Presentazione di Maria Giulia Marini, Responsabile Practice Sanità e Salute di ISTUD dei risultati della ricerca "Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario". Roma 14 dicembre 2007
Risultati ricerca: Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitarioISTUD Business School
Risultati della ricerca "Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario" dell'Area Sanità e Salute di ISTUD presentata a Roma il 14 dicembre 2007
Bisogni e costi delle persone con lesione midollare e dei nuclei famigliari d...ISTUD Business School
Risultati della ricerca "Bisogni e costi delle Persone con Lesione Midollare e dei nuclei famigliari di riferimento" di ISTUD e IAS - Istituto per gli Affari Sociali, presentata da Luigi Reale, docente e ricercatore della Practice Sanità e Salute di ISTUD, a Roma il 10 dicembre 2009
V.E.D.U.T.A. Valori Esistenziali contro il Dolore nelle Unità di Terapia e As...ISTUD Business School
Presentazione di Maria Giulia Marini al congresso di Federdolore (Taorimina 5 ottobre 2012) del progetto VEDUTA Valori Esistenziali contro il Dolore nelle Unità di Terapia e Assistenza
Dall’empowerment all’engagement del paziente, Guendalina Graffigna 24 maggio ...Eugenio Santoro
Intervento di guendalina Graffigna al convegno Comunicare e promuovere la Salute ai Tempi dei Social Media #salutesocial, IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, 24 maggio 2016
http://www.marionegri.it/it_IT/home/archivio_news_focus/archivio_news/News_2016/Comunicare+e+promuovere+la+salute+ai+tempi+dei+social+media/135852,News.html
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Gestione dell’incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilitàISTUD Business School
I risultati della ricerca effettuata da ISTUD per Fondazione Italiana Continenza, presentati da Luigi Reale durante il convegno ISTUD-Sca Hygiene Products "Storie di Vita negli anni d'argento" del 5 giugno 2013.
Risultati della ricerca "Bisogni e costi delle persone con lesione midollare e dei nuclei famigliari di riferimento" presentati da Luigi Reale a Roma il 1 aprile 2011.
Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilitàISTUD Business School
I risultati dello studio “Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilità” realizzato dall’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD per la Fondazione italiana continenza. Lo studio è nato con l'obiettivo di conoscere e valutare l’incontinenza urinaria sotto il profilo dell’impatto socio-economico sulle persone affette da tale patologia, sui loro familiari e su chi se ne occupa.
Luigi Gargantini. Il punto di vista del Pediatra.claudiopagano
Tavola Rotonda: Il sostegno e la tutela del paziente e della famiglia. Punti di vista a confronto.
III Workshop Scientifico e XV Congresso della Federazione Nazionale sindrome di Prader-Willi.
Montegrotto Terme 5-6 Settembre 2014
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
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Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
Presentati da Simonetta Manzini, ricercatrice di ISTUD, i primi risultati del progetto europeo "Lead3.0 Academy" sulle competenze di E-leadership dei manager e sui bisogni formativi.
Il progetto mira a creare un’Alleanza per la Conoscenza tra il mondo delle università e quello delle imprese con il fine di diffondere tra i formatori l’uso dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e delle OER- (Open Educational Resources) per sviluppare le competenze trasversali di e-leadership richieste dal mercato del lavoro nell’era digitale.
Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Identificare le competenze trasversali dei nuovi leader sia a livello individuale che a livello organizzativo/strategico;
Identificare le competenze mancanti dei formatori e svolgere un’analisi dei gap esistenti per sviluppare un programma formativo e degli approcci didattici, basati sul Web 3.0 e sulle OER, finalizzati a migliorare le competenze trasversali;
Creare, mettere in atto e testate un ambiente virtuale e un kit di strumenti per i formatori, che permetta processi formativi finalizzati alla formazione delle competenze trasversali di e-leadership;
Predisporre una Comunità di Pratica di formatori finalizzata all’utilizzo del Web 3.0 e delle Risorse didattiche aperte nell’educazione sulle competenze trasversali di e-leadership.
Il progetto ha come capofila la Fondazione Istud e include un consorzio di alto livello formato da 9 partner di 7 paesi diversi (2 università – Università di Coventry e Università delle Scienze Applicate di Münster; 2 grandi gruppi aziendali – Gruppo Auchan e Unicredit; 2 Business school- Fondazione ISTUD e Fondazione OIC Polonia; un network internazionale per l’educazione d’impresa – La Fondazione europea per il management e lo sviluppo EFMD; 2 imprese – Gruppo Pragma e Advancis Business Services) e due partner associati.
