TRAPEZIECTOMIA E TENOARTROPLASTICA CON ½ FCR “ANNODATO” (relazione SICM 2013)Alberto Mantovani
Relazione al "51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Mano" Rimini 03 - 05 ottobre 2013
RIASSUNTO
Scopo: Lo scopo di questo studio è di presentare e valutare in modo retrospettivo una tecnica di trattamento dell’artrosi trapezio metacarpale (TM) utilizzata dal 1995. Si tratta di un intervento di trapeziectomia, ligamentoplastica e interposizione tendinea con metà del tendine flexor carpi radialis (FCR), che viene prima bloccato in un tunnel osseo nella base del primo metacarpo e poi interposto e più volte annodato nel nuovo spazio scafo metacarpale, fino a colmarlo stabilmente. Dimostriamo inoltre che il muscolo abductor digastricus (ABD.D.) è una costante anatomica utilizzabile per la via chirurgica di accesso al trapezio.
Materiali e metodi: Sono stati valutati 78 pazienti operati dal 1995 al 2012, da 51 a 86 anni, di cui 72 donne e 6 uomini, con un follow up da 1 a 17 anni. Per la valutazione clinica abbiamo usato il Mayo Wrist Score (MWS) “adattato” per il pollice. La distanza scafo metacarpale è stata misurata all’RX di controllo del follow up ed è stata definita: invariata o ridotta di ± ½ confrontandola con l’RX postoperatorio.
Risultati: I risultati clinici con il MWS adattato al pollice sono stati: ottimi in 53 casi, buoni in 15 casi, discreti in 6 casi e negativi in 4 casi: 2 di questi sono stati rioperati dopo 1 e 2 anni rispettivamente, per dolore persistente. Il tempo medio di ripresa funzionale per il lavoro è stato di 2 mesi (range da 1 a 6 mesi) . La distanza scafo metacarpale è risultata costantemente diminuita ma non ha mai superato il valore di – ½ rispetto all’RX post operatorio e senza correlazione con il risultato clinico. Non sono state registrate complicanze.
Discussione: La tecnica descritta è risultata efficace e riproducibile. Associando la stabilizzazione metacarpale mediante plastica legamentosa con metà del tendine FCR e l’interposizione e annodamento dello stesso tendine nel nuovo spazio scafo metacarpale, si può ridurre il tempo di immobilizzazione post operatoria e anticipare il recupero funzionale del pollice. Si tratta di una tenoartroplastica biologica ottenuta solo con strutture del paziente e non richiede perciò costi aggiuntivi di altri materiali. Viene anche segnalato l’interesse chirurgico della via di accesso anteriore al trapezio, sezionando costantemente il tendine del muscolo ABD.D..
TRAPEZIECTOMIA E TENOARTROPLASTICA CON ½ FCR “ANNODATO” (relazione SICM 2013)Alberto Mantovani
Relazione al "51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Mano" Rimini 03 - 05 ottobre 2013
RIASSUNTO
Scopo: Lo scopo di questo studio è di presentare e valutare in modo retrospettivo una tecnica di trattamento dell’artrosi trapezio metacarpale (TM) utilizzata dal 1995. Si tratta di un intervento di trapeziectomia, ligamentoplastica e interposizione tendinea con metà del tendine flexor carpi radialis (FCR), che viene prima bloccato in un tunnel osseo nella base del primo metacarpo e poi interposto e più volte annodato nel nuovo spazio scafo metacarpale, fino a colmarlo stabilmente. Dimostriamo inoltre che il muscolo abductor digastricus (ABD.D.) è una costante anatomica utilizzabile per la via chirurgica di accesso al trapezio.
Materiali e metodi: Sono stati valutati 78 pazienti operati dal 1995 al 2012, da 51 a 86 anni, di cui 72 donne e 6 uomini, con un follow up da 1 a 17 anni. Per la valutazione clinica abbiamo usato il Mayo Wrist Score (MWS) “adattato” per il pollice. La distanza scafo metacarpale è stata misurata all’RX di controllo del follow up ed è stata definita: invariata o ridotta di ± ½ confrontandola con l’RX postoperatorio.
