La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
Il 9° Censimento generale dell’industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato 38.542 unità giuridico economiche con sede amministrativa in Basilicata: 35.101 imprese, 3.238 istituzioni non profit e 203 istituzioni pubbliche.
Rispetto al precedente censimento del 2001 si registra un aumento del numero delle imprese (+6,1 per cento) e, in misura ancora più significativa, delle istituzioni non profit (+41,5 per cento) mentre le istituzioni pubbliche diminuiscono del 12,1 per cento.
Diverso l’andamento degli addetti, che nelle imprese e nelle istituzioni pubbliche si riducono rispettivamente del 4,3 per cento e del 5,4 per cento mentre registrano un aumento del 49,6 per cento nelle istituzioni non profit.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
L’intervento presenta il Censimento delle Istituzioni Pubbliche in Puglia: le finalità, le strategie di rilevazione, i principali risultati e il confronto dei dati con il precedente censimento
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Conferenza stampa - Evento Istat Roma Aula Magna 17.12.19
Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.
Presentazione primi risultati edizione 2018
via Cesare Balbo 16
F. Della Ratta, F. Gallo, A. Sabbadini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'informazione sulle professioni per descrivere le condizioni lavorative
Titolo: Lavoro e lavoratori agili: una classificazione basata sull’indagine delle professioni
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
In un sistema produttivo estremamente frammentato quale quello italiano, l’attivazione di forme diverse di collaborazione interaziendale rappresenta uno strumento per il superamento di molti limiti tipici della piccola dimensione d’impresa, quali una ridotta propensione all’internazionalizzazione e agli investimenti in innovazione. Nell’analizzare tale fenomeno, il lavoro propone dapprima una mappatura delle diverse tipologie di relazioni tra le imprese e dei “profili relazionali” che ne derivano; successivamente l’analisi si concentra sullo strumento del Contratto di rete, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009 al fine di stimolare la collaborazione tra le imprese intorno a progetti condivisi, lasciando al contempo piena autonomia gestionale alle imprese stesse. Nel fare ciò, il lavoro effettua un confronto tra le caratteristiche strutturali, strategiche e di performance delle imprese aderenti a un contratto di rete e di quelle non in rete, in modo da fornire primi elementi di riflessione sull’efficacia dello strumento.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
Il 9° Censimento generale dell’industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato 38.542 unità giuridico economiche con sede amministrativa in Basilicata: 35.101 imprese, 3.238 istituzioni non profit e 203 istituzioni pubbliche.
Rispetto al precedente censimento del 2001 si registra un aumento del numero delle imprese (+6,1 per cento) e, in misura ancora più significativa, delle istituzioni non profit (+41,5 per cento) mentre le istituzioni pubbliche diminuiscono del 12,1 per cento.
Diverso l’andamento degli addetti, che nelle imprese e nelle istituzioni pubbliche si riducono rispettivamente del 4,3 per cento e del 5,4 per cento mentre registrano un aumento del 49,6 per cento nelle istituzioni non profit.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
L’intervento presenta il Censimento delle Istituzioni Pubbliche in Puglia: le finalità, le strategie di rilevazione, i principali risultati e il confronto dei dati con il precedente censimento
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Conferenza stampa - Evento Istat Roma Aula Magna 17.12.19
Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.
Presentazione primi risultati edizione 2018
via Cesare Balbo 16
F. Della Ratta, F. Gallo, A. Sabbadini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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Titolo: Lavoro e lavoratori agili: una classificazione basata sull’indagine delle professioni
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
In un sistema produttivo estremamente frammentato quale quello italiano, l’attivazione di forme diverse di collaborazione interaziendale rappresenta uno strumento per il superamento di molti limiti tipici della piccola dimensione d’impresa, quali una ridotta propensione all’internazionalizzazione e agli investimenti in innovazione. Nell’analizzare tale fenomeno, il lavoro propone dapprima una mappatura delle diverse tipologie di relazioni tra le imprese e dei “profili relazionali” che ne derivano; successivamente l’analisi si concentra sullo strumento del Contratto di rete, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009 al fine di stimolare la collaborazione tra le imprese intorno a progetti condivisi, lasciando al contempo piena autonomia gestionale alle imprese stesse. Nel fare ciò, il lavoro effettua un confronto tra le caratteristiche strutturali, strategiche e di performance delle imprese aderenti a un contratto di rete e di quelle non in rete, in modo da fornire primi elementi di riflessione sull’efficacia dello strumento.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Lazio dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit e l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche.
