Giornata sulla Sicurezza Alimentare, 30 maggio 2014 - Auditorium 3M, Pioltello MI
Relazione di Fabrizio de Stefani sui concetti, icriteri e le soluzione nell'Identificazione dei pericoli, l'analisi dei rischi e la gestione degli incidenti alimentari.
Introduzione all'applicazione dei principi della progettazione igienica (hygienic design) come requisito essenziale per la sostenibilità e la salubrità delle produzioni alimentari.
Lezione agli studenti del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie alimentari insegnamento di Ispezione degli alimenti, 3° anno, 1° semestre, dell'Università di Padova, del 11 nov. 2015
Introduzione all'applicazione dei principi della progettazione igienica (hygienic design) come requisito essenziale per la sostenibilità e la salubrità delle produzioni alimentari.
Lezione agli studenti del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie alimentari insegnamento di Ispezione degli alimenti, 3° anno, 1° semestre, dell'Università di Padova, del 11 nov. 2015
Giornata sulla Sicurezza Alimentare, 30 maggio 2014 - Auditorium 3M, Pioltello MI
Relazione di Fabrizio de Stefani sui concetti, icriteri e le soluzione nell'Identificazione dei pericoli, l'analisi dei rischi e la gestione degli incidenti alimentari.
Introduzione all'applicazione dei principi della progettazione igienica (hygienic design) come requisito essenziale per la sostenibilità e la salubrità delle produzioni alimentari.
Lezione agli studenti del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie alimentari insegnamento di Ispezione degli alimenti, 3° anno, 1° semestre, dell'Università di Padova, del 11 nov. 2015
Introduzione all'applicazione dei principi della progettazione igienica (hygienic design) come requisito essenziale per la sostenibilità e la salubrità delle produzioni alimentari.
Lezione agli studenti del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie alimentari insegnamento di Ispezione degli alimenti, 3° anno, 1° semestre, dell'Università di Padova, del 11 nov. 2015
U.S. Food Safety Modernization Act: A PrimerLina Bush
The first overhaul of the U.S. food manufacturing process in more than 80 years, the federal Food Safety Modernization Act (FSMA) law updates the role of the government in verifying the safety and availability of our food supply. FSMA, as it rolls out, has implications for both domestic manufacturers and those that distribute goods made abroad, in foreign facilities. The Food Institute analyzed the intersection of daily food production and regulatory compliance in this first in a series of 3 presentations on FSMA.
Food Safety Modernization Act: for importersLina Bush
The Food Safety Modernization Act is the largest overhaul of the U.S. food processing system in more than 80 years. Thought it impacts domestic and foreign producers, there are quite a few changes in the new law important for Importers & foreign food manufacturers. Here is a highlight on how FSMA impacts Imported foods.
PowerPoint on Food Security.
Looks at what is Food Security and Food Insecurity.
Looks at School lunches from around the world and looks at four (4) typical Australian school lunches and examines the content.
Accompanied by 'topical cartoons' for class discussion and application of knowledge.
Download of PowerPoint will reveal full animation used to enhance the presentation.
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
Bill Aulet's keynote speech at 2016 Global Entrepreneurship Conference in Medellin Colombia. Focus on the past, present and future of entrepreneurship educaiton and what needs to be done.
U.S. Food Safety Modernization Act: A PrimerLina Bush
The first overhaul of the U.S. food manufacturing process in more than 80 years, the federal Food Safety Modernization Act (FSMA) law updates the role of the government in verifying the safety and availability of our food supply. FSMA, as it rolls out, has implications for both domestic manufacturers and those that distribute goods made abroad, in foreign facilities. The Food Institute analyzed the intersection of daily food production and regulatory compliance in this first in a series of 3 presentations on FSMA.
Food Safety Modernization Act: for importersLina Bush
The Food Safety Modernization Act is the largest overhaul of the U.S. food processing system in more than 80 years. Thought it impacts domestic and foreign producers, there are quite a few changes in the new law important for Importers & foreign food manufacturers. Here is a highlight on how FSMA impacts Imported foods.
PowerPoint on Food Security.
Looks at what is Food Security and Food Insecurity.
Looks at School lunches from around the world and looks at four (4) typical Australian school lunches and examines the content.
Accompanied by 'topical cartoons' for class discussion and application of knowledge.
Download of PowerPoint will reveal full animation used to enhance the presentation.
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
Bill Aulet's keynote speech at 2016 Global Entrepreneurship Conference in Medellin Colombia. Focus on the past, present and future of entrepreneurship educaiton and what needs to be done.
20151029 gestione operativa_del_punto_di_contatto_locale_rasffFabrizio de Stefani
Procedura di gestione operativa del sistema di allarme rapido per alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti (RASFF) del Punto di Contatto Locale AULSS N. 4 del Veneto
La nuova disciplina regolatoria in materia di novel foods, come modificata dal reg. 2015/2283/UE che sostituisce, a partire dal 1 gennaio 2018, il regolamento n. 258/1997.
Comvegno Istat Roma Aula Magna 29 Novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo,16
Raimondo Vllano - Sicurezza e qualità farmaceutica dal secolo breve a oggiRaimondo Villano
Elementi di sicurezza e qualità farmaceutica dal ‘secolo breve’ a oggi
Raimondo Villano
Accademico Effettivo A.I.S.F.
Accademia Italiana di Storia della Farmacia A.I.S.F.
