Versione aggiornata ad Aprile 2013 dell'Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane pubblicata per la prima volta a Novembre 2012 - Report basato su un'indagine online portata avanti nel mese di novembre 2012 a cui hanno partecipato 12 piattaforme di crowdfunding italiane. Sono stati aggiunti alcuni dati relativi alle nuove piattaforme nate sul territorio italiano fino al 10-04-13. Di Daniela Castrataro (twintangibles) e Ivana Pais (Università Cattolica), con il sostegno della Italian Crowdfunding Network
**Errata corrige: questo report annulla e sostituisce quello caricato in data 22 ottobre , che conteneva un errore nel valore medio dei progetti (p. 15). Ringraziamo Carlo Vitali per la segnalazione.**
Versione aggiornata dell'Analisi delle Piattaforme Italiane di Crowdfunding di Daniela Castrataro (twintangibles) e Ivana Pais (Università Cattolica), socie fondatrici della Italian Crowdfunding Network. Grafica a cura di Imke Bähr (nois3lab)
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane - Report basato su un'indagine online portata avanti nel mese di novembre 2012 a cui hanno partecipato 12 piattaforme di crowdfunding italiane. Di Daniela Castrataro e Ivana Pais
**Errata corrige: questo report annulla e sostituisce quello caricato in data 22 ottobre , che conteneva un errore nel valore medio dei progetti (p. 15). Ringraziamo Carlo Vitali per la segnalazione.**
Versione aggiornata dell'Analisi delle Piattaforme Italiane di Crowdfunding di Daniela Castrataro (twintangibles) e Ivana Pais (Università Cattolica), socie fondatrici della Italian Crowdfunding Network. Grafica a cura di Imke Bähr (nois3lab)
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane - Report basato su un'indagine online portata avanti nel mese di novembre 2012 a cui hanno partecipato 12 piattaforme di crowdfunding italiane. Di Daniela Castrataro e Ivana Pais
Questo ebook è stato realizzato da Daniela Castrataro & Tim Wright di www.twintangibles.co.uk, Imke Bähr e Carlo Frinolli di www.nois3lab.it .
I contenuti sono il risultato delle ricerche fatte per "crowdfuture - The Future of Crowdfunding" prima conferenza italiana dedicata interamente al crowdfunding che si è tenuto il 27 ottobre a Roma.
Ringraziamo le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’ebook con interventi, suggerimenti e feedback in particolare Dan Marom, Jason Best, Ciro Continisio, Alessio Barollo, Linda Comerlati, Daniele Ferrari, Ivana Pais.
Ecco la rassegna stampa sulla seconda edizione di Crowdfuture 2013, tenutasi a ottobre a Roma. La conferenza che si è occupata di crowdfunding in tutti i suoi aspetti. Buona lettura, intanto ci prepariamo per la terza. Stay tuned!
Proceedings della track Aspetti giuridici del crowdfunding - Dalla conferenza Crowdfuture - The Future of crowdfunding, Roma 19 Ottobre 2013.
Introduzione di Gian Domenico Mosco, Ordinario di Diritto Commerciale Luiss G. Carli
"La nuova regolamentazione dell’Equity Crowdfunding"
Contributi:
1) Roberta Mangione (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
2) Casimiro Antonio Nigro (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto societario
3) Claudio Di Falco (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) - Tecniche di protezione dei crowdfunders (investitori non professionali): limiti e prospettive di tag-along e diritto di recesso
3) Alessandro Portolano (Chiomenti Studio Legale) - Le regole di condotta applicabili a banche e imprese di investimento nell’ambito della disciplina in tema di Equity Crowdfunding
- Tavola rotonda: Equity Crowdfunding, effettiva opportunità di patrimonializzazione per le imprese?
1) Francesca Brunori (Confindustria) - Piccole imprese e mercato dei capitali. L’opportunità del Crowdfunding
Luca Enriques (LUISS) - La disciplina italiana uccide il Crowdfunding nella culla?
Leonardo Frigiolini (UNICASIM/UNICASEED) - Il ruolo delle SIM e l’importanza di un unico sostegno multidisciplinare allo startupper
Salvatore Rizzo (Banca Interprovinciale Modena) - Equity Crowdfunding: i possibili rischi di compliance per gli intermediari
Martina Tambucci (CONSOB) - Il ruolo degli intermediari tradizionali e degli investitori professionali nell'Equity Crowdfunding
Crowdfunding: un nuovo modo per finanziare idee e progettiSimone Moriconi
Il successo di una campagna di raccolta fondi per un progetto risiede su due elementi: realismo e cura. Il realismo nel definire gli obiettivi da raggiungere, e la cura nel raccontare una storia agli altri.
Daniele Ferrari - Il crowdfunding come modalità di finanziamento per startupEmiliaRomagnaStartUp
L'intervento di Daniele Ferrari intitolato "Il crowdfunding come modalità di finanziamento per startup" all'evento Westarter International by Simpler [Bologna, 20 marzo 2014]
crowdfuture sta tornando!
Nell’intento costante di restare un evento che guarda al futuro, la seconda edizione del più grande evento sul crowdfunding in Italia focalizzerà la propria attenzione sulle tendenze più attuali del mercato e analizzerà i singoli aspetti seguendo delle track tematiche di European Regulation, Legal Aspects, Gamification, Civic Crowdfunding e Open Source e Crowdfunding.
Evoluzione Crowdfunding in Italia. L'equity come strumento di finanziamento p...Francesco Baldoni
COFATTORI PER LA NASCITA
DEFINIZIONE
TIPOLOGIE DI CROWDFUNDING
TREND MONDIALE
SITUAZIONE UE Equity
SITUAZIONE ITALIA Equity
ATTORI DELLA FILIERA
IL PROCESSO DI INVESTIMENTO
PRESENTAZIONE DELLE 19 PIATTAFORME ECF
OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE (STARTUP E PMI INNOVATIVE)
Crowdfunding per gli Enti Locali. Un nuovo strumento di fundraisingFrancesco Pirri
Tesi di laurea magistrale su "Crowdfunding e Pubblica Amministrazione". Come si potrebbe applicare nella pratica questo strumento di finanziamento: casi studio e proposte concrete. Se scaricate l'elaborato vi prego di twittarlo o condividerlo su Facebook. La condivisione è importante.
@francesco_pirri
Versione aggiornata del report sul mercato italiano del crowdfunding di Ivana Pais e Daniela Castrataro (Italian Crowdfunding Network), presentato in occasione di Crowdfuture 2013 - Il report completo è consultabile qui: http://www.slideshare.net/italiancrowdfunding/analisi-delle-piattaforme-italiane-di-crowdfunding-ottobre-2013 - Grafica a cura di Imke Bähr (nois3lab)
*Equity-based Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
Roberta Mangione [LUISS Guido Carli]
*Equity-based Crowdfunding e diritto
societario
Casimiro A. Nigro [LUISS Guido Carli]
Questo ebook è stato realizzato da Daniela Castrataro & Tim Wright di www.twintangibles.co.uk, Imke Bähr e Carlo Frinolli di www.nois3lab.it .
I contenuti sono il risultato delle ricerche fatte per "crowdfuture - The Future of Crowdfunding" prima conferenza italiana dedicata interamente al crowdfunding che si è tenuto il 27 ottobre a Roma.
Ringraziamo le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’ebook con interventi, suggerimenti e feedback in particolare Dan Marom, Jason Best, Ciro Continisio, Alessio Barollo, Linda Comerlati, Daniele Ferrari, Ivana Pais.
Ecco la rassegna stampa sulla seconda edizione di Crowdfuture 2013, tenutasi a ottobre a Roma. La conferenza che si è occupata di crowdfunding in tutti i suoi aspetti. Buona lettura, intanto ci prepariamo per la terza. Stay tuned!
Proceedings della track Aspetti giuridici del crowdfunding - Dalla conferenza Crowdfuture - The Future of crowdfunding, Roma 19 Ottobre 2013.
