Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
Secondo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di T. Daddi e F. Iannone. 1. L’Ecologia Industriale, la Simbiosi Industriale e i Parchi Eco-Industriali 2. Applicazioni concrete della simbiosi industriale in aziende e aree industriali
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
La transizione verso un modello di economia circolare presuppone un profondo cambiamento nei modelli di produzione e consumo supportato da adeguate «misure di policy» a livello europeo, nazionale, e locale. In questo modulo vedremo alcuni tra i principali strumenti della «circular economy» dal punto di vista delle imprese e della società civile.
This document discusses tools for visualizing socio-technical experiments that test product-service system (PSS) innovations. It describes representing: 1) the actors network and its evolution over time using a modified system map, and 2) how the experiment works through different phases using a modified interaction table. These tools can illustrate the distinction between actors in the PSS value chain and supporting network, and how they contribute at different stages of the experiment.
This document describes an exhibition system called Goal designed to be environmentally sustainable. Goal is made of durable yet simple materials like iron and concrete that can withstand frequent rearrangement with minimal environmental impact. It aims to reduce the number of components and energy usage compared to other systems. Goal consists of concrete foundations, galvanized iron poles and net, and LED lights hung from the net to display papers in different formats. Renderings and diagrams show how the components connect and dimensions. The concept aims to be lighter and more demountable than traditional systems using felt pads and a modular design. An LCA comparison finds Goal has lower environmental impact than the pre-existing New Jersey system.
2.2 life cycle design strategies cortesi 10-11LeNS_slide
The document discusses several life cycle design criteria for sustainable product design:
1) Resources minimization aims to reduce the consumption of materials and energy throughout a product's life cycle.
2) Low impact resources selection involves choosing materials and energies with the lowest environmental impact considering toxicity and renewability.
3) Product lifespan optimization focuses on extending the useful lifespan of products through durability as well as intensifying product use.
4) Material lifespan extension makes materials last beyond a single product use through recycling, composting, or energy recovery.
5) Design for disassembly facilitates the separation of parts and materials for easier maintenance, repair, reuse, and recycling.
This document outlines a project that aims to investigate social innovation initiatives within underserved communities in order to inspire new models of collaborative services. The project will identify existing cases of social innovation, collaborate with other design labs, and work directly with communities. It will reflect on the nature of collaborative services and develop tools to help design schools intervene and support these types of initiatives.
1) The document discusses lessons learned and working hypotheses for transitioning towards a more sustainable society based on local resources and communities.
2) It proposes that small, localized changes driven by new visions of the future could lead to a large systemic transition towards sustainability.
3) Designers may play a role by developing scenarios and solutions that promote localized systems changes and reduce consumption while increasing social well-being.
6.2 sustainability system design tools vezzoli 10-11 (32)LeNS_slide
The document describes two tools for orienting system design towards sustainability:
1) The Sustainability Design-Orienting (SDO) toolkit is a modular software that helps define priorities, generate ideas, and check sustainability improvements.
2) The Sustainability Interaction Story-Spot visually represents key stakeholder interactions and highlights the sustainability criteria achieved through short descriptions and images. Both tools aim to guide designers in developing more sustainable solutions.
The document summarizes a presentation about understanding social systems transitions and transition management strategies. It discusses analyzing complex social systems, transition dynamics involving fundamental shifts across multiple levels over time, and a transition management approach to influence transitions through visioning, experimentation, and multi-actor governance.
Secondo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di T. Daddi e F. Iannone. 1. L’Ecologia Industriale, la Simbiosi Industriale e i Parchi Eco-Industriali 2. Applicazioni concrete della simbiosi industriale in aziende e aree industriali
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
La transizione verso un modello di economia circolare presuppone un profondo cambiamento nei modelli di produzione e consumo supportato da adeguate «misure di policy» a livello europeo, nazionale, e locale. In questo modulo vedremo alcuni tra i principali strumenti della «circular economy» dal punto di vista delle imprese e della società civile.
This document discusses tools for visualizing socio-technical experiments that test product-service system (PSS) innovations. It describes representing: 1) the actors network and its evolution over time using a modified system map, and 2) how the experiment works through different phases using a modified interaction table. These tools can illustrate the distinction between actors in the PSS value chain and supporting network, and how they contribute at different stages of the experiment.
This document describes an exhibition system called Goal designed to be environmentally sustainable. Goal is made of durable yet simple materials like iron and concrete that can withstand frequent rearrangement with minimal environmental impact. It aims to reduce the number of components and energy usage compared to other systems. Goal consists of concrete foundations, galvanized iron poles and net, and LED lights hung from the net to display papers in different formats. Renderings and diagrams show how the components connect and dimensions. The concept aims to be lighter and more demountable than traditional systems using felt pads and a modular design. An LCA comparison finds Goal has lower environmental impact than the pre-existing New Jersey system.
2.2 life cycle design strategies cortesi 10-11LeNS_slide
The document discusses several life cycle design criteria for sustainable product design:
1) Resources minimization aims to reduce the consumption of materials and energy throughout a product's life cycle.
2) Low impact resources selection involves choosing materials and energies with the lowest environmental impact considering toxicity and renewability.
3) Product lifespan optimization focuses on extending the useful lifespan of products through durability as well as intensifying product use.
4) Material lifespan extension makes materials last beyond a single product use through recycling, composting, or energy recovery.
5) Design for disassembly facilitates the separation of parts and materials for easier maintenance, repair, reuse, and recycling.
