SlideShare a Scribd company logo
InsuranceReviewN°28–ottobre2015-mensile–PosteItalianes.p.a.
Strategie e innovazione per
il settore assicurativo
#29
novembre 2015
INTERMEDIARI NELL’ERA
DELLA SELEZIONE
1812 48 54PREVIDENZA ATTUALITÀ ESPERIENZE SPECIALE
Perché investire
nella crescita
Europa poco unita
nei risarcimenti
Tutte le
responsabilità
di chi amministra
SOLVENCY II
Inizia un nuovo
viaggio
InsuranceReviewN°29–novembre2015-mensile–PosteItalianes.p.a.–ContieneIP
alla tua
tutta la
puoi
del
con la nuova
homebox
con soli 180 €
www.groupama.it
La poLizza CoN HoMEBoX aSSiCURa La TUa CaSa CoN SoLi 180 €
Grazie ai sensori autoinstallanti, inclusi nel prezzo, previeni il rischio di incendio, allagamento,
sbalzi di energia e furto.
paghi anche a rate, se vuoi.
Vieni sul sito, contatta un nostro Agente, troviamo insieme la soluzione per te.
QUaLUNQUE CoSa aCCada CoN TE Ci SiaMo Noi.
seguici su
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  1
SPECIALE
SOLVENCY II
03
48
52
50
54
58
62
IL VALORE
ECONOMICO
DEL CITTADINO
TUTTE LE
RESPONSABILITÁ
DI CHI
AMMINISTRA
INCASSI
E PAGAMENTI:
DOVE VUOI,
COME VUOI
AGENTI,
RIPENSATE
VOI STESSI
INIZIA UN NUOVO
VIAGGIO
TUTTI PRONTI
O QUASI
SERVE
UNA VIGILANZA
PIÙ ITALIANA
EDITORIALE
ESPERIENZE
TECNOLOGIA
& SERVIZI
04BREVI
08
10
12
NORMATIVA
COSA CAMBIA
CON IL
CONTRASSEGNO
ELETTRONICO
PERITI
CAUSE
E CONCAUSE
PREVIDENZA
PERCHÉ INVESTIRE
NELLA CRESCITA
RUBRICHE
#29 // novembre 2015
CONVEGNO
24
37
38
39
40
41
42
46
26
28
29
30
34
INTERMEDIARI
NELL’ERA
DELLA SELEZIONE
STRUMENTI
PER
L’INTERMEDIARIO
DI DOMANI
CHI NON CAMBIA,
SOFFRE
UN NUOVO
MODO DI ESSERE
PROFESSIONISTA
IL RISPARMIO
NASCE
DAL DIALOGO
L’IMPORTANZA
DELLA
SPECIALIZZAZIONE
IL CAMBIAMENTO
È UN GIOCO
DI SQUADRA
UN OMAGGIO
ALLA FEDELTÁ
COME
MASSIMIZZARE
L’ORIENTAMENTO
AL CLIENTE
ADEGUARSI
AL CAMBIAMENTO
CON UN SERVIZIO
EVOLUTO
SPECIALIZZAZIONE
E
INTRAPRENDENZA
LA SFIDA
DEI PRINCIPI,
L’APPLICAZIONE
DELLE NORME
COMPAGNIE
E AGENTI: A CHI
SERVE DAVVERO
TRATTARE?
ATTUALITÀ
14
18
RISK MANAGER
EUROPEI A
CONFRONTO
EUROPA
POCO UNITA
NEI RISARCIMENTI
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  3
EDITORIALE
Quale è il valore materiale che in media una famiglia italiana rischierebbe di perdere se, per varie ragioni, venisse a
mancare la capacità reddituale di uno dei suoi componenti? L’Istat, in un’indagine dello scorso anno riferita al 2008,
indicava in 342mila euro il capitale umano di ciascun cittadino.
La crisi degli ultimi anni ci restituirebbe certamente una cifra meno incoraggiante ma, anche se dal 2008 a oggi tutto
ci sembra diverso, altri dati contribuiscono a rafforzare l’attuale fiducia degli italiani per il futuro.
Sempre l’Istat ci conferma che siamo ai livelli pre-crisi, con un ottimismo dei consumatori che non si vedeva dal
2002, in particolare verso il clima economico generale e nelle attese della situazione economica della famiglia.
L’indagine 2015 del Centro Einaudi, inoltre, sottolinea che la ripresa del clima di fiducia trasformerà il risparmio
nel principale bacino da cui le famiglie attingeranno per fare investimenti rimandati da tempo, come l’acquisto
dell’auto, la ristrutturazione della casa e altro ancora.Anche le polizze assicurative rientrano, secondo lo studio,
nel raggio di interesse degli italiani: il 30,7% sarebbe interessato alle Ltc, il 30,6% alle polizze malattia, il 29,7% a
polizze infortuni e il 24,1 % a polizze vita.
Il filo che unisce il capitale umano da tutelare, la capacità e la volontà di risparmio della popolazione è, ovviamente,
legato a stretto giro al mondo dei rischi, alle probabilità di sinistro, alla ricerca di sicurezza. In quest’ottica le
prospettive di sviluppo per il settore sembrano innegabili.
Anche se il periodo che le assicurazioni dovranno affrontare presenta molte difficoltà, tra cui i cambiamenti
introdotti dall’avvio di Solvency II a gennaio 2016, i fattori di redditività condizionati dalla caduta del prezzo medio
nell’Rc auto e, nel vita, dal perdurante scenario di bassi tassi di interesse, con la relativa transizione a prodotti unit
linked.
Ma la ricetta per la crescita sembra ormai nota a tutti e passa attraverso l’innovazione, la capacità di elevare le
sfide tecnologiche, la digitalizzazione e la revisione dei modelli di business. Un refrain che, a livello trasversale,
dovrebbe essere applicato a tutti i settori dell’economia muovendosi su un requisito centrale: il rilancio della
domanda.
E qui torniamo al valore economico non solo del cittadino ma anche delle aziende. In un Paese sottoassicurato
e sottoposto a minacce di cui lo Stato non può più farsi garante, è oggi fondamentale per le compagnie di
assicurazione e per i canali distributivi, intermediari in primis, individuare il valore economico da tutelare, i rischi
che corre, le soluzioni da offrire.
L’Rc auto continuerà a essere probabilmente ancora per molto tempo la colonna portante del rapporto con i
consumatori (e la principale attività del canale agenziale, che continua a contribuire per gran parte della raccolta
premi del settore). Ma oggi serve guardare a quanti ancora non sono tutelati in caso di infortuni, incendi, catastrofi
naturali, non autosufficienza e previdenza.
L’esempio di Milano, che con la chiusura di Expo 2015 sembra essere rinata ponendosi come modello vincente per
tutto il Paese, ci racconta che tutto è possibile e che siamo di fronte a un mondo che si sta muovendo alla ricerca di
novità, qualità, creatività e sicurezze.
In queste nuove prospettive il settore assicurativo può e deve inserirsi per dimostrare non solo la sua tenuta
anche in epoche di turbolenza, ma soprattutto la sua capacità di contribuire allo sviluppo, agli investimenti e alla
tranquillità di cittadini e mondo imprenditoriale.
IL VALORE ECONOMICO DEL CITTADINO
Maria Rosa Alaggio
alaggio@insuranceconnect.it
4  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015
POSTE SI QUOTA IN BORSA
Prezzo fissato a 6,75 euro per azione. Allo Stato 3,36
miliardi di euro
Lo scorso 27 ottobre Poste Italiane, quarto player assi-
curativo italiano per raccolta premi, si è quotata alla Bor-
sa di Milano. Dall’Ipo (offerta pubblica iniziale) è emersa
una valutazione pari a 8,8 miliardi di euro: gli ordini
raccolti hanno superato di 3,3 volte la domanda. Si è
trattato della quotazione europea più grande del 2015
con un prezzo fissato a 6,75 euro per azione. Al mercato
retail e ai dipendenti è andato circa il 30%, mentre agli
investitori istituzionali circa il 70%.
L’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, ha
parlato di “passaggio storico per il gruppo” e anche per
il Paese “con l’auspicio che la quotazione possa essere
l’inizio di una grande stagione di sviluppo e di cambia-
mento”. L’apertura delle contrattazioni è stata caratte-
rizzata da un’impennata pari al 2,3%, poi scesa all’1,6%
(6,9 euro per azione) e il calo dello 0,38%, che ha azze-
rato il rialzo.
LE NUOVE LINEE GUIDA
SULL’ANTIRICICLAGGIO
In pubblica consultazione fino a gennaio due set
di documenti emanati dall’Esa
L’Esa, il comitato congiunto delle treAutorità di vigilanza
europee (Eba, Eiopa ed Esma) ha lanciato una pubblica
consultazione su due importanti set di linee guida dedi-
cate all’antiriciclaggio e al contrasto del finanziamento
del terrorismo. I documenti promuovono una visione
comune e un approccio basato sul rischio (risk-based).
Le Autorità di vigilanza terranno un’audizione presso la
sede di Eba, a Londra, il 15 dicembre prossimo, mentre
la pubblica consultazione si chiuderà il 22 gennaio 2016.
Il primo set detta gli orientamenti dei supervisori e inte-
gra gli obblighi già vigenti, mentre il secondo set è rivolto
agli enti creditizi e alle istituzioni finanziarie e fornisce
una guida sulle condizioni per il credito che i player do-
vranno considerare nel valutare i rischi di antiriciclaggio
e terrorismo.
Le Autorità indicano come dovranno essere adeguate le
misure di verifica della clientela a seguito del risk asses-
sment eseguito sulle operazioni.
L’INDUSTRY ASSICURATIVA
È IL MOTORE DELLA RIPRESA ITALIANA
Secondo il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, il settore è
uscito rafforzato dalla crisi
L’industry assicurativa italiana è uscita dal periodo di
congiuntura economica negativa con una “forza patri-
moniale intatta e con solidi conti economici”. Tradotto:
il settore non ha risentito della crisi ed è un asset sui
cui il Paese può contare per “riprendere un percorso di
crescita”. È questo il bilancio tracciato dal presidente
dell’Ania, Aldo Minucci, intervenuto nel corso del 17esi-
mo Annual Assicurazioni del Sole 24 Ore, lo scorso 27
ottobre a Milano.
Stando alle stime dell’Ania il risultato netto del settore,
pari a quattro miliardi, è in lieve incremento rispetto allo
stesso periodo del 2014 (3,8 miliardi). Sono il 14,1% in
meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso le so-
cietà che mostrano un peggioramento dei risultati tec-
nici nel ramo vita, a 1,7 miliardi di euro. Trend confer-
mato anche nei rami danni con una riduzione del 13,7%
del saldo tecnico che, al 30 giugno 2015, si attestava a
1,9 miliardi. Nel complesso, quindi, il risultato netto del
settore è in lieve incremento. E in assenza di significa-
tive modifiche nello scenario, evidenzia il numero uno
dell’Ania, “si prevede un risultato ancora una volta lu-
singhiero per il settore assicurativo”.
BREVI
©posteitaliane.it
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  5
LIGURIA ASSICURAZIONI
INCORPORATA DA UNIPOLSAI
L’operazione, approvata dal cda del 7 maggio, ha ricevuto
l’ok dall’Ivass
È arrivato il 14 ottobre il via libera dell’Ivass per la fu-
sione in UnipolSai di Liguria e Liguria Vita. L’Autorità
ha dato anche il placet per l’incorporazione di Europa
tutela giudiziaria, Sai holding Italia, Systema compagnia
di assicurazioni, UnipolSai real estate e UnipolSai servi-
zi tecnologici. I progetti di fusione erano stati approvati
dal consiglio di amministrazione di UnipolSai riunitosi lo
scorso 7 maggio. Le fusioni avranno luogo in forma sem-
plificata ai sensi di legge e di statuto e pertanto saranno
approvate dal cda dell’incorporante con separate deli-
berazioni. Liguria aveva chiuso il primo semestre dell’e-
sercizio 2015 con un utile netto (pari a circa un milione
di euro) in calo rispetto allo stesso periodo del 2014 (sei
milioni), registrando anche un calo della raccolta (-25%),
particolarmente marcato nel ramo Rc auto (-28%).
AXA, UTILE DI GRUPPO A 76 MILIARDI
DI EURO NEI NOVE MESI
Risultato in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno
Il gruppo Axa ha chiuso i primi nove mesi del 2015 re-
gistrando ricavi pari a 76 miliardi di euro, con un in-
cremento del 9% sullo stesso periodo dell’anno scorso
(a parità di cambi l’incremento è stato del 2%). Le buo-
ne performance, spiega una nota del gruppo, sono sta-
te sostenute dell’euro debole e da un progresso sia nei
mercati maturi sia in quelli emergenti. La crescita del
comparto vita si attesta all’1% su base omogenea, così
come l’aumento dei ricavi dei rami danni, che benefi-
cia di aumenti di prezzi e di maggiori vendite in Asia.
Nell’asset management le vendite sono aumentate del
5%, sempre su base omogenea.
SOLO IL 5% DELLE IMPRESE
ASSICURATIVE È DIGITALE
È quanto emerge da un’indagine di Celent e Oliver
Wyman per conto di Rgi
L’82% delle compagnie assicurative italiane ritiene che
la digitalizzazione rappresenti un key driver per lo svi-
luppo del business. Questo in teoria, perché nei fatti solo
il 5% ne ha completato l’attuazione. È quanto emerge
dalla ricerca condotta da Celent e Oliver Wyman, per
Rgi. In particolare, mentre il 79% delle compagnie assi-
curative è a conoscenza della necessità di fornire buoni
prodotti a prezzi competitivi, valore importante per il
66% dei consumatori, si assiste a una forte sottovaluta-
zione dell’importanza di fornire innovazioni di prodotto
e applicazioni tecnologiche per l’uso dei servizi, con un
gap tra la consapevolezza delle società (rispettivamente
29% e 25%) e le reali richieste dei clienti che ne ma-
nifestano la rilevanza rispettivamente al 46% e al 44%.
Infine, secondo i consumatori, la sicurezza finanziaria
si colloca al primo posto tra le caratteristiche richieste a
una compagnia, con il 69% di preferenze, seguita oltre
che dai prezzi competitivi (66%) anche dal bisogno di
un’offerta personalizzata (64%).
GABRIEL BERNARDINO CONFERMATO
A CAPO DI EIOPA
Resterà alla guida dell’Autorità europea fino al 2021
Gabriel Bernardino è stato confermato a capo di Eiopa
per altri cinque anni. Lo ha deciso il board of supervi-
sor dell’Autorità europea delle assicurazioni e pensioni
aziendali e professionali, che ha prorogato il mandato
del presidente, Gabriel Bernardino, per altri cinque anni
dal 2016 al 2021. La decisione è motivata sostanzial-
mente dal voler dare continuità al buon lavoro fatto da
Bernardino nello scorso quinquennio, in vista della pros-
sima attuazione del regime di Solvency II. L’estensione
Henri de Castries, presidente e ceo di Axa
©BenoitLiner
6  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015
del mandato di Gabriel Bernardino è soggetta a confer-
ma da parte del Parlamento Europeo: cosa che, comun-
que, è più che una formalità.
RC AUTO, È PARTITA L’ERA SENZA
TAGLIANDO
Ania e Ivass ricordano ai consumatori l’obbligatorietà
di avere con sé il certificato di assicurazione
Finisce un’epoca, se ne apre una nuova. Quella della
dematerializzazione, dell’archivio integrato antifrode e
della lotta senza quartiere all’evasione dell’obbligo di as-
sicurare la propria autovettura. Da domenica 18 ottobre
è finito l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo sul
parabrezza dell’auto perché il controllo della copertu-
ra sarà effettuato attraverso la verifica della targa. Per
l’occasione, Ania e Ivass si sono rivolte ai consumatori
per spiegare quali saranno i principali cambiamenti di
questa nuova fase.
L’Ania ha ricordato che la copertura assicurativa potrà
essere verificata anche attraverso i dispositivi di rileva-
zione a distanza (autovelox, tutor, Telepass e telecamere
Ztl) non appena sarà approvata la norma che li omolo-
gherà anche per il controllo della Rc auto; mentre l’Ivass
ha sottolineato che per gli automobilisti resta l’obbligo,
previsto dall’articolo 180 del Codice della strada, di tene-
re a bordo del veicolo il certificato di assicurazione, ossia
il documento che attesta la regolarità della copertura.
PRENDE VITA LA FEDERAZIONE
DEI GAA UNIPOLSAI
La Fau è nata il 28 ottobre a Bologna: ne faranno parte
Aau, Gaan, Gal e GaSai
Lo scorso 28 ottobre a Bologna, è stata costituita la Fau,
la federazione delle rappresentanze degli agenti Uni-
polSai. A sottoscrivere il patto, quattro degli otto gruppi
agenti che fanno riferimento alla compagnia guidata da
Carlo Cimbri: l’associazione agenti UnipolSai (Aau), il
gruppo agenti Navale (Gaan), il gruppo agenti Liguria
(Gal) e il gruppo agenti Sai (GaSai). Entro il 31 dicembre
2017 i gruppi aderenti decideranno se dar vita a una
costituente per un’unica entità o proseguire nell’espe-
rienza federativa, hanno affermato gli intermediari in
una nota congiunta. Fau nasce aperta a ogni soluzione
“che permetta di costituire nel minor tempo possibile
un’unica rappresentanza di tutti gli agenti UnipolSai”.
Ai presidenti Jean-François Mossino (GaSai), Roberto
Pietramala (Gaan), Fabrizio Rossi (Gal) ed Enzo Sivori
(Aau) il compito di sviluppare fondamenti e obiettivi del-
la federazione.
AGENTI AUGUSTA, ENTRO IL 2016
LA FUSIONE CON IL GAA GENERALI
La mozione è stata approvata nel congresso
del 20 ottobre a Bologna
Il congresso del gruppo agenti Augusta, svoltosi mar-
tedì 20 ottobre a Bologna, si è concluso con l’approva-
zione a larghissima maggioranza di una mozione che ha
sancito la volontà di procedere, entro il 2016, con l’in-
tegrazione con il gruppo agenti Generali. La mozione,
presentata dal presidente del gruppo, Federico Serrao,
è stata l’unica in discussione e ha rappresentato il cor-
po centrale dell’assemblea. Il congresso è stato anche
l’occasione per fare il punto sullo stato di integrazione
di Augusta in Generali Italia, al termine di due anni e
mezzo che hanno visto il gruppo agenti estremamente
attivo e partecipativo. L’integrazione del marchio Augu-
sta, e dei suoi agenti, nel progetto Generali Italia è stata
la prima a giungere a compimento, con un roll out ormai
completo di tutte le agenzie.
BREVI
Il direttivo del Gaa Augusta con il management di Generali Italia
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  7
TANTE ALTRE NEWS
SU INSURANCETRADE.IT
Usa il qr code per accedere alla homepage
e iniziare a navigare
Sul portale www.insurancetrade.it è possibile
trovare tante altre news riguardanti il mercato,
le compagnie, la distribuzione, la normativa e
tutte le novità legate al settore assicurativo. Le
notizie della sezione Brevi sono inoltre appro-
fondite on line sul sito. Collegati con smartpho-
ne o tablet per accedere alla homepage, dalla
quale puoi navigare liberamente. Nel mese di
ottobre i contenuti più visti sul sito sono stati:
la news Rc auto: la fine di un’epoca; l’articolo
di resoconto del convegno di Insurance Connect
sull’intermediazione, Intermediari nell’era del-
la selezione; l’articolo Quale welfare possiamo
permetterci?; la news Rc auto, il Tar del Lazio
dà ragione alle compagnie; la news, Citylife,
Generali presenta il logo per la sua torre.
Puoi anche registrarti gratuitamente e scegliere
di ricevere nella email ogni giorno il quotidiano
di settore Insurance Daily e la newsletter setti-
manale. Insurancetrade.it non è solo un sito di
informazione, ma una vera e propria communi-
ty, presente sui principali social network, come
Facebook, Twitter e LinkedIn.
8  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015
COSA CAMBIA con
IL CONTRASSEGNO ELETTRONICO
di ANNATERESA MEMOLA
e ANNASTELLA MINNAJA
D’Argenio Polizzi e Associati Studio Legale
Dopo tanto parlare, nelle
scorse settimane si è realiz-
zato l’addio al contrassegno
dell’assicurazione in materia
di Rc auto. Dal 18 ottobre non
vi è più l’obbligo di esporre
sul parabrezza della propria
auto il tagliando cartaceo a
tutti familiare, che indicava
che il veicolo fosse assicu-
rato.
Diverse le finalità sot-
tese a un cambiamento
che, se all’apparenza si
limita a sostituire la car-
ta con banche dati che
consentiranno il control-
lo dei veicoli in base alla
targa, avrà in realtà un
impatto ben più signi-
ficativo sulle dinamiche
del mondo assicurativo.
Si tratta innanzitutto di
una disciplina che è og-
getto del dm 110/2013,
NORMATIVA
L’eliminazione del tagliando cartaceo avrà un impatto
significativo sulle dinamiche del settore assicurativo,
richiamando le compagnie alla massima attenzione
nel garantire un puntuale aggiornamento delle
banche dati. Per gli intermediari resta il rischio
di indebolimento dell’interazione con il cliente
emanato in attuazione
dell’articolo 31 del dl
Liberalizzazioni 1/2012.
Siamo quindi in presen-
za di un ulteriore passo
verso la progressiva de-
materializzazione, che
ha già interessato l’atte-
stato di rischio con il re-
golamento Ivass 9/2015.
Questa misura dovreb-
be rappresentare altresì
un importante contri-
buto alla lotta alle frodi
assicurative, che in base
ai dati diffusi da Ania si
attestano su cifre allar-
manti.
Per meglio comprende-
re la portata della novità
ci si consenta un bre-
ve cenno alla storia del
contrassegno.
La prima legge in cui si
riscontrava la presenza
dell’obbligo di espor-
re il contrassegno sul
veicolo è la 990/1969
(Assicurazione obbliga-
toria della responsabili-
tà civile derivante dalla
circolazione dei veicoli
a motore e dei natanti)
la quale all’articolo 7,
Contrassegno e certi-
ficato di assicurazione
prevedeva l’obbligo di
applicare sul veicolo il
contrassegno, che l’as-
sicuratore era tenuto a
consegnare all’assicura-
to, con indicazione della
sua firma, del numero
della targa di ricono-
scimento, nonché della
scadenza del periodo di
assicurazione. Tale leg-
ge è stata successiva-
mente abrogata dall’art.
354 del d. lgs 209/2005
o Codice delle assicura-
zioni private (Cap). At-
tualmente la disciplina
del contrassegno è det-
tata dall’articolo 127 del
Cap, nonché dal rego-
©ChristianMüller-Fotolia.com
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  9
lamento Isvap 13/2008
che ne definisce le ca-
ratteristiche e le mo-
dalità di rilascio, anche
se, naturalmente, tali
disposizioni si dovranno
leggere d’ora in avanti
considerando le novità.
Più incisività contro
le frodi
Come si anticipava, si è
oggi giunti all’attuazio-
ne delle misure previste
dall’articolo 3 del dm
110/2013 che preannun-
ciano cambiamenti an-
che in termini di merca-
to assicurativo nel ramo
Rc auto, in parte ridise-
gnando i ruoli rispettiva-
mente delle compagnie
e degli intermediari.
Dapprima, le novità per-
mettono di evidenziare
un ruolo di maggiore
evidenza delle imprese
di assicurazione nella
lotta alle frodi assicu-
rative, in sinergia con
le Forze dell’ordine e la
Motorizzazione civile.
Le compagnie assicu-