Congresso Nazionale - Trento, Galleria bianca di Piedicastello (7/9 giugno 2013)
Con il Patrocinio di:
Fondazione Museo Storico di Trento, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Unifarco per la Cultura, Unifarm
Sabato, 8 giugno 2012 - Sessione mattutina - Comunicazioni a tema libero
Abstract
Premesso il senso della memoria focalizzato sul binomio di relazione uomo-medicamento nella storia della scienza e della professione, si parte da cenni indicativi anteriori al XX secolo e da un preambolo del contesto evolutivo dell’intero ‘secolo breve’ per effettuare una ricognizione fino ai tempi attuali sui principali elementi di sicurezza e qualità nel mondo farmaceutico o in ambiti ad esso correlati e, più precisamente, nella ricerca scientifica e nella produzione industriale, nelle istituzioni e nella professione, individuandone i tratti operativi essenziali o gli indirizzi evolutivi. La conclusione verte sulle potenzialità proiettive di rilievo globale nello scenario di inizio terzo millennio, non prescindendo dal magistero e dalla pastorale della Chiesa.
Given the sense of memory focused on the combination of the man-in the history of medicine and science of the profession, you start with hints indicative prior to the twentieth century and an evolutionary context of the entire premise of the 'short twentieth century' to carry out a survey to the current times on the main elements of safety and quality in the pharmaceutical world or in areas related to it, and more specifically, in scientific research and in industrial production, in institutions and in the profession, identifying the traits essential operational or addresses of evolution. The conclusion focuses on the potential global importance of projective scenario beginning of the third millennium, not apart from the magisterium and the pastoral care of the Church.
20150513 normativa stabilimenti_alimentari_fabrizio_de_stefaniFabrizio de Stefani
Intervento sulla normativa riguardante le industrie alimentari presentato al convegno From CAD to fork: hygienic design delle apparecchiature e degli stabilimenti alimentari, tenutosi a Verona il 13 maggio 2015 e organizzato da Eurocarne VeronaFiere in collaborazione con European Hygienic Engineering and Design Group (Ehedg)
EPATITE E
UNA ZOONOSI OCCUPAZIONALE EMERGENTE
E’ una malattia virale acuta, generalmente autolimitante e molto raramente soggetta a cronicizzazione, con caratteristiche cliniche simili a quelle dell’epatite A.
Decorsi severi con mortalità che può arrivare fino al 30% e alta frequenza di forme fulminanti possono manifestarsi nelle donne in gravidanza
La redditività della filiera delle carni, in tutte le proprie fasi, ma in particolare in quella di trasformazione e lavorazione, passa attraverso la sicurezza alimentare e un’adeguata attenzione agli ambienti, alle macchine e alle attrezzature può fare la differenza. È quanto emerso questa mattina nel corso del convegno di approfondimento «From Cad to Fork: hygienic design e sicurezza alimentare», organizzato da Eurocarne, rassegna internazionale dedicata al comparto carneo e in programma a Veronafiere dal 10 al 13 maggio prossimi, in collaborazione con EHEDG - European Hygienic Engineering & Design Group e l'Università degli Studi di Padova (Master in Progettazione igienica per produzioni alimentari sicure ed efficienti).
http://www.eurocarne.it/it/eurocarne-sicurezza-alimentare-e-redditivita-partono-dal-tavolo-di-progettazione
20141001 dm approvazione_manuale_gestione_anagrafe_apisticaFabrizio de Stefani
E' stato pubblicato nella GU Serie Generale n.291 del 16-12-2014, il D.M. 11 agosto 2014 , “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell'anagrafe apistica nazionale, in attuazione dell'articolo 5 del decreto 4 dicembre 2009, recante: «Disposizioni per l'anagrafe apistica nazionale».
Indicazioni applicative degli obblighi di comunicazione degli allergeni alla ...Fabrizio de Stefani
Il gruppo di studio “ETICHETTIAMO per il VENETO” presenta il documento:
Indicazioni applicative degli obblighi di comunicazione degli allergeni negli esercizi di ristorazione
Brochure corso apparato_sanzioniatorio_amministrativo ott 2014Fabrizio de Stefani
L'APPARATO SANZIONATORIO AMMINISTRATIVO
IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE
Corso di formazione per il personale delle autorità competenti in materia di sicurezza alimentare della Regione del Veneto
2. Quando un pericolo
diventa "allerta"
USA Pavilion at Expo Milano 2015 - 10 maggio 2015
Informazione dei consumatori e difesa
della reputazione aziendale negli allarmi
alimentari, diritti e doveri a confronto
3. mi presento
FABRIZIO DE STEFANI DVM
fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it
coordinatore dell’area dipartimentale di sanità animale e sicurezza alimentare
e direttore del Servizio veterinario d’igiene degli alimenti dell’azienda ulss n. 4 del Veneto
Hygienic designer per vocazione
3
4. obiettivi della presentazione
discuteremo, se vorrete, di:
• una lunga storia chiamata sicurezza alimentare
• allarmi alimentari
• responsabilità del produttore
• diritto all’informazione del consumatore
• difesa della reputazione aziendale ai tempi dei social
media
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5. destinatari
I partecipanti alla giornata della sicurezza alimentare 3M 2015
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6. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
All’inizio fu Kasherùt, in ebraico adeguatezza.
Indica, l'idoneità di un cibo a essere consumato dal popolo
ebraico - kashèr - secondo le regole alimentari della religione
ebraica stabilite nella Torah. L'identità religiosa, viene costruita
attraverso l’obbedienza ad una legge alimentare.