This document outlines a project that aims to investigate social innovation initiatives within underserved communities in order to inspire new models of collaborative services. The project will identify existing cases of social innovation, collaborate with other design labs, and work directly with communities. It will reflect on the nature of collaborative services and develop tools to help design schools intervene and support these types of initiatives.
1) The document discusses lessons learned and working hypotheses for transitioning towards a more sustainable society based on local resources and communities.
2) It proposes that small, localized changes driven by new visions of the future could lead to a large systemic transition towards sustainability.
3) Designers may play a role by developing scenarios and solutions that promote localized systems changes and reduce consumption while increasing social well-being.
6.2 sustainability system design tools vezzoli 10-11 (32)LeNS_slide
The document describes two tools for orienting system design towards sustainability:
1) The Sustainability Design-Orienting (SDO) toolkit is a modular software that helps define priorities, generate ideas, and check sustainability improvements.
2) The Sustainability Interaction Story-Spot visually represents key stakeholder interactions and highlights the sustainability criteria achieved through short descriptions and images. Both tools aim to guide designers in developing more sustainable solutions.
The document summarizes a presentation about understanding social systems transitions and transition management strategies. It discusses analyzing complex social systems, transition dynamics involving fundamental shifts across multiple levels over time, and a transition management approach to influence transitions through visioning, experimentation, and multi-actor governance.
La qualificazione ambientale dei prodotti: introduzione e quadro di riferimentoeuroprogetti
Slide del convegno "Innovare e qualificare il prodotto: gli strumenti della sostenibilità ambientale a supporto della progettazione" tenutosi il 1 ottobre 2013 a Novara
C2C, cradle to cradle, dalla culla alla culla
una metodologia per progettare e produrre imitando la natura
Imparare a gestire le risorse
Non produrre scarti
Riciclare continuamente
Questa metodologia e certificazione consente di
- risparmiare sulle materie prime
- riorganizzare la produzione
- grandi potenzialità di marketing
- creare reti di imprese in "simbiosi industriale"
Stiamo organizzando corsi di formazione sia collettivi (territoriali e per singole imprese) su questa metodologia con la possibilità di organizzare con la possibilità di accedere a finanziamenti su fondoprofessioni.fondoimpresa
Per informazioni danielecavallotti@gmail.com
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Similar to 2.7 design di sistema per la ecoefficienza (20)
Flat packed and easy assembled stool - King & Webbon.pptxLeNS_slide
The flat-packed lab stool can be assembled in less than 15 minutes using an allen wrench. It is made from sustainably sourced beech ply in the UK. The stool is stackable, making it suitable for small spaces. The lab stool collaboration between King & Webbon design studio and the Science Museum aims to create furniture designed to last rather than be disposable through its flat-pack design that can be assembled on-site to reduce transportation energy consumption and packaging waste.
The document discusses sustainable energy access for all as essential for sustainable development. It outlines that over 1 billion people lack electricity access and over 2 billion rely on inefficient and polluting biomass for cooking. Distributed renewable energy (DRE) is presented as a promising model to achieve universal access through small-scale, decentralized energy generation near the point of use, often from solar, wind and other renewable sources. DRE can help transition away from unsustainable centralized fossil fuel systems towards greater environmental, social and economic sustainability.
This document outlines a design exercise for students to develop sustainable product-service systems (S.PSS) that provide distributed renewable energy (DRE) for households in African communities. Students will design systems for eating or clothing care in villages/townships in Botswana, Uganda, South Africa, or Kenya. The exercise involves analyzing the context, generating ideas, and developing system concepts. Students will consider environmental, socio-ethical, and economic sustainability dimensions. They will create system maps, interaction tables, and storyboards to illustrate their concepts. The goal is to design DRE systems that provide essential household functions through sustainable energy access for communities.
6.4 sustainable for all design orienting toolsLeNS_slide
This document provides an overview of tools and methods for designing sustainable distributed renewable energy (DRE) systems oriented towards achieving sustainable energy for all. It describes a sustainable design orienting scenario (SDOS) approach for generating ideas for product-service systems applied to DRE in low and middle income contexts. The SDOS uses scenario narratives, videos and diagrams to inspire idea generation. It also outlines several forms and online databases for evaluating energy needs, production potential, and dimensions for a proposed DRE system concept. The tools are intended to guide the design process from idea generation through concept development and evaluation.
The document describes three tools for system design for sustainability: the stakeholder system map, interaction table, and satisfaction offering diagram. The stakeholder system map visually maps out the stakeholders in a system and their interactions through flows of materials, information, finances, and labor. The interaction table and storyboard tools are used to design and visualize the functioning of a system over time through narratives and images of interactions between stakeholders. The satisfaction offering diagram maps out what satisfactions or benefits a system offers to different stakeholder groups.
6.2 sustainability system design tools vezzoli 14-15 (34)LeNS_slide
This document describes two sustainability-orienting system design tools: the Sustainability Design-Orienting (SDO) toolkit and the Sustainability Interaction Story-Spot. The SDO toolkit is a modular software that guides designers in evaluating existing systems, identifying best practices, generating sustainable ideas, and checking concepts against sustainability criteria. The Sustainability Interaction Story-Spot visually depicts key stakeholder interactions that improve sustainability criteria through images and short texts. Both tools integrate into the design process to increase orientation of concepts toward sustainable outcomes.