Il progetto Le@d3.0 Academy creerà e testerà, in sinergia con iniziative già in atto, metodi di formazione innovativi basati sui MOOC e sulle OER e meccanismi di cooperazione tra il mondo delle università e quello delle imprese, che facilitino lo scambio, il flusso e la co-creazione di conoscenza tra i formatori di contesti e settori differenti per lo sviluppo delle “competenze trasversali di e-leadership”.
Presentazione a Milano il 3 novembre 2015.
manager sono sotto pressione come mai prima, coinvolti nel loro lavoro quotidiano in sfide enormi: la globalizzazione, la costante tensione allo sviluppo personale, un business sempre più aggressivo H24 e 24/7, l’incertezza crescente nei processi decisionali. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce. Siamo nell’era del digitale, della sharing economy e dell’Internet of things; della open innovation e dello smart working. Un vero “brave new world”, citando Shakespeare e Huxley. Le organizzazioni e le persone che si trovano a gestire questa complessità non possono permettersi di rimanere in attesa, ma devono riuscire ad anticipare il futuro e il mondo che sarà. E’ necessario un adeguamento nel mindset dei leader, e di conseguenza nelle skill manageriali e professionali, nei modelli di gestione. Così anche la management education dovrà dare una risposta forte, anche attraverso nuove modalità come i MOOC (Massive Open Online Courses), all’utilizzo di metodologie esperienziali e blended, applicando anche teorie innovative come quelle del connettivismo del Professor George Siemens, che studia l’apprendimento di individui e organizzazioni basandosi sul paradigma delle reti. Per avere un ruolo strategico – quasi disruptive – nell’accompagnamento e nella crescita delle persone in questa trasformazione profonda, e aiutare il business e il successo dell’impresa.
Quali sono dunque le competenze chiave per i nuovi e-Leader dell’era digitale e quali nuove forme prenderà la formazione manageriale? Sempre più i manager dovranno promuovere collaborazione e networking, incentivare l’innovazione collaborativa (co-innovation), sviluppare e consolidare la fiducia tra network e gruppi di lavoro, vivere l’apprendimento continuo. Il tutto mediato e filtrato dalle grandiose opportunità legate all’utilizzo delle nuove tecnologie, per diffondere e far crescere una vera e propria cultura dell’innovazione e del digitale in tutti i processi di lavoro e ambiti dell’organizzazione.
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
Risultati della ricerca “Benessere e stato di salute nel mondo dei servizi in Italia: una prospettiva di genere”, sviluppata da Fondazione ISTUD per il Ministero del Lavoro presentati a Milano il 9 marzo 2015 da Maria Giulia Marini
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: Il sequenziamento del genoma del mitilo dorato (Limnoperna fortunei) presentato da Francesco Dondero, Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", alla tavola rotonda ISTUD e TIM4Expo sul Crowdfunding del 26/01/2015
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
Io e la mia psoriasi: la narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi. A cura di Anna Graziella Burroni, Tito Agnusdei, Serena Pezzetta, Ilaria Proietti – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia: un nuovo possibile approccio gestionale e terapeutico per un difficile rapporto medico-paziente. A cura di Davide De Nardo – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Risultati della ricerca dell'Osservatorio Giovani e Lavoro e alcuni consigli di personal branding per il ciclo di incontri ISTUD DAYS 2014 (Bari, Roma, Napoli)
Poster presentato al VI congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus), 25-27 maggio 2014, Roma
Lo scopo dello studio "emotions of people living with HIV" è quello di determinare, attraverso l'utilizzo di un approccio narrativo, le emozioni prevalenti delle persone che vivono con l'HIV per comprendere cosa hanno provato in alcune aree critiche del percorso di cura.
Comprendere quali sono le emozioni è un obiettivo importante per contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle persone con HIV e permettere agli operatori sanitari di attivare un'assistenza più attenta all'individuo.
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
I risultati della ricerca dell'Osservatorio internazionale 2013 di Fondazione ISTUD su giovani e lavoro. Presentazione del 15 aprile 2014 presso Assolombarda.
La Medicina Narrativa è professionalizzante, ed è una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto di cui beneficia l’intero sistema delle cure.
Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario
1. Costellazione paziente, famiglia e professionista
sanitario
spazi, regole e modi di
convivenza assistenziale
Maria Giulia Marini
Area Sanità
2. Cosa sono le costellazioni?
Nello spazio molte delle stelle che vediamo possono
apparire come raggruppate su un piano
immaginario del cielo notturno.
L'uomo trova schemi regolari nel caos del cielo
stellato e ha riunito le stelle che appaiono vicine in
costellazioni e le usa come bussole di navigazione.
Il raggruppamento delle stelle in costellazioni è
essenzialmente arbitrario e differenti culture hanno
definito differenti costellazioni.
Area Sanità
3. Nel Grande Carro, i Romani
vedevano
sette buoi che arano
il cielo- septem triones-,
gli Egizi disegnavano un ippopotamo,
i Greci proiettavano la coda di un’orsa,
gli Arabi una lettiga, i Tuareg una
cammella…
Area Sanità
4. Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre….
...Quante immagini un tempo...
creommi nel pensier l'aspetto vostro….
Giacomo Leopardi, Le ricordanze
Area Sanità
5. In una costellazione sociale ognuno dipende dall’altro,
proprio come le stelle delle costellazioni che si
mantengono lungo le orbite tracciate dalla forza di
gravità di ogni altro corpo celeste…
R. May, 1989
Area Sanità
6. La costellazione sociale...
• Non ha un centro
• Ha un suo ordine di disposizione
• Vi è influenza reciproca delle “stelle - persone”
• Ogni “stella persona” ha un suo ruolo contributivo
• Se cade una stella “la costellazione cambia figura” e non
mantiene il significato originario
• E’ in movimento seguendo la legge di gravità delle stelle
e dell’osservatore
• E’ uno strumento di semplificazione della realtà
complessa e caotica
Area Sanità
7. La costellazione in sanità
• Deve per forza avere il paziente al centro?
• Quale è l’accoglienza riservata al familiare- caregiver in
ospedale?
• Trova un proprio “ruolo contributivo” il familiare in
ospedale?
• I professionisti sanitari come interagiscono tra loro?
• Il professionista sanitario- o i professionisti- come
interagiscono con i familiari e con i pazienti?
• La Direzione promuove l’accoglienza dell’intera
costellazione paziente, familiare e professionista sanitario
all’interno della struttura?
Area Sanità
8. Nel disegno di legge 16/11/2007
...Partecipazione dei cittadini nella definizione,
implementazione e valutazione delle politiche
sanitarie
Dal non ascolto
del punto di vista
dell’utenza
Al feed back
Passato dell’esperienza
Alla
co-progettazione
Presente
Futuro
Area Sanità
9. In un questionario “attuale” di
qualità percepita in una struttura sanitaria...
Come valuta l’Assistenza Infermieristica per:
(ottimo, buono, sufficiente, insufficiente)
• chiarezza delle informazioni
• attenzione alle Sue esigenze
• tempestività risposta alle Sue richieste
• disponibilità
Come valuta l'Assistenza Medica per:
(ottimo, buono, sufficiente, insufficiente)
• informazioni cure e decorso malattia
• informazioni sulla diagnosi
• attenzione alle Sue esigenze
• tempestività risposta richieste disponibilità
Area Sanità
10. ...l’obiettivo è quello di raccogliere
il feed back...
Come valuta il Comfort e i Servizi Vari:
(ottimo, buono, sufficiente, insufficiente)
• orario e organizzazione delle visite
• atmosfera di reparto
• tipo di relazioni umane nel reparto
• pulizia del reparto
• pulizia e igiene dei servizi igienici del reparto
• ambiente e comfort (arredo,tranquillità, ecc.)
• telefoni, distributori automatici di bevande, generi di prima necessità, ecc.
Area Sanità
11. …del solo Paziente
Come valuta il Vitto:
(ottimo, buono sufficiente, insufficiente)
• presentazione
• quantità
• qualità
• orario dei pasti
• grado di soddisfazione del suo ricovero
• come valuta il tempo di attesa per il ricovero
indicare il numero di giorni
........................................…
Compilato a cura del paziente
Area Sanità
13. La nostra ricerca: interviste
in profondità ai tre attori della costellazione
Elaborazione di tre questionari per intervistato, con domande
incrociate per valutare l’attendibilità della risposta. Quesiti a risposta
multipla e domande a testo libero (99 domande, due tavole di disegno, un’ora
e mezza media a intervista).
Pazienti Caregiver Professionisti sanitari
Aspetti sociodemografici Regole
Aspetti organizzativi
Aspetti economici
Qualità della vita
Modi
Preferenze
Aspetti socio-relazionali
Disegno dei luoghi di accoglienza e ricovero Spazi
Area Sanità
14. Il Caregiver = Familiare
Moglie 31%
20%
Madre 23%
Figlio/a 19% 15% 15%
Marito 11%
10% 10% 10% 10%
Sorella/fratello 6%
5%
Compagno/a 6%
2% 2% 2%
Padre 2%
Nipote 2% <30 31 - 35 36 - 40 41 - 45 46 - 50 51 - 55 56 - 60 61 - 65 66 - 70 71 - 75 > 75
Distribuzione del Caregiver: Distribuzione per fasce
76% donne che donano cura d’età: età media 48 anni
N=40
Area Sanità
15. L’istruzione del Caregiver
< 30 anni 31 – 55 anni > 55
anni
Elementare 39%
Media 13% 15%
Superiore 70%
75% 15%
Laurea 25% 31%
17%
Distribuzione del grado di istruzione per fasce d’età
Area Sanità
16. L’altro lavoro del caregiver
impiegato 32%
casalinga 32%
pensionato 8%
libero professionista 8%
infermiere 5%
artigiano 5%
operaio 5%
studente 5%
Distribuzione per attività lavorativa svolta dai caregiver
Area Sanità
17. Cambia il lavoro per il caregiver?
Distribuzione dei
No, già non lavoravo 27%
principali
No, riesco a mantenere il lavoro che
cambiamenti in
avevo precedentemente
27% ambito lavorativo
registrati in seguito
Sì, ho smesso 22% all’ammalarsi del
familiare
Aspettativa 13% assistito. Per il 54%
non c’è stata
Ho iniziato a lavorare per far fronte alla
mancanza di guadagni in famiglia
8% variazione, per il
46% c’è stato
Ho scelto un part-time 3% cambiamento.
Area Sanità
18. Come cambia il lavoro del
caregiver durante l’ospedale
Distribuzione dei
principali
Non ci sono stati
cambiamenti
58% cambiamenti in
ambito lavorativo
in seguito al
Ho ricominciato a ricovero del
lavorare a tempo 24% proprio familiare
pieno assistito
Ho ricominciato a
lavorare part time
18%
Area Sanità
19. Internet e l’equilibrio vita-lavoro
Dalle richieste dei familiari è emersa:
la necessità di un collegamento internet all’interno
delle stanze di ricovero, per permettere al paziente,
coerentemente con i ritmi della terapia alla quale è
sottoposto e al caregiver di continuare il proprio lavoro
rimanendo all’interno della struttura ospedaliera.
Area Sanità
20. …meno senso di colpa verso
lavoro e familiare ammalato...
Attraverso il lavoro dall’ospedale con tecnologie informatiche per i
caregiver si allevierebbe il senso di colpa dovuto al mancato
espletamento delle attività lavorative e si eviterebbe un nuovo senso
di colpa conseguente alla lontananza forzata dal proprio caro per
essere sul luogo di lavoro.
Sorprendentemente, da testimonianze emerse è proprio
durante il silenzio dell’accudimento che è possibile la massima
concentrazione e l’intuizione anche sul lavoro.
La vicinanza al proprio caro riduce la preoccupazione, i
disturbi sono minori, non ci sono interruzioni da parte dei
colleghi,
“Senti di essere al posto giusto nel momento giusto”.
Area Sanità
21. Strumenti di equilibrio vita lavoro...
Orari flessibili Introduzione e sperimentazione all’interno
delle organizzazioni di orari flessibili compatibili con quelli
riservati alle visite in ospedale, per tener conto dell’esigenze
dei caregiver.
Orari delle riunioni interne concilianti con i tempi
assistenziali
Stabilire delle fasce orarie durante le quali effettuare le
riunioni (es. in un arco di tempo compreso dalle 9:00 alle
16:00) che siano compatibili con il tempo necessario a
raggiungere il proprio familiare ricoverato.
Area Sanità
22. Il conto corrente ore
Conto risparmio ore Concordare con la direzione aziendale
la possibilità di accumulare le ore di lavoro extra
(straordinario) in un particolare “conto corrente” dal quale
poter attingere in caso di bisogno.
Questo proposte possono essere applicate per tutti i lavori di
tipo intellettuale, di ricerca, di back office che richiedono
l’utilizzo prevalente del computer o del telefono cellulare.
