il testo completo del mio intervento al Convegno di Feltre sulla Legge Regionale Veneta sul pluralismo informatico, Dettagli su http://mfioretti.com/it/feltre-formati-dei-file-pluralismo-informatico
I nuovi media nella Cooperazione InternazionaleMarco Fioretti
Un seminario di due ore su Nuovi Media e tecnologie digitali aperte svolto nell'ambito del Progetto Formativo "Operosità della Fede" della Caritas Diocesana di Foligno.
Rapporto da Quito: software e cultura liberi, Cattolici e America latinaMarco Fioretti
Le slide del mio intervento alla Conferenza sul Software Libero del 2009: uno sguardo al software e alla cultura libera fra i Cattolici e altre comunità dell'America latina e a quanto altri sostenitori del SL potrebbero imparare da loro. Altri dettagli e scritti sullo stesso tema su http://mfioretti.com/it/quito-ecuador-congresso-su-software-libero-democratizzazione-della-conoscenza
Software Libero e Linux: non è solo questione di softwareMarco Fioretti
"perché diritti civili e qualità della vita dipendono da come i computer vengono usati intorno a noi" era il tema del mio intervento al Linux Day 2009 di Roma. Il mio racconto della giornata si trova su http://stop.zona-m.net/it/?p=677
I nuovi media nella Cooperazione InternazionaleMarco Fioretti
Un seminario di due ore su Nuovi Media e tecnologie digitali aperte svolto nell'ambito del Progetto Formativo "Operosità della Fede" della Caritas Diocesana di Foligno.
Rapporto da Quito: software e cultura liberi, Cattolici e America latinaMarco Fioretti
Le slide del mio intervento alla Conferenza sul Software Libero del 2009: uno sguardo al software e alla cultura libera fra i Cattolici e altre comunità dell'America latina e a quanto altri sostenitori del SL potrebbero imparare da loro. Altri dettagli e scritti sullo stesso tema su http://mfioretti.com/it/quito-ecuador-congresso-su-software-libero-democratizzazione-della-conoscenza
Software Libero e Linux: non è solo questione di softwareMarco Fioretti
"perché diritti civili e qualità della vita dipendono da come i computer vengono usati intorno a noi" era il tema del mio intervento al Linux Day 2009 di Roma. Il mio racconto della giornata si trova su http://stop.zona-m.net/it/?p=677
Even an open standard like ODF (the OpenDocument Format) can become a backdoor for proprietary software components that will lock you in. For more info and background see this page on my website: http://mfioretti.com/2010/04/granada-opendocument-traps/
The RULE project: efficient computing for all GNU/Linux usersMarco Fioretti
The RULE (Run Up to date Linux Everywhere, http://rule.zona-m.net) was an attempt to fight the waste of computer equipment with properly chosen Free Software. Since some of those needs are still valid today, here is how I presented RULE at the Rome Linux Day 2004.
Open file formats favour real innovation and really free marketsMarco Fioretti
Slides of the 2009 edition of one of my seminars on open file formats, and digital standards in general, and their effects on (among other things...) economy, culture, privacy and free speech. More details, reviews and info about hosting newer editions at http://mfioretti.com/2009/02/file-formats-can-favor-or-hamper-innovation-active-citizenship-and-really-free-markets/
Uso dei Sistemi Informativi Territoriali liberi per aumentare le interazioni ...Marco Fioretti
I dati geografici possono e dovrebbero essere inseriti da TUTTI i cittadini, ma perchè siano utilizzabili per scopi ufficiali devono essere validati e protetti in modi che solo sistemi sviluppati e controllati da specialisti possono garantire...
Culture e diritti civili nella Società dell'InformazioneMarco Fioretti
quando e come possono essere veramente utili i computer? Quali sono i legami tra le culture - in un'ottica multiculturale e interculturale - e i diritti in una società in cui Internet ha ampliato la nostra libertà ma ha anche creato nuove forme di esclusione.
Presentazione fatta nel 2009 a un incontro del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Dettagli su http://mfioretti.com/it/roma-culture-diritti-civili-nella-societ-dellinformazione
Digital DIY for self-sustainability of rural areasMarco Fioretti
This is a talk at the 2015 Conference on "Sustainability of Rural Areas in Practice", that synthesizes a paper of the same title written by me and Wouter Tebbens for the Digital DIY project. Details and links at http://mfioretti.com/2015/12/nitra-digital-diy-for-self-sustainability-of-rural-areas/
some social risks of using Open Data and Open Government for transparency in ...Marco Fioretti
My 2010 summary of some things that may go wrong, or at least cause unintended consequences, when pushing for Open Data and Open Government. For background, see http://mfioretti.com/2010/11/grenoble-foss-in-academia/
Back from 2010, still very valid: my thoughts and wishes about possible future evolutions of the OpenDocument Format for office texts, presentations and spreadsheets. Background and more info at http://mfioretti.com/2010/09/budapest-openoffice-org-conference-2010-odf-scripting-and-odf-future/
The crucial role of file formats in building and preserving Digital Media Cul...Marco Fioretti
Digital documents, from Tweets or Facebook status updates to law texts and streaming TV, can make a lot to improve building and preservation of cultures, make social life and education richer, increase citizen civic participation and government transparency.*
However, this potential can be achieved only if all these digital documents are always preserved and shared in the smallest possible number of truly open formats. When this doesn't happen, both individuals and society lose crucial information and have much less possibilities to exchange or correlate digital data in the ways that would have the most positive effects on culture, education and civic participation.
Invitation to: Open Data FROM and FOR schools!Marco Fioretti
Invitation to my 2013 Open Data Week workshop, that explains why Open Data "From and For Schools" is different, and possibly much more important, than "Open Data ABOUT schools"
Why and how to promote scripting languages
in schools and small businesses: "it can save a huge amount of work!"
Background: these are the slides of my talk at the 2010 Free Software conference in Kosova. For details, read http://mfioretti.com/power-scripting-why-and-how-promote-scripting-languages-schools-and-small-businesses
Canossa: Corruzione zero, una proposta alternativa (e a basso costo) Marco Fioretti
Una proposta per combattere la corruzione con gli Open Data, presentata a marzo 2012 alla prima "Assise Nazionale contro la Corruzione e per la Cultura della Legalità".
Dettagli su http://mfioretti.com/it/canossa-corruzione-zero-proposta-alternativa-basso-costo
One of the main advantages of the OpenDocument format for office documents is that it is very, very easy to generate or process automatically. Anybody who needs to generate many similar texts, spreadsheets and presentations and is willing to run some scripts can save countless hours of work with ODF. In this talk I have explained how to do this applying the general method I call ODF Scripting. Background and more info at http://mfioretti.com/2010/09/budapest-openoffice-org-conference-2010-odf-scripting-and-odf-future/
Open Data and Open Government at the local level: an example and thoughts fro...Marco Fioretti
My talk at the first National OGP Forum in Macedonia. More info and link to report at http://mfioretti.com/2014/11/skopje-first-national-open-government-partnership-forum/
E-government e Open Data: uno sguardo a benefici e rischi per PA e aziende lo...Marco Fioretti
Spiegazione di come e perché...
Il bisogno in Europa di partecipazione, di servizi pubblici e sociali di tutti i tipi e di posti di lavoro aumenterà notevolmente nei prossimi anni...