L’esposizione verte sulla presentazione di una sintesi dei risultati dei tre censimenti economici del 2011 relativi alla regione Sardegna e già resi disponibili attraverso i canali istituzionali dell’Istat.
La prima parte fornisce un quadro generale del sistema produttivo nel suo complesso evidenziandone da un lato le caratteristiche strutturali, dall’altro le dinamiche intervenute nel periodo intercensuario. Su questo quadro si innestano i tre approfondimenti relativi ai tre comparti: Istituzioni pubbliche, Istituzioni non profit e Imprese. Il filo conduttore tende a mettere in evidenza le specificità del sistema regionale rispetto al sistema nazionale. Per alcuni temi viene fornita anche un’analisi dei dati a livello sub regionale con dei focus provinciali e, per alcuni aspetti ritenuti particolarmente significativi, sono riportati anche i dati relativi ad alcuni Comuni determinanti nel contesto generale.
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
L’intervento presenta i principali risultati emersi dai tre censimenti economici del 2011. Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del quadro economico generale, soprattutto in senso dinamico, l’analisi si è concentrata sulle specificità del mondo delle imprese, del non profit e delle istituzioni pubbliche, evidenziando le caratteristiche strutturali e confrontando i risultati provinciali con i principali territori di riferimento.
L’analisi del settore pubblico viene contestualizzata tenendo conto delle specificità istituzionali della provincia che influenzano significativamente i risultati finali.
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M. Calzaroni - Il Censimento: fotografia del sistema economico nazionale
1. Ancona,19 giugno 2014
Principali innovazioni
e risultati del
Censimento
Censimento
dell’industria
e dei servizi 2011
ANDREA MANCINI
Direttore del Dipartimento
per i Censimenti e i
registri amministrativi e
statistici, Istat
Il Censimento: fotografia
del sistema economico
nazionale
9° Censimento dell’industria e dei servizi
e Censimento delle Istituzioni non profit
Check-up delle Marche
alla luce dei dati censuari
Manlio Calzaroni
Direttore Centrale delle rilevazioni
censuarie e dei registri statistici
Istat
2. La ricchezza del patrimonio informativo (1)
1. questionari long form di settore, che hanno permesso numerosi approfondimenti,
alcuni dei quali per la prima volta richiesti.
2. valorizzazione a fini statistici del contenuto informativo residente negli archivi
amministrativi
2
1
Imprese - strategie di governance, gestione delle risorse umane,competitività e posizione sul
mercato, capacità di innovazione, scelte finanziarie, internazionalizzazione e le ragioni principali
delle scelte di delocalizzazione.
Istituzioni non profit - struttura organizzativa, reti di relazioni, ambito territoriale di riferimento
(nel quale le istituzioni non profit operano); caratteristiche socio-demografiche dei volontari,
categorie professionali dei lavoratori retribuiti; servizi erogati e i destinatari; strumenti di
comunicazione e modalità di raccolta fondi adottate.
Istituzioni pubbliche - mappatura territoriale dei luoghi di lavoro, percorsi formativi nella PA
(quali istituzioni hanno formato il proprio personale , quali tematiche, quante ore, quante risorse
umane coinvolte), servizi pubblici offerti (quali servizi offerti, da chi, dove, quante risorse umane
impegnate e il numero di prestazioni effettuate), grado di informatizzazione della PA (dotazione
e uso di ICT nelle singole unità locali), amministrazione sostenibile intesa come tutela e
sicurezza sul luogo di lavoro, sostenibilità ambientale, trasparenza e qualità dell’azione
amministrativa (accountability
3. La ricchezza del patrimonio informativo (2)
1. questionari long form di settore, che hanno permesso numerosi approfondimenti,
alcuni dei quali per la prima volta richiesti.
2. valorizzazione a fini statistici del contenuto informativo residente negli archivi
amministrativi
3
2
Realizzazione di un nuovo prodotto, denominato Asia occupazione, che integra informazioni
micro su impresa e occupati. La disponibilità di nuove fonti amministrative sulla struttura
dell’occupazione, con informazioni sul legame tra lavoratore e impresa e lo sviluppo di un
quadro concettuale di definizioni e regole per il trattamento di tali dati a fini statistici, ha
consentito lo sviluppo di un sistema di microdati integrati, dove è possibile identificare l’unità
economica e l’unità lavoratore e dove ciascun individuo viene classificato in base alla tipologia
occupazionale all’interno dell’impresa con cui, alla data di riferimento, ha un rapporto di lavoro.
Anche queste nuove informazioni, come già avviene per il più tradizionale Asia imprese,
saranno d’ora in avanti prodotte e diffuse annualmente dall’Istituto.
