Dolceacqua, il borgo pittoresco di Monet, è uno dei borghi più belli della Liguria, vero e proprio epicentro della val Nervia.Nel corso dei secoli, ai piedi del castello, si sviluppò il quartiere della Terra, con una struttura a gironi concentrici attorno alla roca, legati fra loro da rampe e scalinate
1. DOLCEACQUA – IL BORGO DI MONET
Dolceacqua, il borgo pittoresco di Monet, è uno dei borghi più belli della
Liguria, vero e proprio epicentro della val Nervia.Nel corso dei secoli, ai
piedi del castello, si sviluppò il quartiere della Terra, con una struttura a
gironi concentrici attorno alla roca, legati fra loro da rampe e scalinate.
Alla metà del Quattrocento, la crescita dell'abitato portò alla creazione
del nuovo quartiere Borgo, al di là del torrente.
I due nuclei vennero collegati da un elegante ponte a schiena d'asino a
un solo arco, lungo 33 metri, dando a Dolceacqua la fisionomia che
ancora oggi incanta il visitatore e che tanto bene sintetizzò Claude Monet
nel 1884 quando definì il ponte «un gioiello di leggerezza in un borgo
straordinariamente pittoresco». Ai piedi del ponte ( dove si trova anche
un ampio e comodo parcheggio) c'è l'oratorio di San Filippo Neri.
Attraversato il ponte, non resta che dedicarsi all'esplorazione del
quartiere Terra che, dato il poco spazio disponibile, crebbe in altezza,
fino ad arrivare a case di cinque e sei piani; oggi conserva intatta la sua
atmosfera medievale e presenta angoli di grande suggestione. Appena
varcato il ponte, comincia l'avvolgente via al Castello, strada principale
del borgo, ricca di botteghe e laboratori artistici, che dopo averlo tagliato
da un lato all’altro sale verso la fortezza. A destra si trova uno dei vicoli
più curiosi, le scasasse: un collegamento tra il ponte e la piazza della
parrocchiale scavato al livello del torrente, e probabilmente usato per
scopi difensivi. Nell'ampia piazza ai piedi del borgo si trova la parrocchiale
2. di Sant' Antonio Abate, di origini quattrocentesche, ma oggi in forme
barocche.
A ridosso della chiesa si trova palazzo Doria, dove la famiglia si trasferì
una volta abbandonato il castello. Poco distante c'è il palazzo Garoscio,
con le raffinate decorazioni delle volte e i due camini in ardesia. Oggi
ospita la pinacoteca, la biblioteca comunale, l'archivio comunale e la sede
della banda cittadina. Il paese è dominato e protetto dalla mole del
castello.
3. Le trasformazioni e le diverse destinazioni d'uso sono ancora evidenti:
oggi, visitandolo, si possono ammirare le strutture militari, gli spazi di
servizio, le prigioni dal lato rivolto al borgo, mentre dall'altro lato — con
un ampio cortile a separare — gli ambienti residenziali e di
rappresentanza. Oggi il castello ospita la sede imperiese dell'Enoteca
Regionale: qui è possibile degustare verse tipologie di Rossese oltre a una
larga rappresentanza delle produzioni enologiche liguri.
4.
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