Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
Anna Lisa Lelli - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Social Hub Genova: Etica, Tecnologia & Impresa. Marco Ruffino.Social Hub Genova
SOCIAL HUB GENOVA: ETICA, TECNOLOGIA & IMPRESA
Un laboratorio per la Social Innovation
Social Hub Genova ha organizzato un momento di confronto sulla Social Innovation. Nuovi modelli di business ad alta sostenibilità. Collaborazione tra imprese tech e realtà del sociale.
INTERVENTI
Angelo Bodra, Presidente Consorzio Progetto Liguria Lavoro.
Vent’anni di cooperazione sociale a Genova e la nascita del primo incubatore di imprese sociali innovative.
Marco Ruffino - Koine’
La Social Innovation nelle linee guida europee.
Maurizio Astuni - Nomos Consulting
La riforma III Settore e nuove forme di impresa sociale.
Francesco Lato - Talent Garden Genova
Come la tecnologia può innovare le modalità di produzione e fruizione dei servizi nel sociale.
Enrico Garofalo - ARES Agevolazioni, Ricerca & Sviluppo
Opportunità di finanziamento per le imprese che innovano.
INAUGURAZIONE SPAZIO LAB-COWORKING DI SOCIAL HUB GENOVA IN VIA GRAMSCI 1/8, GENOVA
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
Anna Lisa Lelli - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Social Hub Genova: Etica, Tecnologia & Impresa. Marco Ruffino.Social Hub Genova
SOCIAL HUB GENOVA: ETICA, TECNOLOGIA & IMPRESA
Un laboratorio per la Social Innovation
Social Hub Genova ha organizzato un momento di confronto sulla Social Innovation. Nuovi modelli di business ad alta sostenibilità. Collaborazione tra imprese tech e realtà del sociale.
INTERVENTI
Angelo Bodra, Presidente Consorzio Progetto Liguria Lavoro.
Vent’anni di cooperazione sociale a Genova e la nascita del primo incubatore di imprese sociali innovative.
Marco Ruffino - Koine’
La Social Innovation nelle linee guida europee.
Maurizio Astuni - Nomos Consulting
La riforma III Settore e nuove forme di impresa sociale.
Francesco Lato - Talent Garden Genova
Come la tecnologia può innovare le modalità di produzione e fruizione dei servizi nel sociale.
Enrico Garofalo - ARES Agevolazioni, Ricerca & Sviluppo
Opportunità di finanziamento per le imprese che innovano.
INAUGURAZIONE SPAZIO LAB-COWORKING DI SOCIAL HUB GENOVA IN VIA GRAMSCI 1/8, GENOVA
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Smart & Sostenibile: un unico attributo per il Service Design nella Smart CityAlessandro Pollini
Smart come la tecniche per la comprensione delle motivazioni, abilità e obiettivi del cittadino; come le modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini e dei Comuni; come il processo di disegno dei servizi intorno alle necessità degli utenti.
Smart perchè sostenibile, a livello di città, di Pubblica Amministrazione, di associazioni, di individui, di famiglie.
Sostenibile perchè accessibile, accettabile, apprezzabile, usabile e vantaggioso nel tempo.
Tutto questo nell’esperienza di progetto SPAC3 - Servizi smart della nuova Pubblica Amministrazione per la Citizen-Centricity in cloud.
L’analisi costi-benefici è una metodologia di valutazione che consente di definire se un progetto crea o meno valore economico per la collettività, quantificando puntualmente i benefici generati dal progetto e i principali costi che la collettività dovrà sopportare.
Tale analisi, allargata anche alla quantificazione delle componenti ambientali – da cui il nome Environmental Cost Benefit Analysis - amplia sia i contenuti che gli obiettivi dell’analisi finanziaria, fornendo indicazioni sulla convenienza economico-sociale ed ambientale dei progetti e delle politiche di investimento, attraverso la misurazione del contributo del progetto al benessere collettivo.
Alcune domande:
# Per un progetto di trasporto merci o passeggeri dalla località Z alla località W è più conveniente per la collettività un determinato servizio su rotaia, su strada o autostrada, via aereo o via mare?
# Con riferimento alla realizzazione di infrastrutture di trasporto, quali varianti di progetto contribuiscono a creare maggior valore per la collettività?
# Qual è il beneficio economico associato ad un nuovo investimento industriale, anche tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti di progetto?
# Avendo diverse opzioni alternative di investimento, quali sono quelle che presentano maggiori profili di utilità economico-sociale? A quali dovrebbe essere assegnato un livello di priorità maggiore?
# Qual è il livello di utilità collettiva, intesa in termini economici, sociali ed ambientali, connesso all’implementazione di determinate politiche pubbliche (ad esempio politiche di incentivazione)?
