Torino, 10/09/2016 - Vi sono vari modi per raccontare una storia. Raccontare la storia della Sanità in Italia può sembrare noiosa, ma se raccontata attraverso le illustrazioni di francobolli, cartoline postali e timbri si riveste di un fascino con un doppio valore. Lo Stato, ha utilizzato il mezzo di comunicazione più diffuso fino agli anni ’70, la Posta, da un lato per fare educazione e propaganda sanitaria, con una funzione quasi pedagogica; dall’altro come strumento di lotta contro le grandi emergenze sanitarie provenienti dalla società in evoluzione, come la droga, l’AIDS, l’incremento dei tumori e delle cardiopatie.
La Mostra Come eravamo, prima mostra filatelica on line sul tema sanità, raccoglie un piccolo patrimonio di testimonianze filateliche che ci arricchiscono e forniscono lo spunto per una riflessione sul nostro sistema sanitario, riportato nelle cronache solo per i casi di malasanità e, mai quale esempio riconosciuto a livello internazionale come eccellenza.
From an epidemiological point of view, Tuberculosis and AIDS have marked the history and evolution of "Luigi Sacco" hospital throughout the last century. Since 2016 "Sacco" hospital is part of ASST with "Fatebenefratelli", "Macedonio Melloni" and "Vittore Buzzi" as a result of the regional law of social-health service No. 23 of 11 August 2015.
Tubercolosi e AIDS nel corso del Novecento hanno caratterizzato -da un punto di vista epidemiologico- la storia della salute in Italia e l’evoluzione degli indirizzi di cura dell’ospedale “Luigi Sacco” di Milano confluito -a partire dal 1° gennaio 2016- in un’unica ASST con ”Fatebenefratelli e Oftalmico”, “Macedonio Melloni” e “Vittore Buzzi” per effetto della legge regionale lombarda di riforma del servizio socio-sanitario n. 23 dell'11 agosto 2015.
Ospedali e territorio. L' Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano-ItalyMaurizio De Filippis
From an epidemiological point of view, Tuberculosis and AIDS have marked the history and evolution of "Luigi Sacco" hospital throughout the last century. Since 2016 "Sacco" hospital is part of ASST with "Fatebenefratelli", "Macedonio Melloni" and "Vittore Buzzi" as a result of the regional law of social-health service No. 23 of 11 August 2015.
Tubercolosi e AIDS nel corso del Novecento hanno caratterizzato -da un punto di vista epidemiologico- la storia della salute in Italia e l’evoluzione degli indirizzi di cura dell’ospedale “Luigi Sacco” di Milano confluito -a partire dal 1° gennaio 2016- in un’unica ASST con ”Fatebenefratelli e Oftalmico”, “Macedonio Melloni” e “Vittore Buzzi” per effetto della legge regionale lombarda di riforma del servizio socio-sanitario n. 23 dell'11 agosto 2015.
The diseases of the twentieth century. I mali del XX secolo in "Il mag@zine. ...Maurizio De Filippis
From the mid-eighties of the twentieth century the "Luigi Sacco" Hospital in Milan fought the AIDS emergency (Acquired
Immuno-Deficiency Syndrome).
A partire dalla metà degli anni ottanta l’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano si trovò ad affrontare l’emergenza AIDS (Acquired
Immuno-Deficiency Syndrome).
I 7 pilastri medicina funzionale - Prof. Vincent CastronovoMetagenics Academy
Presentazione introduttiva sui 7 pilastri della medicina funzionale al Corso di Medicina Funzionale e metabolica di Bologna. 3-4 Luglio 2015
Il Prof. Vincent Castronovo è Medico Chirurgo specializzato in Ginecologia-Ostetricia e Senologia, Oncologia e docente dipresso l'Università di Liegi (Belgio) dove fonda e dirige il MRL Metastases Research Laboratory. Dal 200 dirige il Centro di Oncologia Sperimentale dell'Università di Liegi.
Il periodo iniziale della pandemia da Covid19 in Italia mi ha colpito per l’affermarsi dal basso di nuove figure di riferimento, di nuovi “eroi” del quotidiano legati prevalentemente a figure della società civile: medici, infermieri, operatori della sanificazione degli ambienti e degli spazi, impiegati del settore alimentare, ma anche al mondo della scuola che, da principio – privo di indicazioni ufficiali – ha provveduto autonomamente a non abbandonare gli studenti, e financo agli amministratori dei comuni grandi e piccoli. Questo nuovo panorama sociale mi richiama alla mente quello che, da nonviolenti abbiamo a suo tempo definito come Difesa Popolare Nonviolenta. L'articolo tratta il rapporto tra queste modalità di difesa civile e il successivo ruolo delle FFAA e possibili alternative.
Biografia essenziale di Achille De Giovanni, docente di Clinica Medica presso l’Ateneo patavino, padre del neocostituzionalismo e promotore di numerose iniziative di studio, prevenzione e cura delle malattie, in particolare nella lotta alla tubercolosi. Medico, docente universitario, filosofo, patriota, filantropo. Muore a Padova il 9 dicembre 1916.
Marketing Sociale tra nuovi media e salute: ripensare nuove strategie di comu...Giuseppe Fattori
Analisi sulla possibilità di utilizzare un approccio di marketing sociale nell’ambito della prevenzione dell’uso e abuso di sostanze utilizzando discipline che si sono mostrate in altri campi efficaci nel condizionare l’acquisizione di comportamenti positivi ed utili
per la promozione e conservazione dello stato di salute delle persone.
Altrettanto importante è la riflessione sul fatto che i giovani sono forti utilizzatori di strumenti web 2.0: ciò può rappresentare una opportunità in termini di comunicazione e coinvolgimento dei giovani in merito alla promozione del benessere e alla prevenzione dei comportamenti a rischio cogliendo il vantaggio offerto dallo sviluppo dei media digitali, dei social network, delle connessioni digitali e dei dispositivi mobili.
From an epidemiological point of view, Tuberculosis and AIDS have marked the history and evolution of "Luigi Sacco" hospital throughout the last century. Since 2016 "Sacco" hospital is part of ASST with "Fatebenefratelli", "Macedonio Melloni" and "Vittore Buzzi" as a result of the regional law of social-health service No. 23 of 11 August 2015.
Tubercolosi e AIDS nel corso del Novecento hanno caratterizzato -da un punto di vista epidemiologico- la storia della salute in Italia e l’evoluzione degli indirizzi di cura dell’ospedale “Luigi Sacco” di Milano confluito -a partire dal 1° gennaio 2016- in un’unica ASST con ”Fatebenefratelli e Oftalmico”, “Macedonio Melloni” e “Vittore Buzzi” per effetto della legge regionale lombarda di riforma del servizio socio-sanitario n. 23 dell'11 agosto 2015.
Ospedali e territorio. L' Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano-ItalyMaurizio De Filippis
From an epidemiological point of view, Tuberculosis and AIDS have marked the history and evolution of "Luigi Sacco" hospital throughout the last century. Since 2016 "Sacco" hospital is part of ASST with "Fatebenefratelli", "Macedonio Melloni" and "Vittore Buzzi" as a result of the regional law of social-health service No. 23 of 11 August 2015.
Tubercolosi e AIDS nel corso del Novecento hanno caratterizzato -da un punto di vista epidemiologico- la storia della salute in Italia e l’evoluzione degli indirizzi di cura dell’ospedale “Luigi Sacco” di Milano confluito -a partire dal 1° gennaio 2016- in un’unica ASST con ”Fatebenefratelli e Oftalmico”, “Macedonio Melloni” e “Vittore Buzzi” per effetto della legge regionale lombarda di riforma del servizio socio-sanitario n. 23 dell'11 agosto 2015.
The diseases of the twentieth century. I mali del XX secolo in "Il mag@zine. ...Maurizio De Filippis
From the mid-eighties of the twentieth century the "Luigi Sacco" Hospital in Milan fought the AIDS emergency (Acquired
Immuno-Deficiency Syndrome).
