Nella presentazione dopo una visione generale della situazione occupazionale femminile vengono illustrati i dati relativi alla situazione della provincia di Bergamo.
Non siamo Invisibili! We are not invisible!
Analisi e teorie sui dati mancanti... alla ricerca del female data gap! Stay tuned #retecontrolodio #femalegap #gendergap #gender #leadership #genderequality #inclusion #womenleaders #equality #diversity #diversityandinclusion #equalitycantwait #giulia #100esperte
Non siamo Invisibili! We are not invisible!
Analisi e teorie sui dati mancanti... alla ricerca del female data gap! Stay tuned #retecontrolodio #femalegap #gendergap #gender #leadership #genderequality #inclusion #womenleaders #equality #diversity #diversityandinclusion #equalitycantwait #giulia #100esperte
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
Valore D: risorsa per lavoro e economia Matera settembre 2014Emma Pietrafesa
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) i benefici che l’intera economia globale trarrebbe da una maggiore partecipazione delle donne nel mercato del lavoro in generale e ai suoi vertici in modo particolare sarebbero molto elevati.
Questi alcuni fattori da evidenziare:
1. Le donne aiutano la crescita economica in termini di crescita di PIL (Prodotto interno lordo).
2. Le donne raggiungono un migliore equilibrio in termini di rapporto rischio/rendimento nei settori affari e finanza.
3. Le donne rappresentano i prossimi "mercati emergenti" poiché globalmente le donne controllano circa i due terzi dei beni di consumo discrezionali di spesa.
4. Le donne investono di più nelle generazioni future, con conseguente attuazione di un dirompente potente effetto a catena. Le donne sono più propense a investire in sanità e istruzione, in sviluppo del capitale umano per alimentare il futuro e la crescita.
5. Le donne sono agenti e reagenti al cambiamento. Le donne naturalmente apportano visioni e voci diverse.
La politica sull'uguaglianza di genere in Italia - Analisi approfondita per l...Drughe .it
In base all'Indice europeo dell'uguaglianza di genere, l'Italia si classifica fra i paesi dell'UE con la minore uguaglianza di genere. La sua performance è superiore alla media UE in un solo settore, quella della salute, grazie alla longevità delle donne italiane. In tutti gli altri campi la situazione è lungi dall'essere soddisfacente. Le politiche per affrontare lo squilibrio di genere sono state caute e i progressi in ambito giuridico sono stati promossi principalmente da direttive provenienti dall'UE o dalle pressioni esercitate dalla società civile. All'Italia manca un'adeguata infrastruttura di genere a livello centrale per promuovere, coordinare e monitorare le iniziative a favore dell'uguaglianza di genere.
DISTRIBUIRE IL LAVORO - Cap 13 "Futuro sostenibile" p 279-301morosini1952
IL LAVORO INTERO - Cap. 13 da "Futuro sostenibile" p 279-301
"Il lavoro visibile che crea valore di mercato ha bisogno dell’altro, invisibile e all’apparenza privo di valore economico in famiglia e nella società. Tutta l’economia di mercato è sostenuta da un’economia di cura. Il settimo Rapporto sulla famiglia del Governo tedesco quantifica con 96 miliardi d’ore il volume totale del lavoro svolto nell’economia di cura nel 2001. Questo corrisponde a 1,7 volte i 56 miliardi d’ore di lavoro retribuito. Occorre quindi ricomporre l’interezza del lavoro ad esempio con una ripartizione delle attività sia per gli uomini sia per le donne in media di «un terzo di lavoro retribuito un terzo di lavoro di cura un terzo d’impegno civile e lavoro per sé» 14. Per permettere la rivalutazione delle seconde due componenti del lavoro sarebbe opportuno ridurre il tempo del lavoro monetizzato dalle attuali 1.600-1.700 a 1.300 ore annue equivalenti in media a 30 ore alla settimana offrendo un «tempo pieno breve» a tutti e tutte coloro che lo desiderano. In definitiva il benessere di un’economia dematerializzata dovrà fondarsi meno sulle cose e più sulle persone."
