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CONGRESSO STRAORDINARIO CIRCOLO PD GIOIA DEL COLLE
INTERVENTO DOCUMENTO POLITICO - PROGRAMMATICO
“E’ doveroso innanzitutto salutare tutti voi per la partecipazione a questo congresso straordinario
del PD di Gioia.
Saluto e ringrazio i dirigenti e le istituzioni dei vari livelli rappresentativi del PD.
Apro il mio intervento con una premessa che ritengo fondamentale per spiegare a tutti voi presenti
e a chi attraverso l’informazione alla città conoscerà i contenuti di questo documento politico-
programmatico che sto per presentare, ed il perché di questo mio ritorno sulla scena politica.
Dopo quattro mandati da consigliere comunale e da amministratore, nel 2012 con una lettera aperta
alla città di cui ho sempre avuto un buon rapporto , informavo i cittadini delle ragioni per cui dopo
tanti anni di impegno politico basato sulla coerenza onestà e lealtà, era arrivato il momento di
mettermi da parte e togliere il disturbo a quanti mi avevano considerato un ingombro della politica,
lasciando quindi spazio al nuovo. Purtroppo i fatti che recentemente hanno turbato la nostra città
hanno tolto la fiducia e la credibilità dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica.
Sono fiducioso che la verità dei fatti in corso di accertamento da parte della magistratura, farà
chiarezza su ciò che è accaduto.
Comprendo da parte vostra e di tutti i cittadini, l’ interrogativo del perché Tommaso Bradascio
dopo un silenzio di tre anni distaccato dalla politica, ed interessato solo a svolgere il ruolo di nonno
a tempo pieno, oggi si ripresenta seppure con un ruolo diverso? Quali sono oggi gli interessi che lo
spingono a prendere questa decisione? Sono dubbi legittimi per tutte quelle persone che alla notizia
della mia candidatura a coordinatore del Circolo PD di Gioia, mi hanno messo in guardia su cosa
stavo facendo ed il perché di questa scelta così coraggiosa in un momento così particolare per lo
scenario politico locale. Non è mancato però anche l’incoraggiamento e l’apprezzamento di tanti
cittadini responsabili che hanno apprezzato questo mio gesto e questo coraggio di affrontare una
situazione locale così delicata. Confesso a voi tutti che anch’io ho sofferto in questi ultimi anni
questo clima di incertezze, di cattiverie e di una politica sempre più allo sbando, che di fatto ha
contribuito ad affossare la crescita di un territorio. Naturalmente da ex consigliere ed
amministratore mi assumo le mie responsabilità, ma questa continua instabilità amministrativa mi
hanno portato a riflettere se valeva la pena dare un ulteriore mio contributo di impegno politico
basato sui valori e sul mio modo di fare politica ad esclusivo interesse della mia città, oppure
continuare ad essere indifferente su ciò che accade nella mia città. Ho preferito riprendere la strada
delle responsabilità che ognuno di noi ha il diritto ed il dovere di esercitare per dare un possibile
contributo al risveglio di una città sempre più in letargo. Mi propongo senza concorso questa sera a
coordinatore del PD locale dopo le dimissioni del segretario Massimo Labbate e il
commissariamento del circolo con la venuta di Iaia Calvio di cui per la sua onestà politica e
amministrativa è stata anche lei vittima di un sistema politico inquinato e corrotto nel suo paese. Da
segretario della Margherita ho firmato insieme a Donato Paradiso e a Gianni Valletta dei DS l’avvio
delle procedure per confluire tutti nel PD, ma non ho mai fatto la tessera perché ritenevo affrettata
questa decisione politica. Difatti non sono mancate in questi anni polemiche interne, la fuoriuscita
degli iscritti dal partito, le cronache sempre più frequenti riportate dai giornali locali, fino ad
arrivare a chiudersi in una lunga pausa di riflessione e di silenzio nella città. Dopo queste mie brevi
considerazioni e consapevole di affrontare con coraggio questa nuova avventura, voglio mettere la
mia esperienza per affrontare con tutti voi e con chi ha voglia di impegnarsi il rilancio di questo
partito. L’inizio di questo nuovo percorso non intendo farlo azzerando l’attuale classe dirigente, sia
perché non voglio assumere il ruolo di padre padrone, sia perche vanno valorizzare le tante risorse
interne che insieme ad altri che ne vorranno fare parte si può e si deve recuperare credibilità nei
confronti dei cittadini. Non devo convincere chi ha dei dubbi sulla mia persona e sul mio
operato dimostrato in campo, voglio ribadire però, che non ho mai avuto suggeritori e padrini
di cui prendere ordini, non ho mai esercitato la mia azione politica copiando i compiti dagli
altri, non ho mai fatto sponda a nessuno, ne tantomeno mi sono fatto condizionare dai vertici
del partito L’amicizia il confronto ed il rispetto delle persone è ben altra cosa rispetto al
consociativismo diffuso che ho sempre combattuto in tanti anni di politica e pagato in prima
persona.
Prima di accettare la candidatura a coordinatore del PD, ho sottoposto all’attenzione dei
rappresentanti locali , del Commissario del Circolo e del segretario Provinciale alcune condizioni
preliminari all’avvio di questo nuovo percorso, consapevole delle difficoltà a guidare una squadra in
cui è già avvenuta in precedenza la campagna acquisti e con l’apertura del mercato sono rientrati
altri giocatori che faranno parte di un gruppo capace di ritrovare unitarietà e spirito di spogliatoio.
Ho dovuto incontrare personalmente i vari rappresentanti locali per cercare di capire le vere ragioni
di questa frattura interna al Partito e porre le basi per celebrare un congresso unitario e lavorare per
recuperare consensi e soprattutto credibilità. Il cammino non è stato facile, Ritengo che una delle
principali cause di criticità vissute dal Partito sono riconducibili ad una inefficace azione sinergica
fra gruppo consiliare e Partito che ne ha indebolito la sua efficacia politica ed il rapporto con i
cittadini.
Per avviare un nuovo percorso bisogna mettere da parte le divisioni interne e personali che
impediscono di lavorare e produrre risultati;
Dobbiamo trovare la logica dello stare insieme ed evitare il rischio che la stagnazione politica
porti ad un immobilismo amministrativo;
Dopo i gravi fatti avvenuti nella nostra città, oggi tutti corrono ai ripari adottando regole e metodi
nuovi da mettere in atto per scongiurare in futuro eventuali comportamenti non coerenti con la linea
politica del partito. A differenza di tanti movimenti spontanei che nascono sul territorio, il Partito
Democratico è il primo partito che si è dotato di regolamenti, statuti,manifesto dei valori e codice
etico per far rispettare a pieno l’attività politica ed amministrativa. Un grande partito come il Partito
Democratico deve valorizzare gli iscritti e i suoi elettori che rappresentano la sua diffusa ossatura
territoriale e rivolgersi ai nuovi elettori, provenienti dagli altri partiti o alla loro prima esperienza
elettorale attraverso sistemi partecipativi e trasparenti in modo da contribuire alla naturale
evoluzione della linea programmatica del partito. Questo sistema di relazione tra cittadini e loro
rappresentanti politici metterà al centro della questione se sarà necessario il bisogno di
regolamentare ulteriormente la vita del circolo che opera sul territorio, in quanto elemento
principale abilitante il dibattito politico tra le persone comuni e gli attori della democrazia, Si è
avuto nel circolo PD, la pratica di un Partito visto come organizzazione personale e non come un
Partito visto come organizzazione sociale. Per un Partito visto come organizzazione sociale occorre
essere capaci di mettere al centro dell’attenzione il tema della “partecipazione consapevole” degli
iscritti e degli elettori alla formazione delle decisioni e alla possibilità di poter partecipare
concretamente alla assunzione di incarichi istituzionali. Con l’impegno ed il senso di responsabilità
del Commissario Iaia Calvio, del segretario provinciale Ubaldo Pagano e dei rappresentanti locali di
cui ancora ringrazio sono state fatte le dovute riflessioni e con senso di responsabilità nei confronti
della città è stata congiuntamente elaborata la sintesi di un documento unitario precongressuale di
linee guida, che ha garantito l’avvio di questo congresso unitario e porre le basi per l’elaborazione
di un documento politico-amministrativo che questa sera presento a voi iscritti ed elettori.
ANALISI E RIFLESSIONI SULLA POLITICA LOCALE
Gli ultimi scioglimenti anticipati delle Amministrazioni comunali di Gioia del Colle, rendono
indispensabile una riflessione sulle cause principali di questa concezione distorta della politica,
basata esclusivamente:
- Individualismo e ricerca ossessiva del potere, anche attraverso forme consociative, ed
intrecci dei ruoli amministrativi (politici) e gestionali (dirigenti, personale);
- Azzeramento del ruolo guida dei partiti come luogo di discussione, analisi e proposta
politica, e affermazione del potere dei singoli eletti;
- Mancata chiarezza da parte delle ultime Amministrazioni verso la città sulle vere cause di
instabilità politica che con i loro comportamenti hanno creato disservizi e mancanza di
sviluppo dell’intero territorio;
- Ridotta partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e mancato coinvolgimento nei rilevanti
processi decisionali, con conseguente sfiducia nelle istituzioni;
- Sviluppo di ambienti oligarchici finalizzati all’imposizione di disegni di potere all’interno
della società.
