1. Perché si parla di disturbi
specifici?
L’aggettivo specifico si riferisce a
quell’aspetto settoriale del
funzionamento deficitario in un contesto
globale indenne.
2. Cosa si intende per
Apprendimento?
Il termine apprendimento evoca un
insieme più o meno formalizzato di
nozioni e conoscenze esplicite.
Tra gli apprendimenti di base, che si
sviluppano nel corso del primo anno di
scolarizzazione, vi sono, ovviamente, la
lettura, la scrittura e il calcolo.
3. Fattori di rischio per
l’insorgenza dei Disturbi
d’Apprendimento
• Disturbo del linguaggio;
• Familiarità;
• Assenza di prerequisiti specifici per gli
apprendimenti di base.
4. L’obiettivo dell’intervento
riabilitativo non deve essere
quello di guarire il bambino dalla
sua disabilità, ma piuttosto quello
di aiutare a ridurre gli effetti
negativi intervenuti
sull’acquisizione di abilità
importanti come la lettura, la
scrittura e il calcolo.
5. La Dislessia Evolutiva
•E’ un disturbo di automatizzazione delle
procedure di transcodifica dei segni scritti in
corrispondenti fonologici;
•Comporta difficoltà a carico della correttezza
e velocità di lettura. A volte può essere
compromessa anche la comprensione del
testo.
•Comporta difficoltà di percezione;
•Comporta difficoltà di linguaggio
(elaborazione linguistica e disnomia);
•Comporta distraibilità;
6. • Si palesa in assenza di deficit neurologici,
relazionali primari, sensoriali e cognitivi;
• Comporta difficoltà di orientamento
spazio-temporale.
8. Lo studio della lingua straniera
Il bambino dislessico ha difficoltà
nell’imparare a una lingua straniera
soprattutto se ad ortografia opaca (inglese
francese).
L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a
livello mnemonico maggiore rispetto a
quella di una lingua ad ortografia
trasparente.
9. COME VA A FINIRE PER I
DISLESSICI?
• Soggetti che recuperano (Diagnosticati
con dislessia lieve);
• Soggetti compensati (Diagnosticati con
dislessia di grado medio);
• Soggetti con disabilità (Diagnosticati con
dislessia severa).
10. DISGRAFIA:disturbo della scrittura
inteso come difficoltà di esecuzione, cioè
difficoltà di realizzare dei pattern motori
DISORTOGRAFIA: disturbo della
scrittura inteso come disturbo di utilizzo del
codice ortografico
11. PREREQUISITI PER
L’APPRENDIMENTO DELLA
SCRITTURA
• Discriminazione visiva;
• Discriminazione uditiva;
• Memoria fonologica a breve termine;
• Capacità di segmantezione;
• Coordinazione oculo-manuale;
• Elaborazione semantica di
anticipazione.
12. Errori più frequenti nella
disortografia
• Errori fonologici;
• Errori non fonologici;
• Errori semantico-lessicali;
• Altri errori.
13. Caratteristiche del disgrafico
• Posizione e prensione;
• Orientamento nello spazio grafico;
• Pressione sul foglio;
• Direzione del gesto grafico;
• Produzioni-Riproduzioni grafiche;
• Esecuzione di copie;
• Dimensione dei grafemi;
• Unione dei grafemi;
• Ritmo grafico
14. Abilità di base per
l’apprendimento della scrittura
• Organizzazione spaziale;
• Organizzazione temporale;
• Orientamento destra-sinistra;
• Coordinazione motoria;
• Dominanza laterale;
• Memoria visiva e uditiva.
15. DISCALCULIA EVOLUTIVA:DISCALCULIA EVOLUTIVA:
indica delle difficoltà di naturaindica delle difficoltà di natura
neuropsicologica nei compiti numericineuropsicologica nei compiti numerici
e aritmetici di base (lae aritmetici di base (la ridottaridotta
capacità di calcolo e dicapacità di calcolo e di
ragionamento matematicoragionamento matematico
interferisce significativamente coninterferisce significativamente con
l’apprendimento scolastico e con lal’apprendimento scolastico e con la
vita quotidiana).vita quotidiana).
16. Prerequisiti al calcolo
• Conoscenza della filastrocca dei numeri;
• Associazione tra simbolo numerico grafico e nome del
numero;
• Corrispondenza biunivoca numero-oggetto contato;
• Conoscenza della numerosita’;
• Capacita’ di confrontare insiemi di numerosita’ diversa;
• Capacita’ di confrontare numeri diversi;
• Capacita’ di seriare elementi di diverse dimensione e
mettere in sequenza ordinata insiemi contenenti diverse
quantita’ di oggetti.
17. Modello di McCloskey
Indipendenza funzionale tra
Sistema del
numero
Sistema del
calcolo
Linea dei Numeri Procedure
Transcodifica Fatti aritmetici
Codifica semantica Segni algebrici
18. PREREQUISITI PER
L’APPRENDIMENTO DELLA
SCRITTURA
• Discriminazione visiva;
• Discriminazione uditiva;
• Memoria fonologica a breve termine;
• Capacità di segmantezione;
• Coordinazione oculo-manuale;
• Elaborazione semantica di
anticipazione.
19. Batterie per la valutazione della
disortografia
• “Batteria per la valutazione della scrittura e
dell’ortografia in età scolare” (Tressoldi e
Cornoldi);
• “Batteria per la valutazione della dislessia e
della disortografia” (Sartori, Job e Tressoldi);
• “Batteria per la valutazione delle abilità di
scrittura” (Rossi e Malaguti).
20. “PROGRAMMA DI RECUPERO IN
ORTOGRAFIA”
di Ferraboschi e Meini
• Esercizi graduati e organizzati in percorsi;
• Strategie per controllare i processi
automatici di scrittura;
• Strategie per aiutare l’alunno nella
riflessione metacognitiva.
21. Strategie per guidare l’alunno nella
fase di trascrizione
• Fornire banche di vocaboli;
• Utilizzare programmi di videoscrittura;
• Utilizzare la scrittura collaborativa.
22. Strategie per guidare l’alunno nella
fase di revisione
• Insegnare una strategia alla volta in lezioni
brevi;
• Usare i compagni per la revisione;
• Fornire checklist di autocorrezione;
• Tenere un portfolio delle composizioni;
• Gratificare gli studenti.
24. DISGRAFIA
Compromette la forma del messaggio
scritto, rendendo di difficile
interpretazione ad un lettore i segni
prodotti, quindi riguarda
esclusivamente il grafismo e non le
regole ortografiche e sintattiche.
25. Caratteristiche del disgrafico
• Posizione e prensione;
• Orientamento nello spazio grafico;
• Pressione sul foglio;
• Direzione del gesto grafico;
• Produzioni-Riproduzioni grafiche;
• Dimensione dei grafemi;
• Unione dei grafemi;
• Ritmo grafico
26. Abilità di base per
l’apprendimento della scrittura
• Organizzazione spaziale;
• Organizzazione temporale;
• Orientamento destra-sinistra;
• Coordinazione motoria;
• Dominanza laterale;
• Memoria visiva e uditiva.
28. Attività nella Scuola
dell’Infanzia
• Predisporre un piano sulla simbolizzazione;
• Leggere fiabe al fine di potenziare la
capacità di ascolto e di comprensione;
• Favorire la lettura spontanea dei bambini;
• Predisporre cartelloni con scritte chiare in
stampato maiuscolo che indichino i nomi
degli oggetti;
• Predisporre percorsi di lavoro fonologico e
metafonologico.
29. Attività nel Primo Ciclo della
Scuola Primaria• Presentare pochi grafemi alla volta e
iniziare da quelli più “produttivi” (“a”, “r”,
“m”, “e”, “o”);
• Costruire letterone da far manipolare;
• Presentare un carattere alla volta e
permettere ad alcuni bambini di continuare
ad utilizzare sempre lo stesso;
• Utilizzare parole ad ortografia piana;
• Incrementare le abilità fonologiche.
30. Attività Primo Ciclo della
Scuola Primaria
• Leggere a voce alta fiabe, storie, romanzi atti a
potenziare l’ascolto e far amare la lettura;
• Accettare che durante la lettura alcuni alunni
ascoltino senza seguire sul testo;
• Lasciare ogni giorno 15-20 min. alla lettura
silenziosa e senza controllo delle prestazioni;
• Non far leggere a voce alta i bambini se ciò è fonte
di frustrazione;
• Non utilizzare la lettura a voce alta dei bambini su
testi specifici.
31. IL METODO FOL
Programma Fonologico
Ortografico Lessicale(Tamara
Malaguti, Ed.Erickson 2000 ––
5 volumi)
32. IL METODO FOL
Tale metodo si propone sia come una metodologia didattica di
apprendimento della lettura e scrittura, che viene sviluppata
nell’arco di circa 2-3 anni di scolarizzazione, dalla prima fino
alla terza elementare o oltre, sia come metodologia
pedagogica-riabilitativa dei ritardi o disturbi di apprendimento
della ritardilettura e scrittura.
33. Lo studio della lingua straniera
Il bambino dislessico ha difficoltà
nell’imparare a una lingua straniera
soprattutto se ad ortografia opaca (inglese
francese).
L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a
livello mnemonico maggiore rispetto a
quella di una lingua ad ortografia
trasparente.