rative avranno l’obbligo
di inserire in un’unica
banca dati elettronica,
creata ad hoc dalla Mo-
torizzazione civile, tutte
le informazioni riportate
negli attestati di rischio.
Conseguentemente, l’u-
nico strumento di iden-
tificazione e accerta-
mento anti frode sarà
realizzato mediante la
lettura della targa.
In tal senso, alcune tra
le principali compagnie
stanno già predispo-
nendo strumenti infor-
matici, quali ad esempio
App o database con-
sultabili pubblicamente,
fatti salvi i profili di tute-
la della privacy, che con-
sentiranno di conoscere
esattamente e in tempo
reale chi è in regola con
l’assicurazione Rc auto
e chi no.
Progressiva riduzione
del contatto diretto
con il cliente
Questa attività, mera-
mente digitale, se ini-
zialmente potrebbe cre-
are problemi puramente
tecnici nell’inserimento
dei dati, di contro, con-
sente di costituire un
bacino informatico con
tutte le informazioni su-
gli assicurati, riducendo
di gran lunga il rischio di
smarrimento dei docu-
menti cartacei. L’opera
di creazione delle ban-
che dati vede coinvolte
sia le compagnie sia gli
intermediari che colla-
boreranno alla trasmis-
sione delle informazioni.
Quali saranno quindi i
principali esiti delle no-
vità in termini di rappor-
to tra gli assicurati e gli
intermediari?
Nonostante non vi
sia alcuna intenzione
escludente nei confron-
ti degli intermediari, è
evidente che a farne le
spese potrebbe essere
l’interazione con gli assi-
curati. E ciò, soprattutto
nel ramo Rc auto, che ri-
spetto ad altri consente,
per numeri e obbligato-
rietà, una diffusione ca-
pillare dei contratti.
Per effetto delle modi-
fiche, si andrà presumi-
bilmente incontro a una
progressiva riduzione
del contatto diretto,
personalizzato e a volte
confidenziale tra inter-
mediari assicurativi e
clienti.
Nuove frontiere
di azione per gli
intermediari
Sarà quindi necessario
per gli intermediari raf-
forzare con altri mezzi
e iniziative la relazione
con il cliente, per non
perderla del tutto in
una sorta di smateria-
lizzazione del rapporto.
Ci si chiede di indicare,
anche sotto il profilo
giuridico quali possano
essere i possibili nuovi
strumenti di contatto:
senz’altro una prima
risposta è quella di po-
tenziare quei canali che
l’attuale normativa of-
fre, anche sfruttando
i profili di innovazione
che l’odierno contesto
operativo valorizza in
seguito all’entrata in vi-
gore del regolamento
Ivass n. 8/2015.
Sarà quindi possibile fa-
vorire il consolidamento
dell’incontro con il clien-
te, ad esempio, in occa-
sione dell’offerta delle
informazioni relative alla
comunicazione di cui
all’articolo 3 del rego-
lamento Isvap 4/2006,
in cui, l’intermediario,
concordandolo con le
imprese, potrebbe va-
lorizzare gli aspetti re-
lazionali nel contesto
delle indicazioni relative
al rinnovo della garanzia
(fornite appunto non
direttamente ma per il
tramite di intermediari).
In aggiunta, compito
dell’intermediario che
intende puntare sulla fi-
delizzazione del cliente
potrebbe essere quello
di instaurare relazioni
sempre più orientate alla
specializzazione della
consulenza e del servi-
zio forniti secondo i più
recenti trend oggetto
del nuovo atteso testo
della direttiva europea
Idd (ad esempio trami-
te l’offerta di occasioni
di approfondimento/
formazione assicurativa
del cliente, realizzate
dall’intermediario con
newsletter o eventi ad
hoc, e/o rendendo l’a-
genzia un luogo sempre
più di incontro anche in
una prospettiva social).
©sutichak-Fotolia.com
10  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015
Nell’adempimento del man-
dato peritale indicato nelle
polizze vi è sempre l’indi-
viduazione della causa del
sinistro. Nella risposta a tale
punto bisogna porre la giusta
attenzione, per quanto non
sempre sia possibile dare una
risposta certa.
A volte esistono difficoltà
oggettive di individuazione
sul luogo di sinistro, ma più
spesso dipende l’approccio
con cui tale causa viene ri-
cercata.
Gli eventi dannosi
traggono origine da
un insieme di fatto-
ri e concomitanze che
concorrono parimenti
all’accadimento del sini-
stro e dei quali, nell’am-
bito delle operazioni
peritali, non sempre si
tiene conto.
Riferendoci al mondo
sportivo, è come limi-
tarsi ad affermare che
la palla entra in porta
perché il portiere non
PERITI
CAUSE e CONCAUSE
di MAURIZIO TRAVAGLINIconsigliere di Aipai
è riuscito a parare, tra-
scurando invece la cir-
costanza che la stessa
palla, per andare in goal,
ha attraversato tutto il
campo da calcio e supe-
rato il resto della squa-
dra.
L’atteggiamento cor-
retto nella ricerca della
causa è quello di segui-
re un approccio di siste-
ma che analizzi evento e
contesto in tutte le sue
componenti.
L’allineamento di falle
latenti
La questione può esse-
re rappresentata grafi-
camente richiamando
lo Swiss cheese model
(vedi figura 1), normal-
mente utilizzato in am-
bito aeronautico con fi-
nalità di prevenzione.
Questo modello descri-
ve un evento dannoso
come la conseguenza
Le operazioni peritali non sempre tengono conto,
nell’individuare le origini di un evento dannoso, di fattori
e concomitanze di diverse origini che contribuiscono
all’accadimento del sinistro. Per evitare valutazioni
sommarie, è indispensabile adottare un sistema
di analisi focalizzato sui fatti e sul contesto in tutte
le sue componenti
“a trajectory of
accident
opportunity”
Figura 1
INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  11
del verificarsi contem-
poraneo di una serie
di circostanze. Queste
consistono in carenze
(falle) del sistema di di-
fesa posto a protezione
e salvaguardia di perso-
ne e/o cose esposte a
un qualche rischio. L’ac-
cident si verifica quan-
do le falle latenti inevita-
bilmente presenti sulle
barriere del sistema di
protezione si attivano,
allineandosi, rendendo
il sistema difensivo inef-
ficace e non in grado
di opporre alcuna resi-
stenza (protezione) al
verificarsi del danno.
Tale modello può essere
adattato a ogni caso in
esame, e in particolare
ai danni di una certa ri-
levanza.
Le barriere poste a dife-
sa sono individuabili nei
vari sistemi di preven-
zione e protezione, uniti
a condotte comporta-
mentali e normative.
Come falle, le realizza-
zioni di sistemi non a re-
gola d’arte, l’omissione
di alcuni adempimenti e
il comportamento irre-
sponsabile delle perso-
ne (fattore umano).
A titolo di esempio, in
caso di eventi alluvio-
nali si potrebbero indi-
viduare come falle una
pianificazione del suolo
inadeguata, una rete
fognaria sottodimen-
sionata, l’aumentata im-
permeabilizzazione del
suolo, la mancata ma-
nutenzione.
Nel caso di fenomeno
elettrico, la mancanza
e/o obsolescenza del-
le protezioni, il sotto-
dimensionamento dei
cavi, l’utilizzo di ciabatte
e prese multiple.
Individuare
le responsabilità
L’approccio sopra de-
scritto nasce, come det-
to, a fini preventivi per
la realizzazione di bar-
riere sempre più efficaci
nel contesto (rischio) in
esame.
L’analisi sistemica dell’e-
vento, come sintetizza-
ta dallo Swiss cheese
model, andrebbe effet-
tuata anche in sede di
perizia, ricostruendo a
ritroso la dinamica del
sinistro, per l’individua-
zione di cause e con-
cause. La comprensione
a fondo dell’evento per-
mette oltre alla verifica
dell’esistenza e opera-
tività della garanzia di
polizza, anche l’indivi-
duazione delle respon-
sabilità coinvolte, che
in certi casi potrebbero
mettere in discussione
l’accidentalità dell’even-
to stesso.
12  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015
PREVIDENZA
La moderna teoria di porta-
foglio ci aiuta a capire come
investire, cioè come allocare
le risorse finanziarie tra asset
diversi tra di loro, in modo da
ottenere il rapporto desiderato
tra rischio e rendimento. Tut-
tavia, per un fondo pensione
negoziale è molto importante
riflettere su che cosa mette-
re in portafoglio, proprio per
adempiere completamente
alla propria funzione.
Siamo soliti ritenere che
il compito di chi gestisce
il risparmio sia quello di
assicurare l’integrità del
capitale nel tempo, cioè
difendendolo dal pro-
cesso inflattivo, facen-
dolo poi crescere anche
in termini reali grazie a
buoni frutti, come sono
gli interessi, i dividendi e i
capital gain. In questa ot-
tica, però, il risparmio ap-
pare come qualcosa che
si è già costituito, cioè
come uno stock, che va
difeso e fatto fruttare.
Per un fondo pensione,
invece, il risparmio è es-
senzialmente un flusso,
visto che è il risultato
di un piano di accumu-
lo progressivo che può
interrompersi qualora
l’iscritto resti disoccupa-
to. Questa constatazio-
ne spiega perché i fondi
pensione debbano atte-
nersi a una prospettiva
duplice, anche nella sele-
zione degli investimenti;
perché come missione
principale hanno quel-
la di sostenere il futuro
pensionistico degli iscrit-
ti, ma in subordine de-
vono favorire il presente
dell’economia reale che
dà lavoro agli iscritti,
affinché possano con-
tinuare ad accantonare
risparmio previdenziale.
È questa seconda pro-
spettiva che deve essere
considerata nel decidere
PERCHÉ INVESTIREnella CRESCITA
di MICHELE TRONCONIpresidente di Assofondipensione
Le necessità dell’economia, in cui vivono iscritti e lavoratori,
impongono alla gestione dei fondi pensione di temperare
un approccio troppo prudente. Individuare cosa e come
investire significa oggi sapere osare di più, cogliendo
tutte le opportunità di una fase che chiede sostegno allo
sviluppo
che cosa mettere in por-
tafoglio; perché gli inve-
stimenti non sono mai
neutri, come sembra ac-
quisito anche tra i cultori
della sostenibilità e degli
standard etici; non basta
valutarli in base al rendi-
mento atteso ma biso-
gna considerare anche
l’effetto propulsivo che
la scelta d’investimento
produce da subito sul si-
stema economico.
No alle politiche
neutrali
Per semplificare basta
un esempio. Negli anni
settanta un Fondo pen-
sione britannico investì in
quadri e in oggetti d’arte,
puntando sull’aumen-
to delle loro quotazioni,
cosa che puntualmente
avvenne. Si trattò, però,
del tipo di investimento
che un fondo pensione
dovrebbe evitare. Per-
ché, anche se frutta, non
getta seme; non fa cir-
colare i redditi. Si pensi,
se invece di comprare
dei quadri si fosse finan-
ziata l’edificazione di un
museo dove quei quadri
avrebbero potuto esser
visti da tutti; si pensi al
lavoro che sarebbe stato
necessario per realizzare
l’opera e a come i costi
sostenuti si sarebbero
trasformati in ricavi per
fornitori e salari per i la-
voratori, alimentando i
consumi, con il loro tipi-
co effetto moltiplicativo.
Non solo gli investimen-
ti non sono mai neutri,

