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REGIONE MARCHE
VALUTAZIONE INTERMEDIA INDIPENDENTE
DEL DOCUP OBIETTIVO 2 MARCHE 2000-2006
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
ROMA, NOVEMBRE 2005
STUDI DI FATTIBILITÀ PER L'ECONOMIA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'AMBIENTE
Unione EuropeaRegione Marche
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 1
INDICE
SINTESI PRELIMINARE...............................................................................................................3
1. VERIFICA DEL RECEPIMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE DAL
VALUTATORE INDIPENDENTE ...................................................................................................7
2. ANALISI DELL’AVANZAMENTO GENERALE DEL DOCUP OB. 2 IN RELAZIONE AGLI
OBIETTIVI PROGRAMMATI ......................................................................................................20
2.1 GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI ALLA LUCE DELL’ESECUZIONE FINANZIARIA E DELLE
REALIZZAZIONI DEL PROGRAMMA AL 30/06/2005.....................................................21
2.1.1 Asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo”..............................25
2.1.2 Asse II “Rete ecologica e riqualificazione territoriale”..................................31
2.1.3 Asse III “Diversificazione economica e valorizzazione delle potenzialità
locali” ..............................................................................................................38
2.1.4 Asse IV “Assistenza tecnica” ..........................................................................43
2.2 ANALISI DEI RISULTATI E DEGLI IMPATTI EFFETTIVI O ATTESI E DELLA
PROBABILITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI ............................46
2.2.1 Analisi di contesto: l’andamento delle principali variabili socio-
economiche nel periodo di attuazione del DocUP Ob. 2.................................47
2.2.2 Verifica delle capacità del Programma di perseguire gli obiettivi di
livello superiore...............................................................................................66
3. ANALISI FOCALIZZATA ...................................................................................................72
3.1 INDIVIDUAZIONE DELLE DOMANDE DI VALUTAZIONE ................................................72
3.2 COMPETITIVITÀ E AIUTI ALLE IMPRESE......................................................................76
3.2.1 Obiettivi e struttura dell’analisi.......................................................................76
3.2.2 Breve inquadramento normativo sugli aiuti di Stato.......................................79
3.2.3 Cenni sulle caratteristiche del sistema produttivo marchigiano......................81
3.2.4 Metodologia e fonti informative......................................................................82
3.2.5 L’attuazione delle azioni di sostegno alle imprese: sintesi dei risultati ..........84
3.2.6 Esiti dell’indagine sul campo .............................................................................I
3.2.7 Conclusioni e raccomandazioni.................................................................XVIII
3.3 ESPERIENZE POSITIVE RIVOLTE AL RECUPERO E ALLO SVILUPPO DELLE AREE
INTERNE E MARGINALI ATTRAVERSO L’IMPLEMENTAZIONE DI PROCEDURE
INNOVATIVE ........................................................................................................XXIV
3.3.1 Obiettivi e struttura dell’analisi.................................................................XXIV
3.3.2 Metodologia e fonti informative................................................................. XXV
3.3.3 Esiti dell’indagine......................................................................................XXVI
3.3.4 Il partenariato pubblico – privato per lo sviluppo del turismo sostenibile:
servizi di supporto e di ricettività rurale e minore, con il recupero di
borghi anche ai fini delle attività turistico-ricettive - submisura 3.1.2 c).XXVII
3.3.5 Un nuovo approccio alla programmazione dal basso sperimentato per la
riqualificazione della rete dei servizi socio-assistenziali - Misura 3.3....... XXX
3.3.6 L’integrazione delle iniziative di operatori pubblici e privati per la
promozione di uno sviluppo sostenibile: attività commerciali e artigianali
e sistemazione dell’arredo urbano nei centri storici - Misura 3.5 ..........XXXVI
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3.3.8 Prime considerazioni sulle ARSTEL quale strumento in grado di
sistematizzare e ampliare la portata dell’approccio integrato e della
programmazione negoziata sperimentato a livello di singola misura.. XXXVIII
3.4 L’AMBIENTE COME PRIORITÀ TRASVERSALE ..........................................................XLII
3.4.1 Obiettivi e struttura dell’analisi..................................................................XLIII
3.4.2 Metodologia e fonti informative.................................................................XLIII
3.4.3 Esiti dell’indagine...................................................................................... XLIV
3.4.4 Conclusioni e raccomandazioni......................................................................LII
4. CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA FUTURA PROGRAMMAZIONE............................ LV
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SINTESI PRELIMINARE
Il Rapporto di Valutazione Intermedia al 31/12/2003, predisposto dal Valutatore avvalendosi di
un’articolazione per blocchi tematici1
, coerentemente con le linee guida comunitarie e nazionali,
esaminava diffusamente i molteplici aspetti concernenti la definizione e l’attuazione del
Programma.
Nel complesso l’attività condotta si proponeva di verificare l’adeguatezza e l’attualità della
strategia individuata, anche all’interno della più ampia programmazione regionale, la validità
degli strumenti gestionali e organizzativi e di dar conto dell’efficacia e dell’efficienza delle
azioni programmate rispetto agli obiettivi. Le considerazioni e i suggerimenti emersi dall’analisi
avevano quale principale finalità quella di orientare la riprogrammazione di metà periodo, così
come stabilito dai regolamenti comunitari.
L’aggiornamento del Rapporto di Valutazione Intermedia, previsto dall’art. 42 par. 4 del Reg.
(CE) n. 1260/99 e predisposto sulla base degli orientamenti contenuti nel Working paper n. 9
forniti dalla Commissione Europea, presenta finalità valutative e una struttura differente rispetto
al Rapporto di Valutazione precedente, concentrando in particolare l’attenzione sui risultati
complessivi del Programma in relazione agli obiettivi previsti, allo scopo di trarne chiare e utili
indicazioni anche in vista del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013.
La Commissione sottolinea, infatti, l’importanza dell’aggiornamento della valutazione come
base informativa da cui partire per l’individuazione di appropriate strategie e programmi per il
nuovo periodo di programmazione.
Come evidenziato nel Working paper n. 9 della Commissione Europea, i punti strategici per
l’aggiornamento della valutazione intermedia sono:
1) analisi dei risultati dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto
di valutazione intermedia del 2003, la quale cerca di identificare i progressi realizzati
dall’anno 2003 soprattutto per quanto concerne gli aspetti migliorabili;
2) analisi delle realizzazioni e degli obiettivi raggiunti alla data di redazione del Rapporto
alla luce degli target e dell’esecuzione finanziaria del Programma: l’aggiornamento in
questo contesto deve concentrarsi sull’analisi dei risultati aggregati ottenuti, effettuando,
così, un’analisi di efficacia e di efficienza del Programma, ed ottenendo utili informazioni
sulla qualità dei target determinati in fase di programmazione con l’obiettivo di valutare
un possibile miglioramento in futuro;
3) analisi degli impatti raggiunti e della probabilità di realizzazione degli obiettivi: in questa
fase l’analisi ha lo scopo di valutare il grado in cui gli obiettivi globali sono stati raggiunti
o sono altrimenti raggiungibili;
4) altre domande di valutazione rilevanti: si tratta di una sezione facoltativa, ma che
permette di esaminare con un maggiore dettaglio alcuni ambiti di intervento del
1
I blocchi individuati dalle linee guida comunitarie e nazionali sono i seguenti: a) definizione del piano di
valutazione, b) valutazione dell’attualità della diagnosi e della strategia ed esame della collocazione del programma
nel contesto degli altri interventi, c) valutazione di coerenza e pertinenza dell’intervento effettivamente avviato e dei
criteri di selezione applicati, d) valutazione di efficacia e di efficienza e individuazione dei primi impatti, e)
valutazione della funzionalità e adeguatezza del sistema di gestione; del partenariato e dell’avanzamento istituzionale
complessivo, f) valutazione della qualità e del funzionamento del sistema di monitoraggio.
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Programma cui l’Autorità di Gestione e gli altri stakeholder hanno attribuito una
particolare importanza ed espresso uno specifico fabbisogno conoscitivo;
5) conclusioni sull’efficacia, efficienza e impatti e raccomandazioni per il futuro: l’analisi
include, in questo caso, raccomandazioni e suggerimenti per la programmazione futura
aventi l’obiettivo di massimizzare lo sviluppo socio-economico della Regione, dei settori
e degli Stati membri.
Nella bozza presentata a maggio 2005 è stata fornita una descrizione puntuale dell’articolazione
del Rapporto, delle tematiche indagate e degli obiettivi dell’analisi, nonché dell’approccio
metodologico e delle fonti informative.
La presente stesura ha sviluppato e completato l’analisi avviata nei primi mesi dell’anno, con
riferimento allo stato di attuazione aggiornato al 30/06/2005, avvalendosi, dunque, dei dati di
monitoraggio finanziario, fisico e procedurale; data, questa, concordata con l’A.d.G. in
osservanza alle indicazioni emerse per l’aggiornamento delle valutazioni dei DocUP Ob. 2 alla
riunione del 24 gennaio u.s. presso la Regione Lazio con la Commissione, il MEF e le
Amministrazioni responsabili dei Programmi.
Il Rapporto inoltre tiene conto delle ulteriori modifiche apportate ai documenti programmatici
del DocUP Ob. 2 Marche a completamento del processo di revisione di metà periodo,
formalizzate nel corso dell’ultimo Comitato di Sorveglianza che si è svolto ad Ancona il 14
giugno 20052
.
La prima sezione del Rapporto attiene alla VERIFICA DELL’UTILIZZO DELLE INDICAZIONI
EMERSE DALL’ATTIVITÀ VALUTATIVA E, in particolare, DELL’EVENTUALE ACCOGLIMENTO
DEI SUGGERIMENTI ESPRESSI DAL VALUTATORE in merito ai possibili miglioramenti e/o
correzioni da apportare in occasione della revisione di metà periodo.
L’analisi si è articolata su quattro macro-ambiti sviluppati nel Rapporto Intermedio, ovvero:
l’efficacia ed efficienza delle azioni del DocUP, con riferimento ai dati di attuazione più
recenti, è stato possibile, in fase di aggiornamento della valutazione, verificare i
progressi realizzati e gli ulteriori margini di miglioramento in relazione alle criticità
incontrate nell’attuazione degli interventi e alle soluzioni proposte dal Valutatore;
il grado di integrazione delle priorità orizzontali, ovvero protezione e sostenibilità
ambientale, promozione delle pari opportunità tra uomini e donne ed eliminazione delle
disuguaglianze, occupazione e mercato del lavoro, rispetto ai quali erano state espresse
una serie di indicazioni al fine di favorire il raggiungimento di obiettivi strategici per
uno sviluppo regionale sostenibile;
il processo di razionalizzazione dei regimi di aiuto alle PMI cofinanziati dal DocUP, un
tema di specifico interesse regionale sul quale il Valutatore ha condotto un
approfondimento nel Rapporto di Valutazione Intermedia allo scopo di offrire un
contributo al processo in corso, attraverso l’individuazione delle eventuali
problematiche, nonché delle possibili soluzioni per il loro superamento. La verifica
condotta in questa seconda fase della valutazione intermedia ha l’obiettivo di esaminare
l’evolversi del sistema regionale ed i miglioramenti apportati, ripercorrendo i punti
chiave dello studio presentato circa due anni fa;
2
Le modifiche più significative attengono all’inserimento di una nuova misura, la 1.5 “Marketing di area,
promozione del territorio e internazionalizzazione” e ad un’ulteriore revisione del Piano finanziario.
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la qualità del sistema di gestione e di monitoraggio, in questo caso l’attenzione del
Valutatore si è soffermata principalmente sulla scelta della Regione di internalizzare
molte funzioni gestionali, spesso delegate a strutture esterne, con la possibilità di far
proprie determinate competenze, valorizzando in termini di apprendimento l’esperienza
dei Fondi strutturali; come pure sul corretto funzionamento della struttura di
monitoraggio in relazione agli adempimenti previsti dalle Autorità nazionali e
comunitarie e alla capacità del sistema di restituire informazioni adeguate alle esigenze
gestionali del Programma.
Nel complesso l’analisi ha dato esito positivo, in quanto molte criticità evidenziate dal
Valutatore sono state superate e molti dei suggerimenti formulati sono stati condivisi
dall’Amministrazione regionale, sebbene vi siano ancora degli sforzi da compiere in relazione
ad alcuni aspetti del Programma evidenziati nel presente aggiornamento.
Nella sezione successiva si procede all’ANALISI DEGLI ESITI DEL PROGRAMMA, soffermandosi
in primo luogo sull’avanzamento finanziario e sulle realizzazioni al 30/06/2005, allo scopo di
restituire indicazioni sullo stato di attuazione del DocUP; data, questa, in cui l’Amministrazione
regionale ha proceduto ad effettuare accanto al previsto monitoraggio finanziario e procedurale,
anche un aggiornamento straordinario degli indicatori fisici.
Quanto alle modalità di svolgimento dell’analisi valutativa, i risultati sono stati esaminati ad un
livello aggregato, di asse e di misura, al fine di verificare le capacità complessive del
Programma nel perseguire gli obiettivi definiti. Accogliendo i suggerimenti della Commissione,
si sono individuati allo scopo alcuni indicatori di realizzazione e risultato chiave selezionati
sulla base della capacità di sintetizzare i principali effetti prodotti dalle azioni attivate e
ultimate.
Nell’ambito di ciascun asse di intervento sono stati, poi, sviluppati dei focus sullo stato di
attuazione ad un livello più disaggregato che vanno, tra l’altro, a completare gli
approfondimenti condotti nella sezione del Rapporto dedicata alla c.d. analisi focalizzata, in
relazione al particolare interesse conoscitivo espresso dall’A.d.G. e dagli altri stakeholder
attraverso la definizione delle domande di valutazione.
Nella seconda parte del medesimo capitolo, è stata verificata la probabilità di realizzazione
degli obiettivi di livello superiore, nell’ambito della quale vengono quantificati, ove possibile,
i principali indicatori di impatto, sforzandosi in ogni caso di fornire una stima sulla
raggiungibilità degli obiettivi complessivi del Programma a partire anche da informazioni di
tipo procedurale e di contesto.
Dato lo stato di attuazione del Programma ancora non sufficiente alla valorizzazione della
maggior parte di questi indicatori, è stato necessario affiancare ai dati forniti dal sistema di
monitoraggio, anche di una molteplicità di fonti integrative, ad esempio esaminando i contenuti
delle proposte progettuali ammesse a contributo.
Al fine di disporre di informazioni utili a comprendere come si sta evolvendo il contesto socio-
economico di riferimento in relazione alle principali variabili socio-economiche, con particolare
attenzione a quelle su cui intende intervenire il DocUP, si è proceduto ad aggiornare l’analisi di
contesto, avvalendosi ove possibile dei dati disaggregati a livello comunale in modo da poter
dar conto dei cambiamenti intervenuti nelle aree elegibili a finanziamento.
Si ritiene infatti che le variazioni intervenute dall’avvio del DocUP ad oggi, possono senz’altro
aiutare a comprendere meglio il sistema territoriale di riferimento sul quale intervengono le
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azioni del DocUP e, sebbene non sia possibile ascrivere interamente a queste i mutamenti
intervenuti, le nuove opportunità e l’avvio di numerosi interventi, che vanno ad agire in
molteplici ambiti, hanno senza dubbio rappresentato uno stimolo positivo in direzione degli
obiettivi di sviluppo definiti a livello programmatico.
L’individuazione delle domande di valutazione a partire dagli specifici fabbisogni conoscitivi
dell’Autorità di Gestione (in tutte le sue parti) e degli altri stakeholder, costituisce il
presupposto per la conduzione della c.d. ANALISI FOCALIZZATA di cui si fa cenno al p.to 4 del
Working paper n. 9 e di cui l’UVAL ha più volte sottolineato l’importanza.
Alla luce delle indicazioni emerse nel corso degli incontri realizzati presso la sede regionale nei
primi mesi dell’anno e in considerazione della rilevanza della trasferibilità delle esperienze nella
futura programmazione regionale e comunitaria, sono state definite le domande valutative che
hanno poi costituito un riferimento costante per lo sviluppo di tre approfondimenti tematici.
A. Competitività e aiuti alle imprese
I regimi di aiuto attivati dal DocUP hanno risposto all'esigenza di accrescere la
competitività delle imprese nelle aree obiettivo 2? Quali tipologie si sono rivelate più
efficaci? Gli investimenti cofinanziati appaiono in grado di sostenere la competitività
aziendale nel medio e lungo periodo?
In che modo gli incentivi hanno condizionato le scelte localizzative delle imprese
marchigiane?
Gli interventi infrastrutturali rivolti alle aree produttive hanno creato un contesto
favorevole all'insediamento di nuove imprese incentivando la realizzazione di opere
di riqualificazione o completamento di aree produttive esistenti o dismesse secondo
innovativi ed elevati standard tecnologici ed ambientali?
B. Esperienze positive rivolte al recupero e allo sviluppo delle aree marginali
implementando procedure attuative innovative
Come e con quali risultati è stata promossa l’integrazione degli interventi all’interno
della medesima misura? Si sono sviluppate sinergie tra le azioni rivolte allo sviluppo
locale attivate nell’ambito del DocUP e/o con iniziative realizzate con altre risorse
comunitarie o regionali, secondo un percorso di sviluppo locale complesso?
Quali dispositivi sono stati attivati per favorire il partenariato pubblico-privato?
Quali sono state le principali forme di integrazione e collegamento tra gli interventi
infrastrutturali e gli aiuti alle PMI? Quali le difficoltà incontrate? Quali gli
insegnamenti per il futuro?
In quali altri ambiti di intervento appare possibile replicare l’approccio sperimentato
(prime ipotesi: iniziative di natura ambientale, ARSTEL)?
C. L’ambiente come priorità trasversale
La combinazione di interventi di sostegno al sistema produttivo e/o all’ambiente
appare in grado di generare effetti ambientali positivi?
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1. VERIFICA DEL RECEPIMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE
DAL VALUTATORE INDIPENDENTE
Il primo ambito di interesse attiene alla verifica dell’utilizzo delle indicazioni emerse
dall’attività valutativa ed, in particolare, dell’eventuale accoglimento dei suggerimenti espressi
dal Valutatore in merito ai possibili miglioramenti e/o correzioni da apportare in occasione della
revisione di metà periodo.
Le attività valutative sono state incentrate, per quanto attiene l’analisi dei risultati
dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto di Valutazione Intermedia
al 30/06/2003 e nel Documento integrativo di aggiornamento dell’analisi di efficacia ed
efficienza al 31/12/2003, principalmente su un’analisi di tipo desk. I principali documenti
utilizzati sono:
rapporti annuali di esecuzione;
principali documenti di programmazione (nuove versioni).
Il Valutatore ha, inoltre, coinvolto i soggetti interessati all’attuazione del Programma al fine di
ottenere le informazioni necessarie a completare l’aggiornamento degli aspetti per i quali aveva
elaborato dei suggerimenti, in particolare i Responsabili di misura/submisura, l’A.d.G e il
Gruppo di Monitoraggio.
L’analisi dei risultati dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto di
Valutazione Intermedia del 2003 ha l’obiettivo di valutare quali siano stati i progressi effettuati,
in relazione agli esiti di alcuni aspetti del Programma per i quali il Valutatore aveva elaborato
suggerimenti e/o raccomandazioni.
In particolare il Valutatore si è soffermato su alcuni aspetti ampiamente trattati nel Rapporto
intermedio, che possono essere ricondotti all’interno di quattro ambiti di analisi:
analisi di efficacia ed efficienza,
grado di integrazione delle priorità orizzontali,
processo di razionalizzazione dei regimi di aiuto,
qualità del sistema di gestione e di monitoraggio.
Tale impostazione ha permesso di verificare, con maggiore accuratezza, l’accoglimento dei
suggerimenti e, più in generale, in che misura e con quali modalità siano state prese in
considerazione le indicazioni e i rilievi emersi nel corso dell’analisi nel corso dell’attuazione del
DocUP e, in particolare, attraverso il processo di revisione di metà periodo, evidenziando le
principali innovazioni introdotte con la riprogrammazione.
A. Analisi di efficacia ed efficienza
L’analisi è stata articolata per assi, concentrando la valutazione sugli aspetti già trattati nel
Rapporto di Valutazione al 2003 per i quali il Valutatore aveva elaborato delle
raccomandazioni.
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Per quanto attiene l’asse 1 “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo”, nel documento di
valutazione, in linea generale, si raccomandava un forte impegno per rendere più efficaci
quelle azioni che, grazie alla propria capacità di incidere sul rinnovamento di processo e di
prodotto delle imprese, potessero contribuire maggiormente all’accrescimento
complessivo della competitività del sistema produttivo marchigiano.
Nell’analisi delle singole tipologie di azione, il Valutatore aveva rilevato, infatti, sia nel
Rapporto che nel documento integrativo sull’efficacia ed efficienza al 31/12/20033
una
sostanziale difficoltà nell’attuazione di alcune misure ad elevato contenuto innovativo.
Le cause di tale fenomeno sono molteplici: in primo luogo un deficit riscontrato nella funzione
di programmazione, come nel caso dello strumento finanziario innovativo proposto dalla
submisura 1.2.2 (fondi mobiliari chiusi), il quale ha evidenziato una scarsa rispondenza con la
struttura del sistema produttivo di riferimento, determinando l’insuccesso dell’iniziativa, mentre
in altre circostanze (submisura 1.3.3) l’insoddisfacente risposta da parte dei soggetti
potenzialmente interessati agli interventi in esame, potrebbe essere ricondotta ad una
comunicazione poco efficace con il territorio. A tal riguardo il Valutatore ha sostenuto un
maggiore utilizzo dei canali di comunicazione esistenti sul territorio (CCIAA, Enti,
Associazioni di categoria) e la promozione di un più intenso coinvolgimento delle associazioni
professionali (commercialisti, ingegneri) a fronte dell’elevato contributo in termini di
consulenza aziendale.
La congiuntura sfavorevole ha frenato in parte gli investimenti delle PMI (come mostrano i
numerosi casi di rinuncia rilevati), incidendo, sicuramente, sulla scelta di investimenti che
potenziassero la struttura produttiva, attraverso l’introduzione di nuovi impianti, macchinari
ecc., piuttosto che investimenti volti a creare per l’azienda un reale vantaggio competitivo.
Probabilmente una tempistica dei bandi pianificata in modo da non creare concorrenza tra le
azioni DocUP e fuori obiettivo, come suggerito dal Valutatore, potrà agevolare in futuro la
partecipazione dei soggetti beneficiari anche ad azioni a contenuto innovativo. Per ovviare a tali
difficoltà di attuazione, sono state apportate delle modifiche e delle integrazioni allo scopo di
rafforzare l’efficacia delle iniziative e ampliare la gamma degli interventi a contenuto
innovativo. Ad esempio nel caso della L. 598/94 - volta a favorire l’innovazione tecnologica,
organizzativa e commerciale, la tutela ambientale e la sicurezza negli ambienti di lavoro - il
Valutatore ha sottolineato positivamente la scelta adottata dall’Amministrazione regionale di
prevedere, oltre al contributo in conto interessi, anche l’agevolazione in conto capitale, ciò in
considerazione della scarsa appetibilità della prima modalità agevolativa in periodi di recessione
che di per sé presentano un basso costo del denaro.
