IMPLEMENTARE LA LEAN PRODUCTION ''GIOCANDO'' L’intervento vuole evidenziare, oltre alle logiche lean implementate nella logistica e nel manufacturing, come l’implementazione possa essere compresa meglio con l’aiuto di business games Relatore: Andrea Antognazza | Nato il 13 marzo 1963, ingegnere, dal 1980 si occupa di Logistica ed Operations in primarie società di consulenza italiane ed internazionali. Nel 2000 ha fondato Key Project S.r.l., società di Management Consulting specializzata in gestione della Supply Chain e di implementazione della Lean Production, seguendo progetti sia di completo ridisegno che di miglioramento delle performance. I settori maggiormente seguiti sono l’alimentare, il tessile-abbigliamento, la distribuzione, l’automotive, l’editoria, l’elettrodomestico. Dal 1993 collabora, in veste di docente esterno, con l’Operations & Technology Management Unit della SDA Bocconi School of Management. Membro del Comitato Tecnico di Logistica Management e collaboratore di testi sulla Supply Chain.

1. Implementare la
Lean Production '’giocando''
Lazise, 12 novembre 2014
Antonio Benzi
a.benzi@keyproject.net
Cel +39.393.941.69.42
GLOBAL LOGISTICS
& MANUFACTURING

2. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 2
> La Lean Production '’giocando’”

3. > Il percorso di oggi
Purpose
Ricordando la valenza del ruolo delle persone, l’intervento vuole
evidenziare come l’implementazione delle logiche lean nella logistica e nel
manufacturing, possa essere compresa meglio con l’aiuto di business
games.
Process
Si introduce la rilevanza dei fattori umani nelle logiche di
implementazione lean illustrando come e perché l’utilizzo di business
game favorisca l’apprendimento. Sarà anche sviluppata una breve
simulazione di business game dal vivo.
Product
Comprendere il ruolo fondamentale delle persone e il possibile utilizzo di
strumenti di formazione che aumentino il coinvolgimento e
l’apprendimento
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 3

4. > Implementare la Lean: fattori di successo
I sistemi Lean sono implementati dalle PERSONE
Serve un approccio strutturato
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 4
Serve un linguaggio comune
Serve il riconoscimento
Servono competenze e “conoscenza”

5. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 5
> Conoscenza e Intelligenza Lean
Cosa è un Violino? Come si suona il violino?

6. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 6
> Il miglioramento continuo
Cultura
del
Miglioramento
Continuo

7. VISIBILE: Principi e Strumenti
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 7
> La parte nascosta
INVISIBILE:
L’approccio del
management e le routine
di miglioramento continuo

8. > La parte soft della Lean
La cultura del miglioramento continuo passa da aspetti ‘soft’:
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 8
• Comunicazione
• Leadership commitment
• Gestione delle persone
• Le persone sono parte della soluzione

9. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 9
> Risultati accettati e sostenibili
Pensare in grande, partire con piccoli passi
Coinvolgere tutti, perché i risultati passano dalla ‘accettazione’
R = BS x LA
Risultati = Bontà della Soluzione x Livello di Accettazione

10. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 10
> Il cambiamento …
Contrari Favorevoli
Attendisti

11. > Il ruolo della formazione
• Fornire competenze
• Sviluppare il gruppo di lavoro
• Consapevolezza del percorso del miglioramento
• Creare senso di appartenenza
• Autorevolezza e responsabilità
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 11

12. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 12
> Il percorso tipico della formazione
Creare il giusto
contesto e la giusta
leadership
Estendere il
gruppo di
leadership
Creare leva
organizzativa ed
estendere
Formare il
vertice
aziendale
Formare il
primo livello
organizzativo
Formare tutti

13. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 13
> Il cono dell’apprendimento
Leggere
Ascoltare
Guardare
immagini
Guardare una
dimostrazione
Partecipare ad una
discussione
Svolgere l’attività sul campo
Natura del
coinvolgimento
Stimolo verbale
Stimolo visivo
Partecipante
Impatto diretto
Passivo Attivo
Dopo 2 settimane
tendiamo a ricordare
10% di ciò che leggiamo
20% di ciò che udiamo
20% di ciò che vediamo
50% di ciò che udiamo e
vediamo
70% di ciò che diciamo
90% di ciò che diciamo
e facciamo
(*) Basato su modello Cone of Experience, Edgar Dale, 1969

14. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 14
> Il business game
Leggere
Ascoltare
Guardare
immagini
Guardare una
dimostrazione
Partecipare ad una
Business
Game
discussione
Svolgere l’attività sul campo
Natura del
coinvolgimento
Stimolo verbale
Stimolo visivo
Partecipante
Impatto diretto
Passivo Attivo
Dopo 2 settimane
tendiamo a ricordare
10% di ciò che leggiamo
20% di ciò che udiamo
20% di ciò che vediamo
50% di ciò che udiamo e
vediamo
70% di ciò che diciamo
90% di ciò che diciamo
e facciamo
(*) Basato su modello Cone of Experience, Edgar Dale, 1969

15. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 15
> Sfornare pizze …

16. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 16
> Costruire scavatrici …

17. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 17
> Tipici risultati …

18. Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 18
> Tipici risultati …
EFFICIENZA
LEAD TIME
MAGAZZINO

19. SIMULAZIONE BUSINESS GAME
Copyright© 2014 Key Project – Novembre 2014 Pag. 19