Introduzione di Gian Domenico Mosco, Ordinario di Diritto Commerciale Luiss G. Carli
"La nuova regolamentazione dell’Equity Crowdfunding"
Contributi:
1) Roberta Mangione (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
2) Casimiro Antonio Nigro (LUISS) Equity Crowdfunding e diritto societario
3) Claudio Di Falco (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) - Tecniche di protezione dei crowdfunders (investitori non professionali): limiti e prospettive di tag-along e diritto di recesso
3) Alessandro Portolano (Chiomenti Studio Legale) - Le regole di condotta applicabili a banche e imprese di investimento nell’ambito della disciplina in tema di Equity Crowdfunding
- Tavola rotonda: Equity Crowdfunding, effettiva opportunità di patrimonializzazione per le imprese?
1) Francesca Brunori (Confindustria) - Piccole imprese e mercato dei capitali. L’opportunità del Crowdfunding
Luca Enriques (LUISS) - La disciplina italiana uccide il Crowdfunding nella culla?
Leonardo Frigiolini (UNICASIM/UNICASEED) - Il ruolo delle SIM e l’importanza di un unico sostegno multidisciplinare allo startupper
Salvatore Rizzo (Banca Interprovinciale Modena) - Equity Crowdfunding: i possibili rischi di compliance per gli intermediari
Martina Tambucci (CONSOB) - Il ruolo degli intermediari tradizionali e degli investitori professionali nell'Equity Crowdfunding
Crowdfunding: un nuovo modo per finanziare idee e progettiSimone Moriconi
Il successo di una campagna di raccolta fondi per un progetto risiede su due elementi: realismo e cura. Il realismo nel definire gli obiettivi da raggiungere, e la cura nel raccontare una storia agli altri.
Daniele Ferrari - Il crowdfunding come modalità di finanziamento per startupEmiliaRomagnaStartUp
L'intervento di Daniele Ferrari intitolato "Il crowdfunding come modalità di finanziamento per startup" all'evento Westarter International by Simpler [Bologna, 20 marzo 2014]
crowdfuture sta tornando!
Nell’intento costante di restare un evento che guarda al futuro, la seconda edizione del più grande evento sul crowdfunding in Italia focalizzerà la propria attenzione sulle tendenze più attuali del mercato e analizzerà i singoli aspetti seguendo delle track tematiche di European Regulation, Legal Aspects, Gamification, Civic Crowdfunding e Open Source e Crowdfunding.
Evoluzione Crowdfunding in Italia. L'equity come strumento di finanziamento p...Francesco Baldoni
COFATTORI PER LA NASCITA
DEFINIZIONE
TIPOLOGIE DI CROWDFUNDING
TREND MONDIALE
SITUAZIONE UE Equity
SITUAZIONE ITALIA Equity
ATTORI DELLA FILIERA
IL PROCESSO DI INVESTIMENTO
PRESENTAZIONE DELLE 19 PIATTAFORME ECF
OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE (STARTUP E PMI INNOVATIVE)
Crowdfunding per gli Enti Locali. Un nuovo strumento di fundraisingFrancesco Pirri
Tesi di laurea magistrale su "Crowdfunding e Pubblica Amministrazione". Come si potrebbe applicare nella pratica questo strumento di finanziamento: casi studio e proposte concrete. Se scaricate l'elaborato vi prego di twittarlo o condividerlo su Facebook. La condivisione è importante.
@francesco_pirri
Versione aggiornata del report sul mercato italiano del crowdfunding di Ivana Pais e Daniela Castrataro (Italian Crowdfunding Network), presentato in occasione di Crowdfuture 2013 - Il report completo è consultabile qui: http://www.slideshare.net/italiancrowdfunding/analisi-delle-piattaforme-italiane-di-crowdfunding-ottobre-2013 - Grafica a cura di Imke Bähr (nois3lab)
*Equity-based Crowdfunding e diritto dell’intermediazione finanziaria
Roberta Mangione [LUISS Guido Carli]
*Equity-based Crowdfunding e diritto
societario
Casimiro A. Nigro [LUISS Guido Carli]
Perché questa guida?
Questa pubblicazione vuole offrire alle ONP la possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità che offre uno strumento di crowdfunding etico e local quale è Eticarim.it.
Non è una guida operativa all’inserimento dei progetti, è molto di più.
Seguendo i consigli presenti in questa guida sarà più semplice raggiungere il budget di raccolta e realizzare gli obiettivi prefissati.
Eticarim darà supporto e tutoraggio prima, durante e dopo tutte le fasi del percorso progettuale, ma il lavoro più importante dovranno farlo proprio le ONP.
Inoltre l’obiettivo è quello di rendere quanto prima operativa l’organizzazione che voglia lanciarsi in questa meravigliosa esperienza, che può servire, oltre che alla raccolta fondi, a rendere la stessa ONP più determinata, presente sul territorio e sicura dei propri mezzi, rendendosi quindi molto più efficiente ed efficace.
Tutto questo darà la possibilità di creare una solida – e quanto mai necessaria – cultura del fare bene il bene.
Consigliamo la lettura di questa guida prima di proporre un progetto, per far sì che le eventuali lacune organizzative o pratiche gestionali, emergano e vengano corrette anzitempo.
(versione 25 luglio 2016)
Questa è una presentazione di 15 slides sul tema del Crowdfunding e i suoi differenti modelli. Questo PPT è stato realizzato come materiale di supporto ad una lezione facente parte del corso "Creazione d'impresa e imprenditorialità minore" tenuta presso l'Università di Roma Tor Vergata.
This is a 15-slide presentation about Crowdfunding and the different models to do it. This PPT was made as a teaching support material for a lecture within the course "Creation of New Ventures and entrepreneurship" held at the University of Rome Tor Vergata, A.A. 2014/2015.
Presentazione per il corso "Strumenti e applicazioni del web"
Corso di laurea magistrale: Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università Milano-Bicocca
Strumenti per le StartUp: Business Model, Business Plan, CrowdfundingStudio Dino Salamanna
Consigli, idee e suggerimenti per partire al meglio con la propria startup: trasformare l'idea in progetto con il Business Model e il Business Plan, trovare i fondi per realizzarla con il Crwodfunding.
Il crowdfunding come strumento di finanziamento delle nuove impreseAndrea Natale
Il crowdfunding è uno strumento di finanziamento per startup, piccole imprese e progetti innovativi che sta in questi anni si sta affermando anche grazie all'interesse di imprenditori, pubblico e policy maker.
In questa tesi si parte dall'analisi dell'importanza delle startup innovative e dai problemi riscontrati nella raccolta di capitali per analizzare i diversi modelli di crowdfunding e le sue prospettive di applicazione.
Regulating Crowdfunding Key Considerations - Tim Wright Deep Impact India Con...twintangibles
Regulating Crowdfunding Key Considerations
Slides used by Tim Wright of twintangibles at the Deep Impact India in Hyderabad 2015 - India's First National Crowdfunding Conference. Explores approaches to regulation of crowdfunding and the short comings of the current approaches
In occasione della presentazione del Bilancio Sociale Banca Carim 2015, con la partecipazione di TIM WithYouWeDo in Tour Martedì 24 maggio 2016, ore 10.30 a Rimini, Palazzo Agolanti, Via Gambalunga 29.
Il 4.12.2013 a Pescara si è svolto un convegno sul Crowdfunding, organizzato dal Comune su iniziativa dell'Assessore all'Innovazione Tecnologica Eugenio Seccia. Tra gli altri hanno partecipato all'organizzazione l'Università di Pescara, la rete d'imprese Digital Borgo, l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati. Il convegno è stato moderato dal Prof. Francesco De Luca.
Crowd Advisors - Crowdfunding per marketing e fund raisingFabio Allegreni
Il crowdfunding è una forma di finanziamento alternativo che consente di raccogliere fondi per sviluppare il proprio progetto imprenditoriale, ma anche di attivare un nuovo canale di marketing, innovativo ed efficace.