A partire dalla metà degli anni ottanta l’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano si trovò ad affrontare l’emergenza AIDS (Acquired
Immuno-Deficiency Syndrome).
I 7 pilastri medicina funzionale - Prof. Vincent CastronovoMetagenics Academy
Presentazione introduttiva sui 7 pilastri della medicina funzionale al Corso di Medicina Funzionale e metabolica di Bologna. 3-4 Luglio 2015
Il Prof. Vincent Castronovo è Medico Chirurgo specializzato in Ginecologia-Ostetricia e Senologia, Oncologia e docente dipresso l'Università di Liegi (Belgio) dove fonda e dirige il MRL Metastases Research Laboratory. Dal 200 dirige il Centro di Oncologia Sperimentale dell'Università di Liegi.
Il periodo iniziale della pandemia da Covid19 in Italia mi ha colpito per l’affermarsi dal basso di nuove figure di riferimento, di nuovi “eroi” del quotidiano legati prevalentemente a figure della società civile: medici, infermieri, operatori della sanificazione degli ambienti e degli spazi, impiegati del settore alimentare, ma anche al mondo della scuola che, da principio – privo di indicazioni ufficiali – ha provveduto autonomamente a non abbandonare gli studenti, e financo agli amministratori dei comuni grandi e piccoli. Questo nuovo panorama sociale mi richiama alla mente quello che, da nonviolenti abbiamo a suo tempo definito come Difesa Popolare Nonviolenta. L'articolo tratta il rapporto tra queste modalità di difesa civile e il successivo ruolo delle FFAA e possibili alternative.
Biografia essenziale di Achille De Giovanni, docente di Clinica Medica presso l’Ateneo patavino, padre del neocostituzionalismo e promotore di numerose iniziative di studio, prevenzione e cura delle malattie, in particolare nella lotta alla tubercolosi. Medico, docente universitario, filosofo, patriota, filantropo. Muore a Padova il 9 dicembre 1916.
Marketing Sociale tra nuovi media e salute: ripensare nuove strategie di comu...Giuseppe Fattori
Analisi sulla possibilità di utilizzare un approccio di marketing sociale nell’ambito della prevenzione dell’uso e abuso di sostanze utilizzando discipline che si sono mostrate in altri campi efficaci nel condizionare l’acquisizione di comportamenti positivi ed utili
per la promozione e conservazione dello stato di salute delle persone.
Altrettanto importante è la riflessione sul fatto che i giovani sono forti utilizzatori di strumenti web 2.0: ciò può rappresentare una opportunità in termini di comunicazione e coinvolgimento dei giovani in merito alla promozione del benessere e alla prevenzione dei comportamenti a rischio cogliendo il vantaggio offerto dallo sviluppo dei media digitali, dei social network, delle connessioni digitali e dei dispositivi mobili.
FQTS 2013 - Laboratorio di Comunicazione Sociale Giovanna Lepre
Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
*liberamente ispirato al lavoro di Bryan Kramer (http://www.bryankramer.com/)
Il 2015 è senza dubbio l'anno dell'Human to Human. Ho voluto mettermi alla prova sfidando i ragazzi di vari istituti superiori nell'identificare le vie per costruzione del proprio linguaggio social. Nel corso di un programma di incontri della CCIAA di Macerata ho avuto il piacere di intervenire con una riflessione dai toni umani che ha appassionato la giovane platea.
Il Sanatorio di Vialba in "Vivere insieme la periferia", n.3, XXII, 2023, p.30.Maurizio De Filippis
Vialba e Roserio un tempo erano Comuni autonomi. In seguito sono diventati frazioni del Comune di Musocco aggregato a sua volta a Milano nel 1923. La via Orsini, di cui è rimasta una traccia storica lungo il muro di cinta dell'Ospedale Sacco, univa i due borghi. Qui nel 1927 veniva posta la prima pietra di quello che fu il Sanatorio di Vialba, oggi Ospedale "Luigi Sacco", ultimato nel 1931. La struttura è una pietra miliare nella storia ospedaliera italiana.
#OspedaleLuigiSaccoMilano #GrandeMilano1923 #associazionevecchiamiciquartoggiaro #quartoggiarovivibile
FQTS 2013 - Laboratorio di Comunicazione Sociale Giovanna Lepre
Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
*liberamente ispirato al lavoro di Bryan Kramer (http://www.bryankramer.com/)
Il 2015 è senza dubbio l'anno dell'Human to Human. Ho voluto mettermi alla prova sfidando i ragazzi di vari istituti superiori nell'identificare le vie per costruzione del proprio linguaggio social. Nel corso di un programma di incontri della CCIAA di Macerata ho avuto il piacere di intervenire con una riflessione dai toni umani che ha appassionato la giovane platea.
Il Sanatorio di Vialba in "Vivere insieme la periferia", n.3, XXII, 2023, p.30.Maurizio De Filippis
Vialba e Roserio un tempo erano Comuni autonomi. In seguito sono diventati frazioni del Comune di Musocco aggregato a sua volta a Milano nel 1923. La via Orsini, di cui è rimasta una traccia storica lungo il muro di cinta dell'Ospedale Sacco, univa i due borghi. Qui nel 1927 veniva posta la prima pietra di quello che fu il Sanatorio di Vialba, oggi Ospedale "Luigi Sacco", ultimato nel 1931. La struttura è una pietra miliare nella storia ospedaliera italiana.
#OspedaleLuigiSaccoMilano #GrandeMilano1923 #associazionevecchiamiciquartoggiaro #quartoggiarovivibile
The University Hospital "Luigi Sacco"of Vialba has a long history linked to the evolution of the medical care of Milan and its province.
La realtà ospedaliera, oltre a rappresentare un momento di cura e di speranza per tutti coloro che vivono l’esperienza della malattia, costituisce anche un punto di riferimento per la comunità cittadina dove è inserita.
L’ospedale di Vialba, ad esempio, ha alle spalle una lunga storia forse non molto conosciuta ma profondamente radicata nella tradizione assistenziale di Milano e della sua provincia.
Allora Blu & Gli amici di Davide il drago ONLUS: "Nati per vivere" di M. Jank...Maurizio De Filippis
Il libro "Nati per vivere" di M. Jankovic e A. Rossetti, è dedicato ai piccoli pazienti dell'Ospedale San Gerardo di Monza curati nel corso degli anni dal dott. Momcilo Jankovic. Il volume fotografico di Attilio Rossetti è stato presentato il 18 marzo 2017 presso i locali dell'OraBlù Bar di Bollate (MI), dall'associazione culturale "Allora Blu" (allorablu.blogspot.com) in collaborazione con l'associazione "Gli amici di Davide il Drago ONLUS" di Michele Grillo www.davideildrago.it. Le slides di storia della medicina di "Quel dolore senza nome", costituiscono l'introduzione alla serata presentata dal dott. Rino Morales, dal giornalista Ermanno Accardi e da Giancarlo Pasquali.
Educazione all'ambiente 2016 lezioni aggiornate pantaleoni da quelle l.u.de.s...Giancarlo Pantaleoni
Collaborazione con EDUCAZIONE MEDICO SANITARIA E CIVICA della POPOLAZIONE per LA TUTELA della Salute e RISPETTO dell'AMBIENTE .... DOPO IL COP 21 di PARIGI del Dicembre 2005
26. R. Villano "Influenza A / H1N1", under the patronage of the International Commettee on VirusPhere of the Wabt - Unesco, Paris; with presentation of the MD, PhD Giulio Tarro, President of the Commission on Virosphere Biotechnologies, WABT (UNESCO, Paris) and Adjunct Professor of the Department of Biology at Temple University of Philadelphia (USA). From the Presentation: "A further contribution to the influence that stands out because it highlights the strategic aspects of a disease, reporting a rich analysis collected personally and providing the updated virological notions with the latest studies. The necessary corollary is the chapter on the Ministry of Welfare circulars with particular emphasis on epidemiology in line with the text. In particular, the author touches on the multiple interpretative problems of a clinical and epidemiological nature of the already long evolutionary history of this young disease; it deepens with clear competence the points of greatest interest of the rebus-flu, that is the structural features of the A / H1N1 virus. The unusual binary treatment of the flu in terms of both virological and institutional preventive, makes this work absolutely original for the vast amount of information it offers, as well as a valuable tool for consultation. The author is also praised because he has managed to publish with particular detail a work that certainly stands out among so many works of world literature on this popular current disease ". It is in many Italian Cultural Institutes, in various scientific and university institutions, in many specialist, civic and national libraries in Italy and abroad, including: Ministry of Health; State Medical; University of Alexandria; University of Pisa; Noble College of Pharmaceutical Chemistry Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, September 2009);
At the end of March 2020, in the midst of the first phase of the Covid-19 pandemic, the Scalabrinian Missionaries for the Europe and Africa region, through the Scalabrinian Agency for Cooperation and Development (ASCS), have promoted in their regional network of missionary positions and initiatives (Scalabrini International Migration Network - regional SIMN) through a campaign to raise awareness and funds to primarily support migrants and refugees as "neighbours", who are suffering under the pandemic, due to indifference or marginalisation, despite having, with all other human beings, “only one home”.
Tubercolosis, Aids, Cancer in the history of medicine. I mali del XX secolo: ...Maurizio De Filippis
Diseases and medicines have always marked with their "presence" many of the events related to human life. They appear to us so inextricably linked to each other that they have influenced - besides the relationship between health and illness - also the cultural, social and political practices of modern societies.
Malattie e medicine hanno da sempre segnato con la loro “presenza” molti degli avvenimenti legati alla vita dell’uomo. Esse ci appaiono così indissolubilmente legate tra loro da aver influenzato -oltre che il rapporto salute-malattia- anche le pratiche culturali, sociali e politiche delle società moderne.
Nel corso del Novecento tre patologie in particolare, tubercolosi, AIDS e cancro, definite nell’immaginario collettivo mali del secolo, hanno influenzato profondamente i modelli assistenziali, ospedalieri e scientifici del nostro paese. Di queste malattie “sociali” cercheremo di mettere in risalto -attraverso una serie di articoli- le dinamiche storico-sanitarie salienti.
Partendo dall’accorata domanda di una donna affetta da MCS “Ditemi se è giusto che la salute venga sempre dopo tutto”, le informazioni che gli autori divulgano con il presente lavoro ambiscono, nel loro complesso, a far conoscere alla collettività due fatti sociali, veritieri ma generalmente misconosciuti dai più: 1) la Sanità è un’entità differente dalla Salute, che invece è un bene indisponibile e insostituibile: 2) lo smodato desiderio di pochi imprenditori di conseguire un profitto smisurato a spese delle moltitudini di consumatori di presidi farmaceutici contro le malattie, vere o finte, può spazzare via la salute, il benessere, e la vita di molti.
Lezione 2.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Il Marketing Sociale e l’Interazione Uomo/Ambiente - G.Fattori - ISS/ESMAGiuseppe Fattori
Il
presente convegno ha lo scopo di diffondere una corretta conoscenza del marketing sociale in ambito nazionale, e di proporne l’utilizzo per la prevenzione delle problematiche relative all’interazione uomo/ambiente Tale interazione ha
da sempre comportato conseguenze che si ripercuotono negativamente sia sull’integrità degli ecosistemi che sulla salute e sulla qualità della vita delle persone L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ha pertanto evidenziato la necessità di adottare nuovi modelli di sviluppo intersettoriali che integrino aspetti ambientali, economici, sanitari e sociali Inoltre, è necessario un approccio al cambiamento comportamentale, che indirizzi le persone ad adottare azioni responsabili, sostenibili e sicure Ed infatti il marketing sociale si configura come uno degli strumenti
più efficaci a favorire la scelta libera e consapevole di comportamenti salutari Esso ha come scopo quello di
creare un ambiente favorevole al cambiamento e si avvale di strumenti valutativi, al fine di eliminare quelle barriere di tipo cognitivo, culturale, ambientale e socio economico
che impediscono l’assunzione dei comportamenti proposti.
Il convegno è organizzato, per la prima volta in Italia, in collaborazione con ESMA European Social Marketing Association
Il Marketing Sociale nella promozione della salute - Giuseppe FattoriGiuseppe Fattori
Nel momento in cui si stanno avviando il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il PNP (Piano Nazionale di Prevenzione) basati in gran parte sui principi di OneHealth abbiamo bisogno di nuovi strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano in anni particolarmente complessi.
Il Marketing sociale, con solide basi “evidence”, è uno di questi ed è centrale per gestire il cambiamento che vogliamo realizzare.
Perché la politica sociale ha bisogno del Marketing Sociale. G.Fattori, J.FrenchGiuseppe Fattori
Nel momento in cui si stanno avviando il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il PNP (Piano Nazionale di Prevenzione) basati in gran parte sui principi di OneHealth abbiamo bisogno di nuovi strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano in anni particolarmente complessi.
Il Marketing sociale, con solide basi “evidence”, può essere uno di questi per gestire il cambiamento che vogliamo realizzare
Marketing Social Good. Citizen Centric Social Policy DesignGiuseppe Fattori
This paper sets out are some of the key insights and principles about why effective social behavioural design needs to incorporate marketing principles. The paper explores how social marketers, politicians and other stakeholders can build strategies that are enhanced by marketing principles and methodology into all social policy.
The key thesis of the paper is that social marketing can help inform social policy strategy, selection and implementation through a process of citizen centric policy development and delivery.
Without this understanding social interventions risk continued sub optimal delivery and a growing tendency of total rejection by citizens.
Objectives: reflecting upon which incentives social marketing and health education are based on, and their differences
and interconnections becomes essential to promote healthy lifestyles and ensure a free and sustainable future.
Methods: in order to promote health, it is necessary to use all the incentives that contribute to achieving this end.
Health education, social marketing and laws (expression of the policy) are to be considered the functional medium
of health promotion to be used generally or individually, according to the targets/contexts.
Results: the methods used to promote health are work in progress, the Community Based Prevention Marketing is
such an expression.
Conclusions: considering health as a resource for everyday life means externalizing it from what is seen as the sole
responsibility of the health system. Health should become the purpose of actions which, through cross-sector
synergies, concern the different components of civil society, particularly political agendas
TikTok e la salute pubblica: una proposta di ricercaGiuseppe Fattori
TikTok is a short video sharing social media
platform that has grown rapidly since its
launch, amassing over 1 billion monthly
global users as of September 2021.1 Users on
TikTok create and engage with algorithm-suggested
content related to their interests on
a variety of subjects, including health-related
or implicated topics. The global growth of
TikTok, while offering an engaging experience
for users and approach to connecting to
diverse people, is accompanied by concerns,
such as the quality of health advice offered in
videos and sensitive content. In this commentary,
we argue that public health is served
by paying urgent attention to the potential
health-related
implications and opportunities
of TikTok and suggest a research agenda
to inform decision-makers,
health providers,
researchers and the public.
Compilation of Social Marketing Evidence of Effectiveness - International Soc...Giuseppe Fattori
The following list of key evidence citations for Social Marketing was compiled with the Support of the International Social Marketing Association (ISMA) and all its affiliated national and regional associations around the world. This list was compiled by asking leading Social Marketing experts from the fields of academia, policy and practice to recommend evidence citations that they have found most persuasive and helpful. Descriptive and qualitative studies of social marketing practice have not been included, but some of the review do comment on the utility of applying social marketing principles and concepts. To keep the review manageable, reviews and meta reviews of individual intervention elements of social marketing, such as communication campaigns, have not been included. A full list of those who contributed to this paper can be found in appendix one
Salute per tutti: miti, speranze e certezze della Primary Health Care. A cura...Giuseppe Fattori
L’idea di scrivere un libro a più mani nasce sostanzialmente da
due considerazioni che sono l’esito dell’effetto congiunto della
pandemia da Covid-19 e della, forse ancor più grave, crisi climatica:
due fenomeni complessi, apparentemente disgiunti, che stanno
condizionando pesantemente le nostre vite e che sono destinati a far
sentire a lungo i loro effetti sul piano biologico, sociale, economico
ed ecologico.
Dunque, la prima considerazione discende dalla consapevolezza che
uomo, natura e società sono un tutt’uno e che la concezione classica
(meccanicistica) della scienza basata sullo studio analitico delle
parti, per quanto importante e tuttora valida, non è in grado, da
sola, di capire e di gestire i problemi complessi, di natura sistemica,
che affliggono la nostra società. Un problema non da poco perché il
cambiamento del modello di interpretazione della realtà implica una
revisione profonda del nostro modo abituale di osservare il mondo
e di prendere le decisioni.
La seconda considerazione riguarda la constatazione dell’incapacità
degli attuali servizi territoriali di far fronte ai nuovi bisogni di
prevenzione e di cura e la conseguente necessità di avviare con
urgenza un radicale cambiamento nel modo di intendere e di
promuovere la salute e di garantire cure efficaci per tutti.
Sulla base di questi presupposti, abbiamo cercato quindi di
spiegare in poche parole e con qualche semplice esempio in che
cosa consiste la visione sistemica e come essa richieda un diverso
metodo di approccio ai problemi che caratterizzano il nostro tempo,
in particolare per quanto riguarda i temi relativi alla salute, alla
prevenzione e alla Primary Health Care.
La rivoluzione digitale porta con sé novità
e trasformazioni che stanno cambiando
anche la “galassia salute”. Le
nuove piattaforme trasformano il modo
in cui i cittadini e gli operatori sanitari
interagiscono quotidianamente; usate
in modo corretto rappresentano una
nuova opportunità per costruire comunità
sostenibili e riorientare i comportamenti.
Il BPA è considerato un interferente endocrino, vale a dire una sostanza in grado di danneggiare la salute alterando l'equilibrio endocrino, soprattutto nella fase dello sviluppo all’interno dell’utero e nella prima infanzia.
Gli studi sperimentali, ed anche un numero crescente di studi epidemiologici (vale a dire sull’incidenza di determinate malattie nella popolazione umana), indicano che il BPA ha effetti estrogenici, quindi in grado di “mimare” l’azione degli estrogeni (ormoni “femminili”) che hanno una vasta influenza sulla funzione riproduttiva, ma anche su altre funzioni dell’organismo.
Il BPA, pertanto, può alterare lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario.
Nell'adulto la tossicità del BPA sembra modesta tuttavia, il feto e il neonato, a causa delle loro ridotte dimensioni e minori capacità di metabolizzare, potrebbero risultare molto più vulnerabili.
L’aumento del rischio di obesità e di tumore mammario sono effetti particolarmente preoccupanti identificati recentemente dalla ricerca sperimentale.
I risultati degli studi sul BPA sono talora contraddittori: tuttavia, l’agenzia europea per le sostanze chimiche (European Chemicals Agency, ECHA) ha considerato che le evidenze sono complessivamente sufficienti per considerare il BPA in grado di danneggiare la funzione riproduttiva (2014) e agire come un interferente endocrino (2017).
A causa dei numerosi usi della sostanza, in campo alimentare e non, la popolazione è esposta al Bisfenolo A. In particolare il BPA può passare in piccole quantità dai recipienti che lo contengono ai cibi e alle bevande, soprattutto se i materiali non sono perfettamente integri e sono utilizzati ad alte temperature.
In Italia il progetto PREVIENI sul biomonitoraggio degli interferenti endocrini, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha dimostrato l'esposizione diffusa nella popolazione.
Gli effetti sulla salute dell'inquinamento atmosferico rimangono una preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo. L'esposizione all'inquinamento atmosferico ha molti effetti negativi sostanziali sulla salute umana. A livello globale, sette milioni di morti erano attribuibili agli effetti congiunti dell'inquinamento dell'aria domestica e ambientale. I soggetti con malattie respiratorie croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l'asma sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi degli inquinanti atmosferici. L'inquinamento atmosferico può indurre l'esacerbazione acuta della BPCO e l'insorgenza dell'asma, aumentare la morbilità respiratoria e la mortalità. Gli effetti sulla salute dell'inquinamento atmosferico dipendono dai componenti e dalle fonti degli inquinanti, che variavano a seconda del paese, delle stagioni e dei tempi.
Marketing e comunicazione sociale per la promozione della salute - Istituto S...Giuseppe Fattori
Il workshop intende promuovere l’approccio del marketing e della comunicazione sociale, per aumentare l’efficacia delle iniziative volte a tutelare la salute dei cittadini. Tale iniziativa intende sottolineare la centralità della comunicazione efficace nella promozione della salute e nella ricerca scientifica, in quanto la diffusione di informazioni utili sulla salute - attraverso i mezzi di comunicazione multimediali e di massa - aumenta la consapevolezza su specifici aspetti della salute individuale e collettiva e sull’importanza della salute per lo sviluppo.
Marketing e comunicazione sociale per la promozione della salute - Istituto S...
Come Eravamo: Prima mostra Filatelica sul tema Sanità - a cura di Loredana Masseria con la collaborazione di Riccardo Galetto - ASLTO1
1. ASLTO1 -1° Mostra Filatelica
sull’evoluzione sanitaria nel ‘900
COME
ERAVAMO
Senza memoria
non c’è futuro.
1
Mostra 2016- Come Eravamo - Loredana Masseria con
la collaborazione di Riccardo Galetto (Facoltà Economia di Torino)
2. Il perché della mostra COME ERAVAMO
2
Ricordare chi siamo, la nostra storia, è un momento di riflessione che
dovremmo ritagliarci per ritrovare la motivazione di quello che facciamo. E
quando abbiamo deciso di vivere questo momento poi possiamo ripartire. La
mostra è un excursus storico che ripercorre il ‘900 italiano e si prefigge,
attraverso un racconto filatelico, fatto di francobolli, timbri, buste, di far
riflettere sull’importanza del Servizio Sanitario Nazionale e quindi della Sanità
Pubblica che continua a svolgere il suo ruolo di Prevenzione, Cura,
Assistenza, nonostante il contesto economico e sociale sia in forte difficoltà.
3. 1° sezione: Prima del ’78.
2° sezione: Dopo il 1978 (istituzione del SSN)
3° sezione: La Prevenzione e i Congressi
Sezioni della mostra
3
4. Prima del 1978
Il sistema sanitario italiano era basato su una forma di
protezione assicurativo-previdenziale in cui il diritto alla
tutela della salute era strettamente collegato alla condizione
lavorativa e quindi non era considerato un diritto di
cittadinanza nel senso pieno del termine.
Le cosiddette Casse Mutue, gli enti assicurativi che
garantivano l’accesso alle cure, affondavano le radici nelle
società operaie dell’800.
In una fase storica, caratterizzata da una generale assenza di
protezioni sociali, chi poteva permetterselo pagava per avere
un’assistenza adeguata, ai più poveri non restava altro che
affidarsi alle Opere Pie e alla beneficenza borghese.
Dopo la seconda guerra mondiale la Costituzione sancisce il
diritto alla tutela della salute e solo nel 1958 viene istituito il
Ministero della Sanità.
Sezioni della mostra
4
5. Dopo il 1978
Il 23 dicembre 1978 venne approvata la L. 833/78 che istituiva il
Servizio Sanitario Nazionale basato sulla visione solidaristica
dell’erogazione delle prestazioni in cui la copertura sanitaria
veniva estesa a tutti e non più limitata a talune categorie
(lavoratori, pensionati, loro familiari e soggetti particolarmente
bisognosi privi di tutela assicurativa obbligatoria).
Il finanziamento del sistema era basato sulla fiscalità generale.
La nuova sanità prese forma in anni di dure ed estese lotte
sociali e fu accompagnata da diverse riforme in ambiti affini
(legge 194 sull’Aborto, la legge Basaglia) che contribuirono a
definire le tappe del percorso.
Ma a soli tre mesi dalla sua emanazione, tuttavia, vennero
introdotti i “ticket” sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, vera
e propria “tassa sulla malattia” che, prevedendo una forma di
compartecipazione diretta dei cittadini alla spesa sanitaria,
incrinava il principio della gratuità dell’accesso al sistema.
Sezioni della mostra
5
7. Durante la prima guerra mondiale la Croce Rossa, unica
organizzazione sanitaria sui campi di battaglia, svolse un
ruolo di primaria importanza. Tra il 1914 e il 1918 furono
centinaia di migliaia le richieste che l’agenzia si trovò a
gestire, arrivando ad impegnare un personale di circa 1200
unità.
Moltissime furono le donne impegnate nelle attività
dell’Agenzia, a manifestazione di quel più ampio
cambiamento sociale che vide l’ingresso del sesso
femminile nel mondo del lavoro per rimpiazzare gli uomini
impegnati al fronte.
La Croce Rossa italiana venne fondata il 15 giugno 1863, ad
opera del Comitato Medico Milanese dell'Associazione
Medica Italiana, ben due mesi prima della firma della
convenzione di Ginevra.
Si occupa di tutela e protezione della salute e della vita, del
supporto e dell'inclusione sociale, della preparazione della
comunità per rispondere ad emergenze e disastri, della
disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei
Principi Fondamentali, dei Valori Umanitari e della
Cooperazione internazionale della gioventù, dello sviluppo
e della promozione del volontariato.
7
CROCE ROSSA dal 1863
1980
1963
1919
Francobolli e cartoline celebrativi per
il centenario della Croce Rossa
Italiana e la sua 1° mostra
internazionale.
Mostra 2016- Come Eravamo –
Loredana Masseria e Riccardo Galetto
9. LE CROCEROSSINE NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO
Elegantissima nella sua uniforme
con un portamento di una
monnequin, questa crocerossina
porta una bevanda calda a
qualcuno che sta soffrendo; si
staglia su un grande sfondo
neutro su cui campeggia la croce
rossa, 1915
Qui l’aiuto è palese, diretto, e lo
sguardo severo della donna
sembra voler invitare chi guarda a
non violare la privacy di un
sofferente, come si farebbe oggi
con un fotoreporter invadente,
1915
Nato ufficialmente nel 1908 a
Roma, il Corpo delle
Infermiere Volontarie della
Croce Rossa Italiana offrì nella
Prima Guerra Mondiale oltre
7.000 donne nei 204 ospedali
da campo, gestendo un totale
di 30.000 posti letto.
Nonostante le prime difficoltà
ad essere inserite in un ambito
prettamente maschile, dagli
anni trenta furono presenti in
numerosi altri conflitti e
disastri naturali. Questo
francobollo ne celebra il 100°
anniversario, 2008
9Mostra 2016- Come Eravamo –
Loredana Masseria e Riccardo Galetto
11. La malaria fino al XIX secolo, oltre ad essere molto diffusa in tutte
le regioni del mondo a clima temperato tropicale, era presente
anche in Italia e mieteva un enorme numero di vittime. La busta
con francobollo è commemorativo dello studioso Giovanni
Battista Grassi, la cui fama è legata, soprattutto, ai suoi studi
sulla malaria.
Nel luglio del 1898 Grassi intraprese un ampio studio bio-
geografico che gli consentì di correlare la presenza della malaria
ad un genere particolare di zanzara. Compì una serie di
esperimenti mirati a trovare una soluzione dimostrando
l'efficacia della protezione meccanica contro la malaria.
Per poter combattere al meglio la malaria, Grassi suggerì al
Parlamento di intraprendere una campagna di protezione
chimica che contemplava la somministrazione del chinino che
ebbe inizio nel 1901 e che proseguì negli anni successivi, fino
alla bonifica delle aree interessate dalla malaria.
1962
LOTTA ALLE MALATTIE INFETTIVE
11
La bevanda qui rappresentata risale all’epoca in cui
la malaria era una malattia che mieteva numerose
vittime nel Vecchio Continente. Viene reclamizzata
come miracolosa: dal nome si irradia una luce
soprannaturale che illumina la povera contadina
malata,- 1926
12. Per diffondere prassi mediche efficaci la propaganda si avvalse
spesso dei timbri. Il timbro riportato su una busta del 1951
invitava ad utilizzare il farmaco Bismurax per combattere i
parassiti intestinali (ossiuri).
Oggi, il 96% dei bambini piemontesi è stato vaccinato contro le
malattie esantematiche. Il servizio sanitario nazionale assicura la
possibilità di vaccinare a tutti i neonati.
12
Bimbi felici, parassiti intestinali
(ossiuri) sterminati con
bismurax, 1951
L’importanza delle vaccinazioni
Qui trovate un timbro di propaganda per indurre le famiglie a
vaccinare i figli contro la poliomielite: una malattia virale,
altamente contagiosa che si diffonde da individuo a individuo
principalmente per via oro-fecale.
Dal 1910 gran parte del mondo sperimentò il drammatico
aumento di casi di polio e le epidemie divennero eventi regolari,
soprattutto nelle grandi città e durante i mesi estivi. Lo sviluppo di
un vaccino fu realizzato nel 1950 e, grazie alla sua diffusione, i casi
globali di poliomielite si ridussero in breve tempo da centinaia di
migliaia a meno di mille. Le Americhe furono dichiarate libere nel
1994. Grazie alla vaccinazione nel 2000 la polio è stata
ufficialmente eliminata in 36 Paesi del Pacifico occidentale e nel
2002 l'Europa è stata dichiarata libera dalla polio.
Vaccinatevi contro la
polio, 1964
13. 13
Le campagne a sostegno della ricerca contro La tubercolosi
Sostenete il dono
svizzero contro la
tubercolosi, 1971
Timbro per sostenere la lotta e la ricerca contro la
tubercolosi.
La tubercolosi è una malattia infettiva che attacca
solitamente i polmoni, ma può colpire anche altre parti
del corpo. Si trasmette per via aerea attraverso
goccioline di saliva emesse con la tosse secca.
Una delle più temute malattie del XIX secolo, la
tubercolosi fu l’ottava causa maggiore di morte infantile
tra 1 e 4 anni nel corso del 1920. Con il miglioramento
del tenore di vita e dell’assistenza sanitaria l’incidenza
della TBC diminuì, dal 1960 non figurava nemmeno tra
le prime 10 cause di morte nei gruppi di bambini di
qualsiasi età.
Oggi la tubercolosi ha segnato un inaspettato ritorno
negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale,
specialmente tra i senza tetto, i carcerati ed i malati
di HIV.
Tutti lavoratori del ruolo sanitario nelle asl e negli
ospedali prima di essere assunti devono sottoporsi al
test di Mantoux per assicurarsi che non abbiano subito il
contagio della malattia. 13
15. Commemorazione del centenario della scoperta dei Raggi X.
L'8 novembre 1895 Wilhelm Röntgen (Premio Nobel per la fisica
nel 1901), uno scienziato tedesco, iniziò a osservare raggi X
basandosi su scoperte precedenti a riguardo luce visibile su
derivazione di gas nobili. Appena pochi giorni dopo la consegna
del rapporto preliminare scritto da Röntgen, la notizia della
scoperta fece il giro del mondo; il 5 gennaio 1896 comparvero i
primi articoli sulla stampa ("Press" di Vienna) e dieci giorni dopo
se ne interessò anche l'autorevole New York Times.
I Raggi X, sono classificati dagli anni '70 secondo lo IARC come
agenti cancerogeni noti, nell'impiego radiologico, e al contempo
uno dei metodi di indagine più utili. Prima di sottoporsi a esami
inutili occorre che un esperto valuti il rapporto rischi-benefici.
Celebrativo per la scoperta dell’apparato del Golgi nel 1894 e
l’assegnazione, nel 1906, del Premio Nobel al suo scopritore,
Camillo Golgi. La cartolina riporta una foto dello scienziato ed
una sintetica rappresentazione dell’apparato che non è altro che
un organulo interno alla cellula la cui funzione è rielaborare,
selezionare ed esportare i prodotti cellulari interagendo con altre
strutture della stessa.
15
Francobollo del
1995
Alcune SCOPERTE IN CAMPO MEDICO
Francobollo
del 1995
17. Francobollo celebrativo del centenario della nascita Maria
Montessori (1870-1952), una delle prime pedagogiste donne. Ha
creato il sistema educativo delle classi miste per favorire la
socializzazione e la cooperazione.
Il metodo montessoriano parte dallo studio dei bambini e delle
bambine con problemi psichici, espandendosi allo studio
dell'educazione per tutti i bambini. La Montessori stessa
sosteneva che il metodo applicato su persone subnormali aveva
effetti stimolanti anche se applicato all'educazione di bambini
normali.
Il suo pensiero identifica il "bambino come essere completo,
capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni
morali“ che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole
inattive. Il principio fondamentale deve essere la "libertà
dell'allievo", poiché solo la libertà favorisce la creatività del
bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve
emergere la disciplina.
Il SSN, istituito nel 1978, attraverso le ASL ha sviluppato numerosi
servizi a sostegno dell’età evolutiva (DMI, NPI).
17
1970
L’ETA’ EVOLUTIVA
19. Qui accanto è rappresentato un francobollo sulla lotta
contro l’epilessia che riporta il disegno dell’andamento
delle onde neurologiche nei soggetti malati.
Nel passato di questa malattia non se ne parlava poiché
inspiegabile ed imprevedibile nelle sue manifestazioni.
I malati di epilessia erano segregati in casa.
Oggi, le principali attività della ricerca sull'epilessia
sono concentrate sulla scoperta di farmaci ancora più
efficaci e sempre meglio tollerati anche con il mezzo di
modelli sperimentali sempre più raffinati.
Vengono provati nuovi protocolli di elettrostimolazione
e l'applicazione di farmaci antiepilettici tramite sonde
intracerebrali che rilasciano il farmaco solo nella regione
in cui originano le crisi epilettiche In modo da
raggiungere un effetto specifico evitando gli effetti
collaterali del farmaco sul tessuto cerebrale sano.
Il SSN offre numerosi centri neurologici per il controllo e
la cura dell’epilessia.
19
1988
Campagna a sostegno della ricerca contro l’epilessia
Mostra 2016- Come Eravamo –
Loredana Masseria e Riccardo Galetto
21. La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS, acronimo di Acquired
Immune Deficiency Syndrome) è una malattia del sistema immunitario
umano causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Nel 1981 fu
riconosciuta l'esistenza di questa nuova malattia in alcuni pazienti negli Stati
Uniti: in realtà l'infezione esisteva già da molti anni, ma era stata sempre
scambiata per altro. La scoperta generò una presa di coscienza degli USA,
dell'Europa e delle popolazioni di molti altri Paesi dell'esistenza della
sindrome e di come essa non fosse un destino riservato a pochi emarginati,
né una "prerogativa" del mondo omosessuale.
Oggi il rischio più grande è che la morte per AIDS viene vista come un
evento eccezionale e il rischio di contagio è sistematicamente
sottostimato, soprattutto nei giovani, che arrivano all’appuntamento con le
prime esperienze sessuali privi delle adeguate conoscenze e negli immigrati.
Le conseguenze si leggono nel numero costante dei contagi che si è
stabilizzato e non accenna a diminuire.
In Italia, come nel resto del mondo occidentale, il contagio da HIV si è
trasformato da epidemia a endemia. Negli ultimi anni il numero degli infetti
mostra una leggera riduzione solo tra i consumatori di sostanze per via
iniettiva, mentre resta costante tra eterosessuali e omosessuali maschi.
La cartolina di prevenzione italiana risulta del tutto in linea con quelle che
erano le politiche sanitarie mondiali e invitava alla non discriminazione e al
non aver paura di parlare e tentare di arginare la malattia.
Il francobollo rappresenta il virus circondato da uno spesso muro, metafora
per dire di difendersi e isolare questa terribile malattia.
Il SSN tutela i malati di HIV offrendo la possibilità di effettuare gli esami
necessari nel rispetto dell’anonimato.
21
LA BATTAGLIA CONTRO L’AIDS
1989
2008
23. Negli anni ‘80 vennero organizzate numerose campagne per la prevenzione e
sensibilizzazione riguardo la battaglia contro la dipendenza da alcolici. Visti gli
alti costi sociali ed economici legati all'alcolismo, molti paesi del mondo
hanno adottato politiche per contrastare il fenomeno. Questi interventi
hanno coinvolto legislatori, educatori, produttori di alcol e mass-media.
Per limitare il consumo di alcol nei giovanissimi, il Consiglio dell’Unione
Europea ha approvato il 5 giugno 2001 il documento “Consumo di bevande
alcoliche da parte di bambini e adolescenti”, che ha fatto sì che molti stati
abbiano introdotto delle leggi che stabiliscono età minime per l'acquisto e la
somministrazione di bevande alcoliche.
Il Francobollo riporta la raffigurazione del dipinto denominato “Assenzio” di
Edgar Degas che rappresenta l'intorpidimento di una coppia, consumata
dall'effetto del distillato e ne sottolinea l'isolamento e l'emarginazione
spostando i soggetti quasi in disparte sulla superficie pittorica, che risulta per
metà vuota.
Presso il SERT delle ASL sono presenti numerosi servizi per il recupero delle
persone dipendenti dall’alcol, mentre sui lavoratori, il D.Lgs.vo 81/08 e s.m.i.,
prevede espressamente all’art. 41, comma 4, l’obbligo di effettuare la
sorveglianza sanitaria finalizzata “alla verifica della assenza di condizioni di
alcooldipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti”.
23
LA BATTAGLIA CONTRO L’ALCOOLISMO
1987
24. Questa statistica, proposta
da una ditta produttrice di
vini, qui raffigurata,
sembra dar ragione a chi
beve moderatamente vino.
A giudicare dalle figure,
infatti, il vino non solo
allunga la vita ma rende
anche più eleganti e
benestanti!
1931
BERE CON MODERAZIONE
24
Mostra 2016- Come Eravamo –
Loredana Masseria e Riccardo Galetto
26. Quello della tossicodipendenza fu, durante gli anni ’70 del secolo scorso, un
nuovo allarmante fenomeno che dilagava all’interno delle società occidentali.
Pertanto furono organizzate numerose campagne di sensibilizzazione e
prevenzione contro di essa. Da fenomeno isolato e condiviso da una
minoranza di persone negli Stati Uniti degli anni ’60, si allargò a macchia
d’olio in ogni paese coinvolgendo tutte le classi sociali. Nel 1972 l’eroina
apparve in Italia.
Il “malato di droga” (come veniva definito allora chi usava sostanze
psicotrope tanto da rimanerne dipendente) faceva riferimento ad uno
stereotipo che lo indicava come un balordo, privo di volontà, trasandato e
sporco, dallo sguardo spento, fastidioso, falso, propenso a commettere reati.
Passeranno alcuni anni prima di prendere coscienza della gravità del
problema e di attivare servizi e strutture con lo scopo di arginare il
fenomeno. Il privato sociale si muoverà prima ancora del Pubblico. Con gli
anni ’80 una nuova infezione fino ad allora sconosciuta si diffuse tra i
tossicodipendenti: l’HIV.
Solo con la legge del 26 Giugno 1990 nacque il SERT (servizio per le
tossicodipendenze), attivo in più di 500 distretti sanitari italiani, che offre
prestazioni di tipo diagnostico, consulenza, sostegno e orientamento in modo
totalmente gratuito e garantendo l’anonimato ed il segreto professionale.
Qui sono riportati due francobolli (1977) e un timbro (1981) per la
sensibilizzazione e prevenzione al fine di fermare le piaghe delle
tossicodipendenze (sulla cartolina è apposto un timbro errato recante la data
1891 anziché il 1981). 26
1981
1977
LA LOTTA ALLA TOSSICODIPENDENZA
28. La neoplasia (denominata comunemente cancro o tumore) è la crescita
incontrollata e anormale di un gruppo di cellule, a scapito dell'omeostasi
tissutale ed è determinata da alterazioni del loro proprio patrimonio genetico.
Le neoplasie sono principalmente malattie ambientali, con la maggioranza
dei casi attribuibili a fattori ambientali e una minima parte alla genetica.
Per fattori ambientali, si intendono quei fattori che non ereditati
geneticamente come l'inquinamento, il fumo, l'alimentazione e l'obesità, le
infezioni, le radiazioni, lo stress, la mancanza di attività fisica e gli inquinanti
ambientali.
Nel 2008 sono stati diagnosticati circa 12,7 milioni di tumori maligni e 7,6
milioni di persone sono morte di cancro in tutto il mondo. I tumori più comuni
sono il cancro del polmone, cancro allo stomaco, cancro al fegato, del colon-
retto e il cancro alla mammella.
E’ noto che l'esposizione prolungata alla nicotina uccida e danneggi le cellule
cerebrali.
Uno studio inglese del 2004 ha riscontrato che i fumatori hanno
un'aspettativa di vita inferiore di 10 anni rispetto ai non-fumatori e che i forti
fumatori hanno il 25% di possibilità in più di morire di tumore al polmone o
di polmonite cronica ostruttiva.
In Piemonte il SSN ha attivato la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle
d'Aosta che cura e assiste le persone affette da patologie tumorali. La Rete
Oncologica accompagna il paziente lungo i percorsi di diagnosi e di terapia,
attraverso i Centri Accoglienza e Servizi, offrendo modalità di cura e assistenza
multidisciplinare da parte di centri di riferimento.
LOTTA CONTRO IL CANCRO E CONTRO IL FUMO
1983
1982
28
30. Questo francobollo è rappresentativo del 5° Simposio multidisciplinare
malattie del seno nel quale si discusse sulle malattie e le patologie più
subdole come i tumori del seno. Parlarne, lanciare un messaggio, anche
forte, per spingere alla conoscenza, all’approfondimento e soprattutto
alla prevenzione. Anche questo è il ruolo di un francobollo.
Dietro questo, in particolare, c’è una storia molto curiosa. Il seno nudo ha
destato più di una remora nei paesi integralisti (l’Iran uno per tutti) e
qualche commento sagace nell’Italia dei benpensanti tanto che alla fine
qualche imbarazzo lo hanno dimostrato persino le Poste Italiane. Non
sembra infatti dovuto alla casualità che in quella cartolina pro-filatelia la
riproduzione di uno dei due francobolli col seno scoperto è stata
parzialmente oscurata dalla dentellatura di un altro francobollo (quello
Prioritario da 1200 lire per la precisione) ritrovatasi a svolgere il compito di
pudico velo.
Attualmente il SSN ha organizzato un programma denominato
Prevenzione Serena per la diagnosi e la prevenzione del tumore alla
mammella, del collo dell’utero e del colon-retto. E’ stato avviato per la
prima volta nel 1992 a Torino e poi avviato a livello regionale nel 1996.
In Italia il tumore alla mammella è quello più frequente nelle donne
(47mila casi ogni anno) ed è la prima causa di morte nel mondo femminile.
Dalla fine degli anni ‘80 si è potuta osservare una moderata ma continua
diminuzione della mortalità dovuta soprattutto alla diagnosi precoce e ai
progressi in campo terapeutico. 30
2000
MALATTIE DEL SENO E PREVENZIONE
32. Ogni anno in Italia 235.000 persone muoiono
per malattie cardiovascolari, costituendo la prima
causa di morte nella nostra popolazione.
Rappresentano la prima causa di morte (~ 43%)
anche nei Paesi industrializzati e sono in aumento.
Le malattie cardiovascolari sono causa anche di una
riduzione della qualità di vita di chi ne è colpito in
maniera non letale.
Il modo più efficace per prevenire le complicanze
cardiovascolari e cerebrovascolari dell’aterosclerosi e
della trombosi arteriosa associata è la prevenzione
dell’aterosclerosi stessa.
Le ASL intervengono sia nella cura che nella
prevenzione e propongono progetti per educare i
pazienti a corretti stili di vita: come e cosa
cucinare, l’attività sportiva ecc.
Col timbro qui rappresentato si tentò di espandere la
prevenzione che riguardava il controllo della pressione
arteriosa ovvero la pressione del sangue arterioso
sistemico misurata a livello del cuore.
1993
MALATTIE Cardiovascolari
Hai controllato la tua
pressione?, 1978
32
34. Il francobollo sulla destra è rappresentativo della 1° Conferenza
Internazionale sulla Nutrizione.
Di fondamentale importanza è stato il coordinamento delle forze
internazionali per affrontare i temi legati alla nutrizione: sistemi agricoli,
economici, sanitari ed alimentari, nonché le abitudini alimentari dei Paesi
in via di sviluppo.
La nutrizione, sia che si tratti dell'approvvigionamento o delle condizioni
sanitarie, costituisce un elemento fondamentale nella vita di ogni
individuo. La Conferenza sottolineò gli ostacoli e gli squilibri che
impediscono a milioni di uomini e donne di provvedere adeguatamente
alla loro nutrizione.
Oggi il nutrizionismo, ha portato a un grande miglioramento nel
trattamento di malattie come il beriberi o lo scorbuto e, in campo
sanitario, è noto che lo sviluppo della scienza alimentare potrebbe
aiutare a combattere e prevenire molte malattie.
Il tema “Nutrire il pianeta” è stato scelto come argomento centrale
dell'Expo 2015 di Milano.
Attualmente una delle più grosse problematiche correlata alla nutrizione
è l’anoressia nervosa o, al contrario, l’obesità giovanile.
Il SSN, attraverso il Dipartimento di Prevenzione offre numerosi servizi e
progetti per diffondere anche nelle scuole corretti stili di vita.
34
A PROPOSITO DI STILI DI VITA
1992
36. Un tempo le persone con disabilità erano considerate dalla famiglia
una vergogna e pertanto emarginate. Anche attraverso cartoline e
francobolli lo Stato ha supportato le campagne di sensibilizzazione
nei confronti delle persone diversamente abili. Nel 1981 venne
proclamato l’anno internazionale dell’handicappato dall’ONU.
Il termine “persona handicappata” col tempo viene percepito come
offensivo e i diritti delle persone con disabilità man mano si
affermano seguendo alcune tappe:
1981 - anno internazionale dell’handicappato
1984 - documento di Salamanca (che garantisce il diritto
all'educazione)
1986 - il Consiglio d'Europa emana un documento per il "traitement
equitable“
1997 - piano d'intervento politico-educativo della Comunità Europea
per garantire il diritto allo studio a soggetti in situazioni di handicap.
2003 - Convengo sull’anno europeo delle persone con disabilità, con
l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi legati alla non
discriminazione e all'integrazione; favorire le pari opportunità e
l'inclusione sociale; intensificare la cooperazione tra tutti gli attori
delle politiche e diffondere un'immagine positiva delle persone con
disabilità; pari trattamento nell'insegnamento.
Oggi si parla di persone diversamente abili.
Il SSN tutela le persone con disabilità offrendo loro assistenza anche
a domicilio e fornendo presidi e ausili necessari.
36
DISABILITA’
1981
2003
38. Francobollo di sensibilizzazione per gli anziani e i loro problemi 1983.
La prima tappa di questo percorso venne completata solo nel 1993 con
l’organizzazione delle prime Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) .
Esse sono presidi che offrono a soggetti non autosufficienti, anziani e
non, con esiti stabilizzati di patologie, fisiche, psichiche, sensoriali o
miste, non assistibili a domicilio, un medio livello di assistenza medica,
infermieristica e riabilitativa, accompagnata da un livello "alto" di
tutela assistenziale ed alberghiera generica sulla base dei modelli
assistenziali adottati dalle Regioni e Province autonome.
Ma la vera svolta ci fu solo 1994 quando il Piano Sanitario Nazionale
finalmente prese iniziative per il crescente numero di anziani. Esso
conteneva nello specifico questa frase: "gli anziani ammalati,
compresi quelli colpiti da cronicità e da non autosufficienza, devono
essere curati senza limiti di durata nelle sedi più opportune,
ricordando che la valorizzazione del domicilio come luogo primario
delle cure costituisce non solo una scelta umanamente significativa,
ma soprattutto una modalità terapeutica spesso irrinunciabile" .
L’indicazione è stata recepita e sviluppata dalle ASL attraverso
l’organizzazione dei servizi delle Cure Domiciliari.
38
1985
GLI ANZIANI E LA LORO CURA
Mostra 2016- Come Eravamo –
Loredana Masseria e Riccardo Galetto
40. 28° Congresso Mondiale della Società dei Trapianti. E’ stato
tracciato un bilancio complessivo di 20 anni di sperimentazione ed
evidenziati i risultati ottenuti in campi di ricerca quali
l’immunologia, la clonazione e gli xenotrapianti. Il Congresso è
stato anche un’importante occasione per promuovere la cultura
della donazione.
Fu importante il discorso di Giovanni Paolo II: “I trapianti sono
una grande conquista della scienza a servizio dell'uomo e non
sono pochi coloro che ai nostri giorni sopravvivono grazie al
trapianto di un organo. La medicina dei trapianti si rivela,
pertanto, strumento prezioso nel raggiungimento della prima
finalità dell'arte medica, il servizio alla vita umana. Per questo
merita un particolare apprezzamento la donazione di organi
compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una
possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di
speranza”.
Recentemente le ASL si sono impegnate nella campagna per
sostenere le Dichiarazioni di Donazione Organi dando
l’opportunità a tutti i cittadini e i lavoratori di presentare la
dichiarazione rivolgendosi ai servizi aziendali.
40
2000
CONGRESSO MONDIALE TRAPIANTI
42. Pro- lotta tumori al seno
2006
28° Congresso Internazionale di Medicina del
Lavoro.
Ritorna a Milano dopo un secolo. Si decise di organizzare un congresso
su fisiologia, patologia e igiene del lavoro, e prevenzione delle
malattie correlate al lavoro. Nel 2006 il Congresso ha visto la
presentazione di oltre 1800 contributi scientifici articolati in letture
magistrali, sessioni speciali, presentazioni orali e poster per un
confronto internazionale di ampio respiro e di elevato valore
scientifico.
Si è parlato di sorveglianza sanitaria degli ex-esposti ad amianto, le
idoneità complesse, la valutazione del rischio biomeccanico e i
nuovi trend in tossicologia occupazionale.
• Con il d. lgs. 626/94 si è regolamentata la sicurezza sui luoghi di lavoro.
La normativa invero non fu la prima a regolamentare la sicurezza nei luoghi
di lavoro, disciplinata sin dagli anni ‘50, ma superò alcune leggi precedenti,
dando una forma organica alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro,
pur non abrogandole formalmente e mettendo al centro il lavoratore.
• Il d. lgs. 626/1994 è stato completamente trasfuso nel cosiddetto Testo
Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), a sua volta successivamente integrato
dal D.lgs. n. 106 del 3 agosto 2009 recante disposizioni integrative e
correttive e inasprendo le sanzioni.
Sicurezza nei luoghi di lavoro
42
43. Qui accanto è rappresentato un timbro di prevenzione sull’apprendimento della
segnaletica stradale. Il segnale stradale è un dispositivo atto a indicare una
prescrizione, un avvertimento o un'indicazione a tutti i veicoli circolanti e ad ogni
altro utente della strada. La segnaletica è il linguaggio con il quale l'amministratore
di una strada comunica agli utenti la disciplina della circolazione: regole, pericoli,
indicazioni ed informazioni utili. Per conseguire l'abilitazione alla guida di veicoli
(patente di guida) è richiesto obbligatoriamente di imparare tale "linguaggio".
L'intensificarsi del traffico, l'aumento nella velocità dei mezzi, ed in parte anche
l'esperienza fatta con i grandi spostamenti di uomini e di rifornimenti durante la
seconda guerra mondiale hanno intensificato in molte nazioni gli studi e le ricerche
tendenti ad attuare un sistema di segnalazione meglio adeguato alle necessità della
circolazione stradale. Tali ricerche sono guidate, oltre che dalle norme internazionali
stabilite nel 1931 a Ginevra, dal principio generale di creare un sistema di segnali che
sia omogeneo nei tipi e nelle applicazioni, oltre a essere semplice e di basso costo.
Nel 1959 venne promulgato il nuovo Codice della strada e, con esso, vennero
stabilite nuove regole per quanto riguarda forma, dimensione e colore dei vari
segnali stradali, così come la suddivisione nelle varie classificazioni.
Secondo le statistiche INAIL, la prima causa di infortuni mortali sul lavoro
è data dagli incidenti stradali, tra cui sono compresi quelli che avvengono
durante il tragitto per recarsi da casa al lavoro e viceversa (in itinere). Ne
consegue che ogni politica di prevenzione e di lotta contro gli infortuni sul
lavoro non può limitarsi all'ambiente classico di lavoro, ma deve
necessariamente lavorare per interventi riguardanti la sicurezza stradale,
in grado di incidere nella diminuzione del rischio derivante dalla
circolazione degli autoveicoli con azioni che vadano al di là di quanto
previsto dalla normativa sul lavoro.
43
I segnali che salvano la
vita, 1968
PREVENZIONE I SEGNALI STRADALI
XI Conferenza traffico e
circolazione di Stresa, 1954
45. 25° Congresso Internazionale di oftalmologia.
Si occupò di prevenzione, diagnosi, terapia e chirurgia per le malattie
dell'occhio, della correzione dei vizi refrattivi e delle patologie oculari.
Negli ultimi decenni sono stati aggiunti processi sempre più innovativi
nella diagnosi e nella terapia che hanno migliorato la comprensione
delle malattie oculari e le possibilità di trattamento. Vi intervenne Papa
Giovanni Paolo II dicendo: “… si parla di 40 milioni di ciechi e questo
numero rischia senza dubbio di aumentare notevolmente negli anni a
venire se non si interviene con risoluzione…”
45
1995
1986
CONGRESSI INTERNAZIONALI
2004
Il braille è un sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed
ipovedenti messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà
del XIX secolo.
Esso si basa sulla combinazione di sei punti in rilievo e percepibili
al tatto, corrispondenti alle lettere dell’alfabeto, ai segni di
interpunzione e ai simboli matematici. Il sistema braille permette ai
non vedenti di accedere ai testi scritti e quindi è il loro principale
strumento di conoscenza.
E’, per il non vedente, condizione essenziale di una piena autonomia
e di una efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico,
lavorativo e culturale.
A due secoli dalla sua nascita, il braille mantiene intatta la propria
versatilità e universalità, risultando sempre attuale.
Basti pensare che sono ben 800 i dialetti e le lingue che utilizzano il
sistema braille per la comunicazione tra i non vedenti.
46. “Con cattive leggi e buoni funzionari
si può sempre governare.
Ma con cattivi funzionari le buone
leggi non servono a niente”.
Otto Von Bismarck
Tutto il materiale proviene dalla collezione privata di Pietro Masseria
Riferimento per la Mostra:
Loredana Masseria
Funzionario ASLTO1 – Area Comunicazione
Loredana.masseria@aslto1.it
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