Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | MAZZOLA Rosario
Le attività di risanamento e il rinnovamento dei servizi interrati nel Pavese nel ciclo idrico integrato, Carlo Mascheroni
1.
Le giornate tecniche di
Le attività di risanamento ed il
rinnovamento dei servizi interrati nel
Pavese nel Ciclo Idrico Integrato Pavia Acque S.c.a r.l.
Responsabile Servizio Progettazione e
Direzione Lavori
Referente Territoriale area Pavese
Dott. Ing. Carlo Mascheroni
Ordine Ingegneri
04 Maggio 2018
2. Il Servizio Idrico Integrato nella Provincia di Pavia
•Captazione delle acque;
•Reti di trasporto acque gregge;
•Impianti di potabilizzazione;
•Reti di distribuzione acqua potabile;
•Reti fognarie;
•Impianti di depurazione acque reflue.
Le giornate tecniche di
3. Il soggetto gestore Pavia Acque S.c.a r.l. opera sulla base di pianificazione di investimento
pluriennale finalizzata alla soluzione delle criticità manifestate in sede di Piano d’Ambito.
SERVIZIO ACQUEDOTTO
- avere acqua potabile di buona qualità e in quantità adeguata al fabbisogno e alle richieste di utenza;
- garantire una distribuzione più efficiente riducendo progressivamente i tassi di perdita di rete;
- sottoporre a progressiva rinnovazione e potenziamento le reti di distribuzione;
- sottoporre a progressiva sostituzione ed adeguamento del parco contatori di utenza.
SERVIZIO FOGNATURA e DEPURAZIONE
- realizzare nuove fognature nelle aree degli agglomerati non servite;
- collettare i terminali non trattati verso un impianto di depurazione esistente oppure realizzare un apposito impianto di
depurazione;
- adeguare e potenziare gli impianti di depurazione esistenti in modo tale che gli impianti stessi riescano a trattare la totalità dei
reflui in ingresso;
- sottoporre a progressivo rinnovamento le reti fognarie esistenti identificando e riducendo le portate idriche parassite e
implementando ove possibile schemi fognari con separazione tra acque nere e acque meteoriche.
Piano degli investimenti
10. Cantiere tradizionale
Necessità di utilizzare
metodologie di
intervento alternative
che, puntando alla
riabilitazione delle
condotte esistenti,
riducano al minimo i
costi sociali, la
demolizione
dell’esistente ed i disagi
per le comunità
coinvolte.
11. Declaratoria DPR 207 del 05 Ottobre 2010 -
Regolamento di esecuzione ed attuazione del
D. Lgs. 12 Aprile 2006, n. 163 – Codice dei Contratti
OS 35: INTERVENTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Riguarda la costruzione e la manutenzione di qualsiasi opera interrata mediante l’utilizzo di
tecnologie di scavo non invasive. Comprende in via esemplificativa le perforazioni orizzontali
guidate e non, con l’eventuale riutilizzo e sfruttamento delle opere esistenti, nonché l'utilizzo di
tecnologie di video-ispezione, risanamento, rinnovamento e sostituzione delle sottostrutture
interrate ovvero di tecnologie per miniscavi superficiali.
Le giornate tecniche di
12. OS 35 – interventi a basso impatto ambientale
Ci sono tecniche
Ci sono esperienze consolidate nel mondo
Ci sono regole e norme europee
Ci sono regole e norme italiane
Ci sono esperienze anche in Italia
Ci sono esperienze anche a Pavia
Le giornate tecniche di
13. Classificazione delle trenchless technologies
Sostituzione di condotte
A) Pipe Bursting
B) Pipe Splitting
C) Pipe Reaming
Installazione di nuove
condotte (per trazione)
A) Directional Drilling - HDD
B) Impact moling
Installazione di nuove
condotte (per spinta)
A) Microtunneling
B) Auger boring
C) Pilot tubing
D) Pipe ramming
Riabilitazione di condotte
A) Cured in place pipe
B) Cement mortar lining
C) Spiral wound lining
D) Epoxy lining
E) Close fit lining
F) Sliplining
14. Le motivazioni del ricorso a tecnologie “a basso impatto
ambientale”
In ordine di importanza decrescente
1. Difficoltà e talvolta impossibilità di esecuzione degli scavi con modalità tradizionale
(condotti transitanti sotto edifici o all’interno di manufatti o presenza di elementi di
interferenza) ed elevati costi di tali interventi in strade con pavimentazioni di pietra
naturale e con numerosi servizi interrati.
