BNP Paribas Cardif relies on partnerships to distribute insurance products in 37 countries. In 2013, it saw growth in gross written premiums to 25.3 billion euros, up 4% over 2012. The company focuses on diversifying its product offerings and expanding internationally, with close to 60% of gross written premiums coming from outside of France. It tailors solutions to local markets, with products and distribution adapted to customer needs and preferences in each country.
L’industria crocieristica internazionale e il ruolo di Venezia nel Mediterran...eAmbiente
L’industria crocieristica internazionale e il ruolo di Venezia nel Mediterraneo - Prospettive di sviluppo economico ed occupazionale.
VEGA - Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Padiglione Antares, Venerdì 15 Febbraio 2013 - ore 10.00.
A Innova Day saranno presenti numerose imprese e imprenditori, business angels e fondi dedicati al settore biomedicale, delle biotecnologie e delle nanotecnologie.
BNP Paribas Cardif relies on partnerships to distribute insurance products in 37 countries. In 2013, it saw growth in gross written premiums to 25.3 billion euros, up 4% over 2012. The company focuses on diversifying its product offerings and expanding internationally, with close to 60% of gross written premiums coming from outside of France. It tailors solutions to local markets, with products and distribution adapted to customer needs and preferences in each country.
L’industria crocieristica internazionale e il ruolo di Venezia nel Mediterran...eAmbiente
L’industria crocieristica internazionale e il ruolo di Venezia nel Mediterraneo - Prospettive di sviluppo economico ed occupazionale.
VEGA - Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Padiglione Antares, Venerdì 15 Febbraio 2013 - ore 10.00.
A Innova Day saranno presenti numerose imprese e imprenditori, business angels e fondi dedicati al settore biomedicale, delle biotecnologie e delle nanotecnologie.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alberto F. De To...Complexity Institute
Che cosa dobbiamo aspettarci da un futuro popolato da robot, algoritmi e sensori che – affidando ad anonimi automatismi la maggior parte dei problemi – rischiano di controllare la nostra vita e il nostro lavoro?
I tecno-pessimisti si aspettano da questo scenario una perdita massiccia dei posti di lavoro a favore di macchine e dispositivi digitali, condannandoci ad un destino di disoccupazione tecnologica. I tecno-ottimisti, al contrario, credono ancora nella marcia trionfale della rivoluzione digitale in corso, capace di superare ogni ostacolo e di rimediare – con la sua potenza produttiva – ad ogni inconveniente.
Questo libro – basato su una ricerca congiunta portata avanti da CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Udine – indica una strada di evoluzione diversa. Un’evoluzione già visibile nel presente ma destinata a diventare sempre più rilevante nel prossimo futuro: la crescita esponenziale della complessità che sta trasformando il senso stesso del vivere e del lavorare.
Il primo numero 2011 della rivista specializzata Azimut, distribuita nel circuito marchigiano dei geometri, negli uffici tecnici di Comuni, della Provincia e della Regione.
Seminario: "CERTIFICATI BIANCHI E GAS SERRA Obiettivi, linee guida, incentivi...eAmbiente
10 maggio 2013.
CONFINDUSTRIA VICENZA
Palazzo Bonin Longare,
Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto del 28 dicembre 2012 sul potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, viene proposto un seminario di approfondimento per conoscere le novità operative contenute nel provvedimento e dirimere dubbi o perplessità.
Inoltre, è stato pubblicato il D.Lgs. n. 30/2013 “Attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra”.
Maggiori info e iscrizioni online su www.eenergiagroup.it
Seminario: "CERTIFICATI BIANCHI E GAS SERRA Obiettivi, linee guida, incentivi...eAmbiente
10 maggio 2013.
CONFINDUSTRIA VICENZA
Palazzo Bonin Longare,
Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto del 28 dicembre 2012 sul potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, viene proposto un seminario di approfondimento per conoscere le novità operative contenute nel provvedimento e dirimere dubbi o perplessità.
Inoltre, è stato pubblicato il D.Lgs. n. 30/2013 “Attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra”.
Maggiori info e iscrizioni online su www.eenergiagroup.it
Telelavoro, internazionalizzazione e information technology
Il 30 novembre 2015 nell'aula Aula Magna della SAA-School of Management di Via Ventimiglia 115 a Torino si terrà un incontro sull'impatto della tecnologia nell'economia e nella società
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alberto F. De To...Complexity Institute
Che cosa dobbiamo aspettarci da un futuro popolato da robot, algoritmi e sensori che – affidando ad anonimi automatismi la maggior parte dei problemi – rischiano di controllare la nostra vita e il nostro lavoro?
