2. Turismo balneare
• E’ di gran lunga la tipologia più importante, infatti
copre oltre la metà delle presenze.
• Si distinguono due tipi di località:
-fase pioniera, primi decenni del XX secolo, livello
di spesa medio alto, Lido di Venezia
-turismo di massa, anni ’50, ’60, livello di spesa
medio basso, Jesolo, Caorle, Bibione,
Sottomarina (Venezia), Rosolina (Rovigo).
4. Città d’arte
• Decisamente al primo posto Venezia, seguita da
Verona (Arena, casa di Giulietta, San Zeno),
Padova (Sant’Antonio, cappella Scrovegni, caffè
Pedrocchi, le piazze), Vicenza con gli edifici
progettati da Palladio).
• Da ricordare anche Treviso ed una miriade di
centri minori come Bassano (Vi), Asolo (Tv), le
città murate della provincia di Padova
(Cittadella, Este, Montagnana, Monselice)
5. • E' caratterizzato da numerosi ARRIVI, brevi soggiorni, forte
capacità d'attrazione del flusso estero; elevata spesa
giornaliera, ridotta stagionalità.
• Sempre maggioritari gli stranieri; la componente italiana risulta
penalizzata dalla rilevazione, sia per effetto di una massiccia
presenza di ricettività “sommersa”, che per il fenomeno del
pendolarismo turistico
• Gli esercizi alberghieri assicurano circa il 75% della capacità
ricettiva e sono in fase di riqualificazione e rafforzamento,
soprattutto nelle fasce medio alte
• Si tratta di un turismo di breve durata (2 gg. di permanenza
media) e ad elevata spesa giornaliera
• Buona la performance degli ultimi anni, sostenuta da un
incremento della domanda soprattutto estera (molto più
variegata nella composizione rispetto alle altre tipologie
turistiche).
6. Venezia sorge su un arcipelago di 118 isole, collegate da 400 ponti e unite alla
terraferma da un ponte ferroviario e uno stradale. Arteria principale è il Canal
Grande, che si snoda con un tracciato a "S" rovesciata dalla stazione ferroviaria di
Santa Lucia a San Marco. In questa veduta aerea si riconosce il ponte di Rialto.
7.
8. Punto di divisione tra il bacino di San Marco, il Canal Grande (a destra) e il
Canale della Giudecca (a sinistra), la Punta della Dogana ospita l'antico
edificio della Dogana da Mar, costruito alla fine del XVII secolo da Giuseppe
Benoni. Dietro all'edificio, l'inconfondibile sagoma bianca della chiesa di Santa
Maria della Salute
9.
10.
11.
12.
13. Situato nel cuore della città di Verona, il celebre anfiteatro romano del I secolo d.C. è
uno degli edifici meglio conservati dell'architettura romana. Utilizzata nell'antichità per
combattimenti tra gladiatori e per spettacoli di belve feroci, l'Arena di Verona dal 1913
accoglie manifestazioni canore e teatrali di risonanza internazionale.
Piazza Brà
Adige VERONA
14. Una veduta della facciata del Palazzo del Consiglio, uno dei più pregiati esempi di
architettura rinascimentale veneta, affacciato sulla suggestiva piazza dei Signori,
nel centro di Verona. Il fascino della piazza è dato dalla presenza di esempi
architettonici di epoche diverse.
15. Principale monumento dell'architettura civile medievale di Verona, eretto per volere
di Cangrande II della Scala tra il 1354 e il 1357, Castelvecchio è costituito da un
imponente edificio in mattoni con torri e merlature lungo le mura esterne. In primo
piano nella foto, il Ponte Scaligero, a tre arcate e torrioni merlati, che collega
Castelvecchio all’opposta sponda dell’Adige.
16. Modello per numerosi edifici teatrali rinascimentali, questo teatro fu iniziato da Andrea
Palladio nel 1580 e terminato da Vincenzo Scamozzi. La sala semiellittica in legno,
ornata di stucchi, è coronata da un portico con nicchie e statue. La scena, costituita da
un’architettura fissa con porte e strade in prospettiva, è concepita come una sorta di città
ideale che si ispirava alle strade di Vicenza.
VICENZA
17. L’industria tessile (soprattutto lana) è sempre stata un settore di punta dell’economia
vicentina. La Lanerossi, fondata da Francesco Rossi a Schio nel 1817 e così
denominata a partire dagli anni Cinquanta, agli inizi del secolo era il primo lanificio
d’Italia. I suoi stabilimenti sono qui ritratti in una foto del 1923. Dopo aver diversificato le
sue attività, nel 1987 è stata rilevata dalla Marzotto, industria laniera di Valdagno,
andando così a costituire uno dei maggiori gruppi tessili del mondo.