Con la consapevolezza che il principio di democrazia, alla quale si ispira il nostro partito,
richiama il tema delle regole, e che la normalizzazione delle azioni e dei comportamenti che il
partito attua, concorrono a sviluppare all’interno ed all’esterno di esso una “comunità
consapevole”, aspetto smarrito da tempo nel circolo e di cui si sente il bisogno di attuare alcuni
principi quali: Pubblicità e Trasparenza, Partecipazione consapevole, Rinnovamento della
classe politica. E’ noto a tutti che alla qualità morale e alla capacità amministrativa dei propri
rappresentanti, i partiti politici sul territorio sono sempre più valutati in funzione della presenza
attiva che esprimono sul territorio, della capacità di valorizzare le persone e della partecipazione
di massa alla vita democratica. Il Circolo del PD deve svolgere un ruolo strategico importante
perché rappresenta il primo anello della catena di partecipazione alla vita politica nella quale si
organizza la partecipazione responsabile e consapevole degli iscritti e degli elettori, svolgendo
per questo le funzioni contenute nell’art.49 della Costituzione. Un partito come il PD, aperto
alla società civile, ai movimenti ed alle associazioni si forma attraverso il lavoro svolto
all’interno dei Circoli i quali rappresentano l’unità territoriale di base che svolge attività politica
e che si rapporta con gli elettori e gli iscritti al partito nel territorio di competenza.
Dall’attuazione efficace della politica dei circoli derivano quindi i consensi al partito anche se
su di essi influiscono le scelte effettuate a livello centrale e la qualità della comunicazione
offerta ai cittadini.
COSA FARE
Preso atto di tutto ciò, si ritiene fondamentale che il PD locale, cerchi di avviare un processo di
graduale cambiamento partendo dal basso e dal territorio e per questo ridisegni i fattori
essenziali del modello di organizzazione del circolo: leadership cooperativa, organizzazione
snella e veloce, strategia con obiettivi chiari e tempi certi,metodo di lavoro che si fonda
sulle comunità, ( istituzione di tavoli tematici permanenti ), uso delle energie e delle risorse
in direzione del cambiamento e non della difesa dello status quo. Non dobbiamo vergognarci
di parlare con la gente, non dobbiamo reagire alle critiche e alle provocazione da qualsiasi parte
esse provengono, ma dobbiamo fare tesoro delle loro istanze e delle loro proposte per
rappresentargli al meglio nella nuova competizione elettorale. Una competizione che non si
baserà sulla ricerca affannosa della vittoria a tutti i costi come è avvenuto nel passato, il nostro
compito è quello di dimostrare di essere credibili e non certo intendo cadere nel tranello dei
condizionamenti o delle imposizioni di qualcuno. Per fare questo bisogna fare squadra ed
evitare qualsiasi forma di conflitti interni al partito che ad oggi ha portato un immagine distorta
nella città. Dobbiamo invece intensificare, discutere e rafforzare il dibattito interno sui
programmi, sulle proposte che saremo in grado di portare avanti, senza ricorrere al libro dei
sogni o a progetti copia incolla che mai saranno realizzati.
Per fare questo QUALI SONO LE CAUSE DA RIMUOVERE?
- La ricerca costante ed asfissiante di consensi all’interno del circolo e del Partito sottovaluta
l’importanza di recuperare consensi all’esterno nella società civile e genera conflitti e
divisioni non facilmente componibili;
- L’obiettivo di lavorare per la propria sopravvivenza ed ascesa politica in quanto pone in
secondo piano il processo di formazione ed attuazione della strategia del
Circolo,l’adattamento continuo ai cambiamenti che avvengono nella società e la possibilità
di lavorare con gli altri e per gli altri;
- Il controllo e l’interferenza delle correnti sovra comunali nella vita dei Circoli che è un
ulteriore motivo di divisione e che blocca l’adesione libera e responsabile delle persone.
Al fine di interrompere questo fenomeno di mancata stabilità politica che, a macchia d’olio si
sta estendendo nelle amministrazioni pubbliche, e porre in essere tutte le azioni necessarie per
prevenire e stabilire un clima di assoluta chiarezza per affrontare concretamente i problemi della
nostra città, è necessario rispettare le regole comportamentali oltre che dei principi e valori
fondanti che sono alla base per la scelta dei candidati nei vari livelli.
Occorre pertanto:
- Ridare centralità alla cittadinanza, con la partecipazione attiva di persone anche fuori dai
tradizionali schemi e schieramenti politici;
- Costruire una squadra di persone di buona volontà, coinvolgendo la parte sana della città
che attualmente vive ai margini tra indignazione, rabbia, disgusto della politica e tentazione
al non voto, aggregando e valorizzando chi abbia dimostrato serietà, impegno, coerenza e
lealtà, ricercando esperienze individuali come pregio e storia individuale come ricchezza,
per costruire un progetto di città chiaro e condiviso;
- Contrastare lo sviluppo di logiche di potere, favorendo la crescita di una nuova e sana
classe dirigente;
- Fissare criteri di chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle azioni, adottando
prioritariamente un decalogo di regole propedeutiche alla scelta dei candidati;
- Dare priorità ad una corretta informazione della città, evitando le distorsioni e le
mistificazioni degli ultimi tempi.
CON QUALI PRINCIPI FONDAMENTALI?
La costituzione di questo progetto presuppone il rispetto di tutti i regolamenti, statuti e codice
etico del Partito Democratico oltre che la condivisione di alcuni principi fondamentali:
- scelta del candidato sindaco attraverso la verifica dei requisiti essenziali ed adeguati al
ruolo da svolgere (autorevolezza, riconoscibilità, capacità professionali, organizzative e
gestionali, disponibilità, comprovata attenzione al bene comune, rappresentatività e capacità
di esposizione al pubblico), verificando l’assenza di condanne o procedimenti penali
pendenti;
- scelta degli assessori attraverso la verifica degli stessi requisiti essenziali richiesti al
candidato Sindaco;
- formazione delle liste dei candidati al consiglio comunale nel rispetto degli stessi requisiti
essenziali richiesti al candidato Sindaco. Ai candidati al Consiglio comunale è richiesto
l’impegno alle dimissioni qualora, nel corso del mandato, dovessero sorgere
contrapposizioni insanabili con il Coordinamento di coalizione;
- impegno a valorizzare i giovani, ;
- trasparenza finanziaria: obbligo di rendere note, prima della candidatura, e annualmente
per gli eletti, la dichiarazione dei redditi e la consistenza patrimoniale;
- impegno a seguire un codice deontologico durante la campagna elettorale.
L’elaborazione delle linee programmatiche dovrà prendere origine da un’analisi dettagliata
della situazione comunale. Tale attività dovrà essere svolta ascoltando cittadini ed associazioni e
tenendo conto delle loro indicazioni. Si applicherà, per le scelte di indirizzo strategico, la
“progettazione partecipata”, ossia l’individuazione degli obiettivi da raggiungere attraverso la
consultazione dei cittadini, veri attori della vita sociale, scardinando le logiche che hanno fin qui
ispirato le precedenti amministrazioni.
Si ritiene che la crisi della politica esplosa negli ultimi anni a Gioia del Colle possa essere
attribuita all’affermarsi di una concezione della politica che ha visto prevalere, in modo sempre
più diffuso, comportamenti basati su:
- Individualismo e ricerca ossessiva del potere;
- Consociativismo opportunistico finalizzato a garantire visibilità personale ed
accreditamento di gestione di fette di potere;
- Sviluppi di ambienti oligarchici finalizzati all’imposizione di disegni di potere
all’interno della società;
- Instabilità politica locale e mancata chiarezza alla città sulle cause di tali fallimenti
con conseguenti ripercussioni sullo sviluppo economico e sociale della città;
- Azzeramento del ruolo dei partiti e valorizzazione dei singoli eletti per interessi
personali e conseguente crescita del consenso elettorale;
Dopo una attenta analisi all’interno del partito di tutte le situazioni che hanno di fatto oscurato
l’azione politica locale e dopo aver messo in chiaro con estrema convinzione e determinazione
le regole ed i comportamenti che ognuno deve rispettare, assumendosi le proprie responsabilità
ad ogni livello, sarà nostro dovere di informare con ogni mezzo la città di questo nuovo
percorso al fine di raggiungere i livelli di credibilità che oggi sono lontani. Spesso in politica si
enunciano principi come trasparenza, lealtà,onestà, coerenza senza poi mettere in atto con
concretezza le promesse fatte agli elettori. Per queste ragioni a mio avviso il Circolo PD per un
reale rinnovamento e credibilità nei confronti della città, non deve cercare a tutti i costi alleanze
intrecciate ed anomale per vincere le elezioni. Aprire un dialogo con tutte le forze del
centrosinistra, confrontarsi con i movimenti civici e le associazioni per affrontare le tante
tematiche presenti sul territorio è un passo obbligato per formare eventuali alleanze.
