Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
Modellazione morfodinamica della spiaggia di La Playa (Cagliari). Tesi di lau...Giovannino Tanca
Il lavoro di ricerca ha riguardato l'analisi dell'evoluzione morfodinamica della spiaggia di La Playa (Cagliari) sulla scala di tempesta e lo studio dell'inondazione costiera mediante il modello numerico XBeach (Roelvink, 2009)
Floriana Pergalani
Frane, analisi di stabilita’ dei versanti: normative e casi studio
Landslides, analysis of slope stability: regulations and case studies
This introduces the construction of the unit hydrograph on the basis of geographic information. It is known since 1979 as the geomorphologic instantaneous unit hydrograph.
Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
Modellazione morfodinamica della spiaggia di La Playa (Cagliari). Tesi di lau...Giovannino Tanca
Il lavoro di ricerca ha riguardato l'analisi dell'evoluzione morfodinamica della spiaggia di La Playa (Cagliari) sulla scala di tempesta e lo studio dell'inondazione costiera mediante il modello numerico XBeach (Roelvink, 2009)
Floriana Pergalani
Frane, analisi di stabilita’ dei versanti: normative e casi studio
Landslides, analysis of slope stability: regulations and case studies
This introduces the construction of the unit hydrograph on the basis of geographic information. It is known since 1979 as the geomorphologic instantaneous unit hydrograph.
This contains the description of the class of Hydrology at the Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell'Università di Trento. For the year 2017.
Introduzione alla geomorfologia. Dati digitali del terreno. Grandezze primarie: quote, pendenze, curvature. La classificazione del paesaggio in funzione delle curvature.
Il rendiconto nivometrico, strumento statistico e divulgativo di Secondo BarberoArpa Piemonte
Annualmente viene prodotto il Rendiconto Nivometrico che contiene la sintesi dell’evoluzione del manto nevoso, i dati nivometrici misurati dalla rete delle stazioni automatiche e manuali e la relazione sugli incidenti da valanga verificatisi sulle montagne piemontesi nel corso della stagione.
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
Corso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
This shows the cases of uniform distribution and the case of exponential travel times distributions. These bring to classical S-hydrographs known as kinematic triangular hydrograph to the so called linear reservoir case.
New design approach on rockfall Embankment Thomas Frenez
La costruzione di rilevati paramassi in terra rinforzata sta diventando una soluzione comune per la protezione dal fenomeno della caduta massi. Questo tipo di strutture risulta infatti veloce e semplice da realizzare, e ha un impatto ambientale ridotto grazie al veloce attecchimento della vegetazione dopo la costruzione. Nonostante la semplicità di costruzione, il comportamento dinamico di tali strutture in risposta all’impatto di blocchi in roccia risulta complesso da modellare; nel corso degli anni sono stati proposti ed utilizzati numerosi modelli di calcolo, basati su concetti afferenti la balistica, sul principio dell’urto anelastico o su formulazioni geotecniche di tipo empirico. Alla luce delle richieste della nuova normativa italiana, gli autori si propongono di mostrare un caso di applicazione di un nuovo modello di calcolo (Carotti et al., 2003; di Prisco C. e Vecchiotti M., 2004) alla progettazione di un rilevato paramassi nel Comune di Ala (TN), finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento. Lo strumento è in grado di valutare non solo la profondità di penetrazione del blocco all’interno del rilevato, ma anche gli effetti di una possibile attivazione di un meccanismo di rottura più ampio all’interno dello stesso.
Extremes of the Extremes in rainfall driven floodspierluigi claps
The document discusses extreme rainfall events in Italy that caused flash flooding, referred to as "black swans." It summarizes several major events from the early 20th century to 2011 that caused many fatalities. Regional models estimate return periods of hundreds of years for the 2011 Liguria and Genoa events, but traditional methods have limitations due to varying station records. Estimating flood frequency at individual stations is complicated by infrequent observations. The document questions if such extremes are becoming more common and how to best inform flood design standards.
This contains the description of the class of Hydrology at the Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell'Università di Trento. For the year 2017.
Introduzione alla geomorfologia. Dati digitali del terreno. Grandezze primarie: quote, pendenze, curvature. La classificazione del paesaggio in funzione delle curvature.