4. Il sistema produttivo italiano (1) Le Unità giuridico-economiche
Imprese
Istituzioni
pubbliche
Istituzioni
non profit
Totale
Unità giuridico-
economiche = centri
decisionali
Numero 4.425.950 12.183 301.191 4.739.324
% 93,4 0,3 6,4 100,0
Unità locali = luoghi
di lavoro
Numero 4.775.856 95.611 347.602 5.219.069
% 91,5 1,8 6,7 100,0
5. Il sistema produttivo italiano (2) – Le Risorse umane
5
Imprese
Istituzioni
pubbliche
Istituzioni
non profit
Totale
Addetti: indipendenti
v.a. 5.119.968 - - 5.119.968
% 100,0 - - 100,0
Addetti: dipendenti
v.a. 11.304.118 2.842.053 680.811 14.826.982
% 76,2 19,2 4,6 100,0
Totale addetti
v.a. 16.424.086 2.842.053(a)
680.811 19.946.950
% 82,3 14,2 3,4 100,0
Lavoratori esterni
v.a. 421.929 116.429 270.769 809.127
% 52,1 14,4 33,5 100,0
Lavoratori temporanei
v.a. 123.237 11.506 5.544 140.287
% 87,8 8,2 4,0 100,0
Volontari
v.a. - 68.801 4.758.622 4.827.423
% - 1,4 98,6 100,0
(a) Non rientrano nel campo di osservazione del Censimento del 2011, così come in quello del 2001, i dipendenti delle forze armate italiane,
della guardia di finanza, dei corpi di polizia e simili.
6. 6
I cambiamenti rispetto al 2001
Imprese: la
variazione
intercensuaria di
addetti più bassa
negli ultimi 30 anni
Istituzioni
pubbliche (-368 mila
addetti): modifiche
della natura giuridica
e processi di
razionalizzazione
interna, politiche di
limitazione del turn
over dei pubblici
dipendenti
Non profit: il settore
più dinamico
+8,4%
-21,8%
+28,0%
+4,5%
-11,5%
+39,3%
-40
-30
-20
-10
0
10
20
30
40
50
60
70
Imprese
Istituzioni
pubbliche
Istituzioni
non profit
Unità giuridico-economichee addetti – Variazionipercentuali
2011/2001
Unità giuridico-economiche Addetti
7. 7
Gli addetti delle unità locali
per provincia
Valori per 100 abitanti
addetti su abitanti
addetti su abitanti 18.7 - 26.7 26.8 - 36.8 37.1 - 51.7
Da 36,9 a 51,7 addetti per cento abitanti
Da 18,7 a 26,7 addetti per cento abitanti
addetti su abitanti
su abitanti 18.7 - 26.7 26.8 - 36.8 37.1 - 51.7
anti
26.8 - 36.8 37.1 - 51.7
Da 26,8 a 36,8 addetti per cento abitanti
addetti su abitanti
18.7 - 26.7 26.8 - 36.8 37.1 - 51.7
Italia =
33,6 addetti per 100 abitanti
8. 8
Valori per 100 abitanti
Gli addetti delle unità locali per provincia e tipologia di unità locale
addetti IMP su abitanti
etti IMP su abitanti 12.6 - 22.5 22.6 - 30.7 30.7 - 45.9
addetti IP su abitanti
addetti IP su abitanti 3.2 - 4.2 4.3 - 5.0 5.0 - 8.6
addetti INP su abitanti
addetti INP su abitanti 0.3 - 0.9 0.9 - 1.3 1.3 - 2.3
addetti IMP su abitanti
addetti IMP su abitanti 12.6 - 22.5 22.6 - 30.7 30.7 - 45.9
addetti IMP su abitanti
su abitanti 12.6 - 22.5 22.6 - 30.7 30.7 - 45.9
etti IMP su abitanti
12.6 - 22.5 22.6 - 30.7 30.7 - 45.9
addetti INP su abitanti
addetti INP su abitanti 0.3 - 0.9 0.9 - 1.3 1.3 - 2.3
addetti INP su abitanti
addetti INP su abitanti 0.3 - 0.9 0.9 - 1.3 1.3 - 2.3
addetti INP su abitanti
addetti INP su abitanti 0.3 - 0.9 0.9 - 1.3 1.3 - 2.3
addetti IP su abitanti
addetti IP su abitanti 3.2 - 4.2 4.3 - 5.0 5.0 - 8.6
addetti IP su abitanti
addetti IP su abitanti 3.2 - 4.2 4.3 - 5.0 5.0 - 8.6
addetti IP su abitanti
addetti IP su abitanti 3.2 - 4.2 4.3 - 5.0 5.0 - 8.6
Imprese Istituzioni pubbliche Istituzioni non profit
9. 9
Lavoratori dipendenti per genere
*La percentuale è calcolata sul totale dei lavoratori dipendenti per cui è disponibile l’informazione (pari al 99,7% del totale)
Volontari per genere
11. 11
-932mila +635mila
(a) Dettaglio settore: Costruzioni di edifici -241.553; Ingegneria civile +42.344; Lavori di costruzione specializzati +247.408
Variazioni assolute e percentuali 2011/2001 degli addetti delle imprese per
settore di attività economica
Si conferma il processo di riduzione della base produttiva industriale e di terziarizzazione
dell’economia
12. 12
La riduzione degli addetti nella manifattura: dove?
-20,7%
-18,8%
-23,1%
-16,2%
-20,7%
13. 13
Il lavoro dipendente delle unità locali delle imprese (1)
Distribuzione dei lavoratori dipendenti per qualifica e ripartizione
territoriale
14. 14
*La percentuale è calcolata sul totale dei lavoratori dipendenti per cui è disponibile l’informazione (pari al 99,7% del totale)
% dipendenti nati fuori dall’UE-27
Il lavoro dipendente delle unità locali delle imprese (2)
15. 15
% dipendenti giovani (15-29enni)
Il lavoro dipendente delle unità locali delle imprese (3)
16. 16
Il lavoro dipendente delle unità locali delle imprese (4)
Numero imprese attive con 3 e più addetti per ripartizione geografica e in base al
mercato geografico di riferimento – Valori percentuali*
MERCATO GEOGRAFICO DI RIFERIMENTO
*Il totale è superiore al 100% in quanto erano possibili più risposte
18. 18
Istituzioni pubbliche per forma giuridica
Forma giuridica
Unità locali Addetti
v.a. %
Var. %
11/01
v.a. %
Var. %
11/01
Organo costituzionale/a rilevanza
costituzionale o amm. dello Stato
47.548 49,7 0,0 1.284.668 45,2 -14,1
Regione 1.832 1,9 -11,2 66.715 2,3 -8,6
Provincia 3.483 3,6 16,0 94.901 3,3 11,3
Comune 27.059 28,3 3,7 428.218 15,1 -10,6
Comunità montana/isolana, unione di
comuni, città metropolitana
1.139 1,2 102,3 12.317 0,4 42,9
Azienda o ente del servizio sanitario
nazionale
6.742 7,1 12,5 676.280 23,8 -2,9
Altra istituzione pubblica 7.808 8,2 -42,6 278.954 9,8 -24,8
TOTALE 95.611 100,0 -3,3 2.842.053 100,0 -11,4
Unità locali e addetti delle istituzioni pubbliche per forma giuridica
19. 19
Istituzioni pubbliche e sostenibilità ambientale
Istituzioni pubbliche che adottano un comportamento sostenibile nei
confronti dell’ambiente per regione – Valori percentuali
Le difficoltà
Italia =
56%
20. 20
Istituzioni pubbliche e comunicazione con gli utenti
Per le attività produttive (SUAP) Dei servizi al cittadino
La percentuale è calcolata sulle istituzioni abilitate ad avere queste tipologie di sportelli (Organi centrali dello Stato, enti locali, CCIAA)
% istituzioni con gli Sportelli:
23. Le dimensioni del settore non profit in Italia nel 2011 e
confronto con il 2001
301.191 istituzioni non profit
4,7 milioni di volontari
680 mila addetti
270 mila lavoratori esterni
5 mila lavoratori temporanei
(ex interinali)
+ 28,0%
+ 43,5%
+ 39,4%
+169,4%
+ 48,1%
23
24. I volontari sul territorio
Volontari ogni 10 mila abitanti
MAX Bolzano 3.012
Italia: 801
MIN
Campania
290
1.067 – 3.012289 - 781 818 - 999
24
Variazione % 2011/01 - Volontari
Italia: +43,5%
5,6-31,8 33,6-42,1 43,4-53,4 58,1-350,7
MAX Trento
+350,7%
MIN
Sardegna
+5,6%
25. Le risorse economiche (1)
Entrate e uscite. Composizione per principali forme giuridiche
64 miliardi 57 miliardi
25
26. Risorse economiche: le entrate (2)
Finanziamento
pubblico: 34,1%
Finanziamento
privato: 65,9%
Vendita di beni e
servizi: 47,3%
26
27. Risorse economiche: tipologia di finanziamento prevalente
27
Istituzioni non profit per tipologia di finanziamento prevalente – Valori %