Crowd Advisors è un servizio offerto da un network di professionisti italiani focalizzati sul crowdfunding in grado di fornire un supporto consulenziale di alto livello sia per la progettazione e l'esecuzione di campagne nazionali e internazionali che per l'utilizzo del crowdfunding come strumento di marketing:
1. Campagne di crowdfunding: progettazione e gestione delle campagne di crowdfunding
2. International crowdfunding: assistenza per progettare ed eseguire campagne su piattaforme internazionali
3. Marketing: consulenza strategica per l’utilizzo del crowdfunding come strumento di marketing
4. Piattaforme: consulenza alle piattaforme su processi e comunicazione
Comunicazione turistica per un territorio in provincia di BergamoFabio Allegreni
Digital Media Partner, sostenuta dallo IAT di Bergamo e dalla ProLoco di Martinengo, ha concepito e implementato un sistema per lo sviluppo turistico del territorio della bassa bergamasca orientale (20 comuni), basato sui mezzi e le potenzialità dei media digitali.
La soluzione comporta la creazione e gestione di un sistema digitale di comunicazione (web + social network a livelo locale e territoriale) per:
Promuovere il territorio presso i potenziali turisti italiani e stranieri
Coinvolgere gli abitanti
Favorire la diffusione di una cultura dell’accoglienza turistica
Favorire le sinergie con gli altri territori della provincia di Bergamo
Il modello è inoltre concepito per avere un basso costo di set up (<3000€) e per poterne autofinanziare la gestione e il mantenimento
Introduzione agli strumenti di web marketing per chi non è ancora... un esperto.
Un tentativo di fare un po' d'ordine nella moltitudine di nuove informazioni e stimoli che bombardano ogni giorno addetti e non addetti.
Come e perché investire in equity crowdfundingFabio Allegreni
Investire in società ad alto potenziale di crescita è una grande opportunità che, finora, è stata riservata a business angels professionali e venture capitalist. Con l'equity crowdfunding chiunque può investire.
Ma quali sono i rischi e i benefici?
E qual è il profilo ideale dell'investitore, specialmente in Italia?
Esiste un mercato potenziale in Italia e quanto è grande?
Clelia Consulting per le imprese presenta il servizio I.A.R. Interagire SupportAre CresceRe.
In questo numero "Come orientarsi per fare business, la guida per le imprese."
Milano Sharing City: tra smart e social le sfide della città metropolitanaFPA
Come si fa un territorio collaborativo? Cosa implica adottare gli occhiali dell'economia collaborativa per un città metropolitana come Milano? Tra piani di smart city e importanti risultati raggiunti, Renato Galliano presenta lo state dell'arte e soprattuto i nuovi ambiti di lavoro e le nuove sfide per Milano Sharing City, il 28 maggio a FPA 2015.
La challenge di Illimity era innovare con nuove features l'app mobile .Illimity è una banca basata sulla community, ed in quanto tale fondata sugli utenti. Ed abbiamo pensato che in quanto tale dovesse dare l’opportunità, come nelle comunità offline, di supportarsi a vicenda. Quindi abbiamo pensato di rendere partecipe la community, e dare attraverso il crowdfunding, l’opportunità ad i correntisti di poter caricare la propria idea in una sezione dell’app, dove attraverso contenuti multimediali è possibile mostrare il proprio progetto e farsi supportare dalla community. Ed infine la banca potrà, se riterrà opportuno, potrà finanziare l’idea dei propri correntisti. La competizione si è conclusa con la presentazione finale durante la quale ho esposto il pitch alla giuria di Illimity nel main stage di Campus Party, finendo sul primo gradino del podio.
La challenge di Illimity era innovare con nuove features l'app mobile .Illimity è una banca basata sulla community, ed in quanto tale fondata sugli utenti. Ed abbiamo pensato che in quanto tale dovesse dare l’opportunità, come nelle comunità offline, di supportarsi a vicenda. Quindi abbiamo pensato di rendere partecipe la community, e dare attraverso il crowdfunding, l’opportunità ad i correntisti di poter caricare la propria idea in una sezione dell’app, dove attraverso contenuti multimediali è possibile mostrare il proprio progetto e farsi supportare dalla community. Ed infine la banca potrà, se riterrà opportuno, potrà finanziare l’idea dei propri correntisti. La competizione si è conclusa con la presentazione finale durante la quale ho esposto il pitch alla giuria di Illimity nel main stage di Campus Party, finendo sul primo gradino del podio
Qual è lo scenario attuale delle Start-up in Italia? Quali i trend dell'ultimo anno? In quali settori ci sono più investimenti e quali sono i luoghi in cui si coltiva la cultura del fare innovazione?
Rinascimenti sociali - intervento di Laura Orestano e Leonardo Camiciotti, SocialFare & Consorzio TOP-IX, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing
- La piattaforma europea delle idee
- Dallo scouting al crowdsourcing
- Case History: Cardif, CNL
- FCA e il crowsourcing di U2B
Impresa sole24ore crowdfunding - Andrea AlbaneseAndrea Albanese
RIFLESSIONI LIBERALI. Andrea Albanese, esperto e consulente di marketing digitale e di social network
Le potenzialità del crowdfunding
Nato per raccogliere fondi, in Italia non esploderà come sulle piattaforme
internazionali, ma il crowdfunding è un prezioso strumento anche per altre finalità,
come ad esempio fare prove di mercato per nuovi prodotti e per la pubblicità
di Giovanna Guercilena l'Impresa Sole24ore
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Slide presentate al Seminario "START-UP E IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE 2.0", svoltosi il 27 NOVEMBRE presso l'Aula Magna Vincenzo Li Donni della Facoltà Economia, Università di Palermo
Cos’è la gamificazione? Cosa intendiamo con questo termine? Cosa NON è la gamificazione (ma noi pensiamo lo sia)? Cosa rientra nel più ampio quadro del behavior management e del motivational design?
In questa presentazione viene tratteggiato un quadro generale nell’ambito delle reti sociali anche crowd-based, spiegando il rapporto tra gamificazione e big data e la conseguente trasformazione del ciclo di creazione del valore.
Non reinventare la ruota: connetti la tua app a Baasbox!
La gamificazione è disponibile anche sotto forma di Api providing. BaasBox, startup italiana vincitrice di Cloud Seed 2012 e attualmente incubata da Luiss Enlabs, ha in programma di sviluppare servizi di gamificazione all’interno del suo backend as a service.
Qualche anno sviluppare un back-end significava avere l’hardware oppure una macchina virtuale, settare il sistema operativo, configurare il server, il database, lo storage e soprattutto scrivere la logica del back-end. E nel caso che la tua app abbia successo, dovrai pure prenderti cura dei problemi legati alla scalabilità. Anche se questo è ancora possibile, oggi si stanno diffondendo dei servizi che facilitano lo sviluppo del back-end. Ad esempio back-up, sincronizzazione e scambio dei dati.
Vediamo come collegare la vostra app a Baasbox
Cos’è il local crowdfunding? Come questo strumento può favorire lo sviluppo di un territorio?
Il workshop si propone di presentare le tre piattaforme italiane di crowdfunding territoriale (Finanziami Il Tuo Futuro, GINGER, Kendoo.it) con relative best practice per poi individuare tre problemi chiave afferenti al CF sia in termini locali che di più ampio spettro (“evangelizzazione”).
Questi saranno affrontati con i partecipanti mediante una prima fase di brainstorming in piccoli gruppi seguita da una analisi conclusiva in plenaria.
Aggiornamento dell’Analisi delle Piattaforme Italiane di Crowdfunding, ad oggi è il più completo rapporto sul mercato del Crowdfunding in Italia, compilato da Ivana Pais dell’Università Cattolica di Milano e Daniela Castrataro di twintangibles, socie fondatrici della Italian Crowdfunding Network
Umberto has over 15 years’ experience specializing exclusively in advising clients in M&A, capital market transactions and in financial services businesses. He has joined Osborne Clarke in 2008, after an extensive experience in international law firms, with the purpose to strengthen the corporate and financial services group of the Italian offices. Umberto’s experience centres on investment funds, investment banking, leverage finance and financial regulations.
At crowdfuture he will showcase the Crowdfunding Regulation across Europe and he will analys if the Italian regime could be a model for the other Countries?
More information coming soon!
Obiettivo del panel: è quello di mettere insieme e far confrontare esperti provenienti da vari settori (economia, informatica, architettura, crowdfunding) accomunati da progetti o idee che riguardano le potenzialità delle communities (sia online che offline) per sviluppare, realizzare e finanziare progetti condivisi. Condivisi fra i portatori d’interesse che si occupano del futuro della città, mi riferisco a cittadini (ovviamente) amministrazione, associazioni e imprese. Quello che mi piacerebbe ottenere dai loro contributi sono delle vision e delle prospettive per diffondere metodi di progettazione partecipata 2.0, di cui il civic crowdfunding fa parte, in Italia attraverso esempi e magari proposte secondo il vostro punto di vista.
Obiettivo del panel: è quello di mettere insieme e far confrontare esperti provenienti da vari settori (economia, informatica, architettura, crowdfunding) accomunati da progetti o idee che riguardano le potenzialità delle communities (sia online che offline) per sviluppare, realizzare e finanziare progetti condivisi. Condivisi fra i portatori d’interesse che si occupano del futuro della città, mi riferisco a cittadini (ovviamente) amministrazione, associazioni e imprese. Quello che mi piacerebbe ottenere dai loro contributi sono delle vision e delle prospettive per diffondere metodi di progettazione partecipata 2.0, di cui il civic crowdfunding fa parte, in Italia attraverso esempi e magari proposte secondo il vostro punto di vista.
La città produce relazioni secondo idee, innovazione e creatività. Le idee si sviluppano attraverso i modelli di cooperazione che sempre più guidano i processi di progettazione. I rapporti di vicinanza che si instaurano in una città e lo scambio di relazioni fra persone di cultura, religione e provenienze diverse stimolano la creatività e l’innovazione.
Questi elementi, coniugati con le più recenti tecnologie (piattaforme e web 2.0), portano la progettazione partecipata ad un livello superiore dal punto di vista ideativo, di coinvolgimento e di collaborazione. Il crowdfunding civico si propone quindi come metodo per guidare questi processi con l’obiettivo di creare interazione fra la PA, cittadini, associazioni e imprese del territorio con l’obiettivo di finanziare opere pubbliche di riqualificazione urbana.
All’epoca della dematerializzazione, il crowdfunding è un bel tentativo di conferire un nuovo ruolo sociale ai beni materiali. Ciò che mi appassiona del crowdfunding è la penetrazione della cultura collaborativa e della logica distribuita (diffuse prevalentemente sul web e in ambiti digitali o immateriali) ad un ambito molto materiale, quello dei soldi e dei significati che noi gli attribuiamo. Lo racconterò attraverso le mie esperienze con i progetti dreamhamar, unmonastery, il mio viaggio intraverso e superbelleville.
(Il documento completo è disponibile qui: http://issuu.com/alessiobarollo/docs/civic-crowdfunding). Si parla sempre di più di crowdfunding e come per ogni evento mediatico si rischia anche in questo caso di perdere l'essenza del fenomeno, condividendo e repostando articoli e contenuti, spesso a fondo sensazionalistico, senza fermarsi ad osservare una piattaforma di crowdfunding e fare una donazione verso una campagna, o semplicemente a riflettere su come questo fenomeno possa effettivamente aiutare a migliorare la società. Basandosi su queste premesse, Alessio Barollo e Daniela Castrataro propongono una nuova declinazione del crowdfunding, il c.d. crowdfunding civico, presentando una proposta di cittadinanza attiva possibile.
Ciro Continisio ha finanziato con successo il suo gioco UFHO2 tramite la crowd, Alessio Ricco invece ha lanciato il suo twinsmatcher senza fare ricorso al crowdfunding.
Obiettivo del workshop è focalizzare le differenze e i punti in comune tra i due approcci per evidenziare problematiche e cercare di arrivare a delle buone pratiche per rendere il finanziamento di un progetto gaming sostenibile a lungo termine.
Ciro Continisio ha finanziato con successo il suo gioco UFHO2 tramite la crowd, Alessio Ricco invece ha lanciato il suo twinsmatcher senza fare ricorso al crowdfunding.
Obiettivo del workshop è focalizzare le differenze e i punti in comune tra i due approcci per evidenziare problematiche e cercare di arrivare a delle buone pratiche per rendere il finanziamento di un progetto gaming sostenibile a lungo termine.
Ciro Continisio ha finanziato con successo il suo gioco UFHO2 tramite la crowd, Alessio Ricco invece ha lanciato il suo twinsmatcher senza fare ricorso al crowdfunding.
Obiettivo del workshop è focalizzare le differenze e i punti in comune tra i due approcci per evidenziare problematiche e cercare di arrivare a delle buone pratiche per rendere il finanziamento di un progetto gaming sostenibile a lungo termine.
Ciro Continisio ha finanziato con successo il suo gioco UFHO2 tramite la crowd, Alessio Ricco invece ha lanciato il suo twinsmatcher senza fare ricorso al crowdfunding.
Obiettivo del workshop è focalizzare le differenze e i punti in comune tra i due approcci per evidenziare problematiche e cercare di arrivare a delle buone pratiche per rendere il finanziamento di un progetto gaming sostenibile a lungo termine.
Il tema del workshop è la ricostruzione delle zone colpite da catastrofi naturali, nel caso specifico quelle emiliane post-terremoto, attraverso la simulazione di una piattaforma che usi metodologie crowdsourcing e crowdfunding. L’obiettivo dell’incontro è produrre in modo collaborativo uno o più progetti per la ricostruzione che verranno inseriti all’interno di una piattaforma di crowdfunding.
Panel sugli aspetti legali del crowdfunding - Intervento di Claudio Bedino, Starteed - La legislazione sul crowdfunding si affronta spesso e volentieri per quanto riguarda l'equity-based crowdfunding. Ma quali sono le questioni legali che deve affrontare una piattaforma di reward-based crowdfunding in Italia? E quali sono le problematiche normative che coinvolgono ideatori e sostenitori? Verrà illustrato inoltre il funzionamento di Starteed, una piattaforma italiana che si colloca a metà strada tra il modello reward e quello equity fondendo il crowdfunding con la co-creazione e il social commerce. Un modello innovativo, che cerca di dare risposta a tutte quelle iniziative che non possono o non vogliono condividere quote della propria società, ma che vogliono coinvolgere attivamente i propri sostenitori, anche con un ritorno economico. E' questa una delle possibili strade "alternative" che si stanno affacciando sul mercato, anche a fronte di una normativa che presenta precise e doverose limitazioni e che sulla carta potrebbe limitare l'accesso al crowdfunding equity a poche startup italiane.
More from Crowdfuture - The Future of Crowdfunding (20)
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane - Aprile 2013
1. ____________________________________________________________________________
Analisi delle Piattaforme di Crowdfunding Italiane
di Daniela Castrataro (twintangibles & crowdfuture) e Ivana Pais (Università Cattolica)
con il sostegno della ICN - Italian Crowdfunding Network
Aprile 2013
v 2.1
Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.
___________________________________________________________________
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane – Aprile 2013 – Castrataro, Pais 1
2. ____________________________________________________________________________
Sommario
Composizione del mercato del crowdfunding in Italia...................................................................3
Lista descrittiva delle piattaforme di Crowdfunding italiane...........................................................3
Storia e Geografia delle piattaforme di crowdfunding italiane.......................................................9
Genesi delle piattaforme di crowdfunding italiane: motivazioni e influenze.................................10
I modelli di crowdfunding sul panorama italiano..........................................................................10
Demografia delle piattaforme di crowdfunding italiane................................................................10
Forma giuridica, soci e dipendenti...............................................................................................10
Numeri del crowdfunding italiano.................................................................................................11
Mercati e pubblico di riferimento, competitor, reti di collaborazione............................................12
Criticità del mercato del crowdfunding italiano............................................................................13
Il quadro normativo......................................................................................................................13
Cos’è il crowdfunding secondo gli addetti al settore....................................................................15
Conclusioni..................................................................................................................................16
Indice delle figure e dei grafici
Fig.1 Suddivisione delle piattaforme di crowdfunding italiane per modelli...................................3
Grafico n.1 Linea temporale della nascita di piattaforme di crowdfunding in Italia.......................9
Grafico n.2 Valore totale dei progetti finanziati diviso per modelli di crowdfunding.....................11
Fig. 2 Suddivisione dei modelli delle piattaforme italiane per valore complessivo dei progetti
finanziati......................................................................................................................................12
[*immagine di copertina: tag cloud creata con le definizioni di crowdfunding date dagli intervistati]
___________________________________________________________________
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane – Aprile 2013 – Castrataro, Pais 2
3. ____________________________________________________________________________
Composizione del mercato del crowdfunding in Italia
Le piattaforme di crowdfunding attive al 10 aprile 2013 sono 21; ne sono state individuate altre
due ancora in fase di lancio.
Dodici piattaforme italiane appartengono al modello reward-based e sette al modello donazioni.
Due piattaforme si possono far ricadere nel modello equity-based e due nel modello Social
Lending.
In totale, dodici piattaforme hanno risposto al nostro questionario online, somministrato a
Novembre 2012.
Fig.1 Suddivisione delle piattaforme di crowdfunding italiane per modelli
Lista descrittiva delle piattaforme di Crowdfunding italiane
Reward-based/Generaliste
Boomstarter - www.boomstarter.com
BoomStarter è una piattaforma generalista di crowdfunding, nata a settembre 2011
proponendosi come primo progetto con una raccolta fondi di 8.000E. È un esempio di
piattaforma reward-based con modello ‘take-it-all’.
Com-Unity - http://www.com-unity.it/
Com-Unity è una piattaforma generalista di crowdfunding, modello misto donation-reward, di
proprietà di Banca Interprovinciale Spa, sviluppato insieme allo Studio SCOA, società di
___________________________________________________________________
Analisi delle piattaforme di crowdfunding italiane – Aprile 2013 – Castrataro, Pais 3
4. ____________________________________________________________________________
consulenza, e lanciato a marzo 2013. Ospita progetti di qualsiasi tipo con particolare riferimento
ad ambiti umanitari, sociali, culturali e scientifici. COM-Unity è composta da tre entità
indipendenti: un Comitato Etico, che valuta i progetti verificandone la liceità;
il Tutor, che esprime un parere vincolante su valenza e fattibilità dei progetti e assiste i
progettisti nell’iter relativo alla pubblicazione del progetto e nella raccolta fondi;
la Banca, che gestisce le somme donate ai singoli progetti.
Crowdfunding-Italia - www.crowdfunding-italia.com
Crowdfunding-Italia è una piattaforma di crowdfunding generalista, nata a ottobre 2012. La
registrazione a Crowdfunding-Italia è gratuita e non viene imposta alcuna commissione sui fondi
raccolti.
De Revolutione - www.derevolutione.com
DeRev è “una piattaforma che consente di trasformare le tue migliori idee in Rivoluzioni allo
scopo di migliorare concretamente il mondo in cui viviamo”. Sulla piattaforma vengono ospitate
sia campagne di crowdfunding che petizioni e raccolta firme per progetti e iniziative di interesse
comune. Fondata da Roberto Esposito, la piattaforma è stata lanciata a novembre 2012.
Eppela - www.eppela.com
Eppela è una piattaforma di reward-based crowdfunding fondata nella seconda metà del 2011
da Nicola Lencioni. Permette di finanziarie progetti innovativi e creativi nei campi di arte,
tecnologia, cinema, design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no profit.
Kapipal - www.kapipal.com
Kapipal è stata fondata da Alberto Falossi nel 2009 e si definisce un sito per raccogliere soldi
online. Si tratta di una piattaforma generalista che permette di finanziare qualsiasi progetto, in
special modo progetti personali, come un compleanno o una lista nozze. Kapipal si
definisce anche la prima piattaforma internazionale a supportare il crowdfunding personale.
Non impone alcuna commissione sui progetti.
Produzioni dal Basso PdB - www.produzionidalbasso.com
PdB è ritenuta la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, fondata nel 2005 da Angelo
Rindone. Lo scopo della piattaforma è quello di “offrire uno spazio a tutti coloro che vogliono
proporre il proprio progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.”
Produzioni dal basso è gratuita ed ogni proposta viene gestita in modo autonomo e senza
alcuna intermediazione.
Starteed - www.starteed.com
Starteed è stata fondata a fine 2011 da Claudio Bedino. La piattaforma, lanciata a settembre
2012, è un sito di crowdfunding che aiuta le persone a finanziare le proprie idee grazie al
supporto finanziario e sociale della Community di Starteed. La piattaforma integra la campagna
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di crowdfunding con tutte le fasi successive dello sviluppo e vendita del prodotto, offrendo al
creatore la possibilità di vendere il proprio prodotto sulla piattaforma stessa.
Reward-based/Regionali-Locali
Finanziami il tuo futuro - www.finanziamiiltuofuturo.it (Valle d'Itria - Puglia)
Finanziami il tuo futuro è una piattaforma di crowdfunding locale, operante nella Valle d'Itria in
Puglia, volta alla promozione e diffusione di nuove progettualità per lo sviluppo del territorio. La
piattaforma nasce a inizio 2013 “dalla necessità di integrare e rivitalizzare i settori produttivi
dell’economia locale attraverso l’innovazione e la creatività dei giovani del territorio” ed è rivolta
ai giovani, di età compresa dai 18 ai 35 anni, residenti nei Comuni di Alberobello (Ba),
Cisternino (Br), Locorotondo (Ba), Martina Franca (Ta), Noci (Ba) e Putignano (Ba). I progettisti
possono presentare una richiesta per raccogliere un importo fisso di 10.000E per la
realizzazione di progetti della durata massima di 12 mesi.
Kendoo - http://www.kendoo.it/ (Bergamo)
Kendoo è una piattaforma di crowdfunding che opera nella provincia di Bergamo, promossa da
Media on (società del Gruppo Sesaab di Bergamo che edita "L’Eco di Bergamo"), utile a ideare,
creare e finanziare progetti, secondo il modello all-or-nothing. La piattaforma è stata lanciata a
inizio 2013.
Reward-based/Settoriali
Cineama - www.cineama.it
Cineama è una piattaforma e una community dedicata al cinema aperta ai professionisti, ai
creativi e agli appassionati di cinema e dintorni. La piattaforma - fondata nel 2011 da Tania
Innamorati, Federico Bo, Antonio Badalamenti, Fabrizio Mosca e Savina Neirotti – unisce
crowdsourcing e crowdfunding, coinvolgendo direttamente i cineamatori nelle fasi di creazione,
produzione, promozione e distribuzione di film, documentari, cortometraggi, web series.
Musicraiser - www.musicraiser.com
Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata alla
musica. Fondata dal cantante dei Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e
producer Tania Varuni, la piattaforma è stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di
raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che ha a che
fare con la musica.
Reward-based/Do It Yourself (DIY) Crowdfunding
Anche in Italia, ha cominciato ad affermarsi il c.d. DIY Crowdfunding, ovvero quei progetti di
crowdfunding che vengono portati avanti su piattaforme o siti web propri piuttosto che su una
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piattaforma di crowdfunding pubblica. Di seguito elenchiamo le esperienze più significative degli
ultimi 6 mesi.