Il rendiconto nivometrico, strumento statistico e divulgativo di Secondo BarberoArpa Piemonte
Annualmente viene prodotto il Rendiconto Nivometrico che contiene la sintesi dell’evoluzione del manto nevoso, i dati nivometrici misurati dalla rete delle stazioni automatiche e manuali e la relazione sugli incidenti da valanga verificatisi sulle montagne piemontesi nel corso della stagione.
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
Corso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
This shows the cases of uniform distribution and the case of exponential travel times distributions. These bring to classical S-hydrographs known as kinematic triangular hydrograph to the so called linear reservoir case.
New design approach on rockfall Embankment Thomas Frenez
La costruzione di rilevati paramassi in terra rinforzata sta diventando una soluzione comune per la protezione dal fenomeno della caduta massi. Questo tipo di strutture risulta infatti veloce e semplice da realizzare, e ha un impatto ambientale ridotto grazie al veloce attecchimento della vegetazione dopo la costruzione. Nonostante la semplicità di costruzione, il comportamento dinamico di tali strutture in risposta all’impatto di blocchi in roccia risulta complesso da modellare; nel corso degli anni sono stati proposti ed utilizzati numerosi modelli di calcolo, basati su concetti afferenti la balistica, sul principio dell’urto anelastico o su formulazioni geotecniche di tipo empirico. Alla luce delle richieste della nuova normativa italiana, gli autori si propongono di mostrare un caso di applicazione di un nuovo modello di calcolo (Carotti et al., 2003; di Prisco C. e Vecchiotti M., 2004) alla progettazione di un rilevato paramassi nel Comune di Ala (TN), finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento. Lo strumento è in grado di valutare non solo la profondità di penetrazione del blocco all’interno del rilevato, ma anche gli effetti di una possibile attivazione di un meccanismo di rottura più ampio all’interno dello stesso.
Extremes of the Extremes in rainfall driven floodspierluigi claps
The document discusses extreme rainfall events in Italy that caused flash flooding, referred to as "black swans." It summarizes several major events from the early 20th century to 2011 that caused many fatalities. Regional models estimate return periods of hundreds of years for the 2011 Liguria and Genoa events, but traditional methods have limitations due to varying station records. Estimating flood frequency at individual stations is complicated by infrequent observations. The document questions if such extremes are becoming more common and how to best inform flood design standards.
Presentazione fatta al I workshop della piattaforma PLANALP (Convenzione delle Alpi). Gruppo di lavoro: Pierluigi Claps. Francesco Laio , Paola Allamano
Prediction of runoff seasonality in ungauged basinspierluigi claps
This document discusses methods for predicting runoff seasonality patterns in ungauged basins. It presents three key applications: (1) using hydrological signatures for catchment classification to enable prediction, (2) a parametric Fourier approach for predicting temperatures, and (3) a snowmelt model for assessing runoff patterns in mountain areas under climate change. Distance-based and regression techniques are described to relate hydrological patterns to catchment descriptors for prediction in ungauged basins. The snowmelt model incorporates sub-monthly temperature variability and a degree-day approach to simulate snow accumulation and melting.
Presentazione del sistema informativo del progetto CUBIST e di alcuni risultati ottenuti alla scala nazionale italiana. Palermo, Convegno Environment Including Global Change, Ott. 2009
CLAPS - WATER RESOURCES ASSESSMENT IN DATA-SCARCE AREASpierluigi claps
This document discusses methods for assessing water resources in areas with little available data. It begins by examining approaches to estimating annual runoff in ungauged basins using empirical statistical relationships between runoff and factors like rainfall, elevation, and temperature. These relationships have been developed and tested for regions in Italy. The document then explores using climatic indices and variables like net radiation, evapotranspiration, and the Budyko index to characterize climates and their relationship to runoff with limited data. Methods are presented for reconstructing temperature patterns from elevation, latitude and other variables. The potential of using satellite-derived NDVI data as a proxy for rainfall is also discussed. The document describes an ongoing project in Italy to compile hydro
CLAPS - WATER RESOURCES ASSESSMENT IN DATA-SCARCE AREAS
Claps - Laio - Piene Piemonte 2009
1. Valutazione delle Piene di Progetto:
Sviluppi Recenti
PIERLUIGI CLAPS
FRANCESCO LAIO
Politecnico di Torino
www.idrologia.polito.it/piene
Cosenza 10 Febbraio 2009
2.
3. Elementi di novità
Uso di dati non convenzionali
Assenza di discontinuità spaziale nell’applicazione
(no Zone Omogenee)
Quantificazione dell’incertezza di stima
Valorizzazione dell’informazione locale, ove disponibile
4. Metodo indice
Il metodo della piena indice (Darlymple, 1960) scompone
la variabilità della piena di progetto in due fattori, la
piena indice e la curva di crescita:
Q(T) = Qindice· K(T)
Qindice è una grandezza locale, caratteristica del sito preso in
esame (media o mediana).
K(T) è una funzione che misura l’incremento degli eventi
estremi per i diversi periodi di ritorno rispetto al valore indice.
5. Dati idrologici: grandezze
Precipitazioni estreme di breve durata
Portate massime annuali al colmo
Massimi annui della portata media giornaliera
Valori estremi occasionali (dati storici isolati,
rapporti di evento)
6. Dati di piena
Massimi annui delle portate
al colmo di piena e delle
portate medie giornaliere in
81 stazioni, di cui:
58 storiche (S.I.M.N)
13 Enel
26 sbarramenti (sui 46
di interesse) di cui 10
con misure al colmo
8. Parametri geomorfoclimatici considerati
44 parametri geomorfoclimatici:
■ morfologia (30): area, lunghezza
asta principale, rapporti di Horton,
pendenze, coord. punti caratteristici
del bacino, etc.;
■ suolo (7): indici di uso del suolo
(Corine), CN, permeabilità apparente;
■ piovosità (7): a, n, afflusso medio
annuo, regimi pluviometrici.
9. Stima di Qindice
Analisi multiregressiva
y = Xb + e
Dove:
• Qindice
• Q media
• Qindice / A
y= Qindice =
con
• ln (Qindice) • Q mediana
• ln (Qindice / A)
b = coefficienti di regressione stimati
• parametri morfologici
con i metodi OLS e WLS (con
• parametri climatici
X= w = n j)
• parametri pedologici
e = residui della regressione
10. Analisi dei descrittori efficaci in bacini alpini
DEM SRTM,NASA 2000 (area cella = 0.008 km2)
Area del bacino
raggruppamento classi Corine. In particolare sono emersi:
Indici di uso del suolo
valori medi di bacino da mappe di variabilità spaziale
Parametri della C.P.P.
ampiezze delle due sinusoidi dello sviluppo in serie di Fourier
Regimi pluviometrici
13. Dati non convenzionali: portate estreme giornaliere
Le massime portate medie giornaliere Qg sono spesso disponibili anche per
sezioni prive di dati di portata al colmo di piena
Si sono elaborate tecniche per la stima della piena indice e dei parametri della
curva di crescita a partire da dati Qg
14. Stima di Qindice dagli estremi giornalieri
Qind = c P ⋅ μ g
cp = coefficiente di punta (vedi Ciaponi e Moisello, 1988);
µg = media del campione di dati massimi giornalieri.
cP = 4.0694 ⋅ σ qg ⋅ ΔH 2 0.17 ⋅ a 0.19
−
0.12
15. Integrazione delle serie storiche con dati occasionali
Eventi occasionali: eventi alluvionali sporadici di particolare rilevanza, non
registrati con sistematicità (es. Sez.F S.I.M.N., Rapporti di Evento).
Si integrano nella serie individuando un valore soglia pari al più piccolo dei
valori occasionali considerati.
Q0
Q0
16. Integrazione delle serie storiche con dati occasionali
nsotto_soglia dati al di sotto della soglia pesati sulla numerosità n della
serie storica riferita al periodo sistematico di misurazione
nsopra_soglia dati al di sopra della soglia (dati occasionali) pesati sul
“periodo equivalente di osservazione” neq ossia la lunghezza
complessiva del lasso temporale coperto dalla serie storica integrata.
nsotto _ soglia nsopra _ soglia
∑Q ∑Q
i i
Qind = +
i =1 i =1
n neq
Periodo di ritorno T dei dati occasionali:
n +1
i
Prob. di superamento (Weibull) pi = ⇒ Ti = con n = n eq
n +1 i
17. Stima regionale della curva di crescita
Variabilità continua dei parametri
Parametri = L - Momenti
Regressioni multiple su descrittori geomorfoclimatici