More Related Content

Similar to ANTEPRIMA Insurance Review 29

ANTEPRIMA Insurance Review 28
ANTEPRIMA Insurance Review 28ANTEPRIMA Insurance Review 28
ANTEPRIMA Insurance Review 28
Chiara Zaccariotto
 
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIGNuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
Sibylle Lauri
 
Insurance Review #34 - maggio 2016
Insurance Review #34 - maggio 2016Insurance Review #34 - maggio 2016
Insurance Review #34 - maggio 2016
Chiara Zaccariotto
 
Anteprima Insurance Review 33
Anteprima Insurance Review 33Anteprima Insurance Review 33
Anteprima Insurance Review 33
Chiara Zaccariotto
 
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi criticiFinanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
Luigi Pastorelli
 
The look out luglio 2020 kuspide investments4
The look out luglio 2020 kuspide investments4The look out luglio 2020 kuspide investments4
The look out luglio 2020 kuspide investments4
MarcoGallone2
 
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
MarcoGallone2
 
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCFThe LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
MarcoGallone2
 
The look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investmentsThe look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investments
FrancescoSacchettini
 
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&ManagerMinibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
MiniBondItaly.it
 
Intervista su Question Time (Pag. 20)
Intervista su Question Time (Pag. 20)Intervista su Question Time (Pag. 20)
Intervista su Question Time (Pag. 20)
Ugo Lopez
 
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
MarcoGallone2
 
The lookout Maggio 2020 kuspide investments
The lookout Maggio 2020 kuspide investmentsThe lookout Maggio 2020 kuspide investments
The lookout Maggio 2020 kuspide investments
MarcoGallone2
 
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016) L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
Chiara Zaccariotto
 
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari AssicurativiEbiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
Oliviero Casale
 
Qualcosa è cambiato - 2020
Qualcosa è cambiato - 2020Qualcosa è cambiato - 2020
Qualcosa è cambiato - 2020
Agenzia Italia
 
IFISnews Ottobre 2014
IFISnews Ottobre 2014 IFISnews Ottobre 2014
IFISnews Ottobre 2014
Banca Ifis
 
Caso particolari - descrizione
Caso particolari - descrizioneCaso particolari - descrizione
Caso particolari - descrizioneDaniele Donghi
 
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Marcella Tabacchini
 

Similar to ANTEPRIMA Insurance Review 29 (20)

ANTEPRIMA Insurance Review 28
ANTEPRIMA Insurance Review 28ANTEPRIMA Insurance Review 28
ANTEPRIMA Insurance Review 28
 
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIGNuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
Nuovo approccio alla piccola media impresa di AIG
 
Insurance Review #34 - maggio 2016
Insurance Review #34 - maggio 2016Insurance Review #34 - maggio 2016
Insurance Review #34 - maggio 2016
 
Anteprima Insurance Review 33
Anteprima Insurance Review 33Anteprima Insurance Review 33
Anteprima Insurance Review 33
 
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi criticiFinanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
Finanziarizzazione dei rischi catastrofali: analisi dei sistemi critici
 
The look out luglio 2020 kuspide investments4
The look out luglio 2020 kuspide investments4The look out luglio 2020 kuspide investments4
The look out luglio 2020 kuspide investments4
 
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
The look out-aprile-2020-kuspide-investments (1)
 
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCFThe LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
The LookOut Aprile 2020 - Kuspide Investments SCF
 
The look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investmentsThe look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investments
 
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&ManagerMinibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager
 
Intervista su Question Time (Pag. 20)
Intervista su Question Time (Pag. 20)Intervista su Question Time (Pag. 20)
Intervista su Question Time (Pag. 20)
 
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
The look out-maggio-2020-kuspide-investments (1)
 
The lookout Maggio 2020 kuspide investments
The lookout Maggio 2020 kuspide investmentsThe lookout Maggio 2020 kuspide investments
The lookout Maggio 2020 kuspide investments
 
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016) L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
L'anteprima di Insurance Review 32 (Marzo 2016)
 
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari AssicurativiEbiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
Ebiass - Ente Bilaterale Intermediari Assicurativi
 
Impresa e Territorio
Impresa e TerritorioImpresa e Territorio
Impresa e Territorio
 
Qualcosa è cambiato - 2020
Qualcosa è cambiato - 2020Qualcosa è cambiato - 2020
Qualcosa è cambiato - 2020
 
IFISnews Ottobre 2014
IFISnews Ottobre 2014 IFISnews Ottobre 2014
IFISnews Ottobre 2014
 
Caso particolari - descrizione
Caso particolari - descrizioneCaso particolari - descrizione
Caso particolari - descrizione
 
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
 

More from Chiara Zaccariotto

Il supply chain risk manager: un cercatore di aghi
Il supply chain risk manager: un cercatore di aghiIl supply chain risk manager: un cercatore di aghi
Il supply chain risk manager: un cercatore di aghi
Chiara Zaccariotto
 
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
Chiara Zaccariotto
 
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
Chiara Zaccariotto
 
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
Chiara Zaccariotto
 
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
Chiara Zaccariotto
 
Insurance Connect - Company Profile (ENG)
Insurance Connect - Company Profile (ENG)Insurance Connect - Company Profile (ENG)
Insurance Connect - Company Profile (ENG)
Chiara Zaccariotto
 
Insurance Connect - Company Profile (ITA)
Insurance Connect - Company Profile (ITA)Insurance Connect - Company Profile (ITA)
Insurance Connect - Company Profile (ITA)
Chiara Zaccariotto
 

More from Chiara Zaccariotto (7)

Il supply chain risk manager: un cercatore di aghi
Il supply chain risk manager: un cercatore di aghiIl supply chain risk manager: un cercatore di aghi
Il supply chain risk manager: un cercatore di aghi
 
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
Focus Convegno - Insurance Connect, Marzo 2016
 
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
Osservatorio Sinistri SCS Consulting e Insurance Connect - 2° edizione (2015)
 
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
Gallery convegno Insurance Connect "Intermediari nell'era della selezione" 2015
 
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
Osservatorio Distribuzione Assicurativa 2015 - Insurance Connect e SCS Consul...
 
Insurance Connect - Company Profile (ENG)
Insurance Connect - Company Profile (ENG)Insurance Connect - Company Profile (ENG)
Insurance Connect - Company Profile (ENG)
 
Insurance Connect - Company Profile (ITA)
Insurance Connect - Company Profile (ITA)Insurance Connect - Company Profile (ITA)
Insurance Connect - Company Profile (ITA)
 