2. Possibilità di eseguire interventi di risanamento e recupero funzionale anche di
condotte che rivestono un interesse storico ed archeologico: riabilitando dall’interno il
condotto e proteggendolo dal contatto con i liquidi trasportati se ne consente la
preservazione.
3. Drastico abbattimento (anche se di complessa quantificazione) dei costi indiretti
connessi con un cantiere in un ambito fortemente urbanizzato e legati a:
• limitazione del traffico e della circolazione pedonale;
• danno economico alle attività commerciali, servizi ed artigianato;
• esposizione a rumore e inquinamento da polveri;
• danni ad edifici dovuti alle vibrazioni dei mezzi di cantiere tradizionali.
Conseguentemente costo complessivo (costi diretti + costi indiretti generalizzati)
inferiore a quello di un cantiere tradizionale.
15. Le motivazioni del ricorso (o del non ricorso) a tecnologie “a
basso impatto ambientale”
Allo stato attuale nel campo della rinnovazione e nuova posa di reti di ciclo idrico
integrato il ricorso a tecnologie a basso impatto ambientale è quasi sempre motivato dal
fatto di
“non poter ricorrere a metodi di scavo tradizionale”
In pochi casi infatti si ricorre a tecnologie a basso impatto ambientale come “prima
scelta”
MOTIVAZIONI
• Approccio progettuale conservativo e/o limitata conoscenza delle nuove tecnologie;
«Trenchless? Ma non si usa solo per posare la fibra?»
• Interesse esclusivo rivolto alla minimizzazione dei costi diretti di intervento;
• Errata o mancata valutazione dei costi indiretti generalizzati e sociali connessi con un
cantiere in ambito fortemente urbanizzato (IGC);
• Errata o mancata valutazione dei costi e dei tempi di messa “fuori esercizio” di una
porzione del servizio idrico integrato.
16. Le tecnologie “a basso impatto ambientale” nel mondo
STATI UNITI – GIAPPONE – GERMANIA
Acquisizione di una maggiore esperienza nelle modalità di realizzazione degli interventi
con conseguente aumento dell’efficienza e della produttività.
Forte sviluppo della tecnologia no dig per la realizzazione di interventi specialmente nel
campo allacciamento di utenza e manomissione aree a verde privato (pipe ramming a
fronte chiuso, compact mole e pilot tubing) rientro degli investimenti per acquisto delle
macchine in minor tempo.
Abbassamento dei prezzi delle macchine e dei dispositivi di puntamento.
Abbassamento del costo di istallazione per metro lineare di condotta posata.
In questi paesi, nell’arco di un quindicennio si sono registrate riduzioni dei prezzi medi
delle lavorazioni di tipo no dig anche superiori al 75% (R. Chirulli Manuale di Tecnologie
No-Dig).
17. Le tecnologie a basso impatto
ambientale (Trenchless o no dig)
sono una realtà consolidata in
Nord Europa e Stati Uniti.
Horizontal Directional Drilling (HDD)
Martin Cherrington 1964 Titan Contractors
Sacramento Municipal Utility District
PG & E “Pajaro River” 1971 (4” – 187 metri)
18. Cured In Place Pipe (CIPP)
Insituform Ltd 1973 – Fognatura ovoidale vecchio inglese in mattoni 60x90
Thames Water (GB)
Le giornate tecniche di
19. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless)
Normativa Europea e recepimento UNI
EN 12889:2000 “Trenchless construction and testing of drain
and sewers”
UNI EN 12889:2002 “Costruzione senza trincea e prove di
impianti di raccolta e smaltimento liquami”
EN 15885:2010 “Classification and characteristic of techniques
for renovation and repair of drains and sewers”
UNI EN 15885:2011 “Classificazione e caratteristiche delle
tecniche di ripristino e riparazione degli impianti di raccolta e
smaltimento di acque reflue ”
Le giornate tecniche di
20. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Europea e recepimento UNI
EN ISO 11295:2017 “Classification and information on design of
plastic piping systems used for renovation and replacement”
UNI EN ISO 11295:2018 “Classificazione ed informazioni relative
alla progettazione dei sistemi di tubazioni di materie plastiche
utilizzati per il rinnovamento e la sostituzione”
EN ISO 11296-1-2-3-4-7 (2011-2018) “Plastics piping systems for
renovation of underground non-pressure drainage and
sewerage networks”
UNI EN ISO 11296-1-2-3-4-7 (2011-2018) “Sistemi di tubazioni di
materia plastica per il ripristino di reti non in pressione di
fognature e di scarichi”
21. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Europea e recepimento UNI
EN ISO 11297-1-2-3-4 (2013-2018) “Plastics piping systems for
renovation of underground drainage and sewerage networks
under pressure”
UNI EN ISO 11297-1-2-3-4 (2013-2018) “Sistemi di tubazioni di
materia plastica per il ripristino delle reti interrate in pressione
di fognature e scarichi”
Le giornate tecniche di
22. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Italiana
UNI 11681:2017 (31/08/2017) “Rinnovamento di tubazioni
esistenti mediante inserimento e polimerizzazione di un tubo
composito plastico impregnato di resina. Elementi di
progettazione e installazione”
Le giornate tecniche di
23. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Europea e recepimento UNI
EN ISO 11298-1-2-3 (2011-2018) “Plastics piping systems for
renovation of underground water supply networks”
UNI EN ISO 11298-1-2-3 (2011-2018) “Sistemi di tubazioni di
materia plastica per il ripristino delle reti interrate di
distribuzione dell’acqua”
Le giornate tecniche di
24. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Europea e recepimento UNI
EN ISO 11299-1-3:2013 “Plastics piping systems for renovation
of underground gas supply networks”
UNI EN ISO 11299-1-3:2013 “Sistemi di tubazioni di materia
plastica per il ripristino delle reti interrate di distribuzione di gas
combustibile”
Le giornate tecniche di
25. normativa di identificazione delle modalità di scavo trenchless
Normativa Europea e recepimento UNI
Interventi in perforazione orizzontale
direzionata (HDD)
European standard EN 16228:2014
Drilling and foundation equipment – Safety
UNI EN 16228:2014
Attrezzature per perforazioni e fondazioni -
Sicurezza ….
26. …Qualcosa si è mosso
Prassi di riferimento UNI/PdR 26/03:2017
Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso
impatto ambientale: Sistemi di perforazione guidata:
TrivellazioneOrizzontale Controllata (TOC)
E qualcosa si è mosso anche in altri campi del trenchless…
Le giornate tecniche di
27. … microtrincea e spingitubo
Prassi di riferimento UNI/PdR 7:2014
Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso
impatto ambientale: Sistemi di minitrincea
Prassi di riferimento UNI/PdR 26/02:2017
Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso
impatto ambientale: Posa di tubazioni a spinta mediante
perforazioni orizzontali
Le giornate tecniche di
30. TrenchlessTechnologies applicate da Pavia Acque (evidenziate in rosso)
Sostituzione di condotte
A) Pipe Bursting
B) Pipe Splitting
C) Pipe Reaming
Installazione di nuove
condotte (per trazione)
A) Directional Drilling - HDD
B) Impact moling
Installazione di nuove
condotte (per spinta)
A) Microtunneling
B) Auger boring
C) Pilot tubing
D) Pipe ramming
Riabilitazione di condotte
A) Cured in place pipe
B) Cement mortar lining
C) Spiral wound lining
D) Epoxy lining
E) Close fit lining
F) Sliplining
Le giornate tecniche di
32. CIPP - Cured in place pipe
Posa in opera di tubolare plastico
impregnato con resine poliesteri
(isoftaliche o ortoftaliche) o
vinilesteri termoindurenti con liner
interno in poliuretano e preliner di
contatto in polietilene a bassa densità
Spessori del
rivestimento da 16 mm a
24 mm
Diametri dei rivestimenti da
1000 mm a 1700 mm
34. La rete di fognature romane
della città di Pavia.