# In operazioni di project financing, qual è il giusto livello di contribuzione pubblica? E il giusto livello di «equity» che il privato deve apportare?
# Esistono delle opzioni di espansione del progetto? Che valore hanno? In che modo il valore delle opzioni reali di progetto impattano sul valore del progetto?
# Qual è il valore residuo del progetto di investimento a fine piano? In che modo è possibile stimarlo puntualmente?
# Al fine di incentivare un trasporto più sostenibile, qual è un equo livello di contribuzione pubblica da riconoscere alle modalità di trasporto meno inquinanti?
# In un certo corridoio, quale combinazione di mezzi di trasporto è in grado di minimizzare i costi esterni? In che modo le diverse soluzioni impattano sul contesto socio-territoriale?
# A quali condizioni il trasporto combinato delle merci via mare può ridurre i costi esterni del trasporto “tuttostrada”?
# Qual è la probabilità che una riduzione dei rientri determini una contrazione del valore attuale netto del 5%?
# Nello scenario pessimistico di progetto, qual è la perdita massima che il progetto è in grado di generare? Tale perdita massima è sopportabile, e a quali condizioni, dal proponente?
L'approccio integrato di ECBA Project riesce a fornire risposte a tutte le domande precedenti.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Smart & Sostenibile: un unico attributo per il Service Design nella Smart CityAlessandro Pollini
Smart come la tecniche per la comprensione delle motivazioni, abilità e obiettivi del cittadino; come le modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini e dei Comuni; come il processo di disegno dei servizi intorno alle necessità degli utenti.
Smart perchè sostenibile, a livello di città, di Pubblica Amministrazione, di associazioni, di individui, di famiglie.
Sostenibile perchè accessibile, accettabile, apprezzabile, usabile e vantaggioso nel tempo.
Tutto questo nell’esperienza di progetto SPAC3 - Servizi smart della nuova Pubblica Amministrazione per la Citizen-Centricity in cloud.
L’analisi costi-benefici è una metodologia di valutazione che consente di definire se un progetto crea o meno valore economico per la collettività, quantificando puntualmente i benefici generati dal progetto e i principali costi che la collettività dovrà sopportare.
Tale analisi, allargata anche alla quantificazione delle componenti ambientali – da cui il nome Environmental Cost Benefit Analysis - amplia sia i contenuti che gli obiettivi dell’analisi finanziaria, fornendo indicazioni sulla convenienza economico-sociale ed ambientale dei progetti e delle politiche di investimento, attraverso la misurazione del contributo del progetto al benessere collettivo.
Alcune domande:
# Per un progetto di trasporto merci o passeggeri dalla località Z alla località W è più conveniente per la collettività un determinato servizio su rotaia, su strada o autostrada, via aereo o via mare?
# Con riferimento alla realizzazione di infrastrutture di trasporto, quali varianti di progetto contribuiscono a creare maggior valore per la collettività?
# Qual è il beneficio economico associato ad un nuovo investimento industriale, anche tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti di progetto?
# Avendo diverse opzioni alternative di investimento, quali sono quelle che presentano maggiori profili di utilità economico-sociale? A quali dovrebbe essere assegnato un livello di priorità maggiore?
# Qual è il livello di utilità collettiva, intesa in termini economici, sociali ed ambientali, connesso all’implementazione di determinate politiche pubbliche (ad esempio politiche di incentivazione)?
# In operazioni di project financing, qual è il giusto livello di contribuzione pubblica? E il giusto livello di «equity» che il privato deve apportare?
# Esistono delle opzioni di espansione del progetto? Che valore hanno? In che modo il valore delle opzioni reali di progetto impattano sul valore del progetto?
# Qual è il valore residuo del progetto di investimento a fine piano? In che modo è possibile stimarlo puntualmente?
# Al fine di incentivare un trasporto più sostenibile, qual è un equo livello di contribuzione pubblica da riconoscere alle modalità di trasporto meno inquinanti?
# In un certo corridoio, quale combinazione di mezzi di trasporto è in grado di minimizzare i costi esterni? In che modo le diverse soluzioni impattano sul contesto socio-territoriale?
# A quali condizioni il trasporto combinato delle merci via mare può ridurre i costi esterni del trasporto “tuttostrada”?
# Qual è la probabilità che una riduzione dei rientri determini una contrazione del valore attuale netto del 5%?
# Nello scenario pessimistico di progetto, qual è la perdita massima che il progetto è in grado di generare? Tale perdita massima è sopportabile, e a quali condizioni, dal proponente?
L'approccio integrato di ECBA Project riesce a fornire risposte a tutte le domande precedenti.
5.1 method for system design for sustainability vezzoli 09-10 (33)
4.2 Design Di Sistema Per Equitá E Coesione Sociale Vezzoli 09 10
1. carlo vezzoli politecnico di milano . dip. INDACO . DIS . facoltà del design . Italia Learning Network on Sustainability corso Design di Sistema per la Sostenibilità argomento 4. Design per l’equità e la coesione sociale risorsa didattica 4.2 Design di sistema per l’equità e la coesione sociale
2. CONTENUTI . Design per l’equità sociale: un quadro generale . Design per la sostenibilità nei contesti emergenti/a basso reddito . Design di sistema per l’equita’ e la coesione sociale: definizione . Design di sistema per l’equita’ e la coesione sociale: approcci . Criteri di design per l’equità e la coesione sociale Migliorare le condizioni di impiego/lavoro Equità e giustizia in relazione agli stakeholder Abilitare un consumo responsabile/sostenibile Favorire/integrare i deboli e gli emarginati Migliorare la coesione sociale Potenziare/accrescere le risorse locali . Design di sistema per l’equita’ e la coesione sociale: capacità, metodi e strumenti
3. se e come varie forme di disuguaglianza sociale possano essere direttamente affrontate nel processo progettuale [e non indirettamente come un potenziale risultato di una riduzione radicale delle risorse, in contesti industrializzati, ovvero design di sistema eco-efficiente] DESIGN PER L’EQUITA’ SOCIALE: QUADRO GENERALE
4. RUOLO DEL DESIGN NELLA SOSTENIBILITA’ : STATO DELL’ARTE (in paesi a industrializzazione matura) nuovo fronte di ricerca … materiali/energie a basso impatto design per l’equità e la coesione sociale design di sistema per l’eco-efficienza Life Cycle Design ecodesign di prodotto CONSOLIDAMENTO (risultati di della ricerca sul sapere e saper fare) (didattica e pratica) DIFFUSIONE 100% 100% 0 ampliamento dell’“oggetto” da progettare … traguardo
5. … evitando il rischio di essere solo Moralisti, c’è un ruolo effettivo (operativo) ? EQUITA’ SOCIALE … . c’è un ruolo per il design?
6. … alla fine degli anni ’60 Radical Design : Gaetano Pesce; Dalisi; 9999: contestazione/denunce critiche verso la società dei consumi … all’inizio degli anni ’70 Maldonado: una nuova “speranza progettuale” per la responsabilità sociale (1972) Papanek: “il design può e deve diventare un mezzo per le persone giovani per prendere parte alla trasformazione della società” (design for a real world, 1973) DESIGN, CONSUMO ED ETICA …
7. OGGI: I PRINCIPALI APPROCCI AL DESIGN PER L’EQUITA’ E LA COESIONE SOCIALE . design di prodotto per bisogni base in contesti a basso reddito (design per BOP, ecc.) . design per l’innovazione sociale, facilitando iniziative bottom-up promettenti . design per Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI/CSR) . DESIGN DI SISTEMA (INTERAZIONE TRA GLI ATTORI) PER L’EQUITÀ E LA COESIONE SOCIALE
8. “ una innovazione di sistema (approccio PSS) può agire come una opprtunità di business per facilitare il processo di sviluppo economico e dell’equità sociale (in un contesto emergente) – saltando la fase caratterizzata dal consumo/possesso individuale di beni di massa – verso una economia avanzata dei servizi a bassa intensità di risorse perché basata sull’offerta di “soddisfazione”, caratterizzata dallo sviluppo di imprese e iniziative locali e strutturate a rete, per un processo di ri-globalizzazione sostenibile caratterizzato da una democratizzazione dell’accesso alle risorse, ai beni e ai servizi”. IPOTESI EMERGENTE: > IPOTESI DI LAVORO PER IL DESIGN DI LENS
9.
10. (2/2) PROGETTARE PERCORSI DI TRANSIZIONE VERSO LA SOSTENIBILITA’ (A PARTIRE DA TEORIE DEL TRANSITION MANAGEMENT E STRATEGI NICHE MANAGEMENT) L’APPROCCIO HA L’OBIETTIVO DI PROGETTARE NON SOLO UN CONCEPT DI PSS SOSTENIBILE, MA ANCHE QUELLO DI PROGETTARE UN PERCORSO DI TRANSIZIONE ATTRAVERSO CUI SUPPORTARE E FACILITARE L’INCUBAZIONE, L’INTRODUZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA SOLUZIONE STESSA. UN PERCORSO ORIENTATO DA UNA VISIONE (CONCEPT DI PSS SOSTENIBILE) E BASATO SU CONTINUE SPERIMENTAZIONI SOCIO-TECNICHE (SUPPORTATE DA UN DINAMICO NETWORK DI ATTORI) PROGETTAZIONE PER LA SOSTENIBILITA’ IN CONTESTI A BASSO REDDITO: APPROCCIO POLIMI-DIS
14. > SONO NECESSARI CRITERI E LINEE GUIDA > SONO NECESSARI METODI E STRUMENTI per orientare il design verso le interazioni socioeticamente sostenibili (ed eco-efficienti) degli attori del sistema NON TUTTE LE INNOVAZIONI DI SISTEMA SONO SOCIOETICAMENTE SOSTENIBILI! C. APPROCCIO ALLA “SOSTENBILITÀ DI SISTEMA” progettare interazioni degli attori socio-economici (modelli dell’offerta) che coniugano la sostenibilità socioetica, con quella ambientale e quella economica
15. CRITERI DI DESIGN DI SISTEMA PER L’EQUITA’ E LA COESIONE SOCIALE . migliorare le condizioni di lavoro . migliorare equità e giustizia tra gli attori del sistema . abilitare un consumo responsabile/sostenibile . favorire/integrare i deboli e gli emarginati . migliorare la coesione sociale . potenziare/accrescere le risorse locali [ADOTTATI POLIMI-DIS]
16. MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO DESIGN DI SISTEMA PER, PROMUOVERE E VALORIZZARE LE CONDIZIONI DI IMPIEGO/LAVORO (all’interno dell’impresa)
17. MIGLIORARE EQUITA’ E GIUSTIZIA TRA GLI ATTORI DEL SISTEMA DESIGN DI SISTEMA PER, INTERAZIONI EQUE E GIUSTE ( al di fuori dell’impresa ): all’interno delle partnership, a monte, a valle e nella comunità dove l’offerta viene proposta
18. ABILITARE UN CONSUMO RESPONSABILE/SOSTENIBILE DESIGN DI SISTEMA PER, ABILITARE UNA SCELTA A UN CONSUMO RESPONSABILE E SOSTENIBILE DA PARTE DEL CLIENTE/UTENTE FINALE
19. FAVORIRE/INTEGRARE I DEBOLI E GLI EMARGINATI DESIGN DI SISTEMA PER, FAVORIRE (INTEGRANDO PIU’ O MENO): . bambini, anziani, diversamente abili,… (deboli) e . disoccupati, analfabeti, … (emarginati)
20. MIGLIORARE LA COESIONE SOCIALE DESIGN DI SISTEMA PER, PROMUOVERE SISTEMI CHE ABILITINO L’INTEGRAZIONE SOCIALE: nel quartiere, fra generazioni, fra generi e fra culture diverse
21. RAFFORZARE/VALORIZZARE LE RISORSE LOCALI DESIGN DI SISTEMA PER, RIGENERARE E POTENZIARE LE ECONOMIE LOCALI VALORIZZANDONE LE RISORSE UMANE E NATURALI
25. … alcuni metodi/strumenti sviluppati per il design di sistema, POCHI per il suo ORIENTAMENTO verso soluzioni SOCIOETICAMENTE sostenibili (ed eco-efficienti): [per nuove capacita’] METODI/STRUMENTI MEPSS, RICERCA UE van Halen, Vezzoli & Wimmer, Methodology for product service system innovation, Van Gorcum, Assen, The Netherlands, 2005 Da RICERCHE UE e UNEP, adottata in LeNS Vezzoli, Method for System Design for Sustainability, Maggioli, 2010 (2° edizione) D4S, RICERCA UNEP Tischner, Vezzoli, Product-Service Systems; Tools and cases Design for Sustainability, UNEP/TU Delft, 2009
26. CASI REALI DI APPLICAZIONE DEL DIS MSDS M ethod for S ystem D esign for S ustainability
27. design di sistema design di prodotto design del percorso di diffusione United Nations Industrial Development Organization A Global UNIDO Network of University Chairs on Innovation DESIGN DI UN PROGETTO PILOTA SOSTENIBILE FINALIZZATO ALL’INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI MOBILITA’ LOCALE E A LUNGA DURATA PER CONTESTI A BASSO REDDITO IN AFRICA Politecnico di Milano Cape Peninsula University of Technology
28. DESIGN DI SISTEMA E PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE DI UN UN SISTEMA DI MOBILITA’ SOSTENIBILE A BASE LOCALE E AUTOSUFFICENTE PER IL TRASPORTO DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI A CITTA’ DEL CAPO, SUD AFRICA Politecnico di Milano Cape Peninsula University of Technology implementazione progetto pilota missione di avviamento supportata da: BASATO SUL PROGETTO MULO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE (Polimi-DIS open project) design di prodotto design di sistema percorso intro e diffusione innovazione di sistema