...cioè proprio quando ci saranno sempre meno persone a fornire o pagare quei servizi con i sistemi tradizionali
I dati aperti possono dare un contributo significativo per risolvere questo dilemma al minor costo possibile
Even an open standard like ODF (the OpenDocument Format) can become a backdoor for proprietary software components that will lock you in. For more info and background see this page on my website: http://mfioretti.com/2010/04/granada-opendocument-traps/
The RULE project: efficient computing for all GNU/Linux usersMarco Fioretti
The RULE (Run Up to date Linux Everywhere, http://rule.zona-m.net) was an attempt to fight the waste of computer equipment with properly chosen Free Software. Since some of those needs are still valid today, here is how I presented RULE at the Rome Linux Day 2004.
Open file formats favour real innovation and really free marketsMarco Fioretti
Slides of the 2009 edition of one of my seminars on open file formats, and digital standards in general, and their effects on (among other things...) economy, culture, privacy and free speech. More details, reviews and info about hosting newer editions at http://mfioretti.com/2009/02/file-formats-can-favor-or-hamper-innovation-active-citizenship-and-really-free-markets/
Uso dei Sistemi Informativi Territoriali liberi per aumentare le interazioni ...Marco Fioretti
I dati geografici possono e dovrebbero essere inseriti da TUTTI i cittadini, ma perchè siano utilizzabili per scopi ufficiali devono essere validati e protetti in modi che solo sistemi sviluppati e controllati da specialisti possono garantire...
Culture e diritti civili nella Società dell'InformazioneMarco Fioretti
quando e come possono essere veramente utili i computer? Quali sono i legami tra le culture - in un'ottica multiculturale e interculturale - e i diritti in una società in cui Internet ha ampliato la nostra libertà ma ha anche creato nuove forme di esclusione.
Presentazione fatta nel 2009 a un incontro del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Dettagli su http://mfioretti.com/it/roma-culture-diritti-civili-nella-societ-dellinformazione
Digital DIY for self-sustainability of rural areasMarco Fioretti
This is a talk at the 2015 Conference on "Sustainability of Rural Areas in Practice", that synthesizes a paper of the same title written by me and Wouter Tebbens for the Digital DIY project. Details and links at http://mfioretti.com/2015/12/nitra-digital-diy-for-self-sustainability-of-rural-areas/
some social risks of using Open Data and Open Government for transparency in ...Marco Fioretti
My 2010 summary of some things that may go wrong, or at least cause unintended consequences, when pushing for Open Data and Open Government. For background, see http://mfioretti.com/2010/11/grenoble-foss-in-academia/
Back from 2010, still very valid: my thoughts and wishes about possible future evolutions of the OpenDocument Format for office texts, presentations and spreadsheets. Background and more info at http://mfioretti.com/2010/09/budapest-openoffice-org-conference-2010-odf-scripting-and-odf-future/
The crucial role of file formats in building and preserving Digital Media Cul...Marco Fioretti
Digital documents, from Tweets or Facebook status updates to law texts and streaming TV, can make a lot to improve building and preservation of cultures, make social life and education richer, increase citizen civic participation and government transparency.*
However, this potential can be achieved only if all these digital documents are always preserved and shared in the smallest possible number of truly open formats. When this doesn't happen, both individuals and society lose crucial information and have much less possibilities to exchange or correlate digital data in the ways that would have the most positive effects on culture, education and civic participation.
Invitation to: Open Data FROM and FOR schools!Marco Fioretti
Invitation to my 2013 Open Data Week workshop, that explains why Open Data "From and For Schools" is different, and possibly much more important, than "Open Data ABOUT schools"
Why and how to promote scripting languages
in schools and small businesses: "it can save a huge amount of work!"
Background: these are the slides of my talk at the 2010 Free Software conference in Kosova. For details, read http://mfioretti.com/power-scripting-why-and-how-promote-scripting-languages-schools-and-small-businesses
Canossa: Corruzione zero, una proposta alternativa (e a basso costo) Marco Fioretti
Una proposta per combattere la corruzione con gli Open Data, presentata a marzo 2012 alla prima "Assise Nazionale contro la Corruzione e per la Cultura della Legalità".
Dettagli su http://mfioretti.com/it/canossa-corruzione-zero-proposta-alternativa-basso-costo
One of the main advantages of the OpenDocument format for office documents is that it is very, very easy to generate or process automatically. Anybody who needs to generate many similar texts, spreadsheets and presentations and is willing to run some scripts can save countless hours of work with ODF. In this talk I have explained how to do this applying the general method I call ODF Scripting. Background and more info at http://mfioretti.com/2010/09/budapest-openoffice-org-conference-2010-odf-scripting-and-odf-future/
Open Data and Open Government at the local level: an example and thoughts fro...Marco Fioretti
My talk at the first National OGP Forum in Macedonia. More info and link to report at http://mfioretti.com/2014/11/skopje-first-national-open-government-partnership-forum/
E-government e Open Data: uno sguardo a benefici e rischi per PA e aziende lo...Marco Fioretti
Spiegazione di come e perché...
Il bisogno in Europa di partecipazione, di servizi pubblici e sociali di tutti i tipi e di posti di lavoro aumenterà notevolmente nei prossimi anni...
...cioè proprio quando ci saranno sempre meno persone a fornire o pagare quei servizi con i sistemi tradizionali
I dati aperti possono dare un contributo significativo per risolvere questo dilemma al minor costo possibile
During the 2011 Internet Governance Forum in Trento I presented the results of my "Open Data, Open Society research" starting with exactly that question: are Open Data a luxury for rich countries, a fashionable buzzword, or a REAL necessity for any country?
(
the link to the report is here: http://mfioretti.com/2011/11/trento-open-data-open-society-at-the-igf/
La Chiesa nell'era dei formati digitali: nuove possibilità, nuove responsabilitàMarco Fioretti
Formati e software sono una parte cruciale del messaggio nella comunicazione digitale.
La Chiesa è preparata a gestirli nei modi più efficaci ai fini della diffusione e conservazione del Suo messaggio? E questo è un problema tecnico o etico? In altre parole, chi dovrebbe decidere come procedere?
Fammi Sapere - 4 - Luca Nicotra - You Open DataMarco Scaloni
In Italia sarà fondamentale fornire ai cittadini, alle associazioni, alle imprese, gli strumenti per ottenere trasparenza ed innovazione dalla pubblica amministrazione. In un paese che parte con un grave deficit di partecipazione, e in cui spesso l’opacità è funzionale a meccanismi di potere, è importante aprire una discussione su come meglio fornire strumenti per iniziative legali, civil hacking, e attivazione dei cittadini presso le loro amministrazioni locali. In modo che, mentre si discute di un nuovo modello di cittadinanza, si possano coinvolgere da subito i cittadini nelle battaglie per una nuova generazione di diritti civili.
Luca Nicotra, dottorando di Ricerca presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, è segretario dell’Associazione Agorà Digitale, che si batte per promuovere le “libertà digitali e della rete”.
L'Open Source nella Pubblica AmministrazioneAmelya S.r.l.
Perché gli enti pubblici ricorrono sempre più spesso al software open source? L'intervento di Paolo Subioli all'Università "La Sapienza" di Roma traccia un quadro complessivo del fenomeno, con i dati più aggiornati, i casi e le iniziative più rilevanti.
