del livello delle imposte
possa servire ad influenzare la spesa aggregata, influenzando il reddito
disponibile nel settore privato10
.
L’introduzione delle cosiddette tasse verdi porterebbe ad una riduzione della
domanda aggregata ma il gettito da esse generato potrebbe essere investito in
settori legati al miglioramento dell’ambiente11
; così come sostiene Paul Krugman:
9
The critical natural capital. Ecological Economics 44 (2003) - Skanberg K.& al - Swedish
National Institute of economic research -
10
Frank R. Bernanke B.- Principi di Economia – pp 589
11
Paul Krugman – Economisti per Caso: gli economisti diventano ecologisti – Garzanti 2000
13. 13
tasse da far pagare per far svolgere attività nocive (inquinare) piuttosto che
meccanismi di aste per ottenere diritti ad inquinare.
UK, Danimarca ed Olanda hanno finanziato lo sviluppo del settore della
produzione di energia eolica attraverso l’uso di tasse sul consumo di carbone e
di elettricita’ generata da combustibile fossile.12
Sono presenti in letteratura alcuni studi che hanno stimato gli effetti di opportune
politiche fiscali come strumento di stimolo all’utilizzo ed alla produzione di
energie rinnovabili. Qui citiamo quello del Center for Resource Solutions (CRS)
del 2005 13
che individua i seguenti benefici dei piani di incentivi fiscali:
sono estremamente flessibili: possono essere applicati in modo selettivo
ad alcuni settori; a particolari energie rinnovabili; per limitati periodi di
tempo.
Riducono direttamente i costi di investimento per produttori e consumatori
di energie rinnovabili.
Hanno un impatto immediato sul settore industriale.
Sono facili da comprendere.
Tra le diverse tipologie di incentivi fiscali quelli legati agli investimenti ed alla
produzione hanno mostrato un maggior impatto nello stimolare la diffusione
delle energie rinnovabili.
Sul fronte degli investimenti – Investment Tax Credit (ICT) - gli incentivi fiscali
riducono il costo del capitale iniziale nei progetti legati alle energie rinnovabili,
come nel caso del fotovoltaico 14
ma non garantiscono alcuno stimolo per la
produzione, azione svolta invece da incentivi sulla produzione (Production Tax
Credit - PTC).15
La figura seguente mostra come l’adozione di piani di incentivo alla produzione
(PTC) nel settore dell’eolico negli Stati Uniti abbia fatto crescere la quota di
energia prodotta, attraverso questa fonte, in modo significativo 16
. L’esperienza
statunitense, ma non solo, ha evidenziato la necessità di stabilire e comunicare
la durata dei piani di incentivo (i cosiddetti cicli di termine/estensione). In altri
termini, imprese ed investitori hanno bisogno di certezze sulla “Politica” di
sostegno e sulla durata di quest’ultima nel sostenere piani di incentivi fiscali nel
lungo termine.
12
Piscitello E. & Bogach V. - Financial Incentive for Renewable Energy Development –World
Bank Discussion No 391, International Workshop Amsterdam 1997
13
Lo studio citato e’ stato ripreso in un lavoro del gennaio 2009 presso la Facolta’ di economia di
Pretoria - A literature study of renewable energy tax incentive – Nortje Dola .
14
Si veda Renewable Tax Credit - del World Resources Institute – issue 4.
15
Si rimanda al paragrafo 3 per la valutazione dell’impatto del meccanismo ICT sul settore eolico
cinese.
16
Wyser R. & al – Using the Federal Production Tax Credit – Lawrence Berkeley National
Laboratory – November 2007
14. 14
L’efficacia però di incentivi fiscali può essere limitata se il debito d’imposta di chi
può usufruire dei benefici fiscali e’ basso; e’ quindi essenziale combinare questo
strumento di incentivo ad altre forme di stimoli a favore delle energie rinnovabili,
come politiche monetarie verdi con tassi d’interesse “preferenziali” per
investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica.
2.2 La Cina, la transizione all’economia di mercato e l’obiettivo del
prossimo paragrafo.
Nel corso degli ultimi decenni la Cina ha dimostrato – almeno dalla fine degli
anni ’70 – di credere fermamente nell’uso di politiche macroeconomiche
Keynesiane17
.