6.1 method for system design for sustainability vezzoli 14-15 (71)LeNS_slide
The document describes the MSDS (Method for System Design for Sustainability) method. It was created to support the design of sustainable product-service system solutions. The MSDS method involves several phases and tools to guide designers in strategically analyzing the context, generating ideas, and developing concepts for sustainable systems. It aims to be modular and adaptable to different design processes and projects. Key tools described include the Sustainability Design-Orienting toolkit to inspire sustainable solutions, and the Sustainability Interaction Story-Spot and System Map to visualize system interactions and configurations.
0.0 introduzione corso metodi dxs vezzoli 14-15 (16)LeNS_slide
This document outlines the structure and content of a course on System Design for Sustainability taught by Carlo Vezzoli at Politecnico di Milano. The course includes both theoretical and practical components. The theoretical section will cover introductions to sustainable product systems and design methods. The practical section involves a group project to develop concepts for sustainable product-service systems for food services on campus. Recommended readings and online learning resources are also listed. The document provides background on the Learning Network on Sustainability (LeNS) project, which developed an open-source online platform for sharing materials on sustainable design.
This document provides guidelines for designing sustainable product-service systems applied to distributed renewable energy systems. It outlines various configurations for distributed renewable energy offers, such as stand-alone home systems, mini-grids connecting multiple systems, and systems connected to main grids. It also recommends complementing energy offers with lifecycle services like design, installation, maintenance, repair, upgrading, and end-of-life treatment. Further guidelines include offering ownerless energy systems with full services, using systems as enabling platforms, adding energy-using products, and delinking payment from pure energy consumption. The overall aim is to optimize distributed renewable energy configurations and make the systems more sustainable and affordable.
This document provides guidelines for designing sustainable product-service systems applied to distributed renewable energy systems. It suggests offering standalone and mini-grid DRE systems, complementing the DRE offer with lifecycle services, offering ownerless DRE systems with full services, and delinking payment from pure watt consumption to make costs more affordable. The guidelines are presented over six pages and cover optimizing DRE system configuration, complementing the offer with design, installation, and maintenance services, and adding energy using products to the offer.
This document provides guidelines for designing sustainable product-service systems (S.PSS) applied to distributed renewable energy (DRE) systems. It suggests 6 areas to focus on: 1) Optimizing DRE system configurations, 2) Complementing DRE offers with lifecycle services, 3) Offering ownerless DRE systems with full services, 4) Offering ownerless DRE systems as an enabling platform, 5) Adding ownerless energy-using products to DRE offers, and 6) Delinking payments from pure watt consumption to make costs more affordable. The overall aim is to provide sustainable energy access through optimized DRE system designs coupled with comprehensive lifecycle services.
5.1 sustainable energy for all vezzoli 14-15_(34)LeNS_slide
The document discusses the importance of sustainable energy for all as a key enabler of sustainable development. It argues that distributed renewable energy (DRE) systems offer a promising model for achieving sustainable energy for all through a paradigm shift away from centralized non-renewable energy systems. DRE involves small-scale energy generation from renewable resources like solar and wind located near the point of use. Sustainable product-service systems (S.PSS) are also presented as a business model that could facilitate widespread adoption of DRE by reducing costs and giving access to necessary goods and services.
5.2 system design for sustainable energy for all vezzoli 14_15_(29)LeNS_slide
This document proposes a sustainability design-orienting scenario (SDOS) for applying a product-service system (PSS) to distributed renewable energy (DRE) systems. It presents 4 visions for how a PSS approach could provide sustainable energy access for all. The visions include: 1) DRE systems and daily life energy products provided to individuals/communities in exchange for periodic payments, 2) DRE systems provided to power small businesses' equipment in exchange for periodic payments, 3) DRE systems and packages of energy products provided to individuals/communities where payment is based on product usage, and 4) Packages of DRE systems and startup equipment provided to entrepreneurs to launch businesses where payment is based on periodic fees. The goal
4.2 system design for social equity vezzoli 14-15 (23) (n)LeNS_slide
This document discusses system design for social equity and cohesion. It defines system design as designing interactions between stakeholders in a system to fulfill customer demands in a sustainable way. It presents criteria for social equity and cohesion in system design, such as improving employment, enabling sustainable consumption, and empowering local resources. Methods and tools are needed to guide system design according to these criteria. The document also introduces an emerging methodology for system design for sustainability and a toolkit for sustainability design orientation.
4.1 towards social equity and cohesion vezzoli 14-15 (22)LeNS_slide
This document discusses approaches to promoting social equity and cohesion through system design. It proposes that product-service systems (PSS) and distributed economies (DE) are promising models, and that applying sustainable PSS approaches to DE could facilitate locally-based, small-scale sustainable opportunities for all contexts, including low-income areas. A key hypothesis presented is that a sustainable PSS approach applied to DE could help diffuse various forms of DE in low and middle-income contexts by fostering locally-based, networked small enterprises and initiatives that democratize access to sustainable resources.
1.2 evolution of sustainability in design vezzoli 14-15 (41) (n)LeNS_slide
This document discusses the evolution of sustainability within design. It describes how design's role has expanded over time from intervening on products and materials to intervening on entire systems and consumption patterns. Specifically, it outlines how design has progressed from focusing on low-impact materials in the 1970s to life cycle design and ecodesign in the 1990s to system design for eco-efficiency starting in the 2000s. The document also notes that while design's potential role in sustainability has increased over time, many within the design community still lack knowledge and skills related to design for sustainability.