Il centro storico della città di Pavia
è servito da 6 collettori fognari,
costruiti dagli antichi Romani con
uno sviluppo complessivo di circa 9
Km, che corrono lungo il declivio
naturale verso il fiume Ticino.
Attualmente le acque reflue
vengono conferite al depuratore
comunale, durante l’Impero
Romano venivano scaricate nel
fiume.
35. Condotte fognarie di epoca
romana
Collettori principali metri
4100
Condotti secondari metri 4900
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43. Inserimento del rivestimento nella condotta fognaria danneggiata e avanzamento del
rivestimento per effetto della pressione idrostatica
46. La rete fognaria romana di Pavia ha
condotte a sezione particolare
(condotte rettangolari con copertura a
volta).
La normativa ASTM F1216 - 09 Standard
Practice for Rehabilitation of Existing Pipelines and
Conduits by the Inversion and Curing of a Resin-
Impregnated Tube non può essere applicata
nella scelta dello spessore adatto al
carico.
E’ stata sviluppata una modellazione ad
elementi finiti in collaborazione con la
Facoltà di Ingegneria dell’Università di
Pavia in modo da definire lo spessore
adatto in funzione del carico stradale,
della profondità della condotta e della
sezione interessata ai lavori .
47. Caratteristiche meccaniche della muratura
Modulo elastico da 350 a 2000 MPa.
Tensione di rottura a compressione 2 MPa.
Tensione di rottura a trazione 0,1 MPa.
Caratteristiche
meccaniche del
rivestimento
Modulo elastico 3500 MPa.
Modulo elastico a lungo
termine 2200 MPa.
Tensione di rottura a
compressione 40 MPa.
Tensione di rottura a
trazione 40 MPa.
Carichi agenti sulla struttura
Carico del terreno calcolato sulla base delle formule
proposte dalla normativa tecnica francese
ipotizzando terreno a componente sabbioso
argillosa e quota di scorrimento a 4,5 metri dal
piano strada (ricoprimento 2,5 metri).
Sovraccarichi accidentali tipo HT 45 (L. 313/76)
sovraccarico per ruota pari a 7500 Kg.
Pressione idrostatica esterna pari a 0,5 metri di
colonna d’acqua al di sopra dell’estradosso della
condotta.
63. Sliplining e Close-fit lining
Sliplinig condotto non
aderente all’host pipe
Close-fit lining condotto
aderente all’host pipe
Sliplining e Close-fit lining sono due delle
tecniche più “antiche” di riabilitazione di
condotte esistenti. Sia lo Sliplining che il
close-fit lining sono in genere utilizzati per
riabilitare condotte in pressione
caratterizzate da perdite localizzate (perdite
da vaiolatura, perdite dai giunti).
Entrambi i sistemi garantiscono
riabilitazione “idraulica”.
A seconda delle caratteristiche meccaniche
e delle spessore del liner inserito vengono
garantite con il close-fit lining anche
condizioni di riabilitazione strutturale della
condotta ospitante (importante in genere in
reti non in pressione).