"Il software libero in Italia" a cura di Andrea Glorioso (Shake Edizioni 2010)
Il libro offre una panoramica dello stato dell’arte del floss (Free, Libre and Open Source Software) in Italia. Dalla realtà della pubblica amministrazione alla ricerca scientifica, dalla sicurezza informatica alla produzione audio-musicale, il libro restituisce uno spaccato aggiornato di questo mondo complesso e variegato. Le testimonianze di chi ha visto nascere e crescere il Software Libero in Italia si accompagnano ad analisi legali ed economiche e a proiezioni dei principi di base di questa nuova modalità di produzione e distribuzione ad altri settori, come l’Open Content.
Un tassello decisivo per comprendere appieno il mosaico della rivoluzione informatica che in poco più di vent'anni ha cambiato profondamente la Società dell’Informazione, anche in Italia.
A cura di Andrea Glorioso include contributi di Antonella BECCARIA; Antonio BERNARDI; Associazione per il Software Libero (ASSOLI); Nicola BERNARDINI; Marco CIURCINA; Renzo DAVOLI; Italian Linux Society (ILS); Flavia MARZANO; Francesco MOROSINOTTO; Carlo PIANA; Fabio “naif” PIETROSANTI; Cristina ROSSI LAMASTRA; Denis "JAROMIL" Rojo; Lele ROZZA.
Link all'articolo originale su shake.it:
http://www.shake.it/index.php?51&backPID=1&productID=541&pid_product=51&detail=
Slide presentate a Smart City Exhibition
http://smartcityexhibition.it/it/open-data-e-startup-istruzioni-luso
Fra le tante conseguenze dell'apertura dei dati c'è quella della possibilità di creare nuovi scenari imprenditoriali.
Ma quali sono questi scenari? Quali sono i reali casi di imprenditoria che si sono creati? Cosa sta accadendo?
Come poter sfruttare questa opportunità e, in particolare, cosa fare come produttore di dati aperti affinché questo
accada?
Il tutorial, rivolto più ai curiosi o aspiranti startupper piuttosto a chi già è in grado di essere imprenditore, aiuterà a capire come fare uso degli open data per generare valore economico. I partecipanti apprenderanno qualche nozione di base e si cimenteranno poi nella creazione di una idea progettuale.
... e non è detto che le idee possano poi diventare proposte concrete per partecipare a bandi per startup come ODINE.
Accessibilità: il punto sulla situazione ad oggi, fra norme, tecniche e pratiche (presentazione di Silvia Dini al Convegno Cultura senza barriere, Padova, 2010)
Similar to 2009 feltre pluralismo_informatico (20)
Personal Clouds to replace corporate-controlled platformsMarco Fioretti
some thoughts, and my own Percloud vision, about “Personal Clouds to replace corporate-controlled-platforms”.
The Percloud (PERmanent/PERsonal cloud) is a proposal for a feasible and usable alternative to Facebook, Google and similar services.
Many of the concepts and answers mentioned there are further developed in many posts on my own blog https://stop.zona-m.net/
More background about this specific presentation is available here:
https://mfioretti.com/2018/02/calicut-personal-clouds-to-replace-corporate-controlled-platforms/
How and Why Open Hardware and Open Source can and should be used in non-weste...Marco Fioretti
ALL countries have the same rights to the same minimal standards of material wealth, hygiene, education, mobility. Each country should achieve that goal in the sustainable way that is culturally and politically best for ITSELF
But there is simply no way to get there without Open Hardware
The Catholic Church in the age of Digital FormatsMarco Fioretti
The nature of our age demands that the Catholic Church produces documents, and communicates, digitally, more and more every year. So far, however, very little attention has been paid to whether the usual, mainstream tools that many others already use are, indeed, technically suitable for the Church. Or if mainstream legal formulas and licenses are the most effective ones. These slides of mine from 2013 address all these issues.
Digital DIY: social cultural and economic impactsMarco Fioretti
a summary of the first main assumptions and findings of the EU H2020 research project about "DiDIY" (Digital DIY), presented at the Rome Maker Faire of 2015
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Creativity vs Copyright and the Digital World: who will win? Who SHOULD win?Marco Fioretti
slides used for a discussion with the students of the Roman School of Comics. Abstract and link to video and other resources are at http://mfioretti.com/it/2017/05/roma-creativit%C3%A0-vs-copyright-e-mondo-digitale/
Beyond Free/Open Source Software
How can open formats, data and digital services make governments and society more effective, save public money and stimulate local economy?
Emerging trends and issues related to Open DataMarco Fioretti
Talk from 2011, but still current, about: the cultural price of digitization, the need of Open Data, the legal obstacles that limit them, and how all these things are connected
A talk from 2010, but still very current! These are some thoughts on the NATURE of Open Government and Open Data, what citizens need from them, and how prepared they are to work together
My thoughts and proposals for a Quality Education in a digital world, as I shared them in 2009, at the first assembly of the Open Learning Exchange (OLE) in Kathmandu, Nepal.
OLE (http://www.ole.org) is an international organization whose goal was to make Quality Universal Basic Education accessible by 2015 to hundred millions of children worldwide. In 2009 I was invited to participate and speak (see slides below) to the first OLE International Assembly in Kathmandu. I have already reported about what I learned at the assembly in these articles:
This is the talk I gave at the CONSEGI 2011 conference in Brasilia, in May 2011, about Digital Citizenship Basic Education: an urgent social need of all contemporary societies, regardless of their industrializations. The talk also includes some proposals to achieve it.
How can Free Software help developing countries?Marco Fioretti
The role of software in politics and social development, and why is it crucial that as much Free as in Freedom formats, digital standards and software as possible are used in those contexts
The Digital DIY phenomenon: challenge or opportunity for degrowth?Marco Fioretti
Digital Do-It-Yourself (DiDIY) is a set of DIY activities and mindsets made possible by the availability of low cost software, digital communication networks and digital fabrication devices. Today, the most popular examples of DiDIY are 3D printing and the “Makers Movement”. DiDIY, however, is a much bigger phenomenon, with potentially huge effects on the economy and the environment.
So far, the interaction between advocates of degrowth and communities like the one of Makers has been very limited and not void of reciprocal suspicion, if not hostility.
Practitioners of DiDIY seem to propose even more consumption of resources, that is the opposite of degrowth; in fact, it is hard to deny that many current examples of DiDIY only solve “first world problems”, producing even more hardly recyclable waste. DiDIY also needs, by definition, products and infrastructures, from microelectronics components to the Internet itself, that have a very big environmental footprint.
In spite of this, DiDIY can, if not become an deliberate “ally” of degrowth, give a strong contribution to mitigate some phenomenons, from waste to overconsumption, that degrowth rightly sees as serious problems. We argue that this should happen, and that much more mutual knowledge and support between the two communities are needed.
In our talk we first summarize the characteristics of DiDIY, highlighting those that seem an obstacle to degrowth. Next we present some key issues on which the degrowth and DiDIY movements may cooperate to achieve a critical mass. Finally, we mention some actions that should be implemented, at the regulatory and advocacy levels, to reach that critical mass.
Fai-da-te digitale: Barriere legali e normative alla sua diffusione su larga ...Marco Fioretti
L’attuale quadro legislativo e normativo europeo NON è affatto favorevole ai makers, o compatibile con la loro filosofia, perché è concepito, e rafforza, la rigida e totale separazione tra (grandi) aziende produttive da un lato, e meri consumatori dall’altro.
Questa è l'introduzione a un incontro in cui sono state presentate e discusse insieme a tutti i partecipanti alcune delle maggiori sfide legislative/normative che attenderanno i maker nei prossimi anni
Digital DIY: a social, cultural and economical phenomenonMarco Fioretti
a general introduction to the Digital DIY phenomenon, and how and why the DiDIY project intends to study it. Background and conference report at http://www.didiy.eu/blogs/didiy-fossa-2015-between-open-chairs-robots-and-worms
Digital DIY: a social, cultural and economical phenomenon
2009 feltre pluralismo_informatico
1. La via maestra per il pluralismo informatico:
formati aperti per innovazione, libero
mercato e servizi pubblici più efficienti
Marco Fioretti
http://mfioretti.com
http://digifreedom.net
Marco Fioretti (marco@digifreedom.net)
http://mfioretti.com
http://digifreedom.net
2009/03/30 Feltre, BL
Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto
Alcuni Diritti Riservati
2. Agenda
Presentazione
Perché è importante il pluralismo informatico?
Cosa sono i formati dei file?
Perché sono importanti?
Alcuni formati critici nelle PA
Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge
Oltre i formati
Risorse
Conclusioni
Marco Fioretti (marco@digifreedom.net)
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2009/03/30 Feltre, BL
Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto
Alcuni Diritti Riservati
2
3. Presentazione
Marco Fioretti
Membro di
OpenDocument Fellowship
Digistan.org (standard digitali liberi e aperti per una vera crescita in un'economia globale)
Progetto Eleutheros – approccio cattolico all'informatica
RULE (Run Up to date Linux Everywhere)
Collaboratore di:
Linux Journal
Linux.com
Linux Format
Pc Professionale
...e altre testate
Autore (Family Guide to Digital Freedom, http://digifreedom.net)
Home page e pubblicazioni: http://mfioretti.com
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4. Perché è importante il pluralismo informatico?
Perché contribuisce a notevoli risparmi di denaro pubblico
Perché crea occupazione in loco, basata su servizi non delocalizzabili!
Perché favorisce la libera concorrenza, ad armi davvero pari, fra aziende
vecchie, nuove, grandi e piccole
Perché tutte le PA hanno l'obbligo di:
Documentare pienamente il loro operato, anche attraverso i file, al minor costo possibile
Anche a lungo termine: “Digital information lasts forever—or five years, whichever
comes first” (Ensuring the Longevity of Digital Information”,www.clir.org/pubs/archives/ensuring.pdf)
E questi due obiettivi sono impossibili da garantire se esistono monopoli del software
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5. Perché i formati dei file sono importanti?
Perché sono essenziali (a volte anche più del software libero) per:
“abbattere le barriere tecnologiche che ostacolano diffusione della conoscenza e
innovazione”
“contenere e razionalizzare la spesa pubblica”
Fonte: Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19 Regione Veneto
Perché nel mondo moderno la tecnologia fa legislazione e quella
digitale lo fa proprio attraverso i formati
Perché i programmi software sono penne, i formati alfabeti:
Il progresso tecnico e culturale dal medioevo a oggi è stato possibile proprio perché, mentre
la scrittura si evolveva dalla penna d'oca a Internet, l'alfabeto rimaneva immutato e non
apparteneva a nessuno.
Se si usano solo formati liberi si limitano enormemente i danni oggi prodotti dal software
proprietario, a volte al punto da poterlo (finalmente) ignorare...
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6. Cosa sono i formati dei file?
Domanda: come creiamo, visualizziamo e conserviamo le informazioni?
Risposta: combinando tre strumenti intrinsecamente molto diversi:
Supporto Fisico:
l'oggetto concreto che contiene materialmente le informazioni
Formato dei dati:
l'insieme di regole con cui le informazioni sono salvate e
rimangono riconoscibili internamente al supporto fisico
Interfaccia utente
gli strumenti usati per scrivere o leggere, rispettando le regole stabilite dal
formato, le informazioni contenute nel supporto fisico
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7. Supporto, formato e interfaccia prima dell'elettronica
Supporto
Formato
Interfaccia
+
Stele di Rosetta,
2 o secolo A.C.
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Geroglifici: simboli, ognuno con un
significato ben preciso, predefinito e
indipendente dal supporto fisico: carta,
papiro, legno, pietra...
Qualsiasi strumento per scrivere
(dalle penne d'oca a scalpelli e
pezzi di carbone) e l'occhio
umano!
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Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto
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8. Supporto, formato e interfaccia nell'elettronica analogica
Supporto = Formato
Supporto e formato sono fusi insieme: i fotogrammi
possono essere impressi solo su un tipo di pellicola, in
maniera incompatibile con altre cineprese o proiettori
Interfaccia
Cinepresa
e
proiettore
assolutamente inutilizzabili con
qualsiasi altro tipo di nastro
NOTA: questo è il popolarissimo formato Super 8 mm per video amatoriale, introdotto
sul mercato nel 1965 dalla Eastman Kodak e assai comune fino agli anni 80.
Marco Fioretti (marco@digifreedom.net)
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9. Supporto, formato e interfaccia digitali (finalmente!)
Supporto
Interfaccia
Formato
Codifica dei caratteri
è il significato associato a ogni
singola sequenza di bit:
ES: “01000001” significa “A”
+
Dischi rigidi, Cd e Dvd, schede
fotografiche...
ognuno
è
utilizzabile con molti tipi
diversi di hardware
perché tutti contengono gli
stessi bit, che possono
rappresentare qualsiasi tipo
d'informazione: testi, audio,
video, modelli tridimensionali...
Marco Fioretti (marco@digifreedom.net)
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http://digifreedom.net
Formato dei file
regola come ogni sequenza
significativa di bit deve essere
conservata ed etichettata:
<style:properties style:columnwidth="1.785cm"/>
...
<table:table
cell><text:p>600000</text:p></table:tablecell>
Qualsiasi software che riconosca
quel formato, indipendentemente
da:
L'hardware su cui gira: computer,
telefonini, decoder, server, console...
La sua licenza d'uso!
2009/03/30 Feltre, BL
Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto
Alcuni Diritti Riservati
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10. Cosa sono i formati dei file? (2)
Quasi sempre Supporto, Formato e Interfaccia possono
(e dovrebbero) essere indipendenti l'uno dagli altri!
Ignorare o violare questo principio causa una parte significativa dei
problemi e degli sprechi attualmente dovuti al software
I formati (cioè i contenitori dei nostri dati) vengono prima del
software (qualunque sia la sua licenza d'uso) e dovrebbero essere
meno possibile!
Meno formati (ovviamente aperti!!!) si usano, più si difende il
pluralismo informatico!
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11. Quando un formato di file è davvero aperto?
Caratteristiche non negoziabili che un formato e tutta la sua
documentazione devono avere per essere considerati standard aperti:
Lo standard è scritto, pubblicato e mantenuto da una organizzazione non a scopo di
lucro e il suo regolare aggiornamento avviene attraverso processi decisionali aperti
(consenso, voto a maggioranza, eccetera) noti e accessibili a tutte le parti
interessate.
Lo standard è stato pubblicato integralmente, e tutte le sue specifiche sono
disponibili gratuitamente o a prezzo di costo. Chiunque deve avere il diritto di
copiarle, distribuirle e usarle gratuitamente o a un prezzo nominale.
