"Linked Data, an opportunity to mitigate complexity pharmaceutical research and development" A poster accapted for first international workshop on linked web data management in Uppsala, 25 March, 2011
I Big data fanno emergere diverse questioni, la prima delle quali è che non sono trattabili su un normale pc è inutile che siano aperti. Servono strumenti, algoritmi e servizi aperti.
The Power of Linked Data for Government & Healthcare Information Integration3 Round Stones
Government open data strategies aimed at wider access and re-use by entrepreneurs, publishers and the wider US healthcare delivery industry. Presentation to the OMG Standards Community technical workshop on semantics, held in Reston VA on 20-March 2013. Presentation by Bernadette Hyland, CEO 3 Round Stones, Inc and co-chair W3C Government Linked Data Working Group.
Big Linked Data - Creating Training CurriculaEUCLID project
This presentation includes an overview of the basic rules to follow when developing training and education curricula for Linked Data and Big Linked Data
Linked Data, Big Data, and User Science at Globo.comÍcaro Medeiros
How Linked Data, Big Data, User Science and related technologies are being used at Globo.com to drive personalization, intelligent navigation, search, user engagement, product evolution and so on.
"Linked Data, an opportunity to mitigate complexity pharmaceutical research and development" A poster accapted for first international workshop on linked web data management in Uppsala, 25 March, 2011
I Big data fanno emergere diverse questioni, la prima delle quali è che non sono trattabili su un normale pc è inutile che siano aperti. Servono strumenti, algoritmi e servizi aperti.
The Power of Linked Data for Government & Healthcare Information Integration3 Round Stones
Government open data strategies aimed at wider access and re-use by entrepreneurs, publishers and the wider US healthcare delivery industry. Presentation to the OMG Standards Community technical workshop on semantics, held in Reston VA on 20-March 2013. Presentation by Bernadette Hyland, CEO 3 Round Stones, Inc and co-chair W3C Government Linked Data Working Group.
Big Linked Data - Creating Training CurriculaEUCLID project
This presentation includes an overview of the basic rules to follow when developing training and education curricula for Linked Data and Big Linked Data
Linked Data, Big Data, and User Science at Globo.comÍcaro Medeiros
How Linked Data, Big Data, User Science and related technologies are being used at Globo.com to drive personalization, intelligent navigation, search, user engagement, product evolution and so on.
International Open Data Day 2014 Marche by Unicam - Presentazione di Francesc...Francesco Ciclosi
Nell'ambito dell'International Open Data Day 2014 Marche ("Gli Open Data sono tra noi..."), organizzato dall'Università di Camerino, con il supporto logistico del Comune di Tolentino e la collaborazione delle Associazioni Democrazia Digitale, Fanula e Guardia e OpenPolis, Francesco Ciclosi, membro del gruppo di ricerca Unicam Open Data relaziona in merito al tema: "Open Data cosa sono e a che cosa servono".
Gestione dei big data: Web 3.0, motori semantici, soft computing Valerio Eletti
Intervento di Valerio Eletti al seminario "La personalizzazione scientifica delle cure" organizzato dal Dott. Christian Pristipino all'Ospedale San Filippo Neri di Roma, il 10 maggio 2014
The World Wide Web is moving from a Web of hyper-linked documents to a Web of linked data. Thanks to the Semantic Web technological stack and to the more recent Linked Open Data (LOD) initiative, a vast amount of RDF data have been published in freely accessible datasets connected with each other to form the so called LOD cloud. As of today, we have tons of RDF data available in the Web of Data, but only a few applications really exploit their potential power. The availability of such data is for sure an opportunity to feed personalized information access tools such as recommender systems. We will show how to plug Linked Open Data in a recommendation engine in order to build a new generation of LOD-enabled applications.
(Lecture given @ the 11th Reasoning Web Summer School - Berlin - August 1, 2015)
Most organizations are wondering how to utilize data science to improve decision making and business intelligence. What holds up this process is lack of data for analytics teams. To some extent this dilemma has been resolved by the Open Data initiative publishing large datasets in the cloud and making it freely available.
This session covers on how to access, re-organize and load useful data from the Linked Open Data Cloud in your environment to enable Big Data analytics.
Nuove potenzialità e nuove problematiche della stampa 3D: progettazione condi...Claudio Gasparini
La diffusione delle stampanti 3D introduce nuove potenzialità di progettazione e di realizzazione ma al tempo stesso presenta anche nuovi quesiti non ancora risolti.
E’ possibile infatti modificare radicalmente il processo di progettazione ricorrendo alla condivisione in rete dei modelli, secondo lo spirito collaborativo che si sta diffondendo con i social forum, ma fa emergere anche problematiche che sfidano le regole tradizionali della produzione e della comunicazione improntate sul copyright e sul diritto d’autore.
Il dottor Parravano spiega in cosa consiste l'arte della Data Visualization (Dataviz), qual è la sua utilità per le aziende e quali sono le sue possibili declinazioni, per poi focalizzarsi sui migliori strumenti a supporto di questa funzione.
International Open Data Day 2014 Marche by Unicam - Presentazione di Francesc...Francesco Ciclosi
Nell'ambito dell'International Open Data Day 2014 Marche ("Gli Open Data sono tra noi..."), organizzato dall'Università di Camerino, con il supporto logistico del Comune di Tolentino e la collaborazione delle Associazioni Democrazia Digitale, Fanula e Guardia e OpenPolis, Francesco Ciclosi, membro del gruppo di ricerca Unicam Open Data relaziona in merito al tema: "Open Data cosa sono e a che cosa servono".
Gestione dei big data: Web 3.0, motori semantici, soft computing Valerio Eletti
Intervento di Valerio Eletti al seminario "La personalizzazione scientifica delle cure" organizzato dal Dott. Christian Pristipino all'Ospedale San Filippo Neri di Roma, il 10 maggio 2014
The World Wide Web is moving from a Web of hyper-linked documents to a Web of linked data. Thanks to the Semantic Web technological stack and to the more recent Linked Open Data (LOD) initiative, a vast amount of RDF data have been published in freely accessible datasets connected with each other to form the so called LOD cloud. As of today, we have tons of RDF data available in the Web of Data, but only a few applications really exploit their potential power. The availability of such data is for sure an opportunity to feed personalized information access tools such as recommender systems. We will show how to plug Linked Open Data in a recommendation engine in order to build a new generation of LOD-enabled applications.
(Lecture given @ the 11th Reasoning Web Summer School - Berlin - August 1, 2015)
Most organizations are wondering how to utilize data science to improve decision making and business intelligence. What holds up this process is lack of data for analytics teams. To some extent this dilemma has been resolved by the Open Data initiative publishing large datasets in the cloud and making it freely available.
This session covers on how to access, re-organize and load useful data from the Linked Open Data Cloud in your environment to enable Big Data analytics.
Nuove potenzialità e nuove problematiche della stampa 3D: progettazione condi...Claudio Gasparini
La diffusione delle stampanti 3D introduce nuove potenzialità di progettazione e di realizzazione ma al tempo stesso presenta anche nuovi quesiti non ancora risolti.
E’ possibile infatti modificare radicalmente il processo di progettazione ricorrendo alla condivisione in rete dei modelli, secondo lo spirito collaborativo che si sta diffondendo con i social forum, ma fa emergere anche problematiche che sfidano le regole tradizionali della produzione e della comunicazione improntate sul copyright e sul diritto d’autore.
Il dottor Parravano spiega in cosa consiste l'arte della Data Visualization (Dataviz), qual è la sua utilità per le aziende e quali sono le sue possibili declinazioni, per poi focalizzarsi sui migliori strumenti a supporto di questa funzione.
La pagina SCHEMA è il tema della V puntata della rubrica su Arduino. Si parla di Norme Tecniche nella V puntata della rubrica Basi per il disegno e la progettazione. Terminator Genisys è la recensione di Nunzia Nullo per la rubrica Cinema & Animazione. Il mago degli effetti speciali, Carlo Rambaldi, è la Designer’s story di questo mese. Antonio Martini ci parla dello Stile Storytelling in un servizio su Fare Blogging. Filippo Giradi, l’immaginifico scultore digitale di G+, è ospite della rubrica Intervista di questo numero. Nicola Amalfitano ci parla della La Jota Spagnola… aggiungendo che “quella Triestina è ben altro”. Cosa mette in relazione Marylin Monroe con Ronald Reagan durante la II guerra mondiale? Questo è il curioso argomento della III puntata dedicata agli UAV nella rubrica New hardware for CAD. Le Tipologie contrattuali BIM son l’oggetto della nuova lezione del Corso di orientamento alla BIM di questo mese. Per il Corso di base di SketchUp ci occuperemo del menù TELECAMERA. Antonello Buccella chiude il suo tutorial in due parti sulla modellazione di terreni con SketchUp con gli ultimi e preziosi consigli sull'uso della SABBIERA.
Workshop di co-progettazione: open data, wi-fi, inclusione digitaleRegione Emilia-Romagna
Tematiche del workshop:
1 > banca regionale del dato per favorire individuazione e riutilizzo dati pubblici
2 > wifi per un accesso ubiquo, libero e gratuito alla rete
3 > inclusione sociale (formazione digitale, facilitazione digitale e cultura digitale)
OpenStreetMap e cultura aperta nella pubblica amministrazione e nella scuolaLuisanna Fiorini
Il comune di Schio, in occasione del LinuxDay 2008 libera i dati cartografici e li dona al progetto OpenStreetMap. E nella pubblica amministrazione, nella scuola e nell\'università come potremmo agire?
PixCone Presentazione a Istat DataLab, Smart City Exhibition 2013fraricce
Slide utilizzare per presentare PixCone, l'editor web di infografiche presso il DataLab organizzato da Istat alla fiera di Bologna Smart CIty Exhibition 2013.
Event: Giffoni Open Makers Day 2013
Speaker: Roberto Vito Gerardo
Dimostrazione sulla creazione di una mappa libera utilizzando il progetto OpenStreetMap
Introduzione ai Big Data e alla scienza dei dati - I formati datiVincenzo Manzoni
Lezione 1 del corso di analisi dati tenuto al Palazzolo Digital Hub (Palazzolo sull'Oglio, Brescia) nel 2014. Il tema di questa prima lezione sono i formati dati.
[Webinar] Cosa Sono gli Open Data e a Cosa Servono?Andrea Borruso
URL webinar: https://www.youtube.com/watch?v=DeiWViHkhh0
Cosa sono gli Open Data e a cosa servono? Pochi sanno cosa siano e molti non capiscono perché se ne parla cosi tanto. La materia dei dati aperti è ancora nuova e se ne parla molto anche per fare in modo che le pubbliche amministrazioni ne pubblichino di più. I Digital Champions di Sicilia in accordo con la comunità Open Data Sicilia e del Blog Sicily.Technology hanno preparato un seminario online, una video chat su:
Cosa Sono i Dati Aperti (Open Data) e a Cosa Servono?
@MappaProject: un approccio computazionale innovativo per l’archeologia itali...Progetto Mappa
Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Presentazione delle attività del primo anno dell'Unità di ricerca i-BIO, porgetto OSDD.
L'Unità di Ricerca i-BIO è finanziata dalla Regione Valle d'Aosta grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007/2013) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE) ai sensi del Bando per la Creazione e lo sviluppo di Unità di Ricerca, seconda scadenza luglio 2012.
Gabriele Gattiglia - Progettare la pubblicazione dei dati
1. Gabriele Gattiglia
(con la fondamentale collaborazione di Francesca Anichini)
PROGETTARE LA PUBBLICAZIONE DEI DATI
2. Provare NO! Fare o non fare! Non c’è provare
Quanti di voi producono o hanno prodotto dati grezzi?
Di che tipo?
Con quali formati? Aperti o proprietari?
Pubblichereste i dati dei vostri lavori come open data?
3. Il mondo archeologico italiano ravvisa
una serie di rischi insiti nell'apertura dei
dati alcuni veri, alcuni presunti
Dati sondaggio MAPPA 2013 http://mappaproject.arch.unipi.it/wp-content/uploads/2011/08/2013_05_31_csv.csv
6. La pubblicazione dei dati deve essere
pianificata già nella fase di progettazione
della ricerca
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
7. Progettare ? Ma come?
Vediamo: facciamo un TEST
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
8. A quale pubblico ti rivolgi?
SCIENTIFICO GENERALISTA
(cittadinanza)
Vai alla slide n.10 Vai alla slide n.10
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
9. Quali dati vuoi pubblicare?
TUTTI SOLO ALCUNI
Vai alla slide n.11 Vai alla slide n.16
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
10. Devi scegliere come pubblicare:
CARTACEO DIGITALE
SLIDE 11
Vai alla slide 12 Vai alla slide n.14
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
11. Hai valutato, tempi, costi, diffusione,
possibilità di riuso…..