Inoltre, in accoglimento dei suggerimenti del Valutatore e dell’IPI e con riferimento
all’opportunità di sostenere più efficacemente le imprese ad investire nella ricerca e lo sviluppo
precompetitivo, sono stati introdotti aiuti concessi a tale scopo dalla legge in esame. La stessa
Commissione nel non paper riconosce particolare valore a questa tipologia di investimento
spesso trascurata dalle PMI, proprio per problemi di tipo finanziario.
A tale riguardo è stato introdotto con la riprogrammazione un nuovo obiettivo specifico,
“Promuovere la competitività delle PMI tramite l’innovazione tecnologica, organizzativa e
commerciale, lo sviluppo precompetitivo e la ricerca industriale”, che denota un forte interesse
verso tali temi e una volontà di superare le difficoltà procedurali, finanziarie e culturali
3
Con il documento in oggetto il Valutatore intendeva non solo offrire un quadro più aggiornato dell’avanzamento
del Programma e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma sviluppava, in accordo con l’Amministrazione
regionale, una verifica delle proposte per la riprogrammazione del DocUP e della loro adeguatezza sia per far fronte
alle problematiche emerse, sia rispetto ai suggerimenti e alle considerazioni dello stesso Valutatore, come pure della
coerenza delle modifiche individuate con gli orientamenti espressi dalla Commissione nel c.d. non paper.
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incontrate dalle piccole e piccolissime imprese artigiane e industriali, che operano in settori
tradizionali e che rappresentano la realtà dominante del tessuto produttivo marchigiano.
Gli sforzi in questa direzione sono ravvisabili nell’incentivo dato per gli investimenti legati
all’introduzione di nuovi modelli organizzativi, che valorizzino le competenze delle risorse
umane utilizzandole come fattore di successo, e di innovazioni commerciali attraverso lo
sviluppo di nuovi canali distributivi che l’azienda può usare per allargare il proprio mercato.
La maggiore rilevanza di azioni volte all’innovazione del sistema, in particolare attraverso la
ricerca e lo sviluppo precompetitivo, è coerente con l’obiettivo stabilito al vertice europeo di
Lisbona di fare dell’UE “l’economia basata sulle conoscenze più competitiva e dinamica del
mondo”, finalità presente anche nella strategia di sviluppo prevista per il prossimo periodo di
programmazione4
.
Tali orientamenti vengono ribaditi nell’ambito di interventi infrastrutturali, come dimostra la
volontà della Regione di elevare gli standard di efficienza delle aree produttive esistenti; difatti,
in questo secondo periodo di programmazione, si sono rese più selettive le procedure di
selezione dei progetti, favorendo gli interventi di elevato rilievo ambientale ed azioni ad alto
livello tecnologico (fibre ottiche, wireless, interventi afferenti alla salute e sicurezza all’interno
delle aree produttive, atterraggio eliambulanze, etc). Sono state in tal modo colmate anche le
lacune di tipo programmatico sottolineate dal Valutatore con riferimento al primo bando della
submisura 1.4.2, ove mancava una chiara definizione delle aree ecologicamente attrezzate
previste dal C.d.P., così come apparivano scarsamente efficaci i meccanismi premiali a favore di
interventi in grado di elevare il livello tecnologico delle aree produttive rispetto
all’infrastrutturazione primaria.
Allo scopo di disporre di un quadro esauriente della riprogrammazione del DocUP Ob. 2 della
Regione Marche, appare opportuno far riferimento alle variazioni/integrazioni apportate più di
recente rispetto e con le quali si è inteso soddisfare alcune esigenze che si sono palesate anche a
seguito dell’evolversi dell’assetto produttivo regionale e concernenti la questione
dell’internazionalizzazione, un fenomeno che, secondo una buona parte degli addetti alla
politica economica nazionale e regionale, va in qualche misura indirizzato affinché non si
trasformi in una mera delocalizzazione delle attività, con conseguenze negative in termini di
perdita netta di posti di lavoro. Con l’approvazione nel corso del Comitato di Sorveglianza del
14 giugno 2005 della misura 1.5, si intende rafforzare il tessuto produttivo regionale delle aree
di interesse del Programma attraverso un ulteriore impulso alla promozione internazionale del
sistema produttivo locale e in tal modo favorire l’attrazione di investimenti esogeni sul territorio
marchigiano.
Con riferimento agli aspetti finanziari, un suggerimento dato dal Valutatore e accolto
dall’Amministrazione regionale ha riguardato la modifica delle procedure vigenti per alcune
azioni e la semplificazione nel caso degli interventi innovativi che avevano fatto registrare
delle difficoltà.
4
Il tema dell’innovazione trova spazio anche attraverso interventi immateriali tesi ad accrescere la qualità dei
luoghi di lavoro. In particolare nell’ambito della submisura relativa all’introduzione di incentivi per l’acquisizione di
servizi per la qualità e l’innovazione, è stata prevista la concessione di incentivi per l’acquisizione della certificazione
della responsabilità sociale (norma S.A. 8000), sistema di qualità di più recente diffusione, le cui prescrizioni
riguardano il rispetto delle principali regole etico-sociali del mercato del lavoro con conseguenti benefici in termini di
miglioramento delle condizioni di lavoro delle imprese che vi aderiranno. Questo tema è stato inserito in conformità
con le indicazioni formulate dal recente Testo Unico per gli incentivi ai settori dell’artigianato, dell’industria e dei
servizi alla produzione (L.R. n. 20 del 28/10/2003), introdotto dalla Regione coerentemente con la necessità di
organizzare e coordinare più efficacemente i regimi di aiuto alle imprese.
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Per le misure di aiuto alle imprese, su indicazione del Valutatore, è stato introdotto il regime
notificato dove era previsto unicamente il de minimis e, laddove coesistevano entrambe le
modalità, è stato applicato il principio di alternatività del contributo a scelta dell’impresa
richiedente. In sostanza, tale opzione, consente alle aziende impossibilitate ad accedere al
regime de minimis, a causa del raggiungimento del massimale consentito, di potersi avvalere
comunque dei finanziamenti.
Con riferimento alle criticità individuate dal Valutatore relative a difficoltà di tipo procedurale
e/o giuridico-amministrative e risposte insoddisfacenti da parte dei potenziali
destinatari/beneficiari, riscontrate per le misure dell’asse 1 sono stati fatti consistenti passi in
avanti.
Dal punto di vista procedurale, il ritardo che aveva interessato le submisure 1.1.1 e 1.2.1 è stato
recuperato; mentre per quanto riguarda il secondo aspetto, l’individuazione delle cause del
disinteresse manifestato da taluni beneficiari/destinatari ha portato ad una semplificazione delle
procedure. Nel caso dell’intervento volto al riequilibrio della struttura finanziaria delle PMI
industriali ed artigiane attraverso la partecipazione al capitale di rischio (submisura 1.2.2), è
stata prevista una definizione meno rigorosa dello strumento finanziario da utilizzare e la
trasformazione della procedura valutativa a quella a sportello, in linea con le osservazioni del
Valutatore, modifiche che purtroppo non hanno portato i risultati attesi, confermando
l’impressione di una netta propensione delle imprese marchigiane a ricorrere a fonti di
finanziamento tradizionali. Nel caso della submisura 1.3.3, volta all’implementazione di servizi
diretti alla creazione di imprese innovative, il medesimo passaggio dalla procedura valutativa a
quella a sportello (DGR 1320/03) non ha portato benefici in termini di performance della
misura, visto lo scarso numero di domande pervenute5
; a tale situazione ha verosimilmente
concorso la sovrapposizione con un intervento analogo cofinanziato dal POR Ob. 3,
opportunamente evidenziata nel Rapporto di Valutazione.
Rispetto all’asse 2,“Rete ecologica e riqualificazione territoriale”, che persegue obiettivi
specifici di sostenibilità ambientale6
, nel Rapporto al 2003 si raccomandava di colmare i vuoti
programmatici e di governo e di adeguare le intensità di aiuto da erogare, soprattutto con
riferimento agli interventi volti alla realizzazione di infrastrutture ambientali.
Il Valutatore, in fase di riprogrammazione, ha evidenziato come tali difficoltà siano state in
parte rimosse in seguito alle modifiche operate con la revisione del DocUP.
Con riferimento agli ostacoli di tipo programmatico, infatti, se ne sottolinea il superamento
relativamente agli interventi per il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue e per la
ristrutturazione e razionalizzazione del ciclo idrico. Per tali interventi i ritardi accumulati erano
riconducibili alla mancanza dei Piani d’Ambito, che sono stati elaborati e adottati dai 5 Ambiti
Territoriali Ottimali (ATO)7
istituiti sulla base dell’iter previsto dalla legge n. 36/94 (c.d. Legge
Galli). Essi rappresentavano l'inquadramento programmatico necessario per l'attuazione degli
interventi ne secondo triennio.
5
La semplificazione della procedura ha dato dei risultati, seppur poco significativi nel caso della misura 1.3.3,
con la presentazione di 6 domande di finanziamento a fronte dell’assenza di risposte registrata con il bando ordinario.
Inoltre con la riprogrammazione non è più prevista la definizione di un elenco dei fornitori, che oltre ad allungare i
tempi con la pubblicazione di un bando ad hoc, era percepito come un vincolo stringente per i neoimprenditori.
L’efficacia di tale provvedimento tuttavia non potrà essere verificata, in quanto la submisura non verrà riproposta nel
II triennio di attuazione.
6
La conservazione e il miglioramento della qualità delle risorse idriche, la riduzione della produzione dei rifiuti e
lo sviluppo del recupero e riciclo di risorse il miglioramento della capacità del territorio di sostenere la biodiversità,
lo sviluppo dell’efficienza e del risparmio energetico, il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano.
7
ATO 1 Marche Nord- Pesaro, Urbino; ATO 2 Marche Centro-Ancona; ATO 3 Marche Centro–Macerata; ATO 4
Marche Sud – Alto Piceno Maceratese; ATO 5 Marche Sud- Ascoli Piceno.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 11
Non sempre è stato possibile rimuovere le criticità di ordine programmatico, come nel caso
della submisura 2.1.3 destinata alla bonifica di siti inquinati ed al recupero delle aree degradate,
con esiti attuativi del tutto insoddisfacenti. Le cause sono da ricondurre in parte ad una scarsa
capacità progettuale del territorio sia in termini finanziari che in relazione alla qualità degli
interventi, ma soprattutto al mancato aggiornamento del Piano Regionale di bonifica rispetto al
quale va valutata la conformità dei progetti. Per il triennio 2004-06 l’intervento viene riproposto
all’interno della nuova misura 2.9, ma l’attuazione resta condizionata dall’ultimazione in tempi
utili del Piano.
Con riferimento all’insufficiente tasso di cofinanziamento previsto dal C.d.P. per alcuni
tipologie di intervento rispetto ai livelli mediamente rilevati nelle altre regioni Ob. 2, come
evidenziato nel Rapporto di Valutazione, la Regione ha provveduto ad un incremento della
quota pubblica, rimovendo, in tal modo, quella che si ritiene essere stata la principale causa
dello scarso interesse da parte dei potenziali beneficiari. Gli interventi oggetto
dell’innalzamento del contributo pubblico fino ad un limite massimo pari al 70% sono quelli
previsti dalla misura 2.1 (riproposti per il II triennio nella nuova misura 2.9) e dalla misura 2.2
(attinente il miglioramento del sistema dei rifiuti).
Gli ostacoli incontrati dalle misure di cui sopra hanno comportato dei ritardi nell’avvio delle
opere; a tale scopo il Valutatore aveva suggerito di porre attenzione alla fattibilità dei
progetti entro i termini previsti dai regolamenti comunitari procedendo, ove opportuno, ad
un adeguamento della tempistica prevista nei cronogrammi procedurali al fine di renderla
coerente con gli obiettivi intermedi e finali programmati, indicazione raccolta
dall’Amministrazione regionale, la quale ha provveduto a sostanziali modifiche nella tempistica
con la riduzione dei tempi previsti con l’obiettivo di contenere i tempi di realizzazione degli
investimenti ed, in particolar modo, di renderli maggiormente coerenti con le procedure e le
scadenze previste dalle norme comunitarie per la rendicontazione e la certificazione della spesa.
Oltre al ridimensionamento delle procedure in qualche caso (ad esempio la misura 2.2), sono
stati introdotti nuovi criteri di selezione volti a privilegiare quei progetti che presentano tempi di
realizzazione più contenuti.
Al 31/12/2003 l’asse 3“Diversificazione economica e valorizzazione delle potenzialità locali”
presentava nel complesso i migliori risultati attuativi, tuttavia in considerazione dei ritardi
accumulati da alcune misure a causa della complessità e/o del carattere sperimentale delle
procedure attivate, anche in questo caso il Valutatore ha sottolineato la necessità di porre una
particolare attenzione alla tempistica prevista per la realizzazione delle misure al fine di
renderla compatibile con gli obiettivi programmati.
A tale riguardo le misure intraprese dalla Regione sono:
una revisione della tempistica definita per i diversi step procedurali, in parte volti a
completare alcune fasi in tempi più ridotti, ove possibile, ma anche a rendere più
coerente tale tempistica con le esigenze effettive riscontrate con i primi bandi (misure
3.1, 3.3 e 3.5);
l’inserimento tra i criteri di ammissibilità della disponibilità del progetto definitivo, in
luogo della più vaga “disponibilità del progetto” (misure 3.2, 3.3 e 3.5);
l’inserimento tra i criteri di selezione dello stato della progettazione superiore al livello
minimo di ammissibilità o dello stato di realizzazione del progetto (misura 3.2 e 3.3).
Nonostante i suddetti ritardi da imputare al carattere innovativo delle procedure attuative,
l’approccio programmatico e attuativo utilizzato per alcune misure dell’asse 3 è stato
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 12
segnalato dal Valutatore come una best practice da sviluppare sia nella Regione stessa che in
altre Regioni per l’implementazione di iniziative di sviluppo locale.
Il Valutatore ha, infatti, evidenziato l’utilizzo di una procedura concertativa che ha aggiunto
valore agli interventi stessi, come è accaduto per gli interventi della misura 3.3 volta alla
creazione di una rete di servizi socio-assistenziali flessibili e diversificati coerenti con le
esigenze di ambiti territoriali sub-provinciali8
. Ulteriore elemento da rilevare è l’impegno
profuso per la rivitalizzazione turistica, culturale ed economica in ambiti territoriali circoscritti
dove vengono promosse diverse iniziative tra loro integrate con l’obiettivo di consentire
l’evoluzione del sistema territoriale mantenendone l’identità, attraverso la condivisione delle
strategie, e privilegiando l’intersettorialità degli interventi. Tali azioni rappresentano
un’ulteriore opportunità di partecipazione diretta del territorio alle politiche di sviluppo
attraverso la valorizzazione del territorio stesso e delle proprie competenze.
Alla luce di quanto evidenziato, il Valutatore ritiene pienamente coerente la scelta della Regione
di destinare una parte delle risorse ottenute con l’assegnazione della riserva di premialità, a
favore di tutte le misure dell’asse 3 (con l’unica eccezione della 3.4 “Sviluppo della società
dell’informazione a livello locale”) in ragione delle buone performance finanziarie, della forte
attenzione da parte del territorio e della strategicità dell’approccio concertativo e/o integrato.
Inoltre la maggiore attenzione da parte della Regione ad uno sviluppo territoriale da favorire
attraverso un approccio integrato e condiviso a livello locale emerge chiaramente con
l’attivazione nel II triennio di uno strumento che viene attuato in via sperimentale ma che
potrebbe rivelarsi strategico anche nella programmazione futura: le ARSTEL che dovranno
operare trasversalmente attraverso la realizzazione di azioni programmate nei tre assi del
DocUP.
Con riferimento agli aspetti procedurali l’unica modifica apportata riguarda il regime de
minimis e concerne anche per queste tipologie di azioni l’introduzione del principio di
alternatività del contributo che è stato esteso all’intervento riguardante la promozione del
turismo, in linea con le modifiche apportate alle misure dell’asse I.
B. Grado di integrazione delle Priorità Orizzontali
Con riferimento al grado di integrazione della priorità protezione e sostenibilità ambientale9
il
Valutatore aveva condiviso con lo staff dell’Autorità Ambientale Regionale la necessità di
introdurre degli indicatori sintetici e di inserire e/o perfezionare alcuni indicatori
ambientali per misura, nonché di integrare e/o modificare alcuni criteri di selezione al fine
di garantire una valutazione più accurata dell’effettiva integrazione della tematica nel
Programma.
La ritardata operatività dell’A.A.R. 10
, infatti, non aveva consentito inizialmente tale puntuale
sorveglianza. L’avvio della sua attività, che non ha sicuramente potuto colmato il vuoto creatosi
8
La misura 3.3 assume carattere sperimentale non solo per quanto attiene il tema trattato, ma anche e soprattutto
in virtù del ruolo assunto dagli Ambiti territoriali, attraverso l’istituto del Comitato dei Sindaci, quale sede naturale
della concertazione tra Regione e Comuni per la pianificazione sociale. La misura recepisce pienamente l’architettura
sistemica proposta nel “Piano regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali 2000-2002”.
9
Lo sviluppo sostenibile, rappresenta attualmente una delle sfide più importanti in campo sociale economico e
ambientale al fine di dare vita ad una società in cui la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sociale ed economico delle
comunità locali coesistano e che, attraverso una più equa distribuzione delle ricchezze, consenta il mantenimento
delle risorse per le generazioni future.
10
L’A.A.R. è impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale attraverso l’integrazione della
componente ambientale nei programmi finanziati dai fondi strutturali ed è responsabile di azioni mirate al
perseguimento dello sviluppo sostenibile. Relativamente a tali azioni, la sua attività, iniziata nel 2002, presuppone il
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 13
in fase di programmazione, ha comunque portato ad alcuni risultati positivi. In particolare
l’aggiornamento della VeA ambientale ha prodotto il risultato di migliorare il quadro
conoscitivo della situazione ambientale regionale, anche grazie ad una maggiore attenzione alla
situazione delle zone che interessano il DocUP.
L’aggiornamento della valutazione di sostenibilità del DocUP ha consentito, invece, la revisione
della matrice che mette in relazione le misure esistenti con otto obiettivi di sostenibilità, definiti
sulla base delle indicazioni generali degli strumenti di programmazione della Regione e della
situazione ambientale del territorio. Tale aggiornamento ha mostrato che le attese in fase di
programmazione non sono state soddisfatte dai risultati del triennio 2000-2003.
Complessivamente per il secondo periodo di programmazione si è inteso agire con più forza
proprio sugli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, per far fronte agli impegni presi con
l’adesione alla risoluzione di Göteborg (DGR 859 del 17/06/2003)11
.
In particolare l’A.A.R. ha stimolato l’inserimento della nuova misura (2.8) rimovendo così una
carenza delle misure del DocUP in riferimento all’obiettivo della lotta ai cambiamenti climatici.
La nuova misura, infatti, dovrà favorire l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti
rinnovabili tramite l’introduzione di impianti tecnologici per la riduzione delle emissioni
climalteranti, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto dell’11 dicembre 199712
. Essa
anticipa le strategie energetiche che sono confluite nel Piano Energetico Ambientale Regionale
(PEAR) approvato con DGR n. 175 del 16/02/2005.
Per quanto riguarda gli indicatori ambientali, sono stati individuati due indicatori sintetici a cura
dell’A.A.R. di concerto con il Valutatore, che ne aveva evidenziato l’utilità ai fini di una
valutazione complessiva del Programma; un primo indicatore è di tipo quantitativo e indaga
sulla percentuale di progetti a finalità ambientale all’interno di una particolare misura e/o
submisura; l’altro, di natura finanziaria, consente di calcolare la percentuale di spesa ritenuta
ammissibile destinata a finalità ambientale.
Sono stati, inoltre, inseriti e/o perfezionati alcuni indicatori ambientali per misura, in linea con i
suggerimenti del Valutatore che aveva rilevato una certa carenza.
In merito ai criteri di selezione, con riferimento alla priorità in esame, l’A.A.R. ed il Valutatore
indipendente avevano proposto delle modifiche e/o integrazioni, per accrescere l’efficacia
complessiva degli interventi in termini di prevenzione e contenimento di impatti potenzialmente
negativi e di rafforzamento di effetti potenzialmente positivi sull’ambiente, che sono state
recepite, in particolar modo, con l’introduzione del criterio di adesione ad un sistema di gestione
ambientale (EMAS o ISO 14001) nella misura 1.3, ma che non potranno incidere sulle azioni
avviate nel I triennio di programmazione.
Con riferimento alla priorità di promuovere Pari Opportunità tra uomini e donne ed eliminare
le disuguaglianze, il Valutatore, in linea generale, aveva raccomandato una più efficace attività
di sensibilizzazione da parte della struttura preposta alla promozione delle pari
opportunità anche attraverso un più adeguato inserimento del tema nei criteri di selezione
e priorità all’interno dei bandi.
Nell’ambito del DocUP, la priorità trasversale in oggetto può trovare particolare spazio in
termini di maggiore accesso al mercato del lavoro e mediante la creazione e il potenziamento di
infrastrutture e servizi che consentono la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa.
raggiungimento degli obiettivi di integrità degli ecosistemi, equità sociale ed efficienza dell’economia. Conferenza
delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 - “Conferenza di Rio”)
11
Gli obiettivi sono: la lotta ai cambiamenti climatici, la garanzia di trasporti ecologicamente validi, la riduzione
dei rischi per la salute pubblica e la gestione responsabile delle risorse naturali.
12
La misura contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di innalzare l’incidenza al 22% della elettricità prodotta
da fonti rinnovabili entro il 2010 richiesto all’Italia dall’Unione Europea attraverso la Direttiva - 2001/77/CE.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 14
È emersa la necessità di potenziare le attività di sensibilizzazione svolta presso i soggetti
coinvolti nell’attuazione degli interventi, al fine di compiere un salto di qualità nel rendere
realmente operativo il rispetto del principio in esame nell’ottica del mainstreaming di genere13
.
La Commissione per le pari opportunità, e la Struttura P.F. Pari Opportunità della Giunta
regionale, preposte a tale scopo, hanno avviato in tempi relativamente recenti una serie di
iniziative e si spera che quanto prima possano rappresentare un punto di riferimento
fondamentale e soprattutto una struttura di coordinamento per l’efficace integrazione del tema
prioritario di competenza all’interno delle misure sia in fase di programmazione che in fase di
attuazione, come è avvenuto con l’Autorità Ambientale Regionale.
Per quanto attiene gli aspetti di tipo procedurale, nella prima fase di attuazione del Programma,
dall’analisi condotta dal Valutatore sulle misure dell’asse 1, è emerso che, complessivamente, la
politica trasversale in esame vada sostenuta con ancora maggiore efficacia all’interno dei bandi,
i quali non includevano, in toto o solo in parte, i criteri premiali a favore dell’imprenditoria
femminile o dell’occupazione femminile e di soggetti svantaggiati così come previsto nel
C.d.P.; da un’analisi dei nuovi bandi permangono dei margini di miglioramento per rafforzare
l’integrazione della priorità in esame.