Qualsiasi proprietà intellettuale (ad esempio brevetti) facente parte dell'intero
standard o di sue parti è resa irrevocabilmente disponibile senza alcun pagamento
di royalty.
Non ci sono vincoli o limiti sul riuso dello standard.
Fonte: European Interoperability Framework for PanEuropean eGovernment Services v. 1.0,
November, 2004 (http://xml.coverpages.org/IDAEIFFinal10.pdf, traduzione non ufficiale)
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12. Le guerre dei formati: Marte, 1976
2003
"tutti i programmatori sono morti o
irreperibili”
"non c'è alcun modo di riutilizzare i
nastri originali”
20 luglio 1976:
il Viking Lander è la prima sonda
spaziale a raggiungere ed
esplorare la superficie di Marte
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“poiché i file erano in un formato
sconosciuto, [è stato necessario]
ritrovarne tutte le copie stampate e
assumere studenti per riscriver
tutti i dati nel computer”
(www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)
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13. Le guerre dei formati: 2008, il più costoso buco nero digitale della storia!
“Per colpa di software e formati di file in continuo cambiamento, molti dei dati che
produciamo oggi potrebbero diventare inaccessibili, come persi in un buco nero”
Quanti? “Circa 369 exabyte, da archivi elettronici a dichiarazioni dei redditi,
musica, fotografie...” (1 Exabyte = 1 seguito da 18 zeri)
Perdere quei dati “sarebbe come bruciare banconote, perché equivarrebbe a perdere
gli enormi vantaggi economici ottenuti e ottenibili passando ad archivi digitali”
Fonte: intervista a Jerome P. McDonough, assistente alla Graduate School of Library and Information Science, Università
dell'Illinois di Urbana-Champaign, Ottobre 2008 (http://news.illinois.edu/news/08/1027data.html)
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14. Alcuni formati di file critici per le PA
Alcuni dei servizi in cui l'uso corretto dei formati e il
pluralismo informatico sono particolarmente importanti:
Documenti da ufficio
Sanità elettronica
Servizi Informativi Territoriali
Architettura e ingegneria civile
Le prossime pagine riassumono il problema dei formati e le opportunità presenti
in ognuno di questi campi, con esempi tratti (anche) dalle PA venete
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15. DISCLAIMER – Precisazione obbligatoria
Alcune delle pagine che seguono contengono diversi esempi (alcuni positivi, altri meno) di
uso dei formati digitali e di pluralismo informatico in Pubbliche Amministrazioni Venete o
organizzazioni finanziate con fondi pubblici Veneti.
Gli esempi in questione sono stati individuati e scelti durante un'analisi assolutamente
parziale e non approfondita condotta via Internet. Di conseguenza:
nessuno di questi esempi è inteso come giudizio conclusivo (positivo o negativo) sulle
organizzazioni interessate o su tendenze generali, né potrebbe essere in alcun modo una
descrizione completa della loro attività
Tutti gli esempi sono forniti solo a titolo didattico, per illustrare principi generali, e come
spunti di riflessione sulle nuove attività che potranno o dovranno essere intraprese a
seguito dell'approvazione della Legge Regionale sul pluralismo informatico
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16. Quanto ci costa non usare documenti elettronici?
Italia, 2007:
“Buona parte degli enti e delle aziende italiane deve fare i conti con costi ed inefficienze
relative alla gestione del documento cartaceo, che arrivano a pesare tra il 3 e il 5% del Pil,
con un impatto complessivo sul sistema Italia stimabile tra 42 e 70 miliardi di euro”
“L'adozione del documento digitale, al contrario, rende possibile identificare una serie di
risparmi, derivanti dalla scomparsa dei costi di produzione, distribuzione, ricerca ed
archiviazione del documento, che vanno dal 5060% (per la fatturazione elettronica e la
conservazione sostitutiva) al 90% (per la posta elettronica certificata)”
Fonte:
www.cameradicommercio.it/cdc/id_pagina/26/id_tema/x/id_cp/11/id_ui/1432/id_prov/x/id_ateco/x/t_p/Oss
ervatorio-permanente-sul-documento-digitale.htm
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17. Premessa: cos'è l'XML, e perché è importante?
I formati binari sono quelle in cui tutti i dati sono codificati in sequenze di bit più compatte
possibile, di struttura decisa arbitrariamente
Massimo risparmio di spazio e banda, massima difficoltà di decodifica senza specifiche
(reverse engineering).
XML = eXtensible Markup Language
Tecnologia nata per creare linguaggi che facilitino lo scambio di informazioni, non il loro
imprigionamento
Un file XML è semplice testo, simile all'XML
Decodificarlo e scrivere nuovi programmi che lo usino è immensamente più semplice che nel
caso di formati binari complessi
Nonostante questo, in pratica un linguaggio XML può imprigionare le nostre informazioni tanto
quanto quelli binari (vedi più avanti)
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18. LA soluzione per i file da ufficio: OpenDocument (ODF)!
Formato XML Standard internazionale(ISO/IEC 26300:2006):
Alternativa a tutte le versioni dei formati .doc, .xls e .ppt di Microsoft Office!
Utilizzabile da chiunque senza brevetti, pagamento di diritti o altre restrizioni
Formato nativo di OpenOffice (utilizzabile su Linux, Mac OS,Windows)
Utilizzabile (installando plugin gratuiti) anche con Microsoft Office”
Completamente documentato e supportato dall'industria (www.odfalliance.org)
Privo di segreti, facile da utilizzare in qualsiasi programma
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19. L'avversario (?): OpenXML di Microsoft
Specifica di oltre 6000 pagine, che richiederebbe molti anni di lavoro per
avere supporto completo in programmi diversi da Microsoft Office
Ha ottenuto la stessa ratifica ISO di OpenOffice (obbligatoria per partecipare
ad appalti governativi in molti paesi) ma solo al termine di polemiche senza
precendenti nella storia ISO
A che scopo usarlo, se la stessa Microsoft sostiene che "ODF ha chiaramente
vinto"? (Stuart McKee, Microsoft Technology Officer, giugno 2008)
www.infoworld.com/article/08/06/19/Red_Hat_Summit_panel_Who_won_OOXML_battle_1.html
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20. Possibile uso per OpenXML
Al momento attuale, se si eccettua l'inerzia degli utenti, non c'è alcuna ragione per conservare o
distribuire in formati OpenXML o Office 2007:
Documenti completamente nuovi
Versioni modificate di quasi tutti i documenti già esistenti
Il discorso è diverso se si tratta di conservare e mantenere accessibili documenti già esistenti che:
Sono disponibili solo nei vecchi formati binari di Microsoft
Non devono essere modificati o distribuiti, solo conservati come fonti
Devono rimanere completamente accessibili senza alcuna perdita di dati, metadati e
formattazione
In casi del genere, OpenXML è, molto probabilmente, una soluzione migliore di ODF
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21. I limiti dei filtri di conversione fra formati
I filtri di conversione Open Source per i formati proprietari non possono mai essere perfetti, sia
per la segretezza di quei formati sia perché essi vengono continuamente cambiati solo e proprio
per evitare che siano disponibili filtri perfetti!
In generale, i filtri possono provocare problemi non trascurabili e difficilmente individuabili
Nel caso di contenuti multimediali, molte operazioni di conversione possono degradarne la
qualità, indipendentemente dalle licenze di software e formati
Conservare file multimediali cambiandone periodicamente il formato è stato definito “tanto
sensato quanto conservare inalterato un Picasso ridipingendolo interamente ogni pochi anni”
(Fonte: BBC, www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)
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22. Esempio dei limiti dei filtri Open Source
Provincia di Belluno: Accesso ai documenti legge 241/90
www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=455&tt=belluno
La versione Word è uguale a quella PDF? Forse sì, forse no: proviamo ad
aprire le due versioni del modulo...
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23. Esempio dei limiti dei filtri Open Source (2)
Versione PDF su Linux (Fedora 9)
Versione Word, OpenOffice 2.4 su Linux (Fedora 9)
La versione Word viene visualizzata con tre pagine, anziché due, e la riga con la firma non è
sulla stessa pagina dei paragrafi a cui si riferisce (con tutte le complicazioni legali del caso...)
Di chi è la colpa? Dei programmatori che non hanno informazioni sufficienti per decodificare
un file senza errori o del formato che è segreto e/o prigioniero di brevetti?
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24. Perché non accontentarsi di RTF o PDF?
PDF
È una versione digitale della sola versione stampabile di un documento
Creata solo per visualizzazione di prodotti finiti, non adatta a lavoro in gruppo o distribuzione di
documenti che devono rimanere modificabili
Perde molti metadati (formule, controllo delle versioni...) che devono invece rimanere
completamente disponibili nei documenti ufficiali
RTF
Appartiene a Microsoft, che può modificarne specifiche o licenza in qualsiasi momento (e lo fa),
senza notifiche o autorizzazioni.
Anche se modificabile, non è XML, quindi non può essere elaborato e analizzato in dai computer
in maniera altrettanto efficiente
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25. Quando e perché PDF non basta: un esempio da Belluno
Provincia di Belluno,
Piano Esecutivo di Gestione 2009
(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)
La versione PDF del foglio elettronico contenente il piano di gestione è leggibile
senza problemi su qualsiasi sistema operativo, ma questo è sufficiente ai cittadini?
Edemocracy = utilizzo dell'informatica per favorire la partecipazione ai processi
democratici e l'accesso all'informazione da parte dei cittadini);
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26. Quando e perché PDF non basta: esempio da Belluno (2)
Provincia di Belluno, Piano Esecutivo di Gestione 2009
(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)
?
Versione PDF: per verificare di persona la
correttezza dei conti occorre rifarli a mano, oppure
copiare ogni singolo numero in un nuovo foglio
elettronico e ricreare a mano tutte le formule
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Foglio elettronico priginale: per verificare di persona la
correttezza dei conti basta aprire il file e guardare quali
formule contiene. Se il formato del file è davvero aperto,
ovviamente...)
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27. Sanità elettronica e formati dei dati: un problema mondiale
25 marzo 2009: Dubbi dei Medici USA sui Dati Sanitari Digitali
Il governo degli Stati Uniti ha intenzione di spendere 19 miliardi di dollari per incrementare l'uso
dei Fascicoli Sanitari Elettronici, ma gli ostacoli per un'adozione su larga scala si stanno facendo
sempre più evidenti
Il problema non è solo creare delle cartelle cliniche digitali, ma soprattutto... riuscire a usarle in
maniera da ridurre effettivamente i costi!
Secondo una ricerca solo il 9% degli ospedali USA ha Fascicoli Sanitari Elettronici... “ma il fatto
che quei fascicoli esistano non significa affatto che vengano condivisi con altri ospedali o con i
medici di famiglia”
In un'intervista separata due esperti in informatica medica hanno dichiarato che spendere miliardi
di dollari per incentivare l'uso dei sistemi attualmente esistenti sarebbe uno sbaglio molto costoso
proprio perché questi sistemi sono “basati su standard proprietari che rendono assai difficile
cambiare fornitori o effettuare aggiornamenti”
Di conseguenza, “usare i fondi pubblici per consolidare queste tecnologie renderebbe molto
difficile rinnovare davvero il sistema sanitario”
Fonte:www.nytimes.com/2009/03/26/business/26health.html
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28. Italia: il Tavolo di lavoro permanente per la Sanità Elettronica
Il TSE ha pubblicato una "Strategia Architetturale per la Sanità
Elettronica" basata su:
L'uso di standard aperti,che non solo garantisce gli investimenti,
ma è un prerequisito in un sistema, come quello della sanità
elettronica, che ha nell'interoperabilità il suo substrato chiave.
L'uso di standard aperti riguarda anche gli aspetti sintattici e
semantici (documenti e dati scambiati tra i sistemi).
NOTA BENE: non si parla di licenze software, ma solo di
formati, proprio perché i dati, cioè i formati, sono più importanti
dei programmi e vengono prima di loro
Fonti: www.sanitaelettronica.gov.it/xoops/
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29. Il Fascicolo Sanitario Elettronico
“Una precondizione fondamentale e abilitante alla corretta realizzazione di un
Fascicolo Sanitario Elettronico, è la possibilità dei sistemi informativi clinici e
diagnostici di produrre referti ed esami secondo formati standard (in questo
caso il formato CDA 2.0 di HL7 versione 3)”
Fonte: IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/200/290/294/eng_41.html
“l'uso di software proprietario vincola notevolmente l'utente al produttore sia in
termini di sviluppo, sia per ciò che riguarda i servizi. Una possibile alternativa
può essere rappresentata dallo sviluppo di documenti intelligenti, basati su
tecnologie e formati standard, come XML e HL7 CDA, spostando così il focus
dalle applicazioni ai documenti”
Fonte: CARTELLA CLINICA ELETTRONICA E REFERTAZIONE ON LINE,
www.sanita.forumpa.it/documenti/0/100/150/155/copertina.htm
(vedi nota nella pagina precedente)
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30. Smart Open Services in Italia: tra le Regioni e l'Europa
“Il progetto muove dalla constatazione che molti Paesi europei
hanno sviluppato sistemi di archiviazione elettronica dei dati
sanitari ma che pochi di questi sistemi sono in grado di
comunicare tra loro.”
“A settembre 2008 partecipano al progetto italiano le 10 regioni
che al marzo 2008 erano al passo con le specifiche e i criteri di
partecipazione indicati dal Dipartimento: Friuli Venezia Giulia,
Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lombardia , Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, mentre
già si ha notizia di 3 Regioni che si aggiungeranno a breve.”
Fonte:http://sanita.forumpa.it/saperi/story/smart-open-services-in-italia-tra-le-regioni-e-leuropa
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31. Esempi dalle PA Venete: Azienda Ospedaliera-ULSS 16 di Padova
Gestione documentale nella ULSS 16
“Repository dei dati clinici”
“Collettore dei documenti di sintesi sul paziente
prodotti in azienda e dalle strutture correlate con
l’azienda”
“Si inquadra in un’architettura di sistema
informativo basata sull’interoperabilità delle
applicazioni”
Referti conservati in formato XML
Fonti: www.infocamere.it/osservatorio.htm e
www.infocamere.it/doc/denardi.ppt
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32. Esempi dalle PA Venete: il Fascicolo Sanitario Elettronico a Treviso
“ogni cittadino trevigiano può accedere, da sabato 14 febbraio
2009, previo abbonamento, al proprio Libretto Sanitario
Elettronico... visualizzare l’archivio storico della propria
documentazione sanitaria, leggere, su un arco di tempo prescelto,
il diagramma dei valori selezionati, e scaricare i propri dati
sanitari in ogni luogo e in ogni momento”
“su un finanziamento iniziale di 500mila euro, è stato generato
risparmio per il triplo del valore dell’investimento iniziale.”