SLIDE 12
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
12. Devi scegliere come pubblicare:
CARTACEO DIGITALE
Vai alla slide n.12 Vai alla slide n.14
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
13. OK! Comincia ad organizzare i tuoi Dataset!
SLIDE 14
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
14. Quali dati vuoi pubblicare?
TUTTI SOLO ALCUNI
Vai alla slide n.11 Vai alla slide n.16
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
15. Allora devi fare una selezione.
• Con quali criteri selezionerai i dati?
• Sei proprio convinto che sia sufficiente
pubblicare solo alcuni dati?
Vai alla slide n.17 Vai alla slide n.13
• Dove finiranno tutti i dati che
non pubblicherai?
Tranquillo ho
già previsto tutto
Mmm…non ci
avevo pensato…
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
16. Hai scelto il lato oscuro della forza
SLIDE 17
…e di tenerti il tuo tessoro
Il tuo Profilo:
17. Allora devi fare una selezione.
• Con quali criteri selezionerai i dati?
• Sei proprio convinto che sia sufficiente
pubblicare solo alcuni dati?
Vai alla slide n.17 Vai alla slide n.19
• Dove finiranno tutti i dati che
non pubblicherai?
Tranquillo ho
già previsto tutto
Mmm…non ci
avevo pensato…
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
18. La forza scorre nelle tue vene: i dubbi dimostrano che c’è sempre
da imparare, ma ti diamo ragione, seguendo l’abitudine (e la
consuetudine) spesso non si cercano soluzioni nuove.
L’importante è accorgersene in tempo e aggiustare il tiro. Puoi
ancora tirare fuori i tuoi dati dal cassetto: il mondo
(archeologico) te ne sarà grato!
SLIDE 19
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
Il tuo profilo:
19. Iniziamo a ragionare seriamente, perché
progettare la pubblicazione dei dati di un
intervento archeologico vuol dire pensare a
molte cose.
È necessario organizzarsi …
o si fa una brutta ‘figura’…
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
21. - rendersi conto della mole
di dati che si producono.
- pensare fin dall’inizio a
come produrre i dati
(formati) e a come
archiviarli, in modo da
facilitarne la gestione.
Guarda qui per farti un’idea
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
Istruzioni per l’uso
ØPENDATÅR
22. Non essendosi mai posti il problema di condividere i dati, gli
archeologi non si sono mai posti il problema di come crearli. Per
questo motivo oggi troviamo dati prodotti in formati diversi e
moltissimi dati prodotti in formati testuali, quindi non machine
readable se non tramite trasformazioni o data mining.
Inoltre, un dato per essere veramente open dovrebbe essere
disseminato attraverso un formato aperto che consenta all’utente
di non utilizzare software proprietari.
È questa una lunga strada che solo partendo dal basso, cioè
dall’apertura dei dati, può giungere a soluzioni condivise,
passando anche per soluzioni pragmatiche, come l’utilizzo di
formati di larga diffusione anche se proprietari.
Formati
24. - Facilitare il riuso:
oltre ai formati è
necessario avere chiaro i
possibili riutilizzatori dei
dati prodotti che non
sono necessariamente e
unicamente gli addetti ai
lavori e quindi con quali
licenze disseminare i dati
ØPENDATÅR
25. - Digitalizzare non vuol dire
datificare: la digitalizzazione
di solito è la migrazione su
formati digitali, per la
disseminazione e il riutilizzo,
la datificazione è, invece la
trasformazione, direttamente
all’origine, di oggetti,
processi, ecc. in un formato
quantificato in modo che
possano essere tabulati e
analizzati.
ØPENDATÅR
26. Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
Competenze:
includere tutte le professionalità necessarie
a garantire la corretta produzione dei dati e
la loro pubblicazione :
• project manager
• digital information manager
• rilevatore/disegnatore/grafico
• responsabile reperti
• responsabile archivio fotografico
• responsabile DB informatico (o persona
con elevate competenze informatiche)
• web designer (opzionale ?)
• addetto ai social media (opzionale ?)
• eventuali competenze per settori
specifici (analisi…)
• traduttore (credibile?)
ØPENDATÅR
27. Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
- valutare le competenze
necessarie
- valutare le attrezzature
necessarie
- valutare i tempi
- valutare i costi
- valutare se è necessario
avere preventivamente
degli accordi di carattere
istituzionale:
Soprintendenza, Enti
locali, Committenti, ecc…
IKEA stonehenge infographic by justin pollard
28. - è importante che tutto lo staff condivida il
progetto (e le modalità di pubblicazione)
-è importante che il lavoro fatto sia pubblicizzato
perché raggiunga tutto il pubblico al quale è
destinato (o almeno buona parte di esso)
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
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30. Cosa è stato fatto:
• Pubblicazione in progress dei risultati su sito e FB
• Pubblicazione di carattere scientifico (preliminare) sia
cartacea sia pdf scaricabile gratuitamente
• Pubblicazione «divulgativa» sia cartacea sia pdf
scaricabile gratuitamente
• Pubblicazione di tutti i dati prodotti sul sito dell’area
archeologica
• Promozione on-line e off-line
http://www.massaciuccoliromana.it/
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
32. • Si è fatto un progetto della ricerca (è stata pagata la fase
di progettazione) per concorrere ad un bando di
finanziamenti pubblici
• La time-line dettata dal progetto ha permesso di portare
a termine tutte le fasi nei termini previsti (pena perdita
del finanziamento)
• Si è costituito uno staff competente e affiatato
• Si è preteso che venissero rispettati i diritti (e i doveri) di
tutti: di chi ha lavorato, di chi ha pagato il progetto
(pubblico), di chi ha ricoperto ruoli scientifico-
istituzionali (soprintendenza)
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
33. I limiti riscontrati:
• Produzione di formati realmente aperti
• Difficoltà di conciliare i tempi professionali con
quelli «istituzionali»
• Relativa diffusione a carattere internazionale
(lingua)
• Inaffidabilità del server comunale
Fonte: Francesca Anichini Progettare la pubblicazione dei dati
36. Open by Default
Il capitolato d’appalto dell’intervento archeologico collegato ai lavori di
ristrutturazione de ‘La Sapienza’ di Pisa, redatto dal laboratorio MAPPA di UNIPI,
prevede sia la produzione dei dati archeologici direttamente in formato aperto,
dal GIS di scavo, alle quantificazioni dei reperti, sia la pubblicazione come open
data degli stessi entro 4 mesi dalla fine dei lavori e ne stima i relativi costi.
6.5 open data: utta la documentazione prodotta confluirà nell’archivio open data
MOD (www.mappaproject.org/mod) secondo le modalità di pubblicazione riportate
al seguente indirizzo http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/pubblicare-nel-
mod.php, sarà pubblicata on-line come dati aperti a nome degli autori della
documentazione e corredata da apposite licenze (CC-BY o CC-BY-SA) e codice DOI,
atti a garantire la paternità intellettuale degli autori stessi.
37. Per essere chiari
E’ necessario non improvvisare, ma progettare e
riconoscere come lavoro la progettazione
Fare Open Data ha un costo nella preservazione dei dati a lungo termine che
assicura. Questa serve a garantire l'autenticità, l'affidabilità e l'integrità logica
dei dati, attraverso le seguenti soluzioni: normalizzazione, ovvero la migrazione
verso gli standard aperti maggiormente supportati; migrazione di versione, cioè
la migrazione attraverso versioni successive di un formato, in molti casi è l'unica
opzione per preservare formati proprietari che non migrano verso standard
aperti; migrazione di formato, cioè la migrazione verso formati che consentano
una maggiore diffusione; refreshment, ovvero il trasferimento di dati tra due
supporti digitali dello stesso tipo.
In pratica i costi vengono trasferiti sui repositories.
Fare Open Data non vuol dire costo ZERO
Fare Open Data ha un costo nella creazione dei dati
IKEA stonehenge infographic by justin pollard