Testo aggiornato del decreto del ministero del lavoro in merito alle assunzioni agevolate per i percettori di ASPI. Sostituisce il precedente decreto di aprile
Testo aggiornato del decreto del ministero del lavoro in merito alle assunzioni agevolate per i percettori di ASPI. Sostituisce il precedente decreto di aprile
DECRETO 15 luglio 2016
Compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato. (16A05512) (GU Serie Generale n.174 del 27-7-2016)
RIVALUTAZIONE DELLA BUONUSCITA
Pubblichiamo una importante risoluzione, che sta compiendo alcuni passi nel Governo, in merito alla rivalutazione della buonuscita.
La richiesta di liquidazione del compenso viene depositata dal difensore in udienza allegando copia del decreto di ammissione al Patrocinio a Spese dello Stato: l'Ordine degli Avvocati di Torino ha pubblicato un interessante prontuario sull'applicazione della riforma per la liquidazione immediata dei compensi del patrocinio a spese dello Stato.
Schema di decreto legislativo in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183
Recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti
DECRETO 15 luglio 2016
Compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato. (16A05512) (GU Serie Generale n.174 del 27-7-2016)
RIVALUTAZIONE DELLA BUONUSCITA
Pubblichiamo una importante risoluzione, che sta compiendo alcuni passi nel Governo, in merito alla rivalutazione della buonuscita.
La richiesta di liquidazione del compenso viene depositata dal difensore in udienza allegando copia del decreto di ammissione al Patrocinio a Spese dello Stato: l'Ordine degli Avvocati di Torino ha pubblicato un interessante prontuario sull'applicazione della riforma per la liquidazione immediata dei compensi del patrocinio a spese dello Stato.
Schema di decreto legislativo in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183
Recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti
DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015, n. 23
Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183. (15G00037) (GU n.54 del 632015) Vigente dal: 7-3-2015
Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento - Studio Legale Pandolfini...Studio Legale Pandolfini
Servizi di Assistenza Legale alle Imprese dello Studio Legale Pandolfini: Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento nelle Transazioni Commerciali
Dossier del Servizio Studi
sull’A.G. n. 134 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a
tutele crescenti"
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISPOSIZIONI PER IL RIORDINO
DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN CASO DI
DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA E DI RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI
DISOCCUPATI, IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 10 DICEMBRE 2014, N. 183
Legge n. 81/2017 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
Coronavirus: domanda di accesso al Fondo di solidarietà per i mutui prima casaRaffaele Greco
Modello di domanda per accedere al Fondo di solidarietà per sospendere i mutui prima casa come previsto dal decreto legge Cura Italia (decreto legge 17 marzo 2020 n. 18).
2. Norma
oggetto della
sentenza
Articolo 3, co. 1,
del D.Lgs. 4/03/
2015, n. 23
Norma non
modificata dal D.L.
n. 87/2018
(Decreto dignità)
Illegittimità
dell'articolo 3, co.
1, del D.Lgs. 4/03/
2015, n. 23
In quanto determina in
modo rigido l’indennità
spettante al lavoratore
ingiustificatamente
licenziato
In quanto la previsione di
un’indennità crescente in ragione
della sola anzianità di servizio è
contraria ai principi di
ragionevolezza e uguaglianza
Contrasta con il diritto e
la tutela del lavoro ex
artt. 4 e 35
Costituzione
3. Normativa in
vigore dal 14/
07/2018
Il Giudice quando accerti che
non ricorrono gli estremi del
recesso per giustificato motivo
(oggettivo o soggettivo) o
giusta causa
Dichiara estinto il rapporto alla data del
licenziamento e condanna il datore a pagare
un’indennità (esente da contributi) pari a 2
mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento
per il TFR per ogni anno di servizio
In misura comunque non < a 6 e
non > a 36 mensilità; tale
indennità è ridotta alla metà, (3
mensilità con un tetto di 6
mensilità) nelle piccole imprese
4. Rapporti non
assoggettati al
regime delle tutele
crescenti
Quando sia esclusa la reintegrazione
nel posto di lavoro, operano la legge
15/07/1966, n. 604 (per le PMI)
L’articolo 18 della legge 20/05/
1970, n. 300, per i datori di lavoro
di maggiori dimensioni
Il datore deve riassumere il dipendente entro 3 giorni o
risarcire il danno con un'indennità tra 2,5 e 6 mensilità
dell'ultima retribuzione globale di fatto
La misura massima dell’indennità può salire a 10 mensilità
per il dipendente con anzianità superiore ai 10 anni, e fino a
14 mensilità se l’anzianità è superiore ai 20 anni, se
dipendenti da datore che occupa più di 15 lavoratori (non
nello stesso comune e fino a 60 in tutto)
L’articolo 18, co. 5, della legge 20 maggio
1970, n. 300, dispone che il giudice, nelle
altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono
gli estremi del giustificato motivo o della
giusta causa
Dichiara risolto il rapporto con effetto dalla data del
licenziamento e condanna il datore a pagare un’indennità
risarcitoria onnicomprensiva compresa tra 12 e 24 mensilità
dell’ultima retribuzione globale di fatto