Nel sesto volume del suo Metodo, in un certo senso sintesi dell'intera opera, Edgar Morin prende avvio dalla crisi contemporanea, propriamente occidentale, dell'etica e infine vi ritorna dopo un'analisi al tempo stesso antropologica, storica e filosofica. Se non si può dedurre da un sapere, il dovere ha però bisogno di un sapere, cioè di pensiero e di riflessione. Le buone intenzioni possono indurre a cattive azioni, la volontà morale può avere conseguenze immorali, quel che è giusto fare spesso non è né semplice né evidente, ma incerto e aleatorio: per questo l'etica è complessa.
Al di là del moralismo ma anche del nichilismo, Morin, senza cedere alla pretesa di fondare la morale, ne ritrova le fonti nella vita, nella società, nell’individuo, e affronta i problemi, caratteristici del nostro tempo, della relazione tra etica e politica, tra etica e scienza.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Maurizio Cavazz...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Marinella De Simone: "Il Metodo 6. Etica" di Edgar Morin
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LA SCHEDA DEL “LIBRO CONSIGLIATO”: IL METODO 6 - ETICA
Dal Lettore: MARINELLA DE SIMONE
1. TITOLO: Il Metodo 6 - Etica
EVENTUALE TITOLO EDIZIONE ORIGINALE: La méthode 6. Etique
2. AUTORE/I: Edgar Morin
EVENTUALI NOTE SULL’AUTORE: Edgar Morin, pseudonimo di Edgar Nahoum (Parigi, 8 luglio
1921), è un filosofo e sociologo francese. È noto per l'approccio transdisciplinare con il quale ha
trattato un'ampia gamma di argomenti, fra cui l'epistemologia.
3. CASA EDITRICE: Raffaello Cortina Editore
4. ANNO PUBBLICAZIONE: 2005
EVENTUALE ANNO EDIZIONE ORIGINALE: 2004
5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Consigliato”:
Nel sesto volume del suo Metodo, in un certo senso sintesi dell'intera opera, Edgar Morin
prende avvio dalla crisi contemporanea, propriamente occidentale, dell'etica e infine vi ritorna
dopo un'analisi al tempo stesso antropologica, storica e filosofica. Se non si può dedurre da un
sapere, il dovere ha però bisogno di un sapere, cioè di pensiero e di riflessione. Le buone
intenzioni possono indurre a cattive azioni, la volontà morale può avere conseguenze immorali,
quel che è giusto fare spesso non è né semplice né evidente, ma incerto e aleatorio: per questo
l'etica è complessa.
Al di là del moralismo ma anche del nichilismo, Morin, senza cedere alla pretesa di fondare la
morale, ne ritrova le fonti nella vita, nella società, nell’individuo, e affronta i problemi,
caratteristici del nostro tempo, della relazione tra etica e politica, tra etica e scienza.
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6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI:
PARTE PRIMA
IL PENSIERO DELL’ETICA E L’ETICA DEL PENSIERO
Il pensiero dell’etica
Il radicamento cosmico
L’incertezza etica
L’etica del pensiero
PARTE SECONDA
ETICA, SCIENZA, POLITICA
Scienza, etica, società
Etica e politica
PARTE TERZA
AUTO-ETICA
L’individualismo etico
La cultura psichica
Etica di relianza
Etica della comprensione
Magnanimità e perdono
L’arte di vivere: poesia e/o saggezza?
Conclusione auto-etica. RI e COM
PARTE QUARTA
SOCIO-ETICA
L’etica della comunità
Appendice. Il problema di una democrazia cognitiva
PARTE QUINTA
ANTROPO-ETICA
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Assumere la condizione umana
Etica planetaria
Le vie rigeneratrici
La speranza etica: la metamorfosi
CONCLUSIONI ETICHE
Del male
Del bene
GLOSSARIO
7. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole):
L’ultimo libro de Il Metodo di Morin non poteva che essere dedicato all’etica; in esso l’Autore
riprende i temi trattati nei precedenti volumi attraverso gli anelli ricorsivi – così importanti nella
sua opera - che descrivono, con pochi elementi, la complessità del nostro universo, dei nostri
pensieri e idee, della nostra conoscenza, del nostro essere uomini. Tutto il grande lavoro condotto
nei primi cinque volumi si ritrova condensato in quest’ultimo, che chiude il ciclo, sempre in modo
ricorsivo, in cui la fine riporta all’inizio, al punto da cui è partita la sua ricerca di un metodo. Un
metodo quindi che si discosta dai metodi tradizionali di tipo enciclopedico, per poter lasciar spazio
all’incertezza, alla precarietà, all’imprevedibilità degli effetti del nostro agire in un mondo
complesso. Come dice Morin in apertura al volume, l’etica non può sfuggire ai problemi della
complessità. E così vi entra profondamente, attraversa tutti i temi – biologici, antropologici, sociali
– che sempre più confliggono nel mondo attuale, per cercare un senso all’esistenza umana che
superi l’istanza individualista per aprirsi a ciò che Morin chiama “relianza etica”: il legame con
l’altro, con una comunità, con una società e, infine, con la specie umana. Senza mai dimenticare i
limiti della nostra conoscenza, della nostra vulnerabilità.
Morin affronta la mancanza dei fondamenti etici dei tempi in cui viviamo, descrive in modo
impietoso il “pensare male” – riduzionista, semplificatore, compartimentato – che ci caratterizza e
che ci impedisce di avere una conoscenza complessa - l’unica possibile per affrontare le sfide
attuali – e sottolinea l’importanza dell’”ecologia dell’azione”, ovvero come ogni atto morale
individuale non possa dimenticare l’incertezza insita nella relazione intenzione/azione né gli effetti
imprevedibili che ogni azione può avere. Nonostante tutto ciò, e a dispetto dei peggiori auspici,
Morin lascia trasparire in ogni pagina la speranza che l’essere umano possa affrontare tutto
questo aprendosi al livello più alto di relianza etica, l’amore per gli altri esseri umani.