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7. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
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Il Cristianesimo ruppe la tradizione ebraica negando qualsiasi
distinzione tra cibi «puri» e «impuri»
La costruzione dell'identità religiosa cristiana, alla base della
specificità della cultura occidentale, venne influenzata in modo
determinante dell‘assenza di una legge alimentare.
8. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 8
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete
bene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa
contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo».
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul
significato di quella parabola. E disse loro: «Siete anche voi così privi di
intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non
può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a
finire nella fogna?» Dichiarava così mondi tutti gli alimenti
(Vangelo di Marco 7, 14-19).
“Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro
salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. Gli venne fame e voleva
prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide il
cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande,
calata a terra per i quattro capi. In essa c’era ogni sorta di quadrupedi e
rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva:
«Alzati, Pietro, uccidi e mangia!» ma Pietro rispose: «No davvero, Signore,
poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo». E la voce
di nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano»”
(Atti degli Apostoli 10, 9-15).
9. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
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10. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
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La riscoperta del concetto di sicurezza
alimentare (food safety) avvenne poco dopo
la rivoluzione industriale.
Gran parte del merito di questa riscoperta, si
deve alla pubblicazione di The Jungle.
Il romanzo di Upton Sinclair svelò alcune
pratiche scioccanti in uso comune nel
Meatpacking District di Chicago, nel 1906, e
che non erano molto diverse nell’industria
alimentare in generale dell’epoca.
11. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
Scritto nel 1906 dopo un'indagine di sette
settimane nei mattatoi di Chicago, il romanzo
narra la storia di Jurgis Rudkus, un immigrato
lituano che lavora nella sporcizia, tra pericoli e
malattie, nel Meatpacking District di Chicago.
La reazione dell’opinione pubblica fu
immediata. Gli americani si scandalizzarono
grandemente per le condizioni igieniche
dell’industria alimentare, piuttosto che per le
miserevoli condizioni degli operai immigrati e
delle loro famiglie.
La vendita di carne crollò.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 11
12. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
La condizione in cui versava la Meat packing industry fu
descritta nel Neill-Reynolds Report, commissionato dal
presidente Theodore Roosevelt, come «rivoltante».
Il 30 giugno del 1906 il Congresso approvò le prime due leggi
di tutela dei consumatori il Meat Inspection Act (che
introdusse gli ispettori federali in tutti stabilimenti di
lavorazione della carne (rossa) destinati al commercio
interstatale o estero) e il Pure Food and Drug Act (destinato
a reprimere le frodi e le contraffazioni nel cibo e nei farmaci
e che istituì il Bureau of Chemistry che diverrà poi, nel1930, la
FDA - Food and Drug Administration .
Sinclair considerò queste leggi, che comportavano spese per
i controlli stimate in 30 milioni di dollari l'anno a carico del
governo, un vantaggio ingiustificato per i grandi produttori di
carne. Deluso dall’esito del suo lavoro commentò: ho mirato
al cuore del pubblico, e per caso ho colpito allo stomaco.
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13. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
Dovremo aspettare 22 anni in Italia per l’uscita
del Regio decreto 20 dicembre 1928, n. 3298 -
Approvazione del regolamento per la vigilanza
sanitaria delle carni.
Vennero istituiti, tra l’altro, i macelli pubblici,
un’opera pubblica necessaria per migliorare le
condizioni igienico-sanitarie con le quali
venivano macellati gli animali, spesso
direttamente dai contadini nelle loro abitazioni
e senza alcun controllo.
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14. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
Da allora, la sicurezza alimentare
ha visto enormi cambiamenti.
• Nel 1960, il programma spaziale
della NASA introdusse per la
prima volta l’HACCP - Hazard
Analysis Critical Control Point
nella produzione di alimenti
destinati agli astronauti.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 14
15. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
• Dall’HACCP, tutt’ora alla base dei sistemi di
certificazione e assicurazione della
sicurezza alimentare, si sta passando all’
HARPC - Hazard Analysis and Risk-Based
Preventive Controls, l’analisi dei pericoli e
dei controlli preventivi basti sul rischio.
• È un punto di svolta nel paradigma della
sicurezza alimentare USA: dalla reazione
agli eventi avversi si passa alle azioni
preventive per impedire che accadano.
• Una delle molte nuove disposizioni del FSMA
(Food Safety Modernization Act), la riforma
più radicale sulla sicurezza alimentare,
dopo più di 70 anni, che è stata firmato dal
presidente Obama il 4 gennaio 2011.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 15
16. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 16
All'inizio degli anni 2000 l'Unione europea ha
introdotto un approccio denominato "dal
campo alla tavola", basato sull'analisi dei
rischi e sulla tracciabilità e volto a garantire la
sicurezza dei prodotti alimentari.
Tale approccio prevede che i prodotti
alimentari vengano controllati in tutte le fasi
sensibili della catena di produzione, per
verificare il rispetto delle rigorose norme in
materia di igiene.
Inoltre l'Unione applica norme relative al
commercio degli animali e dei prodotti di
origine animale, sia tra Stati membri che con
paesi terzi.
A sostegno dello svolgimento di tali controlli
l'Unione e gli Stati membri dispongono di
numerosi strumenti, quali l'Autorità europea
per la sicurezza alimentare o il sistema
d'informazione TRACES.
17. una lunga storia
chiamata sicurezza alimentare
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 17
Pacchetto igiene
• Igiene dei prodotti alimentari
• Igiene degli alimenti di origine
animale
• Controlli ufficiali dei prodotti di
origine animale destinati al consumo
da parte dell'uomo
Atti complementari
• Sicurezza degli alimenti e dei
mangimi
• Controlli ufficiali dei mangimi e degli
alimenti
• Regole di polizia sanitaria che
regolamentano la produzione, la
trasformazione, la distribuzione e
l'introduzione dei prodotti d'origine
animale destinati al consumo da
parte dell'uomo
18. Clear the information jungle
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19. Food law il Regolamento CE n. 178/2002
• stabilisce i principi e i requisiti generali della
legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea
per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel
campo della sicurezza alimentare;
• assicura la qualità degli alimenti destinati al
consumo umano e dei mangimi, garantendo la
libera circolazione di alimenti sani e sicuri nel
mercato interno;
• protegge i consumatori dalle pratiche commerciali
fraudolente o ingannevoli;
• mira a proteggere la salute e il benessere degli
animali, la salute delle piante e l’ambiente.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 19
20. Food law: le innovazioni introdotte
1. L’analisi del rischio (art 6);
2. Il principio di precauzione (art 7);
3. La responsabilizzazione degli operatori del settore
alimentare (artt. 17, 19 e 20);
4. La rintracciabilità degli alimenti, dei mangimi e degli
animali e di qualsiasi altra sostanza destinata o atta a
entrare a far parte di un alimento o di un mangime, in
tutte le fasi della produzione, trasformazione e della
distribuzione (art 18);
5. Il ritiro/richiamo rapido di alimenti o mangimi non
conformi ai requisiti di sicurezza alimentare (art.19-20);
6. L’istituzione di una rete europea di comunicazione per
la notifica immediata di rischi diretti e indiretti per la
salute umana, animale e l’ambiente derivanti da
alimenti e mangimi (art 50).
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21. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
1. Gli alimenti a rischio non possono essere
immessi sul mercato.
2. Gli alimenti sono considerati a rischio:
a) se sono dannosi per la salute
b) se sono inadatti al consumo umano
21
22. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
Per determinare se un alimento è a rischio si
considerano:
a) le condizioni d'uso normali dell'alimento da
parte del consumatore in ciascuna fase
della produzione, della trasformazione e
della distribuzione;
b) Le informazioni messe a disposizione del
consumatore, comprese le informazioni
riportate sull'etichetta o altre informazioni
generalmente accessibili al consumatore
sul modo di evitare specifici effetti nocivi
per la salute provocati da un alimento o
categoria di alimenti.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 22
23. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
per determinare se un alimento è dannoso si
considerano:
• i probabili effetti immediati e/o a breve
termine, e/o a lungo termine dell'alimento
sulla salute di una persona che lo consuma e
anche su quella dei discendenti;
• i probabili effetti tossici cumulativi;
• la particolare sensibilità di una specifica
categoria di consumatori, nel caso in cui
l'alimento sia destinato ad essa.
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24. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
per determinare se un alimento è inadatto si
considerano:
• se è inaccettabile per il consumo umano
secondo l'uso previsto;
• in seguito a contaminazione dovuta a
materiale estraneo;
• in seguito a putrefazione, deterioramento;
decomposizione;
• o per diversi altri motivi (implicazioni etiche,
psicologiche, culturali, sociologiche).
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 24
25. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
Se un alimento a rischio fa parte di una
partita, lotto o consegna di alimenti della
stessa classe o descrizione si presume che
tutti gli alimenti della partita, lotto o
consegna siano a rischio…
25
a meno che,
a seguito di una valutazione approfondita,
risulti infondato ritenere che il resto della
partita, lotto o consegna sia a rischio.
(es. Hg in squaloidi)
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015
26. Food law Articolo 14 - Requisiti di
sicurezza degli alimenti
Gli alimenti conformi alle disposizioni
comunitarie sulla sicurezza alimentare sono
considerati sicuri.
Le autorità competenti possono tuttavia
bloccarne l’immissione sul mercato o di
disporre il ritiro se si sospetta che l'alimento è a
rischio nonostante la conformità alle
disposizioni.
In assenza di specifiche disposizioni
comunitarie, un alimento è considerato sicuro
se è conforme alle disposizioni dello Stato
membro sul cui territorio è immesso sul
mercato…
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 26
27. Food law Articolo 15 - Requisiti di
sicurezza dei mangimi
I mangimi a rischio non possono essere immessi
sul mercato né essere somministrati a un
animale destinato alla produzione
alimentare…
inoltre,
l’articolo 29 del Reg 183/2005 estende le
misure anche ai mangimi per animali non
destinati alla produzione di alimenti (Pet-food),
che comportino gravi rischi per la salute
umana, animale o per l’ambiente
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28. Pericoli e rischi
Pericolo o elemento di pericolo, è
una potenziale fonte di danno:
agente biologico, chimico o fisico
contenuto in un alimento o
mangime, o condizione in cui un
alimento o un mangime si trova, in
grado di provocare un effetto
nocivo sulla salute (Art. 3.14, Reg. UE
178/2002)
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 28
29. Pericoli e rischi
Rischio:
funzione della probabilità e della
gravità di un effetto nocivo per la
salute, conseguente alla presenza
di un pericolo (Art. 3.9, Reg. (CE)
178/2002)
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 29
30. L’analisi del rischio
Analisi del rischio:
• processo svolto in maniera indipendente, obiettiva
e trasparente basato sulle prove scientifiche
disponibili costituito da tre componenti
interconnesse: valutazione del rischio, gestione del
rischio e comunicazione del rischio. (Art. 3.10, Reg.
UE 178/2002)
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 30
La valutazione del rischio:
• spetta agli operatori del settore alimentare e dei
mangimi garantire che nelle imprese da essi
controllate gli alimenti o i mangimi soddisfino le
disposizioni della legislazione alimentare inerenti
alle loro attività in tutte le fasi della produzione,
della trasformazione e della distribuzione e
verificare che tali disposizioni siano soddisfatte. (Art.
17.1, Reg. UE 178/2002)
31. Pericoli e rischi
non esiste il rischio zero.
Gli Operatori del Settore Alimentare devono
pianificare preventivamente le azioni
correttive da adottare al fine di ridurre
l’esposizione ai potenziali pericoli per la salute
pubblica correlati alla loro attività, nell’ambito
di un processo di Risk Analysis (1° principio
HACCP)
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 31
32. Le responsabilità in caso di incidente
Art. 2 Direttiva CE 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei
prodotti:
• ritiro: qualsiasi misura volta a impedire la distribuzione e
l'esposizione di un prodotto pericoloso, nonché la sua offerta al
consumatore;
• richiamo: le misure volte ad ottenere la restituzione di un prodotto
pericoloso che il fabbricante o il distributore ha già fornito o reso
disponibile ai consumatori.
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L’operatore del settore alimentare deve dotarsi di procedure per
valutare i rischi, facilitare l’identificazione e la rimozione rapida di
alimenti non sicuri dal mercato mediante ritiro o richiamo,
informare l’A.C. e, se necessario, i consumatori al fine di limitare le
conseguenze di un incidente alimentare.
33. Valutare i rischi
Ma gli OSA hanno competenze,
capacità e conoscenze per condurre
un’analisi del rischio?
E le Autorità Competenti?
Se si hanno riferimenti da organismi
scientifici (EFSA, CDC, HRA..) si,
altrimenti fa testo (ancora) l'Allegato D
dell’Intesa del 13 novembre 2008.
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34. F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 34
Allegato D
Ia parte
Criteri per notifica rischio
Si identifica un grave rischio
nel caso di:
35. Si rende necessaria una
valutazione scientifica per
accertare la presenza di un
un grave rischio sanitario in
caso di:
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 35
Allegato D
IIa parte
Criteri per notifica rischio
36. L’allerta rapido
Rapid Alert System for Food and Feed
Istituito sotto forma di rete, i cui punti di
contatto sono la Commissione europea, gli
Stati membri dell’Unione e l’EFSA, si attiva
quando un prodotto che presenta o può
presentare un pericolo, ha raggiunto il
mercato comunitario. (Art. 50 Reg. CE n.
178/2002 - Sistema di allarme rapido)
Il sistema di allerta rapido RASFF consente
di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e
indiretti per la salute pubblica connessi ad
alimenti, mangimi e materiali a contatto e
quindi di adottare tempestivamente le
opportune misure di salvaguardia e
comunicarle a tutti i membri del network.
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37. L’allerta rapido
Rapid Alert System for Food and Feed
Le informazioni viaggiano attraverso il sistema
sotto forma di notifiche che possono essere
distinte in:
• Allerta (massimo grado di pericolo): rischio
grave per la salute pubblica, il prodotto è in
commercio, occorre adottare misure
immediate
• Information: il prodotto a rischio non ha
raggiunto il mercato o risulta già scaduto, non
occorre adottare misure urgenti.
• News: informazione a carattere generale
relativa ad una non conformità registrata in un
Paese membro o in un Paese terzo, utile per
orientare i controlli ufficiali.
• Border rejection: informazione di respingimento
alle frontiere di una partita non conforme. Dà
inizio alla serie dei controlli accresciuti su partite
assimilabili per origine e matrice.
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38. L’allerta rapido
Rapid Alert System for Food and Feed
Il «sistema» sta maturando…
Nel 2014 sono state trasmesse, attraverso il
sistema di allerta rapido europeo (RASFF),
3097 notifiche contro le 3136 del 2013
confermando il trend in diminuzione dal 2012.
La Commissione a seguito di ulteriori
valutazioni sul rischio da parte dei Paesi
Membri, ha revocato 60 notifiche, che sono
state successivamente escluse dal computo
del sistema.
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39. L’allerta rapido
Rapid Alert System for Food and Feed
Il «sistema» sta maturando…
ma l’Italia conferma il primato per numero
di segnalazioni inviate alla Commissione
europea, «dimostrando, come negli anni
passati, una intensa attività di controllo sul
territorio nazionale», con un totale di 506
notifiche (pari al 16.3 %).
Seguono la Germania (332), seguita da
Regno Unito (279), Francia (267), Olanda
(256), Belgio (198), Spagna (196) e
Danimarca (193).
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40. Per approfondimenti
RELAZIONE SUL SISTEMA DI
ALLERTA EUROPEO
ANNO 2014
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2297_allegato.pdf
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 40
41. Quando le linee guida non
bastano
Intesa del 13 novembre 2008 linee guida per la gestione operativa
del sistema di allerta per gli alimenti destinati al consumo umano
problemi & soluzioni
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42. Ruoli e responsabilità
L’obbligo del ritiro e/o del richiamo dei
prodotti pericolosi spetta agli operatori del
settore alimentare (artt. 19 e 20 del Reg. UE
178/02).
un’iniziativa di ritiro da parte dell’operatore
del settore alimentare, determina
l’attivazione, o meno, di un’allerta, in base
al tipo di rischio classificato.
L’attivazione dell’allerta, così come
disposto dall’art. 50.2 del Reg. (CE) 178/02,
fa seguito ad una valutazione di
opportunità ed è prerogativa delle autorità
competenti sull’operatore che ha generato
il problema.
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43. Le allerte sciocche
Nel caso di alimenti difettosi che non
comportano un grave rischio per la
salute pubblica o che non sono
comunque giunti al consumatore non è
necessario attivare il sistema di allerta.
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Ma talvolta capita (ancora).
44. Non ci sono rischi
• Alimenti nei quali sia stata
riscontrata la presenza di
additivi o di residui di sostanze
autorizzate ma in quantitativi
superiori a quanto consentito
dalla normativa vigente,
qualora il quantitativo di tali
sostanze consenta di escludere
ragionevolmente la pericolosità
per la salute pubblica.
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45. Non ci sono gravi rischi
• Prodotti nei quali sia stata
riscontrata la presenza di
microrganismi potenzialmente
patogeni in prodotti intermedi,
che subiranno uno o più
trattamenti tali da garantire la
distruzione dei microrganismi
patogeni, prima della
commercializzazione in
alimento
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46. Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali sia stata
riscontrata la presenza di germi
indicatori di igiene o indice
contaminazione superiori ai
limiti consentiti o a valori guida
eventualmente disponibili
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47. Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali l'agente
biologico potenzialmente
pericoloso risulta non vitale.
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48. Non ci sono gravi rischi
• Alimenti nei quali si sia
riscontrata una frode
commerciale (adulterazioni,
sofisticazioni, contraffazioni, che
non rappresentano un pericolo
attuale o potenziale per il
consumatore).
Per ora…
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49. informazione ai cittadini e riservatezza
Se l’alimento pericoloso è arrivato ai
consumatori, l’operatore del settore
alimentare deve informare in maniera
efficace e accurata i consumatori del
motivo del ritiro, e deve provvedere al
richiamo dei prodotti, se necessario, come
disposto dall’art. 19, p.1, del Regolamento
CE n.178/2002
L’operatore del settore alimentare
inadempiente è punito con la sanzione
amministrativa pecuniaria da duemila
euro a dodicimila euro, prevista dall’art. 4
del Dlvo n. 190/2006 che disciplina le
sanzioni per le violazioni del Regolamento
CE n.178/2002.
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le
linee guida per il miglioramento e lo sviluppo dei sistemi nazionali di
richiamo alimentari: FAO/WHO guide for developing and
improving national food recall systems.
50. informazione ai cittadini e riservatezza
Nei casi più eclatanti per natura,
gravità ed entità del rischio l’autorità
pubblica si attiva per assicurare
un’informazione “straordinaria”.
Nell’informazione si deve identificare
l’alimento e il rischio che può
comportare, descrivere le misure
adottate o in procinto di esserlo per
prevenire, contenere o eliminare il
rischio, in ossequio al principio
dell’informazione dei cittadini sancito
dall’art. 10 del Regolamento CE
n.178/2002.
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51. informazione ai cittadini e riservatezza
Il personale delle Autorità
competenti (Min.Salute, Regioni,
ASL) è tenuto a conformarsi alle
regole di riservatezza imposte
dal segreto professionale.
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52. informazione ai cittadini e riservatezza
La diffusione delle informazioni
deve limitarsi ai casi in
cui “debbano essere rese
pubbliche, quando le
circostanze lo richiedano, per
tutelare la salute umana” (art. 52
del Reg. UE n.178/2002)
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53. se c’è allerta, c’è reato
Codice Penale
Titolo VI - Dei delitti contro l'incolumità pubblica
Capo II - Dei delitti di comune pericolo mediante frode
• Art. 439 - Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari
• Art. 440 - Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari
• Art. 442 - Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate
• Art. 444 - Commercio di sostanze alimentari nocive
Capo III - Dei delitti colposi di comune pericolo
• Art. 452 - Delitti colposi contro la salute pubblica
ed eventualmente:
Titolo VIII - Dei delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il
commercio
Capo II - Dei delitti contro l'industria e il commercio
• Art. 515 - Frode nell'esercizio del commercio
• Art. 516 - Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine
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54. se c’è allerta, c’è reato
Legge n. 283/1962
Buona parte dei reati che
coinvolgono l’impresa alimentare
derivano dagli artt. 5 - 6 -12
della Legge (speciale) n° 283/1962 di
disciplina igienico-sanitaria della
produzione e della vendita delle
sostanze alimentari.
Sono reati contravvenzionali, punibili,
cioè, anche sulla base della sola
colpa.
Il reato è colposo quando l’evento, anche se
preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a
causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero
per inosservanza di leggi, regolamenti ordini o
discipline(Art. 43 codice penale - Elemento psicologico
del reato).
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55. se c’è allerta, c’è reato
Codice di Procedura Penale
• Il personale delle Aziende sanitarie
locali, che nell’adempimento “tecnico
amministrativo” della gestione delle
allerta viene a conoscenza d’ufficio di
tali violazioni, deve attivarsi in parallelo
sul piano della tutela penale, assume
automaticamente la veste di polizia
giudiziaria e si mette alle dipendenze
funzionali del Pubblico Ministero, nel
rispetto del segreto istruttorio disposto
dall’ Art. 329 codice di procedura
penale - Obbligo del segreto.
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56. Reg. UE 882/2004
Prevenzione e repressione
Articolo 54 Azioni in caso di non
conformità alla normativa
1. L'autorità competente che
individui una non conformità
interviene per assicurare che
l’operatore ponga rimedio alla
situazione. Nel decidere l'azione da
intraprendere, l'autorità
competente tiene conto della
natura della non conformità e dei
dati precedenti relativi a detto
operatore per quanto riguarda la
non conformità.
2. Tale azione comprende, a
seconda dei casi, le seguenti
misure: - omissis -
Articolo 55 Sanzioni
1. Gli Stati membri stabiliscono le
regole in materia di sanzioni
applicabili in caso di violazione
della normativa sui mangimi e sugli
alimenti e di altre disposizioni
comunitarie concernenti la tutela
della salute e del benessere degli
animali e prendono tutte le misure
necessarie per assicurare che siano
attuate. Le sanzioni previste
devono essere effettive,
proporzionate e dissuasive.
2. - omissis -
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57. Prevenzione o
repressione?
La Sindrome bipolare del controllore
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 57
58. Prevenzione o
repressione?
La giustizia (italiana) non fa valutazioni
economiche sulle conseguenze dei
suoi provvedimenti
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59. informazione ai cittadini e riservatezza
d’ufficio
• Se l’alimento pericoloso è arrivato ai
consumatori, l’operatore del settore alimentare
deve informare in maniera efficace e accurata i
consumatori del motivo del ritiro e che deve
provvedere al richiamo dei prodotti, se necessario,
come disposto dall’art. 19, p.1, del Regolamento
CE n.178/2002
• L’operatore del settore alimentare inadempiente è
punito con la sanzione amministrativa pecuniaria
da duemila euro a dodicimila euro prevista dall’art.
4 del Decreto Legislativo n. 190/2006 che disciplina
le sanzioni per le violazioni del Regolamento CE
n.178/2002.
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Produrre o distribuire un bene, di qualsiasi natura, comporta una
responsabilità e, se il bene oggetto del caso, procura un danno, il
produttore o il distributore è obbligato al risarcimento del danno arrecato
(art 2043 e ss. Codice Civile)
60. Perdite di salute e perdite finanziarie
I Centers for Disease Control and
Prevention (CDC’s), stimano che
su base annua un americano su
sei - circa 48 milioni di persone -
sarà colpito da una malattie di
origine alimentare. Di questi 48
milioni, 150.000 avranno bisogno
di ospedalizzazione, e 3000 di
loro moriranno.
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61. Perdite di salute e perdite finanziarie
Le conseguenze economiche dei richiami alimentari
possono essere impressionanti.
Secondo lo studio Capturing Recall Costs Measuring
and Recovering the Losses - pubblicato dalla Grocery
Manufacturers Association - il 77% degli intervistati di
aziende che avevano affrontato un richiamo di cibo
tra il 2005 e il 2010, hanno dichiarato che l'impatto
finanziario stimato, è stato intorno ai 30 milioni di $. Nel
restante 23% dei casi i costi erano più elevati.
I costi significativi richiami alimentari sono costituiti da
costi diretti di richiamo, i costi dei beni scartati, perdite
di vendita diretta, e anche spese da interruzione di
esercizio, di rimborso dei clienti, di servizi di
sanificazione e di indagine.
Una conseguenza finanziaria più difficile da misurare è
la perdita di reputazione.
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62. richiami alimentari
• I consumatori svolgono un ruolo sempre
più attivo nel processo della sicurezza
alimentare.
• Con i messaggi sui social media si
possono diffondere le informazioni molto
rapidamente.
• Spesso un reclamo del consumatore può
portare a un'indagine e innescare possibili
richiami alimentari.
• Il "rumor sociale" sui prodotti non conformi
o su un marchio, può coinvolgere anche
altri prodotti simili con gravi impatti sul
mercato e sulla sicurezza alimentare, con
la distruzione di cibo perfettamente
sicuro.
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63. Food Safety
and Social Media
Un sondaggio condotto dalla società
di comunicazione Ketchum, in Cina,
Stati Uniti, Regno Unito, Germania e
Italia, nel 2013, ha analizzato i «rumors»
delle discussioni on-line relative alla
food quality, nutrition e safety.
Il risultato è stata l’individuazione di
una nuova comunità di internauti che
sono stati chiamati Food e-Vangelists.
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64. Gli e-vangelisti alimentari in
Italia sono più di un terzo della
popolazione. In Argentina e in
Cina sono circa un quarto.
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Country
Percentage of Population
Identified as Food e-Vangelists
Italy 37% (23 million people)
Argentina 29% (12 million people)
China 24% (324 million people)
United Kingdom 20% (13 million people)
United States 11% (35 million people)
Germany 9% (7 million people)
Food e-Vangelists
Dati ottobre 2013
Fonte ricerca Ketchum
65. Food e-Vangelists, chi sono
1. I Food e-Vangelists ascoltano tutti, non danno
fiducia a nessuno, e agiscono. Sono orientati
all'azione; si impegnano per conoscere le
questioni, per poi influenzare gli altri attraverso
la condivisione delle loro scoperte.
2. I Food e-Vangelists sono in grado di plasmare
le conversazioni sul cibo e le marche. Più di un
terzo di Food e-Vangelists si prende
regolarmente del tempo per consigliare o
criticare prodotti e marchi alimentari ,
condividendo le loro opinioni con altri sia
online che offline.
3. I Food e-Vangelists hanno voglia di fresco. Due
terzi dichiarano di aver aumentato gli acquisti
di cibo fresco rispetto all'anno precedente. E
quasi altrettanti (59%) hanno acquistato cibi
meno preparati e imballati.
4. Aziende Food e-Vangelists friendly devono
essere: Health + Trasparency + Cause. Sono le
principali qualità che inducono i Food e-
Vangelists a sostenere un'azienda alimentare
o una marca, o ad acquistare di più, o a
pagare di più i prodotti di un'azienda
alimentare.
5. Oltre all'utilizzo di blog e social media per
condividere le loro opinioni su questioni
alimentari, i si aspettano che le aziende
interagiscano con i consumatori attraverso i
social media come strumento di
comunicazione diretta e aperta.
6. Non sono affatto un gruppo marginale.
Generano fino a 1,7 miliardi di conversazioni sul
cibo ogni settimana. E in alcune regioni del
mondo, rappresentano un segmento
significativo della popolazione.
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 65
66. Italian’s, sempre più attenti a
quello che mangiano.
Il tema della
sicurezza alimentare
è «molto» importante
per il 68% degli italiani
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 66
Per garantirsi
maggiore sicurezza
93% guarda alla data di
scadenza e alla confezione
77% guarda al paese di
origine / luogo di
provenienza
70% legge gli ingredienti
65% cerca di comprare
prodotti con certificazione di
provenienza (DOP, IGP …)
47% guarda al tipo di
allevamento o metodo
colturale (BIO)Fonte Nielsen - giugno 2015
67. Food Safety and Social Media
Le informazioni ruotano intorno alla salute
Secondo Benjamin Chapman*: l’estensione della
comunicazione del rischio sulla sicurezza alimentare
attraverso i Social Media è considerato un potenziale
strumento per combattere malattie e trasmissione
alimentari.
I social media possono essere usati per predire e tracciare
le malattie.
Un esempio: HealthMap (http://www.healthmap.org/en/)
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 67
* Dr. Ben Chapman is an associate professor and food safety extension specialist at North Carolina State University
68. Food Safety and Social Media
Media e social media possono essere usati
per predire e tracciare le malattie.
Un esempio:
HealthMap
http://www.healthmap.org/en/
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 68
69. Food Safety and Social Media
Tracking #foodpoisoning with Twitter
Gli utenti di Twitter inviano circa 500 milioni di tweets al
giorno, una massa infinita di dati auto-generati
riversati nel cyberspazio. Il vantaggio di Twitter? La
velocità.
Questo fenomeno è un potente strumento
epidemiologico per individuare l'origine e controllare
la diffusione delle malattie. Le informazioni possono
essere adeguatamente sfruttate, per gestire un
emergenza epidemica.
I dati specifici di localizzazione possono, inoltre,
consentire l’individuazione di ciuffi di malattie non
trasmissibili, permettendo ai funzionari della sanità di
concentrare gli sforzi educativi in aree che ne hanno
più bisogno.
Ma Twitter può anche essere uno strumento di
sorveglianza sanitaria pubblica particolarmente
efficace nelle zone che ne sono sguarnite.
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 69
Le informazioni raccolte su Twitter sono
georeferenziate e disponibili in tempo
reale.
Con Twitter si può sapere, ad esempio,
quando qualcuno si sveglia con un mal
di pancia a Long Island, NY, perché lo
ha detto in rete.
70. il quinto potere
Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate
sentire.
Noi commerciamo illusioni, niente di tutto
questo è vero, ma voi tutti ve ne state
seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo
notte, di ogni età, razza, fede... conoscete
soltanto noi!
F. DE STEFANI Quando un pericolo diventa allerta: informazione ai consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 70
71. il sesto potere
Cosa vuole che dica? Avete parlato finora
di maiali, io sto facendo la figura del pollo.
Mi avete invitato, ma non posso fare un
discorso. Allora cedo la parola, parlate
voi. Non si può maltrattare uno e non farlo
parlare. Non si può sviluppare un discorso.
Vi cedo volentieri la parola, voi, i vostri
maiali e pollastri. E vi prego la prossima
volta non venitemi più a scocciare. Sono
da otto ore qui in posa senza poter
parlare. Vi saluto perché mi sono rotto i
coglioni, non mi fate parlare. Vi saluto,
buona pace e buoni maiali a tutti voi.
Cosa volete che dica? Non c'è un filo!
Non posso seguire un filo del discorso! Di
cosa devo parlare adesso?
Mauro Corona
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72. il sesto potere
Cosa vuole che dica? Avete parlato finora
di maiali, io sto facendo la figura del pollo.
Mi avete invitato, ma non posso fare un
discorso. Allora cedo la parola, parlate
voi. Non si può maltrattare uno e non farlo
parlare. Non si può sviluppare un discorso.
Vi cedo volentieri la parola, voi, i vostri
maiali e pollastri. E vi prego la prossima
volta non venitemi più a scocciare. Sono
da otto ore qui in posa senza poter
parlare. Vi saluto perché mi sono rotto i
coglioni, non mi fate parlare. Vi saluto,
buona pace e buoni maiali a tutti voi.
Cosa volete che dica? Non c'è un filo!
Non posso seguire un filo del discorso! Di
cosa devo parlare adesso?
Mauro Corona
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73. dominare l'incertezza
Ci sono incognite conosciute. Vale a dire,
ci sono cose che sappiamo di non sapere.
Ma ci sono anche incognite sconosciute.
Sono cose che non sappiamo di non sapere.
da una citazione di Donald Rumsfeld (ex Segretario della Difesa degli Stati Uniti d’America)
Fabrizio de Stefani: quando un pericolo diventa allerta: informazione per i consumatori e tutela della reputazione aziendale - EXPO Milano, 10 giugno 2015 73