Acquista con noi un pezzo di Storia - Palazzo Madama (Torino)
www.palazzomadamatorino.it/crowdfunding/
La campagna portata avanti dal Palazzo Madama di Torino in 2 mesi ha raccolto 89.409,49E,
superando il target di 80.000E, per riportare a Torino il servizio in porcellana dei d'Azeglio. Si è
trattato di una campagna di reward-based crowdfunding: a fronte delle offerte i finanziatori
hanno ricevuto le relative ricompense (entrate al museo, citazioni nei ringraziamenti, etc.)
Community – Il Film http://www.communityilfilm.com/home/
Il progetto si propone di finanziare la produzione di Community il Film, una storia sociale
raccontata attraverso un film comico. Il target della raccolta è pari a 200.000E, da raggiungere
entro Settembre 2013, data dell'inizio previsto per le riprese.
Un Indovino Ci Disse – Il film http://www.unindovinocidisse.it/
La campagna è volta a finanziare la produzione del film Un Indovino Ci Disse, di Mario Zanot,
tratto dal libro Un Indovino Mi Disse di Tiziano Terzani. La campagna si propone di raccogliere
500.000E entro giugno 2013.
vice versa – Padiglione Italia alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia
http://viceversa2013.org/it/crowdfunding-artisti-opere-arte
Si tratta di una raccolta fondi per sostenere la produzione delle opere degli artisti presenti alla
mostra vice versa, in occasione della 55. Biennale di Venezia. La raccolta, strutturata sul
modello reward-based e tuttora in corso, ha una durata totale di 90 giorni e ha raccolto finora
oltre 85.000E.
Donazioni
BuonaCausa - www.buonacausa.org
BuonaCausa è “l'ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che richiedono
sostegno.” La piattaforma consente ad associazioni, testimonial, aziende, donatori e attivisti di
collaborare su iniziative e progetti di valore sociale.
Fund For Culture - http://www.fundforculture.org/ (*in fase di lancio)
Fund For Culture è un sistema di raccolta fondi per la cultura, che vuole “favorire l’incontro tra
chi vuole fare cultura in Italia e chi vuole sostenerla a partire da piccole donazioni.”
Il progetto nasce a Napoli a ottobre 2010 da un’idea di Adriana Scuotto e Antonio Scarpati. La
piattaforma serve “per finanziare iniziative culturali – come ad esempio mostre, restauri, archivi,
pubblicazioni, spettacoli e film - promosse da artisti, associazioni no profit, fondazioni culturali,
istituzioni pubbliche.” Fund For Culture è ancora in fase di lancio.
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Iodono - www.iodono.com
Iodono è un sito di personal fundraising nato nella prima parte del 2010 da un'idea di Direct
Channel, società milanese leader nel database management nel settore editoriale e del no
profit. L’obiettivo è di permettere alle persone di donare online e di raccogliere fondi per le ONP
e per le cause a loro più vicine.
Pubblico Bene - www.pubblicobene.it
Pubblico Bene è un progetto sperimentale di giornalismo d'inchiesta finanziato dai lettori e
basato sulla partecipazione di lettori e giornalisti, realizzato grazie al contributo del progetto
GECO, finanziato dalla Regione Emilia Romagna. La piattaforma promuove “un nuovo modello
di informazione indipendente, su base locale, ispirato al modello del community funded
reporting”.
Retedeldono - www.retedeldono.it
Retedeldono è una piattaforma web per la raccolta di donazioni a favore di progetti d’utilità
sociale ideati e gestiti da organizzazioni no profit. Nata nel 2011 da un'idea di Anna Maria
Siccardi e Valeria Vitali, ha l'obiettivo di diffondere in Italia la cultura e la pratica del personal
fundraising.
ShinyNote - www.shinynote.com
ShinyNote nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Basso e Fabrizio Trentin, bresciani. Il via
ufficiale della piattaforma avviene a marzo 2011. ShinyNote nasce con l’idea e il proposito di
“soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed
emotiva”. La piattaforma rappresenta uno spazio condiviso tra organizzazioni no profit e
semplici cittadini-utenti, nel quale narrare storie più o meno positive di persone comuni e
finanziare progetti di solidarietà.
Terzo Valore - https://www.terzovalore.com
Terzo Valore è un servizio di Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al
Terzo Settore. È un servizio di crowdfunding attraverso il quale le persone fisiche (residenti in
Italia) e giuridiche (con sede legale in Italia) possono prestare o donare direttamente alle
organizzazioni no profit clienti di Banca Prossima. La banca seleziona i progetti e finanzia
minimo il 33% più la differenza di quello che non è stato raccolto in crowdfunding. Il progettista
decide il tasso di interesse, il prestatore può ridurlo, fino ad annullarlo o decidere di donare.
Equity-based/Angel Investing Platform
SiamoSoci - www.siamosoci.com
SiamoSoci è un marketplace for startup, un “motore di ricerca che permette agli investitori di
trovare aziende di cui comprendono il business”. Tramite la piattaforma, le aziende non quotate
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possono raccogliere capitali da investitori privati per finanziare la crescita, facilitando anche la
creazione di "club deals" (investimenti di gruppo) tra investitori con diverse professionalità.
We Are Starting - http://www.wearestarting.com/
È una piattaforma di Equity-based Crowdfunding nata nel marzo 2013 con "l’obiettivo di dare
visibilità a imprenditori con idee brillanti".
Social Lending
Prestiamoci - www.prestiamoci.com
Prestiamoci, piattaforma italiana di prestiti tra persone, nasce nel 2010, fondata da Mariano
Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi, imprenditori con importanti esperienze nazionali e
internazionali nel mondo della banca e della finanza. “Prestiamoci si pone l’obiettivo di
promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o
altri istituti di credito”.
Smartika – www.smartika.it
Approdata in Italia nel 2007 come Zopa Italia, dopo un periodo di pausa dovuto a problemi con
la Banca d'Italia, Smartika è ripartita nella prima metà del 2012.
Smartika, gestita da Maurizio Sella e dal resto del team che aveva portato Zopa in Italia, offre la
possibilità di praticare il social lending in Italia, in modo regolamentato e vigilato da Banca
d’Italia a tutela degli utenti.
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Storia e Geografia delle piattaforme di crowdfunding italiane
La piattaforma con più lunga tradizione è Produzioni dal Basso (lanciata nel gennaio 2005),
seguita da Smartika nel 2008 (allora denominata Zopa Italia), Kapipal nel 2009 e Prestiamoci
nel 2010, ma l’anno di esplosione del crowdfunding è il 2011 con Shinynote, Eppela,
Cineama.it, Boomstarter, Retedeldono, SiamoSoci e Terzo Valore, seguite nel 2012 da
Musicraiser, Starteed e Crowdfunding-Italia. Nei primi tre mesi del 2013 sono state lanciate già
4 piattaforme. In media, tra l’idea e il lancio della piattaforma passa un anno.
Grafico n.1 Linea temporale della nascita delle principali piattaforme di crowdfunding in Italia
Le sedi delle piattaforme continuano a rimanere concentrate al Nord Italia, c’è una sola
piattaforma con sede al centro Italia (Roma) e una con sede al Sud (in Puglia). Una sola
piattaforma ha sede legale all’estero (Londra, GB).
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Genesi delle piattaforme di crowdfunding italiane: motivazioni e influenze
L’idea di aprire la piattaforma è venuta prevalentemente dal contatto con esperienze straniere
(soprattutto americane) e dalla volontà di replicarle nel nostro Paese: “A partire da un'idea di
piattaforma collaborativa attorno alle idee e ai progetti, ho scoperto il crowdfunding americano e
ne sono rimasto affascinato. Da subito ho compreso che poteva essere una rivoluzione, resa
possibile grazie all'evoluzione social della rete, che poteva rendere possibili tanti sviluppi anche
nel vecchio continente”, “Le piattaforme italiane non sono conosciute e non sono gratuite. [La
nostra piattaforma] nasce esclusivamente a scopo benefico e gratuito”, “Dall'esperienza del
primo social lending al mondo”, “Studiando una piattaforma straniera”.
Si differenzia ProduzioniDalBasso, nata con molto anticipo rispetto al resto delle piattaforme
nazionali e globali: “Nel 2005 non esisteva il termine crowdfunding, quindi mi è venuta in mente
solo l'idea un sistema orizzontale per sostenere le autoproduzioni. L'ambiente in cui è nata
questa idea è quello dell'hacking italiano”.
I modelli di crowdfunding sul panorama italiano
Tra le piattaforme intervistate, l'80% sono reward- o donation-based. La forma di crowdfunding
prevalente è il reward-based (circa il 50% delle piattaforme), seguita dal donation-based. Molte
piattaforme non si riconoscono nelle forme tradizionali di crowdfunding e propongono una
propria definizione: Shinynote veicola donazioni, ProduzioniDalBasso fa “folkfunding”,
SiamoSoci è una piattaforma di “angel investing”, Retedeldono fa “personal fundraising” per il
no profit e Cineama, almeno per il momento, fa essenzialmente crowdsourcing.
Demografia delle piattaforme di crowdfunding italiane
I fondatori e CEO hanno tra i 30 e i 50 anni, anche se la media scende nel campo del reward-
based dove oltre metà degli intervistati ha un’età inferiore ai 35 anni. I fondatori hanno maturato
esperienze professionali negli ambiti di intervento delle loro piattaforme oppure nella
comunicazione. Oltre il 70% ha un titolo di studio equivalente o superiore alla laurea.
Tra i soci, le donne sono l’8% del totale; l’età è compresa tra i 26 e i 51 anni, la media è 39 anni;
l’85% sono laureati; il 69% si sono conosciuti in contesto professionale, solo uno per parentela,
la quota restante attraverso amici comuni.
Forma giuridica, soci e dipendenti
Solo due piattaforme non sono iscritte al Registro delle imprese. Le altre sono prevalentemente
Srl, con l’eccezione di Prestiamoci e Smartika (Spa) e Crowdfunding-Italia (Limited, con sede in
Regno Unito). Metà degli intervistati hanno un solo socio o nessun socio, soprattutto nel caso
delle piattaforme reward-based. La media sale, anche in misura significativa, nelle piattaforme
di equity e social lending, che hanno in media 8 soci. La piattaforma con più soci ne conta 31.
La metà delle piattaforme ha tra i 2 e i 4 dipendenti, l’altra metà non ne ha. Anche i collaboratori
(stabili e occasionali) sono poco numerosi: al massimo, si tratta di 7 persone.
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Numeri del crowdfunding italiano
I progetti ricevuti complessivamente da tutte le piattaforme dal momento del loro lancio sono più
di 30.000, di cui oltre il 75% ricevuti dalle piattaforme di social lending; quelli approvati/pubblicati
sono quasi 9.000, di cui il 28% ha avuto buon esito.
Il valore complessivo dei progetti finanziati è pari a 13 milioni, a cui concorrono in misura
rilevante le piattaforme di social lending (78%) e equity-based (15%). Solo il 7% del valore
totale dei progetti finanziati è da imputarsi al reward-/donation-based crowdfunding.
Modello Valore Totale Progetti Progetti Pubblicati/Approvati Progetti finanziati con successo
Reward-based E 726.705 1522 242
Donazioni E 245.000 176 130
Equity-based E 2.000.000 110 8
Social Lending E 10.304.500 5313 1855
TOTALE E 13.274.205 8819 2477
Grafico n.2 Valore totale dei progetti pubblicati/approvati e finanziati diviso per modelli di crowdfunding
I progetti ricevuti dalle piattaforme reward-based e donation-based sono quasi 3000. Circa 1700
sono stati accettati e di questi il 22% è stato finanziato con successo, per un totale che sfiora il
milione di euro.
I progetti ricevuti dalle piattaforme di social lending sono oltre 26000, di cui oltre 5000 accettati.
La percentuale di prestiti erogati con successo è circa il 35% (1855) per un totale di oltre 10
milioni di euro.
Le piattaforme di equity-based si fermano a circa 2 milioni di euro finanziati.
I progetti di reward-based/donation-based crowdfunding sono riusciti a raccogliere finora una
media di quasi 2600E a progetto, i numeri del social lending sono piu' alti (4150/progetto),
l'equity based/angel investing si distacca vistosamente con una media di 250.000E a progetto,
ricalcando in qualche modo un trend globale (secondo il report di Massolution “Crowdfunding
Industry Report” pubblicato a maggio 2012, i 2/3 delle campagne di crowdfunding
reward/donation-based raccolgono meno di 5000$, mentre più dell'80% delle campagne equity-
based raccolgono oltre 25.000$).
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Fig. 3 Suddivisione dei modelli delle piattaforme italiane per valore complessivo dei progetti finanziati
Mercati e pubblico di riferimento, competitor, reti di collaborazione
Il mercato di riferimento è nazionale, con l’eccezione di due piattaforme che si posizionano sul
mercato europeo.
Tutte le piattaforme si rivolgono a singole persone, che possono proporre i propri progetti (con
l’eccezione di Retedeldono, destinata esclusivamente ad associazioni e organizzazioni no
profit); Cineama è dedicata anche alle aziende, Musicraiser e ProduzioniDalBasso ad
associazioni, SiamoSoci ad entrambe; Shinynote ad associazioni e alla pubblica
amministrazione; Starteed, Eppela e Crowdfunding-Italia a tutte queste categorie di destinatari.
I competitor sono prevalentemente altre piattaforme di crowdfunding a livello nazionale (50%) o
internazionale (30%), ma anche banche e finanziarie (20%).
Le reti di collaborazione sono più variegate: oltre ad altre piattaforme nazionali (19%) o
internazionali (6%) e a banche e finanziarie (16%), le piattaforme segnalano altre aziende e
professionisti (in ugual misura, pari complessivamente al 26%), ma anche enti di formazione e
associazioni (pari entrambi al 16%). Gli scambi riguardano soprattutto informazioni sul mercato
e sulla tecnologia.
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Le piattaforme che hanno stipulato accordi formali di collaborazione sono solo tre. Oltre allo
scambio di informazioni (sui clienti, il mercato, la tecnologia e la gestione d’impresa), questi
accordi sono finalizzati all’acquisizione di risorse finanziarie, tecnologie e spazi.
Criticità del mercato del crowdfunding italiano
Le principali criticità segnalate dagli operatori del settore si concentrano su:
- Quadro normativo non chiaro: molti addetti ai lavori reputano il corrente quadro legislativo
restrittivo e poco chiaro. Inoltre lamentano finanziamenti ridotti e tassazione elevata (non valido
per le piattaforme donation-based, che operano nel settore no profit)
- Difficoltà di comprensione dei principi base del CF da parte dei progettisti, mancanza di
strategie alla base delle campagne di crowdfunding, mito del 'basta mettere online', quindi
difficoltà a reperire progetti di qualità
- Mancanza di cultura. Sospetto e diffidenza, digital divide, differenze culturali, scarsa
propensione alla donazione degli italiani
- Difficoltà nella promozione e diffusione della conoscenza delle piattaforme stesse e del
crowdfunding in genere
- Difficoltà di networking con gli addetti al settore
- Difficoltà tecniche (soprattutto nei sistemi di pagamento)
Alcune piattaforme ammettono di fare ben poco per venire incontro a queste difficoltà. Tuttavia
sembra che stia emergendo sempre di più una consapevolezza della necessità di fare
evangelizzazione ed educazione. Alcune piattaforme hanno dichiarato di essere molto attive
sotto questo aspetto, organizzando e partecipando a incontri e eventi pubblici per promuovere
la propria piattaforma e la cultura del crowdfunding, cercando di mettersi in contatto diretto con
le organizzazioni che presentano progetti. Una piattaforma ha affermato di fare 'tutoring dei
progettisti'. In molte si avvalgono di ADV e Viral Marketing, PR, Social Network.
Il quadro normativo
La normativa sul crowdfunding inclusa nel Decreto Legge 18 Ottobre 2012 n.179 (c.d. Decreto
Crescita 2.0) era vista da alcuni come vincolante e potenzialmente dannosa perché troppo in
anticipo rispetto al mercato. Inoltre, la normativa dà molta visibilità all'equity crowdfunding,
lasciando in penombra il reward-based, per il quale, secondo alcuni degli intervistati, sono
necessarie per lo meno linee guida dal punto di vista legale e fiscale.
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L'augurio per la normativa sull'equity era che fosse chiara e accessibile a tutti e che allo stesso
tempo andasse a proteggere gli interessi degli investitori meno competenti. Era emersa anche
una definizione interessante di 'soggetti competenti', che non parte dal concetto dell'investitore
professionale, 'ma va allargato a tutti coloro che abbiano maturato la capacità di valutare un
business plan e investire in esso'.
Il 29/3/2013 la CONSOB, dopo poco più dei 90 giorni previsti per l'attuazione della norma del
decreto, ha pubblicato il regolamento attuativo dell’art. 30 d.l. n. 179/2012, che ha introdotto
l’equity-based crowdfunding (“la raccolta diffusa di capitali di rischio tramite portali online”) nel
Testo Unico Finanziario. Il regolamento resta aperto per le consultazioni pubbliche fino al 30
aprile c.a. Il 29/3 segna quindi una data importante: l’Italia, prima in Europa, sta per rendere
esecutiva una legislazione su uno dei fenomeni più innovativi e rivoluzionari degli ultimi tempi.
Le startup innovative potranno presto ricorrere all’equity-based crowdfunding, ovvero potranno
emettere offerte di strumenti partecipativi al capitale di rischio tramite portali specializzati fino a
un totale di 5 milioni di euro.
Osserviamo in breve le nuove disposizioni introdotte dal regolamento.
- Si istituisce un apposito registro che include i soggetti a cui è riservata l’attività di gestione dei
portali di crowdfunding, inclusa una sezione speciale riservata ai “gestori di diritto” (banche e
istituti di finanziamento, incl. la società Poste Italiane) che comunicano alla Consob lo
svolgimento di tale attività. Il registro è pubblicato online e consultabile da tutti.
- Possono gestire un portale coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità e
professionalità stabiliti dalla CONSOB. Tra i requisiti, figura la capacità di valutare i progetti
imprenditoriali presentati sotto un profilo economico-finanziario (piuttosto che tecnologico-
innovativo). La CONSOB riceve le domande di ammissione al registro e risponde entro 60
giorni.
- Il gestore deve necessariamente fornire all’investitore non professionale un set di informazioni
obbligatorie riguardo le offerte pubblicare sul portale, affinché egli sia in grado di assumere
decisioni consapevoli. L’investitore deve dimostrare di aver compreso la natura dell’attività
svolta dal portale; la natura e le specificità degli strumenti finanziari emessi dalle start-up
innovative oggetto delle offerte che tramite esso si svolgono e la relativa rischiosità; le
specifiche caratteristiche di ciascuna offerta. È consentito anche l’utilizzo di tecniche
multimediali per la presentazione delle informazioni agli investitori.
- Possono raccogliere capitali online le startup c.d. innovative (alla data dell'ultima rilevazione, il
25 marzo 2013, le start-up innovative registrate erano 453). La startup può raccogliere un
corrispettivo totale di azioni di massimo 5 milioni di euro.
- È richiesta una percentuale di investimento obbligatoria agli investitori professionali pari al 5%
della totalità dell’offerta
- Vige l’obbligo per le start-up innovative che intendono svolgere offerte di proprio capitale di
rischio tramite portali di inserire nei propri statuti o atti costitutivi misure idonee a garantire
all’investitore una way out se la quota di controllo passa di mano (clausole convenzionali di
recesso o di tag along).
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Per quanto riguarda altre questioni normative, secondo alcuni esponenti delle piattaforme di
reward-based crowdfunding, gli incentivi fiscali agli investimenti in startup per privati e aziende
sono importanti perché il crowdfunding si diffonda ed è fondamentale che vengano rese
possibili detrazioni per le donazioni.
Molto più rilassata la risposta delle piattaforme donation-based, che operano nel settore no
profit quindi non hanno particolari problemi a livello fiscale. Le piattaforme di social lending sono
riconosciute e regolate dalla Banca d'Italia.
Cos’è il crowdfunding secondo gli addetti al settore
Abbiamo chiesto a coloro che hanno compilato il questionario di definire il crowdfunding in
poche righe. Questa tag cloud è stata creata con le loro risposte.
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Conclusioni
Il questionario è stato inviato a Novembre 2012 e, dopo quasi 5 mesi, questo aggiornamento
dell'analisi conferma la vivacità di un mercato del crowdfunding che sta maturando e si sta
facendo via via più complesso. Il numero di piattaforme continua a crescere ma non in maniera
incontrollata: le piattaforme che si sono aggiunte alla lista vanno a diversificare ulteriormente il
mercato e non sono semplicemente copie delle offerte già esistenti. Piuttosto, notiamo una
tendenza del crowdfunding a specializzarsi e localizzarsi, nonché l'entrata in gioco di attori
finanziari tradizionali come le banche.
A novembre scorso, l'impressione era che il mercato fosse ancora immaturo. A distanza di
cinque mesi, le cose non sono cambiate moltissimo: non c'è ancora la necessaria conoscenza
del fenomeno da parte della folla, come dimostra il fatto che se da un lato le piattaforme
continuano a nascere e specializzarsi, dall'altro le somme raccolte via crowdfunding restano di
bassa entità. Ciò suggerisce una scarsa partecipazione della “folla” e potrebbe essere dovuto,
come già osservato nella precedente analisi, a un divario tra l'expertise dei proprietari delle
piattaforme di crowdfunding e lo sviluppo della cultura del web in Italia, frenato da un ritardo
tecnologico latente. Nonostante alcuni casi eclatanti, come la raccolta di Palazzo Madama citata
in precedenza, il numero di progetti e le somme raccolte sono ancora relativamente bassi in
confronto alla media globale.
Inoltre, sembra affermarsi sempre di più un trend già osservato in precedenza: le iniziative di
Do-It-Yourself crowdfunding sembrano aumentare e con successo. Nell'ultimo mese, sono stati
finanziati ben due progetti con oltre 80.000E, una somma molto alta rispetto alle somme
raccolte tramite le piattaforme di crowdfunding reward-based. Non è ancora possibile definire la
ragione di questa tendenza, ma sicuramente emerge una diffidenza del progettista ad affidarsi a
piattaforme italiane. Infatti, se non si ricorre al DIY crowdfunding, l'altra scelta preferita sembra
essere affidarsi a piattaforme straniere, tra le quali prevale Kickstarter. La motivazione dietro ciò
sembra essere il fatto che le piattaforme italiane non sono “internazionali” e limiterebbero quindi
il progetto al territorio nazionale. D'altra parte, le esperienze sofisticate che stanno nascendo
evidenziano l'expertise accumulata finora e pongono le premesse per un mercato dinamico e di
sviluppo rapido. La recente pubblicazione del regolamento sul crowdfunding darà sicuramente
una spinta molto forte al crowdfunding italiano. Forse il mercato non è pronto, ma la legislazione
potrebbe fungere da guida ad esso.
Un altro sviluppo importante si è verificato negli ultimi mesi: nella scorsa analisi avevamo
raccomandato lo sviluppo di un'attività educativa sul crowdfunding e la nascita di
un'associazione indipendente e imparziale il cui obiettivo principale fosse la diffusione della
cultura del crowdfunding, in modo tale da dare alla “crowd” l'opportunità di recuperare il divario
con un mercato vivace e in rapido sviluppo. A tal proposito, si è registrato un visibile aumento di
eventi, piccoli o grandi, sul crowdfunding lungo tutto il territorio nazionale. Inoltre, la Italian
Crowdfunding Network è nata a Marzo 2013 e si propone di portare avanti, tra le altre cose,
un'attività promozionale e educativa più focalizzata e sistematica.
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