In particolare sul fronte delle politiche fiscali, il governo cinese ha sempre dato
prova di fiducia nella loro efficacia per stimolare la domanda aggregata. Nel
1998 durante la crisi finanziari asiatica, l’allora premier Zhu Rongji – in una
conferenza stampa – espresse chiaramente che la strategia che avrebbe
adottato per raggiungere un tasso di crescita dell’8% nel 1998, sarebbe passata
attraverso lo stimolo della domanda interna con un piano di investimenti volto
alla costruzione di ferrovie, autostrade, e nell’industria high-tech (400 miliardi di
dollari ad anno)18
.
Gli anni ’90 hanno segnato la fine di una fase di evoluzione politico ed
economica del paese iniziata nel 1978 – con un graduale processo di apertura
alle economie del resto del mondo - e conclusasi nel 1993 con l’adozione, da
parte del Partito Comunista Cinese, di un modello di “economia socialista di
mercato”.19
17
Chow G. – China’s economic transformation – 2002. In particolare il capitolo 7 descrive la
storia della politica macroeconomica cinese.
18
Chow G. opera citata
19
Orefice G. Sdogati F. - citato
15. 15
Cosi come evidenziato nel grafico seguente, il peso dell’agricoltura è andato
scemando a favore di una significativa crescita dei servizi e, soprattutto,
dell’industria20
.
Un modello di crescita basato su grandi investimenti, guidato dall’industria e
bisognoso di energia e risorse materiali.
Nel prossimo paragrafo cercheremo di valutare le relazioni tra la produzione e la
domanda di energia rinnovabile in Cina – con un focus sul biennio 2006-2007 – e
le politiche fiscali definite nella legge sulle rinnovabili del gennaio 2006, con
particolare riferimento al settore eolico ed fotovoltaico.
Ci aspettiamo di trovare una significativa crescita della produzione e del
consumo di energie rinnovabili nel periodo in esame ed un aumento degli
investimenti privati e pubblici nel settore delle rinnovabili.
20
Grafico tratto dal lavoro di J. He e L. Kuijis della World Bank China – Research Paper n.7 – op.
citata.
16. 16
3 Effetti della politica energetica sulla domanda e sulla produzione di
energie rinnovabili
3.1 Risultati dell’analisi degli indicatori nel settore delle energie rinnovabili
cinesi
L’analisi si basa sui dati messi a disposizione dall’Istituto Nazionale di Statistica
Cinese21
e si e’ concentrata sulle voci seguenti:
1. Produzione totale di energia dal 1990 al 2007 divisa per tipologia.
2. Consumo totale di energia dal 1990 al 2007 diviso per tipologia.
Il focus sui settori eolico e fotovoltaico è stato sviluppato attraverso le fonti citate
nella bibliografia e nelle note riportate a pie pagina.
Tutti i dati sono disponibili fino al 2007, limitando a solo 2 anni (2006 e 2007) le
considerazioni relative agli impatti della politica energetica cinese in seguito
all’applicazione della legge sulle energie rinnovabili del 2006.
Per i dati concernenti il punto uno e due, l’Istituto Nazionale di Statistica Cinese
identifica solo quattro tipologie di energia: Carbone, Petrolio, Gas Naturale e,
raggruppando in un’unica voce Eolico, Nucleare, Idrico e tutte le altre diverse
fonti di energia - incluse le rinnovabili - che chiameremo per comodità “Fonti
Alternative”. Questa semplificazione ci ha costretto a fare un’assunzione molto
forte, difatti abbiamo supposto che le varie fonti di energia incluse nelle “Fonti
Alternative” abbiano avuto sempre lo stesso peso percentuale nel corso dei vari
anni. La tabella seguente - che riassume i consumi di elettricità suddivisi per
fonte di energia - supporta la nostra ipotesi. Si evince, infatti, che i pesi
percentuali rimangano pressoché costanti dal 1990 al 2007.
1990 1995 2000 2005 2006 2007
Idrico 20% 19% 16% 16% 15% 15%
Termico
(carbone,petrolio
, …)
80% 80% 82% 82% 83% 83%
Nucleare 0% 1% 1% 2% 2% 2%
I grafici sotto riportati riassumono un’analisi della produzione per fonte di energia
ed il loro peso percentuale sulla produzione totale:
21
www.stats.gov.cn
17. 17
Da questa prima analisi si nota come ancora tutte le fonti di energia alternativa
abbiano un’incidenza molto marginale ed assai lontana dagli obiettivi fissati dalla
legge sulle energie rinnovabili.