Per quanto riguarda il sistema degli indicatori, sono state accolte le osservazioni del Valutatore
sulla opportunità di apportare modifiche/integrazioni al fine di disporre di informazioni sulla
qualità dell’occupazione creata con riguardo alla componente femminile e svantaggiata, ma
anche sull’impiego part-time utile alle esigenze di conciliazione, come pure sulla quota di
imprese gestite o create da donne sul totale di quelle ammesse a finanziamento.
La priorità occupazione e mercato del lavoro rappresenta una tematica fondamentale per il
perseguimento dell’obiettivo generale del Programma di ridurre la perifericità economica e
sociale e di frenare lo spopolamento dell’area obiettivo 2 della regione ed anche quella con un
grado di integrazione maggiore all’interno del Programma.
Per consentire una sorveglianza più accurata della sua integrazione, il Valutatore
raccomandava di inserire all’interno degli indicatori di impatto esistenti la rilevazione di
aspetti qualitativi, mentre dall’analisi è emerso che il tema dell’occupazione è adeguatamente
sostenuto nei criteri di selezione e di priorità inseriti nel C.d.P..
In linea con il nostro suggerimento nell’ambito degli indicatori di impatto è stata introdotta la
rilevazione di aspetti di tipo qualitativo in riferimento all’occupazione creata e mantenuta, quali
la quota di occupazione femminile, di soggetti svantaggiati, a tempo determinato e atipici, part-
time. La rilevazione dell’aspetto qualitativo, infatti, consente di misurare il reale peso
dell’intervento in termini di occupazione nel tempo, tenendo appunto in considerazione la
stabilità o meno dell’occupazione creata o mantenuta.
Gli aspetti qualitativi dell’occupazione assumono una particolare rilevanza in regioni che, come
le Marche, sono caratterizzate da una situazione di “quasi piena occupazione”, con un livello di
disoccupazione “frizionale”14
ed un elevato tasso di occupazione15
.
13
Il Reg. 1260/99 pone il mainstreaming di genere come vincolo al fine del raggiungimento delle pari opportunità:
tale strategia contribuisce a porre il punto di vista delle donne letteralmente al centro di tutte le politiche e azioni
dell’UE, promuovendo la loro partecipazione in campi o ruoli in cui la presenza femminile appare deficitaria.
14
La disoccupazione frizionale è legata ai tempi necessari alla ricerca di un nuovo lavoro e se può essere in
qualche modo ridotto da un più efficiente servizio di collocamento, va comunque riconosciuto che un certo livello di
disoccupazione frizionale è comunque ineliminabile.
15
Ciò non toglie che, anche in simili realtà, l’occupazione possa ancora aumentare, senza tener conto poi dei
settori in difficoltà strutturale, come quello tessile, che generano significative fuoriuscite dal mercato del lavoro.
Inoltre la presenza, oggi molto forte di lavori atipici, introduce ad una realtà molto più complessa dove, tra chi si può
definire occupato in senso pieno e chi, invece, disoccupato in senso proprio esistono una serie di posizioni
intermedie, diverse soprattutto per la quantità e la qualità di tempo di lavoro effettivamente prestate:
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 15
Accanto ai tradizionali criteri di priorità, l’obiettivo di favorire un’occupazione di qualità è stato
perseguito anche attraverso l’introduzione di incentivi per coloro che assumono a tempo
indeterminato.
Particolarmente positiva in questo senso appare l’esperienza della submisura 1.1.2 “Aiuti alle
imprese artigiane di produzione e di servizi alla produzione” che presenta un legame diretto con
la misura D1 del POR Ob. 3 prevedendo, per le aziende che assumono manodopera femminile
e/o qualificata a tempo indeterminato, la possibilità di accedere agli aiuti per la formazione
continua di cui alla misura del POR16
.
La sperimentazione di cui sopra resta tuttavia un caso isolato e l’integrazione tra i due strumenti
appare limitata alla fase programmatoria senza un concreto raccordo in fase attuativa tra le
diverse azioni.
C. Il processo di razionalizzazione del sistema regionale di incentivi alle imprese
L’approfondimento sul tema degli aiuti alle PMI cofinanziati dal DocUP ha dato seguito alla
proposta rivolta dalla Commissione Europea17
all’Autorità di Gestione di avvalersi del
contributo del Valutatore per lo studio di tale tematica. L’analisi era volta ad individuare le
problematiche inerenti il sistema di aiuti esistente nonché le possibili soluzioni per il loro
superamento, nella prospettiva di una razionalizzazione del sistema che ne accrescesse
l’efficacia complessiva.
A tale scopo il Valutatore aveva raccomandato in linea generale di dare maggiore stimolo alle
azioni più innovative, di rafforzare il sistema informativo relativo agli incentivi esistenti a
livello locale e nazionale e di potenziare gli strumenti di coordinamento dei diversi
interventi attivati sul territorio regionale.
Nel seguito si riportano in sintesi i principali risultati dello studio e le principali misure
intraprese dalla Regione per la c.d. razionalizzazione del sistema di incentivi a livello regionale,
e soprattutto le modifiche apportate al DocUP in occasione della revisione di metà periodo per
innalzare l’efficacia delle azioni rivolte al settore produttivo.
Dal punto di vista della concentrazione delle risorse, la misura 1.1 era e rimane una misura
centrale a cui sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie a favore delle PMI
industriali e artigiane con particolare attenzione ai temi dell’innovazione tecnologica,
organizzativa e della tutela ambientale. In linea con i suggerimenti del Valutatore di sostenere
più efficacemente le imprese ad investire nella ricerca e lo sviluppo precompetitivo, sono
stati introdotti aiuti concessi a tale scopo dalla legge 598/94, modificata dall’art. 54 della L.
488/99 e successivamente dall’art. 15 della L. 57/2001. Sono stati, inoltre, introdotti degli
incentivi per la diffusione dell’innovazione tecnologica nelle imprese artigiane nell’ambito della
submisura 2 e per l’introduzione di investimenti innovativi con particolare riferimento a
• i cosiddetti disoccupati scoraggiati e coloro che lavorerebbero solo a particolari condizioni (statisticamente
assimilati alle non forze lavoro);
• gli occupati senza lavoro - che svolgono un numero di ore di lavoro inferiore a quello abituale;
• gli occupati part-time involontari.
16
Con decreto n. 754 del 25/11/04 è stato approvato il nuovo bando per gli aiuti alle assunzioni (oltre ai contributi
per le spese di fideiussione) ad imprese ammesse ai benefici del bando attuativo della misura 1.1.2 del DocUP, le
quali, a seguito dell’investimento cofinanziato con il FESR, abbiano provveduto ad effettuare assunzioni a tempo
indeterminato di soggetti inoccupati o disoccupati, residenti nella Regione, determinando un incremento
occupazionale netto.
17
Il suggerimento è stato formulato in occasione dell’incontro annuale a Bruxelles del 25-26 novembre 2002.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 16
interventi volti a favorire sia il risparmio energetico sia l’utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili.
Per quanto attiene le procedure di accesso alle agevolazioni (automatica, valutativa a
graduatoria e valutativa a sportello), le modifiche apportate in fase di riprogrammazione al
C.d.P. hanno introdotto la procedura a sportello per più interventi rispetto alla versione
precedente, come nel caso della submisura 1.2.1 relativa alla prestazione di garanzie ed
abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento per investimenti materiali ed
immateriali. Ciò a conferma dell’analisi fatta dal Valutatore che registrava un più intenso
ricorso a quest’ultima procedura allo scopo di semplificare l’accesso da parte dei beneficiari a
misure a maggior contenuto innovativo.
Rispetto alle tipologie di agevolazioni concesse (in c/capitale, in c/interessi e bonus fiscale), in
linea con le proposte del Valutatore, è stato introdotto il regime notificato dove era previsto
unicamente il de minimis, e dove coesistevano entrambe le modalità è stato applicato il principio
di alternatività del contributo a scelta dell’impresa richiedente.
Inoltre sono state inserite in maniera diffusa, accanto alle agevolazioni in c/interessi, quelle in
c/capitale, vista la risposta dei beneficiari inferiore alle attese per alcuni interventi che
prevedevano solo la prima tipologia di aiuto.
Con riferimento alla necessità espressa dalla Commissione Europea di potenziare l’efficacia dei
regimi di aiuto del DocUP, anche attraverso un’adeguata selezione degli interventi, l’analisi
effettuata esprimeva un giudizio positivo soprattutto in funzione della scelta di adottare
diffusamente procedure di selezione valutative. Tuttavia, visti i risultati inferiori alle attese per
le misure a più elevato contenuto innovativo, l’attuale propensione è quella di semplificare in
questi casi l’accesso agli incentivi e di intervenire soprattutto sull’oggetto delle iniziative
estendendo il concetto di innovatività in linea con gli orientamenti comunitari.
Il concetto di innovatività a cui si fa riferimento attiene all’introduzione dell’attività di ricerca
industriale e sviluppo precompetitivo non solo per le PMI industriali ma anche per quelle
artigiane, cercando di superare gli ostacoli che fino ad ora ne hanno ostacolato l’introduzione.
A seguito dell’analisi condotta il Valutatore ha segnalato alcuni fattori di potenziale o effettiva
criticità ravvisabili:
nel rischio di duplicazione delle iniziative a livello locale e nazionale;
nella opportunità di potenziare un sistema informativo regionale;
nel rischio di diseconomie gestionali connesse alla complessa articolazione dell’asse 1.
Al fine di incrementare l’efficacia del sistema, il Valutatore ha suggerito di rafforzare il
coordinamento delle azioni del DocUP con gli altri strumenti di programmazione
comunitari e regionali e di predisporre un adeguato sistema di monitoraggio regionale.
Con riferimento al primo aspetto, il Valutatore ha sottolineato l’importanza degli strumenti di
programmazione al fine di evitare inutili sprechi di risorse ed il determinarsi di un eccesso di
concorrenza fra le politiche locali.
Il sistema di monitoraggio, inoltre, è ritenuto uno strumento fondamentale al fine di consentire
un miglioramento continuo del sistema. Ulteriore condizione, indispensabile per un’efficace
regolazione del sistema regionale di agevolazioni, è la piena operatività di un sistema di raccolta
delle informazioni, che dovrebbe comprendere tutti gli incentivi attivati sul territorio. A tale
riguardo, nell’ambito della convenzione con l’IPI era previsto il supporto per l’integrazione ed
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 17
implementazione della banca dati anagrafica per la verifica del rispetto del cumulo degli aiuti e
del rispetto della soglia “de minimis”, ma tale banca dati è ancora in via di definizione.
La possibile soluzione suggerita per il riordino degli strumenti di aiuto era quella di predisporre
una normativa quadro ad hoc, come era stato già fatto da alcune regioni Ob. 1 (Basilicata,
Calabria e Campania). In linea con tale suggerimento il processo di razionalizzazione partito per
la Regione Marche con l’approvazione del Piano di Sviluppo Regionale18
ha portato alla
redazione del Testo Unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla
produzione (Legge Regionale 28 ottobre 2003, n°20). Esso ha consentito una semplificazione
normativa necessaria al fine di disciplinare, nel rispetto delle competenze legislative statali,
interventi in materia di sostegno all’artigianato, all’industria ed ai servizi alla produzione, allo
scopo di favorire la crescita e la qualificazione dell’apparato produttivo regionale.
Relativamente alla necessità di contrastare il rischio di diseconomie gestionali, il Valutatore
riteneva utile la ridefinizione della struttura degli interventi estremamente articolati, anche
attraverso accorpamenti tra azioni similari. In tale direzione si è già registrato un parziale
adattamento in fase di riprogrammazione di metà periodo, anche se l’A.d.G. riconosce nella
complessità strutturale della parte del programma relativa agli aiuti, un ambito di ulteriore
opportuna migliorabilità nel prossimo periodo di programmazione
D. Qualità del sistema di attuazione
Il Valutatore, nell’analisi condotta sull’organizzazione dell’attuazione del Programma, ha
raccomandato soprattutto di rafforzare il sistema di monitoraggio regionale strutturandolo
in modo da tener conto dell’articolazione e delle specificità del DocUP e in grado di
restituire informazioni rispondenti alle esigenze gestionali del Programma.
Punto di forza della struttura organizzativa doveva essere rappresentato dal Gruppo regionale
di Monitoraggio e Assistenza Tecnica, che però è riuscito solo in parte ad esprimere appieno
le proprie potenzialità. Si tratta di una struttura, già attiva nel precedente periodo di
programmazione, ulteriormente sviluppata in termini di risorse umane coinvolte e che
rappresenta un importante “elemento” di raccordo tra i vari livelli attuativi e l’A.d.G..
Nel Rapporto di Valutazione Intermedia era stato valutato positivamente l’impiego di personale
già impegnato nel precedente periodo di programmazione in quanto denotava la volontà da parte
della Regione di internalizzare le conoscenze al fine di costruire e valorizzare un utile
patrimonio di “saperi” operativi. Positivo era, inoltre, il giudizio sulla decisione di affidare
all’Unità di Assistenza tecnica l’attività di supporto al livello territoriale, sia in fase di
presentazione dei progetti che nella fase di avvio e gestione dei progetti stessi, in quanto ciò
rendeva possibile una maggiore considerazione delle esigenze del territorio.
Tuttavia, in concreto, la funzione di raccordo tra i vari livelli attuativi e l’A.d.G., e di
conseguenza una migliore efficacia nella circolazione delle informazioni tra tali soggetti, ha
solo in parte soddisfatto le aspettative.
In diverse occasioni si è operato sulla base di obiettivi contingenti e in condizioni di emergenza,
soprattutto in relazione al raggiungimento degli obiettivi intermedi (legati alla riserva di
premialità e al raggiungimento del livello di spesa necessario ad evitare il disimpegno
18
Il Piano fornisce un quadro degli interventi vigenti o attivabili dalla Regione in una logica integrata con le
risorse nazionali delegate nel Fondo Unico, con le risorse regionali e con le risorse comunitarie. Attraverso la
predisposizione di tale quadro è stato possibile arrivare ad una semplificazione normativa ed alla selezione degli
strumenti necessari al raggiungimento degli obiettivi generali.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 18
automatico); inoltre, non si è sufficientemente diffusa la consapevolezza presso i singoli settori
responsabili delle diverse azioni finanziate dal DocUP di operare nell’ambito di un programma
complesso che prevede vincoli e obiettivi intermedi, trasversali o di livello superiore di cui
occorre tenere debitamente conto oltre a quelli direttamente imputabili ai singoli interventi,
come dimostra anche una non sempre efficace e univoca modalità di perseguimento delle
priorità trasversali.
A tale situazione hanno senza dubbio contribuito i lunghi tempi occorsi per l’avvicendamento
dell’Autorità di Gestione19
, determinando molte incertezze e difficoltà, peraltro proprio in un
momento particolarmente delicato qual è la revisione di metà periodo.
Un maggiore orientamento delle attività di monitoraggio ai fini gestionali consentirebbe di
verificare in modo costante l’andamento dell’attuazione degli interventi, ad esempio le
rilevazioni potrebbero essere opportunamente cadenzate in funzione degli obiettivi finanziari
legate al meccanismo del disimpegno automatico e/o per le misure considerate a rischio.
Occorre sottolineare ad ogni modo lo sforzo dell’A.d.G. per riposizionare in modo più corretto
le responsabilità tra A.d.G. stessa e R.d.M., ai fini di una migliore "circolarità" della
collaborazione: gli esiti di tale impegno si sono determinati solo con la conclusione del nuovo
assetto funzionale dell'Amministrazione regionale (L.R. 19/2005 approvata con D.G.R. n. 1341
del 03/11/2005).
Risulta inoltre che l’'assenza o la carenza di governo regionale sulle strutture, conseguenti alla
fase preelettorale di primavera e quella successiva alle elezioni, che si è conclusa solo con
l'approvazione della legge 19 del 30/06/2005, a sua volta attivata con la DGR 1341/05, ha
lasciato per tutto il corrente anno l'AdG con personale considerevolmente sottodimensionato, in
particolare sul versante dei rapporti funzionali con i RdM e con il Valutatore esterno.
La risposta della Regione rispetto alle problematiche evidenziate, si sta concretizzando in un
progetto con il quale si intendono offrire soluzioni informatiche atte a gestire in maniera
organizzata ma flessibile, le varie fasi di programmazione, attuazione e controllo dei programmi
comunitari per il periodo 2007-2013.
L’esperienza passata ha messo in evidenza l’estrema importanza di uno stretto coordinamento
tra i servizi regionali al fine di accrescere l’efficienza dell’Amministrazione nel perseguire tutte
le finalità intermedie e finali connesse al Programma. L’informatizzazione della gestione delle
pratiche di finanziamento per agevolare il lavoro dei funzionari e dei Responsabili di Misura, ha
determinato anche ulteriori vantaggi, quali la riduzione della carta circolante, l’archiviazione e
catalogazione di tutti i documenti, l’eliminazione della raccolta, elaborazione e reinserimento
dei dati per il monitoraggio da parte dello staff di monitoraggio, in quanto i dati saranno
imputati durante il normale iter lavorativo dei Servizi preposti all’attuazione delle misure.
In tal modo sarà possibile dare maggiore spazio alla verifica dell’andamento delle misure
attraverso report e grafici, al fine di individuare tempestivamente gli eventuali problemi e le
possibili soluzioni per utilizzare al meglio le risorse finanziarie disponibili.
Infine, ma non meno importante, è la portata di un siffatto sistema in termini di semplificazione
in fase di rendicontazione e di previsione delle spese; i dati saranno, poi, estratti in automatico e
una volta verificati verranno inviati al Ministero.
Relativamente agli aspetti strettamente tecnici, è stato migliorato il coordinamento e
l’omogeneità delle informazioni raccolte attraverso la predisposizione di apposite schede per la
19
Precisamente dalla metà alla fine del 2004 il titolare dell'AdG aveva anche la responsabilità del Servizio
Programmazione e Legislazione dell'Agricoltura, mentre in precedenza, dalla nomina avvenuta nell'aprile 2004 sino
alla seduta del CdS di giugno 2004 non era quasi affatto intervenuto nella gestione del programma. Ancor prima, dal
gennaio 2004 all’aprile 2004 il ruolo dell'AdG era vacante.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 19
raccolta delle informazioni finanziarie, fisiche e procedurali, in grado di fornire un valido
supporto rivolto agli stessi beneficiari finali, ai fini di una corretta gestione finanziaria degli
interventi20
.
Le carenze relative ai sistemi di monitoraggio, in primo luogo per difficoltà connesse all'utilizzo
di MONITWEB, sono in via di superamento grazie alla realizzazione del software gestionale
che l'Amministrazione regionale, in linea con la proposta del Valutatore, sta portando a
compimento. Esso si rivela in grado di rispondere in modo efficace alle specifiche esigenze
conoscitive dell'A.d.G., superando i limiti inevitabili del sistema nazionale, che non può
riflettere l'estrema articolazione del DocUP marchigiano. Tale software, in grado di dialogare,
attraverso il cd. protocollino di colloquio, con MONITWEB, permette di evitare la doppia
imputazione dei dati nei due sistemi informativi, garantendo così il travaso dei dati più sintetici
richiesti dal sistema MONIT dal sistema regionale, più complesso ed articolato, e, al contempo,
una più efficace raccolta e gestione delle informazioni a livello di programma, attraverso
l’inserimento automatico delle informazioni da parte di ciascun membro dello staff in un’unica
banca dati, limitando l’eccessiva “personalizzazione” delle attività di monitoraggio.
20
Cfr. “Linee Guida per la compilazione delle schede di monitoraggio da parte dei beneficiari diversi
dall’Amministrazione regionale”.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 20
2. ANALISI DELL’AVANZAMENTO GENERALE DEL DOCUP OB. 2 IN
RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Accogliendo le indicazioni formulate nel Working Paper n. 9, l’analisi dell’avanzamento del
Programma si articola in due parti:
a) verifica delle realizzazioni e degli obiettivi raggiunti alla data di redazione del
Rapporto alla luce degli target e dell’esecuzione finanziaria del Programma:
concentrando l’attenzione prevalentemente sull’analisi dei risultati ottenuti ad un livello
aggregato, a livello di asse e di misura, al fine di sviluppare un’analisi di efficacia e di
efficienza che possa dar conto delle capacità complessive del Programma. L’esame
degli esiti registrati permetterà di ottenere utili informazioni anche sulla qualità dei
target determinati in fase di programmazione con l’obiettivo di valutare un possibile
miglioramento in futuro;
b) verifica degli impatti raggiunti e della probabilità di realizzazione degli obiettivi,
indicando ove possibile il grado in cui gli obiettivi globali sono stati raggiunti, ma
prevalentemente fornire una stima sulla raggiungibilità degli obiettivi complessivi del
Programma.
Occorre precisare che in occasione della revisione di metà periodo è stato modificato il Piano
finanziario allo scopo di procedere all’assegnazione delle risorse acquisite con la premialità e in
qualche caso alla ridefinizione della distribuzione dei fondi, tenendo conto sia delle
performance finanziarie che dell’inserimento di nuove misure e azioni di intervento.
Nell’insieme le risorse pubbliche si incrementano dell’11,3%, passando da € 323.806.903,00 a
€ 360.552.893,21.
La figura che segue mostra in sintesi le variazioni apportate con il nuovo Piano finanziario a
livello di misura21
.
21
Il Piano finanziario qui riportato non è tuttavia quello definitivo, che era in corso di approvazione al
momento della redazione del Rapporto di valutazione, come si può evincere anche dall’assenza della
misura 1.5.
Variazioni apportate al Piano finanziario del DocUP - CdS del 15/12/2004
-
10.000.000
20.000.000
30.000.000
40.000.000
50.000.000
60.000.000
70.000.000
80.000.000
90.000.000
100.000.000
110.000.000
120.000.000
130.000.000
140.000.000
150.000.000
A
SSE
1
1.1
1.2
1.3
1.4A
SSE
2
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9A
SSE
3
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5A
SSE
4
P.F. originario P.F. nuovo
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 21
Osservando la distribuzione tra gli Assi e le misure a livello di intera area DocUP emerge in
modo lampante la priorità assegnata all’asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema
produttivo” (al quale spetta il 38% dell’importo totale), ribadita anche in occasione del riparto
della riserva di premialità; quanto alle misure, è la I.1 “Aiuti agli investimenti produttivi ed
ambientali delle PMI industriali ed artigiane” ad ottenere le maggiori risorse (con il 68% del
totale dell’asse di riferimento).
Significativo è anche l’incremento di fondi riconosciuto all’asse III, il quale è stato “premiato”
per le buone performance registrate nel primo triennio di attuazione e per il contributo
fondamentale reso per il raggiungimento degli obiettivi intermedi, ovvero nell’ottenimento della
riserva di premialità e nello scongiurare il rischio di disimpegno automatico dei fondi.
Come è stato ampiamente descritto nella prima sezione del Rapporto, dietro le rimodulazioni
finanziarie apportate in fase di revisione, vi sono modifiche significative che, tenendo conto
delle problematiche evidenziate dall’evolversi del contesto regionale anche in relazione al
posizionamento nell’economia nazionale e globale, hanno riguardato la stessa strategia
regionale con il rafforzamento, per il II triennio di attuazione, di interventi volti a promuovere
l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo (submisure 1.1.1b2 e 1.1.2) e l’internazionalizzazione
(misura 1.5), aspetti su cui la Regione intende fare leva per migliorare la competitività del
sistema produttivo marchigiano, promovendo altresì un sempre maggiore sforzo sul fronte della
sostenibilità ambientale degli interventi. Su quest’ultimo fronte occorre sottolineare le molte
novità apportate all’interno dell’asse 2, dove sono state riproposte in modo più efficace misure
rivolte al raggiungimento di importanti obiettivi specifici (razionalizzazione del ciclo idrico e
del sistema dei rifiuti regionale), cui si aggiunge un interesse crescente su alcuni dei temi e degli
obiettivi stabiliti dal Consiglio europeo di Göteborg e che ha portato anche all’introduzione di
una nuova misura destinata all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (misura 2.8).
Altre risorse sono state destinate all’avvio sperimentale della progettazione integrata che
interesserà trasversalmente misure appartenenti a tutti e tre gli assi e che verrà implementata
all’interno del nuovo strumento regionale, le ARSTEL (Agende Regionali Strategiche di
Sviluppo Territoriale Locale) finalizzato a favorire uno sviluppo locale coerente e integrato
promosso dal territorio.
2.1 GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI ALLA LUCE DELL’ESECUZIONE FINANZIARIA E
DELLE REALIZZAZIONI DEL PROGRAMMA AL 30/06/2005
Per l’analisi dello stato di avanzamento raggiunto dal Programma si fa riferimento al Piano
finanziario approvato dal CdS del 14/12/2004 e si utilizzano i dati di monitoraggio
finanziario, fisico e procedurale aggiornati al 30 giugno 200522
prodotti dalla Regione; va
precisato che proprio in funzione dell’aggiornamento della valutazione intermedia
l’Amministrazione regionale ha provveduto ad effettuare accanto al previsto monitoraggio
finanziario e procedurale, anche una rilevazione straordinaria degli indicatori fisici23
.
22
Per le sole misure 2.5 e 2.6 si dispone dei dati aggiornati al 31/12/2004.
23
I target delle submisure/misure di seguito riportati potranno in qualche caso differire dai valori del
Complemento di programmazione (versione n. 5 del 14.12.2004), in vigore nel periodo di stesura del Rapporto, in
quanto si sono recepite le variazioni via via apportate dai Responsabili regionali con la revisione completata lo scorso
settembre.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 22
La performance finanziaria verrà espressa attraverso tre indicatori:
capacità effettiva di impegno, pari al rapporto tra risorse impegnate e il costo totale da
rendicontare alla Commissione;
capacità di spesa o efficienza realizzativa, pari al rapporto tra i pagamenti e il costo
totale da rendicontare alla Commissione;
capacità effettiva di utilizzo, espressa dal rapporto tra erogazioni e impegni ovvero
quanto è stato speso rispetto all’impegnato.
L’analisi restituisce, tra l’altro, la situazione attuativa anche per area di intervento (Obiettivo 2 e
phasing out) oltre a quella relativa all’intero territorio DocUP.
Per un maggior dettaglio dei dati sull’avanzamento finanziario distinti per asse/misura e per area
di intervento si rimanda alle tabelle riportate alla fine del presente paragrafo.
Per quanto concerne
l’avanzamento
finanziario al 30 giugno
2005, gli impegni
assunti ammontano
complessivamente a €
214.159.838,98 mentre i
pagamenti ammontano a
€ 131.776.688,45, pari
rispettivamente al 59,4%
ed al 36,55% del costo
totale del Programma (€
360.552.893,21).
La distribuzione tra area
obiettivo 2 e phasing out delle somme complessivamente impegnate riflette la diversa
assegnazione delle risorse prevista dal piano finanziario; infatti nel primo caso sono stati
impegnati € 178.382.610,16, mentre il totale impegnato nelle aree a sostegno transitorio risulta
essere € 35.777.228,82. Anche dal lato dei pagamenti si evidenzia una simile ripartizione delle
risorse, con €
108.375.454,90 per
l’area obiettivo 2 e €
23.401.233,55 a favore
delle zone in sostegno
transitorio.
Rispetto ai pagamenti si
evidenzia che, mentre
l’indicatore della
capacità di spesa
dell’area Ob. 2 presenta
una certa omogeneità
con il valore
complessivo del
Programma (35,2% e
36,6%), i pagamenti nelle zone a sostegno transitorio hanno raggiunto livelli % più alti (44,7%),
in linea con le prescrizioni comunitarie, in linea con le originarie prescrizioni comunitarie, le
57,9%
35,2%
60,8%
68,4%
44,7%
65,4%
59,4%
36,6%
61,5%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Obiettivo 2 Phasing out Docup
Avanzamento finanziario al 30/06/05 per area di intervento
Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
Avanzamento finanziario - serie storica
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 giu-05
Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 23
quali fissavano al 31/12/2007 il termine per la rendicontazione della spesa, ovvero un anno
prima rispetto alla restante parte del programma24
.
L’andamento della spesa nel periodo di attuazione del Programma evidenzia l’avvio incerto che
ha caratterizzato tutti i DocUP Ob. 2, mentre si registra un forte avanzamento negli ultimi due
anni e soprattutto nel corso del 2004; nei primi sei mesi dell’anno in corso, invece, gli impegni
sono aumentati percentualmente più dei pagamenti, come si evince dalla lieve flessione della
capacità di utilizzo25
.
In linea con gli orientamenti del Working paper n. 9, di seguito è riportata l’analisi aggregata a
livello di asse, in cui si dà conto dell’avanzamento finanziario e procedurale per area territoriale,
dei principali indicatori di realizzazione fisica.
Nel complesso lo stato di avanzamento finanziario del Programma può considerarsi positivo,
anche se con differenze sostanziali a livello di asse e misura, come si vedrà nel seguito del
capitolo.
Prima di procedere è bene fornire qualche informazione sull’impostazione dell’analisi. Per
preservare la significatività della valutazione pur attraverso un’aggregazione dei dati di
monitoraggio rilevati, in qualche caso, sono state riclassificate in macrotipologie le misure che
presentavano una certa omogeneità nei contenuti, così come nei rispettivi indicatori fisici.
Inoltre, al fine di fornire un’analisi maggiormente esaustiva sugli esiti realizzativi degli
interventi cofinanziati con il DocUP, sono stati sviluppati dei focus che vanno a completare gli
approfondimenti condotti nella seconda parte del presente Rapporto, in relazione al particolare
interesse conoscitivo espresso attraverso le domande di valutazione dall’A.d.G. e dagli altri
stakeholder.
Un’ulteriore precisazione concerne le nuove misure introdotte con la mid-term review (misure
1.5, 2.8 e 2.9) le quali, alla data considerata, non risultavano ancora attivate o l’avvio era troppo
recente per poter restituire dei risultati, motivo per cui non sono essere prese in considerazione
dalla presente analisi.
Nella tabella successiva sono evidenziati quelli che sono stati individuati quali indicatori di
realizzazione e di risultato chiave selezionati sulla base della capacità di sintetizzare i
principali effetti prodotti dalle azioni attivate e ultimate.
24
In realtà con la decisione di approvazione della revisione di metà periodo, tale termine è stato allineato a quello
previsto per gli interventi in sostegno ordinario, cioè il 31/12/2008, salvo che per i regimi di aiuto, laddove la data
ultima di rendicontazione della spesa è fissato al 30/04/2009.
25
Ciò si può in parte spiegare osservando come, nella maggior parte dei programmi cofinanziati dai Fondi
strutturali, le rendicontazioni si concentrino soprattutto nella II metà dell’anno in vista della scadenza della verifica
dell’n+2.
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 24
Ambito d'intervento Indicatori di realizzazione chiave
Aiuti materiali e immateriali alle PMI
(misure 1.1, 1.2, 1.3)
Imprese beneficiarie (di cui nuove)
Infrastrutture per il sistema produttivo
(misura 1.4)
Imprese localizzate nelle aree produttive
Condotte fognarie (km)
Reti acquedottistiche (km)
Superficie bonificata/recuperata (ha)
N. iniziative per ridurre la produzione di rifiuti
N. impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti
Superficie interessata (ha)
Infrastrutture ambientali (misure 2.1, 2.2 e
2.3)
Percorsi realizzati
N. di porti riqualificati
Superficie infrastrutturata per l'intermodalità (mq)
N. dei sistemi a chiamata realizzati
Sistema dei trasporti (misure 2.4, 2.5 e 2.6)
N. di aree attrezzate realizzate (nodi)
N. azioni promozionali e informazione
N. posti letto creati/adeguati
Promozione turistica e valorizzazione del
patrimonio ricettivo, culturale e storico
(misure 3.1 e 3.2) N. di beni culturali, storici, naturalistici recuperati
N. di strutture o centri sociali
N. di imprese sociali beneficiarie
N. Comuni che attivano lo sportello per le imprese in forma telematica
Riqualificazione della rete di servizi socio-
assistenziali (misura 3.3)
N. dei siti web a supporto dei circuiti culturali
N. di imprese beneficiarieSviluppo e rivitalizzazione dei centri storici
(misura 3.5) N. di enti locali beneficiari
Ambito d'intervento Indicatori di risultato chiave
Aiuti materiali e immateriali alle PMI
(misure 1.1, 1.2, 1.3)
Ammontare degli investimenti effettuati dalle PMI ad integrazione del
contributo
Abitanti equivalenti trattati
% di popolazione servita
Incremento potenzialità annua di trattamento dei RSU
Infrastrutture ambientali (misure 2.1, 2.2 e
2.3)
% di incremento potenziale dei visitatori delle aree protette
Sistema dei trasporti (misure 2.4, 2.5 e 2.6) Riduzione tempi operazioni smistamento merci nelle aree portuali
Promozione turistica e valorizzazione del
patrimonio ricettivo, culturale e storico
(misure 3.1 e 3.2)
Incremento % dei posti letto
Numero di utenti dei siti e dei servizi
Società dell’Informazione (misura 3.4)
Numero di imprese che utilizzeranno i servizi dello sportello unico
Sviluppo e rivitalizzazione dei centri storici
(misura 3.5)
Ammontare degli investimenti effettuati dalle PMI ad integrazione del
contributo
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 25
2.1.1 Asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo”
L’attuazione delle misure dell’asse I contribuisce in maniera significativa all’ammodernamento
delle imprese esistenti e a farne nascere di nuove, anche in settori non tradizionali producendo
effetti sulla capacità innovativa delle imprese stesse, sulle riorganizzazioni aziendali e sulla
capacità di sviluppo dei servizi al sistema produttivo.
Al 30 giugno 2005
l’asse, che concentra
la quota più elevata di
risorse (quasi il 38%
dello stanziamento
complessivo),
presenta, per l’area di
riferimento dell’intero
DocUP, impegni per €
85.051.276,97
corrispondenti ad una
percentuale del 62%
sul Costo Totale
previsto per l’intero
asse, di cui spesi € 41.722.472,24 pari al 49% del totale impegnato nel periodo preso in
considerazione. La spesa effettuata è più che raddoppiata rispetto al 2003; tuttavia va segnalato
un certo rallentamento dell’economia regionale reso evidente soprattutto dall’andamento della
misura 1.126
che ha influito sulla capacità di spesa delle imprese marchigiane; ciò si evince, in
particolar modo, dal minor numero di domande di agevolazione rispetto alle previsioni di
utilizzo ed alle risorse disponibili, cui si aggiunge una notevole incidenza delle revoche per
rinuncia o per mancata rendicontazione. Queste ultime pur rappresentando un fenomeno
abbastanza diffuso, ha fatto registrare un’evidente concentrazione nel comparto dell’artigianato,
dove le imprese presentano una dimensione piuttosto ridotta e sono pertanto più esposte ai
condizionamenti esterni legati alle difficoltà congiunturali, ma anche a vere e proprie crisi
strutturali di alcune produzioni settoriali.
Quanto alla possibilità di soddisfare pienamente gli obiettivi programmati, in questa fase, nella
quale non si sono ancora esplicati gli effetti attesi dalle modifiche apportate con la mid-term
review, non possono che ribadirsi molte delle difficoltà evidenziate nel Rapporto di Valutazione
Intermedia, principalmente legate ai risultati insoddisfacenti di alcune delle azioni più
innovative che hanno pagato il prezzo della novità, con un riscontro deludente da parte del
territorio, ad esempio rispetto ad alcuni dei servizi innovativi ancora poco conosciuti dalle
imprese proposti dalla misura 1.3. In altri casi gli strumenti individuati, pur apprezzabili per il
contenuto sperimentale, si sono però rivelati non adatti alle peculiarità del sistema
imprenditoriale marchigiano: è questo il caso della partecipazione al capitale di rischio
(submisura 1.2.2).
Diverso è il caso degli interventi di natura infrastrutturale a favore delle aree produttive
(submisura 1.4.2), che pur avendo fatto registrare dei buoni risultati attuativi, hanno tuttavia
disatteso alcune importanti indicazioni sulle caratteristiche degli interventi che dovevano
favorire la creazione di una dotazione infrastrutturale innovativa con elevati standard
26
Dall’ultimo RAE risulta che il rallentamento della spesa non ha consentito alla misura 1.1 di soddisfare
pienamente gli obiettivi connessi al meccanismo dell’n+2 per il 2004.
62%
31%
49%
68%
33%
48%
71%
43%
60%
42%
13%
31%
38%
31%
84%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
Asse I I.1 I.2 I.3 I.4
Asse I- avanzamento finanziario al 30/06/05 per misura
Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 26
tecnologici ed ambientali, elemento questo su cui si è fortemente investito con la
riprogrammazione di metà periodo, ivi comprese le ARSTEL.
A livello di misura, gli impegni rappresentano una percentuale che si attesta intorno al 70%
delle risorse per le misure 1.1 e 1.2, mentre per le restanti misure le somme impegnate
rappresentano circa il 40% delle risorse; quanto ai pagamenti, si evidenzia un ammontare delle
spese sostenute elevato in termini assoluti per la misura 1.1 (€ 30.278.600,00), mentre se si
considera l’avanzamento della spesa in rapporto alle risorse assegnate ed impegnate, è la misura
1.2 di ingegneria finanziaria a presentare i risultati migliori, con oltre 60% delle somme erogate,
recuperando in tal modo un avvio un po’ incerto.
Dal punto di vista procedurale, dei 2.376 progetti finanziati quasi la metà è stata completata
(esattamente 963).
Al fine di restituire un dato sintetico dell’avanzamento fisico delle azioni previste dall’asse I è
stato scelto quale indicatore chiave di realizzazione il numero di imprese che hanno
beneficiato delle iniziative, che in questo caso è pari a 1.007; nel complesso un buon livello di
realizzazione in relazione
all’obiettivo complessivo
dell’asse (3.050, ossia circa il
33%) e alle risorse sinora
spese (circa il 26% del totale).
Un valore destinato a crescere
se consideriamo le oltre 1.400
imprese ammesse a
finanziamento che non hanno
ancora completato gli
investimenti. Non si dispone di
informazioni esaurienti sul
numero di imprese di nuova
creazione, con la sola
eccezione delle 3 aziende
rilevate nell’ambito della
submisura 1.3.3.
In termini di realizzazioni, la
performance migliore è senza
dubbio quella della misura 1.1,
mentre ancora lontano dal
raggiungimento degli obiettivi
programmati sono i valori realizzativi delle misure 1.2 e 1.3.
La misura di ingegneria finanziaria presenta ancora, alla data della rilevazione, uno scostamento
significativo rispetto al target programmato, con 51 imprese beneficiarie (submisura 1.2.1) sulle
1.000 previste. La natura delle agevolazioni concesse suggerisce un accrescimento nel tempo
del numero dei destinatari delle prestazioni di garanzie e dell’abbattimento del costo delle
operazioni di finanziamento.
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
Imprese
beneficiarie di
incentivi agli
investimenti
Imprese
partecipanti
iniziative
promozionali
Imprese
localizzate
nelle aree
produttive
Imprese
servite dai
centri di
ricerca
Target Valore realizzato
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 27
Tipologia di intervento Indicatori chiave
Valore
realizzato
Target %
Imprese beneficiarie (di cui nuove) 1.007 3.050 33%
Realizzazioni
Imprese localizzate nelle aree produttive 41 50 82%
Ammontare degli investimenti effettuati
dalle PMI a integrazione del contributo*
119,9 195 61,5%
Aiuti materiali e
immateriali alle
PMI (1.1, 1.2, 1.3)
Infrastrutture per il
sistema produttivo
(1.4)
Risultati
Numero di nuove imprese localizzate 26 40 65%
* I valori riportati fanno riferimento alla sola misura 1.1, non disponendo dei dati relativi alla misura
1.2
Data la complessa articolazione delle misure dell’asse 1 in interventi molto diversi tra loro, nel
prospetto successivo si riassume l’avanzamento procedurale di ciascuna delle tipologie di
intervento in modo da offrire un quadro d’insieme del diverso contributo fornito in termini di
imprese coinvolte.
Misure/submisure/
interventi
Imprese
finanziate
Di cui hanno
completato
gli interventi
Target Revoche
1.1.1a - L. 488/92 122 13 12
1.1.1b1 – L. 341/95 184 0 0
1.1.1b2 – L. 598/94 295 277
250
0
1.1.2 460 240 500 102
1.1
1.1.3 293 157 280 35
1.2.1* 94 84 1000 1
1.2
1.2.2 0 0 5 -
1.3.1 731 201 600
1.3.2 179 29 4001.3
1.3.3** 6 6 15
121
1.4.1 Imprese servite 750 1000
1.4
1.4.2 Imprese insediate 41 50
* In questo caso 94 sono i progetti ammessi a finanziamento (35 dei quali completati), mentre
84 sono le imprese beneficiarie.
** Per la submisura 1.3.3 volta alla creazione di imprese innovative i valori riportati fanno
riferimento all’indicatore “n. di utenti”; il completamento dei progetti ha permesse di creare
3 nuove imprese (indicatore di risultato).
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 28
Focus sulle misure di aiuto alle imprese
La misura 1.1, avente come obiettivo il rafforzamento dei sistemi produttivi mediante il
sostegno agli incentivi alle imprese industriali ed artigiane, come già evidenziato, si articola in
tre submisure:
• submisura 1.1.1 – Aiuti agli investimenti produttivi delle PMI industriali, la quale a sua
volta si articola in tre interventi:
a) Incentivi a sostegno dei programmi delle piccole e medio imprese locali,
prevedendo il cofinanziamento della legge 488/92;
b) Incentivi diretti ed agevolazioni fiscali per la realizzazione di investimenti
finalizzati all’ammodernamento, all’aggiornamento tecnologico degli impianti ed
al miglioramento della sostenibilità ambientale delle PMI locali, prevedendo il
cofinanziamento delle leggi 341/95 e 598/94
• submisura 1.1.2 – Aiuti agli investimenti delle imprese artigiane di produzione e di
servizi alla produzione, i quali hanno come obiettivo soprattutto l’ammodernamento,
l’ampliamento, la ristrutturazione degli impianti produttivi.
• submisura 1.1.3 – Aiuti per la riconversione ecologica delle PMI industriali e artigiane,
per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nell’ambiente di lavoro e per
il risparmio energetico, la quale è finalizzata alla concessione di incentivi alle PMI per
l’introduzione di investimenti innovativi atti a prevenire o comunque ridurre l’impatto
ambientale dei loro processi produttivi.
Al 30/06/2005 l’avanzamento effettivo della misura interessa tutte le submisure; come si evince
nel grafico, infatti, per
l’intera area DocUP si
evidenziano pagamenti
per un totale di €
30.278.600 pari al 33%
del costo totale.
I risultati evidenziano
un significativo
avanzamento anche da
un punto di vista
procedurale, poiché nel
complesso dei 1.354
progetti finanziati ne
sono stati completati
687 (ovvero il 51%).
Nel dettaglio, la submisura 1.1.1 ha impegnato un ammontare molto elevato pari a circa l’89%
delle risorse. I progetti di investimento completati dalla legge n. 488/92 sono stati 13 su un
totale di 122 finanziati, mentre con la legge 598 sono stati conclusi 277 progetti sui 295
finanziati; non risultano ancora ultimati i 184 progetti finanziati con la legge 341/95. In totale,
quindi, come evidenziato nella tabella che segue, i progetti conclusi hanno permesso la
realizzazione di un numero di imprese beneficiarie superiore rispetto al target programmato
(290 su 250).
Misura I.1 - avanzamento finanziario al 30/06/05
67%
53%
89%
68%
40%
32%29%
33%
59%60%
32%
48%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
I.1 I.1.1 I.1.2 I.1.3
Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006
Ecosfera S.p.A. 29
Sempre con riferimento alla submisura 1.1.1, vanno segnalate le numerose preferenze accordate
alla L. 598/94, che indica una crescente attenzione alla innovazione tecnologica, commerciale e
organizzativa, con riflessi senz’altro positivi per il prioritario obiettivo di rafforzare la
competitività del sistema produttivo marchigiano proprio in risposta alle difficoltà che sta
incontrando l’economia regionale.
La submisura 1.1.2, riferita alle imprese artigiane, ha consentito di finanziare, al 30/06/2005, un
totale di 460 progetti, di cui ultimati 240; risultato positivo per uno strumento molto apprezzato
in una regione caratterizzata da un rilevante numero di imprese artigiane, anche se in parte
offuscato, tenendo conto dal crescente numero di revoche/rinunce (102), un valore molto alto
anche rispetto al totale registrato a livello di misura (149). Il fenomeno è senza dubbio da
ricondurre al difficile momento congiunturale che sta condizionando la propensione agli
investimenti nelle realtà produttive di minori dimensioni, e in particolare quelle del comparto
artigiano, che operano nei comparti manifatturieri tradizionali.
Tra tutti sono particolarmente interessanti i risultati ottenuti nella submisura 1.1.3 “Aiuti per la
riconversione ecologica delle PMI industriali ed artigiane, per il miglioramento delle
condizioni di sicurezza e di salute nell’ambiente di lavoro e per il risparmio energetico”, la
quale presenta una buona percentuale di avanzamento procedurale, avendo concluso 157
progetti dei 293 finanziati, nonostante l’elevato numero di progetti revocati/rinunciati (38), ed
evidenziata anche da una migliore capacità di spesa dei fondi, con un rapporto tra importo speso
e costo totale pari a circa il 40%. Il successo della submisura, sia in termini di progetti finanziati
che di risorse impegnate e spese, evidenzia un risultato molto importante e nient’affatto
scontato, confermando una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale da parte delle
imprese, soprattutto in relazione al problema sempre attuale di riuscire a rendere compatibile la
crescita del sistema produttivo con le priorità e i vincoli di carattere ambientale.
La misura 1.2 fa riferimento ad
iniziative di ingegneria finanziaria
aventi come obiettivo principale
quello di favorire l’accesso al credito
promuovendo il riequilibrio della
struttura finanziaria delle PMI
industriali ed artigiane attraverso
forme tradizionali di finanziamento
per gli investimenti materiali ed
immateriali (Fondo di Garanzia e
Fondo di abbattimento del costo
delle operazioni) e quelle più
innovative di partecipazione al
capitale di rischio per lo sviluppo ed
il consolidamento organizzativo. I progetti complessivamente finanziati sono 94, tutti
nell’ambito della submisura 1.2.1, di cui 49 per il fondo di garanzia e 45 per quello di
abbattimento degli interessi, ed è nell’ambito di quest’ultimo che si registrano le prime
conclusioni (35).
Come si evince dal grafico, al 30/06/2005, l’avanzamento finanziario può essere analizzato solo
da un punto di vista della submisura 1.2.1, in riferimento alle “Prestazioni di garanzie ed
abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento per investimenti materiali ed
immateriali”, la quale pur essendo partita con un certo ritardo, si è distinta nell’ultimo anno per
un’ottima performance finanziaria: ottima capacità di impegno, pari al 100% e buona capacità
Misura I.2 - avanzamento finanziario al 30/06/05
100%
71%
0%
60%
43%
60%60%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
110%
I.2 I.2.1 I.2.2
Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
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AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA

  • 1. REGIONE MARCHE VALUTAZIONE INTERMEDIA INDIPENDENTE DEL DOCUP OBIETTIVO 2 MARCHE 2000-2006 AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA ROMA, NOVEMBRE 2005 STUDI DI FATTIBILITÀ PER L'ECONOMIA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'AMBIENTE Unione EuropeaRegione Marche
  • 2. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 1 INDICE SINTESI PRELIMINARE...............................................................................................................3 1. VERIFICA DEL RECEPIMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE DAL VALUTATORE INDIPENDENTE ...................................................................................................7 2. ANALISI DELL’AVANZAMENTO GENERALE DEL DOCUP OB. 2 IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI ......................................................................................................20 2.1 GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI ALLA LUCE DELL’ESECUZIONE FINANZIARIA E DELLE REALIZZAZIONI DEL PROGRAMMA AL 30/06/2005.....................................................21 2.1.1 Asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo”..............................25 2.1.2 Asse II “Rete ecologica e riqualificazione territoriale”..................................31 2.1.3 Asse III “Diversificazione economica e valorizzazione delle potenzialità locali” ..............................................................................................................38 2.1.4 Asse IV “Assistenza tecnica” ..........................................................................43 2.2 ANALISI DEI RISULTATI E DEGLI IMPATTI EFFETTIVI O ATTESI E DELLA PROBABILITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI ............................46 2.2.1 Analisi di contesto: l’andamento delle principali variabili socio- economiche nel periodo di attuazione del DocUP Ob. 2.................................47 2.2.2 Verifica delle capacità del Programma di perseguire gli obiettivi di livello superiore...............................................................................................66 3. ANALISI FOCALIZZATA ...................................................................................................72 3.1 INDIVIDUAZIONE DELLE DOMANDE DI VALUTAZIONE ................................................72 3.2 COMPETITIVITÀ E AIUTI ALLE IMPRESE......................................................................76 3.2.1 Obiettivi e struttura dell’analisi.......................................................................76 3.2.2 Breve inquadramento normativo sugli aiuti di Stato.......................................79 3.2.3 Cenni sulle caratteristiche del sistema produttivo marchigiano......................81 3.2.4 Metodologia e fonti informative......................................................................82 3.2.5 L’attuazione delle azioni di sostegno alle imprese: sintesi dei risultati ..........84 3.2.6 Esiti dell’indagine sul campo .............................................................................I 3.2.7 Conclusioni e raccomandazioni.................................................................XVIII 3.3 ESPERIENZE POSITIVE RIVOLTE AL RECUPERO E ALLO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE E MARGINALI ATTRAVERSO L’IMPLEMENTAZIONE DI PROCEDURE INNOVATIVE ........................................................................................................XXIV 3.3.1 Obiettivi e struttura dell’analisi.................................................................XXIV 3.3.2 Metodologia e fonti informative................................................................. XXV 3.3.3 Esiti dell’indagine......................................................................................XXVI 3.3.4 Il partenariato pubblico – privato per lo sviluppo del turismo sostenibile: servizi di supporto e di ricettività rurale e minore, con il recupero di borghi anche ai fini delle attività turistico-ricettive - submisura 3.1.2 c).XXVII 3.3.5 Un nuovo approccio alla programmazione dal basso sperimentato per la riqualificazione della rete dei servizi socio-assistenziali - Misura 3.3....... XXX 3.3.6 L’integrazione delle iniziative di operatori pubblici e privati per la promozione di uno sviluppo sostenibile: attività commerciali e artigianali e sistemazione dell’arredo urbano nei centri storici - Misura 3.5 ..........XXXVI
  • 3. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 2 3.3.8 Prime considerazioni sulle ARSTEL quale strumento in grado di sistematizzare e ampliare la portata dell’approccio integrato e della programmazione negoziata sperimentato a livello di singola misura.. XXXVIII 3.4 L’AMBIENTE COME PRIORITÀ TRASVERSALE ..........................................................XLII 3.4.1 Obiettivi e struttura dell’analisi..................................................................XLIII 3.4.2 Metodologia e fonti informative.................................................................XLIII 3.4.3 Esiti dell’indagine...................................................................................... XLIV 3.4.4 Conclusioni e raccomandazioni......................................................................LII 4. CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA FUTURA PROGRAMMAZIONE............................ LV
  • 4. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 3 SINTESI PRELIMINARE Il Rapporto di Valutazione Intermedia al 31/12/2003, predisposto dal Valutatore avvalendosi di un’articolazione per blocchi tematici1 , coerentemente con le linee guida comunitarie e nazionali, esaminava diffusamente i molteplici aspetti concernenti la definizione e l’attuazione del Programma. Nel complesso l’attività condotta si proponeva di verificare l’adeguatezza e l’attualità della strategia individuata, anche all’interno della più ampia programmazione regionale, la validità degli strumenti gestionali e organizzativi e di dar conto dell’efficacia e dell’efficienza delle azioni programmate rispetto agli obiettivi. Le considerazioni e i suggerimenti emersi dall’analisi avevano quale principale finalità quella di orientare la riprogrammazione di metà periodo, così come stabilito dai regolamenti comunitari. L’aggiornamento del Rapporto di Valutazione Intermedia, previsto dall’art. 42 par. 4 del Reg. (CE) n. 1260/99 e predisposto sulla base degli orientamenti contenuti nel Working paper n. 9 forniti dalla Commissione Europea, presenta finalità valutative e una struttura differente rispetto al Rapporto di Valutazione precedente, concentrando in particolare l’attenzione sui risultati complessivi del Programma in relazione agli obiettivi previsti, allo scopo di trarne chiare e utili indicazioni anche in vista del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013. La Commissione sottolinea, infatti, l’importanza dell’aggiornamento della valutazione come base informativa da cui partire per l’individuazione di appropriate strategie e programmi per il nuovo periodo di programmazione. Come evidenziato nel Working paper n. 9 della Commissione Europea, i punti strategici per l’aggiornamento della valutazione intermedia sono: 1) analisi dei risultati dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto di valutazione intermedia del 2003, la quale cerca di identificare i progressi realizzati dall’anno 2003 soprattutto per quanto concerne gli aspetti migliorabili; 2) analisi delle realizzazioni e degli obiettivi raggiunti alla data di redazione del Rapporto alla luce degli target e dell’esecuzione finanziaria del Programma: l’aggiornamento in questo contesto deve concentrarsi sull’analisi dei risultati aggregati ottenuti, effettuando, così, un’analisi di efficacia e di efficienza del Programma, ed ottenendo utili informazioni sulla qualità dei target determinati in fase di programmazione con l’obiettivo di valutare un possibile miglioramento in futuro; 3) analisi degli impatti raggiunti e della probabilità di realizzazione degli obiettivi: in questa fase l’analisi ha lo scopo di valutare il grado in cui gli obiettivi globali sono stati raggiunti o sono altrimenti raggiungibili; 4) altre domande di valutazione rilevanti: si tratta di una sezione facoltativa, ma che permette di esaminare con un maggiore dettaglio alcuni ambiti di intervento del 1 I blocchi individuati dalle linee guida comunitarie e nazionali sono i seguenti: a) definizione del piano di valutazione, b) valutazione dell’attualità della diagnosi e della strategia ed esame della collocazione del programma nel contesto degli altri interventi, c) valutazione di coerenza e pertinenza dell’intervento effettivamente avviato e dei criteri di selezione applicati, d) valutazione di efficacia e di efficienza e individuazione dei primi impatti, e) valutazione della funzionalità e adeguatezza del sistema di gestione; del partenariato e dell’avanzamento istituzionale complessivo, f) valutazione della qualità e del funzionamento del sistema di monitoraggio.
  • 5. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 4 Programma cui l’Autorità di Gestione e gli altri stakeholder hanno attribuito una particolare importanza ed espresso uno specifico fabbisogno conoscitivo; 5) conclusioni sull’efficacia, efficienza e impatti e raccomandazioni per il futuro: l’analisi include, in questo caso, raccomandazioni e suggerimenti per la programmazione futura aventi l’obiettivo di massimizzare lo sviluppo socio-economico della Regione, dei settori e degli Stati membri. Nella bozza presentata a maggio 2005 è stata fornita una descrizione puntuale dell’articolazione del Rapporto, delle tematiche indagate e degli obiettivi dell’analisi, nonché dell’approccio metodologico e delle fonti informative. La presente stesura ha sviluppato e completato l’analisi avviata nei primi mesi dell’anno, con riferimento allo stato di attuazione aggiornato al 30/06/2005, avvalendosi, dunque, dei dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale; data, questa, concordata con l’A.d.G. in osservanza alle indicazioni emerse per l’aggiornamento delle valutazioni dei DocUP Ob. 2 alla riunione del 24 gennaio u.s. presso la Regione Lazio con la Commissione, il MEF e le Amministrazioni responsabili dei Programmi. Il Rapporto inoltre tiene conto delle ulteriori modifiche apportate ai documenti programmatici del DocUP Ob. 2 Marche a completamento del processo di revisione di metà periodo, formalizzate nel corso dell’ultimo Comitato di Sorveglianza che si è svolto ad Ancona il 14 giugno 20052 . La prima sezione del Rapporto attiene alla VERIFICA DELL’UTILIZZO DELLE INDICAZIONI EMERSE DALL’ATTIVITÀ VALUTATIVA E, in particolare, DELL’EVENTUALE ACCOGLIMENTO DEI SUGGERIMENTI ESPRESSI DAL VALUTATORE in merito ai possibili miglioramenti e/o correzioni da apportare in occasione della revisione di metà periodo. L’analisi si è articolata su quattro macro-ambiti sviluppati nel Rapporto Intermedio, ovvero: l’efficacia ed efficienza delle azioni del DocUP, con riferimento ai dati di attuazione più recenti, è stato possibile, in fase di aggiornamento della valutazione, verificare i progressi realizzati e gli ulteriori margini di miglioramento in relazione alle criticità incontrate nell’attuazione degli interventi e alle soluzioni proposte dal Valutatore; il grado di integrazione delle priorità orizzontali, ovvero protezione e sostenibilità ambientale, promozione delle pari opportunità tra uomini e donne ed eliminazione delle disuguaglianze, occupazione e mercato del lavoro, rispetto ai quali erano state espresse una serie di indicazioni al fine di favorire il raggiungimento di obiettivi strategici per uno sviluppo regionale sostenibile; il processo di razionalizzazione dei regimi di aiuto alle PMI cofinanziati dal DocUP, un tema di specifico interesse regionale sul quale il Valutatore ha condotto un approfondimento nel Rapporto di Valutazione Intermedia allo scopo di offrire un contributo al processo in corso, attraverso l’individuazione delle eventuali problematiche, nonché delle possibili soluzioni per il loro superamento. La verifica condotta in questa seconda fase della valutazione intermedia ha l’obiettivo di esaminare l’evolversi del sistema regionale ed i miglioramenti apportati, ripercorrendo i punti chiave dello studio presentato circa due anni fa; 2 Le modifiche più significative attengono all’inserimento di una nuova misura, la 1.5 “Marketing di area, promozione del territorio e internazionalizzazione” e ad un’ulteriore revisione del Piano finanziario.
  • 6. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 5 la qualità del sistema di gestione e di monitoraggio, in questo caso l’attenzione del Valutatore si è soffermata principalmente sulla scelta della Regione di internalizzare molte funzioni gestionali, spesso delegate a strutture esterne, con la possibilità di far proprie determinate competenze, valorizzando in termini di apprendimento l’esperienza dei Fondi strutturali; come pure sul corretto funzionamento della struttura di monitoraggio in relazione agli adempimenti previsti dalle Autorità nazionali e comunitarie e alla capacità del sistema di restituire informazioni adeguate alle esigenze gestionali del Programma. Nel complesso l’analisi ha dato esito positivo, in quanto molte criticità evidenziate dal Valutatore sono state superate e molti dei suggerimenti formulati sono stati condivisi dall’Amministrazione regionale, sebbene vi siano ancora degli sforzi da compiere in relazione ad alcuni aspetti del Programma evidenziati nel presente aggiornamento. Nella sezione successiva si procede all’ANALISI DEGLI ESITI DEL PROGRAMMA, soffermandosi in primo luogo sull’avanzamento finanziario e sulle realizzazioni al 30/06/2005, allo scopo di restituire indicazioni sullo stato di attuazione del DocUP; data, questa, in cui l’Amministrazione regionale ha proceduto ad effettuare accanto al previsto monitoraggio finanziario e procedurale, anche un aggiornamento straordinario degli indicatori fisici. Quanto alle modalità di svolgimento dell’analisi valutativa, i risultati sono stati esaminati ad un livello aggregato, di asse e di misura, al fine di verificare le capacità complessive del Programma nel perseguire gli obiettivi definiti. Accogliendo i suggerimenti della Commissione, si sono individuati allo scopo alcuni indicatori di realizzazione e risultato chiave selezionati sulla base della capacità di sintetizzare i principali effetti prodotti dalle azioni attivate e ultimate. Nell’ambito di ciascun asse di intervento sono stati, poi, sviluppati dei focus sullo stato di attuazione ad un livello più disaggregato che vanno, tra l’altro, a completare gli approfondimenti condotti nella sezione del Rapporto dedicata alla c.d. analisi focalizzata, in relazione al particolare interesse conoscitivo espresso dall’A.d.G. e dagli altri stakeholder attraverso la definizione delle domande di valutazione. Nella seconda parte del medesimo capitolo, è stata verificata la probabilità di realizzazione degli obiettivi di livello superiore, nell’ambito della quale vengono quantificati, ove possibile, i principali indicatori di impatto, sforzandosi in ogni caso di fornire una stima sulla raggiungibilità degli obiettivi complessivi del Programma a partire anche da informazioni di tipo procedurale e di contesto. Dato lo stato di attuazione del Programma ancora non sufficiente alla valorizzazione della maggior parte di questi indicatori, è stato necessario affiancare ai dati forniti dal sistema di monitoraggio, anche di una molteplicità di fonti integrative, ad esempio esaminando i contenuti delle proposte progettuali ammesse a contributo. Al fine di disporre di informazioni utili a comprendere come si sta evolvendo il contesto socio- economico di riferimento in relazione alle principali variabili socio-economiche, con particolare attenzione a quelle su cui intende intervenire il DocUP, si è proceduto ad aggiornare l’analisi di contesto, avvalendosi ove possibile dei dati disaggregati a livello comunale in modo da poter dar conto dei cambiamenti intervenuti nelle aree elegibili a finanziamento. Si ritiene infatti che le variazioni intervenute dall’avvio del DocUP ad oggi, possono senz’altro aiutare a comprendere meglio il sistema territoriale di riferimento sul quale intervengono le
  • 7. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 6 azioni del DocUP e, sebbene non sia possibile ascrivere interamente a queste i mutamenti intervenuti, le nuove opportunità e l’avvio di numerosi interventi, che vanno ad agire in molteplici ambiti, hanno senza dubbio rappresentato uno stimolo positivo in direzione degli obiettivi di sviluppo definiti a livello programmatico. L’individuazione delle domande di valutazione a partire dagli specifici fabbisogni conoscitivi dell’Autorità di Gestione (in tutte le sue parti) e degli altri stakeholder, costituisce il presupposto per la conduzione della c.d. ANALISI FOCALIZZATA di cui si fa cenno al p.to 4 del Working paper n. 9 e di cui l’UVAL ha più volte sottolineato l’importanza. Alla luce delle indicazioni emerse nel corso degli incontri realizzati presso la sede regionale nei primi mesi dell’anno e in considerazione della rilevanza della trasferibilità delle esperienze nella futura programmazione regionale e comunitaria, sono state definite le domande valutative che hanno poi costituito un riferimento costante per lo sviluppo di tre approfondimenti tematici. A. Competitività e aiuti alle imprese I regimi di aiuto attivati dal DocUP hanno risposto all'esigenza di accrescere la competitività delle imprese nelle aree obiettivo 2? Quali tipologie si sono rivelate più efficaci? Gli investimenti cofinanziati appaiono in grado di sostenere la competitività aziendale nel medio e lungo periodo? In che modo gli incentivi hanno condizionato le scelte localizzative delle imprese marchigiane? Gli interventi infrastrutturali rivolti alle aree produttive hanno creato un contesto favorevole all'insediamento di nuove imprese incentivando la realizzazione di opere di riqualificazione o completamento di aree produttive esistenti o dismesse secondo innovativi ed elevati standard tecnologici ed ambientali? B. Esperienze positive rivolte al recupero e allo sviluppo delle aree marginali implementando procedure attuative innovative Come e con quali risultati è stata promossa l’integrazione degli interventi all’interno della medesima misura? Si sono sviluppate sinergie tra le azioni rivolte allo sviluppo locale attivate nell’ambito del DocUP e/o con iniziative realizzate con altre risorse comunitarie o regionali, secondo un percorso di sviluppo locale complesso? Quali dispositivi sono stati attivati per favorire il partenariato pubblico-privato? Quali sono state le principali forme di integrazione e collegamento tra gli interventi infrastrutturali e gli aiuti alle PMI? Quali le difficoltà incontrate? Quali gli insegnamenti per il futuro? In quali altri ambiti di intervento appare possibile replicare l’approccio sperimentato (prime ipotesi: iniziative di natura ambientale, ARSTEL)? C. L’ambiente come priorità trasversale La combinazione di interventi di sostegno al sistema produttivo e/o all’ambiente appare in grado di generare effetti ambientali positivi?
  • 8. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 7 1. VERIFICA DEL RECEPIMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE DAL VALUTATORE INDIPENDENTE Il primo ambito di interesse attiene alla verifica dell’utilizzo delle indicazioni emerse dall’attività valutativa ed, in particolare, dell’eventuale accoglimento dei suggerimenti espressi dal Valutatore in merito ai possibili miglioramenti e/o correzioni da apportare in occasione della revisione di metà periodo. Le attività valutative sono state incentrate, per quanto attiene l’analisi dei risultati dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto di Valutazione Intermedia al 30/06/2003 e nel Documento integrativo di aggiornamento dell’analisi di efficacia ed efficienza al 31/12/2003, principalmente su un’analisi di tipo desk. I principali documenti utilizzati sono: rapporti annuali di esecuzione; principali documenti di programmazione (nuove versioni). Il Valutatore ha, inoltre, coinvolto i soggetti interessati all’attuazione del Programma al fine di ottenere le informazioni necessarie a completare l’aggiornamento degli aspetti per i quali aveva elaborato dei suggerimenti, in particolare i Responsabili di misura/submisura, l’A.d.G e il Gruppo di Monitoraggio. L’analisi dei risultati dell’implementazione delle raccomandazioni formulate nel Rapporto di Valutazione Intermedia del 2003 ha l’obiettivo di valutare quali siano stati i progressi effettuati, in relazione agli esiti di alcuni aspetti del Programma per i quali il Valutatore aveva elaborato suggerimenti e/o raccomandazioni. In particolare il Valutatore si è soffermato su alcuni aspetti ampiamente trattati nel Rapporto intermedio, che possono essere ricondotti all’interno di quattro ambiti di analisi: analisi di efficacia ed efficienza, grado di integrazione delle priorità orizzontali, processo di razionalizzazione dei regimi di aiuto, qualità del sistema di gestione e di monitoraggio. Tale impostazione ha permesso di verificare, con maggiore accuratezza, l’accoglimento dei suggerimenti e, più in generale, in che misura e con quali modalità siano state prese in considerazione le indicazioni e i rilievi emersi nel corso dell’analisi nel corso dell’attuazione del DocUP e, in particolare, attraverso il processo di revisione di metà periodo, evidenziando le principali innovazioni introdotte con la riprogrammazione. A. Analisi di efficacia ed efficienza L’analisi è stata articolata per assi, concentrando la valutazione sugli aspetti già trattati nel Rapporto di Valutazione al 2003 per i quali il Valutatore aveva elaborato delle raccomandazioni.
  • 9. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 8 Per quanto attiene l’asse 1 “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo”, nel documento di valutazione, in linea generale, si raccomandava un forte impegno per rendere più efficaci quelle azioni che, grazie alla propria capacità di incidere sul rinnovamento di processo e di prodotto delle imprese, potessero contribuire maggiormente all’accrescimento complessivo della competitività del sistema produttivo marchigiano. Nell’analisi delle singole tipologie di azione, il Valutatore aveva rilevato, infatti, sia nel Rapporto che nel documento integrativo sull’efficacia ed efficienza al 31/12/20033 una sostanziale difficoltà nell’attuazione di alcune misure ad elevato contenuto innovativo. Le cause di tale fenomeno sono molteplici: in primo luogo un deficit riscontrato nella funzione di programmazione, come nel caso dello strumento finanziario innovativo proposto dalla submisura 1.2.2 (fondi mobiliari chiusi), il quale ha evidenziato una scarsa rispondenza con la struttura del sistema produttivo di riferimento, determinando l’insuccesso dell’iniziativa, mentre in altre circostanze (submisura 1.3.3) l’insoddisfacente risposta da parte dei soggetti potenzialmente interessati agli interventi in esame, potrebbe essere ricondotta ad una comunicazione poco efficace con il territorio. A tal riguardo il Valutatore ha sostenuto un maggiore utilizzo dei canali di comunicazione esistenti sul territorio (CCIAA, Enti, Associazioni di categoria) e la promozione di un più intenso coinvolgimento delle associazioni professionali (commercialisti, ingegneri) a fronte dell’elevato contributo in termini di consulenza aziendale. La congiuntura sfavorevole ha frenato in parte gli investimenti delle PMI (come mostrano i numerosi casi di rinuncia rilevati), incidendo, sicuramente, sulla scelta di investimenti che potenziassero la struttura produttiva, attraverso l’introduzione di nuovi impianti, macchinari ecc., piuttosto che investimenti volti a creare per l’azienda un reale vantaggio competitivo. Probabilmente una tempistica dei bandi pianificata in modo da non creare concorrenza tra le azioni DocUP e fuori obiettivo, come suggerito dal Valutatore, potrà agevolare in futuro la partecipazione dei soggetti beneficiari anche ad azioni a contenuto innovativo. Per ovviare a tali difficoltà di attuazione, sono state apportate delle modifiche e delle integrazioni allo scopo di rafforzare l’efficacia delle iniziative e ampliare la gamma degli interventi a contenuto innovativo. Ad esempio nel caso della L. 598/94 - volta a favorire l’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, la tutela ambientale e la sicurezza negli ambienti di lavoro - il Valutatore ha sottolineato positivamente la scelta adottata dall’Amministrazione regionale di prevedere, oltre al contributo in conto interessi, anche l’agevolazione in conto capitale, ciò in considerazione della scarsa appetibilità della prima modalità agevolativa in periodi di recessione che di per sé presentano un basso costo del denaro. Inoltre, in accoglimento dei suggerimenti del Valutatore e dell’IPI e con riferimento all’opportunità di sostenere più efficacemente le imprese ad investire nella ricerca e lo sviluppo precompetitivo, sono stati introdotti aiuti concessi a tale scopo dalla legge in esame. La stessa Commissione nel non paper riconosce particolare valore a questa tipologia di investimento spesso trascurata dalle PMI, proprio per problemi di tipo finanziario. A tale riguardo è stato introdotto con la riprogrammazione un nuovo obiettivo specifico, “Promuovere la competitività delle PMI tramite l’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, lo sviluppo precompetitivo e la ricerca industriale”, che denota un forte interesse verso tali temi e una volontà di superare le difficoltà procedurali, finanziarie e culturali 3 Con il documento in oggetto il Valutatore intendeva non solo offrire un quadro più aggiornato dell’avanzamento del Programma e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma sviluppava, in accordo con l’Amministrazione regionale, una verifica delle proposte per la riprogrammazione del DocUP e della loro adeguatezza sia per far fronte alle problematiche emerse, sia rispetto ai suggerimenti e alle considerazioni dello stesso Valutatore, come pure della coerenza delle modifiche individuate con gli orientamenti espressi dalla Commissione nel c.d. non paper.
  • 10. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 9 incontrate dalle piccole e piccolissime imprese artigiane e industriali, che operano in settori tradizionali e che rappresentano la realtà dominante del tessuto produttivo marchigiano. Gli sforzi in questa direzione sono ravvisabili nell’incentivo dato per gli investimenti legati all’introduzione di nuovi modelli organizzativi, che valorizzino le competenze delle risorse umane utilizzandole come fattore di successo, e di innovazioni commerciali attraverso lo sviluppo di nuovi canali distributivi che l’azienda può usare per allargare il proprio mercato. La maggiore rilevanza di azioni volte all’innovazione del sistema, in particolare attraverso la ricerca e lo sviluppo precompetitivo, è coerente con l’obiettivo stabilito al vertice europeo di Lisbona di fare dell’UE “l’economia basata sulle conoscenze più competitiva e dinamica del mondo”, finalità presente anche nella strategia di sviluppo prevista per il prossimo periodo di programmazione4 . Tali orientamenti vengono ribaditi nell’ambito di interventi infrastrutturali, come dimostra la volontà della Regione di elevare gli standard di efficienza delle aree produttive esistenti; difatti, in questo secondo periodo di programmazione, si sono rese più selettive le procedure di selezione dei progetti, favorendo gli interventi di elevato rilievo ambientale ed azioni ad alto livello tecnologico (fibre ottiche, wireless, interventi afferenti alla salute e sicurezza all’interno delle aree produttive, atterraggio eliambulanze, etc). Sono state in tal modo colmate anche le lacune di tipo programmatico sottolineate dal Valutatore con riferimento al primo bando della submisura 1.4.2, ove mancava una chiara definizione delle aree ecologicamente attrezzate previste dal C.d.P., così come apparivano scarsamente efficaci i meccanismi premiali a favore di interventi in grado di elevare il livello tecnologico delle aree produttive rispetto all’infrastrutturazione primaria. Allo scopo di disporre di un quadro esauriente della riprogrammazione del DocUP Ob. 2 della Regione Marche, appare opportuno far riferimento alle variazioni/integrazioni apportate più di recente rispetto e con le quali si è inteso soddisfare alcune esigenze che si sono palesate anche a seguito dell’evolversi dell’assetto produttivo regionale e concernenti la questione dell’internazionalizzazione, un fenomeno che, secondo una buona parte degli addetti alla politica economica nazionale e regionale, va in qualche misura indirizzato affinché non si trasformi in una mera delocalizzazione delle attività, con conseguenze negative in termini di perdita netta di posti di lavoro. Con l’approvazione nel corso del Comitato di Sorveglianza del 14 giugno 2005 della misura 1.5, si intende rafforzare il tessuto produttivo regionale delle aree di interesse del Programma attraverso un ulteriore impulso alla promozione internazionale del sistema produttivo locale e in tal modo favorire l’attrazione di investimenti esogeni sul territorio marchigiano. Con riferimento agli aspetti finanziari, un suggerimento dato dal Valutatore e accolto dall’Amministrazione regionale ha riguardato la modifica delle procedure vigenti per alcune azioni e la semplificazione nel caso degli interventi innovativi che avevano fatto registrare delle difficoltà. 4 Il tema dell’innovazione trova spazio anche attraverso interventi immateriali tesi ad accrescere la qualità dei luoghi di lavoro. In particolare nell’ambito della submisura relativa all’introduzione di incentivi per l’acquisizione di servizi per la qualità e l’innovazione, è stata prevista la concessione di incentivi per l’acquisizione della certificazione della responsabilità sociale (norma S.A. 8000), sistema di qualità di più recente diffusione, le cui prescrizioni riguardano il rispetto delle principali regole etico-sociali del mercato del lavoro con conseguenti benefici in termini di miglioramento delle condizioni di lavoro delle imprese che vi aderiranno. Questo tema è stato inserito in conformità con le indicazioni formulate dal recente Testo Unico per gli incentivi ai settori dell’artigianato, dell’industria e dei servizi alla produzione (L.R. n. 20 del 28/10/2003), introdotto dalla Regione coerentemente con la necessità di organizzare e coordinare più efficacemente i regimi di aiuto alle imprese.
  • 11. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 10 Per le misure di aiuto alle imprese, su indicazione del Valutatore, è stato introdotto il regime notificato dove era previsto unicamente il de minimis e, laddove coesistevano entrambe le modalità, è stato applicato il principio di alternatività del contributo a scelta dell’impresa richiedente. In sostanza, tale opzione, consente alle aziende impossibilitate ad accedere al regime de minimis, a causa del raggiungimento del massimale consentito, di potersi avvalere comunque dei finanziamenti. Con riferimento alle criticità individuate dal Valutatore relative a difficoltà di tipo procedurale e/o giuridico-amministrative e risposte insoddisfacenti da parte dei potenziali destinatari/beneficiari, riscontrate per le misure dell’asse 1 sono stati fatti consistenti passi in avanti. Dal punto di vista procedurale, il ritardo che aveva interessato le submisure 1.1.1 e 1.2.1 è stato recuperato; mentre per quanto riguarda il secondo aspetto, l’individuazione delle cause del disinteresse manifestato da taluni beneficiari/destinatari ha portato ad una semplificazione delle procedure. Nel caso dell’intervento volto al riequilibrio della struttura finanziaria delle PMI industriali ed artigiane attraverso la partecipazione al capitale di rischio (submisura 1.2.2), è stata prevista una definizione meno rigorosa dello strumento finanziario da utilizzare e la trasformazione della procedura valutativa a quella a sportello, in linea con le osservazioni del Valutatore, modifiche che purtroppo non hanno portato i risultati attesi, confermando l’impressione di una netta propensione delle imprese marchigiane a ricorrere a fonti di finanziamento tradizionali. Nel caso della submisura 1.3.3, volta all’implementazione di servizi diretti alla creazione di imprese innovative, il medesimo passaggio dalla procedura valutativa a quella a sportello (DGR 1320/03) non ha portato benefici in termini di performance della misura, visto lo scarso numero di domande pervenute5 ; a tale situazione ha verosimilmente concorso la sovrapposizione con un intervento analogo cofinanziato dal POR Ob. 3, opportunamente evidenziata nel Rapporto di Valutazione. Rispetto all’asse 2,“Rete ecologica e riqualificazione territoriale”, che persegue obiettivi specifici di sostenibilità ambientale6 , nel Rapporto al 2003 si raccomandava di colmare i vuoti programmatici e di governo e di adeguare le intensità di aiuto da erogare, soprattutto con riferimento agli interventi volti alla realizzazione di infrastrutture ambientali. Il Valutatore, in fase di riprogrammazione, ha evidenziato come tali difficoltà siano state in parte rimosse in seguito alle modifiche operate con la revisione del DocUP. Con riferimento agli ostacoli di tipo programmatico, infatti, se ne sottolinea il superamento relativamente agli interventi per il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue e per la ristrutturazione e razionalizzazione del ciclo idrico. Per tali interventi i ritardi accumulati erano riconducibili alla mancanza dei Piani d’Ambito, che sono stati elaborati e adottati dai 5 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO)7 istituiti sulla base dell’iter previsto dalla legge n. 36/94 (c.d. Legge Galli). Essi rappresentavano l'inquadramento programmatico necessario per l'attuazione degli interventi ne secondo triennio. 5 La semplificazione della procedura ha dato dei risultati, seppur poco significativi nel caso della misura 1.3.3, con la presentazione di 6 domande di finanziamento a fronte dell’assenza di risposte registrata con il bando ordinario. Inoltre con la riprogrammazione non è più prevista la definizione di un elenco dei fornitori, che oltre ad allungare i tempi con la pubblicazione di un bando ad hoc, era percepito come un vincolo stringente per i neoimprenditori. L’efficacia di tale provvedimento tuttavia non potrà essere verificata, in quanto la submisura non verrà riproposta nel II triennio di attuazione. 6 La conservazione e il miglioramento della qualità delle risorse idriche, la riduzione della produzione dei rifiuti e lo sviluppo del recupero e riciclo di risorse il miglioramento della capacità del territorio di sostenere la biodiversità, lo sviluppo dell’efficienza e del risparmio energetico, il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano. 7 ATO 1 Marche Nord- Pesaro, Urbino; ATO 2 Marche Centro-Ancona; ATO 3 Marche Centro–Macerata; ATO 4 Marche Sud – Alto Piceno Maceratese; ATO 5 Marche Sud- Ascoli Piceno.
  • 12. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 11 Non sempre è stato possibile rimuovere le criticità di ordine programmatico, come nel caso della submisura 2.1.3 destinata alla bonifica di siti inquinati ed al recupero delle aree degradate, con esiti attuativi del tutto insoddisfacenti. Le cause sono da ricondurre in parte ad una scarsa capacità progettuale del territorio sia in termini finanziari che in relazione alla qualità degli interventi, ma soprattutto al mancato aggiornamento del Piano Regionale di bonifica rispetto al quale va valutata la conformità dei progetti. Per il triennio 2004-06 l’intervento viene riproposto all’interno della nuova misura 2.9, ma l’attuazione resta condizionata dall’ultimazione in tempi utili del Piano. Con riferimento all’insufficiente tasso di cofinanziamento previsto dal C.d.P. per alcuni tipologie di intervento rispetto ai livelli mediamente rilevati nelle altre regioni Ob. 2, come evidenziato nel Rapporto di Valutazione, la Regione ha provveduto ad un incremento della quota pubblica, rimovendo, in tal modo, quella che si ritiene essere stata la principale causa dello scarso interesse da parte dei potenziali beneficiari. Gli interventi oggetto dell’innalzamento del contributo pubblico fino ad un limite massimo pari al 70% sono quelli previsti dalla misura 2.1 (riproposti per il II triennio nella nuova misura 2.9) e dalla misura 2.2 (attinente il miglioramento del sistema dei rifiuti). Gli ostacoli incontrati dalle misure di cui sopra hanno comportato dei ritardi nell’avvio delle opere; a tale scopo il Valutatore aveva suggerito di porre attenzione alla fattibilità dei progetti entro i termini previsti dai regolamenti comunitari procedendo, ove opportuno, ad un adeguamento della tempistica prevista nei cronogrammi procedurali al fine di renderla coerente con gli obiettivi intermedi e finali programmati, indicazione raccolta dall’Amministrazione regionale, la quale ha provveduto a sostanziali modifiche nella tempistica con la riduzione dei tempi previsti con l’obiettivo di contenere i tempi di realizzazione degli investimenti ed, in particolar modo, di renderli maggiormente coerenti con le procedure e le scadenze previste dalle norme comunitarie per la rendicontazione e la certificazione della spesa. Oltre al ridimensionamento delle procedure in qualche caso (ad esempio la misura 2.2), sono stati introdotti nuovi criteri di selezione volti a privilegiare quei progetti che presentano tempi di realizzazione più contenuti. Al 31/12/2003 l’asse 3“Diversificazione economica e valorizzazione delle potenzialità locali” presentava nel complesso i migliori risultati attuativi, tuttavia in considerazione dei ritardi accumulati da alcune misure a causa della complessità e/o del carattere sperimentale delle procedure attivate, anche in questo caso il Valutatore ha sottolineato la necessità di porre una particolare attenzione alla tempistica prevista per la realizzazione delle misure al fine di renderla compatibile con gli obiettivi programmati. A tale riguardo le misure intraprese dalla Regione sono: una revisione della tempistica definita per i diversi step procedurali, in parte volti a completare alcune fasi in tempi più ridotti, ove possibile, ma anche a rendere più coerente tale tempistica con le esigenze effettive riscontrate con i primi bandi (misure 3.1, 3.3 e 3.5); l’inserimento tra i criteri di ammissibilità della disponibilità del progetto definitivo, in luogo della più vaga “disponibilità del progetto” (misure 3.2, 3.3 e 3.5); l’inserimento tra i criteri di selezione dello stato della progettazione superiore al livello minimo di ammissibilità o dello stato di realizzazione del progetto (misura 3.2 e 3.3). Nonostante i suddetti ritardi da imputare al carattere innovativo delle procedure attuative, l’approccio programmatico e attuativo utilizzato per alcune misure dell’asse 3 è stato
  • 13. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 12 segnalato dal Valutatore come una best practice da sviluppare sia nella Regione stessa che in altre Regioni per l’implementazione di iniziative di sviluppo locale. Il Valutatore ha, infatti, evidenziato l’utilizzo di una procedura concertativa che ha aggiunto valore agli interventi stessi, come è accaduto per gli interventi della misura 3.3 volta alla creazione di una rete di servizi socio-assistenziali flessibili e diversificati coerenti con le esigenze di ambiti territoriali sub-provinciali8 . Ulteriore elemento da rilevare è l’impegno profuso per la rivitalizzazione turistica, culturale ed economica in ambiti territoriali circoscritti dove vengono promosse diverse iniziative tra loro integrate con l’obiettivo di consentire l’evoluzione del sistema territoriale mantenendone l’identità, attraverso la condivisione delle strategie, e privilegiando l’intersettorialità degli interventi. Tali azioni rappresentano un’ulteriore opportunità di partecipazione diretta del territorio alle politiche di sviluppo attraverso la valorizzazione del territorio stesso e delle proprie competenze. Alla luce di quanto evidenziato, il Valutatore ritiene pienamente coerente la scelta della Regione di destinare una parte delle risorse ottenute con l’assegnazione della riserva di premialità, a favore di tutte le misure dell’asse 3 (con l’unica eccezione della 3.4 “Sviluppo della società dell’informazione a livello locale”) in ragione delle buone performance finanziarie, della forte attenzione da parte del territorio e della strategicità dell’approccio concertativo e/o integrato. Inoltre la maggiore attenzione da parte della Regione ad uno sviluppo territoriale da favorire attraverso un approccio integrato e condiviso a livello locale emerge chiaramente con l’attivazione nel II triennio di uno strumento che viene attuato in via sperimentale ma che potrebbe rivelarsi strategico anche nella programmazione futura: le ARSTEL che dovranno operare trasversalmente attraverso la realizzazione di azioni programmate nei tre assi del DocUP. Con riferimento agli aspetti procedurali l’unica modifica apportata riguarda il regime de minimis e concerne anche per queste tipologie di azioni l’introduzione del principio di alternatività del contributo che è stato esteso all’intervento riguardante la promozione del turismo, in linea con le modifiche apportate alle misure dell’asse I. B. Grado di integrazione delle Priorità Orizzontali Con riferimento al grado di integrazione della priorità protezione e sostenibilità ambientale9 il Valutatore aveva condiviso con lo staff dell’Autorità Ambientale Regionale la necessità di introdurre degli indicatori sintetici e di inserire e/o perfezionare alcuni indicatori ambientali per misura, nonché di integrare e/o modificare alcuni criteri di selezione al fine di garantire una valutazione più accurata dell’effettiva integrazione della tematica nel Programma. La ritardata operatività dell’A.A.R. 10 , infatti, non aveva consentito inizialmente tale puntuale sorveglianza. L’avvio della sua attività, che non ha sicuramente potuto colmato il vuoto creatosi 8 La misura 3.3 assume carattere sperimentale non solo per quanto attiene il tema trattato, ma anche e soprattutto in virtù del ruolo assunto dagli Ambiti territoriali, attraverso l’istituto del Comitato dei Sindaci, quale sede naturale della concertazione tra Regione e Comuni per la pianificazione sociale. La misura recepisce pienamente l’architettura sistemica proposta nel “Piano regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali 2000-2002”. 9 Lo sviluppo sostenibile, rappresenta attualmente una delle sfide più importanti in campo sociale economico e ambientale al fine di dare vita ad una società in cui la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali coesistano e che, attraverso una più equa distribuzione delle ricchezze, consenta il mantenimento delle risorse per le generazioni future. 10 L’A.A.R. è impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale attraverso l’integrazione della componente ambientale nei programmi finanziati dai fondi strutturali ed è responsabile di azioni mirate al perseguimento dello sviluppo sostenibile. Relativamente a tali azioni, la sua attività, iniziata nel 2002, presuppone il
  • 14. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 13 in fase di programmazione, ha comunque portato ad alcuni risultati positivi. In particolare l’aggiornamento della VeA ambientale ha prodotto il risultato di migliorare il quadro conoscitivo della situazione ambientale regionale, anche grazie ad una maggiore attenzione alla situazione delle zone che interessano il DocUP. L’aggiornamento della valutazione di sostenibilità del DocUP ha consentito, invece, la revisione della matrice che mette in relazione le misure esistenti con otto obiettivi di sostenibilità, definiti sulla base delle indicazioni generali degli strumenti di programmazione della Regione e della situazione ambientale del territorio. Tale aggiornamento ha mostrato che le attese in fase di programmazione non sono state soddisfatte dai risultati del triennio 2000-2003. Complessivamente per il secondo periodo di programmazione si è inteso agire con più forza proprio sugli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, per far fronte agli impegni presi con l’adesione alla risoluzione di Göteborg (DGR 859 del 17/06/2003)11 . In particolare l’A.A.R. ha stimolato l’inserimento della nuova misura (2.8) rimovendo così una carenza delle misure del DocUP in riferimento all’obiettivo della lotta ai cambiamenti climatici. La nuova misura, infatti, dovrà favorire l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili tramite l’introduzione di impianti tecnologici per la riduzione delle emissioni climalteranti, in linea con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto dell’11 dicembre 199712 . Essa anticipa le strategie energetiche che sono confluite nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) approvato con DGR n. 175 del 16/02/2005. Per quanto riguarda gli indicatori ambientali, sono stati individuati due indicatori sintetici a cura dell’A.A.R. di concerto con il Valutatore, che ne aveva evidenziato l’utilità ai fini di una valutazione complessiva del Programma; un primo indicatore è di tipo quantitativo e indaga sulla percentuale di progetti a finalità ambientale all’interno di una particolare misura e/o submisura; l’altro, di natura finanziaria, consente di calcolare la percentuale di spesa ritenuta ammissibile destinata a finalità ambientale. Sono stati, inoltre, inseriti e/o perfezionati alcuni indicatori ambientali per misura, in linea con i suggerimenti del Valutatore che aveva rilevato una certa carenza. In merito ai criteri di selezione, con riferimento alla priorità in esame, l’A.A.R. ed il Valutatore indipendente avevano proposto delle modifiche e/o integrazioni, per accrescere l’efficacia complessiva degli interventi in termini di prevenzione e contenimento di impatti potenzialmente negativi e di rafforzamento di effetti potenzialmente positivi sull’ambiente, che sono state recepite, in particolar modo, con l’introduzione del criterio di adesione ad un sistema di gestione ambientale (EMAS o ISO 14001) nella misura 1.3, ma che non potranno incidere sulle azioni avviate nel I triennio di programmazione. Con riferimento alla priorità di promuovere Pari Opportunità tra uomini e donne ed eliminare le disuguaglianze, il Valutatore, in linea generale, aveva raccomandato una più efficace attività di sensibilizzazione da parte della struttura preposta alla promozione delle pari opportunità anche attraverso un più adeguato inserimento del tema nei criteri di selezione e priorità all’interno dei bandi. Nell’ambito del DocUP, la priorità trasversale in oggetto può trovare particolare spazio in termini di maggiore accesso al mercato del lavoro e mediante la creazione e il potenziamento di infrastrutture e servizi che consentono la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. raggiungimento degli obiettivi di integrità degli ecosistemi, equità sociale ed efficienza dell’economia. Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (1992 - “Conferenza di Rio”) 11 Gli obiettivi sono: la lotta ai cambiamenti climatici, la garanzia di trasporti ecologicamente validi, la riduzione dei rischi per la salute pubblica e la gestione responsabile delle risorse naturali. 12 La misura contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di innalzare l’incidenza al 22% della elettricità prodotta da fonti rinnovabili entro il 2010 richiesto all’Italia dall’Unione Europea attraverso la Direttiva - 2001/77/CE.
  • 15. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 14 È emersa la necessità di potenziare le attività di sensibilizzazione svolta presso i soggetti coinvolti nell’attuazione degli interventi, al fine di compiere un salto di qualità nel rendere realmente operativo il rispetto del principio in esame nell’ottica del mainstreaming di genere13 . La Commissione per le pari opportunità, e la Struttura P.F. Pari Opportunità della Giunta regionale, preposte a tale scopo, hanno avviato in tempi relativamente recenti una serie di iniziative e si spera che quanto prima possano rappresentare un punto di riferimento fondamentale e soprattutto una struttura di coordinamento per l’efficace integrazione del tema prioritario di competenza all’interno delle misure sia in fase di programmazione che in fase di attuazione, come è avvenuto con l’Autorità Ambientale Regionale. Per quanto attiene gli aspetti di tipo procedurale, nella prima fase di attuazione del Programma, dall’analisi condotta dal Valutatore sulle misure dell’asse 1, è emerso che, complessivamente, la politica trasversale in esame vada sostenuta con ancora maggiore efficacia all’interno dei bandi, i quali non includevano, in toto o solo in parte, i criteri premiali a favore dell’imprenditoria femminile o dell’occupazione femminile e di soggetti svantaggiati così come previsto nel C.d.P.; da un’analisi dei nuovi bandi permangono dei margini di miglioramento per rafforzare l’integrazione della priorità in esame. Per quanto riguarda il sistema degli indicatori, sono state accolte le osservazioni del Valutatore sulla opportunità di apportare modifiche/integrazioni al fine di disporre di informazioni sulla qualità dell’occupazione creata con riguardo alla componente femminile e svantaggiata, ma anche sull’impiego part-time utile alle esigenze di conciliazione, come pure sulla quota di imprese gestite o create da donne sul totale di quelle ammesse a finanziamento. La priorità occupazione e mercato del lavoro rappresenta una tematica fondamentale per il perseguimento dell’obiettivo generale del Programma di ridurre la perifericità economica e sociale e di frenare lo spopolamento dell’area obiettivo 2 della regione ed anche quella con un grado di integrazione maggiore all’interno del Programma. Per consentire una sorveglianza più accurata della sua integrazione, il Valutatore raccomandava di inserire all’interno degli indicatori di impatto esistenti la rilevazione di aspetti qualitativi, mentre dall’analisi è emerso che il tema dell’occupazione è adeguatamente sostenuto nei criteri di selezione e di priorità inseriti nel C.d.P.. In linea con il nostro suggerimento nell’ambito degli indicatori di impatto è stata introdotta la rilevazione di aspetti di tipo qualitativo in riferimento all’occupazione creata e mantenuta, quali la quota di occupazione femminile, di soggetti svantaggiati, a tempo determinato e atipici, part- time. La rilevazione dell’aspetto qualitativo, infatti, consente di misurare il reale peso dell’intervento in termini di occupazione nel tempo, tenendo appunto in considerazione la stabilità o meno dell’occupazione creata o mantenuta. Gli aspetti qualitativi dell’occupazione assumono una particolare rilevanza in regioni che, come le Marche, sono caratterizzate da una situazione di “quasi piena occupazione”, con un livello di disoccupazione “frizionale”14 ed un elevato tasso di occupazione15 . 13 Il Reg. 1260/99 pone il mainstreaming di genere come vincolo al fine del raggiungimento delle pari opportunità: tale strategia contribuisce a porre il punto di vista delle donne letteralmente al centro di tutte le politiche e azioni dell’UE, promuovendo la loro partecipazione in campi o ruoli in cui la presenza femminile appare deficitaria. 14 La disoccupazione frizionale è legata ai tempi necessari alla ricerca di un nuovo lavoro e se può essere in qualche modo ridotto da un più efficiente servizio di collocamento, va comunque riconosciuto che un certo livello di disoccupazione frizionale è comunque ineliminabile. 15 Ciò non toglie che, anche in simili realtà, l’occupazione possa ancora aumentare, senza tener conto poi dei settori in difficoltà strutturale, come quello tessile, che generano significative fuoriuscite dal mercato del lavoro. Inoltre la presenza, oggi molto forte di lavori atipici, introduce ad una realtà molto più complessa dove, tra chi si può definire occupato in senso pieno e chi, invece, disoccupato in senso proprio esistono una serie di posizioni intermedie, diverse soprattutto per la quantità e la qualità di tempo di lavoro effettivamente prestate:
  • 16. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 15 Accanto ai tradizionali criteri di priorità, l’obiettivo di favorire un’occupazione di qualità è stato perseguito anche attraverso l’introduzione di incentivi per coloro che assumono a tempo indeterminato. Particolarmente positiva in questo senso appare l’esperienza della submisura 1.1.2 “Aiuti alle imprese artigiane di produzione e di servizi alla produzione” che presenta un legame diretto con la misura D1 del POR Ob. 3 prevedendo, per le aziende che assumono manodopera femminile e/o qualificata a tempo indeterminato, la possibilità di accedere agli aiuti per la formazione continua di cui alla misura del POR16 . La sperimentazione di cui sopra resta tuttavia un caso isolato e l’integrazione tra i due strumenti appare limitata alla fase programmatoria senza un concreto raccordo in fase attuativa tra le diverse azioni. C. Il processo di razionalizzazione del sistema regionale di incentivi alle imprese L’approfondimento sul tema degli aiuti alle PMI cofinanziati dal DocUP ha dato seguito alla proposta rivolta dalla Commissione Europea17 all’Autorità di Gestione di avvalersi del contributo del Valutatore per lo studio di tale tematica. L’analisi era volta ad individuare le problematiche inerenti il sistema di aiuti esistente nonché le possibili soluzioni per il loro superamento, nella prospettiva di una razionalizzazione del sistema che ne accrescesse l’efficacia complessiva. A tale scopo il Valutatore aveva raccomandato in linea generale di dare maggiore stimolo alle azioni più innovative, di rafforzare il sistema informativo relativo agli incentivi esistenti a livello locale e nazionale e di potenziare gli strumenti di coordinamento dei diversi interventi attivati sul territorio regionale. Nel seguito si riportano in sintesi i principali risultati dello studio e le principali misure intraprese dalla Regione per la c.d. razionalizzazione del sistema di incentivi a livello regionale, e soprattutto le modifiche apportate al DocUP in occasione della revisione di metà periodo per innalzare l’efficacia delle azioni rivolte al settore produttivo. Dal punto di vista della concentrazione delle risorse, la misura 1.1 era e rimane una misura centrale a cui sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie a favore delle PMI industriali e artigiane con particolare attenzione ai temi dell’innovazione tecnologica, organizzativa e della tutela ambientale. In linea con i suggerimenti del Valutatore di sostenere più efficacemente le imprese ad investire nella ricerca e lo sviluppo precompetitivo, sono stati introdotti aiuti concessi a tale scopo dalla legge 598/94, modificata dall’art. 54 della L. 488/99 e successivamente dall’art. 15 della L. 57/2001. Sono stati, inoltre, introdotti degli incentivi per la diffusione dell’innovazione tecnologica nelle imprese artigiane nell’ambito della submisura 2 e per l’introduzione di investimenti innovativi con particolare riferimento a • i cosiddetti disoccupati scoraggiati e coloro che lavorerebbero solo a particolari condizioni (statisticamente assimilati alle non forze lavoro); • gli occupati senza lavoro - che svolgono un numero di ore di lavoro inferiore a quello abituale; • gli occupati part-time involontari. 16 Con decreto n. 754 del 25/11/04 è stato approvato il nuovo bando per gli aiuti alle assunzioni (oltre ai contributi per le spese di fideiussione) ad imprese ammesse ai benefici del bando attuativo della misura 1.1.2 del DocUP, le quali, a seguito dell’investimento cofinanziato con il FESR, abbiano provveduto ad effettuare assunzioni a tempo indeterminato di soggetti inoccupati o disoccupati, residenti nella Regione, determinando un incremento occupazionale netto. 17 Il suggerimento è stato formulato in occasione dell’incontro annuale a Bruxelles del 25-26 novembre 2002.
  • 17. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 16 interventi volti a favorire sia il risparmio energetico sia l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Per quanto attiene le procedure di accesso alle agevolazioni (automatica, valutativa a graduatoria e valutativa a sportello), le modifiche apportate in fase di riprogrammazione al C.d.P. hanno introdotto la procedura a sportello per più interventi rispetto alla versione precedente, come nel caso della submisura 1.2.1 relativa alla prestazione di garanzie ed abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento per investimenti materiali ed immateriali. Ciò a conferma dell’analisi fatta dal Valutatore che registrava un più intenso ricorso a quest’ultima procedura allo scopo di semplificare l’accesso da parte dei beneficiari a misure a maggior contenuto innovativo. Rispetto alle tipologie di agevolazioni concesse (in c/capitale, in c/interessi e bonus fiscale), in linea con le proposte del Valutatore, è stato introdotto il regime notificato dove era previsto unicamente il de minimis, e dove coesistevano entrambe le modalità è stato applicato il principio di alternatività del contributo a scelta dell’impresa richiedente. Inoltre sono state inserite in maniera diffusa, accanto alle agevolazioni in c/interessi, quelle in c/capitale, vista la risposta dei beneficiari inferiore alle attese per alcuni interventi che prevedevano solo la prima tipologia di aiuto. Con riferimento alla necessità espressa dalla Commissione Europea di potenziare l’efficacia dei regimi di aiuto del DocUP, anche attraverso un’adeguata selezione degli interventi, l’analisi effettuata esprimeva un giudizio positivo soprattutto in funzione della scelta di adottare diffusamente procedure di selezione valutative. Tuttavia, visti i risultati inferiori alle attese per le misure a più elevato contenuto innovativo, l’attuale propensione è quella di semplificare in questi casi l’accesso agli incentivi e di intervenire soprattutto sull’oggetto delle iniziative estendendo il concetto di innovatività in linea con gli orientamenti comunitari. Il concetto di innovatività a cui si fa riferimento attiene all’introduzione dell’attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo non solo per le PMI industriali ma anche per quelle artigiane, cercando di superare gli ostacoli che fino ad ora ne hanno ostacolato l’introduzione. A seguito dell’analisi condotta il Valutatore ha segnalato alcuni fattori di potenziale o effettiva criticità ravvisabili: nel rischio di duplicazione delle iniziative a livello locale e nazionale; nella opportunità di potenziare un sistema informativo regionale; nel rischio di diseconomie gestionali connesse alla complessa articolazione dell’asse 1. Al fine di incrementare l’efficacia del sistema, il Valutatore ha suggerito di rafforzare il coordinamento delle azioni del DocUP con gli altri strumenti di programmazione comunitari e regionali e di predisporre un adeguato sistema di monitoraggio regionale. Con riferimento al primo aspetto, il Valutatore ha sottolineato l’importanza degli strumenti di programmazione al fine di evitare inutili sprechi di risorse ed il determinarsi di un eccesso di concorrenza fra le politiche locali. Il sistema di monitoraggio, inoltre, è ritenuto uno strumento fondamentale al fine di consentire un miglioramento continuo del sistema. Ulteriore condizione, indispensabile per un’efficace regolazione del sistema regionale di agevolazioni, è la piena operatività di un sistema di raccolta delle informazioni, che dovrebbe comprendere tutti gli incentivi attivati sul territorio. A tale riguardo, nell’ambito della convenzione con l’IPI era previsto il supporto per l’integrazione ed
  • 18. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 17 implementazione della banca dati anagrafica per la verifica del rispetto del cumulo degli aiuti e del rispetto della soglia “de minimis”, ma tale banca dati è ancora in via di definizione. La possibile soluzione suggerita per il riordino degli strumenti di aiuto era quella di predisporre una normativa quadro ad hoc, come era stato già fatto da alcune regioni Ob. 1 (Basilicata, Calabria e Campania). In linea con tale suggerimento il processo di razionalizzazione partito per la Regione Marche con l’approvazione del Piano di Sviluppo Regionale18 ha portato alla redazione del Testo Unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione (Legge Regionale 28 ottobre 2003, n°20). Esso ha consentito una semplificazione normativa necessaria al fine di disciplinare, nel rispetto delle competenze legislative statali, interventi in materia di sostegno all’artigianato, all’industria ed ai servizi alla produzione, allo scopo di favorire la crescita e la qualificazione dell’apparato produttivo regionale. Relativamente alla necessità di contrastare il rischio di diseconomie gestionali, il Valutatore riteneva utile la ridefinizione della struttura degli interventi estremamente articolati, anche attraverso accorpamenti tra azioni similari. In tale direzione si è già registrato un parziale adattamento in fase di riprogrammazione di metà periodo, anche se l’A.d.G. riconosce nella complessità strutturale della parte del programma relativa agli aiuti, un ambito di ulteriore opportuna migliorabilità nel prossimo periodo di programmazione D. Qualità del sistema di attuazione Il Valutatore, nell’analisi condotta sull’organizzazione dell’attuazione del Programma, ha raccomandato soprattutto di rafforzare il sistema di monitoraggio regionale strutturandolo in modo da tener conto dell’articolazione e delle specificità del DocUP e in grado di restituire informazioni rispondenti alle esigenze gestionali del Programma. Punto di forza della struttura organizzativa doveva essere rappresentato dal Gruppo regionale di Monitoraggio e Assistenza Tecnica, che però è riuscito solo in parte ad esprimere appieno le proprie potenzialità. Si tratta di una struttura, già attiva nel precedente periodo di programmazione, ulteriormente sviluppata in termini di risorse umane coinvolte e che rappresenta un importante “elemento” di raccordo tra i vari livelli attuativi e l’A.d.G.. Nel Rapporto di Valutazione Intermedia era stato valutato positivamente l’impiego di personale già impegnato nel precedente periodo di programmazione in quanto denotava la volontà da parte della Regione di internalizzare le conoscenze al fine di costruire e valorizzare un utile patrimonio di “saperi” operativi. Positivo era, inoltre, il giudizio sulla decisione di affidare all’Unità di Assistenza tecnica l’attività di supporto al livello territoriale, sia in fase di presentazione dei progetti che nella fase di avvio e gestione dei progetti stessi, in quanto ciò rendeva possibile una maggiore considerazione delle esigenze del territorio. Tuttavia, in concreto, la funzione di raccordo tra i vari livelli attuativi e l’A.d.G., e di conseguenza una migliore efficacia nella circolazione delle informazioni tra tali soggetti, ha solo in parte soddisfatto le aspettative. In diverse occasioni si è operato sulla base di obiettivi contingenti e in condizioni di emergenza, soprattutto in relazione al raggiungimento degli obiettivi intermedi (legati alla riserva di premialità e al raggiungimento del livello di spesa necessario ad evitare il disimpegno 18 Il Piano fornisce un quadro degli interventi vigenti o attivabili dalla Regione in una logica integrata con le risorse nazionali delegate nel Fondo Unico, con le risorse regionali e con le risorse comunitarie. Attraverso la predisposizione di tale quadro è stato possibile arrivare ad una semplificazione normativa ed alla selezione degli strumenti necessari al raggiungimento degli obiettivi generali.
  • 19. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 18 automatico); inoltre, non si è sufficientemente diffusa la consapevolezza presso i singoli settori responsabili delle diverse azioni finanziate dal DocUP di operare nell’ambito di un programma complesso che prevede vincoli e obiettivi intermedi, trasversali o di livello superiore di cui occorre tenere debitamente conto oltre a quelli direttamente imputabili ai singoli interventi, come dimostra anche una non sempre efficace e univoca modalità di perseguimento delle priorità trasversali. A tale situazione hanno senza dubbio contribuito i lunghi tempi occorsi per l’avvicendamento dell’Autorità di Gestione19 , determinando molte incertezze e difficoltà, peraltro proprio in un momento particolarmente delicato qual è la revisione di metà periodo. Un maggiore orientamento delle attività di monitoraggio ai fini gestionali consentirebbe di verificare in modo costante l’andamento dell’attuazione degli interventi, ad esempio le rilevazioni potrebbero essere opportunamente cadenzate in funzione degli obiettivi finanziari legate al meccanismo del disimpegno automatico e/o per le misure considerate a rischio. Occorre sottolineare ad ogni modo lo sforzo dell’A.d.G. per riposizionare in modo più corretto le responsabilità tra A.d.G. stessa e R.d.M., ai fini di una migliore "circolarità" della collaborazione: gli esiti di tale impegno si sono determinati solo con la conclusione del nuovo assetto funzionale dell'Amministrazione regionale (L.R. 19/2005 approvata con D.G.R. n. 1341 del 03/11/2005). Risulta inoltre che l’'assenza o la carenza di governo regionale sulle strutture, conseguenti alla fase preelettorale di primavera e quella successiva alle elezioni, che si è conclusa solo con l'approvazione della legge 19 del 30/06/2005, a sua volta attivata con la DGR 1341/05, ha lasciato per tutto il corrente anno l'AdG con personale considerevolmente sottodimensionato, in particolare sul versante dei rapporti funzionali con i RdM e con il Valutatore esterno. La risposta della Regione rispetto alle problematiche evidenziate, si sta concretizzando in un progetto con il quale si intendono offrire soluzioni informatiche atte a gestire in maniera organizzata ma flessibile, le varie fasi di programmazione, attuazione e controllo dei programmi comunitari per il periodo 2007-2013. L’esperienza passata ha messo in evidenza l’estrema importanza di uno stretto coordinamento tra i servizi regionali al fine di accrescere l’efficienza dell’Amministrazione nel perseguire tutte le finalità intermedie e finali connesse al Programma. L’informatizzazione della gestione delle pratiche di finanziamento per agevolare il lavoro dei funzionari e dei Responsabili di Misura, ha determinato anche ulteriori vantaggi, quali la riduzione della carta circolante, l’archiviazione e catalogazione di tutti i documenti, l’eliminazione della raccolta, elaborazione e reinserimento dei dati per il monitoraggio da parte dello staff di monitoraggio, in quanto i dati saranno imputati durante il normale iter lavorativo dei Servizi preposti all’attuazione delle misure. In tal modo sarà possibile dare maggiore spazio alla verifica dell’andamento delle misure attraverso report e grafici, al fine di individuare tempestivamente gli eventuali problemi e le possibili soluzioni per utilizzare al meglio le risorse finanziarie disponibili. Infine, ma non meno importante, è la portata di un siffatto sistema in termini di semplificazione in fase di rendicontazione e di previsione delle spese; i dati saranno, poi, estratti in automatico e una volta verificati verranno inviati al Ministero. Relativamente agli aspetti strettamente tecnici, è stato migliorato il coordinamento e l’omogeneità delle informazioni raccolte attraverso la predisposizione di apposite schede per la 19 Precisamente dalla metà alla fine del 2004 il titolare dell'AdG aveva anche la responsabilità del Servizio Programmazione e Legislazione dell'Agricoltura, mentre in precedenza, dalla nomina avvenuta nell'aprile 2004 sino alla seduta del CdS di giugno 2004 non era quasi affatto intervenuto nella gestione del programma. Ancor prima, dal gennaio 2004 all’aprile 2004 il ruolo dell'AdG era vacante.
  • 20. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 19 raccolta delle informazioni finanziarie, fisiche e procedurali, in grado di fornire un valido supporto rivolto agli stessi beneficiari finali, ai fini di una corretta gestione finanziaria degli interventi20 . Le carenze relative ai sistemi di monitoraggio, in primo luogo per difficoltà connesse all'utilizzo di MONITWEB, sono in via di superamento grazie alla realizzazione del software gestionale che l'Amministrazione regionale, in linea con la proposta del Valutatore, sta portando a compimento. Esso si rivela in grado di rispondere in modo efficace alle specifiche esigenze conoscitive dell'A.d.G., superando i limiti inevitabili del sistema nazionale, che non può riflettere l'estrema articolazione del DocUP marchigiano. Tale software, in grado di dialogare, attraverso il cd. protocollino di colloquio, con MONITWEB, permette di evitare la doppia imputazione dei dati nei due sistemi informativi, garantendo così il travaso dei dati più sintetici richiesti dal sistema MONIT dal sistema regionale, più complesso ed articolato, e, al contempo, una più efficace raccolta e gestione delle informazioni a livello di programma, attraverso l’inserimento automatico delle informazioni da parte di ciascun membro dello staff in un’unica banca dati, limitando l’eccessiva “personalizzazione” delle attività di monitoraggio. 20 Cfr. “Linee Guida per la compilazione delle schede di monitoraggio da parte dei beneficiari diversi dall’Amministrazione regionale”.
  • 21. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 20 2. ANALISI DELL’AVANZAMENTO GENERALE DEL DOCUP OB. 2 IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI Accogliendo le indicazioni formulate nel Working Paper n. 9, l’analisi dell’avanzamento del Programma si articola in due parti: a) verifica delle realizzazioni e degli obiettivi raggiunti alla data di redazione del Rapporto alla luce degli target e dell’esecuzione finanziaria del Programma: concentrando l’attenzione prevalentemente sull’analisi dei risultati ottenuti ad un livello aggregato, a livello di asse e di misura, al fine di sviluppare un’analisi di efficacia e di efficienza che possa dar conto delle capacità complessive del Programma. L’esame degli esiti registrati permetterà di ottenere utili informazioni anche sulla qualità dei target determinati in fase di programmazione con l’obiettivo di valutare un possibile miglioramento in futuro; b) verifica degli impatti raggiunti e della probabilità di realizzazione degli obiettivi, indicando ove possibile il grado in cui gli obiettivi globali sono stati raggiunti, ma prevalentemente fornire una stima sulla raggiungibilità degli obiettivi complessivi del Programma. Occorre precisare che in occasione della revisione di metà periodo è stato modificato il Piano finanziario allo scopo di procedere all’assegnazione delle risorse acquisite con la premialità e in qualche caso alla ridefinizione della distribuzione dei fondi, tenendo conto sia delle performance finanziarie che dell’inserimento di nuove misure e azioni di intervento. Nell’insieme le risorse pubbliche si incrementano dell’11,3%, passando da € 323.806.903,00 a € 360.552.893,21. La figura che segue mostra in sintesi le variazioni apportate con il nuovo Piano finanziario a livello di misura21 . 21 Il Piano finanziario qui riportato non è tuttavia quello definitivo, che era in corso di approvazione al momento della redazione del Rapporto di valutazione, come si può evincere anche dall’assenza della misura 1.5. Variazioni apportate al Piano finanziario del DocUP - CdS del 15/12/2004 - 10.000.000 20.000.000 30.000.000 40.000.000 50.000.000 60.000.000 70.000.000 80.000.000 90.000.000 100.000.000 110.000.000 120.000.000 130.000.000 140.000.000 150.000.000 A SSE 1 1.1 1.2 1.3 1.4A SSE 2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9A SSE 3 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5A SSE 4 P.F. originario P.F. nuovo
  • 22. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 21 Osservando la distribuzione tra gli Assi e le misure a livello di intera area DocUP emerge in modo lampante la priorità assegnata all’asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo” (al quale spetta il 38% dell’importo totale), ribadita anche in occasione del riparto della riserva di premialità; quanto alle misure, è la I.1 “Aiuti agli investimenti produttivi ed ambientali delle PMI industriali ed artigiane” ad ottenere le maggiori risorse (con il 68% del totale dell’asse di riferimento). Significativo è anche l’incremento di fondi riconosciuto all’asse III, il quale è stato “premiato” per le buone performance registrate nel primo triennio di attuazione e per il contributo fondamentale reso per il raggiungimento degli obiettivi intermedi, ovvero nell’ottenimento della riserva di premialità e nello scongiurare il rischio di disimpegno automatico dei fondi. Come è stato ampiamente descritto nella prima sezione del Rapporto, dietro le rimodulazioni finanziarie apportate in fase di revisione, vi sono modifiche significative che, tenendo conto delle problematiche evidenziate dall’evolversi del contesto regionale anche in relazione al posizionamento nell’economia nazionale e globale, hanno riguardato la stessa strategia regionale con il rafforzamento, per il II triennio di attuazione, di interventi volti a promuovere l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo (submisure 1.1.1b2 e 1.1.2) e l’internazionalizzazione (misura 1.5), aspetti su cui la Regione intende fare leva per migliorare la competitività del sistema produttivo marchigiano, promovendo altresì un sempre maggiore sforzo sul fronte della sostenibilità ambientale degli interventi. Su quest’ultimo fronte occorre sottolineare le molte novità apportate all’interno dell’asse 2, dove sono state riproposte in modo più efficace misure rivolte al raggiungimento di importanti obiettivi specifici (razionalizzazione del ciclo idrico e del sistema dei rifiuti regionale), cui si aggiunge un interesse crescente su alcuni dei temi e degli obiettivi stabiliti dal Consiglio europeo di Göteborg e che ha portato anche all’introduzione di una nuova misura destinata all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (misura 2.8). Altre risorse sono state destinate all’avvio sperimentale della progettazione integrata che interesserà trasversalmente misure appartenenti a tutti e tre gli assi e che verrà implementata all’interno del nuovo strumento regionale, le ARSTEL (Agende Regionali Strategiche di Sviluppo Territoriale Locale) finalizzato a favorire uno sviluppo locale coerente e integrato promosso dal territorio. 2.1 GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI ALLA LUCE DELL’ESECUZIONE FINANZIARIA E DELLE REALIZZAZIONI DEL PROGRAMMA AL 30/06/2005 Per l’analisi dello stato di avanzamento raggiunto dal Programma si fa riferimento al Piano finanziario approvato dal CdS del 14/12/2004 e si utilizzano i dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale aggiornati al 30 giugno 200522 prodotti dalla Regione; va precisato che proprio in funzione dell’aggiornamento della valutazione intermedia l’Amministrazione regionale ha provveduto ad effettuare accanto al previsto monitoraggio finanziario e procedurale, anche una rilevazione straordinaria degli indicatori fisici23 . 22 Per le sole misure 2.5 e 2.6 si dispone dei dati aggiornati al 31/12/2004. 23 I target delle submisure/misure di seguito riportati potranno in qualche caso differire dai valori del Complemento di programmazione (versione n. 5 del 14.12.2004), in vigore nel periodo di stesura del Rapporto, in quanto si sono recepite le variazioni via via apportate dai Responsabili regionali con la revisione completata lo scorso settembre.
  • 23. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 22 La performance finanziaria verrà espressa attraverso tre indicatori: capacità effettiva di impegno, pari al rapporto tra risorse impegnate e il costo totale da rendicontare alla Commissione; capacità di spesa o efficienza realizzativa, pari al rapporto tra i pagamenti e il costo totale da rendicontare alla Commissione; capacità effettiva di utilizzo, espressa dal rapporto tra erogazioni e impegni ovvero quanto è stato speso rispetto all’impegnato. L’analisi restituisce, tra l’altro, la situazione attuativa anche per area di intervento (Obiettivo 2 e phasing out) oltre a quella relativa all’intero territorio DocUP. Per un maggior dettaglio dei dati sull’avanzamento finanziario distinti per asse/misura e per area di intervento si rimanda alle tabelle riportate alla fine del presente paragrafo. Per quanto concerne l’avanzamento finanziario al 30 giugno 2005, gli impegni assunti ammontano complessivamente a € 214.159.838,98 mentre i pagamenti ammontano a € 131.776.688,45, pari rispettivamente al 59,4% ed al 36,55% del costo totale del Programma (€ 360.552.893,21). La distribuzione tra area obiettivo 2 e phasing out delle somme complessivamente impegnate riflette la diversa assegnazione delle risorse prevista dal piano finanziario; infatti nel primo caso sono stati impegnati € 178.382.610,16, mentre il totale impegnato nelle aree a sostegno transitorio risulta essere € 35.777.228,82. Anche dal lato dei pagamenti si evidenzia una simile ripartizione delle risorse, con € 108.375.454,90 per l’area obiettivo 2 e € 23.401.233,55 a favore delle zone in sostegno transitorio. Rispetto ai pagamenti si evidenzia che, mentre l’indicatore della capacità di spesa dell’area Ob. 2 presenta una certa omogeneità con il valore complessivo del Programma (35,2% e 36,6%), i pagamenti nelle zone a sostegno transitorio hanno raggiunto livelli % più alti (44,7%), in linea con le prescrizioni comunitarie, in linea con le originarie prescrizioni comunitarie, le 57,9% 35,2% 60,8% 68,4% 44,7% 65,4% 59,4% 36,6% 61,5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Obiettivo 2 Phasing out Docup Avanzamento finanziario al 30/06/05 per area di intervento Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo Avanzamento finanziario - serie storica 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 giu-05 Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
  • 24. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 23 quali fissavano al 31/12/2007 il termine per la rendicontazione della spesa, ovvero un anno prima rispetto alla restante parte del programma24 . L’andamento della spesa nel periodo di attuazione del Programma evidenzia l’avvio incerto che ha caratterizzato tutti i DocUP Ob. 2, mentre si registra un forte avanzamento negli ultimi due anni e soprattutto nel corso del 2004; nei primi sei mesi dell’anno in corso, invece, gli impegni sono aumentati percentualmente più dei pagamenti, come si evince dalla lieve flessione della capacità di utilizzo25 . In linea con gli orientamenti del Working paper n. 9, di seguito è riportata l’analisi aggregata a livello di asse, in cui si dà conto dell’avanzamento finanziario e procedurale per area territoriale, dei principali indicatori di realizzazione fisica. Nel complesso lo stato di avanzamento finanziario del Programma può considerarsi positivo, anche se con differenze sostanziali a livello di asse e misura, come si vedrà nel seguito del capitolo. Prima di procedere è bene fornire qualche informazione sull’impostazione dell’analisi. Per preservare la significatività della valutazione pur attraverso un’aggregazione dei dati di monitoraggio rilevati, in qualche caso, sono state riclassificate in macrotipologie le misure che presentavano una certa omogeneità nei contenuti, così come nei rispettivi indicatori fisici. Inoltre, al fine di fornire un’analisi maggiormente esaustiva sugli esiti realizzativi degli interventi cofinanziati con il DocUP, sono stati sviluppati dei focus che vanno a completare gli approfondimenti condotti nella seconda parte del presente Rapporto, in relazione al particolare interesse conoscitivo espresso attraverso le domande di valutazione dall’A.d.G. e dagli altri stakeholder. Un’ulteriore precisazione concerne le nuove misure introdotte con la mid-term review (misure 1.5, 2.8 e 2.9) le quali, alla data considerata, non risultavano ancora attivate o l’avvio era troppo recente per poter restituire dei risultati, motivo per cui non sono essere prese in considerazione dalla presente analisi. Nella tabella successiva sono evidenziati quelli che sono stati individuati quali indicatori di realizzazione e di risultato chiave selezionati sulla base della capacità di sintetizzare i principali effetti prodotti dalle azioni attivate e ultimate. 24 In realtà con la decisione di approvazione della revisione di metà periodo, tale termine è stato allineato a quello previsto per gli interventi in sostegno ordinario, cioè il 31/12/2008, salvo che per i regimi di aiuto, laddove la data ultima di rendicontazione della spesa è fissato al 30/04/2009. 25 Ciò si può in parte spiegare osservando come, nella maggior parte dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali, le rendicontazioni si concentrino soprattutto nella II metà dell’anno in vista della scadenza della verifica dell’n+2.
  • 25. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 24 Ambito d'intervento Indicatori di realizzazione chiave Aiuti materiali e immateriali alle PMI (misure 1.1, 1.2, 1.3) Imprese beneficiarie (di cui nuove) Infrastrutture per il sistema produttivo (misura 1.4) Imprese localizzate nelle aree produttive Condotte fognarie (km) Reti acquedottistiche (km) Superficie bonificata/recuperata (ha) N. iniziative per ridurre la produzione di rifiuti N. impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti Superficie interessata (ha) Infrastrutture ambientali (misure 2.1, 2.2 e 2.3) Percorsi realizzati N. di porti riqualificati Superficie infrastrutturata per l'intermodalità (mq) N. dei sistemi a chiamata realizzati Sistema dei trasporti (misure 2.4, 2.5 e 2.6) N. di aree attrezzate realizzate (nodi) N. azioni promozionali e informazione N. posti letto creati/adeguati Promozione turistica e valorizzazione del patrimonio ricettivo, culturale e storico (misure 3.1 e 3.2) N. di beni culturali, storici, naturalistici recuperati N. di strutture o centri sociali N. di imprese sociali beneficiarie N. Comuni che attivano lo sportello per le imprese in forma telematica Riqualificazione della rete di servizi socio- assistenziali (misura 3.3) N. dei siti web a supporto dei circuiti culturali N. di imprese beneficiarieSviluppo e rivitalizzazione dei centri storici (misura 3.5) N. di enti locali beneficiari Ambito d'intervento Indicatori di risultato chiave Aiuti materiali e immateriali alle PMI (misure 1.1, 1.2, 1.3) Ammontare degli investimenti effettuati dalle PMI ad integrazione del contributo Abitanti equivalenti trattati % di popolazione servita Incremento potenzialità annua di trattamento dei RSU Infrastrutture ambientali (misure 2.1, 2.2 e 2.3) % di incremento potenziale dei visitatori delle aree protette Sistema dei trasporti (misure 2.4, 2.5 e 2.6) Riduzione tempi operazioni smistamento merci nelle aree portuali Promozione turistica e valorizzazione del patrimonio ricettivo, culturale e storico (misure 3.1 e 3.2) Incremento % dei posti letto Numero di utenti dei siti e dei servizi Società dell’Informazione (misura 3.4) Numero di imprese che utilizzeranno i servizi dello sportello unico Sviluppo e rivitalizzazione dei centri storici (misura 3.5) Ammontare degli investimenti effettuati dalle PMI ad integrazione del contributo
  • 26. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 25 2.1.1 Asse I “Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo” L’attuazione delle misure dell’asse I contribuisce in maniera significativa all’ammodernamento delle imprese esistenti e a farne nascere di nuove, anche in settori non tradizionali producendo effetti sulla capacità innovativa delle imprese stesse, sulle riorganizzazioni aziendali e sulla capacità di sviluppo dei servizi al sistema produttivo. Al 30 giugno 2005 l’asse, che concentra la quota più elevata di risorse (quasi il 38% dello stanziamento complessivo), presenta, per l’area di riferimento dell’intero DocUP, impegni per € 85.051.276,97 corrispondenti ad una percentuale del 62% sul Costo Totale previsto per l’intero asse, di cui spesi € 41.722.472,24 pari al 49% del totale impegnato nel periodo preso in considerazione. La spesa effettuata è più che raddoppiata rispetto al 2003; tuttavia va segnalato un certo rallentamento dell’economia regionale reso evidente soprattutto dall’andamento della misura 1.126 che ha influito sulla capacità di spesa delle imprese marchigiane; ciò si evince, in particolar modo, dal minor numero di domande di agevolazione rispetto alle previsioni di utilizzo ed alle risorse disponibili, cui si aggiunge una notevole incidenza delle revoche per rinuncia o per mancata rendicontazione. Queste ultime pur rappresentando un fenomeno abbastanza diffuso, ha fatto registrare un’evidente concentrazione nel comparto dell’artigianato, dove le imprese presentano una dimensione piuttosto ridotta e sono pertanto più esposte ai condizionamenti esterni legati alle difficoltà congiunturali, ma anche a vere e proprie crisi strutturali di alcune produzioni settoriali. Quanto alla possibilità di soddisfare pienamente gli obiettivi programmati, in questa fase, nella quale non si sono ancora esplicati gli effetti attesi dalle modifiche apportate con la mid-term review, non possono che ribadirsi molte delle difficoltà evidenziate nel Rapporto di Valutazione Intermedia, principalmente legate ai risultati insoddisfacenti di alcune delle azioni più innovative che hanno pagato il prezzo della novità, con un riscontro deludente da parte del territorio, ad esempio rispetto ad alcuni dei servizi innovativi ancora poco conosciuti dalle imprese proposti dalla misura 1.3. In altri casi gli strumenti individuati, pur apprezzabili per il contenuto sperimentale, si sono però rivelati non adatti alle peculiarità del sistema imprenditoriale marchigiano: è questo il caso della partecipazione al capitale di rischio (submisura 1.2.2). Diverso è il caso degli interventi di natura infrastrutturale a favore delle aree produttive (submisura 1.4.2), che pur avendo fatto registrare dei buoni risultati attuativi, hanno tuttavia disatteso alcune importanti indicazioni sulle caratteristiche degli interventi che dovevano favorire la creazione di una dotazione infrastrutturale innovativa con elevati standard 26 Dall’ultimo RAE risulta che il rallentamento della spesa non ha consentito alla misura 1.1 di soddisfare pienamente gli obiettivi connessi al meccanismo dell’n+2 per il 2004. 62% 31% 49% 68% 33% 48% 71% 43% 60% 42% 13% 31% 38% 31% 84% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% Asse I I.1 I.2 I.3 I.4 Asse I- avanzamento finanziario al 30/06/05 per misura Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
  • 27. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 26 tecnologici ed ambientali, elemento questo su cui si è fortemente investito con la riprogrammazione di metà periodo, ivi comprese le ARSTEL. A livello di misura, gli impegni rappresentano una percentuale che si attesta intorno al 70% delle risorse per le misure 1.1 e 1.2, mentre per le restanti misure le somme impegnate rappresentano circa il 40% delle risorse; quanto ai pagamenti, si evidenzia un ammontare delle spese sostenute elevato in termini assoluti per la misura 1.1 (€ 30.278.600,00), mentre se si considera l’avanzamento della spesa in rapporto alle risorse assegnate ed impegnate, è la misura 1.2 di ingegneria finanziaria a presentare i risultati migliori, con oltre 60% delle somme erogate, recuperando in tal modo un avvio un po’ incerto. Dal punto di vista procedurale, dei 2.376 progetti finanziati quasi la metà è stata completata (esattamente 963). Al fine di restituire un dato sintetico dell’avanzamento fisico delle azioni previste dall’asse I è stato scelto quale indicatore chiave di realizzazione il numero di imprese che hanno beneficiato delle iniziative, che in questo caso è pari a 1.007; nel complesso un buon livello di realizzazione in relazione all’obiettivo complessivo dell’asse (3.050, ossia circa il 33%) e alle risorse sinora spese (circa il 26% del totale). Un valore destinato a crescere se consideriamo le oltre 1.400 imprese ammesse a finanziamento che non hanno ancora completato gli investimenti. Non si dispone di informazioni esaurienti sul numero di imprese di nuova creazione, con la sola eccezione delle 3 aziende rilevate nell’ambito della submisura 1.3.3. In termini di realizzazioni, la performance migliore è senza dubbio quella della misura 1.1, mentre ancora lontano dal raggiungimento degli obiettivi programmati sono i valori realizzativi delle misure 1.2 e 1.3. La misura di ingegneria finanziaria presenta ancora, alla data della rilevazione, uno scostamento significativo rispetto al target programmato, con 51 imprese beneficiarie (submisura 1.2.1) sulle 1.000 previste. La natura delle agevolazioni concesse suggerisce un accrescimento nel tempo del numero dei destinatari delle prestazioni di garanzie e dell’abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento. 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 Imprese beneficiarie di incentivi agli investimenti Imprese partecipanti iniziative promozionali Imprese localizzate nelle aree produttive Imprese servite dai centri di ricerca Target Valore realizzato
  • 28. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 27 Tipologia di intervento Indicatori chiave Valore realizzato Target % Imprese beneficiarie (di cui nuove) 1.007 3.050 33% Realizzazioni Imprese localizzate nelle aree produttive 41 50 82% Ammontare degli investimenti effettuati dalle PMI a integrazione del contributo* 119,9 195 61,5% Aiuti materiali e immateriali alle PMI (1.1, 1.2, 1.3) Infrastrutture per il sistema produttivo (1.4) Risultati Numero di nuove imprese localizzate 26 40 65% * I valori riportati fanno riferimento alla sola misura 1.1, non disponendo dei dati relativi alla misura 1.2 Data la complessa articolazione delle misure dell’asse 1 in interventi molto diversi tra loro, nel prospetto successivo si riassume l’avanzamento procedurale di ciascuna delle tipologie di intervento in modo da offrire un quadro d’insieme del diverso contributo fornito in termini di imprese coinvolte. Misure/submisure/ interventi Imprese finanziate Di cui hanno completato gli interventi Target Revoche 1.1.1a - L. 488/92 122 13 12 1.1.1b1 – L. 341/95 184 0 0 1.1.1b2 – L. 598/94 295 277 250 0 1.1.2 460 240 500 102 1.1 1.1.3 293 157 280 35 1.2.1* 94 84 1000 1 1.2 1.2.2 0 0 5 - 1.3.1 731 201 600 1.3.2 179 29 4001.3 1.3.3** 6 6 15 121 1.4.1 Imprese servite 750 1000 1.4 1.4.2 Imprese insediate 41 50 * In questo caso 94 sono i progetti ammessi a finanziamento (35 dei quali completati), mentre 84 sono le imprese beneficiarie. ** Per la submisura 1.3.3 volta alla creazione di imprese innovative i valori riportati fanno riferimento all’indicatore “n. di utenti”; il completamento dei progetti ha permesse di creare 3 nuove imprese (indicatore di risultato).
  • 29. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 28 Focus sulle misure di aiuto alle imprese La misura 1.1, avente come obiettivo il rafforzamento dei sistemi produttivi mediante il sostegno agli incentivi alle imprese industriali ed artigiane, come già evidenziato, si articola in tre submisure: • submisura 1.1.1 – Aiuti agli investimenti produttivi delle PMI industriali, la quale a sua volta si articola in tre interventi: a) Incentivi a sostegno dei programmi delle piccole e medio imprese locali, prevedendo il cofinanziamento della legge 488/92; b) Incentivi diretti ed agevolazioni fiscali per la realizzazione di investimenti finalizzati all’ammodernamento, all’aggiornamento tecnologico degli impianti ed al miglioramento della sostenibilità ambientale delle PMI locali, prevedendo il cofinanziamento delle leggi 341/95 e 598/94 • submisura 1.1.2 – Aiuti agli investimenti delle imprese artigiane di produzione e di servizi alla produzione, i quali hanno come obiettivo soprattutto l’ammodernamento, l’ampliamento, la ristrutturazione degli impianti produttivi. • submisura 1.1.3 – Aiuti per la riconversione ecologica delle PMI industriali e artigiane, per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nell’ambiente di lavoro e per il risparmio energetico, la quale è finalizzata alla concessione di incentivi alle PMI per l’introduzione di investimenti innovativi atti a prevenire o comunque ridurre l’impatto ambientale dei loro processi produttivi. Al 30/06/2005 l’avanzamento effettivo della misura interessa tutte le submisure; come si evince nel grafico, infatti, per l’intera area DocUP si evidenziano pagamenti per un totale di € 30.278.600 pari al 33% del costo totale. I risultati evidenziano un significativo avanzamento anche da un punto di vista procedurale, poiché nel complesso dei 1.354 progetti finanziati ne sono stati completati 687 (ovvero il 51%). Nel dettaglio, la submisura 1.1.1 ha impegnato un ammontare molto elevato pari a circa l’89% delle risorse. I progetti di investimento completati dalla legge n. 488/92 sono stati 13 su un totale di 122 finanziati, mentre con la legge 598 sono stati conclusi 277 progetti sui 295 finanziati; non risultano ancora ultimati i 184 progetti finanziati con la legge 341/95. In totale, quindi, come evidenziato nella tabella che segue, i progetti conclusi hanno permesso la realizzazione di un numero di imprese beneficiarie superiore rispetto al target programmato (290 su 250). Misura I.1 - avanzamento finanziario al 30/06/05 67% 53% 89% 68% 40% 32%29% 33% 59%60% 32% 48% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% I.1 I.1.1 I.1.2 I.1.3 Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo
  • 30. Aggiornamento Valutazione intermedia del DocUP Obiettivo 2 Regione Marche 2000-2006 Ecosfera S.p.A. 29 Sempre con riferimento alla submisura 1.1.1, vanno segnalate le numerose preferenze accordate alla L. 598/94, che indica una crescente attenzione alla innovazione tecnologica, commerciale e organizzativa, con riflessi senz’altro positivi per il prioritario obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo marchigiano proprio in risposta alle difficoltà che sta incontrando l’economia regionale. La submisura 1.1.2, riferita alle imprese artigiane, ha consentito di finanziare, al 30/06/2005, un totale di 460 progetti, di cui ultimati 240; risultato positivo per uno strumento molto apprezzato in una regione caratterizzata da un rilevante numero di imprese artigiane, anche se in parte offuscato, tenendo conto dal crescente numero di revoche/rinunce (102), un valore molto alto anche rispetto al totale registrato a livello di misura (149). Il fenomeno è senza dubbio da ricondurre al difficile momento congiunturale che sta condizionando la propensione agli investimenti nelle realtà produttive di minori dimensioni, e in particolare quelle del comparto artigiano, che operano nei comparti manifatturieri tradizionali. Tra tutti sono particolarmente interessanti i risultati ottenuti nella submisura 1.1.3 “Aiuti per la riconversione ecologica delle PMI industriali ed artigiane, per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute nell’ambiente di lavoro e per il risparmio energetico”, la quale presenta una buona percentuale di avanzamento procedurale, avendo concluso 157 progetti dei 293 finanziati, nonostante l’elevato numero di progetti revocati/rinunciati (38), ed evidenziata anche da una migliore capacità di spesa dei fondi, con un rapporto tra importo speso e costo totale pari a circa il 40%. Il successo della submisura, sia in termini di progetti finanziati che di risorse impegnate e spese, evidenzia un risultato molto importante e nient’affatto scontato, confermando una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale da parte delle imprese, soprattutto in relazione al problema sempre attuale di riuscire a rendere compatibile la crescita del sistema produttivo con le priorità e i vincoli di carattere ambientale. La misura 1.2 fa riferimento ad iniziative di ingegneria finanziaria aventi come obiettivo principale quello di favorire l’accesso al credito promuovendo il riequilibrio della struttura finanziaria delle PMI industriali ed artigiane attraverso forme tradizionali di finanziamento per gli investimenti materiali ed immateriali (Fondo di Garanzia e Fondo di abbattimento del costo delle operazioni) e quelle più innovative di partecipazione al capitale di rischio per lo sviluppo ed il consolidamento organizzativo. I progetti complessivamente finanziati sono 94, tutti nell’ambito della submisura 1.2.1, di cui 49 per il fondo di garanzia e 45 per quello di abbattimento degli interessi, ed è nell’ambito di quest’ultimo che si registrano le prime conclusioni (35). Come si evince dal grafico, al 30/06/2005, l’avanzamento finanziario può essere analizzato solo da un punto di vista della submisura 1.2.1, in riferimento alle “Prestazioni di garanzie ed abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento per investimenti materiali ed immateriali”, la quale pur essendo partita con un certo ritardo, si è distinta nell’ultimo anno per un’ottima performance finanziaria: ottima capacità di impegno, pari al 100% e buona capacità Misura I.2 - avanzamento finanziario al 30/06/05 100% 71% 0% 60% 43% 60%60% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 110% I.2 I.2.1 I.2.2 Capacità di impegno Capacità di spesa Capacità di utilizzo