ANTEPRIMA Insurance Review 29

  • 1. InsuranceReviewN°28–ottobre2015-mensile–PosteItalianes.p.a. Strategie e innovazione per il settore assicurativo #29 novembre 2015 INTERMEDIARI NELL’ERA DELLA SELEZIONE 1812 48 54PREVIDENZA ATTUALITÀ ESPERIENZE SPECIALE Perché investire nella crescita Europa poco unita nei risarcimenti Tutte le responsabilità di chi amministra SOLVENCY II Inizia un nuovo viaggio InsuranceReviewN°29–novembre2015-mensile–PosteItalianes.p.a.–ContieneIP
  • 2. alla tua tutta la puoi del con la nuova homebox con soli 180 € www.groupama.it La poLizza CoN HoMEBoX aSSiCURa La TUa CaSa CoN SoLi 180 € Grazie ai sensori autoinstallanti, inclusi nel prezzo, previeni il rischio di incendio, allagamento, sbalzi di energia e furto. paghi anche a rate, se vuoi. Vieni sul sito, contatta un nostro Agente, troviamo insieme la soluzione per te. QUaLUNQUE CoSa aCCada CoN TE Ci SiaMo Noi. seguici su
  • 3. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  1 SPECIALE SOLVENCY II 03 48 52 50 54 58 62 IL VALORE ECONOMICO DEL CITTADINO TUTTE LE RESPONSABILITÁ DI CHI AMMINISTRA INCASSI E PAGAMENTI: DOVE VUOI, COME VUOI AGENTI, RIPENSATE VOI STESSI INIZIA UN NUOVO VIAGGIO TUTTI PRONTI O QUASI SERVE UNA VIGILANZA PIÙ ITALIANA EDITORIALE ESPERIENZE TECNOLOGIA & SERVIZI 04BREVI 08 10 12 NORMATIVA COSA CAMBIA CON IL CONTRASSEGNO ELETTRONICO PERITI CAUSE E CONCAUSE PREVIDENZA PERCHÉ INVESTIRE NELLA CRESCITA RUBRICHE #29 // novembre 2015 CONVEGNO 24 37 38 39 40 41 42 46 26 28 29 30 34 INTERMEDIARI NELL’ERA DELLA SELEZIONE STRUMENTI PER L’INTERMEDIARIO DI DOMANI CHI NON CAMBIA, SOFFRE UN NUOVO MODO DI ESSERE PROFESSIONISTA IL RISPARMIO NASCE DAL DIALOGO L’IMPORTANZA DELLA SPECIALIZZAZIONE IL CAMBIAMENTO È UN GIOCO DI SQUADRA UN OMAGGIO ALLA FEDELTÁ COME MASSIMIZZARE L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE ADEGUARSI AL CAMBIAMENTO CON UN SERVIZIO EVOLUTO SPECIALIZZAZIONE E INTRAPRENDENZA LA SFIDA DEI PRINCIPI, L’APPLICAZIONE DELLE NORME COMPAGNIE E AGENTI: A CHI SERVE DAVVERO TRATTARE? ATTUALITÀ 14 18 RISK MANAGER EUROPEI A CONFRONTO EUROPA POCO UNITA NEI RISARCIMENTI
  • 4.
  • 5. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  3 EDITORIALE Quale è il valore materiale che in media una famiglia italiana rischierebbe di perdere se, per varie ragioni, venisse a mancare la capacità reddituale di uno dei suoi componenti? L’Istat, in un’indagine dello scorso anno riferita al 2008, indicava in 342mila euro il capitale umano di ciascun cittadino. La crisi degli ultimi anni ci restituirebbe certamente una cifra meno incoraggiante ma, anche se dal 2008 a oggi tutto ci sembra diverso, altri dati contribuiscono a rafforzare l’attuale fiducia degli italiani per il futuro. Sempre l’Istat ci conferma che siamo ai livelli pre-crisi, con un ottimismo dei consumatori che non si vedeva dal 2002, in particolare verso il clima economico generale e nelle attese della situazione economica della famiglia. L’indagine 2015 del Centro Einaudi, inoltre, sottolinea che la ripresa del clima di fiducia trasformerà il risparmio nel principale bacino da cui le famiglie attingeranno per fare investimenti rimandati da tempo, come l’acquisto dell’auto, la ristrutturazione della casa e altro ancora.Anche le polizze assicurative rientrano, secondo lo studio, nel raggio di interesse degli italiani: il 30,7% sarebbe interessato alle Ltc, il 30,6% alle polizze malattia, il 29,7% a polizze infortuni e il 24,1 % a polizze vita. Il filo che unisce il capitale umano da tutelare, la capacità e la volontà di risparmio della popolazione è, ovviamente, legato a stretto giro al mondo dei rischi, alle probabilità di sinistro, alla ricerca di sicurezza. In quest’ottica le prospettive di sviluppo per il settore sembrano innegabili. Anche se il periodo che le assicurazioni dovranno affrontare presenta molte difficoltà, tra cui i cambiamenti introdotti dall’avvio di Solvency II a gennaio 2016, i fattori di redditività condizionati dalla caduta del prezzo medio nell’Rc auto e, nel vita, dal perdurante scenario di bassi tassi di interesse, con la relativa transizione a prodotti unit linked. Ma la ricetta per la crescita sembra ormai nota a tutti e passa attraverso l’innovazione, la capacità di elevare le sfide tecnologiche, la digitalizzazione e la revisione dei modelli di business. Un refrain che, a livello trasversale, dovrebbe essere applicato a tutti i settori dell’economia muovendosi su un requisito centrale: il rilancio della domanda. E qui torniamo al valore economico non solo del cittadino ma anche delle aziende. In un Paese sottoassicurato e sottoposto a minacce di cui lo Stato non può più farsi garante, è oggi fondamentale per le compagnie di assicurazione e per i canali distributivi, intermediari in primis, individuare il valore economico da tutelare, i rischi che corre, le soluzioni da offrire. L’Rc auto continuerà a essere probabilmente ancora per molto tempo la colonna portante del rapporto con i consumatori (e la principale attività del canale agenziale, che continua a contribuire per gran parte della raccolta premi del settore). Ma oggi serve guardare a quanti ancora non sono tutelati in caso di infortuni, incendi, catastrofi naturali, non autosufficienza e previdenza. L’esempio di Milano, che con la chiusura di Expo 2015 sembra essere rinata ponendosi come modello vincente per tutto il Paese, ci racconta che tutto è possibile e che siamo di fronte a un mondo che si sta muovendo alla ricerca di novità, qualità, creatività e sicurezze. In queste nuove prospettive il settore assicurativo può e deve inserirsi per dimostrare non solo la sua tenuta anche in epoche di turbolenza, ma soprattutto la sua capacità di contribuire allo sviluppo, agli investimenti e alla tranquillità di cittadini e mondo imprenditoriale. IL VALORE ECONOMICO DEL CITTADINO Maria Rosa Alaggio alaggio@insuranceconnect.it
  • 6. 4  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015 POSTE SI QUOTA IN BORSA Prezzo fissato a 6,75 euro per azione. Allo Stato 3,36 miliardi di euro Lo scorso 27 ottobre Poste Italiane, quarto player assi- curativo italiano per raccolta premi, si è quotata alla Bor- sa di Milano. Dall’Ipo (offerta pubblica iniziale) è emersa una valutazione pari a 8,8 miliardi di euro: gli ordini raccolti hanno superato di 3,3 volte la domanda. Si è trattato della quotazione europea più grande del 2015 con un prezzo fissato a 6,75 euro per azione. Al mercato retail e ai dipendenti è andato circa il 30%, mentre agli investitori istituzionali circa il 70%. L’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, ha parlato di “passaggio storico per il gruppo” e anche per il Paese “con l’auspicio che la quotazione possa essere l’inizio di una grande stagione di sviluppo e di cambia- mento”. L’apertura delle contrattazioni è stata caratte- rizzata da un’impennata pari al 2,3%, poi scesa all’1,6% (6,9 euro per azione) e il calo dello 0,38%, che ha azze- rato il rialzo. LE NUOVE LINEE GUIDA SULL’ANTIRICICLAGGIO In pubblica consultazione fino a gennaio due set di documenti emanati dall’Esa L’Esa, il comitato congiunto delle treAutorità di vigilanza europee (Eba, Eiopa ed Esma) ha lanciato una pubblica consultazione su due importanti set di linee guida dedi- cate all’antiriciclaggio e al contrasto del finanziamento del terrorismo. I documenti promuovono una visione comune e un approccio basato sul rischio (risk-based). Le Autorità di vigilanza terranno un’audizione presso la sede di Eba, a Londra, il 15 dicembre prossimo, mentre la pubblica consultazione si chiuderà il 22 gennaio 2016. Il primo set detta gli orientamenti dei supervisori e inte- gra gli obblighi già vigenti, mentre il secondo set è rivolto agli enti creditizi e alle istituzioni finanziarie e fornisce una guida sulle condizioni per il credito che i player do- vranno considerare nel valutare i rischi di antiriciclaggio e terrorismo. Le Autorità indicano come dovranno essere adeguate le misure di verifica della clientela a seguito del risk asses- sment eseguito sulle operazioni. L’INDUSTRY ASSICURATIVA È IL MOTORE DELLA RIPRESA ITALIANA Secondo il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, il settore è uscito rafforzato dalla crisi L’industry assicurativa italiana è uscita dal periodo di congiuntura economica negativa con una “forza patri- moniale intatta e con solidi conti economici”. Tradotto: il settore non ha risentito della crisi ed è un asset sui cui il Paese può contare per “riprendere un percorso di crescita”. È questo il bilancio tracciato dal presidente dell’Ania, Aldo Minucci, intervenuto nel corso del 17esi- mo Annual Assicurazioni del Sole 24 Ore, lo scorso 27 ottobre a Milano. Stando alle stime dell’Ania il risultato netto del settore, pari a quattro miliardi, è in lieve incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 (3,8 miliardi). Sono il 14,1% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso le so- cietà che mostrano un peggioramento dei risultati tec- nici nel ramo vita, a 1,7 miliardi di euro. Trend confer- mato anche nei rami danni con una riduzione del 13,7% del saldo tecnico che, al 30 giugno 2015, si attestava a 1,9 miliardi. Nel complesso, quindi, il risultato netto del settore è in lieve incremento. E in assenza di significa- tive modifiche nello scenario, evidenzia il numero uno dell’Ania, “si prevede un risultato ancora una volta lu- singhiero per il settore assicurativo”. BREVI ©posteitaliane.it
  • 7. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  5 LIGURIA ASSICURAZIONI INCORPORATA DA UNIPOLSAI L’operazione, approvata dal cda del 7 maggio, ha ricevuto l’ok dall’Ivass È arrivato il 14 ottobre il via libera dell’Ivass per la fu- sione in UnipolSai di Liguria e Liguria Vita. L’Autorità ha dato anche il placet per l’incorporazione di Europa tutela giudiziaria, Sai holding Italia, Systema compagnia di assicurazioni, UnipolSai real estate e UnipolSai servi- zi tecnologici. I progetti di fusione erano stati approvati dal consiglio di amministrazione di UnipolSai riunitosi lo scorso 7 maggio. Le fusioni avranno luogo in forma sem- plificata ai sensi di legge e di statuto e pertanto saranno approvate dal cda dell’incorporante con separate deli- berazioni. Liguria aveva chiuso il primo semestre dell’e- sercizio 2015 con un utile netto (pari a circa un milione di euro) in calo rispetto allo stesso periodo del 2014 (sei milioni), registrando anche un calo della raccolta (-25%), particolarmente marcato nel ramo Rc auto (-28%). AXA, UTILE DI GRUPPO A 76 MILIARDI DI EURO NEI NOVE MESI Risultato in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Il gruppo Axa ha chiuso i primi nove mesi del 2015 re- gistrando ricavi pari a 76 miliardi di euro, con un in- cremento del 9% sullo stesso periodo dell’anno scorso (a parità di cambi l’incremento è stato del 2%). Le buo- ne performance, spiega una nota del gruppo, sono sta- te sostenute dell’euro debole e da un progresso sia nei mercati maturi sia in quelli emergenti. La crescita del comparto vita si attesta all’1% su base omogenea, così come l’aumento dei ricavi dei rami danni, che benefi- cia di aumenti di prezzi e di maggiori vendite in Asia. Nell’asset management le vendite sono aumentate del 5%, sempre su base omogenea. SOLO IL 5% DELLE IMPRESE ASSICURATIVE È DIGITALE È quanto emerge da un’indagine di Celent e Oliver Wyman per conto di Rgi L’82% delle compagnie assicurative italiane ritiene che la digitalizzazione rappresenti un key driver per lo svi- luppo del business. Questo in teoria, perché nei fatti solo il 5% ne ha completato l’attuazione. È quanto emerge dalla ricerca condotta da Celent e Oliver Wyman, per Rgi. In particolare, mentre il 79% delle compagnie assi- curative è a conoscenza della necessità di fornire buoni prodotti a prezzi competitivi, valore importante per il 66% dei consumatori, si assiste a una forte sottovaluta- zione dell’importanza di fornire innovazioni di prodotto e applicazioni tecnologiche per l’uso dei servizi, con un gap tra la consapevolezza delle società (rispettivamente 29% e 25%) e le reali richieste dei clienti che ne ma- nifestano la rilevanza rispettivamente al 46% e al 44%. Infine, secondo i consumatori, la sicurezza finanziaria si colloca al primo posto tra le caratteristiche richieste a una compagnia, con il 69% di preferenze, seguita oltre che dai prezzi competitivi (66%) anche dal bisogno di un’offerta personalizzata (64%). GABRIEL BERNARDINO CONFERMATO A CAPO DI EIOPA Resterà alla guida dell’Autorità europea fino al 2021 Gabriel Bernardino è stato confermato a capo di Eiopa per altri cinque anni. Lo ha deciso il board of supervi- sor dell’Autorità europea delle assicurazioni e pensioni aziendali e professionali, che ha prorogato il mandato del presidente, Gabriel Bernardino, per altri cinque anni dal 2016 al 2021. La decisione è motivata sostanzial- mente dal voler dare continuità al buon lavoro fatto da Bernardino nello scorso quinquennio, in vista della pros- sima attuazione del regime di Solvency II. L’estensione Henri de Castries, presidente e ceo di Axa ©BenoitLiner
  • 8. 6  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015 del mandato di Gabriel Bernardino è soggetta a confer- ma da parte del Parlamento Europeo: cosa che, comun- que, è più che una formalità. RC AUTO, È PARTITA L’ERA SENZA TAGLIANDO Ania e Ivass ricordano ai consumatori l’obbligatorietà di avere con sé il certificato di assicurazione Finisce un’epoca, se ne apre una nuova. Quella della dematerializzazione, dell’archivio integrato antifrode e della lotta senza quartiere all’evasione dell’obbligo di as- sicurare la propria autovettura. Da domenica 18 ottobre è finito l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza dell’auto perché il controllo della copertu- ra sarà effettuato attraverso la verifica della targa. Per l’occasione, Ania e Ivass si sono rivolte ai consumatori per spiegare quali saranno i principali cambiamenti di questa nuova fase. L’Ania ha ricordato che la copertura assicurativa potrà essere verificata anche attraverso i dispositivi di rileva- zione a distanza (autovelox, tutor, Telepass e telecamere Ztl) non appena sarà approvata la norma che li omolo- gherà anche per il controllo della Rc auto; mentre l’Ivass ha sottolineato che per gli automobilisti resta l’obbligo, previsto dall’articolo 180 del Codice della strada, di tene- re a bordo del veicolo il certificato di assicurazione, ossia il documento che attesta la regolarità della copertura. PRENDE VITA LA FEDERAZIONE DEI GAA UNIPOLSAI La Fau è nata il 28 ottobre a Bologna: ne faranno parte Aau, Gaan, Gal e GaSai Lo scorso 28 ottobre a Bologna, è stata costituita la Fau, la federazione delle rappresentanze degli agenti Uni- polSai. A sottoscrivere il patto, quattro degli otto gruppi agenti che fanno riferimento alla compagnia guidata da Carlo Cimbri: l’associazione agenti UnipolSai (Aau), il gruppo agenti Navale (Gaan), il gruppo agenti Liguria (Gal) e il gruppo agenti Sai (GaSai). Entro il 31 dicembre 2017 i gruppi aderenti decideranno se dar vita a una costituente per un’unica entità o proseguire nell’espe- rienza federativa, hanno affermato gli intermediari in una nota congiunta. Fau nasce aperta a ogni soluzione “che permetta di costituire nel minor tempo possibile un’unica rappresentanza di tutti gli agenti UnipolSai”. Ai presidenti Jean-François Mossino (GaSai), Roberto Pietramala (Gaan), Fabrizio Rossi (Gal) ed Enzo Sivori (Aau) il compito di sviluppare fondamenti e obiettivi del- la federazione. AGENTI AUGUSTA, ENTRO IL 2016 LA FUSIONE CON IL GAA GENERALI La mozione è stata approvata nel congresso del 20 ottobre a Bologna Il congresso del gruppo agenti Augusta, svoltosi mar- tedì 20 ottobre a Bologna, si è concluso con l’approva- zione a larghissima maggioranza di una mozione che ha sancito la volontà di procedere, entro il 2016, con l’in- tegrazione con il gruppo agenti Generali. La mozione, presentata dal presidente del gruppo, Federico Serrao, è stata l’unica in discussione e ha rappresentato il cor- po centrale dell’assemblea. Il congresso è stato anche l’occasione per fare il punto sullo stato di integrazione di Augusta in Generali Italia, al termine di due anni e mezzo che hanno visto il gruppo agenti estremamente attivo e partecipativo. L’integrazione del marchio Augu- sta, e dei suoi agenti, nel progetto Generali Italia è stata la prima a giungere a compimento, con un roll out ormai completo di tutte le agenzie. BREVI Il direttivo del Gaa Augusta con il management di Generali Italia
  • 9. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  7 TANTE ALTRE NEWS SU INSURANCETRADE.IT Usa il qr code per accedere alla homepage e iniziare a navigare Sul portale www.insurancetrade.it è possibile trovare tante altre news riguardanti il mercato, le compagnie, la distribuzione, la normativa e tutte le novità legate al settore assicurativo. Le notizie della sezione Brevi sono inoltre appro- fondite on line sul sito. Collegati con smartpho- ne o tablet per accedere alla homepage, dalla quale puoi navigare liberamente. Nel mese di ottobre i contenuti più visti sul sito sono stati: la news Rc auto: la fine di un’epoca; l’articolo di resoconto del convegno di Insurance Connect sull’intermediazione, Intermediari nell’era del- la selezione; l’articolo Quale welfare possiamo permetterci?; la news Rc auto, il Tar del Lazio dà ragione alle compagnie; la news, Citylife, Generali presenta il logo per la sua torre. Puoi anche registrarti gratuitamente e scegliere di ricevere nella email ogni giorno il quotidiano di settore Insurance Daily e la newsletter setti- manale. Insurancetrade.it non è solo un sito di informazione, ma una vera e propria communi- ty, presente sui principali social network, come Facebook, Twitter e LinkedIn.
  • 10. 8  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015 COSA CAMBIA con IL CONTRASSEGNO ELETTRONICO di ANNATERESA MEMOLA e ANNASTELLA MINNAJA D’Argenio Polizzi e Associati Studio Legale Dopo tanto parlare, nelle scorse settimane si è realiz- zato l’addio al contrassegno dell’assicurazione in materia di Rc auto. Dal 18 ottobre non vi è più l’obbligo di esporre sul parabrezza della propria auto il tagliando cartaceo a tutti familiare, che indicava che il veicolo fosse assicu- rato. Diverse le finalità sot- tese a un cambiamento che, se all’apparenza si limita a sostituire la car- ta con banche dati che consentiranno il control- lo dei veicoli in base alla targa, avrà in realtà un impatto ben più signi- ficativo sulle dinamiche del mondo assicurativo. Si tratta innanzitutto di una disciplina che è og- getto del dm 110/2013, NORMATIVA L’eliminazione del tagliando cartaceo avrà un impatto significativo sulle dinamiche del settore assicurativo, richiamando le compagnie alla massima attenzione nel garantire un puntuale aggiornamento delle banche dati. Per gli intermediari resta il rischio di indebolimento dell’interazione con il cliente emanato in attuazione dell’articolo 31 del dl Liberalizzazioni 1/2012. Siamo quindi in presen- za di un ulteriore passo verso la progressiva de- materializzazione, che ha già interessato l’atte- stato di rischio con il re- golamento Ivass 9/2015. Questa misura dovreb- be rappresentare altresì un importante contri- buto alla lotta alle frodi assicurative, che in base ai dati diffusi da Ania si attestano su cifre allar- manti. Per meglio comprende- re la portata della novità ci si consenta un bre- ve cenno alla storia del contrassegno. La prima legge in cui si riscontrava la presenza dell’obbligo di espor- re il contrassegno sul veicolo è la 990/1969 (Assicurazione obbliga- toria della responsabili- tà civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti) la quale all’articolo 7, Contrassegno e certi- ficato di assicurazione prevedeva l’obbligo di applicare sul veicolo il contrassegno, che l’as- sicuratore era tenuto a consegnare all’assicura- to, con indicazione della sua firma, del numero della targa di ricono- scimento, nonché della scadenza del periodo di assicurazione. Tale leg- ge è stata successiva- mente abrogata dall’art. 354 del d. lgs 209/2005 o Codice delle assicura- zioni private (Cap). At- tualmente la disciplina del contrassegno è det- tata dall’articolo 127 del Cap, nonché dal rego- ©ChristianMüller-Fotolia.com
  • 11. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  9 lamento Isvap 13/2008 che ne definisce le ca- ratteristiche e le mo- dalità di rilascio, anche se, naturalmente, tali disposizioni si dovranno leggere d’ora in avanti considerando le novità. Più incisività contro le frodi Come si anticipava, si è oggi giunti all’attuazio- ne delle misure previste dall’articolo 3 del dm 110/2013 che preannun- ciano cambiamenti an- che in termini di merca- to assicurativo nel ramo Rc auto, in parte ridise- gnando i ruoli rispettiva- mente delle compagnie e degli intermediari. Dapprima, le novità per- mettono di evidenziare un ruolo di maggiore evidenza delle imprese di assicurazione nella lotta alle frodi assicu- rative, in sinergia con le Forze dell’ordine e la Motorizzazione civile. Le compagnie assicu- rative avranno l’obbligo di inserire in un’unica banca dati elettronica, creata ad hoc dalla Mo- torizzazione civile, tutte le informazioni riportate negli attestati di rischio. Conseguentemente, l’u- nico strumento di iden- tificazione e accerta- mento anti frode sarà realizzato mediante la lettura della targa. In tal senso, alcune tra le principali compagnie stanno già predispo- nendo strumenti infor- matici, quali ad esempio App o database con- sultabili pubblicamente, fatti salvi i profili di tute- la della privacy, che con- sentiranno di conoscere esattamente e in tempo reale chi è in regola con l’assicurazione Rc auto e chi no. Progressiva riduzione del contatto diretto con il cliente Questa attività, mera- mente digitale, se ini- zialmente potrebbe cre- are problemi puramente tecnici nell’inserimento dei dati, di contro, con- sente di costituire un bacino informatico con tutte le informazioni su- gli assicurati, riducendo di gran lunga il rischio di smarrimento dei docu- menti cartacei. L’opera di creazione delle ban- che dati vede coinvolte sia le compagnie sia gli intermediari che colla- boreranno alla trasmis- sione delle informazioni. Quali saranno quindi i principali esiti delle no- vità in termini di rappor- to tra gli assicurati e gli intermediari? Nonostante non vi sia alcuna intenzione escludente nei confron- ti degli intermediari, è evidente che a farne le spese potrebbe essere l’interazione con gli assi- curati. E ciò, soprattutto nel ramo Rc auto, che ri- spetto ad altri consente, per numeri e obbligato- rietà, una diffusione ca- pillare dei contratti. Per effetto delle modi- fiche, si andrà presumi- bilmente incontro a una progressiva riduzione del contatto diretto, personalizzato e a volte confidenziale tra inter- mediari assicurativi e clienti. Nuove frontiere di azione per gli intermediari Sarà quindi necessario per gli intermediari raf- forzare con altri mezzi e iniziative la relazione con il cliente, per non perderla del tutto in una sorta di smateria- lizzazione del rapporto. Ci si chiede di indicare, anche sotto il profilo giuridico quali possano essere i possibili nuovi strumenti di contatto: senz’altro una prima risposta è quella di po- tenziare quei canali che l’attuale normativa of- fre, anche sfruttando i profili di innovazione che l’odierno contesto operativo valorizza in seguito all’entrata in vi- gore del regolamento Ivass n. 8/2015. Sarà quindi possibile fa- vorire il consolidamento dell’incontro con il clien- te, ad esempio, in occa- sione dell’offerta delle informazioni relative alla comunicazione di cui all’articolo 3 del rego- lamento Isvap 4/2006, in cui, l’intermediario, concordandolo con le imprese, potrebbe va- lorizzare gli aspetti re- lazionali nel contesto delle indicazioni relative al rinnovo della garanzia (fornite appunto non direttamente ma per il tramite di intermediari). In aggiunta, compito dell’intermediario che intende puntare sulla fi- delizzazione del cliente potrebbe essere quello di instaurare relazioni sempre più orientate alla specializzazione della consulenza e del servi- zio forniti secondo i più recenti trend oggetto del nuovo atteso testo della direttiva europea Idd (ad esempio trami- te l’offerta di occasioni di approfondimento/ formazione assicurativa del cliente, realizzate dall’intermediario con newsletter o eventi ad hoc, e/o rendendo l’a- genzia un luogo sempre più di incontro anche in una prospettiva social). ©sutichak-Fotolia.com
  • 12. 10  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015 Nell’adempimento del man- dato peritale indicato nelle polizze vi è sempre l’indi- viduazione della causa del sinistro. Nella risposta a tale punto bisogna porre la giusta attenzione, per quanto non sempre sia possibile dare una risposta certa. A volte esistono difficoltà oggettive di individuazione sul luogo di sinistro, ma più spesso dipende l’approccio con cui tale causa viene ri- cercata. Gli eventi dannosi traggono origine da un insieme di fatto- ri e concomitanze che concorrono parimenti all’accadimento del sini- stro e dei quali, nell’am- bito delle operazioni peritali, non sempre si tiene conto. Riferendoci al mondo sportivo, è come limi- tarsi ad affermare che la palla entra in porta perché il portiere non PERITI CAUSE e CONCAUSE di MAURIZIO TRAVAGLINIconsigliere di Aipai è riuscito a parare, tra- scurando invece la cir- costanza che la stessa palla, per andare in goal, ha attraversato tutto il campo da calcio e supe- rato il resto della squa- dra. L’atteggiamento cor- retto nella ricerca della causa è quello di segui- re un approccio di siste- ma che analizzi evento e contesto in tutte le sue componenti. L’allineamento di falle latenti La questione può esse- re rappresentata grafi- camente richiamando lo Swiss cheese model (vedi figura 1), normal- mente utilizzato in am- bito aeronautico con fi- nalità di prevenzione. Questo modello descri- ve un evento dannoso come la conseguenza Le operazioni peritali non sempre tengono conto, nell’individuare le origini di un evento dannoso, di fattori e concomitanze di diverse origini che contribuiscono all’accadimento del sinistro. Per evitare valutazioni sommarie, è indispensabile adottare un sistema di analisi focalizzato sui fatti e sul contesto in tutte le sue componenti “a trajectory of accident opportunity” Figura 1
  • 13. INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015  11 del verificarsi contem- poraneo di una serie di circostanze. Queste consistono in carenze (falle) del sistema di di- fesa posto a protezione e salvaguardia di perso- ne e/o cose esposte a un qualche rischio. L’ac- cident si verifica quan- do le falle latenti inevita- bilmente presenti sulle barriere del sistema di protezione si attivano, allineandosi, rendendo il sistema difensivo inef- ficace e non in grado di opporre alcuna resi- stenza (protezione) al verificarsi del danno. Tale modello può essere adattato a ogni caso in esame, e in particolare ai danni di una certa ri- levanza. Le barriere poste a dife- sa sono individuabili nei vari sistemi di preven- zione e protezione, uniti a condotte comporta- mentali e normative. Come falle, le realizza- zioni di sistemi non a re- gola d’arte, l’omissione di alcuni adempimenti e il comportamento irre- sponsabile delle perso- ne (fattore umano). A titolo di esempio, in caso di eventi alluvio- nali si potrebbero indi- viduare come falle una pianificazione del suolo inadeguata, una rete fognaria sottodimen- sionata, l’aumentata im- permeabilizzazione del suolo, la mancata ma- nutenzione. Nel caso di fenomeno elettrico, la mancanza e/o obsolescenza del- le protezioni, il sotto- dimensionamento dei cavi, l’utilizzo di ciabatte e prese multiple. Individuare le responsabilità L’approccio sopra de- scritto nasce, come det- to, a fini preventivi per la realizzazione di bar- riere sempre più efficaci nel contesto (rischio) in esame. L’analisi sistemica dell’e- vento, come sintetizza- ta dallo Swiss cheese model, andrebbe effet- tuata anche in sede di perizia, ricostruendo a ritroso la dinamica del sinistro, per l’individua- zione di cause e con- cause. La comprensione a fondo dell’evento per- mette oltre alla verifica dell’esistenza e opera- tività della garanzia di polizza, anche l’indivi- duazione delle respon- sabilità coinvolte, che in certi casi potrebbero mettere in discussione l’accidentalità dell’even- to stesso.
  • 14. 12  INSURANCE REVIEW, NOVEMBRE 2015 PREVIDENZA La moderna teoria di porta- foglio ci aiuta a capire come investire, cioè come allocare le risorse finanziarie tra asset diversi tra di loro, in modo da ottenere il rapporto desiderato tra rischio e rendimento. Tut- tavia, per un fondo pensione negoziale è molto importante riflettere su che cosa mette- re in portafoglio, proprio per adempiere completamente alla propria funzione. Siamo soliti ritenere che il compito di chi gestisce il risparmio sia quello di assicurare l’integrità del capitale nel tempo, cioè difendendolo dal pro- cesso inflattivo, facen- dolo poi crescere anche in termini reali grazie a buoni frutti, come sono gli interessi, i dividendi e i capital gain. In questa ot- tica, però, il risparmio ap- pare come qualcosa che si è già costituito, cioè come uno stock, che va difeso e fatto fruttare. Per un fondo pensione, invece, il risparmio è es- senzialmente un flusso, visto che è il risultato di un piano di accumu- lo progressivo che può interrompersi qualora l’iscritto resti disoccupa- to. Questa constatazio- ne spiega perché i fondi pensione debbano atte- nersi a una prospettiva duplice, anche nella sele- zione degli investimenti; perché come missione principale hanno quel- la di sostenere il futuro pensionistico degli iscrit- ti, ma in subordine de- vono favorire il presente dell’economia reale che dà lavoro agli iscritti, affinché possano con- tinuare ad accantonare risparmio previdenziale. È questa seconda pro- spettiva che deve essere considerata nel decidere PERCHÉ INVESTIREnella CRESCITA di MICHELE TRONCONIpresidente di Assofondipensione Le necessità dell’economia, in cui vivono iscritti e lavoratori, impongono alla gestione dei fondi pensione di temperare un approccio troppo prudente. Individuare cosa e come investire significa oggi sapere osare di più, cogliendo tutte le opportunità di una fase che chiede sostegno allo sviluppo che cosa mettere in por- tafoglio; perché gli inve- stimenti non sono mai neutri, come sembra ac- quisito anche tra i cultori della sostenibilità e degli standard etici; non basta valutarli in base al rendi- mento atteso ma biso- gna considerare anche l’effetto propulsivo che la scelta d’investimento produce da subito sul si- stema economico. No alle politiche neutrali Per semplificare basta un esempio. Negli anni settanta un Fondo pen- sione britannico investì in quadri e in oggetti d’arte, puntando sull’aumen- to delle loro quotazioni, cosa che puntualmente avvenne. Si trattò, però, del tipo di investimento che un fondo pensione dovrebbe evitare. Per- ché, anche se frutta, non getta seme; non fa cir- colare i redditi. Si pensi, se invece di comprare dei quadri si fosse finan- ziata l’edificazione di un museo dove quei quadri avrebbero potuto esser visti da tutti; si pensi al lavoro che sarebbe stato necessario per realizzare l’opera e a come i costi sostenuti si sarebbero trasformati in ricavi per fornitori e salari per i la- voratori, alimentando i consumi, con il loro tipi- co effetto moltiplicativo. Non solo gli investimen- ti non sono mai neutri,