Il carbone è ancora la fonte di energia principale senza rilevanti variazioni in
termini di peso percentuale e sebbene sia le fonti alternative sia il gas abbiano
aumentato il loro peso percentuale, dal 2006 in poi non si nota un salto in avanti
significativo rispetto agli anni precedenti.
La predominanza dell’utilizzo del carbone è giustificata dal fatto che il carbone è
una risorsa disponibile in Cina e quindi, in un periodo di forte crescita economica
con un incremento della domanda di energia assai elevato (come evidenziato
dalla pendenza della curva della produzione negli ultimi anni), l’utilizzo di fonti
disponibili sul proprio territorio è un’opzione estremamente allettante, nonostante
le politiche di incentivazione delle rinnovabili. Basti pensare che entro il 2012 la
18. 18
Cina abbia previsto la costruzione di 800 centrali a carbone di nuova
generazione con un tasso di crescita della capacità produttiva pari a 1GW ogni 5
giorni.
Va comunque rilevato un aspetto importante relativo agli anni 2006 e 2007 dove,
come mostra il grafico sottostante, la crescita percentuale anno su anno delle
fonti alternative è stata significativamente maggiore sia di quella del carbone sia
del petrolio. Tale risultato è un segnale di una tendenza che comunque dovrà
essere confermata ed analizzata nei periodi successivi.
Abbiamo in seguito raffrontato la curva dei consumi delle energie rinnovabili con
quella della produzione come evidenziato nel grafico seguente.
19. 19
Lo studio del grafico evidenzia che:
le curve si sovrappongono; questo farebbe supporre che produzione e
domanda coincidono (coerentemente con uno dei principi della legge
sulle energie rinnovabile che impone l’acquisto di tutta l’energia prodotta
da fonti rinnovabili)
negli anni dell’applicazione della legge (2006 e 2007) la pendenza della
curva indica un aumento in percentuale anno su anno rilevante.
L’andamento delle curve di produzione e consumi delle fonti alternative negli
anni 2006 e 2007 trova uno stretto legame con gli investimenti sulle energie
rinnovabili in Cina come si evince da grafici seguenti che mostrano gli
investimenti in (41):
Venture Capital e Private Equity, ovvero tutti gli investimenti in equity, sia
di fondi di venture capital sia di fondi private equity, nelle società che
sviluppano tecnologie sulle energie rinnovabili.
Asset financing, ovvero tutti gli investimenti in progetti per la generazione
di energie rinnovabili finanziati sia tramite equity sia tramite debito.
20. 20
Dai grafici si denota come il settore privato in Cina abbia ancora un impatto
marginale sugli investimenti (addirittura in calo tra 2006 e 2007), mentre è
evidente il formidabile incremento dell’Asset Financing che in sostanza
raddoppia di anno su anno nel 2006 e nel 2007, anni di applicazione delle legge
sulle energie rinnovabili, e che porta la Cina, con oltre 10 miliardi di dollari
investititi, ad essere nel 2007 seconda solo agli Stati Uniti (16 miliardi di $).
3.2 Focus sull’eolico e sul fotovoltaico
Abbiamo anche cercato di analizzare alcune delle singole fonti di energia
rinnovabile e ci siamo concentrai sull’eolico e sul fotovoltaico in quanto
costituiscono le due voci su cui si sono concentrati i maggiori investimenti, cosi’
come riportato nel Renewable Report del 200722
.
Nel 2007 gli investimenti mondiali nel settore delle energie rinnovabili hanno
raggiunto la cifra di 148,4 miliardi di dollari con un incremento del 60% rispetto al
200623
e con il settore eolico a trainare la crescita.
Per l’eolico sono disponibili i dati forniti direttamente dal “China Electricity
Council” che ci hanno permesso di fare alcune considerazioni che riportiamo di
seguito.
La tabella seguente mostra come la crescita della capacità installata dell’eolico
abbia avuto un incremento rilevante tra il 2004 ed il 2007, con un picco
specialmente nel 2006 e nel 2007 anni in cui è entrata in vigore la legge sulle
energie rinnovabili:
2004 2005 2006 2007
Incremento MW prodotte anno su anno 197 502 1330 3300
Indice di crescita anno su anno 100% 155% 166% 147%
Capacità Installata (MW) 764 1266 2600 5900
Indice di crescita cumulata 35% 66% 105% 127%
L’incremento della capacità installata sembra quindi aver beneficiato della
politica di stimolo attuata dal governo cinese, difatti, alle aziende che si sono
aggiudicate le gare di concessione governativa per lo sviluppo dell’eolico, il
governo cinese :
ha garantito l’acquisto dell’energia prodotta (che è funzione della capacità
installata) da parte delle provincie in cui sono stati installati gli impianti
(questo sembra confermare che produzione e domanda coincidono)
ha riconosciuto un premio di 0,001 RMB per ogni kWh prodotto al fine di
mitigare i maggiori costi di produzione rispetto alle fonti tradizionali. Il
22
Renewables 2007 Global Status Report –www.ren21.net
23
Global Trends in Sustainable Energy Investment 2008 - United Nations Environment
Programme and New Energy Finance Ltd. 2008 – pag.8
21. 21
premio non è pagato subito ai produttori di energia e ai distributori ma
contribuisce ad un fondo che nel 2007 ha raccolto 300 milioni di euro. Nel
2008 il premio è stato incrementato a 0,002 RMB.24
L’efficacia delle politiche di sostegno del governo Cinese trova conferma
nell’analisi contenuta nel report del Global Wind Energy Council del 2008.
Il grafico seguente riporta date ed eventi più significativi:
In realtà, come anticipato nel paragrafo precedente, i meccanismi di incentivo
fiscale implementati sull’eolico (ICT senza alcun incentivo sulla produzione) ha
fatto si che nel 2007 dei 6 GW di capacita’ installata, ben 2 GW non fossero in
uso. Lo stesso rapporto mostra come il sostegno del governo cinese allo
sviluppo dell’eolico si sia anche tradotto in una forte presenza statale nelle
aziende di produzione. Tale intervento ha accelerato la crescita del numero di
aziende cinesi nel settore eolico che sono balzate nel giro di due anni da 2 a 70,
con un impatto sulle quote di mercato verso le aziende straniere che riportiamo
nel grafico seguente:
24
Dati contenuti nel Global Wind 2008 Report del Global Wind Energy Council
22. 22
Un andamento di crescita simile all’eolico si nota anche nella produzione di
energia elettrica tramite il fotovoltaico, come mostrato dal grafico seguente
(sorgente GMT Research). Dal 2006 al 2008, anni di applicazione della legge, la
capacità installata ha seguito un andamento costantemente crescente sia
sull’anno (100%) che sul cumulato.
La crescita del settore si è avuta non solo in termini di capacità installata ma,
anche, sul fronte della produzione di “celle” e di capacità manifatturiera .25 26
25
L’industria cinese fotovoltaiaca si basa sulla tecnologia dei cristalli di silicio ed utilizza apparati
importati dalle nazioni industralizzate.
26
Nel marzo del 2007 circa il 90% della produzione di celle e moduli era diretta verso I mercati
esteri (Germania, Giappone,…) – fonte SolarPlaza – Enormous Growth of Chinese PV Industry
23. 23
Gli istogrammi e i valori percentuali riportati nel grafico della figura precedente
danno ragione di una linea di crescita che è passata da bassi valori percentuali
ad un terzo della produzione mondiale dei wafer di silicio e dei componenti dei
sistemi di produzione (moduli fotovoltaici). La Cina è il primo produttore mondiale
di celle solari grazie alla presenza di 30 produttori locali - nel 2008- attivi
nell’industria; 27
industria che è decollata solo negli ultimi anni e che trova
nell’export il suo principale mercato di sbocco.
Annual Photovoltaic Production, Select Countries and Europe, 1995-2006
Year
United
States Japan Europe China Taiwan India Others Total
1995 34,8 16,4 20,1 77,7
1996 38,9 21,2 18,8 88,7
1997 51,0 35,0 30,4 125,8
1998 53,7 49,0 33,5 154,9
1999 60,8 80,0 40,0 201,3
2000 75,0 128,6 49,8 2,5 10,5 10,5 276,8
2001 100,3 171,2 73,9 3,0 3,5 12,5 21,6 386,0
2002 120,6 251,1 122,1 8,0 8,0 19,1 18,2 547,1
2003 103,0 363,9 200,2 9,0 17,0 23,1 32,2 748,4
2004 138,7 601,5 311,8 35,0 40,0 31,1 35,4 1.193,5
2005 154,0 833,0 476,6 134,0 88,0 35,5 65,0 1.786,1
2006 201,6 926,9 678,3 369,5 177,5 43,4 123,6 2.520,8
Megawatts
Source: Compiled by Earth Policy Institute from Worldwatch Institute, Signposts
2004 , CD-Rom (Washington, DC: 2005); Prometheus Institute, "23rd Annual Data
Collection - Final," PVNews , vol. 26, no. 4 (April 2007), pp. 8-9.
E’ importante sottolineare – a supporto delle considerazioni fatte sulla politica di
spesa pubblica cinese – il progetto finanziato dal governo centrale – The Village
27
La figura e’ tratta da uno studio pubblicati negli atti del 5 International Symposium on Advanced
Science and Technology of Silicon Materials – ottobre 2008, Hawaii – di Jane Wu - A Survey of
Chinese PV Industry: Recent Situation and Prospect
24. 24
Electrification Program – volto a fornire energia, per mezzo del fotovoltaico, ad
oltre 20.000 villaggi nelle regioni ovest del paese entro il 2010 – in modalità non
connessa alla rete di distribuzione – ed avendo come obiettivo ambizioso la
copertura di tutte le popolazioni rurali della Cina nel 2015.
Tale progetto si colloca sulla scia di una precedente iniziativa lanciata nel 2001
dal governo cinese e denominata Sending Electricity to Townships con
l’obiettivo di portare elettricità a circa 1 milione di cittadini in nove province.
Progetto conclusosi nel 2004 con l’installazione di 20MW dal fotovoltaico, 840KW
dall’eolico e 240MW dall’idrico con un impegno da parte del governo di 240
milioni di dollari per sussidiare l’acquisto degli impianti.28
Complessivamente – come indicato nel Medium-to-Long-Term Development
Plan per le energie rinnovabili del settembre 2007 – gli investimenti previsti dal
Governo Cinese per raggiungere i target definiti nella legge ammonteranno a 251
miliardi di $ (2006-2020).
Un dato d’interesse che conferma concretamente l’impegno del governo cinese
sulle rinnovabili e’ la spesa in Ricerca e Sviluppo che nel biennio 2006-2007 ha
visto la Cina seconda solo al Giappone (615 milioni $ e 978 milioni $
rispettivamente)29
.
4 Conclusioni
La promulgazione della Legge sulle Energie Rinnovabili in Cina nel Gennaio del
2006 ha dato un impulso visibile a tutto il settore. Nel biennio 2006-2007 la
crescita percentuale anno su anno delle fonti alternative è stata
significativamente maggiore sia di quella del carbone che del petrolio. Sia la
produzione sia i consumi delle rinnovabili hanno seguito un traiettoria di crescita
praticamente identica, coerentemente con la direzione indicata nel testo della
legge e – a nostro avviso – grazie alla ricchezza dei meccanismi di incentivo
contenuti nel testo. La legge ha recepito le esperienze fatte in altri paesi
implementando meccanismi di stimolo fiscali sia sul fronte degli investimenti che
della produzione.
Nell’eolico in soli due anni il numero di aziende cinesi che operano nel settore è
passato da 2 a 70.
Riprendendo l’equazione della domanda aggregata, nella formulazione che
abbiamo visto, appare evidente come il governo Cinese abbia deciso di far
crescere alcuni dei termini che spingono verso uno sviluppo sostenibile.
Ricordiamo gli investimenti in Ricerca e Sviluppo; i piani di finanziamento come Il
Sending Electricity to Townships; gli 11 miliardi di $ di investimenti diretti del
governo nelle rinnovabili nel solo 2007 (asset finance)
Ma appare altrettanto evidente che il peso delle fonti di energie tradizionali
continuerà a pesare per un’economia che rimane, comunque, il secondo
30
consumatore mondiale di energia.
28
Si veda http://www.nrel.gov/docs/fy04osti/35788.pdf - National Renewable Energy Laboratory
29
Global Trends in Sustainable Energy Investment 2008, pag 28 – opera citata
30
Global Trends in Sustainable Energy Investment 2008, pag. 52 – opera citata
25. 25
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