64. Close-fit lining Close fit con tubi in PEAD
Tecnologia RDP (reduced diameter pipe)
basata sulla riduzione temporanea del
diametro attraverso il passaggio della condotte
in una matrice di riduzione del diametro o
“rolldown”.
Una volta inserito nel tubo ospite il liner
riprende le dimensioni originali e aderisce al
tubo ospite attraverso l’azione della pressione
e della temperatura.
Tecnologia MFP (mechanical folded pipe) basata sulla deformazione del liner (U
pipe, C pipe) ripiegando il tubo in due falde ottenendo una forma a C o a U.
Deformazione semipermanente (in stabilimento a caldo) o temporanea (in
stabilimento o in cantiere ottenuta meccanicamente e mantenuta con reggette)
Una volta inserito nel tubo ospite il liner riprende le dimensioni originali e aderisce
al tubo ospite attraverso l’azione della pressione e della temperatura.
Tecnologia di più facile applicazione e utilizzabile anche con materiali innovativi
65. Tecnologia MFP (mechanical folded pipe)
Tecnologia di più facile applicazione e
utilizzabile anche con materiali innovativi
Richiede spazi di accantieramento limitati e
permette l’intervento in spazi confinati
Permette l’utilizzo di materiali innovativi
(non solo PEAD, ma anche guaine tessute in
fibre aramidiche ad alta resistenza (Kevlar) e
rivestimenti esterni/interni in PE)
Garantisce facilità di esecuzione
dell’intervento e tempi ridotti di
riattivazione delle reti
Richiede impegno di mezzi estremamente
limitato
66. Procedure operative
• Dismissione della tratta da sottoporre a intervento di
riabilitazione
• Predisposizione delle buche di ingresso e uscita close-fit lining
• Realizzazione di ispezione televisiva e rilevazione del tracciato
con rilevatore radio (necessario evidenziare presenza di lamine,
di cordoni di saldatura interni, di danni da vaiolatura che
possono danneggiare il liner durante le operazioni di infilaggio
e gonfiaggio e verificare l’andamento planoaltimetrico della
condotta)
• Pulizia della condotta ospite
• Predisposizione del liner con piegatrice (direttamente in
cantiere)
• Infilaggio del liner chiuso con verricello
• Gonfiaggio del liner (posizionamento in posto e rottura delle
reggette)
• Ispezione televisiva finale
• Montaggio flange alle estremità e collaudo della tratta
• Sanificazione e messa in esercizio
67. Riabilitazione Acquedotto
Stradella in prossimità del
TorrenteVersa
Sviluppo complessivo della rete: 70 metri
Condotta ospite: Cemento amianto e Acciaio
Condotto in posa: Guaina Sanitube W in fibre
aramidiche rivestita in polietilene De 300
PFA PN 16
Profondità di posa intorno a 5 metri da p.c.
nel punto più basso.
Anno di realizzazione dell’intervento: 2012
Particolarità del cantiere: Posa del liner in
una condotta ospite con variazioni
planoaltimetriche corpose.
Inizio lavori: Giugno 2012
68. Riabilitazione Acquedotto Pavia in
Ponte Coperto
Sviluppo complessivo della rete: 190 metri
Condotta ospite: Acciaio
Condotto in posa: Guaina Sanitube W in fibre
aramidiche rivestita in polietilene De 150
PFA PN 16
Condotta ospite all’interno dell’impalcato del
ponte coperto in cunicolo non
ispezionabile coperto con lastre di beola.
Anno di realizzazione dell’intervento: 2013
Inizio lavori: Marzo 2013
69. Directional Drilling HDD
Il directional drilling (HDD - horizontal
directional drilling), noto in Italia anche come
perforazione direzionale, perforazione
orizzontale controllata, perforazione
teleguidata o trivellazione orizzontale
controllata (T.O.C.), è una tecnologia no dig
idonea alla installazione di nuove condotte
senza effettuare scavi a cielo aperto.