3.2 system design for eco efficiency vezzoli-14-15 (28)LeNS_slide
This document discusses system design for eco-efficiency. It defines system design for eco-efficiency as designing innovative interactions between stakeholders in a satisfaction system where economic interests drive environmental benefits. It presents approaches for designing the satisfaction system and stakeholders' interactions. It outlines criteria for system design for eco-efficiency, including optimizing the system life, reducing transportation, minimizing resources and waste, and reducing toxicity. Methods and tools are presented for applying these criteria to guide system design towards more sustainable solutions.
3.1 eco efficient system innovation vezzoli-14-15 (42)LeNS_slide
The document discusses eco-efficient product-service systems (PSS) as an innovative business model that can significantly reduce environmental impacts compared to traditional sales models. It defines three types of eco-efficient PSS: 1) adding value to the product life cycle by providing additional services, 2) providing final results to customers instead of products, and 3) providing enabling platforms for customers to obtain satisfaction. The document argues that when providers retain ownership of products and are paid based on the value or use of the products, their economic interests are aligned with designing and offering products that have lower environmental impacts through longer lifespans, higher resource efficiency, easier recyclability, and broader access to customers.
2. product life cycle design vezzoli 14-15 (41)LeNS_slide
This document provides an introduction to product life cycle design from Carlo Vezzoli. It discusses key concepts like life cycle assessment, the functional approach, and environmental criteria for product life cycle design including resource minimization, low impact material selection, optimizing product life, and extending material life through design for recycling, energy recovery, and composting. The goal of product life cycle design is to minimize environmental impacts across a product's entire life cycle from production to end of life.
1.1 sustainable development and system innovation vezzoli 14-15LeNS_slide
The document discusses sustainable development and system innovation. It provides context on the economic, environmental, and societal crises currently facing the world. It defines sustainable development as development that meets current needs without compromising future generations, considering environmental limits and equitable resource distribution. Key dimensions of sustainability are identified as environmental, socio-ethical, and economic. The environmental impacts of issues like climate change and methods to achieve environmental sustainability are examined. Achieving socio-ethical sustainability requires meeting basic human needs and promoting social equity and justice. Economic sustainability necessitates viable economic solutions. System innovation is needed to transition towards greater sustainability.
1.1 sustainable development and system innovation vezzoli 14-15
2.7 design di sistema per la ecoefficienza
1. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
fabrizio ceschin
politecnico di milano . dip. INDACO . DIS . facoltà del design . Italia
Learning Network on Sustainability
risorsa didattica 2.7
Design di sistema per l’eco-efficienza
corso
DESIGN PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
METODI E STRUMENTI DI LIFE CYCLE DESIGN
2. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
CONTENUTI
DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
I vincoli economici del modello tradizionale offerta
Innovazioni si sistema eco-efficienti
Strategie di innovazioni di sistema eco-efficienti
Design di sistema per l’eco-efficienza
3. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
BIBLIOGRAFIA
DESIGN PER LA SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE
carlo vezzoli, ezio manzini
patrocinio Nazioni Unite (DESD)
Zanichelli, Bologna, 2007
pagine 301, euro 24
disponibile presso:
Il libraccio e librerieclup
II parte; capitolo 8
4. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
BIBLIOGRAFIA
SYSTEM DESIGN FOR
SUSTAINABILITY
Theory, methods and tools for a
sustainable “satisfaction-system”
design
carlo vezzoli
Maggioli, Milan, 2007
22 euro (19 euro per studenti)
disponibile presso:
libreria clup
6. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
LA DIMENSIONE DEL CAMBIAMENTO
(per uno sviluppo sostenibile)
IL SISTEMA DI PRODUZIONE E CONSUMO DOVRÀ
RIDURRE FRA 50 ANNI DEL ~ 90% L’USO DELLE
RISORSE RISPETTO A QUELLO DELLE ODIERNE
SOCIETA’ A INDUSTRIALIZZAZIONE MATURA
7. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E LE
INNOVAZIONI DI PRODOTTO SONO SUFFICIENTI
PER OPERARE QUESTO CAMBIAMENTO?
8. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
> le innovazioni a livello di
prodotto hanno determinato una
riduzione del consumo medio delle
automobili
FONTE:EEA(2008)
> contemporaneamente però c’e’
stato un incremento del numero di
automobili e dei km percorsi
> con un aumento complessivo
della quantità di carburante
impiegato
FACCIAMO UN ESEMPIO: IL SETTORE DELL’AUTO (1990-2004)
9. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E LE
INNOVAZIONI DI PRODOTTO SONO SUFFICIENTI
PER OPERARE QUESTO CAMBIAMENTO?
No. Se prendiamo in considerazione un singolo prodotto e’
vero che la sua performance ambientale e’ migliorata nel
corso degli anni
Dobbiamo però considerare l’aumento della popolazione e
l’aumento della capacità di acquisto delle singole persone
Ci accorgiamo quindi che il consumo complessivo di risorse
ambientali continua a crescere
10. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
LE IMPRESE HANNO UN REALE INTERESSE
ECONOMICO A RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE
DEI PROPRI PRODOTTI?
Non sempre l’interesse economico del produttore converge
con un interesse ambientale a ottimizzare l’uso di risorse
11. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
SE VOGLIAMO PROMUOVERE CAMBIAMENTI CHE
PORTINO EFFETTIVAMENTE A RADICALI RIDUZIONI
DELL’IMPATTO AMBIENTALE:
- e’ si’ necessario (e fondamentale) innovare a livello di
prodotto…
- … ma anche innovare il sistema della domanda e dell’offerta
all’interno del quale il prodotto si inserisce
12. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
LA QUALITA’ DEL CAMBIAMENTO
(per uno sviluppo sostenibile)
INNOVAZIONI DI SISTEMA
oltre il prodotto, anche di servizio e delle interazioni tra gli
attori di un particolare “sistema di soddisfazione”
INNOVAZIONE (ANCHE) RADICALE
INNOVAZIONE DIFFUSA
INNOVAZIONI ECO-EFFICENTI
ambientalmente e socio-economicamente più attraenti
13. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
INNOVAZIONI DI SISTEMA
DALL’INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO
ALL’INNOVAZIONE DI SISTEMA:
innovazione del sistema di prodotti e servizi che sono
congiuntamente capaci di soddisfare una particolare
domanda di “soddisfazione” (del cliente), così come
l’innovazione del sistema delle interazioni degli attori
direttamente o indirettamente legati al “sistema di
soddisfazione”.
1. INTRODUZIONE
14. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
PSS ECO-EFFICIENTE
UNA DEFINIZIONE
1. INTRODUZIONE
“progettare e offrire un sistema di prodotti e
servizi (e relative infrastrutture),
congiuntamente capaci di soddisfare i bisogni e
le domande dei clienti in maniera più efficente e
con un maggior valore sia per le imprese che
per i clienti, rispetto all’offerta di soli prodotti
[…].
PSS possono slegare la creazione di valore dal
consumo di materiali ed energia e quindi ridurre
in maniera significativa l’impatto ambientale nel
ciclo di vita dei tradizionali sistemi di prodotto.”
[UNEP, Tischner, Vezzoli, 2009] pdf gratuito: http://www.d4s-sbs.org/
15. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
SULL’INNOVAZIONE DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
(FUNZIONE DEL PRODOTTO)
> ... MA ANCHE:
SULL’INNOVAZIONE DEL SISTEMA DI PRODOTTI, SERVIZI E
“ATTORI” (“SODDISFAZIONE” DELLA DOMANDA)
DESIGN E
INNOVAZIONE ECO-EFFICENTE DI SISTEMA
> IL DESIGN PER LA SOSTENIBILITA’ DEVE
SAPER OPERARE:
16. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
1. INTRODUZIONE
CONSOLIDAMENTO
risultati della ricerca
formazioneepratica
DIFFUSIONE
100%
100%
0
Life Cycle Design
ecodesign di
prodotto
materiali/energie a
basso impatto
nuovo
fornte
di ricerca
…obiettivo
design per
l’equità e la
coesione sociale
allargamento dell’”oggetto” di design
design di sistema
per l’eco-efficienza
17. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE
DI SISTEMA ECO-EFFICIENTE
18. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
OFFERTA
TRADIZIONALE
OFFERTA DI UN
SISTEMA DI
PRODOTTO SERVIZIOVS
lavatrice poter lavare
caso PAY-PER-USE
(Ariston + Enel)
19. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
OFFERTA TRADIZIONALE
lavatrice
PRODUTTORE
LAVATRICI
UTENTE
pagamento
FORNITORE
ENERGIA
pagamento
CENTRI DI
RACCOLTA
TRATTAMENTO
DISMISSIONE
ricambi
pagamento
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
pagamento
pagamento (tramite eco-contributo RAEE)
20. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
OFFERTA TRADIZIONALE
lavatrice
INTERESSI DEL PRODUTTORE
PRODUZIONE: - interesse riduzione
consumo risorse
USO: - disinteresse riduzione consumo risorse in uso (oltre limiti di legge)
- disinteresse in aumento durata della vita del prodotto
DISMISSIONE: - disinteresse facilità disassemblaggio, facilità riuso
componenti, facilità riciclabilità (oltre limiti di legge)
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
21. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
OFFERTA DI UN SISTEMA DI PRODOTTO SERVIZIO
poter lavare
ARISTON
UTENTE
pagamento per n°
utilizzi
ENEL
DISCARICA
comodato
d’uso
ricambi
pagamento
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
22. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
OFFERTA DI UN SISTEMA DI PRODOTTO SERVIZIO
poter lavare
INTERESSI DELLA PARTNERSHIP
PRODUZIONE: - interesse riduzione consumo risorse
USO: - interesse riduzione consumo risorse in uso
- interesse in aumento durata della vita del prodotto
DISMISSIONE: - interesse facilità disassemblaggio, facilità riuso
componenti, facilità riciclabilità del prodotto
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
23. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
OFFERTA DI UN SISTEMA DI PRODOTTO SERVIZIO
poter lavare
ariston + enel
PAY-PER-USE
pagamento è per numero usi e
include: consegna lavatrice a casa
(non di proprietà), rifornimento
elettricità (non pagato direttamente),
manutenzione, aggiornamento,
sostituzione e recupero a fine uso.
l’innovativa interazione fra le aziende e l’utente, fa in
modo che sia interesse delle aziende progettare e fornire
lavatrici a minor consumo energia, e più durevoli,
riusabili e riciclabili
ESEMPIO PRELIMINARE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
24. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
2. VINCOLI ECONOMICI OFFERTA
TRADIZIONALE
25. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
2. VINCOLI ECONOMICI OFFERTA TRADIZIONALE
ottimizzazione risorse a sistema
(esteso a più cicli di vita) : riferita
alla domanda/soddisfazione
ottimizzazione risorse a ciclo di vita
(sistema): riferita alla
funzione/prodotto
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. detergente]
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. servizio rif. energia]
[es. soddisfazione = avere vestiti puliti]
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. lavatrice]
ottimizzazione risorse sub-
sistemica: riferita alla fase/attore
26. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
- trasformazioni di fase (processi):
INTERESSE RIDUZIONE consumo risorse
bassa INTERAZIONE attori del sistema-prodotto
bassa INTERAZIONE attori sistema-soddisfazione
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. lavatrice]
PRODUTTOR
E LAVATRICI
PRODUTTORE
MATERIALI
PRODUTTORE
MATERIALI
semilavorati acciaio
semilavorati polimerici
2. VINCOLI ECONOMICI OFFERTA TRADIZIONALE
27. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
- transizioni di fase (di semilavorati/prodotti):
DISINTERESSE RIDUZIONE consumo risorse o
INTERESSE AUMENTO consumo risorse
bassa INTERAZIONE attori del sistema-prodotto
bassa INTERAZIONE attori sistema-soddisfazione
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. lavatrice]
PRODUTTOR
E LAVATRICI
PRODUTTORE
MATERIALI
PRODUTTORE
MATERIALI
semilavorati acciaio
semilavorati polimerici
2. VINCOLI ECONOMICI OFFERTA TRADIZIONALE
28. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
- combinazioni di cicli (di prodotti/servizi):
DISINTERESSE RIDUZIONE consumo risorse o
INTERESSE AUMENTO consumo risorse
bassa INTERAZIONE attori del sistema-prodotto
bassa INTERAZIONE attori sistema-soddisfazione
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. servizio rif. energia]
CHI
PRE-PRODUCE
CHIPRODUCE
CHIUSA
CHI
DISTRIBUISCE
CHI
PROGETTA
CHI
DISMETTE
[es. lavatrice]
2. VINCOLI ECONOMICI OFFERTA TRADIZIONALE
30. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
3. VERSO L’ECO-EFFICIENZA DI SISTEMA
quali caratteristiche dell’offerta (modelli d’impresa)?
nuove configurazioni “transfasiche” e “transcicliche”
- INTEGRAZIONE ATTORI
verticale: ciclo v. prodotto
orizzontale: cicli v. prodotti e servizi del sistema
- ESTENSIONE INTERAZIONI ATTORI
verticale: ciclo v. prodotto
orizzontale: cicli v. prodotti e servizi del sistema
31. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
3. VERSO L’ECO-EFFICIENZA DI SISTEMA
- SLEGARE GLI INTERESSI ECONOMICI
DALL’AUMENTO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
spostare/allocare all’attore socio-economico
responsabile dello sviluppo di prodotti e/o servizi
il diretto interesse economico e competitivo a ridurre i
loro impatti ambientali
32. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI
SISTEMI ECO-EFFICIENTI (E-E)
33. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
lubrificanti > LUBRIFICARE
Kluber lubrification Italia
vende lubrificanti + servizio
identificazione in loco (lab.
mobile) inefficienza impianti
e potenziali di riduzione
impatto emissioni
l’innovativa interazione fra l’azienda e il cliente, fa
in modo che l’interesse dell’azienda vada oltre la
semplice vendita di un maggior quantitativo di
lubrificante
34. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
KLUBER
LUBRICATION
CLIENTE
Industria
meccanica
Kluber vende lubrificanti alle industrie meccaniche e ....
LAB
... un servizio d’analisi per l’efficienza nell’uso e la
riduzione d’impatto ambientale dei lubrificanti.
BENEFICIO PER KLUBER
. Diversificazione offerta
. Fidelizzazione cliente
BENEFICIO PER L’AMBIENTE
. Riduzione e ottimizzazione dell’uso dei
lubrificanti > ridotto impatto ambientale
BENEFICIO PER IL CLIENTE
. Aumento efficienza > Riduzione costi
. Riduzione dei problemi ambientali da risolvere
lubrificanti > LUBRIFICARE Kluber lubrification Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
35. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
INNOVAZIONE DI SISTEMA E-E (TIPO I)
OFFRIRE SERVIZI ADDIZIONALI SUL CICLO DI VITA
un’impresa (una partnership di imprese) offre dei
servizi al cliente relativi alle fasi di produzione,
distribuzione, uso e/o dismissione del
prodotto/semilavorato (che gli vende)
il cliente possiede i prodotti ed è ridotta la sua
responsabilità nell’uso e/o nella dismissione
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
36. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
fotocopiatrici > CARTA FOTOCOPIATA
RANK-XEROX
la Rank Xerox vende un pacchetto che
comprende le fotocopiatrici, la loro
manutenzione e la loro riparazione,
nonché la possibilità di fare le fotocopie a
partire dal reperimento degli originali fino
alla distribuzione delle copie.
l’innovativa interazione fra l’azienda e il cliente, fa in
modo che sia interesse dell’azienda offrire (e dunque
progettare) apparecchiature molto durevoli, riusabili
e riciclabili e ad alta efficienza
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
37. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
BENEFICIO PER RANK XEROX
. Guadagno diretto dal riuso dei componenti e riciclo dei
materiali che vengono da prodotti dismessi
. Guadagno diretto dall’efficienza nell’uso delle risorse
Rank Xerox offre un pacchetto (prodotti + servizi).
... e RX installa e manutiene le fotocopiatrici (non di
proprietà del cliente), fa le copie e le consegna.
CLIENTERANK XEROX
Il cliente paga per il pacchetto ...
BENEFICIO PER L’AMBIENTE
. Aumento della vita dei prodotti e
dell’efficienza nell’uso delle risorse > ridotto
impatto ambientale
BENEFICIO PER IL CLIENTE
. Nessun acquisto iniziale delle macchina e
riduzione dei costi totali in uso
fotocopiatrici > CARTA FOTOCOPIATA RANK-XEROX
38. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
INNOVAZIONE DI SISTEMA E-E (TIPO II)
OFFRIRE “RISULTATI” AI CLIENTI
un’impresa (un network di imprese) fornisce un
mix personalizzato di servizi, invece di prodotti,
per offrire uno specifico risultato finale al cliente
il cliente non possiede i prodotti ed è ridotto il suo
coinvolgimento nell’ottenimento della
“soddisfazione” finale (il cliente paga l’azienda per
fornire i risultati concordati)
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
39. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
lavatrice > LAVARE
ariston + enel PAY-PER-USE
pagamento è per numero usi e include:
consegna lavatrice a casa (non di
proprietà), rifornimento elettricità (non
pagato direttamente), manutenzione,
aggiornamento, sostituzione e recupero a
fine uso.
l’innovativa interazione fra le aziende e l’utente, fa in
modo che sia interesse delle aziende progettare e fornire
lavatrici molto efficienti, durevoli, riusabili e riciclabili
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
40. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
lavatrice > LAVARE ARISTON + ENEL
... e la partnership mette a disposizione
la lavatrice (non posseduta dal cliente) e
fornisce l’energia elettrica (non pagata
direttamente dal cliente), manutenzione,
aggiornamento e ritiro a fine contratto.
BENEFICI PER LA PARTNERSHIP
. Profitto da efficienza energetica
. Ri-uso di componenti da prodotti a fine vita
BENEFICI PER IL CLIENTE
. Non c’è investimento sull’acquisto della
lavatrice e complessiva riduzione dei costi
ARISTON
Produttore
elettrodomestici
Il cliente paga in base al numero di
lavaggi che fa…
ENEL
Fornitore
energia
PARTNERSHIP
+
BENEFICI PER L’AMBIENTE
. Aumento dell’efficienza energetica e della durata dei
prodotti > ridotto impatto ambientale
La partnership offre una piattaforma
abilitante per il lavaggio
41. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
INNOVAZIONE DI SISTEMA E-E (TIPO III)
OFFRIRE “PIATTAFORME ABILITANTI”
l’obiettivo d’impresa è di offrire l’accesso a prodotti,
attrezzature, opportunità (piattaforme) che
permettono al cliente di ottenere la sua
“soddisfazione”
il cliente non possiede i prodotti, ma opera su di
essi per l’ottenimento della “soddisfazione” (e paga
solo per l’uso del prodotto)
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
42. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
4. STRATEGIE DI INNOVAZIONI DI SISTEMI E-E
TIPOLOGIE DI INNOVAZIONE DI SISTEMA
ECO-EFFICIENTE
- offrire “servizi addizionali sul ciclo di vita”
- offrire “risultati”
- offrire “piattaforme abilitanti”
44. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
5. POTENZIALE DI ECO-EFFICIENZA
SVILUPPO DI INNOVAZIONI DI SISTEMA
(TRE STRATEGIE CHE ABBIAMO VISTO)
> POTENZIALE DI ECO-EFFICENZA:
E’ L’INTERESSE ECONOMICO E COMPETITIVO
DELLA/E AZIENDA/E CHE PORTA A INNOVAZIONI
CHE RIDUCONO L’IMPATTO AMBIENTALE
45. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
5. POTENZIALE DI ECO-EFFICIENZA
L’INTERESSE ECONOMICO DI UN ATTORE
PROMUOVE:
- ottimizzazione del ciclo di vita del prodotto
- estensione della vita dei materiali
- minimizzazione delle risorse “durante l’uso”
46. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
5. POTENZIALE DI ECO-EFFICIENZA
SVILUPPO DI INNOVAZIONI DI SISTEMA
> CARATTERISTICA SALIENTE:
innovazioni radicali, non tanto tecnico-
tecnologiche, ma come nuove interazioni tra gli
attori del sistema di soddisfazione (ciclo/cicli di
vita)
47. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
6. DESIGN DI SISTEMA PER
L’ECO-EFFICIENZA
48. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
1. APPROCCIO AL “SISTEMA DI SODDISFAZIONE”
progettare la soddisfazione di una particolare domanda
(unita’ di soddisfazione)
2. APPROCCIO ALLA “CONFIGURAZIONE DEGLI ATTORI”
progettare le interazioni degli attori socio-economici di
un particolare sistema di soddisfazione
3. APPROCCIO ALLA “ECO-EFFICENZA DI SISTEMA”
progettare interazioni degli attori socio-economici
(modelli dell’offerta) che li spingono per ragioni
economico-competitive a innovazioni che riducono
l’impatto ambientale
APPROCCI
49. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
1. APPROCCIO AL “SISTEMA DI SODDISFAZIONE”
progettare la soddisfazione di una particolare
domanda (unita’ di soddisfazione)
NON È IL SINGOLO PRODOTTO CHE DEVE ESSERE
PROGETTATO (ANALIZZATO), MA PIUTTOSTO
L’INSIEME DEI PRODOTTI E DEI SERVIZI (E TUTTI I
RELATIVI PROCESSI) CHE CONTRIBUISCONO ALLA
SODDISFAZIONE DI UNA PARTICOLARE DOMANDA
(DEL CLIENTE)
... DEFINITA UNA “UNITA’ DI SODDISFAZIONE”
50. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
1. APPROCCIO AL “SISTEMA DI SODDISFAZIONE”
progettare la soddisfazione di una particolare
domanda (unita’ di soddisfazione)
“SIGNIFICA PENSARE PIU’ A ESSERE
(SODDISFATTI), CHE AD AVERE (PRODOTTI PER
ESSERE SODDISFATTI)”
[Ehrenfeld, Sustainability by design, MIT, 2008]
51. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
…un parallelo con il design di prodotto: definisce le
performance tecniche e le caratteristiche estetiche dei suoi
“componenti”– materiali/forma – e le relative “connessioni”
– elementi di connessione – per rispondere a un insieme di
requisiti
un design di sistema per l’eco-efficienza dovrebbe
immaginare e promuovere innovative tipologie di:
“connessioni” – interazioni/partnership – tra appropriati
“componenti” – attori socio-economici – di un sistema che
risponda a determinati “requisiti” - demand satisfaction -
2. APPROCCIO ORIENTATO ALLA PROGETTAZIONE
DELLE INTERAZIONI TRA GLI ATTORI
STAKEHOLDERS’ CONFIGURATION DESIGN
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
52. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
> NECESSITA’ DI CRITERI, METODI E
STRUMENTI per orientare la progettazione verso
interazioni eco-efficienti fra gli attori del sistema
3. OBIETTIVO: ECO-EFFICIENZA DI SISTEMA
MA NON TUTTE LE INNOVAZIONI DI SISTEMA
SONO ECO-EFFICIENTI!
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
53. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
CRITERI DI DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-
EFFICIENZA
• ottimizzazione vita di sistema
• riduzione dei trasporti/distribuzione
• riduzione delle risorse
• minimizzazione/valorizzazione dei rifiuti
• conservazione/biocompatibilità
• riduzione della tossicità
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
54. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
CRITERI DI DESIGN DI SISTEMA PER L’EQUITA’
E LA COESIONE SOCIALE
• migliorare le condizioni di lavoro
• migliorare equità e giustizia tra gli attori del
sistema
• abilitare un consumo responsabile/sostenibile
• favorire/integrare i deboli e gli emarginati
• migliorare la coesione sociale
• potenziare/accrescere le risorse locali
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
55. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
… innovazione di sistema nel design per la
sostenibilità ...
RICHIEDE NUOVE CAPACITÀ (STRATEGICHE):
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
- progettare un sistema integrato di prodotti e
servizi che soddisfa una particolare domanda di
“soddisfazione”
- promuovere/facilitare nuove interazioni
(configurazioni) degli attori socio-economici
- promuovere/facilitare la progettazione partecipata
fra diversi attori
- ORIENTARE I PROCESSI SOPRA VERSO
SOLUZIONI ECO-EFFICIENTI
56. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
DEFINIZIONE:
“la progettazione per l’eco-
efficienza del sistema dei
prodotti e servizi che insieme
sono capaci di rispondere a una
particolare domanda di
soddisfazione, e la progettazione
delle interazioni tra gli attori
direttamente o indirettamente
legate al sistema di
‘soddisfazione’”
(VEZZOLI, Maggioli, Milano, 2007)
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
57. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
6. DESIGN DI SISTEMA PER L’ECO-EFFICIENZA
MEPSS, RICERCA UE
van Halen, Vezzoli &
Wimmer, Me tho do lo g y fo r
pro duct se rvice syste m
inno vatio n,
Van Gorcum, Assen, The
Netherlands, 2005
…
METODI/STRUMENTI
Da RICERCHE UE e UNEP,
adottata in LeNS
Vezzoli, Me tho d fo r Syste m
De sig n fo r Sustainability,
Maggioli, 2010 (2° edizione)
D4S, RICERCA UNEP
Tischner, Vezzoli,
Pro duct-Se rvice
Syste m s; To o ls
and case s De sig n fo r
Sustainability, UNEP/TU
Delft, 2009
58. Fabrizio Ceschin
Politecnico di Milano / INDACO / DIS / Facoltà del Design / Italia
ANALISI STRATEGICA Avere le informazioni necessarie a
facilitare la generazione di idee
sostenibili
ESPLORAZIONE DELLE OPPORTUNITA’
PROGETTAZIONE CONCEPT DI
SISTEMA
PROGETTAZIONE DI SISTEMA (E ING.)
COMUNICAZIONE
FASI MSDS OBIETTIVI
Definire un “catalogo” di promettenti
possibilità strategiche, ovvero uno
scenario di orientamento progettuale alla
sostenibilità
Definire uno o più concept di sistema
potenzialmente sostenibili
Sviluppare il/i concept di sistema
giudicati più promettenti in una versione
dettagliata, necessaria per
l’implementazione
Disporre dei documenti per la
comunicazione delle caratteristiche
(generali e soprattutto di sostenibilità)
della soluzione progettata
ANALISI DEI PROMOTORI DEL PROGETTO
ANALISI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO
ANALISI DEI CASI DI ECCELLENZA
ANALISI DELLA STRUTTURA PORTANTE DEL SISTEMA
DEFINIZIONE PRIORITA’ DESIGN PER LA SOSTENIB.
GENERAZIONE IDEE ORIENTATE ALLA SOSTENIB.
DEFINIZIONE SCENARIO ORIENTAMENTO
PROGETTUALE ALLA SOS. - VISIONI/CLUSTER/IDEE
SELEZIONE VISIONI, CLUSTER E IDEE
SVILUPPO DEL CONCEPT DI SISTEMA
VERIFICA AMBIENTALE, SOCIO-ETICA, ECONOMICA
SVILUPPO DEL CONCEPT DI SISTEMA (ESECUTIVO)
VERIFICA AMBIENTALE, SOCIO-ETICA, ECONOMICA
REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE