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Criteri per la creazione di ausilii
informatici per l'indagine clinica:
BLUBOX & EYETAB
Progetto di:
Iva Martini
Giorgio Puleo
Andrea Zerbinati
1.0. Definizione
La Blubox nasce come strumento interattivo e osservatore computazionale dedicato alla raccolta di
dati risultanti da test criteriali performativi inerenti all'osservazione psicopedagogica, e al loro
inserimento in termini statistici con i dati dell'osservazione umana pluridisciplinare. Come
osservatore, infatti non è slegato dall'osservatore umano, ma è un fedele scudiero atto a registrare
fedelmente dati importanti e "sotterranei" e a fornire spunti di analisi e di ipotesi osservatoria.
1.1. Fasi dell'osservazione
Quando avviene un osservazione abbiamo quindi il soggetto da esaminare, l'operatore umano e la
blubox. Mentre l'operatore umano si dedica ad un analisi più qualitativa del soggetto, la blubox è
coinvolta nell'analisi quantitativa, tramite la somministrazione di test ad interattività multipla.
Entrambe le due osservazioni prevedono delle fasi che possono essere paragonate.
La prima fase viene definita FUNZIONE DESCRITTIVA dell'osservazione.
1.1.1. Funzione descrittiva
La funzione descrittiva è il cuore dell'osservazione poichè è relativo ad un ciclo di passaggi che
viene ripetuto ogni qual volta al soggetto dell'osservazione viene sottoposto un test.
Fasi/osservatori Osservatore umano Blubox
Focalizzazione Scelta del test Approccio allo strumento
1. Interesse
2. Coinvolgimento
3. Stimolo
4. Confidenza
Raccolta Dati Osservazione libera Automatizzata
Analisi Qualitativa Quantitativa
Ogni qualvolta la blubox viene utilizzata (specialmente al primo utilizzo) bisogna considerare, oltre
alle variabili di utilizzo di un touchpad (vedi paragrafo-variabile di interattività) da parte del
soggetto anche quello che ricadono nell'approccio che ha il soggetto con lo strumento. Queste
variabili sono state suddivise in 4 sottocategorie:
1-Interesse: é l'approccio preliminare, per la quale la blubox è investita con atti intenti a stimolare
l'attenzione del soggetto verso lo strumento. In questa categoria ricadono le variabili di come si
presenta lo strumento, o come si presenta il test.
2-Coinvolgimento: riguarda il feedback di riflesso all'utilizzo della blubox ed è atto a stimolarne la
curiosità. Ricadono in questa categoria i fattori di qualità di interazione.
3.Stimolo: è la capacità dello strumento di non risultare pesante per un utilizzo continuato, in modo
da non inficiare la resa del test. E' legato quindi alla relativa spettacolarità, imprevedibilità,
possibilità di interazione e ai rinforzi positivi, negativi.
4.Confidenza: riguarda i limiti dello strumento. Ricadono in questa categoria tutti gli interventi atti
a mostrare le diverse categorie di interazione (multitouch, singletouch, disegno, trasporto) e gli
esempi dei test.
In generale in queste sottocategorie ricadono anche tutte le conoscenze e le tecniche che
favoriscono l'apprendimento, la motivazione, l'interesse del soggetto.
1.1.2. Funzione Valutativa
Questa funzione è relativa soltanto all'analisi dei dati raccolti. La blubox caricata dei suoi test è in
grado di dare come output una sequenza di risultati (test superato: 1; test fallito: 0 ;risultato
indeterminato:-).
Vediamo direttamente un esempio di output risultante
Ognuna di queste sequenza viene poi associato ad altri dati a nostra disposizione (accennati nella
funzione formativa) secondo criteri devoluti dall'operatore. Possiamo considerare questa funzione
come quella d'apprendimento da parte della blubox.
1.1.3. Funzione Formativa
Tra un ciclo e l'altro delle fasi della funzione descrittiva, ovvero dopo ogni analisi dei dati raccolti, e
prima della focalizzazione l'osservatore usa le conoscenze che ha progressivamente accumulato ad
ogni osservazione per decidere il seguente test da sottoporre. Così come l'osservatore umano è in
grado di imparare anche la blubox può progredire nella sua formazione.
I dati raccolti dalla sua analisi quantitativa vengono infatti catalogati e connessi strutturalmente con
quelli qualitativi dell'operatore,con gli input dei soggetti interrogati (sesso, età biologica) , con i
risultati di altri test (normativi) e con le diagnosi stilate alla fine delle osservazioni pluridisciplinari.
Inoltre, i principi di catalogazione e di connessione, possono essere settati e modificati
dall'operatore, che in questa fase può riversare la propria conoscenza e abilità analitica.
Il principio quindi con il quale la Blubox assolve a questa funzione formativa è semi-automatica e
sempre dipendente dagli interventi dell'operatore.
Più in generale l'operatore può modificare:
-la quantità dei test
-la qualità
-la sequenza
-le modalità di somministrazione
-la relazione dei risultati con i dati di altri test-input
1.1.4. Funzione Euristica
Le modifiche sui test da parte dell'operatore non servono solo a migliorare le capacità della blubox
di assisterlo ma anche per confutare o validare delle ipotesi di analisi.

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Criteri qualitativi e funzioni dell'osservazione strutturata 1

  • 1. Criteri per la creazione di ausilii informatici per l'indagine clinica: BLUBOX & EYETAB Progetto di: Iva Martini Giorgio Puleo Andrea Zerbinati
  • 2. 1.0. Definizione La Blubox nasce come strumento interattivo e osservatore computazionale dedicato alla raccolta di dati risultanti da test criteriali performativi inerenti all'osservazione psicopedagogica, e al loro inserimento in termini statistici con i dati dell'osservazione umana pluridisciplinare. Come osservatore, infatti non è slegato dall'osservatore umano, ma è un fedele scudiero atto a registrare fedelmente dati importanti e "sotterranei" e a fornire spunti di analisi e di ipotesi osservatoria. 1.1. Fasi dell'osservazione Quando avviene un osservazione abbiamo quindi il soggetto da esaminare, l'operatore umano e la blubox. Mentre l'operatore umano si dedica ad un analisi più qualitativa del soggetto, la blubox è coinvolta nell'analisi quantitativa, tramite la somministrazione di test ad interattività multipla. Entrambe le due osservazioni prevedono delle fasi che possono essere paragonate. La prima fase viene definita FUNZIONE DESCRITTIVA dell'osservazione. 1.1.1. Funzione descrittiva La funzione descrittiva è il cuore dell'osservazione poichè è relativo ad un ciclo di passaggi che viene ripetuto ogni qual volta al soggetto dell'osservazione viene sottoposto un test. Fasi/osservatori Osservatore umano Blubox Focalizzazione Scelta del test Approccio allo strumento 1. Interesse 2. Coinvolgimento 3. Stimolo 4. Confidenza Raccolta Dati Osservazione libera Automatizzata Analisi Qualitativa Quantitativa Ogni qualvolta la blubox viene utilizzata (specialmente al primo utilizzo) bisogna considerare, oltre alle variabili di utilizzo di un touchpad (vedi paragrafo-variabile di interattività) da parte del soggetto anche quello che ricadono nell'approccio che ha il soggetto con lo strumento. Queste variabili sono state suddivise in 4 sottocategorie: 1-Interesse: é l'approccio preliminare, per la quale la blubox è investita con atti intenti a stimolare l'attenzione del soggetto verso lo strumento. In questa categoria ricadono le variabili di come si presenta lo strumento, o come si presenta il test. 2-Coinvolgimento: riguarda il feedback di riflesso all'utilizzo della blubox ed è atto a stimolarne la curiosità. Ricadono in questa categoria i fattori di qualità di interazione. 3.Stimolo: è la capacità dello strumento di non risultare pesante per un utilizzo continuato, in modo da non inficiare la resa del test. E' legato quindi alla relativa spettacolarità, imprevedibilità, possibilità di interazione e ai rinforzi positivi, negativi. 4.Confidenza: riguarda i limiti dello strumento. Ricadono in questa categoria tutti gli interventi atti a mostrare le diverse categorie di interazione (multitouch, singletouch, disegno, trasporto) e gli esempi dei test.
  • 3. In generale in queste sottocategorie ricadono anche tutte le conoscenze e le tecniche che favoriscono l'apprendimento, la motivazione, l'interesse del soggetto. 1.1.2. Funzione Valutativa Questa funzione è relativa soltanto all'analisi dei dati raccolti. La blubox caricata dei suoi test è in grado di dare come output una sequenza di risultati (test superato: 1; test fallito: 0 ;risultato indeterminato:-). Vediamo direttamente un esempio di output risultante Ognuna di queste sequenza viene poi associato ad altri dati a nostra disposizione (accennati nella funzione formativa) secondo criteri devoluti dall'operatore. Possiamo considerare questa funzione come quella d'apprendimento da parte della blubox. 1.1.3. Funzione Formativa Tra un ciclo e l'altro delle fasi della funzione descrittiva, ovvero dopo ogni analisi dei dati raccolti, e prima della focalizzazione l'osservatore usa le conoscenze che ha progressivamente accumulato ad ogni osservazione per decidere il seguente test da sottoporre. Così come l'osservatore umano è in grado di imparare anche la blubox può progredire nella sua formazione. I dati raccolti dalla sua analisi quantitativa vengono infatti catalogati e connessi strutturalmente con quelli qualitativi dell'operatore,con gli input dei soggetti interrogati (sesso, età biologica) , con i risultati di altri test (normativi) e con le diagnosi stilate alla fine delle osservazioni pluridisciplinari. Inoltre, i principi di catalogazione e di connessione, possono essere settati e modificati dall'operatore, che in questa fase può riversare la propria conoscenza e abilità analitica. Il principio quindi con il quale la Blubox assolve a questa funzione formativa è semi-automatica e sempre dipendente dagli interventi dell'operatore. Più in generale l'operatore può modificare: -la quantità dei test -la qualità -la sequenza -le modalità di somministrazione -la relazione dei risultati con i dati di altri test-input
  • 4. 1.1.4. Funzione Euristica Le modifiche sui test da parte dell'operatore non servono solo a migliorare le capacità della blubox di assisterlo ma anche per confutare o validare delle ipotesi di analisi.