Fonti: www.ulss.tv.it/magnoliaPublic/azienda/sala-stampa/focus/focus-1.html,
www.pinobruno.it/?p=900
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33. I sistemi informativi territoriali (SIT)
"Chi controlla le mappe controlla come le persone vedono il mondo
("Mapping Hacks",O'Reilly)
Un Sistema Informativo Territoriale (SIT) è qualsiasi combinazione di
database, software e hardware in grado di raccogliere, conservare, elaborare e
visualizzare informazioni legate a una posizione geografica, o con una
componente geografica
●
Un SIT permette a tutti i suoi utenti di analizzare e correlare, spesso in forma
di mappa a tema, tutte le informazioni contenute nel suo database
“A novembre 2006 il mercato mondiale di prodotti SIT sfiorava il miliardo di
dollari. Gli introiti da servizi, hardware e software in ambito SIT arrivano a
10 miliardi di dollari l'anno
(Fonte: www.ccwresearch.com.cn/en/research_text.asp?articleId=13937&Columnid=1008)
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34. Usi dei sistemi informativi territoriali
Digitalizzazione di dati già esistenti:
Catasto, verde pubblico, reti fognarie, dei trasporti, energetiche, telecom
Censimenti e Servizi sociali, Cittadini con esigenze speciali (disabili, malati terminali, anziani)
Siti a rischio (zone sismiche, edifici pericolanti, discariche...)
Con tecnologie digitali che permettono:
grandi risparmi di spazio e denaro nella conservazione dei dati
analisi, preventivi, pianificazione e altri servizi possibili soltanto con le tecnologie di
indicizzazione, correlazione ed elaborazione rese disponibili dall'informatica
nonché (se Open Source): indipendenza da qualsiasi singolo fornitore, riuso di software e sviluppo
collaborativo, maggior facilità d'integrazione con altri sistemi
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35. Le guerre dei formati: i signori dei SIT
Praticamente tutti i software SIT Open Source salvano i dati come testo
semplice o XML quindi scrivere filtri è molto facile
Ma molte organizzazioni (incluse Università e simili, che ottengono forti
sconti sulle licenze) pretendono di ricevere i file di progetti SIT nei formati
binari proprietari MXD di ESRI dai loro fornitori o consulenti
Il risultato?: “ESRI è riuscita a imprigionare quel segmento di mercato e
tutti quelli che da esso dipendono nel loro formato MXD. I software di ESRI
possono leggere quei file, ma non contengono alcuna funzione gratuita per
convertirli ad altri formati, costringendo chiunque voglia cambiare
programmi a ricreare a mano interi progetti SIT, strato per strato”
ArcView 3.X poteva salvare i file di progetto in formato ASCII (testo
semplice) e ArcView 8.X poteva convertire i suoi file al formato della
versione 3 ma “ESRI deve aver realizzato che questa era una via di fuga
dalla prigione MXD e ha rimosso quei filtri nelle versioni successive”
Fonte: Benjamin Ducke, Oxford Archaeology Consultant
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36. SIT in Veneto e formati aperti (1)
Diversi siti SIT pubblici forniscono
effettivamente mappe e/o foto in
formati che hanno bisogno di plugin o
altri programmi ESRI o Autodesk che
non sono disponibili o funzionano solo
parzialmente se non si usa Internet
Explorer e/o Microsoft Windows
Nell'esempio, il Servizio ortofoto della
Provincia di Venezia,
www.ambiente.provincia.venezia.it/
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37. SIT in Veneto e formati aperti (2)
Altre amministrazioni sono già riuscite a mettere in piedi
servizi SIT utilizzabili da qualsiasi browser e sistema
operativo:
25 febbraio 2009:l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore (VI) presenta
il nuovo portale per consultare tutta la cartografia relativa al Piano Regolatore
Generale, interamente realizzato con software Open Source e basato su formati aperti
Al momento “sono in fase di testing alcuni applicativi sviluppati internamente per la
localizzazione e archiviazione degli interventi di protezione civile, gestione energetica
del Comune, gestione delle idoneità di alloggio (basati su PHP, postgresql/postgis,
qgis e mapserver con pmapper). In fase di sviluppo anche una semplice applicazione
per recuperare dati da dispositivo GPS (da dare in dotazione ai mezzi di sgombero
neve)”
Fonte: Architetto Flavio Rigolon, Ufficio SIT di Montecchio Maggiore
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38. Strade, ponti, edifici...: il feudo di AutoCad
AutoCAD è presente nell'85% delle aziende e scuole che
progettano o fabbricano qualcosa... è usato in
architettura, progettazione d'interni, edilizia, ingegneria,
urbanistica, impiantistica idraulica ed elettrica...
Negli anni 90 c'erano già più di due miliardi di progetti
privati e pubblici, da componenti meccanici a edifici e
ponti, nel formato proprietario DWG di AutoCAD
Quando nel 1988 dei concorrenti di AutoDesk hanno iniziato a produrre
software più economici basati su formati equivalenti, AutoDesk ha lanciato
campagne pubblicitarie centrate sul fatto che solo i loro prodotti erano in
grado di tenere i progetti già esistenti completamente accessibili
Fonte: www.opendesign.com/about/whtpaper/whynot.htm,
www.jidaw.com/certarticles/autocadcareer.htm,www.wikinvest.com/stock/Autodesk_(ADSK))
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39. Autocad nelle PA italiane
Da: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioConcorso.aspx?id=190638
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA, PADOVA
“Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo indeterminato a n. 1 posto di
assistente tecnico - operatore grafico CAD - Cat. C - per il Dipartimento
Interaziendale Area Tecnica”.
1.
Commissione esaminatrice e prove d’esame
...
Le prove d’esame, ai sensi del suddetto decreto sono le seguenti:...Prova
pratica: elaborazione di un disegno con utilizzo programma autocad.
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40. Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge
La nuova legge regionale del Veneto può
apportare grandi benefici: perché questo
accada è necessario tenere conto di alcuni
fattori e regolarsi di conseguenza in fase di
applicazione pratica
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41. Patente Europea del Computer
Regione Veneto - BANDO DI CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A
TEMPO INDETERMINATO NELLA CATEGORIA B, POSIZIONE B3, PROFILO PROFESSIONALE
COLLABORATORE PROFESSIONALE AMMINISTRATIVO – VIDEOTERMINALISTA, INTERAMENTE
RISERVATO AI SOGGETTI DISABILI DI CUI ALL’ART. 1 DELLA LEGGE N. 68/1999. - In esecuzione della
deliberazione della Giunta Regionale n. 1623 del 17.06.2008
REQUISITI DI AMMISSIONE
8. Titolo di studio:
attestato di qualificazione professionale almeno biennale con almeno 150 ore di
informatica svolte all’interno di tale percorso formativo; ovvero
8.2. possesso di un diploma quinquennale ad indirizzo informatico; ovvero
8.3. possesso di un qualsiasi altro diploma almeno biennale congiuntamente: ad un
corso legalmente riconosciuto di informatica o alla patente europea del computer...
PROVE E MATERIE D’ESAME - PROVA TEORICO PRATICA:
La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con
utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows...
Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/5EAD4CE5-77B5-4F49-8734-BC2F4F7DE910/0/BandoB3L68.pdf
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42. Patente Europea del Computer (2)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 92 del 7 novembre 2008
Pag: 42: REGIONE DEL VENETO - Concorso pubblico, per titoli ed
esami, per n. 4 posti, a tempo indeterminato, dei quali n. 1 riservato ai
soggetti di cui all’art. 96, comma 3, della Lr n. 1/2008 da inquadrare nella
Categoria B, posizione B3, profilo professionale collaboratore
professionale amministrativo.
Pag 45: La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed
elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel
in ambiente Windows...
Prova Orale: ...Elementi di informatica di base, con riferimento ai software
applicativi più frequenti (es: Word, Excel, Outlook, Internet Explorer…)
Fonte: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/stampapdfburv.aspx?num=92&date=07/11/2008
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43. Patente Europea del Computer (3)
Enaip Veneto - Centro di
formazione professionale
accreditato www.enaip.veneto.it
“offre anche la possibilità di
accedere agli esami ECDL
(Patente europea del
computer)”
Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/3A84549E-2604-461E-B8A4-37D8FC2A04E3/0/CFPVerona2008.pdf
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44. Altre leggi regionali su software e formati liberi (elenco parziale)
Toscana, legge n. 1, 26 gennaio 2004:
Art. 4: “[I principi e le linee guida di tutte le azioni di e-government includono] l'uso, per tutte le informazioni
che devono essere disponibili al pubblico, di standard e formati di file aperti”
Emilia Romagna, legge
n. 11, 24 maggio 2004:
Art. 5: “Per garantire a tutti i cittadini la maggior libertà possibile d'accesso ai documenti pubblici, la regione
promuove attivamente l'uso di formati di file e database in formati non proprietari”
(traduzioni approssimate, originali su www.cesda.it/quadernidae/pdf/Pietrangelo_DAE2004.pdf)
Puglia: proposta presentata il 28 marzo 2009 alla Giornata del Software libero di Lecce
www.ossblog.it/post/4754/giornata-del-software-libero-a-lecce
Testo della proposta: www.salug.it/~fabioviola/pdf/proposta-198A-VIII.pdf
Campania: proposta di legge attualmente al vaglio del Consiglio per la votazione finale
(www.openmind05.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=36)
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45. Basta l'Open Source per evitare guai e sprechi con i formati?
Forse!
Molte degradazioni di file multimediali hanno ragioni tecniche intrinseche, non legali, e possono addirittura
avvenire anche quando non si cambia formato: i file JPEG modificati e risalvati in formato JPEG hanno
comunque qualità inferiore degli originali.
Anche se per cause diverse, si possono perdere dati, di fatto, anche con software Open Source, se un formato
non è documentato e si perde il codice sorgente del programma corrispondente:
Oltre che alla NASA, questo è effettivamente capitato agli Archivi di Stato Britannici
(http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/6265976.stm)
Che senso ha, fra programmi Open Source che non devono imprigionare i loro utenti, sprecare risorse per
scrivere filtri fra l'uno e l'altro se non è assolutamente indispensabile? Cfr http://digifreedom.net/node/56)
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46. I limiti dei filtri di conversione fra formati (3)
Conclusione:
L'unica soluzione accettabile è limitarsi (in ogni campo
dell'informatica):
Al minor numero possibile di formati
davvero aperti
indipendenti da qualsiasi singolo programma software (anche
Open Source)
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47. Quando il formato più semplice è sufficiente: esempio da Belluno
Provincia di Belluno: dati Istat
scaricabili in formato .XLS, CSV o
PDF.
La versione Excel non è scaricabile da Linux (“se vedi questo
messaggio, significa che il tuo browser non supporta i file Web archive o
che stai aprendo questo file con una versione di Excel anteriore al 2002
(XP)”)... e non serve affatto!
La versione CSV (testo
semplice) è utilizzabile senza
problemi da con qualsiasi
software, su qualsiasi sistema
operativo, consuma meno
spazio e banda e (in questo
caso) non causa alcuna perdita
d'informazione
Everything should be made as simple as possible, but not simpler. A. Einstein
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48. Suggerimenti
Art 3.1: La Regione Veneto promuove e incentiva l'uso di
formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione
elettronica e le basi di dati
Accettare solo file OpenDocument in gare, appalti, concorsi, e
qualunque altro documento elettronico da ufficio che le PA hanno
bisogno di ricevere da cittadini e imprese
Pubblicare in rete, quando effettivamente serve, i documenti da
ufficio che devono essere completi di metadati e/o modificabili dai
cittadini solo in formato OpenDocument
Ricordare sempre che esistono filtri ODF gratuiti per MS Office e
validatori automatici di file in formato ODF
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49. Suggerimenti (2)
Art. 5.4.c: “promuovere attività di formazione e
informazione dirette alle amministrazioni locali e
alla PMI”
Formare correttamente = :
Finanziare di preferenza corsi ECDL con
software libero
Prevedere esplicitamente nei concorsi
pubblici prove d'esame con software libero
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50. Suggerimenti (3)
Art. 7.1: “La Giunta Regionale... approva un programma di
ricerca specifico per lo sviluppo di programmi per elaboratore da
rilasciare sotto licenza di software libero”
Ottimizzare i fondi: finanziare lo sviluppo di
software libero prima e soprattutto in quei
settori (es. CAD) dove le alternative non
sono ancora mature e/o non sono disponibili
formati liberi
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51. Suggerimenti (4)
Art. 5.4.a: “censire, aggiornare, gestire e pubblicizzare una
mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze
disponibili sul territorio”
Art. 5.4.d: “promuovere forme di coordinamento interregionale e
collaborazione”
Fare rete a tutti i livelli, continuamente:
Cfr leggi nelle altre regioni
Collaborare fra PA locali, fra regioni e PA centrale... per
praticare il riuso nel miglior modo possibile
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52. Suggerimenti (5)
Dematerializzare!
Perché porsi il problema del formato con cui pubblicare in
rete una richiesta di certificati quando con la carta
d'identità elettronica l'intera procedura potrebbe avvenire
al computer?
Usare la tecnologia giusta nel modo giusto e più
semplice possibile:
Es: evitare macro inutili nei file da ufficio
Ridurre il numero dei formati, non delle applicazioni!
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53. Oltre i formati
Aumentare l'interattività e la
partecipazione attiva dei cittadini nella
creazione e gestione dei dati
Cfr intervento a GFOSS Day 08)
Pubblicare i dati grezzi con licenze (es
Creative Commons o Gnu FDL) che
ne permettano il riuso
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54. Risorse utili
Seminario sui formati al LEM, Scuola S. Anna:
http://mfioretti.com/it/comeformatideifilefavoriscono
innovazionecittadinanzaattivamercatidavveroliberi
Intervento sui SIT liberi per aumentare l'interazione con i
cittadini, GFOSS 2008 – Vedi http://mfioretti.com
Possibili trappole in OpenDocument:
http://robertogaloppini.net/2007/04/01/file-format-hidden-traps-in-opendocument-or-any-other-open-standard-andhow-to-avoid-them/
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55. Conclusioni
Questa presentazione è disponibile (in formato
PDF e OpenDocument) su http://mfioretti.com
Per saperne di più su formati liberi, contattarmi e
condividere sviluppi interessanti:
Visitare http://mfioretti.com oppure
Scrivere a marco@digifreedom.net
Grazie per l'attenzione!
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