18. La basilica di
Sant'Antonio
chiamata "il
Santo". Costruita
tra il XIII e il XIV
secolo, la basilica
presenta una
commistione di
stili diversi: la
parte anteriore, e
in particolar
modo la facciata,
è costituita da
elementi
romanici, mentre
le otto cupole e i
campanili che la
sovrastano sono
di chiara
ispirazione
orientale.
PADOVA
19. Una veduta del Palazzo della Ragione, nel centro storico di Padova, fra la piazza della
Frutta e la piazza delle Erbe. Costruito nel 1219 come sede del tribunale del Comune, fu
rimaneggiato nel secolo successivo.
20. La cappella degli Scrovegni venne costruita nel 1303 nell'Arena di Padova; Giotto,
realizzò gli affreschi negli anni 1305-1306. Trentotto riquadri disposti su tre registri
lungo le pareti della navata La cappella custodisce inoltre alcune sculture di Giovanni
Pisano (1250-1314).
21. Uno scorcio del passaggio porticato che collega il canale dei Buranelli con la piazza
Rinaldi, a Treviso. Vicoli stretti e tortuosi, una fitta rete di canali che attraversa il
centro storico, notevoli monumenti ed edifici di età medievale e rinascimentale
sono le caratteristiche salienti della città veneta. Notevole è anche la cinta muraria
cinquecentesca, circondata da fossati in gran parte trasformati in viali asfaltati e in
giardini.
22. Particolare dell’elegante facciata del Palazzo rinascimentale dei Rettori, a Belluno, città
definita una "piccola Venezia di montagna" per i motivi architettonici, che in gran parte
richiamano quelli della capitale veneta. L’edificio, la cui costruzione ebbe inizio nel 1491,
è ora sede della Prefettura. Altro monumento di grande interesse è il Duomo, dove sono
custoditi dipinti di Jacopo Bassano, Palma il Giovane e Cesare Vecellio.
24. Nel cuore del Veneto, sulle rive del fiume Brenta, padovani e veneziani costruirono tra il
XVI e il XVIII secolo splendide residenze di campagna. Fra queste, notevole è Villa
Pisani, oggi più nota come Villa Nazionale di Stra costruita intorno alla metà del
Settecento. Luogo di villeggiatura della famiglia Pisani, ebbe ospiti illustri come
Napoleone e Vittorio Emanuele II. Le sale conservano affreschi dei migliori artisti veneti,
tra cui il mirabile soffitto del salone da ballo di Giambattista Tiepolo del 1761-62. Intorno
alla villa si estende un magnifico parco, che racchiude un labirinto.
25. ll paesaggio invernale fa da sfondo a uno dei capolavori di Andrea Palladio: villa
Foscari, più nota come "la Malcontenta". Venne edificata fra il 1550 e il 1560 nei
pressi di Mira (Ve). L'interno della villa è decorato da preziosi affreschi. Il patriziato
veneto del XVI e XVII secolo usava commissionare agli architetti più celebri del
tempo, come Palladio e Scamozzi, sontuose dimore di campagna, il cui stile ispirato
alla classicità greco-latina fu imitato in tutto il mondo nei secoli successivi.
26. Villa Barbaro, costruita a Maser, presso Treviso, intorno al 1560, è una delle
nobili dimore di campagna progettate da Andrea Palladio. Lo stile dell'edificio
riprende i motivi dell'architettura romana del periodo classico, come dimostra il
frontone centrale, con fregi che ornano la facciata
27. Veduta del celebre Ponte Vecchio, sul Brenta, disegnato dal Palladio. Più volte
distrutto e ricostruito, il ponte è simbolo della città di Bassano del Grappa.
29. Le mura duecentesche di Montagnana, vivace cittadina agricola e industriale della
provincia di Padova. Con un perimetro di 1925 m, le mura circondano
completamente il centro storico, a pianta rettangolare: hanno 4 porte, 24 torri
merlate in pietra e in cotto, e sono cinte da un fossato. Il monumento di maggiore
interesse della cittadina veneta è il duomo gotico-rinascimentale, che conserva
all'interno affreschi del XV secolo e una Trasfigurazione del Veronese.
30. Il borgo medievale di Cittadella, sorto presso la riva sinistra del Brenta, è difeso da
poderose mura, interrotte da ventotto torri e quattro porte. Di fronte a Porta Padova
svetta la Torre di Malta, fatta costruire da Ezzelino da Romano (1194-1259),
signore di Vicenza, Verona e Padova.
31. Una veduta della
piazza Castello,
nel cuore di
Marostica. La foto
riprende la celebre
partita a scacchi,
giocata da
personaggi in
costume
quattrocentesco
sulla grande
scacchiera
disegnata sul
selciato.
32. Turismo montano
• Province di Belluno, Vicenza e, limitatamente, Verona.
• Doppia stagionalità (estate ed inverno), diversi livelli di
spese (elevato come Cortina, più popolare come
Asiago).
• Tentativo di rilancio con il turismo naturalistico con
l’istituzione di parchi e lo sportivo (free climbing,
parapendio, mountain bike, ecc.)
• Si tratta di una tipologia in crisi, a cui manca l’apporto
della componente estera, e su cui pesa
negativamente il crescente pendolarismo invernale,
che riduce l’ utilizzo delle strutture ricettive
35. Una veduta di Cortina d'Ampezzo, situata in splendida posizione in una vasta conca
delle Dolomiti, è tra le più rinomate e prestigiose località turistiche italiane,
conosciuta e frequentata a livello internazionale.
36. Scenografica veduta della Val di
Funes, nel Trentino-Alto Adige
orientale, sullo sfondo del gruppo
dolomitico delle Odle, a nord-ovest
del gruppo del Sella. Culminanti nei
3025 m del Sass Rigais, le Odle
sono fra i gruppi più accidentati e
fratturati dall'azione disgregatrice
degli agenti atmosferici sulla
dolomia, la roccia di cui sono
costituite le Dolomiti. Ricche di
torri, bastioni e ardite guglie,
assumono spettacolari colorazioni
con la luce del tramonto.
Veduta delle Tre Cime di
Lavaredo, nelle Dolomiti
orientali, sul confine con l’Alto
Agige. Il gruppo montuoso,
situato a nord-est del lago di
Misurina, è costituito da tre
blocchi rocciosi denominati
Cima Grande, Cime Ovest e
Cima Piccola.
37. Turismo termale
• Il distretto euganeo (Abano, Montegrotto,
Battaglia, ecc.) presenta acque sulfuree
ad elevata temperatura ed è frequentata
da molti stranieri
• Recoaro è frequentato prevalentemente
da italiani per le sue acque oligominerali.
39. IL DISTRETTO EUGANEO
• Gli stranieri sono maggioritari ed anche la loro permanenza
media è leggermente superiore a quella nazionale e ben
distribuita nel tempo
• La nazionalità estera maggioritaria è quella Austro-Tedesca,
seguita dagli Svizzeri e dai Francesi
• Le strutture alberghiere, che garantiscono il 90% della capacità
ricettiva, sono di elevata qualità (11 alberghi a 5 stelle) e
forniscono un’offerta diversificata e servizi sempre più
sofisticati, che si estendono dalle cure sanitarie a quelle di
bellezza, allo sport, alle attività congressuali e formative.
• La programmazione di visite culturali nei numerosi centri storico
artistici dell’area Euganea e Veneta, di circuiti naturalistici sui
vicini Colli Euganei e la valorizzazione dei prodotti
enogastronomici e di eventi folcloristici completano l’offerta
turistica del comprensorio e mirano ad allungare i tempi di
permanenza degli ospiti.
41. ORIGINE DEL TERMALISMO
ZONA DI ALIMENTAZIONE
Piccole Dolomiti
Profondità raggiunta 3000-4000 m
ZONA DI RISALITA
Bacino Euganeo
Particolari condizioni strutturali
CIRCUITO IDROTERMALE
RECOARO MONTI COLLI COLLI
PASUBIO TERME LESSINI BERICI EUGANEI MONSELICE
12
42. I Fanghi termali EuganeiI Fanghi termali Euganei
la fangoterapia conferisce
unicità al Bacino Termale
combinando le peculiari
proprietà dell’acqua termale a
quelle del fango
43. IL FANGO TERMALE EUGANEOIL FANGO TERMALE EUGANEO
E’ UNA “E’ UNA “ARGILLA AZZURRA NATURALE”ARGILLA AZZURRA NATURALE”
estratta attualmente dalestratta attualmente dal
Lago Costa d’Arquà e dal Lago di LispidaLago Costa d’Arquà e dal Lago di Lispida
44. APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
ALLAGAMENTO CON ACQUA TERMALEALLAGAMENTO CON ACQUA TERMALE
IMMISSIONE NELLE VASCHE DEGLI STABILIMENTI TERMALIIMMISSIONE NELLE VASCHE DEGLI STABILIMENTI TERMALI
MATURAZIONEMATURAZIONE
L’ECOSISTEMA E IL PROCESSO DI MATURAZIONEL’ECOSISTEMA E IL PROCESSO DI MATURAZIONE
comparsa dicomparsa di
diatomee e cianoficeediatomee e cianoficee
45. Turismo Lacuale
• Sponda veronese del lago di Garda (Malcesine, Brenzone, Torri, Garda,
Bardolino, Lazise, Peschiera).
• Gli stranieri, in prevalenza Tedeschi, appaiono decisamente maggioritari,
almeno nella frequentazione degli esercizi ricettivi; ciò non significa che i
Nazionali non soggiornino al Lago di Garda, semplicemente le presenze
italiane sono “nascoste” dal proliferare delle seconde case di proprietà.
• Le strutture alberghiere sono di qualità medio elevata e coprono il 25% della
capacità ricettiva; tra gli esercizi complementari notevole importanza
rivestono i campeggi e i villaggi turistici.
• La buona performance gardesana degli ultimi anni è da attribuirsi ai
massicci investimenti in campo promozionale e strutturale ed alla vivacità
imprenditoriale degli operatori, che hanno puntato ad uno sviluppo turistico
diversificato e rivolto non solo al tradizionale soggiorno, ma anche alle
attività congressuali, sportive, ai parchi naturali e di divertimento (PARCO A
TEMA: GARDALAND), alle attrattive enogastronomiche per attenuare il
problema della stagionalità.
46. Molti luoghi sulle rive del lago di Garda
sono diventati importanti centri turistici.
Su un piccolo promontorio del lato
veronese del lago, alle falde del monte
Baldo, sorge Malcesine, edificata
intorno a un'antica rocca scaligera.
I resti della cosiddetta "Villa di
Catullo", nei pressi di Sirmione,
Brescia sulla sponda meridionale
del lago di Garda. Nell’epoca
romana la cittadina fu una nota
località termale, frequentata tra
l’altro, come vuole la leggenda,
dal poeta Catullo, che la celebrò
in un famoso carme.
47. Turismo Naturalistico
• IL DELTA DEL PO. Nonostante la frammentazione delle terre
emerse, sono possibili suggestivi itinerari in un ambiente del tutto
particolare, fatto di aree modificate dall'uomo, attraverso le
bonifiche, e di ampi spazi naturali, con isolette, canneti, barene,
dove nidificano gli uccelli acquatici.
• I COLLI EUGANEI, gruppo montuoso a sud ovest di Padova, la cui
origine è frutto di una fase vulcanica non esplosiva, seguita da fasi
di sedimentazione e successiva erosione esogena della superficiale
roccia sedimentaria. Lo sconsiderato sfruttamento della roccia
vulcanica da parte dell'uomo ha determinato la creazione di ampie
cave, che ormai fanno parte del paesaggio. Interessanti itinerari
conducono alle ville venete 500/700esche, al Monastero di Praglia,
alla medievale Arquà Petrarca. Percorsi a piedi consentono un
contatto diretto con le forme di vegetazione, le coltivazioni e gli
insediamenti umani propri dell'area.
48. La regione deltizia del
Po in un'immagine dal
satellite. Il delta padano,
dalla caratteristica
pianta a forma
triangolare. Inizialmente
si è verificata la
formazione di una serie
di tomboli al largo dalla
costa, che hanno dato
quindi origine a piccole
lagune interne, in
seguito colmate dai
sedimenti fluviali.
Delta del Po
49. Pianura alluvionale del Polesine che corrisponde in gran parte alla provincia di
Rovigo. L'area, soggetta a inondazioni, richiede continue opere di
sistemazione idraulica, in particolare per il controllo e l'arginatura dei fiumi Po e
Adige, che nel loro tratto terminale scorrono pensili (cioè sopraelevati rispetto
alla pianura circostante)
50. Veduta di un ambiente anfibio della regione deltizia del Po. Il maggiore fiume italiano
sfocia nell'Adriatico suddividendosi in cinque rami fluviali e formando un vasto delta (400
km²) dove l'alternarsi di terra, acqua salata marina e acqua dolce fluviale costituiscono
un ambiente di grande interesse naturalistico.
51. Oltre al Parco NAZIONALE delle
Dolomiti Bellunesi
ed ai Parchi REGIONALI
Parco regionale dei Colli Euganei (Padova)
Parco regionale del Delta del Po (Rovigo)
Nel Veneto sono presenti:
Parco regionale del Fiume Sile
(9 comuni in provincia di Treviso,
1 a Padova e Venezia)
Parco regionale dei Monti Lessini (Verona Vicenza)
Parco regionale delle Dolomiti d’Ampezzo Belluno
52. Turismo d’affari
• Verona presenta le Fiere più importanti ma
anche Padova, Vicenza e Treviso con la
loro rete diffusa di piccole e medie imprese
attirano frequenti viaggi d’affari.
Turismo religioso
• Il centro più conosciuto a livello mondiale è
decisamente Padova con la Basilica di
Sant’Antonio. Vicenza con la Madonna di
Monte Berico ha una dimensione più
locale.