This high level document walks through possible designs for a hoverboard (hover board), flying board, jet board and other personal flying devices. The document starts with a look at the hoverboard from Back to the Future and also explores attempts in the area of hoverboard design, including drones, rotors, air pressure, quantum locking, and more.
LETTERA APERTA ALLE PERSONE RAPPRESENTATIVE DELLA SINISTRAtramerper
La profonda crisi della sinistra, plasticamente sancita dal disastro elettorale, non può, non deve, significare un’abdicazione al ruolo necessario di difesa delle persone più deboli e di avvio della costruzione di una società diversa, fondata sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri, su un nuovo primato della politica sull’economia, su uno sviluppo sostenibile.
Ma come riavviare un percorso, tenendo conto della ormai dimostrata inadeguatezza sia delle forme partito come si sono configurate in quest’ultimo periodo, sia dei movimenti associativi ?
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
Del Congresso PD. Delle radici di Italia Bene Comune. Tra Benecomunismo e Statalismo, i documento Di Fabrizio Barca su un un nuovo partito, ed il dibattito interno al PD.
This high level document walks through possible designs for a hoverboard (hover board), flying board, jet board and other personal flying devices. The document starts with a look at the hoverboard from Back to the Future and also explores attempts in the area of hoverboard design, including drones, rotors, air pressure, quantum locking, and more.
LETTERA APERTA ALLE PERSONE RAPPRESENTATIVE DELLA SINISTRAtramerper
La profonda crisi della sinistra, plasticamente sancita dal disastro elettorale, non può, non deve, significare un’abdicazione al ruolo necessario di difesa delle persone più deboli e di avvio della costruzione di una società diversa, fondata sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri, su un nuovo primato della politica sull’economia, su uno sviluppo sostenibile.
Ma come riavviare un percorso, tenendo conto della ormai dimostrata inadeguatezza sia delle forme partito come si sono configurate in quest’ultimo periodo, sia dei movimenti associativi ?
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
Del Congresso PD. Delle radici di Italia Bene Comune. Tra Benecomunismo e Statalismo, i documento Di Fabrizio Barca su un un nuovo partito, ed il dibattito interno al PD.
Presentazione Mozione Bersani - Congresso Partito Democratico 2009VORTIKO
Presentazione Mozione Bersani
Congresso Partito Democratico 2009
Realizzata da Manuel Marzia
Comitato Adda Martesana per Bersani
Contatti e-mail:
manuel.marzia.78@gmail.com
addamartesanaperbersani@yahoo.it
Elezioni comunali 2019 a Ferrara. Il laboratorio di idee 'Il battito della città' presentato da Mauro Presini e Marcella Ravaglia che tra gli obiettivi fa rientrare tra gli altri la sperimentazione di nuovi sistemi di democrazia partecipativa per il governo della città, la promozione del lavoro e la lotta all'esternalizzazione dei servizi, l'elaborazione di nuove linea guida sulla cultura e l'istruzione, il contrasto ai cambiamenti climatici, la gestione pubblica dei beni comuni , la riqualificazione della zona Gad e politiche sociali più efficaci.
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Gioia del Colle, 21/2/2015
La professionalizzazione della politica, il deperimento di legami collettivi forti, la crescente
individualizzazione dell’agire politico abbassano le soglie di protezione rispetto a rapporti opachi e
pericolosi.
In questo contesto un partito forte è quello che riesce ad essere attento e a fare filtro rispetto
a intrecci, sospetti e relazioni ambigue; un partito forte è quello che riesce ad essere di nuovo
proiettato al “bene comune”, più che all’acquisizione di “benefit”.
Un partito forte deve sapere che le risorse etiche e civiche di una comunità sono risorse
irrinunciabili e che il suo compito è quello di suscitarle e indirizzarle in un progetto di riforme per la
città.
Per questo sono convinta che il primo baluardo al dilagare di fatti come quelli accaduti a
Gioia del Colle passa per la ricostruzione di una presenza attiva e disinteressata nel territorio, che
nulla ha a che vedere con un presenzialismo stucchevole in questo o in quel posto dove puoi
incontrare il potente di turno, in questo o in quel posto dove campeggiano i manifesti di una
trasversalità “di convenienza”, che fa smarrire le coordinate della navigazione e rende il nostro agire
e il nostro parlare incomprensibile per i più; una trasversalità di convenienza che svilisce il nostro
patrimonio valoriale; che spesso lascia per strada i migliori talenti e le più autentiche passioni,
erroneamente credendo che la somma algebrica di voti basti da sola a garantire il buon governo
delle comunità.
Di fronte alla voracità di alcuni politici, voracità che spesso porta ad instaurare rapporti
incauti e disinvolti con certi gruppi e certe persone, in una logica di competizione individuale, è
indispensabile, senza SE e senza MA, un radicale cambio di passo, uno “stile politico” più
parsimonioso, sobrio, trasparente da parte di tutti gli amministratori della cosa pubblica, al centro
come in periferia.
Perché la politica è anche senso della misura, sobrietà nei comportamenti, coerenza,
coraggio.