CONSIDERAZIONI PROGRAMMATICHE
L’interruzione traumatica della passata consiliatura unitamente agli arresti determinatesi impongono
a tutte le forze politiche e in primo luogo al PD, alle stesse forze sociali ed economiche presenti nel
nostro territorio una profonda riflessione su quanto accaduto.
Una riflessione finalizzata all’individuazione dei motivi che hanno permesso il determinarsi di tali
eventi in modo tale da poter imprimere una forte discontinuità con il passato e in grado di
rideterminare nella comunità gioiese un clima di rinnovata fiducia.
Le persone coinvolte e per i ruoli da essi ricoperti, ci indicano la inderogabile necessità di
verificare ed eventualmente interrompere un circuito vizioso che appare coinvolgere e attraversare
la politica, i ruoli amministrativi, la società economica e l’apparato burocratico dello stesso Comune
di Gioia.
Una tale costatazione, impone a tutti i soggetti e ai portatori di interessi generali , la necessità di
intraprendere un percorso in grado di individuare e costruire nuove regole e procedure che
incorporano una rinnovata capacità di controllo sull’operato dei pubblici uffici unitamente ad un
sistema di informazione in grado di innalzare il livello di controllo e coinvolgimento dei cittadini e
delle parti sociali.
I partiti ed in particolare il PD, devono diventare sempre più permeabili alle istanze e alle esigenze
dei cittadini, delle forze economiche e sociali, individuando nuovi strumenti di comunicazione
interattiva interna ed esterna.
Più stringente e regolamentato deve essere il rapporto tra l’Amministrazione pubblica e i corpi
intermedi della società, cosi come più solido e reciproco deve essere in particolare nel PD, il
rapporto tra il Gruppo Consiliare, gli Amministratori, il Partito e i suoi iscritti.
Ai partiti , agli amministratori locali, è affidato il compito di parlare all’elettorato e di coinvolgerlo
attorno ad interessi generali,ovvero quegli interessi capaci di intraprendere al meglio i bisogni della
collettività. Solo in questo modo sarà possibile riaffermare il ruolo centrale e di protagonista della
comunità gioiese e per questa via, rafforzare la credibilità del partito.
Lo deve fare anche sul piano politico programmatico indicando linee guida di sviluppo idoneo ad
attrarre e promuovere nuovi investimenti produttivi superando il ridimensionamento produttivo ed
occupazionale determinatosi negli ultimi anni, testimoniato dallo scivolare nelle classifiche
provinciali e regionali in ordine al reddito individuale, al calo degli investimenti pubblici e privati.
Occorre impegnarsi in una politica di marketing sulle infrastrutture presenti e da creare,
accentuando in questo modo il nostro rilancio competitivo del nostro territorio accrescendo la
qualità dei servizi offerti alle imprese. Il coinvolgimento della Regione Puglia e del Ministero dello
Sviluppo e delle Infrastrutture è indispensabile per creare una rete sinergica di proposte per il
rilancio di un area ex Ansaldo strategica dal punto di vista logistico ( autostrada,ferrovie, centrale
sull’asse Bari-Taranto e collegamenti con la Basilicata..
Va quindi favorita la competitività economica della nostra città privilegiando gli investimenti
produttivi e dei servizio rispetto alla rendita e agli investimenti speculativi e parassitari.
Molto occorre ancora fare sul fronte dei servizi sociali alla persona e alla collettività ,occorre
individuare i fattori che producono disagio e malessere, uscendo dai confini dell’assistenzialismo
spesso non controllato e monitorato e promuovere politiche di prevenzione, coesione sociale e
solidarietà contrastando discriminazione, solitudine.
Vanno individuate precise linee programmatiche di sviluppo che siano perseguibili, realizzabili,
nella consapevolezza delle scarse risorse economiche a disposizione degli Enti locali, ricercando il
miglior utilizzo delle risorse economiche demandate dai livelli regionale e nazionale.
Tutto ciò partendo dalla consapevolezza che l’Ente Comune unitamente a tutte le altre strutture
economiche di emanazione pubblica devono recuperare un rapporto fiduciario con i cittadini
migliorando il suo livello di efficienza ed efficacia in un ottica di servizi offerti, economicamente
sostenibili.
Vanno riviste con occhio critico le esternalizzazioni effettuate così come vanno riviste le modalità
di affidamento degli appalti e delle concessioni in un ottica di trasparenza, di pubblicità dei bandi e
delle procedure unitamente ad una intensificazione dei controlli sia in fase di affidamento sia in fase
di consegna dei lavori svolti.
E in ogni caso, appalti che garantiscano nei ribassi d’asta, la salvaguardia del costo del lavoro e dei
costi della sicurezza sul lavoro.
Sul piano politico programmatico va prospettata una visione dello sviluppo in cui sia garantita la
partecipazione degli attori sociali ed economici ed orientata ad un recupero delle vocazioni
territoriali del nostro Comune in un’ottica moderna di integrazione tra le varie filiere produttive ed
incorporando mezzi e tecnologie della società dell’informazione. La città metropolitana deve
diventare uno strumento degli Enti Locali finalizzata a migliorare la competitività del territorio e
progettare insieme lo sviluppo economico.
Vanno intensificati i rapporti con il settore agricolo attraverso una fase di ascolto per conoscere le
loro problematiche e peculiarità territoriali e rafforzare il dialogo con le organizzazioni di categoria
affinchè possono vedere nella P.A. un interlocutore autorevole e attento alle istanze da loro poste.
Il rilancio e la valorizzazione della cultura locale deve passare attraverso una qualificazione degli
eventi che si organizzano. Bisogna interrompere il clientelismo delle piccole manifestazioni locali
personalizzate e vuote di contenuti, e pensare ai grandi eventi come attrazione e valorizzazione del
turismo con una direzione artistica non certo della politica ma da persone qualificate e piene di
proposte e idee.
Va predisposta in tempi utili e con una progettazione partecipata con tutti gli attori economici del
territorio la partecipazione del nostro comune ai bandi regionali utilizzando i finanziamenti
comunitari e nazionali su precisi assi di interventi che per che per quanto ci riguarda, possono
essere così in breve sintetizzati:
< interventi a favorire di giovani start up di imprese innovative e creative ;
< interventi per la digitalizzazione dei processi amministrativi e dei servizi digitali della
PA a cittadini e imprese;
< interventi di sostegno agli investimenti delle imprese turistiche e della filiera cultura,
turismo, spettacolo;
< internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali e dei prodotti;
< interventi a favore di reti d’impresa locali per il consolidamento produttivo e
commerciale delle micro, piccole e medie imprese, per l’accesso al credito e all’efficientamento
energetico delle imprese e degli edifici pubblici;
< interventi per l’ottimizzazione dei rifiuti urbani in ambito ARO;
< interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e naturale anche
a dimensione sovra comunale;
< interventi per la promozione e consolidamento di politiche attive del lavoro rivolte
prioritariamente a disoccupati di lungo periodo, giovani, donne;
< interventi per il rafforzamento di imprese sociali e finalizzati all’inclusione sociale e
contro le discriminazioni, al disagio abitativo e di riorganizzazione e rafforzamento dei servizi
territoriali socio sanitari e sanitari non ospedaliera;
< interventi a favore del comparto agroindustriale e zootecnico;
< interventi per la formazione e per la qualificazione degli edifici scolastici;
Una programmazione economica che per essere efficacemente attuata, ha bisogno di un quadro
politico e di alleanze, coerente, solido, definito e che per il PD non può che stare dentro il solco
solido del centro sinistra.
Le esperienze precedenti ci dicono che “alleanze marmellata” e “raccogliticce” non solo sviluppano
una scarsa programmazione, ma peggio, sviluppano interessi particolari e degenerativi come
l’ultima esperienza amministrativa di Gioia dimostra.
Al contrario, gli interventi programmatici qui delineati, insieme ad una solida alleanza e
programmazione, hanno bisogno di un sostegno partecipato degli uffici della programmazione ai
vari livelli, di una partecipazione attiva dei cittadini e coadiuvati dal contributo dell’Università e del
Politecnico di Bari.
In un momento di scarse risorse pubbliche oltre che al rispetto del patto di stabilità che blocca gli
interventi negli enti pubblici, nel nostro comune
Occorre :
VIGILARE SULLA SPESA PUBBLICA, CONTROLLI SUI LAVORI PUBBLICI, RIDUZIONE
DEI CONTENZIOSI.
E’ necessario ristabilire la PIANIFICAZIONE URBANISTICA del territorio tutelando gli interessi
pubblici e privati con la partecipazione attiva dei cittadini sui processi decisionali. Si continuano a
sperperare soldi pubblici per incarichi a pioggia senza mai portare a termine la programmazione del
territorio (PIANO TRAFFICO-PARCHEGGI A PAGAMENTO, ecc ). Particolare attenzione deve
essere attuata sulla: (DIFESA DEL PAESAGGIO, SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE,
POLITICHE ENERGETICHE, CONTROLLI SULL’INQUINAMENTO ecc )
- Monitorare la zona artigianale che stenta a decollare per quanto riguarda gli insediamenti
produttivi, e attraverso la conoscenza dei problemi, venire incontro alle esigenze degli imprenditori
locali senza attuare forme di clientelismo.
- Rimodulare e riconvertire la zona industriale per rilanciare attraverso gli interventi della Regione
Puglia ed il Ministero dello Sviluppo Economico l’insediamento ex ANSALDO CALDAIE che dal
punto di vista strategico ha delle grosse potenzialità di sviluppo occupazionale.
- La viabilità urbana ed extraurbana è fortemente compromessa a tal punto che aumentano a
dismisura i contenziosi per il risarcimento dai danni nei confronti dei cittadini;
- L’investimento sui servizi sociali è sempre più in crisi per l’aumento dei bisogni emergenti e
l’apertura delle nuove strutture sociali se non attentamente pianificate, rischiano la chiusura;
- Bisogna valorizzare il patrimonio comunale come la ex distilleria “ Cassano “, l’immobile dato
in comodato d’uso alla Università “ LUM “, il Palazzo S. Antonio;
- valorizzare le aree bonificate di via Noci e Lamie Fatalone in completo stato di abbandono,
attrezzare le aree di urbanizzazione secondarie di proprietà comunale presenti nella città,
programmare gli interventi di manutenzione per rendere più idonei le strutture sportive e
regolarizzare l’utilizzo degli impianti da parte della società sportiva.
- Bisogna analizzare i punti di forza e di debolezza di una società pubblica come la SPES per tenere
sottocontrollo i costi dei servizi erogati che sono a carico dei cittadini e valutare altre forme di
servizi multifunzionali che portino maggiori ricavi oltre che alla salvaguardia degli attuali livelli
occupazionali;
Maggiore attenzione deve essere rivolta alla manutenzione ed alla messa in sicurezza degli edifici
scolastici e comunali migliorando i servizi offerti.
Promuovere il rafforzamento e i rapporti con le forze dell’ordine per una maggiore sicurezza nella
nostra città, nelle periferie e nel territorio extraurbano in cui vi sono numerose abitazioni ed aziende
agricole.
RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON I VERTICI PROVINCIALI, REGIONALE
E NAZIONALI
Spesso accade che l’apertura di una sede di partito sia il momento essenziale per avviare una
campagna elettorale per poi nel tempo perdere i punti di riferimento per qualsiasi problema che
interessa la comunità locale. La crescita di un partito sul territorio, le adesioni volontarie e non
pilotate, le garanzie di conoscere nuove opportunità che favoriscono la crescita sul territorio e la
fiducia dei cittadini verso le istituzioni si rafforza se si realizza una rete di informazioni e servizi
con tutti gli organi sovra comunali ( Comunità Europea, Stato, Regione, Area metropolitana
ecc.). Bisogna lavorare affinchè il partito e i dirigenti locali non siano anelli terminali. Occorre
pertanto creare con la collaborazione della segreteria provinciale e regionale un agenda in cui
sono chiari gli indirizzi e i punti di riferimento funzionali alle esigenze dei cittadini. La
presenza costante sul territorio dei vertici ( parlamentari, assessori regionali, sindaci, consiglieri
regionali ) non devono esaurirsi solo nei momenti elettorali, ma occorre pretendere e rimarcare
la loro presenza sul territorio per affrontare i temi di grande rilevanza per il Paese e le esigenze
del territorio. Ritengo importante per il rafforzamento di un area vasta come il sudest barese,
programmare degli incontri con i rispettivi coordinatori cittadini ed amministratori per
esaminare i punti di forza e di debolezza delle singole comunità e fare sistema a beneficio di una
crescita dello sviluppo socio economico.
GIOVANI PARTITO DEMOCRATICO
Ho potuto constatare che nel Circolo del Partito Democratico la presenza dei giovani è
totalmente carente, cosa abbastanza grave per un partito che vuole investire sul cambiamento e
rinnovamento. Il nostro impegno è quello di favorire ed agevolare l’organizzazione giovanile
per promuovere l’attivazione politica delle nuove generazioni e riconoscere la ricchezza e
l’importanza delle loro idee e renderli protagonisti anche suo processi decisionali del partito.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DEL COORDINAMENTO CITTADINO
Per la composizione del coordinamento cittadino ho cercato di formare una gruppo possibilmente
sganciata dalle “ logiche dei bilancini “ per formare una “squadra “ che sappia muoversi in maniera
coordinata e rispettosa dei sentimenti e dei pensieri della sua base. Nella mia scelta ho cercato di
tenere presente la disponibilità, la preparazione e l’impegno di ognuno per lavorare con serenità
moderando i comportamenti , abbassando i toni ed essere uniti per raggiungere gli obiettivi
prefissati. Potevo in questa fase nominare un nuovo coordinamento azzerando totalmente il vecchio
gruppo dirigente, ma attraverso gli incontri personalizzati ho potuto constatare che senza bocciare e
promuovere nessuno, ci sono risorse interne capaci di esprimere il massimo delle loro competenze
in aggiunta a persone nuove che daranno un valore aggiunto a questo gruppo.
I criteri da osservare saranno i seguenti:
1) La composizione e l’organizzazione del coordinamento cittadino deve rispettare gli indirizzi
ed i principi previsti dai regolamenti e statuti provinciali, regionali e nazionali;
2) L’individuazione dei componenti del coordinamento cittadino deve essere proposto dal
Segretario del Circolo dopo una consultazione preliminare, in coerenza con i regolamenti e
statuti del PD, tenendo presente la platea degli iscritti e scevra da equilibri ad oggi fissati
fino alla data della celebrazione del Congresso cittadino;
3) Le eventuali assenze dei componenti del coordinamento devono essere giustificate almeno
24 ore prima della seduta, dopo 3 assenze consecutive ingiustificate il componente sarà
sostituito dal primo dei non eletti del coordinamento cittadino;
4) Saranno programmati incontri periodici con l’assemblea degli iscritti per dare conto
dell’azione politica del partito e recepire indirizzi, istanze e suggerimenti utili al
coordinamento.
Saranno formate delle commissioni tematiche per rafforzare le linee programmatiche e sviluppare i
seguenti temi:
ASSETTI ISTITUZIONALI UNIONE E RAPPORTI CON AREA VASTA;
POLITICHE OCCUPAZIONALI, LAVORO;
INFRASTRUTTURE MOBILITA’ E INNOVAZIONE;
FORMAZIONE POLITICA ;
POLITICHE DI BILANCIO E SVILUPPO ECONOMICO;
DIRITTI WELFARE E IMMIGRAZIONE;
ISTRUZIONE,INNOVAZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA;
FORMA PARTITO STATUTO E REGOLE INTERNE;
POLITICHE AGRICOLE, AMBIENTE;
POLITICHE EUROPEE E FONDI STRUTTURALI;
POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI;
PROPOSTE PROGRAMMATICHE;
CULTURA E TURISMO;
SALUTE E RETE OSPEDALIERA;
SERVIZI PUBBLICI E URBANISTICA;
Sarà elaborato un crono programma con specifici forum per coinvolgere i cittadini a temi di grande
rilevanza sociale. Saranno nominati dei coordinatori per ogni gruppo di lavoro e sarà dato ampio
spazio di partecipazione a tutti i cittadini per elaborare proposte concrete attraverso sistemi di
comunicazione efficienti ed efficaci.
Saranno programmati incontri periodici con l’assemblea degli iscritti per dare conto dell’azione
politica del partito e recepire indirizzi, istanze e suggerimenti utili al coordinamento.
DECALOGO DI REGOLE PER LA SCELTA DEI CANDIDATI
1) attenersi ai regolamenti e statuti del PD e del codice etico per la composizione delle liste;
2) assenza di interessi di natura professionale e patrimoniale;
3) passione civica e apertura al dialogo con attitudine alla trasparenza e collegialità;
4) contenziosi con il Comune, conflitti di interessi e/o processi pendenti;
5) debiti pregressi con il Circolo cittadino;
6) esigere chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle azioni in linea con il Partito;
7) sottoscrivere un atto di impegno nei confronti del Partito con le dimissioni da eventuali
cariche elettive per fatti gravi inerenti la linea politica del Partito;
8) contribuire alle spese elettorali del Partito;
9) rendicontare le spese della propria campagna elettorale;
10) osservanza sulle incompatibilità e incandidabilità ( Statuto Reg. art.31 )
CRITERI PER UN VALIDO RAPPORTO DI COLLABORAZONE TRA I
CONSIGLIERI ASSESSORI E PARTITO
1) impegno del capogruppo consiliare a fornire tutti gli atti amministrativi
dell’Amministrazione Comunale (Determine Dirigenziali, Delibere di Giunta e di
Consiglio Comunale devono essere consultate dalla segreteria del Partito;
2) L’o,d,g, sulle proposte di delibere di Giunta e di Consiglio Comunale devono
preventivamente essere sottoposte all’esame dalla segreteria del Partito
congiuntamente all’Assessore e al Capogruppo Consiliare;
3) Gli atti di programmazione di rilevanza strategica (PUG, Bilancio, Regolamenti, Bandi
di Gara), devono essere prioritariamente esaminati all’interno del Partito e
successivamente con la coalizione prima della loro approvazione;
4) Il gruppo consiliare è tenuto ad organizzare in collaborazione con il Partito incontri per
informare la città sull’attività amministrativa;
5) Sulle proposte di grande rilevanza per la città devono essere interessati i cittadini per
una partecipazione attiva ai processi decisionali;
6) Raccordo tra consiglieri, capogruppo assessori e responsabili del Partito;
7) Obbligo di versare mensilmente una quota al Tesoreria del Circolo proporzionati ai
ruoli ricoperti e stabiliti dal coordinamento cittadino;
8) Osservanza del gruppo consiliare alle regole previste dallo Statuto Regionale PD
(art.31 comma 4-5-6-7-8-9 )”.
22 dicembre 2015
TOMMASO BRADASCIO

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  • 1. CONGRESSO STRAORDINARIO CIRCOLO PD GIOIA DEL COLLE INTERVENTO DOCUMENTO POLITICO - PROGRAMMATICO “E’ doveroso innanzitutto salutare tutti voi per la partecipazione a questo congresso straordinario del PD di Gioia. Saluto e ringrazio i dirigenti e le istituzioni dei vari livelli rappresentativi del PD. Apro il mio intervento con una premessa che ritengo fondamentale per spiegare a tutti voi presenti e a chi attraverso l’informazione alla città conoscerà i contenuti di questo documento politico- programmatico che sto per presentare, ed il perché di questo mio ritorno sulla scena politica. Dopo quattro mandati da consigliere comunale e da amministratore, nel 2012 con una lettera aperta alla città di cui ho sempre avuto un buon rapporto , informavo i cittadini delle ragioni per cui dopo tanti anni di impegno politico basato sulla coerenza onestà e lealtà, era arrivato il momento di mettermi da parte e togliere il disturbo a quanti mi avevano considerato un ingombro della politica, lasciando quindi spazio al nuovo. Purtroppo i fatti che recentemente hanno turbato la nostra città hanno tolto la fiducia e la credibilità dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica. Sono fiducioso che la verità dei fatti in corso di accertamento da parte della magistratura, farà chiarezza su ciò che è accaduto. Comprendo da parte vostra e di tutti i cittadini, l’ interrogativo del perché Tommaso Bradascio dopo un silenzio di tre anni distaccato dalla politica, ed interessato solo a svolgere il ruolo di nonno a tempo pieno, oggi si ripresenta seppure con un ruolo diverso? Quali sono oggi gli interessi che lo spingono a prendere questa decisione? Sono dubbi legittimi per tutte quelle persone che alla notizia della mia candidatura a coordinatore del Circolo PD di Gioia, mi hanno messo in guardia su cosa stavo facendo ed il perché di questa scelta così coraggiosa in un momento così particolare per lo scenario politico locale. Non è mancato però anche l’incoraggiamento e l’apprezzamento di tanti cittadini responsabili che hanno apprezzato questo mio gesto e questo coraggio di affrontare una situazione locale così delicata. Confesso a voi tutti che anch’io ho sofferto in questi ultimi anni questo clima di incertezze, di cattiverie e di una politica sempre più allo sbando, che di fatto ha contribuito ad affossare la crescita di un territorio. Naturalmente da ex consigliere ed amministratore mi assumo le mie responsabilità, ma questa continua instabilità amministrativa mi hanno portato a riflettere se valeva la pena dare un ulteriore mio contributo di impegno politico basato sui valori e sul mio modo di fare politica ad esclusivo interesse della mia città, oppure continuare ad essere indifferente su ciò che accade nella mia città. Ho preferito riprendere la strada delle responsabilità che ognuno di noi ha il diritto ed il dovere di esercitare per dare un possibile contributo al risveglio di una città sempre più in letargo. Mi propongo senza concorso questa sera a coordinatore del PD locale dopo le dimissioni del segretario Massimo Labbate e il commissariamento del circolo con la venuta di Iaia Calvio di cui per la sua onestà politica e amministrativa è stata anche lei vittima di un sistema politico inquinato e corrotto nel suo paese. Da segretario della Margherita ho firmato insieme a Donato Paradiso e a Gianni Valletta dei DS l’avvio delle procedure per confluire tutti nel PD, ma non ho mai fatto la tessera perché ritenevo affrettata questa decisione politica. Difatti non sono mancate in questi anni polemiche interne, la fuoriuscita degli iscritti dal partito, le cronache sempre più frequenti riportate dai giornali locali, fino ad arrivare a chiudersi in una lunga pausa di riflessione e di silenzio nella città. Dopo queste mie brevi considerazioni e consapevole di affrontare con coraggio questa nuova avventura, voglio mettere la mia esperienza per affrontare con tutti voi e con chi ha voglia di impegnarsi il rilancio di questo partito. L’inizio di questo nuovo percorso non intendo farlo azzerando l’attuale classe dirigente, sia perché non voglio assumere il ruolo di padre padrone, sia perche vanno valorizzare le tante risorse interne che insieme ad altri che ne vorranno fare parte si può e si deve recuperare credibilità nei confronti dei cittadini. Non devo convincere chi ha dei dubbi sulla mia persona e sul mio operato dimostrato in campo, voglio ribadire però, che non ho mai avuto suggeritori e padrini di cui prendere ordini, non ho mai esercitato la mia azione politica copiando i compiti dagli altri, non ho mai fatto sponda a nessuno, ne tantomeno mi sono fatto condizionare dai vertici
  • 2. del partito L’amicizia il confronto ed il rispetto delle persone è ben altra cosa rispetto al consociativismo diffuso che ho sempre combattuto in tanti anni di politica e pagato in prima persona. Prima di accettare la candidatura a coordinatore del PD, ho sottoposto all’attenzione dei rappresentanti locali , del Commissario del Circolo e del segretario Provinciale alcune condizioni preliminari all’avvio di questo nuovo percorso, consapevole delle difficoltà a guidare una squadra in cui è già avvenuta in precedenza la campagna acquisti e con l’apertura del mercato sono rientrati altri giocatori che faranno parte di un gruppo capace di ritrovare unitarietà e spirito di spogliatoio. Ho dovuto incontrare personalmente i vari rappresentanti locali per cercare di capire le vere ragioni di questa frattura interna al Partito e porre le basi per celebrare un congresso unitario e lavorare per recuperare consensi e soprattutto credibilità. Il cammino non è stato facile, Ritengo che una delle principali cause di criticità vissute dal Partito sono riconducibili ad una inefficace azione sinergica fra gruppo consiliare e Partito che ne ha indebolito la sua efficacia politica ed il rapporto con i cittadini. Per avviare un nuovo percorso bisogna mettere da parte le divisioni interne e personali che impediscono di lavorare e produrre risultati; Dobbiamo trovare la logica dello stare insieme ed evitare il rischio che la stagnazione politica porti ad un immobilismo amministrativo; Dopo i gravi fatti avvenuti nella nostra città, oggi tutti corrono ai ripari adottando regole e metodi nuovi da mettere in atto per scongiurare in futuro eventuali comportamenti non coerenti con la linea politica del partito. A differenza di tanti movimenti spontanei che nascono sul territorio, il Partito Democratico è il primo partito che si è dotato di regolamenti, statuti,manifesto dei valori e codice etico per far rispettare a pieno l’attività politica ed amministrativa. Un grande partito come il Partito Democratico deve valorizzare gli iscritti e i suoi elettori che rappresentano la sua diffusa ossatura territoriale e rivolgersi ai nuovi elettori, provenienti dagli altri partiti o alla loro prima esperienza elettorale attraverso sistemi partecipativi e trasparenti in modo da contribuire alla naturale evoluzione della linea programmatica del partito. Questo sistema di relazione tra cittadini e loro rappresentanti politici metterà al centro della questione se sarà necessario il bisogno di regolamentare ulteriormente la vita del circolo che opera sul territorio, in quanto elemento principale abilitante il dibattito politico tra le persone comuni e gli attori della democrazia, Si è avuto nel circolo PD, la pratica di un Partito visto come organizzazione personale e non come un Partito visto come organizzazione sociale. Per un Partito visto come organizzazione sociale occorre essere capaci di mettere al centro dell’attenzione il tema della “partecipazione consapevole” degli iscritti e degli elettori alla formazione delle decisioni e alla possibilità di poter partecipare concretamente alla assunzione di incarichi istituzionali. Con l’impegno ed il senso di responsabilità del Commissario Iaia Calvio, del segretario provinciale Ubaldo Pagano e dei rappresentanti locali di cui ancora ringrazio sono state fatte le dovute riflessioni e con senso di responsabilità nei confronti della città è stata congiuntamente elaborata la sintesi di un documento unitario precongressuale di linee guida, che ha garantito l’avvio di questo congresso unitario e porre le basi per l’elaborazione di un documento politico-amministrativo che questa sera presento a voi iscritti ed elettori. ANALISI E RIFLESSIONI SULLA POLITICA LOCALE Gli ultimi scioglimenti anticipati delle Amministrazioni comunali di Gioia del Colle, rendono indispensabile una riflessione sulle cause principali di questa concezione distorta della politica, basata esclusivamente: - Individualismo e ricerca ossessiva del potere, anche attraverso forme consociative, ed intrecci dei ruoli amministrativi (politici) e gestionali (dirigenti, personale); - Azzeramento del ruolo guida dei partiti come luogo di discussione, analisi e proposta politica, e affermazione del potere dei singoli eletti;
  • 3. - Mancata chiarezza da parte delle ultime Amministrazioni verso la città sulle vere cause di instabilità politica che con i loro comportamenti hanno creato disservizi e mancanza di sviluppo dell’intero territorio; - Ridotta partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e mancato coinvolgimento nei rilevanti processi decisionali, con conseguente sfiducia nelle istituzioni; - Sviluppo di ambienti oligarchici finalizzati all’imposizione di disegni di potere all’interno della società. Con la consapevolezza che il principio di democrazia, alla quale si ispira il nostro partito, richiama il tema delle regole, e che la normalizzazione delle azioni e dei comportamenti che il partito attua, concorrono a sviluppare all’interno ed all’esterno di esso una “comunità consapevole”, aspetto smarrito da tempo nel circolo e di cui si sente il bisogno di attuare alcuni principi quali: Pubblicità e Trasparenza, Partecipazione consapevole, Rinnovamento della classe politica. E’ noto a tutti che alla qualità morale e alla capacità amministrativa dei propri rappresentanti, i partiti politici sul territorio sono sempre più valutati in funzione della presenza attiva che esprimono sul territorio, della capacità di valorizzare le persone e della partecipazione di massa alla vita democratica. Il Circolo del PD deve svolgere un ruolo strategico importante perché rappresenta il primo anello della catena di partecipazione alla vita politica nella quale si organizza la partecipazione responsabile e consapevole degli iscritti e degli elettori, svolgendo per questo le funzioni contenute nell’art.49 della Costituzione. Un partito come il PD, aperto alla società civile, ai movimenti ed alle associazioni si forma attraverso il lavoro svolto all’interno dei Circoli i quali rappresentano l’unità territoriale di base che svolge attività politica e che si rapporta con gli elettori e gli iscritti al partito nel territorio di competenza. Dall’attuazione efficace della politica dei circoli derivano quindi i consensi al partito anche se su di essi influiscono le scelte effettuate a livello centrale e la qualità della comunicazione offerta ai cittadini. COSA FARE Preso atto di tutto ciò, si ritiene fondamentale che il PD locale, cerchi di avviare un processo di graduale cambiamento partendo dal basso e dal territorio e per questo ridisegni i fattori essenziali del modello di organizzazione del circolo: leadership cooperativa, organizzazione snella e veloce, strategia con obiettivi chiari e tempi certi,metodo di lavoro che si fonda sulle comunità, ( istituzione di tavoli tematici permanenti ), uso delle energie e delle risorse in direzione del cambiamento e non della difesa dello status quo. Non dobbiamo vergognarci di parlare con la gente, non dobbiamo reagire alle critiche e alle provocazione da qualsiasi parte esse provengono, ma dobbiamo fare tesoro delle loro istanze e delle loro proposte per rappresentargli al meglio nella nuova competizione elettorale. Una competizione che non si baserà sulla ricerca affannosa della vittoria a tutti i costi come è avvenuto nel passato, il nostro compito è quello di dimostrare di essere credibili e non certo intendo cadere nel tranello dei condizionamenti o delle imposizioni di qualcuno. Per fare questo bisogna fare squadra ed evitare qualsiasi forma di conflitti interni al partito che ad oggi ha portato un immagine distorta nella città. Dobbiamo invece intensificare, discutere e rafforzare il dibattito interno sui programmi, sulle proposte che saremo in grado di portare avanti, senza ricorrere al libro dei sogni o a progetti copia incolla che mai saranno realizzati. Per fare questo QUALI SONO LE CAUSE DA RIMUOVERE? - La ricerca costante ed asfissiante di consensi all’interno del circolo e del Partito sottovaluta l’importanza di recuperare consensi all’esterno nella società civile e genera conflitti e divisioni non facilmente componibili;
  • 4. - L’obiettivo di lavorare per la propria sopravvivenza ed ascesa politica in quanto pone in secondo piano il processo di formazione ed attuazione della strategia del Circolo,l’adattamento continuo ai cambiamenti che avvengono nella società e la possibilità di lavorare con gli altri e per gli altri; - Il controllo e l’interferenza delle correnti sovra comunali nella vita dei Circoli che è un ulteriore motivo di divisione e che blocca l’adesione libera e responsabile delle persone. Al fine di interrompere questo fenomeno di mancata stabilità politica che, a macchia d’olio si sta estendendo nelle amministrazioni pubbliche, e porre in essere tutte le azioni necessarie per prevenire e stabilire un clima di assoluta chiarezza per affrontare concretamente i problemi della nostra città, è necessario rispettare le regole comportamentali oltre che dei principi e valori fondanti che sono alla base per la scelta dei candidati nei vari livelli. Occorre pertanto: - Ridare centralità alla cittadinanza, con la partecipazione attiva di persone anche fuori dai tradizionali schemi e schieramenti politici; - Costruire una squadra di persone di buona volontà, coinvolgendo la parte sana della città che attualmente vive ai margini tra indignazione, rabbia, disgusto della politica e tentazione al non voto, aggregando e valorizzando chi abbia dimostrato serietà, impegno, coerenza e lealtà, ricercando esperienze individuali come pregio e storia individuale come ricchezza, per costruire un progetto di città chiaro e condiviso; - Contrastare lo sviluppo di logiche di potere, favorendo la crescita di una nuova e sana classe dirigente; - Fissare criteri di chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle azioni, adottando prioritariamente un decalogo di regole propedeutiche alla scelta dei candidati; - Dare priorità ad una corretta informazione della città, evitando le distorsioni e le mistificazioni degli ultimi tempi. CON QUALI PRINCIPI FONDAMENTALI? La costituzione di questo progetto presuppone il rispetto di tutti i regolamenti, statuti e codice etico del Partito Democratico oltre che la condivisione di alcuni principi fondamentali: - scelta del candidato sindaco attraverso la verifica dei requisiti essenziali ed adeguati al ruolo da svolgere (autorevolezza, riconoscibilità, capacità professionali, organizzative e gestionali, disponibilità, comprovata attenzione al bene comune, rappresentatività e capacità di esposizione al pubblico), verificando l’assenza di condanne o procedimenti penali pendenti; - scelta degli assessori attraverso la verifica degli stessi requisiti essenziali richiesti al candidato Sindaco; - formazione delle liste dei candidati al consiglio comunale nel rispetto degli stessi requisiti essenziali richiesti al candidato Sindaco. Ai candidati al Consiglio comunale è richiesto l’impegno alle dimissioni qualora, nel corso del mandato, dovessero sorgere contrapposizioni insanabili con il Coordinamento di coalizione; - impegno a valorizzare i giovani, ; - trasparenza finanziaria: obbligo di rendere note, prima della candidatura, e annualmente per gli eletti, la dichiarazione dei redditi e la consistenza patrimoniale; - impegno a seguire un codice deontologico durante la campagna elettorale. L’elaborazione delle linee programmatiche dovrà prendere origine da un’analisi dettagliata della situazione comunale. Tale attività dovrà essere svolta ascoltando cittadini ed associazioni e tenendo conto delle loro indicazioni. Si applicherà, per le scelte di indirizzo strategico, la “progettazione partecipata”, ossia l’individuazione degli obiettivi da raggiungere attraverso la
  • 5. consultazione dei cittadini, veri attori della vita sociale, scardinando le logiche che hanno fin qui ispirato le precedenti amministrazioni. Si ritiene che la crisi della politica esplosa negli ultimi anni a Gioia del Colle possa essere attribuita all’affermarsi di una concezione della politica che ha visto prevalere, in modo sempre più diffuso, comportamenti basati su: - Individualismo e ricerca ossessiva del potere; - Consociativismo opportunistico finalizzato a garantire visibilità personale ed accreditamento di gestione di fette di potere; - Sviluppi di ambienti oligarchici finalizzati all’imposizione di disegni di potere all’interno della società; - Instabilità politica locale e mancata chiarezza alla città sulle cause di tali fallimenti con conseguenti ripercussioni sullo sviluppo economico e sociale della città; - Azzeramento del ruolo dei partiti e valorizzazione dei singoli eletti per interessi personali e conseguente crescita del consenso elettorale; Dopo una attenta analisi all’interno del partito di tutte le situazioni che hanno di fatto oscurato l’azione politica locale e dopo aver messo in chiaro con estrema convinzione e determinazione le regole ed i comportamenti che ognuno deve rispettare, assumendosi le proprie responsabilità ad ogni livello, sarà nostro dovere di informare con ogni mezzo la città di questo nuovo percorso al fine di raggiungere i livelli di credibilità che oggi sono lontani. Spesso in politica si enunciano principi come trasparenza, lealtà,onestà, coerenza senza poi mettere in atto con concretezza le promesse fatte agli elettori. Per queste ragioni a mio avviso il Circolo PD per un reale rinnovamento e credibilità nei confronti della città, non deve cercare a tutti i costi alleanze intrecciate ed anomale per vincere le elezioni. Aprire un dialogo con tutte le forze del centrosinistra, confrontarsi con i movimenti civici e le associazioni per affrontare le tante tematiche presenti sul territorio è un passo obbligato per formare eventuali alleanze. CONSIDERAZIONI PROGRAMMATICHE L’interruzione traumatica della passata consiliatura unitamente agli arresti determinatesi impongono a tutte le forze politiche e in primo luogo al PD, alle stesse forze sociali ed economiche presenti nel nostro territorio una profonda riflessione su quanto accaduto. Una riflessione finalizzata all’individuazione dei motivi che hanno permesso il determinarsi di tali eventi in modo tale da poter imprimere una forte discontinuità con il passato e in grado di rideterminare nella comunità gioiese un clima di rinnovata fiducia. Le persone coinvolte e per i ruoli da essi ricoperti, ci indicano la inderogabile necessità di verificare ed eventualmente interrompere un circuito vizioso che appare coinvolgere e attraversare la politica, i ruoli amministrativi, la società economica e l’apparato burocratico dello stesso Comune di Gioia. Una tale costatazione, impone a tutti i soggetti e ai portatori di interessi generali , la necessità di intraprendere un percorso in grado di individuare e costruire nuove regole e procedure che incorporano una rinnovata capacità di controllo sull’operato dei pubblici uffici unitamente ad un sistema di informazione in grado di innalzare il livello di controllo e coinvolgimento dei cittadini e delle parti sociali. I partiti ed in particolare il PD, devono diventare sempre più permeabili alle istanze e alle esigenze dei cittadini, delle forze economiche e sociali, individuando nuovi strumenti di comunicazione interattiva interna ed esterna. Più stringente e regolamentato deve essere il rapporto tra l’Amministrazione pubblica e i corpi intermedi della società, cosi come più solido e reciproco deve essere in particolare nel PD, il rapporto tra il Gruppo Consiliare, gli Amministratori, il Partito e i suoi iscritti. Ai partiti , agli amministratori locali, è affidato il compito di parlare all’elettorato e di coinvolgerlo attorno ad interessi generali,ovvero quegli interessi capaci di intraprendere al meglio i bisogni della
  • 6. collettività. Solo in questo modo sarà possibile riaffermare il ruolo centrale e di protagonista della comunità gioiese e per questa via, rafforzare la credibilità del partito. Lo deve fare anche sul piano politico programmatico indicando linee guida di sviluppo idoneo ad attrarre e promuovere nuovi investimenti produttivi superando il ridimensionamento produttivo ed occupazionale determinatosi negli ultimi anni, testimoniato dallo scivolare nelle classifiche provinciali e regionali in ordine al reddito individuale, al calo degli investimenti pubblici e privati. Occorre impegnarsi in una politica di marketing sulle infrastrutture presenti e da creare, accentuando in questo modo il nostro rilancio competitivo del nostro territorio accrescendo la qualità dei servizi offerti alle imprese. Il coinvolgimento della Regione Puglia e del Ministero dello Sviluppo e delle Infrastrutture è indispensabile per creare una rete sinergica di proposte per il rilancio di un area ex Ansaldo strategica dal punto di vista logistico ( autostrada,ferrovie, centrale sull’asse Bari-Taranto e collegamenti con la Basilicata.. Va quindi favorita la competitività economica della nostra città privilegiando gli investimenti produttivi e dei servizio rispetto alla rendita e agli investimenti speculativi e parassitari. Molto occorre ancora fare sul fronte dei servizi sociali alla persona e alla collettività ,occorre individuare i fattori che producono disagio e malessere, uscendo dai confini dell’assistenzialismo spesso non controllato e monitorato e promuovere politiche di prevenzione, coesione sociale e solidarietà contrastando discriminazione, solitudine. Vanno individuate precise linee programmatiche di sviluppo che siano perseguibili, realizzabili, nella consapevolezza delle scarse risorse economiche a disposizione degli Enti locali, ricercando il miglior utilizzo delle risorse economiche demandate dai livelli regionale e nazionale. Tutto ciò partendo dalla consapevolezza che l’Ente Comune unitamente a tutte le altre strutture economiche di emanazione pubblica devono recuperare un rapporto fiduciario con i cittadini migliorando il suo livello di efficienza ed efficacia in un ottica di servizi offerti, economicamente sostenibili. Vanno riviste con occhio critico le esternalizzazioni effettuate così come vanno riviste le modalità di affidamento degli appalti e delle concessioni in un ottica di trasparenza, di pubblicità dei bandi e delle procedure unitamente ad una intensificazione dei controlli sia in fase di affidamento sia in fase di consegna dei lavori svolti. E in ogni caso, appalti che garantiscano nei ribassi d’asta, la salvaguardia del costo del lavoro e dei costi della sicurezza sul lavoro. Sul piano politico programmatico va prospettata una visione dello sviluppo in cui sia garantita la partecipazione degli attori sociali ed economici ed orientata ad un recupero delle vocazioni territoriali del nostro Comune in un’ottica moderna di integrazione tra le varie filiere produttive ed incorporando mezzi e tecnologie della società dell’informazione. La città metropolitana deve diventare uno strumento degli Enti Locali finalizzata a migliorare la competitività del territorio e progettare insieme lo sviluppo economico. Vanno intensificati i rapporti con il settore agricolo attraverso una fase di ascolto per conoscere le loro problematiche e peculiarità territoriali e rafforzare il dialogo con le organizzazioni di categoria affinchè possono vedere nella P.A. un interlocutore autorevole e attento alle istanze da loro poste. Il rilancio e la valorizzazione della cultura locale deve passare attraverso una qualificazione degli eventi che si organizzano. Bisogna interrompere il clientelismo delle piccole manifestazioni locali personalizzate e vuote di contenuti, e pensare ai grandi eventi come attrazione e valorizzazione del turismo con una direzione artistica non certo della politica ma da persone qualificate e piene di proposte e idee. Va predisposta in tempi utili e con una progettazione partecipata con tutti gli attori economici del territorio la partecipazione del nostro comune ai bandi regionali utilizzando i finanziamenti comunitari e nazionali su precisi assi di interventi che per che per quanto ci riguarda, possono essere così in breve sintetizzati: < interventi a favorire di giovani start up di imprese innovative e creative ;
  • 7. < interventi per la digitalizzazione dei processi amministrativi e dei servizi digitali della PA a cittadini e imprese; < interventi di sostegno agli investimenti delle imprese turistiche e della filiera cultura, turismo, spettacolo; < internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali e dei prodotti; < interventi a favore di reti d’impresa locali per il consolidamento produttivo e commerciale delle micro, piccole e medie imprese, per l’accesso al credito e all’efficientamento energetico delle imprese e degli edifici pubblici; < interventi per l’ottimizzazione dei rifiuti urbani in ambito ARO; < interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e naturale anche a dimensione sovra comunale; < interventi per la promozione e consolidamento di politiche attive del lavoro rivolte prioritariamente a disoccupati di lungo periodo, giovani, donne; < interventi per il rafforzamento di imprese sociali e finalizzati all’inclusione sociale e contro le discriminazioni, al disagio abitativo e di riorganizzazione e rafforzamento dei servizi territoriali socio sanitari e sanitari non ospedaliera; < interventi a favore del comparto agroindustriale e zootecnico; < interventi per la formazione e per la qualificazione degli edifici scolastici; Una programmazione economica che per essere efficacemente attuata, ha bisogno di un quadro politico e di alleanze, coerente, solido, definito e che per il PD non può che stare dentro il solco solido del centro sinistra. Le esperienze precedenti ci dicono che “alleanze marmellata” e “raccogliticce” non solo sviluppano una scarsa programmazione, ma peggio, sviluppano interessi particolari e degenerativi come l’ultima esperienza amministrativa di Gioia dimostra. Al contrario, gli interventi programmatici qui delineati, insieme ad una solida alleanza e programmazione, hanno bisogno di un sostegno partecipato degli uffici della programmazione ai vari livelli, di una partecipazione attiva dei cittadini e coadiuvati dal contributo dell’Università e del Politecnico di Bari. In un momento di scarse risorse pubbliche oltre che al rispetto del patto di stabilità che blocca gli interventi negli enti pubblici, nel nostro comune Occorre : VIGILARE SULLA SPESA PUBBLICA, CONTROLLI SUI LAVORI PUBBLICI, RIDUZIONE DEI CONTENZIOSI. E’ necessario ristabilire la PIANIFICAZIONE URBANISTICA del territorio tutelando gli interessi pubblici e privati con la partecipazione attiva dei cittadini sui processi decisionali. Si continuano a sperperare soldi pubblici per incarichi a pioggia senza mai portare a termine la programmazione del territorio (PIANO TRAFFICO-PARCHEGGI A PAGAMENTO, ecc ). Particolare attenzione deve essere attuata sulla: (DIFESA DEL PAESAGGIO, SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE, POLITICHE ENERGETICHE, CONTROLLI SULL’INQUINAMENTO ecc ) - Monitorare la zona artigianale che stenta a decollare per quanto riguarda gli insediamenti produttivi, e attraverso la conoscenza dei problemi, venire incontro alle esigenze degli imprenditori locali senza attuare forme di clientelismo. - Rimodulare e riconvertire la zona industriale per rilanciare attraverso gli interventi della Regione Puglia ed il Ministero dello Sviluppo Economico l’insediamento ex ANSALDO CALDAIE che dal punto di vista strategico ha delle grosse potenzialità di sviluppo occupazionale. - La viabilità urbana ed extraurbana è fortemente compromessa a tal punto che aumentano a dismisura i contenziosi per il risarcimento dai danni nei confronti dei cittadini; - L’investimento sui servizi sociali è sempre più in crisi per l’aumento dei bisogni emergenti e l’apertura delle nuove strutture sociali se non attentamente pianificate, rischiano la chiusura;