Area Sanità
23. Questo appello lanciato dalla costellazione paziente / famiglia
è rivolto ai datori di lavoro e alle organizzazioni
professionali al fine di creare una cultura sulla possibilità di
lavoro anche in ospedale vicino al proprio caro.
Area Sanità
24. Il tempo del riposo del Caregiver
Confronto del
68%
63% tempo dedicato al
riposo da quando il
paziente si è
ammalato rispetto
31% 30% a quando è stato
ricoverato
6%
2%
Ho più tempo di prima Ho circa lo stesso tempo di prima Ho meno tempo di prima
Da quando si è ammalato Dal momento del ricovero
Area Sanità
25. Come sta il Caregiver dal momento
del ricovero?
“La salute è
52%
peggiorata, per la
preoccupazione e per
la stanchezza degli
35% spostamenti”,
“E' peggiorata, sono
molto stressata,
posso mangiare
soltanto un panino
7% 6% al volo e lo stomaco
ne comincia a
risentire. Sono molto
E' migliorata E' stabile E' peggiorata E' molto peggiorata
dimagrita”
Area Sanità
26. I motivi di preoccupazione del
caregiver
“ Le condizioni di salute
Perché il luogo di ricovero
37%
sono peggiorate, siamo
è lontano da casa lontani da casa, sento
molto la mancanza di
casa, la cosa più brutta
Perché si sente depresso 28% è parlare con amici e
parenti solo al telefono
Le condizioni di salute o mangiare da sola”
del suo familiare sono 19%
peggiorate “ Combatto tra quello
che provo e quello che
Perché non ha tempo
voglio far vedere”
materiale di seguirlo 16%
come vorrebbe
Area Sanità
27. Il cambiamento delle attività
sociali del Caregiver
41% Da quando assiste
il paziente in
ospedale, il suo
stato emotivo
influisce con le sue
attività sociali?
14% 15% 14% Il 64% diminuisce
fortemente le
8% 8%
proprie attività
sociali
Sempre Quasi sempre Molte volte Qualche volta Quasi Mai Mai
Area Sanità
28. Il tempo del Caregiver
40% E’ diminuito il
tempo da dedicare
ad altre persone
29%
della sua famiglia?
Nel 54% il tempo
17%
14% dedicato alla
famiglia è più
contenuto
Moltissimo Molto Poco Nulla
Area Sanità
29. Il Caregiver e le amicizie
39% E’ diminuito il
tempo da dedicare
ai suoi amici?
24% Nel 57% è
18% 19% cambiato
drasticamente.
Moltissimo Molto Poco Nulla
Area Sanità
30. Il Caregiver e la qualità di rapporto
con i familiari
“ I rapporti sono
migliorati perché
67%
prima a volte
50% 50% litigavamo, ora c'è più
45% comprensione delle
40% 40%
33% esigenze dell'altro” “
25% 25%
“Lo adoro più di
10% 10% prima”
5%
“C’è stato un grande
Moltissimo Molto Poco Nulla miglioramento. Il
rapporto è diventato
Figlio/a Coniuge Madre/Padre Sorella/Fratello
più profondo, di
sostegno.”
Area Sanità
31. L’utilità del Caregiver
Nell’ultimo mese,
quanto si è sentito
utile?
8% 4% 48%
Moltissimo
Molto
Poco
40% Nulla
Area Sanità
32. Quale assistenza: la scelta del
Caregiver...
I familiari preferiscono il ricovero nel 71% dei casi, nel 23% le
cure a casa, e nel 6% entrambi.
I pazienti preferiscono nel 48% essere ricoverati in ospedale e
nel 52% ricevere cure a casa.
Vi è quindi una differenza del 23% tra il desiderato del paziente
che vuole tornare a casa e il familiare che si sente più sicuro
quando il paziente è in ospedale.
Ma familiari e pazienti , una volta a casa preferiscono entrambi
ricevere assistenza a “casa loro” nel 90%.
Area Sanità
33. Professionista
Paziente Famiglia
sanitario
Professionista sanitario
Paziente Famiglia
Ma sono solo tre complessi stellari o…?
Area Sanità
34. Datori di
lavoro
Macchine
Medici
…. Paese
Tecnici
Una mappa di
….
costellazioni
Infermieri da decifrare
e interpretare? Regioni
Volontari
...
Imprese
Direzioni di fornitrici
dipartimento Società
scientifiche
Direzioni di
struttura ... Servizi sociali Società
Area Sanità