Modello regionale sistema acquedotti: strategia, attuazione, efficacia e svil...
Similar to Interventi finalizzati alla sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze PFAS. Approccio progettuale e modalità costruttive
Attività recenti con tecnologie no-dig nel territorio milanese, Stefano Panig...Servizi a rete
Similar to Interventi finalizzati alla sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze PFAS. Approccio progettuale e modalità costruttive (20)
Interventi finalizzati alla sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze PFAS. Approccio progettuale e modalità costruttive
1. Codognè (TV) - 22 e 23 SETTEMBRE
Il Servizio Pubblico della distribuzione
in relazione ai cambiamenti
2. Ing. Francesco Trevisan
Responsabile Ufficio Tecnico – Veneto Acque S.p.A.
Interventi finalizzati alla sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze PFAS.
Approccio progettuale e modalità costruttive
3. Condotta DN1000-DN500
Montecchio Maggiore-Brendola-Lonigo
Lunghezza: 13 km DN1000 – 5 km DN500. TOTALE 18 KM
Collegamento alla condotta consortile «Valle dell’Agno»
per alimentazione dai pozzi di Recoaro dei centri idrici di:
Brendola (loc. Madonna dei Prati)
Sarego (Meledo, Monticello di Fara)
Lonigo (Almisano, Madonna di Lonigo)
Portata di progetto:
120 l/s fase emergenziale
800-1.000 l/s portata massima di progetto
4. SVILUPPO DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO EMERGENZIALE
1. Tempistiche ridotte
2. Rapporti con gli stakeholders
- Importanza del cronoprogramma delle attività con necessità di svolgere «in parallelo» attività normalmente
«in serie»
- Necessità di comunicazione efficace di tempistiche e modalità di attuazione
- Ricorso ai processi di project management per il coordinamento delle molteplici attività
interdisciplinari coinvolte nel progetto, volto al rispetto delle tempistiche fissate nel cronoprogramma
- Ricorso a deroghe durante la fasi di progettazione (omissione fase progettazione definitiva ai sensi
dell’art. 23, comma 4 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.), affidamento dei lavori, procedura espropriativa
- Estrema sensibilità nei confronti dell’intervento
5. ASPETTI CARDINE DELLE SCELTE PROGETTUALI
1. Scelta del tracciato ottimale:
- Impatto del cantiere sul contesto economico e sociale
- Ottimizzazione delle interconnessioni con le strutture acquedottistiche da interconnettere e servire
- Conformità ai Piani Urbanistici e minimizzazione del consumo del suolo
2. Scelta delle modalità di posa in relazione ai vincoli ed alle interferenze
- Scavo di trincea a cielo aperto
- NO-DIG
3. Scelta delle tubazioni:
- Materiale (ghisa sferoidale)
- Rivestimento esterno (lega Zinco-Alluminio-Rame 400 gr/mq + vernice azzurra + manicotto non aderente in PEbd)
- Rivestimento interno (malta cementizia d’alto forno)
- Tipologia di giunto (giunto a bicchiere con guarnizione in EPDM con profilo a coda di rondine)
6. ATTIVITÀ FONDAMENTALI PER LA PROGETTAZIONE
1. Valutazione storico/strumentale del rischio derivante dalla presenza di ordigni bellici inesplosi ed
eventuale bonifica sistematica terrestre
4. Campagna di prove geologiche in sito ed in laboratorio:
- Prove penetrometriche statiche o dinamiche
- Sondaggi a carotaggio continuo
- Piezometri
- Prove di resistività (metodo Wenner)
- Indagini chimiche ambientali
- Analisi granulometrica, limiti di Attemberg
- Prova di taglio
2. Valutazione preliminare del rischio archeologico (VIARCH)
3. Indagine sottoservizi
7. CARATTERISTICHE DEL TERRENO E DEI SEDIMI DI POSA
1. Resistenza ai fenomeni corrosivi
2. Resistenza alle sollecitazioni
- Stratigrafia e granulometria
- Resistività
- Presenza di acqua di falda
- Presenza di correnti vaganti (ferrovie, cavi interrati, sottoservizi con protezione catodica a c.i.)
- Portanza
- Parametri sismici
3. Posa in opera - Sicurezza
- Angolo di attrito e coesione
- Livello di falda {
Posa condotte in terreni coesivi e profondità della falda pari a circa 1,50 m dal p.c. hanno
comportato adozione di impianti well-point per abbassamento della stessa ed utilizzo di casseri
autoaffondanti per il sostegno delle pareti di scavo;
Posa condotte in terreni granulari e profondità della falda pari ad oltre 3,50 m dal p.c. hanno
consentito l’esecuzione di scavi con svasatura secondo angolo natural declivio ed assenza di
impianto well-point;
Realizzazione manufatti in terreni coesivi con granulometria particolarmente fine e presenza di
falda hanno richiesto utilizzo di palancolati con tappo di fondo in jet – grouting, anche per garantire
la stabilità delle infrastrutture presenti nelle immediate vicinanze quali ferrovia, autostrada e strade
provinciali.
8. PRINCIPI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (D.M. 11.10.2017)
1. Ricorso a tecnologie no-dig per risoluzione interferenze con corsi d’acqua ed infrastrutture
2. Scelta delle tipologie di tubazioni e studio delle modalità di posa al fine di contenere al massimo gli
ingombri del cantiere ed i volumi di scavo
3. Massimizzazione del riutilizzo in sito dei materiali scavati
4. In fase di scelta del contraente per l’esecuzione dei lavori ricorso a O.E.V. con criteri premianti in termini
di organizzazioni volte al contenimento dell’impatto del cantiere su ambiente e cittadinanza e possesso di
certificazione ambientale ai sensi ISO 14001