I tecno-pessimisti si aspettano da questo scenario una perdita massiccia dei posti di lavoro a favore di macchine e dispositivi digitali, condannandoci ad un destino di disoccupazione tecnologica. I tecno-ottimisti, al contrario, credono ancora nella marcia trionfale della rivoluzione digitale in corso, capace di superare ogni ostacolo e di rimediare – con la sua potenza produttiva – ad ogni inconveniente.
Questo libro – basato su una ricerca congiunta portata avanti da CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Udine – indica una strada di evoluzione diversa. Un’evoluzione già visibile nel presente ma destinata a diventare sempre più rilevante nel prossimo futuro: la crescita esponenziale della complessità che sta trasformando il senso stesso del vivere e del lavorare.
Il primo numero 2011 della rivista specializzata Azimut, distribuita nel circuito marchigiano dei geometri, negli uffici tecnici di Comuni, della Provincia e della Regione.
Seminario: "CERTIFICATI BIANCHI E GAS SERRA Obiettivi, linee guida, incentivi...eAmbiente
10 maggio 2013.
CONFINDUSTRIA VICENZA
Palazzo Bonin Longare,
Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto del 28 dicembre 2012 sul potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, viene proposto un seminario di approfondimento per conoscere le novità operative contenute nel provvedimento e dirimere dubbi o perplessità.
Inoltre, è stato pubblicato il D.Lgs. n. 30/2013 “Attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra”.
Maggiori info e iscrizioni online su www.eenergiagroup.it
Seminario: "CERTIFICATI BIANCHI E GAS SERRA Obiettivi, linee guida, incentivi...eAmbiente
10 maggio 2013.
CONFINDUSTRIA VICENZA
Palazzo Bonin Longare,
Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto del 28 dicembre 2012 sul potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, viene proposto un seminario di approfondimento per conoscere le novità operative contenute nel provvedimento e dirimere dubbi o perplessità.
Inoltre, è stato pubblicato il D.Lgs. n. 30/2013 “Attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra”.
Maggiori info e iscrizioni online su www.eenergiagroup.it
Telelavoro, internazionalizzazione e information technology
Il 30 novembre 2015 nell'aula Aula Magna della SAA-School of Management di Via Ventimiglia 115 a Torino si terrà un incontro sull'impatto della tecnologia nell'economia e nella società
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
Nell’area euro, il peggioramento della congiuntura economica ha un carattere comune a tutti i principali paesi: la debolezza degli investimenti . In Italia, il taglio ha interessato con particolare intensità la componente pubblica, ridottasi di oltre un terzo negli ultimi quattro anni.
Sono una minoranza (il 38%) gli Italiani disposti a sacrificarsi per sostenere il rilancio del Paese. I sacrifici più duri da accettare sarebbero quelli relativi al welfare, all’aumento dell’età pensionabile e al peggioramento delle condizioni di lavoro, sia in termini di contratto, che di salario. In generale, viene preferita una riduzione di tasse su imprese e lavoro a fronte di un aumento di quelle su consumi e ricchezza patrimoniale. E anche l’ipotesi dell’Iva al 25% risulta più digeribile, sempre a patto che l’imposizione fiscale sul lavoro e sulle attività produttive venga mitigata. Quanto al grado di fiducia, il suo livello resta stabile: a ottobre si è attestato a 3,45 punti, contro i 3,54 del mese precedente. Sul tema del risparmio, negli ultimi 30 giorni si registra un calo della propensione, con il 14,2% degli Italiani che si dice pronto ad aumentare la quota di risorse messe da parte, contro il 15,5 di settembre.
A settembre scorso l’ammontare dei prestiti nell’area euro è risultato inferiore di 200 miliardi rispetto a un anno prima (-1,2%) tornando ai valori di maggio 2008. Rispetto al picco massimo di settembre 2011, lo stock dei finanziamenti è diminuito di 718 miliardi attestandosi a 10.581 miliardi.
In presenza di un contesto economico divenuto estremamente complesso l’Ocse già
prima dello scoppio della crisi dei mutui subprima suggeriva di introdurre
l’educazione finanziaria nei programmi scolastici. Solo dopo il 2007 tuttavia
l’esigenza di dotare le giovani generazioni di un bagaglio utile in campo finanziario ha
spinto molti paesi ad adottare programmi di educazione specifici. A metà 2014 erano
circa 50 i governi che avevano intrapreso programmi di educazione finanziaria o che
avevano in progetto di avviarne
Settore auto: un andamento a più velocità
Il settore automotiv e a livello globale sembra essere tornato su valori di crescita interessanti. I dati sulla produzione di nuovi veicoli evidenziano un incremento del 4% nel 2013 che potrebbe confermarsi anche per il 2014. Gli Stati Uniti nel 2013 sono tornati ai livelli produttivi pre-crisi. Il mercato europeo, pur avendo registrato nei primi nove mesi del 2014 un incremento del 5,8% delle immatricolazioni, rimane 25 punti percentuali sotto il livello del 2007 con ampie differenze tra i paesi. Ponendo pari a 100 le auto immatricolate nel 2007, la Germania nel 2013 ha raggiunto quota 92, il Regno Unito 91, la Spagna 75, la Francia 58; l’Italia si è fermata a 52.
Negli anni più recenti le imprese di maggiore dimensione hanno fortemente accentuato la propensione a detenere riserve di liquidità. Per l’intensità raggiunta questa propensione alla liquidità viene indicata tra i fattori corresponsabili (e non in misura marginale) della sterilizzazione degli stimoli monetari adottati dalle autorità dei principali paesi per favorire una più rapida uscita dalla crisi.
E’ l’immigrazione la grande preoccupazione delle famiglie Italiane. Una su due, la ritiene la criticità più rilevante: le notizie che da mesi arrivano dal Canale di Sicilia angosciano in profondità il Paese, per i loro drammatici risvolti umanitari. Sul fronte interno, il 44% degli Italiani nei prossimi 12 mesi si aspetta che vengano approvate le riforme di cui tanto si è discusso: da quella del lavoro a quella della pubblica amministrazione; da quella della giustizia a quella della scuola. Per quanto riguarda il grado di fiducia, il dato resta stabile sui valori dei mesi precedenti: 3,54 punti, contro i 3,53 di agosto e i 3,55 di luglio.
Risale la propensione al risparmio: il 15,5 degli italiani lo aumenterà nei prossimi 12 mesi. A settembre, si era impegnato in questa direzione il 13,1.
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
Tempo di riforme
I nuovi dati innalzano intorno al 44 per cento il valore raggiunto in Italia dal tasso disoccupazione giovanile. Oltre al problema della disoccupazione, le difficoltà del mercato giovanile del lavor o sono riscontrabili nella consistente riduzione tra gli occupati di età inferiore ai 35 anni dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
I migranti e la crisi economica
Le tensioni geo-politiche ai confini dell’Europa e il protrarsi della debolezza del ciclo economico in molti paesi dell’area hanno contribuito a modificare i flussi migratori interni e internazionali sia in termini di numerosità sia nella scelta dei paesi di destinazione. L’allargamento a est dei paesi aderenti all’Unione e il perdurare di elevati tassi di disoccupazione in molte economie della zona euro hanno favorito la dinamica delle migrazioni interne, con una polarizzazione verso la Germania che nel 2013 è divenuto il primo paese di destinazione in Europa e il secondo tra le economie sviluppate dopo gli Stati Uniti.
Negli ultimi anni una serie di fenomeni economici e politici hanno portato molti a ritenere che l’ordine economico mondiale disegnato a partire da Bretton Woods sia ormai da rivedere. L’idea è che il concetto stesso di libero scambio, che del vecchio ordine rappresentava uno dei pilastri portanti, sia destinato nel prossimo futuro ad avere un ruolo progressivamente meno centrale nello stimolare la crescita mondiale.
Le famiglie italiane spenderanno in media 710 € per l’istruzione dei figli, circa 10 € in più rispetto allo scorso anno. E il 5% di queste dovrà ricorrere a un prestito per farvi fronte.
Il risparmio gestito nel corso del 2014 ha continuato ad evidenziare una dinamica di sviluppo molto positiva. Il patrimonio a luglio ha toccato un nuovo massimo pari a 1.480 mld di euro, un valore dell’11% superiore a quello di dicembre 2013. Nei primi sette mesi del 2014 la raccolta netta ha raggiunto i 75,7 miliardi, un valore superiore a quello relativo all'intero 2013 (62 mld di euro) che già costituiva il miglior risultato dal 1999. Nel 2014 sono stati i fondi comuni a trainare la raccolta del risparmio gestito.
1. I distretti industriali hanno costituito la struttura portante della fortunata
stagione manifatturiera vissuta dal Veneto nel recente passato e rappresentano
ancora una parte importante dell’industria regionale. Dalla fine degli anni ‘90
questi sistemi hanno vissuto profonde trasformazioni, sotto l’incalzare della
globalizzazione e, negli ultimi anni, anche per effetto della recessione
mondiale. Da un lato, per tutti o quasi sembra essersi esaurita definitivamente
la fase dei vantaggi localizzativi che gli studiosi hanno sintetizzato nella
formula del distretto “marshalliano”. Dall’altro, la crisi non ha lo stesso
impatto sui diversi distretti e la transizione segue strade diverse. Diventa
quindi di grande importanza, anche per le implicazioni di politica industriale
che ne derivano, capire queste differenze e monitorarle nel tempo.
Il convegno, promosso da Unioncamere Veneto e il Dipartimento di Scienze
Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, con il contributo della
Federazione Distretti Italiani e BNL, intende offrire un’occasione di confronto e
dibattito, partendo dai risultati di tre studi che riguardano importanti distretti
industriali veneti: il calzaturiero della Riviera del Brenta, l’occhialeria Distretti industriali tra crisi e
bellunese e il distretto orafo di Vicenza. Gli studi, sintetizzati in un Quaderno
di Ricerca di Unioncamere Veneto, rappresentano gli elaborati migliori prodotti cambiamento evolutivo:
dagli studenti, all’interno di un corso di insegnamento della laurea magistrale
in Scienze Statistiche presso l’Università di Padova, con il supporto del Centro evidenze da tre distretti veneti
Studi di Unioncamere Veneto. Il Quaderno di ricerca è stato curato dal prof.
Roberto Grandinetti in collaborazione con Valentina De Marchi, mentre i
rapporti relativi ai tre distretti sono a cura di Massimiliano Scognamiglio,
Gaetana Dalmassons e Riccardo Voltani.
22 ottobre 2012
ore 16.00
Per adesioni e informazioni:
Unioncamere del Veneto
Via delle Industrie 19/d – Venezia Marghera
Tel : 041/0999311 Fax : 041/0999303
unione@ven.camcom.it
www.unioncamereveneto.it
Unioncamere del Veneto – Sala Europa
Nel corso del convegno verrà distribuita ai partecipanti una copia del Parco Scientifico Tecnologico VEGA - Edificio Lybra
Quaderno di ricerca di Unioncamere Veneto “Crisi e trasformazione dei Via delle Industrie 19/c – 30175 Venezia
distretti industriali veneti: gioielli, occhiali e calzature a confronto”.
2. 15.45 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 17.30 TAVOLA ROTONDA: Come stanno cambiando i distretti
produttivi e le filiere in Veneto e in Italia?
16.00 INTERVENTI DI SALUTO Introduce e coordina: ROBERTO GRANDINETTI, Università di Padova
Il sistema camerale per lo sviluppo di distretti e filiere SIRO BADON, Distretto della calzatura della Riviera del Brenta
GIAN ANGELO BELLATI, Segretario generale Unioncamere Veneto
GIAN ANGELO BELLATI, Segretario generale Unioncamere Veneto
Federazione Distretti e Unionfiliere: un futuro condiviso per la
valorizzazione del Made in Italy GIUSEPPE CORRADO, Distretto orafo di Vicenza
DANIELA FONTANA, Direttore Federazione Distretti Italiani
GIANCARLO CORÒ, Università Ca’ Foscari di Venezia
BNL tra globale e locale per un nuovo paradigma di sviluppo
FERNANDO MORELLI, Direttore Retail & Private Nord Est BNL RENATO SOPRACOLLE, Distretto dell’occhiale di Belluno
Gruppo Bnp Paribas
MARCO ZANETTI, Commissario allo Sviluppo Economico, Regione Veneto
16.30 RELAZIONI TECNICHE 18.30 CONCLUSIONI
Introduce: SERAFINO PITINGARO, Centro Studi Unioncamere Veneto
Seguirà aperitivo/cocktail
Distretti industriali tra crisi ed evoluzione: gioielli, occhiali e
calzature a confronto
VALENTINA DE MARCHI, Università di Padova
Il ruolo dei distretti e delle filiere produttive nel nuovo scenario
economico nazionale e internazionale
GIOVANNI AJASSA , Responsabile Servizio Studi BNL
Gruppo Bnp Paribas