Conoscenza e condivisione: una prospettiva possibile nel campo delle geoscienze - Pierfederico De Pari (Geoservizi) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
Conoscenza e condivisione: una prospettiva possibile nel campo delle geoscienze - Pierfederico De Pari (Geoservizi) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
StatLomb: Un sistema web che riusa i dati statistici open per l’analisi geo s...giovannibiallo
StatLomb: Un sistema web che riusa i dati statistici open per l’analisi geo statistica - Antonio Lentini (Eupolis) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
Dati satellitari e prodotti derivati in modalità open and free del programma ...giovannibiallo
Dati satellitari e prodotti derivati in modalità open and free del programma Copernicus - Marcello Maranesi (e-GEOS) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
Il complesso lavoro fatto dal Progetto MAPPA dall'Open Access del suo webGIS (MAPPAgis) alla realizzazione dell'archivio Open Data dell'archeologia italiana, alla realizzazione della carta di Potenziale Archeologica di un'area urbana elaborata grazie ad un apposito modello matematico (l'algoritmo MAPPA).
Aprire la professione: Open Data e modelli predittivi al servizio dell'archeo...Progetto Mappa
La professione archeologica non può limitarsi ad essere ancella dell'edilizia e dei lavori pubblici, come la crisi di questi anni sta dimostrando. Deve invece inventare nuove forme professionali innovative. Lo sviluppo degli open data può favorire la nascita di queste nuove professionalità archeologiche? Noi pensiamo di si: nel futuro si parlerà di Open Data Archaeologists, cioè di archeologi specializzati nella gestione e nell'analisi dei dati aperti, nell'applicazione del paradigma dei Big Data all'archeologia e di archeologi specializzati in modelli predittivi, ossia in forme di tutela diagnostica atte a meglio preservare e comprendere il patrimonio archeologico sepolto.
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StatLomb: Un sistema web che riusa i dati statistici open per l’analisi geo statistica - Antonio Lentini (Eupolis) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
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Dati satellitari e prodotti derivati in modalità open and free del programma Copernicus - Marcello Maranesi (e-GEOS) - Conferenza OpenGeoData Italia 2015
Il complesso lavoro fatto dal Progetto MAPPA dall'Open Access del suo webGIS (MAPPAgis) alla realizzazione dell'archivio Open Data dell'archeologia italiana, alla realizzazione della carta di Potenziale Archeologica di un'area urbana elaborata grazie ad un apposito modello matematico (l'algoritmo MAPPA).
Aprire la professione: Open Data e modelli predittivi al servizio dell'archeo...Progetto Mappa
La professione archeologica non può limitarsi ad essere ancella dell'edilizia e dei lavori pubblici, come la crisi di questi anni sta dimostrando. Deve invece inventare nuove forme professionali innovative. Lo sviluppo degli open data può favorire la nascita di queste nuove professionalità archeologiche? Noi pensiamo di si: nel futuro si parlerà di Open Data Archaeologists, cioè di archeologi specializzati nella gestione e nell'analisi dei dati aperti, nell'applicazione del paradigma dei Big Data all'archeologia e di archeologi specializzati in modelli predittivi, ossia in forme di tutela diagnostica atte a meglio preservare e comprendere il patrimonio archeologico sepolto.
@MappaProject: un approccio computazionale innovativo per l’archeologia itali...Progetto Mappa
Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Presentazione IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
La piattaforma nazionale IdroGEO (https://idrogeo.isprambiente.it) è una soluzione modulare e multilingua (IT, EN, FR, DE) che consente la gestione e la consultazione di dati, mappe, report, foto, video e documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio idrogeologico
LA BIBLIOTECA APERTA. Tecniche e strategie di condivisione
16-17 marzo 2017 Fondazione Stelline di Milano
Le biblioteche accademiche e di ricerca di fronte alle sfide della open science. Giovedì 16 marzo, ore 14,30 (Sala Leonardo)
Gestire i dati di ricerca: nuove prospettive di collaborazione e integrazione
Progetto NUR_WAY - Stato di avanzamento del progetto a febbraio 2019Sardegna Ricerche
Stato di avanzamento del progetto NUR_WAY a febbraio 2019.
NUR_WAY è un progetto cluster finanziato da Sardegna Ricerche grazie ai fondi del POR FESR Sardegna 2014-2020. Mira a trasmettere le conoscenze scientifiche agli operatori del territorio per valorizzare e accrescere l'attrattività turistica dei complessi archeologici.
Documento IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
La piattaforma nazionale IdroGEO (https://idrogeo.isprambiente.it) è una soluzione modulare e multilingua (IT, EN, FR, DE) che consente la gestione e la consultazione di dati, mappe, report, foto, video e documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio idrogeologico
Smart Cities e Big Data: Vodafone Mobile Analytics - SUPERHUB e altri proget...giovannibiallo
Smart Cities e Big Data: Vodafone Mobile Analytics - SUPERHUB e altri progetti al servizio di PA e cittadini - Sergio Gambacorta (Vodafone Italia) - conferenza OpenGeoData Italia 2015
Muoversi a Roma come piattaforma open: dati e servizi - Marco Cagnoli (Agenzi...giovannibiallo
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Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Presentazione IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
La piattaforma nazionale IdroGEO (https://idrogeo.isprambiente.it) è una soluzione modulare e multilingua (IT, EN, FR, DE) che consente la gestione e la consultazione di dati, mappe, report, foto, video e documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio idrogeologico
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Stato di avanzamento del progetto NUR_WAY a febbraio 2019.
NUR_WAY è un progetto cluster finanziato da Sardegna Ricerche grazie ai fondi del POR FESR Sardegna 2014-2020. Mira a trasmettere le conoscenze scientifiche agli operatori del territorio per valorizzare e accrescere l'attrattività turistica dei complessi archeologici.
Documento IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
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I dati geografici come punto di partenza per una strategia open data - Mauriz...OpenGeoDataItalia
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1. 33aa CONFERENZA OPENGEODATA ITALIACONFERENZA OPENGEODATA ITALIA
DATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLEDATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLE
Centro CongressiCentro Congressi FrentaniFrentani –– Via deiVia dei FrentaniFrentani, 4, 4
ROMAROMA
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DATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLEDATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLE
Centro CongressiCentro Congressi FrentaniFrentani –– Via deiVia dei FrentaniFrentani, 4, 4
ROMAROMA
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
Pierfederico De Pari – Geoservizi S.r.l.
2. DEFINIZIONE DI “OPEN DATA”
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
«un contenuto o un dato si definisce “aperto” se chiunque è
in grado di utilizzarlo, riutilizzarlo e ridistribuirlo, soggetto,
al massimo, alla richiesta di attribuzione e condivisione allo
stesso modo»
Open Knowledge Foundation
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
3. DATI OPEN E GEOLOGIA
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
I dati utilizzati nell’ambito delle “geoscienze” afferiscono a
due importanti categorie, sulle quali faremo, insieme,
qualche riflessione:
• dati di base;
• dati derivanti da un giudizio esperto.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
4. DATI DI BASE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
I dati di base sono quelli che, generalmente, vengono
prodotti da soggetti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni,
Enti di ricerca, Università, etc.).
Sono dati di base, ad esempio, le cartografie topografiche, i
dati di pioggia e la loro rappresentazione in isoiete, le
cartografie geologiche ufficiali (ad esempio CARG), le
cartografie tematiche ufficiali (ad esempio IFFI), gli studi
delle pericolosità geologiche di base (sismica, da frana,
etc.).
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
5. DATI DI BASE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Molti di questi dati sono certificati alla fonte in termini di
rigore metodologico e precisione; sono spesso conformi a
standard discussi ed accettati dalla comunità tecnica e
scientifica. Non sempre i dati di base sono “open”.
Le scale di rappresentazione di molti dati di base sono
quelle per le quali sono state svolte le attività di
ricognizione e restituzione; non sempre tali scale sono
utilizzabili in campo professionale, soprattutto quando
sono necessari livelli di dettaglio superiori.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
6. DATI DI BASE
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Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Anche i dati di base possono derivare da un giudizio
esperto, ma il soggetto che li produce è abilitato a farlo per
effetto di una funzione specifica a lui attribuita. I processi di
elaborazione di tale tipo di dato sono definiti da regole e
procedure rigide.
Tale tipo di dato diventa, prima o poi, disponibile per la
comunità scientifica e quella tecnica.
Di fatto rappresenta un elemento di conoscenza impre-
scindibile sul quale basare future azioni di miglioramento.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
7. ESEMPI DI DATI DI BASE
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Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
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8. DATI DERIVANTI DA UN GIUDIZIO ESPERTO
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
I dati derivanti da un giudizio esperto sono quelli che
vengono prodotti nel corso di un progetto di ricerca o nel
corso dell’espletamento di una consulenza specialistica.
Generalmente hanno livelli di dettaglio superiori ai dati di
base e sono prodotti per aree limitate di territorio.
Sono dati derivanti da un giudizio esperto, ad esempio, le
cartografie geomorfologiche, litologiche e litotecniche, le
cartografie idrogeologiche, le carte di MS, gli esiti delle
indagini geognostiche.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
9. DATI DERIVANTI DA UN GIUDIZIO ESPERTO
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
La produzione di dati derivanti da un giudizio esperto
spesso segue una logica di tipo commerciale: si produce la
cartografia di un certo tipo se a monte si ravvisa
un’esigenza specifica e si ritiene che un soggetto possa
avere le capacità di realizzarla.
I criteri per la definizione della capacità di un soggetto sono
molto difficili da individuare ed il processo che si attiva è di
natura squisitamente intellettuale. Comprendere se un
prodotto cartografico derivante da un giudizio esperto è
attendibile o meno implica un’analisi di merito.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
10. DATI DERIVANTI DA UN GIUDIZIO ESPERTO
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Il soggetto individuato per l’esecuzione di un’analisi di
merito produce, a sua volta, un giudizio esperto.
Il limite tra fornitura di un prodotto ed espressione di un
contenuto intellettuale è estremamente sfumato.
L’affidabilità di un dato derivante da un giudizio esperto è
funzione della capacità tecnica del fornitore, della sua
esperienza e della sua sensibilità tecnica.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
11. ESEMPIO DI DATI DERIVANTI DA GIUDIZIO ESPERTO
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Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
Landslide Hazard Map
Landslide Hazard
Proximity Map
Landslide Hazard
Footprint Map
Landslide
Susceptibility
Map
Landslide Inventory
Map
12. LE INTERPRETAZIONI
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Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
In geologia le interpretazioni possono essere varie e
dipendere dalla complessità del modello naturale, ma anche
dalla capacità dell’operatore di cogliere le interrelazioni
esistenti in natura e di configurare un proprio modello, più
o meno conforme a quello naturale.
L’affidabilità del modello prodotto è funzione della
complessità del contesto di studio e della capacità del
tecnico di esprimere dettagli coerenti e rispondenti ai
modelli teorici.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
13. UN ESEMPIO DI CARTOGRAFIA GEOLOGICA
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Una carta geologica è la rappresenta-
zione, su una mappa topografica, dei
differenti tipi di rocce che affiorano
sulla superficie terrestre e dei loro
contatti reciproci.
In una carta geologica si raffigurano
anche le strutture tettoniche, giaci-
menti di fossili, sorgenti, risorse
minerarie, etc.. Ogni tipo di roccia ha
un colore diverso ed ogni tipo di
contatto un diverso tipo di linea.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
14. LE DIVERSE INTERPRETAZIONI
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
15. LE DIVERSE INTERPRETAZIONI
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
16. IL DIRITTO D’AUTORE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Il diritto d'autore è l'istituto giuridico che ha lo scopo di
tutelare i frutti dell'attività intellettuale attraverso il
riconoscimento di una serie di diritti (di carattere morale e
patrimoniale) all'autore originario dell'opera.
L'esercizio in forma esclusiva di questi diritti da parte
dell'autore gli permette di remunerarsi per un periodo
limitato nel tempo, attraverso lo sfruttamento commerciale
dell'opera.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
17. PROFESSIONE E DIRITTO D’AUTORE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Dietro alla creazione di un dato derivante da un giudizio
esperto c'è un impegno, un lavoro ed un investimento di
tempo e denaro che rendono l'atto creativo un'attività da
tutelare, riconoscendo i meriti del suo autore.
Il professionista produce dati e conclusioni che sono tutelati
dal diritto d’autore. Le sue risposte ai quesiti che gli
vengono posti rappresentano un momento unico ed
irripetibile di trasferimento della conoscenza.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
18. DIFFUSIONE E CIRCOLAZIONE DEI DATI
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
La produzione intellettuale nell’ambito delle geoscienze si
materializza in cartografie, grafici, schemi e sintesi,
sicuramente tutelati dal diritto d’autore.
La prospettiva di circolazione dei dati derivanti dalla
produzione intellettuale dei professionisti non risulta
attraente in quanto è proprio quel prodotto intellettuale a
determinare un valore economico e, dunque, gli conferisce
un carattere di unicità.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
19. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Gli “open-data” costituiscono, oggettivamente, una grande
esigenza del mondo professionale, soprattutto quello
tecnico.
Disporre di informazioni aggiornate, affidabili e facilmente
fruibili migliora le performance ed eleva il livello qualitativo
dei prodotti, soprattutto quando questi richiedono
conoscenze di base piuttosto articolate.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
20. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Non tutti i dati, però, si prestano ad essere gestiti come
“open”.
Il rigore semantico e di processo garantiscono circa la
qualità dell’informazione ma risulta necessaria, comunque,
una forma di garanzia che consenta al fruitore di
comprendere esattamente i limiti e le potenzialità di ciascun
dato.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
21. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Tale forma di garanzia non può essere fornita dal singolo
professionista e neanche dall’Ordine Professionale se non
attraverso processi orientati alla misurazione della qualità
del prodotto intellettuale.
La qualità intellettuale, oggi, in Italia, è la capacità di
soddisfare esigenze, di tipo materiale e morale, economico
e sociale, esplicitate in forma di requisiti – non generici ma
concreti e misurabili – attraverso adeguati processi di
regolamentazione e normazione.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
22. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
L’assicurazione di qualità, oggi, consiste nel garantire al
“mercato” che esiste una capacità di fornire prodotti/servizi
di qualità. Essa è presupposto essenziale per la creazione
della fiducia, fattore primario alla base del buon
funzionamento del sistema socio-economico. Tale capacità
non è mai assolutamente “certa”, ma è affetta da un grado
di incertezza che rappresenta un “rischio di non qualità”.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
23. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
33aa CONFERENZA OpenGeoData ItaliaCONFERENZA OpenGeoData Italia
Dati geografici: l’Open Data consapevoleDati geografici: l’Open Data consapevole
Pierfederico De Pari
Finché il sistema non sarà in grado di garantire un livello
minimo di qualità dei prodotti intellettuali, e tra questi i dati
geografici, il rischio di produzione di dati inaffidabili risulta
ancora troppo elevato.
In tale ottica la circolazione dei dati deve essere
necessariamente regolamentata, se vuole rappresentare una
prospettiva e non una limitazione al confronto tecnico ed al
miglioramento delle performance.
Conoscenza e condivisione: una prospettivaConoscenza e condivisione: una prospettiva
possibile nel campo dellepossibile nel campo delle geoscienzegeoscienze
24. 33aa CONFERENZA OPENGEODATA ITALIACONFERENZA OPENGEODATA ITALIA
DATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLEDATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLE
Centro CongressiCentro Congressi FrentaniFrentani –– Via deiVia dei FrentaniFrentani, 4, 4
ROMAROMA
33aa CONFERENZA OPENGEODATA ITALIACONFERENZA OPENGEODATA ITALIA
DATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLEDATI GEOGRAFICI: L’OPEN DATA CONSAPEVOLE
Centro CongressiCentro Congressi FrentaniFrentani –– Via deiVia dei FrentaniFrentani, 4, 4
ROMAROMA
Pierfederico De Pari – Geoservizi S.r.l.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE