Presidente della Repubblica Sergio Mattarella : “A ventisette anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari. Vanno ringraziati quanti da una ferita così profonda hanno tratto ragione di un maggior impegno civico per combattere la mafia, le sue connivenze, ma anche la rassegnazione e l’indifferenza che le sono complici. I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili. Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli – a loro avversi – delle istituzioni democratiche e della legalità. Il loro sacrificio è divenuto motore di una riscossa di civiltà, che ha dato forza allo Stato nell’azione di contrasto e ha reso ancor più esigente il dovere dei cittadini e delle comunità di fare la propria parte per prosciugare i bacini in cui vivono le mafie”. “Questa riscossa ha già prodotto risultati importanti. Ma deve proseguire. Fino alla sconfitta definitiva della mafia, che Falcone e Borsellino hanno cominciato a battere con il loro lavoro coraggioso, con innovativi metodi di indagine, con l’azione nei processi, con il dialogo nella società, nelle scuole, soprattutto con una speciale attenzione all’educazione dei giovani”
14. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 14 17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
L’analisi condotta su tali segnalazioni ha confermato che la maggior parte è stata
effettuata da banche ed enti creditizi (71%), mentre ancora poco significativo risulta il
contributo dei professionisti (5%). In quest’ultimo caso, la quasi totalità del contributo
proviene dai notai (97%), mentre residuano gli avvocati (2%) e i commercialisti (1%).
CORRUZIONE E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
16. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 16 17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
Il maggior numero di tali operazioni è stato effettuato nelle regioni settentrionali
(20.110), in particolare in Lombardia (20%), con a seguire le regioni meridionali
(12.452) e centrali (8.847), per finire con le Regioni insulari (2.823).
CORRUZIONE E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
17. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 17 17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
CORRUZIONE E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
ENNESIMA conferma di come nessun territorio sia immune dal fenomeno, al di là
della dimensione del risultato e della continuità dell’azione criminale.
A. Mazzitelli, Vulnerabilità del territorio e criminalità organizzata, progetto Unioncamere-Universitas Mercatorum “SOS Legality – Seized
Business and goods from mafia to strategically prevent crimes and promote legality through socio-economic development” (finanziato dalla
Commissione Europea)
24. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 24 17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
CORRUZIONE E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
Lo scambio elettorale politico –
mafioso è un reato-contratto, con
un patto che prevede, da una
parte (quella che ambisce ad una
“carica politica”) l’accettazione
della promessa di voti, procurati
avvalendosi del c.d. metodo
mafioso, mentre l’altra (quella
mafiosa) mira ad ottenere in
cambio “l’erogazione o la
promessa di erogazione di denaro
o altra utilità”.
Si tratta, quest’ultima, di una
condizione minima perché “è
necessario prendere atto del
nuovo rapporto camorra – attività politica che non si nutre più – o non si nutre tanto – del
tradizionale “voto di scambio”, ma si estrinseca nella elezione di rappresentanti direttamente
espressi dagli ambienti criminali”. La partita si gioca, oggi più che mai, su più fronti, con il concetto
allargato di “altra utilità” da tenere sotto costante attenzione, perché coinvolge “la promessa di
altri comportamenti indebiti e vantaggiosi per il clan, come l’assegnazione di appalti, l’assunzione di
lavoratori ecc.” (Relazione DIA 2017)
33. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 33
CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.
A ciò si aggiunge la situazione della infiltrazione criminale ovunque circoli ricchezza.
Una criminalità che, poi, ha un effetto negativo, in generale, sugli investimenti, e, più in
particolare, su quelli provenienti dall’estero.
L’indicatore Doing Business (che fornisce una sintesi della qualità dell’ambiente
istituzionale), letto in relazione al grado di penetrazione criminale nel territorio, porta a
stimare una perdita tra il 2006 e il 2012 - a parità di altre condizioni, se le istituzioni
italiane fossero state qualitativamente simili a quelle dell’area dell’euro – del 15 %
(quasi 16 miliardi di euro) di flussi di investimento esteri in Italia.
Situazione che incide:
ü sul capitale umano, risorsa essenziale per la crescita economica di lungo periodo: la
diffusione della criminalità organizzata tende infatti a ridurre i rendimenti relativi
dell’istruzione, disincentivando, per tale via, gli investimenti in capitale umano;
ü sulla qualità degli amministratori pubblici locali, e ciò, a sua volta, influenza la
quantità e la qualità degli investimenti nelle aree coinvolte.
(I. VISCO, https://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2014/visco-071114/visco-071114.pdf).
17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
34. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 34
MAFIA e CORRUZIONE presentano dei TRATTI COMUNI:
• L’ORGANIZZAZIONE: la corruzione sistemica richiama, in maniera pressoché
automatica, il meccanismo organizzativo che è proprio dell’associazione criminale;
• L’OPACITÀ: sia la corruzione, sia la criminalità organizzata prosperano nel buio;
• L’OMERTÀ: la possibilità al crimine organizzato di fungere da “collante” a tenuta
del sinallagma corrotto.
• L’AMBIGUITÀ: perenne riguardo ai ruoli assunti dai soggetti coinvolti sia per la
tangente sia per il pizzo (vittima costretta a subire la coazione, che però riusciva a
trarre comunque vantaggi in termini di competitività rispetto ad altre imprese che
non cedevano), seppure con vantaggi illusori e di breve periodo.
• IL WELFARE: l’organizzazione criminale vende anche servizi di “benessere sociale”
e questo servizio si traduce in termini di occupazione chiaramente clientelare che
spesso coinvolge una fascia molto estesa di territorio e popolazione, al pari
dell’imprenditore che paga una tangente e che crea o mantiene occupazione, in
realtà traslando gli effetti negativi.
• LA DIFFUSIVITÀ: la tendenza sia della CO sia della corruzione ad estendersi
orizzontalmente sul territorio, verticalmente all’interno dell’apparato statale.
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35. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 35
Può, quindi, apparire difficoltosa LA DISTINZIONE FRA CORRUZIONE IN SENSO
STRETTO E CONNIVENZA.
TECNICAMENTE, LA DISTANZA È EVIDENTE: la connivenza può anche non essere
determinata dalla dazione o dalla promessa di una somma di denaro o di altre utilità; la
corruzione esige la dazione o la promessa.
Empiricamente, invece, accade che comportamenti c.d. “di favore” nei confronti di
appartenenti alla criminalità organizzata, siano realizzati indipendentemente da un
rapporto di corrispettività immediata, ma nell’ambito di rapporti di solidarietà familiare,
amicale, massonico, presupponendo la restituzione del suddetto favore al manifestarsi
dell’esigenza.
L’economia legale “visibile” di cui si avvale la criminalità organizzata, HA BISOGNO DEL
MALAFFARE POLITICO-AMMINISTRATIVO, con la criminalità organizzata che modifica il
proprio modus operandi proprio grazie allo “strumento” corruzione: la coercizione fisica,
da sempre considerata componente strutturale del crimine organizzato, viene
adoperata solo se strettamente necessaria.
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17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
36. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 36
Le CARATTERISTICHE DEL METODO MAFIOSO per la giurisprudenza :
• VINCOLO ASSOCIATIVO tendenzialmente permanente, o comunque stabile,
destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente
programmati;
• INDETERMINATEZZA DEL PROGRAMMA CRIMINOSO che distingue il reato
associativo dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato;
• ESISTENZA DI UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, sia pur minima, ma idonea e
soprattutto adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi presi di mira” (Cass. Sez. I
sent. n. 10107 del 1998, ric. Rossi e altri).
L'associazione di tipo mafioso è QUALIFICATA DAI MEZZI USATI E DAI FINI
PERSEGUITI. Con tre parametri caratterizzanti :
• dal lato attivo, la forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo in sé stesso;
• dal lato passivo, la conseguente condizione di assoggettamento e di omertà dei
singoli.
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37. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 37
Si tratta di una RISCHIOSITÀ DIVERSIFICATA:
• IMPRENDITORE COLLUSO entra in rapporto sinallagmatico con la cosca in modo tale
da produrre vantaggi per entrambi i contraenti, consistenti, per l'imprenditore,
nell'imporsi sul territorio in posizione dominante e, per il sodalizio criminoso,
nell'ottenere risorse, servizi o utilità.
• IMPRENDITORE VITTIMA soggiogato dall'intimidazione cede all'imposizione e subisce
il relativo danno ingiusto, limitandosi a perseguire un'intesa volta a limitare tale
danno.
• MAFIOSO IMPRENDITORE, un affiliato alle cosche che diventa imprenditore per
realizzare i propri affari illegali, un criminale che, forte della propria posizione
all’interno del sodalizio mafioso ed in virtù del potere ottenuto tramite l’applicazione
del metodo mafioso, si inserisce nelle attività imprenditoriali allo scopo di
promuovere il suo disegno criminoso. Il mafioso imprenditore utilizza il capitale di
provenienza illecita per avviare un’attività imprenditoriale che nasce pertanto nella
illegalità.
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17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
39. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 39
Si tratta di una RISCHIOSITÀ DIVERSIFICATA:
• TUTTE LE AREE DELLA GESTIONE, IN MODO DIVERSO, SONO POTENZIALMENTE
AGGREDIBILI, e che la criminalità le seleziona in modo razionale coerentemente con
la propria strategia.
• i due principali modelli utilizzati per raffigurare la relazione tra impresa e criminalità
organizzata - quello del CONTAGIO (CONFLITTUALE) E QUELLO DELL’INTERAZIONE
(COLLUSIVO) - non spiegano esaustivamente la complessità della dinamica in
oggetto.
• La PERCEZIONE sviluppata dagli attori economici (imprenditori e manager) non
sempre coincide con la dimensione e natura reale del fenomeno,
CHE SI È ACCENTUATA: “La ndrangheta ha trovato il suo punto di forza in nuove e
sfuggenti tecniche di infiltrazione, che hanno sostituito le capacità di intimidazione con
due nuovi e acuti fattori condizionanti: il ricorso al massimo ribasso, caratterizzante le
gare di appalto basate sulla possibile contrazione dei costi e la decisiva importanza
contrattuale attribuiti ai fattori temporali molto ristretti per la conclusione delle
opere” (D.I.A., Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento. 1° semestre 2013).
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45. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 45
CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.
17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
Vi sono le consuete categorie di «elementi sentinella», quali:
• INDICATORI DI VULNERABILITÀ INFRASTRUTTURALI: Indice di dotazione
infrastrutture di trasporto; Indice di dotazione infrastrutture servizi alle imprese;
Indice di dotazione infrastrutture banda larga; Indice di dotazione infrastrutture
culturali; ….
• INDICATORI DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: Indice di reati del ciclo del cemento;
Indice di reati del ciclo dei rifiuti; Indice di criminalità organizzata ponderato con le
pene edittali; …
• INDICATORI SPIA DI INFILTRAZIONE DELL’ILLEGALITÀ ECONOMICA (O DELLA
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA): Indice di contraffazione; Indice di usura ed estorsione;
Indice di riciclaggio; Indice di intimidazione; …
• INDICATORI DI VULNERABILITÀ DELLE IMPRESE: Indice di sofferenza delle imprese;
Indice di propensione all’export; Indice procedure concorsuali su totale imprese;
Indice scioglimenti/liquidazioni su totale imprese;…,
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CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.
17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
Un esempio, NOI E LE CD. TERZE PARTI
1. Indicatori di rischio di contesto
2. Indicatori di rischio a livello economico-finanziario
3. Indicatori di rischio a livello di governance e assetto proprietario
• intensità di contante
• economia irregolare
• difficoltà di accesso al credito
ELEMENTI
SENTINELLA
proposte di soluzioni operative a basso costo;
proposta di forniture a prezzi inferiori al mercato;
proposte con rapporto prezzo/qualità sbilanciato;
proposta di servizi/fornitori non qualificati;
reperimento autorizzazioni a condizioni o con tempistiche anomale;
pressioni a favore di specifici fornitori ricorrenti;
concentrazione appalti/acquisti su soggetti ricorrenti;
anomala distribuzione di margini e fatturato;
concentrazione fatturato su specifici marchi;
pressioni per impiego di specifici immobili.
47. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 47
CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.
17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
ELEMENTI SENTINELLA
• procedure annullate
• esclusioni dalle procedure di evidenza pubblica.
• ricorsi persi.
• frequenza e motivazione delle urgenze
• lunghezza dei criteri di scelta.
• tempi medi richiesti per la presentazione delle offerte dove non ci sono termini tipizzati
• numero di procedure con un’unica offerta
• concentrazione delle imprese aggiudicatarie
• ricorrenza temporale dell’aggiudicazione agli stessi operatori
• numero medio e valore medio delle riserve definite
• scostamento dei costi e dei tempi di esecuzione
• mancata separazione dei compiti ed in particolare fra chi autorizza, chi esegue e chi
registra un’operazione;
• assenza di politiche di acquisto;
• assenza di esame periodico del grado di concentrazione degli acquisti per merceologia;
• assenza di controlli su acquisti molto convenienti e sulla provenienza dei beni/servizi
acquistati.
RICORRENZE, SINGOLARITA’ E ANOMALIE
48. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 48
CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.
17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
ELEMENTI SENTINELLA RICORRENZE, SINGOLARITA’ E ANOMALIE
• inserimento di persone segnalate;
• assunzioni senza ruolo e/o titolo;
• creazione di posizioni non giustificate
• mobbing e/o discriminazione del personale intermedio;
• richieste di lavoro temporaneo e contratti a progetto ;
• Offerta di consulenze professionali non finalizzate;
• presenza di personale non autorizzato in azienda;
• mancato rispetto degli orari e dei turni;
• elusione norme sicurezza;
• promozioni/ premi non giustificati;
• gestione e rendicontazione delle trasferte; controllo delle presenze;
• accesso visitatori e controllo degli accessi;
• aree sterili dedicate ove si trattano contratti, ove vi sono sistemi informativi, …;
• registrazione accesso fornitori e portatori di interesse;
• pubblicità e abbonamenti riviste specializzate e quotidiani;
• sponsorizzazioni;
ELEMENTI SENTINELLA RICORRENZE, SINGOLARITA’ E ANOMALIE
50. II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 50 17 ottobre 2019 – Col. CC. Maurizio Bortoletti
MORE
FOCALIZZATO su fattori di rischio a due livelli:
ü Livello macro, ovvero tra paesi, regioni e settori di attività;
ü Micro livello, ovvero a livello aziendale, in termini di
proprietà e red flags contabili.
PRENDE LE MOSSE da due studi precedenti cofinanziati anche
dalla Commissione europea:
ü il progetto OCP, che ha analizzato l'economia della
criminalità organizzata in 7 Stati membri dell'UE
(Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna e
Regno Unito) da una prospettiva MACRO;
ü il progetto ARIEL, che ha analizzato la strategia dell'infiltrazione della Criminalità
organizzata nelle imprese di 5 Stati membri dell'UE (Italia, Paesi Bassi, Slovenia,
Svezia e Regno Unito) da una MICRO prospettiva.
MORE ha combinato le due prospettive ed esteso l'analisi a tutta la UE 28.
CONTESTI DISFUNZIONALI E CONTESTI CRIMINALI.