V. anche:
goo.gl/x1dZ1L = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut
goo.gl/wskEUJ = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011
---------------------------------------------------------------------------
Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
giovanni campagnoli (2007), Politiche giovanili: quali immagini per definirle...Giovanni Campagnoli
Comunità Montana Valle Sabbia
POLITICHE GIOVANILIE E MONDO ADULTO
Gavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007 Centro Culturale Zane
POLITICHE GIOVANILI: QUALI IMMAGINI PER DEFINIRLE e
DESCRIVERLE?
giovanni campagnoli
FUTURO SOSTENIBILE Morosini Parma 27 novembre 2014morosini1952
FUTURO SOSTENIBILE
Cultura, etica, impegno civile possono davvero darci un futuro migliore?
Parma, 27 novembre 2014
Provincia di Parma, CENTRO ITALIANO DI RICERCA
ED EDUCAZIONE AMBIENTALE - CIREA Università di Parma
Donne e scienza, Convegno Donne al volante, Vimercate 26 marzo 2009Donne al volante
La situazione delle donne che si occupano di scienz in Italia e nel mondo: a confronto le diverse realtà del mondo.
Ancora nel nostro paese la scienza è predominata dagli uomini.
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
Valore D: risorsa per lavoro e economia Matera settembre 2014Emma Pietrafesa
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) i benefici che l’intera economia globale trarrebbe da una maggiore partecipazione delle donne nel mercato del lavoro in generale e ai suoi vertici in modo particolare sarebbero molto elevati.
Questi alcuni fattori da evidenziare:
1. Le donne aiutano la crescita economica in termini di crescita di PIL (Prodotto interno lordo).
2. Le donne raggiungono un migliore equilibrio in termini di rapporto rischio/rendimento nei settori affari e finanza.
3. Le donne rappresentano i prossimi "mercati emergenti" poiché globalmente le donne controllano circa i due terzi dei beni di consumo discrezionali di spesa.
4. Le donne investono di più nelle generazioni future, con conseguente attuazione di un dirompente potente effetto a catena. Le donne sono più propense a investire in sanità e istruzione, in sviluppo del capitale umano per alimentare il futuro e la crescita.
5. Le donne sono agenti e reagenti al cambiamento. Le donne naturalmente apportano visioni e voci diverse.
La politica sull'uguaglianza di genere in Italia - Analisi approfondita per l...Drughe .it
In base all'Indice europeo dell'uguaglianza di genere, l'Italia si classifica fra i paesi dell'UE con la minore uguaglianza di genere. La sua performance è superiore alla media UE in un solo settore, quella della salute, grazie alla longevità delle donne italiane. In tutti gli altri campi la situazione è lungi dall'essere soddisfacente. Le politiche per affrontare lo squilibrio di genere sono state caute e i progressi in ambito giuridico sono stati promossi principalmente da direttive provenienti dall'UE o dalle pressioni esercitate dalla società civile. All'Italia manca un'adeguata infrastruttura di genere a livello centrale per promuovere, coordinare e monitorare le iniziative a favore dell'uguaglianza di genere.
DISTRIBUIRE IL LAVORO - Cap 13 "Futuro sostenibile" p 279-301morosini1952
IL LAVORO INTERO - Cap. 13 da "Futuro sostenibile" p 279-301
"Il lavoro visibile che crea valore di mercato ha bisogno dell’altro, invisibile e all’apparenza privo di valore economico in famiglia e nella società. Tutta l’economia di mercato è sostenuta da un’economia di cura. Il settimo Rapporto sulla famiglia del Governo tedesco quantifica con 96 miliardi d’ore il volume totale del lavoro svolto nell’economia di cura nel 2001. Questo corrisponde a 1,7 volte i 56 miliardi d’ore di lavoro retribuito. Occorre quindi ricomporre l’interezza del lavoro ad esempio con una ripartizione delle attività sia per gli uomini sia per le donne in media di «un terzo di lavoro retribuito un terzo di lavoro di cura un terzo d’impegno civile e lavoro per sé» 14. Per permettere la rivalutazione delle seconde due componenti del lavoro sarebbe opportuno ridurre il tempo del lavoro monetizzato dalle attuali 1.600-1.700 a 1.300 ore annue equivalenti in media a 30 ore alla settimana offrendo un «tempo pieno breve» a tutti e tutte coloro che lo desiderano. In definitiva il benessere di un’economia dematerializzata dovrà fondarsi meno sulle cose e più sulle persone."
V. anche:
goo.gl/x1dZ1L = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut
goo.gl/wskEUJ = https://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011
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Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
giovanni campagnoli (2007), Politiche giovanili: quali immagini per definirle...Giovanni Campagnoli
Comunità Montana Valle Sabbia
POLITICHE GIOVANILIE E MONDO ADULTO
Gavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007 Centro Culturale Zane
POLITICHE GIOVANILI: QUALI IMMAGINI PER DEFINIRLE e
DESCRIVERLE?
giovanni campagnoli
FUTURO SOSTENIBILE Morosini Parma 27 novembre 2014morosini1952
FUTURO SOSTENIBILE
Cultura, etica, impegno civile possono davvero darci un futuro migliore?
Parma, 27 novembre 2014
Provincia di Parma, CENTRO ITALIANO DI RICERCA
ED EDUCAZIONE AMBIENTALE - CIREA Università di Parma
Donne e scienza, Convegno Donne al volante, Vimercate 26 marzo 2009Donne al volante
La situazione delle donne che si occupano di scienz in Italia e nel mondo: a confronto le diverse realtà del mondo.
Ancora nel nostro paese la scienza è predominata dagli uomini.
Le politiche europee, Convegno Donne al volante, Vimercate, 26 marzo 2009Donne al volante
Sono poche le donne ricercatici in posizioni chiave della ricerca. Sono poche quelle che rivestono ruoli di rilievo, anche se sono preparate e competenti tanto (e magari anceh più) dei loro colleghi.
Gabriella Merlo presenta le direttive eruropee e le proposte di un codice europeo di buone pratiche per le donne nel settore delle TlC
Presentazione di Roberta Zizza per il convegno del fruppo Donne di Manageritalia del 6 giugno 2007 a Milano.
http://donne.manageritalia.it/info-sul-convegno
Rapporto di ricerca di Intrage sulla donna anziana in Italia. Sono più di 7 milioni, quasi un quarto delle donne italiane e il 12 per cento di tutta la popolazione italiana. Si occupano di figli e nipoti, escono poco di casa e hanno meno opportunità dei loro coetanei maschi. Rappresentano, col loro modo di vivere, ciò che è stata la società italiana negli ultimi 40 anni, anche se il futuro ci prospetta cambiamenti profondi.
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
Il lavoro durante la crisi in Italia ed in Europa.
Le conseguenze della crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Europa
a cavallo fra il 2007 e il 2008 hanno interessato vari ambiti, dall’instabilità
dei mercati, alla crescita del debito pubblico passando per l’emergenza
occupazionale. In questi ultimi 8 anni l’aumentare delle difficoltà ha
rappresentato una tale aggressione al tessuto sociale europeo da mettere in
discussione le politiche e le stesse istituzioni dell’Unione.
Come influisce l’equità di genere sulla crescita economica?
Quali sono gli effetti della rappresentanza e dell’empowerment femminili sulla produttività aziendale?
Quali strategie stanno adottando le grandi aziende italo-tedesche per implementare la diversity al loro interno?
Questi i temi al centro dell’agenda del 12° Forum Economico Italo-Tedesco, svoltosi martedì 5 giugno 2018 presso la sede del Gruppo 24 Ore in presenza di oltre 300 ospiti.
Occupazione femminile e flessibilità dei tempi di lavoro: il part - timeMarina Brollo
Il saggio si occupa delle criticità dell'occupazione femminile e degli strumenti che permettono la conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita. Si esamina in particolare le possibilità di utilizzo del lavoro a tempo parziale anche nel contesto dei congedi parentali.
Italia Futura - Rapporto occupazione giovanile 2010ideaTRE60
Meno tasse sul lavoro, riprendere le liberalizzazioni, unificare la disciplina sul lavoro. Queste le proposte di Italia Futura per incentivare l'occupazione giovanile, contenute nel rapporto Giovani, al lavoro! presentato oggi 24 novembre dal leader dell'associazione, Luca Cordero di Montezemolo. Leggi tutto su ideaTRE60 http://bit.ly/fULid5
Formare alle differenze nella complessità - Al Complexity Literacy Meeting le...Complexity Institute
Questo testo restituisce un percorso di riflessione collettiva che ha coinvolto, nel corso di un biennio, un centinaio di formatrici e formatori AIF. Il processo fu messo in moto, a Venezia, dal gruppo di lavoro “Formazione e Differenze” che si era proposto di approfondire tra formatori e formatrici i temi delle differenze e dell’alterità nella società complessa, multiculturale, globale. Complessità, globalizzazione, flussi migratori, multiculturalità, nuovi modelli di organizzazione del lavoro e delle relazioni familiari e sociali, infatti, pongono il tema delle differenze al centro della riflessione e chiedono alla formazione di attrezzarsi, di rinnovare paradigmi e chiavi di lettura, di dotarsi di saperi, metodi, pratiche adeguati.
Similar to Bergamo: dati sull'occupazione femminile (20)
3. Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti . Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso , di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. (…)
4. Articolo 23 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro , alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
23. STRUTTURA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE VIAGGIO IN ITALIA”
24.
25. 11 TAPPE attraverso il territorio italiano STRUTTURA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”?
26. DIARIO DI VIAGGIO ON LINE con fotografie, video, interviste, commenti alle tappe sul sito www.donnealvolante.it STRUTTURA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”?
33. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? L’OCCUPAZIONE (dati 2007) Occupati nel 2007: 464.000 lavoratori 106.000 INDIPENDENTI 358.000 DIPENDENTI In crescita il lavoro dipendente: +9.000 In contrazione i lavoratori indipendenti: -10.000 Aumentano però part time e contratti a tempo determinato
34.
35.
36. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? TASSO di OCCUPAZIONE FEMMINILE vs MASCHILE ANNO 2007 Maschile Femminile Totale BERGAMO 77,6 50,9 64,7 Lombardia 76,7 56,6 66,7 Italia 70,7 46,6 58,7
37.
38. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? TASSO DI ATTIVITA’ FEMMINILE (Dato che tiene conto delle Forze Lavoro, ovvero occupati e persone in cerca di occupazione) Il differenziale tra il tasso di attività maschile (78,9%) e femminile (53,2%) continua a essere troppo ampio : 25,7 punti di scarto tra tasso maschile e femminile vanno confrontati con un differenziale di 19,5 punti in Lombardia e di 23,7 in Italia. Le donne bergamasche cercano lavoro meno rispetto agli uomini! E dopo la maternità lo abbandonano... Bergamo: abbandoni 2006: 842 abbandoni 2007: 894
39. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? IMPRENDITORIA FEMMINILE (dati 207-2008) In Italia aumentano le imprese femminili (+0.45%) Le imprese femminili, al 30 giugno 2008, sono 1.243.192, il 24,06% del totale. Si tratta di una quota ancora bassa , sostanzialmente stabile . Particolarmente significativo il contributo delle donne non italiane.
40. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? Maggiore dinamicità dell’imprenditoria femminile N°imprese femminili % sul totale imprese Bergamo 17,279 22,5 Lombardia 167,819 20,5 Italia 1,243,000 24
41. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? DONNE.. AL VOLANTE In Italia il numero delle donne che ricoprono ruoli chiave nelle imprese è ancora troppo basso, anche se rileviamo che il trend è in crescita (leggera). FATICANO AD AFFERMARSI LE DONNE MANAGER e LE DONNE AL VERTICE
42.
43. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? NELLE IMPRESE BERGAMASCHE (>100 DIP) Nell’industria le donne sono rappresentate marginalmente tra i dirigenti (6,5% c.) e i quadri (12,5%) , più in equilibrio tra gli operai e gli impiegati. Il gap si restringe nel settore terziario e nel commercio. La presenza femminile nelle posizioni dirigenziali e quadri è più bassa della media regionale (9 e 19%) PERCHE’?
44. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? LAUREATE BERGAMASCHE IL VOTO MEDIO DELLE LAUREATE E’ MIGLIORE DEI LAUREATI! ... eppure, trovano meno velocemente lavoro.
45. PRIMA TAPPA DEL PROGETTO “DONNE AL VOLANTE”? La questione di genere, è dunque, anzitutto UNA QUESTIONE DI MERITOCRAZIA. Incentivare il merito, dai banchi di scuola all’inquadramento professionale , significa oggi più che mai, promuovere la donna e il lavoro femminile!