Lettera della ppdt a sergio povia e al polo dei moderati
1. A Sergio Povia
Alle segreterie politiche di
U.D.C.
FLI
API
Gioia Futura
Caro Sergio,
lo spirito di rinnovamento e di partecipazione con i quali "La Puglia prima di tutto" ha
contribuito alla costituzione del "Polo dei Moderati" non ha rappresentato per noi la
retorica del nuovo, ma l’idea di una visione del futuro che si propone di valorizzare al
massimo il più importante capitale sociale della politica: la gente.
Muovendo da questa considerazione, riteniamo che valori come rinnovamento e
partecipazione debbano necessariamente accompagnare questa nostra riflessione al fine
di poter modificare il linguaggio della politica e contribuire a realizzare quella discontinuità,
di cui l’amministrazione di Gioia del Colle ha fortemente bisogno.
Il punto di partenza non è dunque porre in discussione la tua candidatura, ma
decidere quali siano i metodi e le procedure, che consentano alla politica di superare gli
anacronistici sistemi degli accordi personali e delle segreterie di partito.
Non può sfuggire a te e a noi tutti la constatazione di come i propositi di
rinnovamento, incentrati sulle procedure prima ancora che sulle persone, che avevano
segnato la nascita del "Polo dei Moderati", si siano infranti di fronte al rinnovarsi di prassi
politiche ormai superate e destinate a segnare il confine tra ciò che è stato e ciò che dovrà
essere.
La politica gioiese non può assumere ad icona di modernità e rinnovamento quanti
continuano a riproporre vecchi modelli di partito e generano confusione nella speranza di
pescare il jolly risolutore.
Pertanto, proprio nel ribadire la condivisione di quei valori, che erano stati il pilastro
della costituzione di una nuova coalizione politica, e nell'affermare con assoluta
convinzione l'attualità, ancor oggi, di quei principi, vorremmo invitarti ad un'attenta
riflessione sugli avvenimenti di recente accaduti, perché tu possa analizzare, senza alcuna
forzatura e con animo sereno, l'opportunità del ritiro della tua candidatura, posto che su di
essa non c’è stata, quali che ne siano state le motivazioni, una convergenza in grado di
costruire un progetto politico convincente.
2. Sarebbe un gesto, il ritiro della tua candidatura, non certo di sconfitta, ma viceversa
di grande maturità politica e allo stesso tempo un segnale di apertura nella prospettiva di
poter riprendere un discorso, che altrimenti rischierebbe di essere un fatto politico
residuale, dando la sensazione della marginalità di una cultura politica di una vecchia
classe dirigente.
Il tuo impegno è per noi assolutamente indispensabile e tuttavia non
necessariamente deve essere individuato nel ruolo di sindaco.
Lo affermiamo con assoluta sincerità e senza intenti polemici, non per sottolineare
l’errore di chi si candida a rappresentare un'intera collettività attraverso procedure
rinchiuse nelle segrete stanze, ma anche per sottolineare un fatto indiscusso: la
scomparsa dei personalismi tra i fondamenti culturali della nostra vita sociale.
Non sappiamo se questo appello troverà la tua riflessione e (speriamo!) la tua
adesione e quella dei partiti, che ancora oggi dichiarano di condividere la tua candidatura,
ma ove questo dovesse accadere siamo sicuri che ciò porterebbe a riprendere il cammino,
per costituire una coalizione più forte e certamente in grado di realizzare un progetto di
rinnovamento per questa nostra cara città.
Nei prossimi giorni ci proponiamo di tentare ancora una volta di riprendere il
percorso interrotto, sperando di trovare la tua condivisione e quella dei partiti e dei gruppi
,che hanno dato origine alla costituzione del “ Polo dei moderati”
Cordialmente.
La segreteria della “Puglia prima di tutto”