  • 8. - Bisogna valorizzare il patrimonio comunale come la ex distilleria “ Cassano “, l’immobile dato in comodato d’uso alla Università “ LUM “, il Palazzo S. Antonio; - valorizzare le aree bonificate di via Noci e Lamie Fatalone in completo stato di abbandono, attrezzare le aree di urbanizzazione secondarie di proprietà comunale presenti nella città, programmare gli interventi di manutenzione per rendere più idonei le strutture sportive e regolarizzare l’utilizzo degli impianti da parte della società sportiva. - Bisogna analizzare i punti di forza e di debolezza di una società pubblica come la SPES per tenere sottocontrollo i costi dei servizi erogati che sono a carico dei cittadini e valutare altre forme di servizi multifunzionali che portino maggiori ricavi oltre che alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali; Maggiore attenzione deve essere rivolta alla manutenzione ed alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e comunali migliorando i servizi offerti. Promuovere il rafforzamento e i rapporti con le forze dell’ordine per una maggiore sicurezza nella nostra città, nelle periferie e nel territorio extraurbano in cui vi sono numerose abitazioni ed aziende agricole. RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON I VERTICI PROVINCIALI, REGIONALE E NAZIONALI Spesso accade che l’apertura di una sede di partito sia il momento essenziale per avviare una campagna elettorale per poi nel tempo perdere i punti di riferimento per qualsiasi problema che interessa la comunità locale. La crescita di un partito sul territorio, le adesioni volontarie e non pilotate, le garanzie di conoscere nuove opportunità che favoriscono la crescita sul territorio e la fiducia dei cittadini verso le istituzioni si rafforza se si realizza una rete di informazioni e servizi con tutti gli organi sovra comunali ( Comunità Europea, Stato, Regione, Area metropolitana ecc.). Bisogna lavorare affinchè il partito e i dirigenti locali non siano anelli terminali. Occorre pertanto creare con la collaborazione della segreteria provinciale e regionale un agenda in cui sono chiari gli indirizzi e i punti di riferimento funzionali alle esigenze dei cittadini. La presenza costante sul territorio dei vertici ( parlamentari, assessori regionali, sindaci, consiglieri regionali ) non devono esaurirsi solo nei momenti elettorali, ma occorre pretendere e rimarcare la loro presenza sul territorio per affrontare i temi di grande rilevanza per il Paese e le esigenze del territorio. Ritengo importante per il rafforzamento di un area vasta come il sudest barese, programmare degli incontri con i rispettivi coordinatori cittadini ed amministratori per esaminare i punti di forza e di debolezza delle singole comunità e fare sistema a beneficio di una crescita dello sviluppo socio economico. GIOVANI PARTITO DEMOCRATICO Ho potuto constatare che nel Circolo del Partito Democratico la presenza dei giovani è totalmente carente, cosa abbastanza grave per un partito che vuole investire sul cambiamento e rinnovamento. Il nostro impegno è quello di favorire ed agevolare l’organizzazione giovanile per promuovere l’attivazione politica delle nuove generazioni e riconoscere la ricchezza e l’importanza delle loro idee e renderli protagonisti anche suo processi decisionali del partito. CRITERI PER LA FORMAZIONE DEL COORDINAMENTO CITTADINO Per la composizione del coordinamento cittadino ho cercato di formare una gruppo possibilmente sganciata dalle “ logiche dei bilancini “ per formare una “squadra “ che sappia muoversi in maniera coordinata e rispettosa dei sentimenti e dei pensieri della sua base. Nella mia scelta ho cercato di tenere presente la disponibilità, la preparazione e l’impegno di ognuno per lavorare con serenità moderando i comportamenti , abbassando i toni ed essere uniti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Potevo in questa fase nominare un nuovo coordinamento azzerando totalmente il vecchio
  • 9. gruppo dirigente, ma attraverso gli incontri personalizzati ho potuto constatare che senza bocciare e promuovere nessuno, ci sono risorse interne capaci di esprimere il massimo delle loro competenze in aggiunta a persone nuove che daranno un valore aggiunto a questo gruppo. I criteri da osservare saranno i seguenti: 1) La composizione e l’organizzazione del coordinamento cittadino deve rispettare gli indirizzi ed i principi previsti dai regolamenti e statuti provinciali, regionali e nazionali; 2) L’individuazione dei componenti del coordinamento cittadino deve essere proposto dal Segretario del Circolo dopo una consultazione preliminare, in coerenza con i regolamenti e statuti del PD, tenendo presente la platea degli iscritti e scevra da equilibri ad oggi fissati fino alla data della celebrazione del Congresso cittadino; 3) Le eventuali assenze dei componenti del coordinamento devono essere giustificate almeno 24 ore prima della seduta, dopo 3 assenze consecutive ingiustificate il componente sarà sostituito dal primo dei non eletti del coordinamento cittadino; 4) Saranno programmati incontri periodici con l’assemblea degli iscritti per dare conto dell’azione politica del partito e recepire indirizzi, istanze e suggerimenti utili al coordinamento. Saranno formate delle commissioni tematiche per rafforzare le linee programmatiche e sviluppare i seguenti temi: ASSETTI ISTITUZIONALI UNIONE E RAPPORTI CON AREA VASTA; POLITICHE OCCUPAZIONALI, LAVORO; INFRASTRUTTURE MOBILITA’ E INNOVAZIONE; FORMAZIONE POLITICA ; POLITICHE DI BILANCIO E SVILUPPO ECONOMICO; DIRITTI WELFARE E IMMIGRAZIONE; ISTRUZIONE,INNOVAZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA; FORMA PARTITO STATUTO E REGOLE INTERNE; POLITICHE AGRICOLE, AMBIENTE; POLITICHE EUROPEE E FONDI STRUTTURALI; POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI; PROPOSTE PROGRAMMATICHE; CULTURA E TURISMO; SALUTE E RETE OSPEDALIERA; SERVIZI PUBBLICI E URBANISTICA; Sarà elaborato un crono programma con specifici forum per coinvolgere i cittadini a temi di grande rilevanza sociale. Saranno nominati dei coordinatori per ogni gruppo di lavoro e sarà dato ampio spazio di partecipazione a tutti i cittadini per elaborare proposte concrete attraverso sistemi di comunicazione efficienti ed efficaci. Saranno programmati incontri periodici con l’assemblea degli iscritti per dare conto dell’azione politica del partito e recepire indirizzi, istanze e suggerimenti utili al coordinamento. DECALOGO DI REGOLE PER LA SCELTA DEI CANDIDATI 1) attenersi ai regolamenti e statuti del PD e del codice etico per la composizione delle liste; 2) assenza di interessi di natura professionale e patrimoniale; 3) passione civica e apertura al dialogo con attitudine alla trasparenza e collegialità; 4) contenziosi con il Comune, conflitti di interessi e/o processi pendenti;
  • 10. 5) debiti pregressi con il Circolo cittadino; 6) esigere chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle azioni in linea con il Partito; 7) sottoscrivere un atto di impegno nei confronti del Partito con le dimissioni da eventuali cariche elettive per fatti gravi inerenti la linea politica del Partito; 8) contribuire alle spese elettorali del Partito; 9) rendicontare le spese della propria campagna elettorale; 10) osservanza sulle incompatibilità e incandidabilità ( Statuto Reg. art.31 ) CRITERI PER UN VALIDO RAPPORTO DI COLLABORAZONE TRA I CONSIGLIERI ASSESSORI E PARTITO 1) impegno del capogruppo consiliare a fornire tutti gli atti amministrativi dell’Amministrazione Comunale (Determine Dirigenziali, Delibere di Giunta e di Consiglio Comunale devono essere consultate dalla segreteria del Partito; 2) L’o,d,g, sulle proposte di delibere di Giunta e di Consiglio Comunale devono preventivamente essere sottoposte all’esame dalla segreteria del Partito congiuntamente all’Assessore e al Capogruppo Consiliare; 3) Gli atti di programmazione di rilevanza strategica (PUG, Bilancio, Regolamenti, Bandi di Gara), devono essere prioritariamente esaminati all’interno del Partito e successivamente con la coalizione prima della loro approvazione; 4) Il gruppo consiliare è tenuto ad organizzare in collaborazione con il Partito incontri per informare la città sull’attività amministrativa; 5) Sulle proposte di grande rilevanza per la città devono essere interessati i cittadini per una partecipazione attiva ai processi decisionali; 6) Raccordo tra consiglieri, capogruppo assessori e responsabili del Partito; 7) Obbligo di versare mensilmente una quota al Tesoreria del Circolo proporzionati ai ruoli ricoperti e stabiliti dal coordinamento cittadino; 8) Osservanza del gruppo consiliare alle regole previste dallo Statuto Regionale PD (art.31 comma 4-5-6-7-8-9 )”. 22 dicembre 2015 TOMMASO BRADASCIO