Risultati: I risultati clinici con il MWS adattato al pollice sono stati: ottimi in 53 casi, buoni in 15 casi, discreti in 6 casi e negativi in 4 casi: 2 di questi sono stati rioperati dopo 1 e 2 anni rispettivamente, per dolore persistente. Il tempo medio di ripresa funzionale per il lavoro è stato di 2 mesi (range da 1 a 6 mesi) . La distanza scafo metacarpale è risultata costantemente diminuita ma non ha mai superato il valore di – ½ rispetto all’RX post operatorio e senza correlazione con il risultato clinico. Non sono state registrate complicanze.
Discussione: La tecnica descritta è risultata efficace e riproducibile. Associando la stabilizzazione metacarpale mediante plastica legamentosa con metà del tendine FCR e l’interposizione e annodamento dello stesso tendine nel nuovo spazio scafo metacarpale, si può ridurre il tempo di immobilizzazione post operatoria e anticipare il recupero funzionale del pollice. Si tratta di una tenoartroplastica biologica ottenuta solo con strutture del paziente e non richiede perciò costi aggiuntivi di altri materiali. Viene anche segnalato l’interesse chirurgico della via di accesso anteriore al trapezio, sezionando costantemente il tendine del muscolo ABD.D..
Lesione hamstring, i muscoli flessori della coscia, ossia il bicipite femorale, il semitendinoso ed il semimembranoso. Sintomatologia, lesione, dolore riferito.
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/le-lesioni-degli-hamstring
I bite dentali sembrano tutti uguali ma poi se analizzati danno risposte funzionali differenti e talvolta imprevedibili. Una piccola dimostrazione di differenti tipi di comuni bite proposti costruiti in uno stesso soggetto.
Presentazione di Riccardo Tumiati sul ruolo della valutazione posturale nella prevenzione degli infortuni nello sport durante la serata di aggiornamento dell'AIPAC Emilia Romagna del 13-12-2010
La commozione cerebrale capita con una certa frequenza negli adolescenti e le lesioni traumatiche cerebrali sono una delle cause che conducono a morte e a disabilità nei bambini, adolescenti e giovani adulti. Le raccomandazioni attuali per il trattamento della commozione cerebrale prevedono il riposo e poi il graduale ritorno all’attività con utilizzo di farmaci per gestire i sintomi.
Lesione hamstring, i muscoli flessori della coscia, ossia il bicipite femorale, il semitendinoso ed il semimembranoso. Sintomatologia, lesione, dolore riferito.
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/le-lesioni-degli-hamstring
I bite dentali sembrano tutti uguali ma poi se analizzati danno risposte funzionali differenti e talvolta imprevedibili. Una piccola dimostrazione di differenti tipi di comuni bite proposti costruiti in uno stesso soggetto.
Presentazione di Riccardo Tumiati sul ruolo della valutazione posturale nella prevenzione degli infortuni nello sport durante la serata di aggiornamento dell'AIPAC Emilia Romagna del 13-12-2010
La commozione cerebrale capita con una certa frequenza negli adolescenti e le lesioni traumatiche cerebrali sono una delle cause che conducono a morte e a disabilità nei bambini, adolescenti e giovani adulti. Le raccomandazioni attuali per il trattamento della commozione cerebrale prevedono il riposo e poi il graduale ritorno all’attività con utilizzo di farmaci per gestire i sintomi.
Tibial tubercle transposition for patellofemoral malalignmentLuca Dei Giudici
Tibial tubercle transposition in treatment of patellofemoral malalignment: anteromedialization versus distomedialization. Clinical and functional outcome comparison
2. Anamnesi
Nega allergie
Gentilizio negativo
Nega patologie croniche dei principali apparati
Nega pregressi interventi chirurgici
Riferisce trauma distorsivo al ginocchio destro
avvenuto 25gg prima del ricovero, con
sensazione di “clunck” intra – articolare e dolore
inteso e continuo, poi attenuatosi e gonfiore
intra - articolare. Al ricovero, il dolore è
presente solo durante l’attività, il gonfiore si è
riassorbito spontaneamente
Su consiglio del MMG ha eseguito TC ginocchio
dx prima di recarsi a visita ambulatoriale
specialistica
3. E.O. Ginocchio dx
•Arto normoallineato, non dismetrico, non tumefatto né
ecchimotico
•Cute normocromica, normotrofica, normotatta, integra
•Articolarità conservata, dolore 7/10 ai massimi gradi di
flessione
•Rotula apparentemente in asse, ballottamento negativo,
Raspa negativa, Patellar Tilt negativo
•Pivot centrale stabile, varo e valgo stress negativi
•Dolore alla palpazione dell’emirima laterale a ginocchio
flesso, McMurray + ME, Bragard + ME, Apley negativo,
Grinding test ++ME
•Non deficit v/n in atto o apparenti
5. Diagnosi strumentale
• RX
Negativo per fratture
Negativo per malallineamenti
e malformazioni
• TC
Lesione del menisco laterale
Non lesioni legamentose
7. Post - operatorio
• Pz dimessa il giorno stesso
• Carico a tolleranza, deambulazione con bastoni canadesi
• Protocollo FKT personalizzato
• Profilassi anti – TVP per 20gg
• Prognosi 20gg
9. DISCUSSIONE
2. Biomeccanica
Aumentano la congruità delle superfici
articolari della femoro-tibiale
Assorbono più del 50% delle forze di carico
compressive
Ridistribuiscono il carico verso l’esterno grazie alla forma a cuneo e alla
localizzazione periferica
Eleftherios A et al. The knee meniscus: structure-function, pathophysiology,current repair
techniques, and prospects for regeneration. Biomat 2011
10. DISCUSSIONE
3. Funzione
Ammortizzano le pressioni tra femore e tibia
Aumentano l’area di contatto femoro-tibiale
Stabilizzano l’articolazione
Rinforzano la capsula
Propriocezione
Limitano l’iperflessione e l’iperestensione
11. DISCUSSIONE
4. Diagnosi differenziale
condropatia, della femoro – tibiale esterna o femoro – rotulea,
slatentizzata dal trauma, compatibile con le sollecitazioni
provocate nel tempo dallo sport praticato, con il riferito
versamento e con la sintomatologia algica a livello dell’emirima
laterale
lesione LCA compatibile con il meccanismo traumatico e con il
riferito versamento; l’EO può risultare dubbio (anche in mani
esperte) o negativo per pz con ipertonotrofia quadricipitale, per
lesioni intra – sinoviali e in pz con iperlassità costituzionale
Idrartro Cartilagini
Emartro puro Legamenti
Emartro misto a goccioline grasse Osso
12. DISCUSSIONE
5. Imaging
RM è il gold standard nello studio delle lesioni
distorsive di ginocchio
- valutazione del LCA diretta ed indiretta (es. LCP a nutrice)
- valutazione degli altri stabilizzatori del ginocchio
- valutazione delle fibrocartilagini meniscali
- valutazione delle superfici articolari
- valutazione dell’osso subcondrale (diagnostica e predittiva)
13. DISCUSSIONE
6. Trattamento
Le linee guida per il trattamento delle lesioni meniscali
non contemplano un atteggiamento conservativo
- deve essere prevenuta un’eventuale progressione della lesione
stessa che potrebbe dare origine ad un blocco articolare, a una
lesione cartilaginea focale con o senza distacco di frammento e
blocco, e degenerazione artrosica
- 2 opzioni: meniscectomia selettiva e meniscopessi; la prima,
demolitiva, è artrogena; la seconda, conservativa, no
ROSSA-ROSSA
<3 mm di distanza
dalla capsula.
Zona vascolare
ROSSA-BIANCA
3-5 mm di distanza
dalla capsula.
Zona intermedia
BIANCA-BIANCA
>5 mm di distanza
dalla capsula.
Zona avascolare
Classificazione delle lesioni
meniscali
Longitudinale
Corno anteriore
Corpo
Corno posteriore
Trasversale
Zona R-R
Zona R-B
Zona B Classificazione di Arnoczky & Warren (1982)
14. DISCUSSIONE
7. Altre classificazioni
Classificazione di Groh
1 - Traumatica acuta
2 – Degenerativa secondaria
3 – Anomalie congenite
Classificazione di Trillat
• Longitudinale
• Radiale
• Orizzontale
• Manico di secchio
• Obliqua
• Complessa
15. DISCUSSIONE
8. Epidemiologia delle lesioni meniscali
Incidenza:
61/100000
l’anno
Calcio
Football
Basketball
Sci
Fino al 20%
delle procedure
ortopediche
totali
2/3 di tutte le lesioni del
ginocchio
M:F = 4:1
Massima incidenza 15 – 30
anni
Popolazione affetta in crescita