Da qui occorre ripartire per provare a vincere la rassegnazione collettiva, l’indisponibilità
diffusa a farsi coinvolgere, il senso di impotenza, lo scetticismo nell’efficacia del dissenso
informato e propositivo, la nefasta logica del “campa e fai campare”, che non è affatto monopolio
della politica, ad onta di quel che strumentalmente va dicendo una spiccia propaganda populistica.
I fatti accaduti a Gioia ci restituiscono innanzitutto l’ineludibile necessità che i soggetti
politici locali, a partire da noi, diano l’avvio a processi di scambio di idee e proposte e a una
dialettica costruttiva.
Il galleggiare di antiche mediocrità, il continuo evocare vecchie rivalità ed incomprensioni
provocano il dissolvimento di preziose potenzialità, nuove e antiche, e questo non può più accadere:
sarebbe un delitto consumato in danno dei cittadini e non deve più accadere.
La politica ha il compito/dovere di riannodare i fili spezzati, di mettere in comunicazione le
differenti vitalità, di connettere le aspettative individuali con orizzonti di futuro collettivo.
C’è del buono, qui dentro e fuori da qui: a noi il compito di intercettarlo, di intercettare le
esigenze di futuro, che non è solo il tempo che dovrà venire, ma è anche il tempo che insieme
dobbiamo costruire.
Per fare questo ci vuole una politica paziente, dell’accordo, del territorio.
E’ il tempo di archiviare una volta per tutte una vita interna intossicata da una competizione
per il potere e basta e da un proliferare di “tribù”.
C’è bisogno di ripensare la nostra strategia, il programma, il progetto, la nostra identità, la
nostra cultura, le nostre forme di organizzazione e il modo stesso di fare politica.
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C’è bisogno di riprendere contatto con tutta una parte della società che abbiamo perso di
vista, a partire dai ceti popolari e da chi non ce la fa da solo.
C’è bisogno di responsabilità: e la responsabilità è possibile sentirla solo quando si ha piena
percezione, piena consapevolezza di ogni gesto, di ogni decisione; non quando ciò che ti capita in
gran parte avviene e basta, lo subisci, quando non sei agente, ma sempre e solo agìto.
C’è bisogno di una politica che si sforzi di rivestire le emozioni e le passioni di ragionamenti
e di idee.
C’è bisogno di mediazione, che non è affatto segnale di debolezza, che non è disponibilità
all’accordo al ribasso, che non è rinuncia dei nostri valori.
Perché le parole e le azioni della politica sono vincenti quando riescono a rappresentare in
tempo reale i mutamenti e i bisogni di una comunità; quando riescono a non essere superate dagli
eventi.
Perché se non c’è connessione con la comunità, la politica non esiste più: è solo arrocco di
potere.
La politica riuscirà a recuperare la sua dignità e autorevolezza quando alla tonalità più o
meno severa delle denunce si accompagneranno concrete risposte e proposte di riforma.
L’intransigenza politica deve essere la cifra del nostro agire. E l’intransigenza è un valore
che non si addice all’essere invertebrati; essa è l’asse portante di una politica coraggiosa.
L’intransigenza politica non è radicalismo fanatico, ma è una strategia di coerenza,
indispensabile quando in gioco ci sono non solo e non tanto le sorti di questo o quel partito; ma
soprattutto quando è in gioco il patto costituzionale e i fondamenti del nostro vivere civile.
Un governo che manca di questi tratti è un governo non più credibile.
Un governo non più credibile è un governo che non può più governare.
Chi a Gioia del Colle oggi governa potrà tornare a essere politicamente credibile solo
compiendo gesti politici di responsabilità nei confronti della propria comunità.
In tale direzione è, pertanto, necessario allineare la condotta e le decisioni dei rappresentanti
istituzionali del Partito Democratico con l’indirizzo politico già espresso da questo Circolo e oggi
ribadito. Ciò comporta:
1) l’ uscita dalla maggioranza del Partito Democratico;
2) le immediate dimissioni dell’assessore Masi;
3) la proposizione da parte dei consiglieri Ludovico e Giannico di una mozione di
sfiducia che chiami il sindaco a rispondere in Consiglio Comunale , dinanzi alla
città, delle ragioni che lo hanno indotto a tradire il mandato ricevuto dai cittadini e il
patto di fiducia stretto con la sua maggioranza. È la massima assise cittadina il luogo
istituzionale in cui qualunque sindaco deve rispondere delle responsabilità politiche
nei confronti della propria città.
Può accadere che in certi momenti alcuni rappresentanti nelle Istituzioni di un certo gruppo
compiano scelte politiche non condivisibili, senza che necessariamente ciò implichi dolo da parte
loro o violazione della legge.
Però quando ciò accade, la forza e la dignità di quel gruppo, sta nella sua capacità di auto-
emendarsi e di riprendere con orgoglio, coerenza e credibilità il proprio cammino.
Noi ripartiamo da qui.
Nessuna vana promessa, nessun accordo sottobanco, nessuna mediazione al ribasso, nessuna
bugia, nessun slogan confezionato dai pubblicitari della politica.
Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per ridare fiducia e
speranza alla nostra città. Con l’augurio di essere tutti insieme capaci di riscrivere la grammatica
della politica e del potere attraverso “le categorie delle emozioni morali” e civiche.
Partito Democratico di Gioia del Colle
Il commissario
Iaia Calvio