Mediante directional drilling si installano principalmente tubazioni in acciaio e PEAD
giuntate testa a testa; quando i giunti sono del tipo resistente alla trazione allora è
possibile installare anche PVC e ghisa.
La caratteristica essenziale di questa tecnologia è quella di permettere l'esecuzione di
fori nel sottosuolo che possono avere andamento curvilineo spaziale. Con questa
tecnologia è possibile posare condotte con diametri fino a 1600 mm e lunghezze di tiro
(distanza tra punto di entrata e punto di uscita) che ormai hanno superato i 2000 m.
70. Directional Drilling HDD
Questa tecnica è stata utilizzata per:
a) Attraversamento di fiumi;
b) Attraversamento strade a grande traffico ed autostrade;
c) Attraversamento di ferrovie;
d) Installazione di nuove condotte lungo strade a grande traffico ed autostrade;
e) Installazione di nuove condotte in aree a tutela ambientale e aree a verde
(pilot tubing e pipe ramming a fronte chiuso);
f) Installazione di nuove condotte in sottopasso ad opere preesistenti.
Pavia Acque utilizza ed ha utilizzato questa tecnica nella posa in opera di condotte di
trasporto acque potabili e acque reflue in pressione con uso esclusivo di PEAD (PE 100
PFA PN 16 SDR 11 o classi superiori) con diametri da 125 mm a 250 mm.
Nell’area geografica “Pavese” dal 2001 al 2018 sono stati messi in opera circa 3600
metri di condotto in pressione.
Nella quasi totalità dei casi lo sviluppo complessivo del singolo cantiere non ha
superato i 50 - 70 metri (attraversamenti e sottopassi).
Le giornate tecniche di
71. Directional Drilling HDD
Fase 1
Perforazione pilota (pilot bore).
Normalmente di piccolo diametro (100-150 mm) si realizza
mediante una batteria di perforazione che viene manovrata
attraverso la combinazione di rotazioni e spinte il cui effetto,
sulla traiettoria seguita dall'utensile fondo-foro, è controllata
attraverso il sistema di guida;
La perforazione pilota può seguire percorsi plano-altimetrici
preassegnati che possono contenere anche tratti curvilinei;
Le giornate tecniche di
72. Directional Drilling HDD
Fase 2
Alesatura (back reaming) per l'allargamento del foro fino alle
dimensioni richieste.
Una volta completato il foro pilota con l'uscita dal terreno
dell'utensile fondo foro (exit point) viene montato, in testa
alla batteria di aste di acciaio, l'utensile per l'allargamento
del foro pilota (alesatore), avente un diametro maggiore a
quello del foro pilota, e il tutto viene tirato a ritroso verso
l'impianto di trivellazione (entry point). Durante il tragitto di
rientro l'alesatore allarga il foro pilota.
Le giornate tecniche di
73. Directional Drilling HDD
Fase 3
Tiro (pullback) o varo della tubazione o del cavo.
Completata l'ultima fase di alesatura, in corrispondenza dell'exit
point la tubazione da installare viene assemblata fuori terra e
collegata, con un'opportuna testa di tiro, alla batteria di aste
di perforazione, con interposizione di un giunto girevole
reggispinta (detto girevole o swivel) la cui funzione è quella
di trasmettere alla tubazione in fase di varo le trazioni ma
non le coppie e quindi le rotazioni. Raggiunto il punto di
entrata la posa della tubazione si può considerare terminata.
Le giornate tecniche di
74.
75. Directional Drilling HDD
Verifiche progettuali preliminari alla realizzazione dell’intervento:
- Verifica delle caratteristiche dei terreni attraversati sulla base di stratigrafie
di pozzi e opere puntuali (profondità media di posa da 5 a 10 metri di profondità)
in genere i terreni attraversati sono costituiti da terreno di coltivo, sabbie, limi ed
argille (quasi assenti banchi di ghiaia e ghiaietto),
- Verifica dell’andamento planoaltimetrico della condotta (mantenimento di
raggi di curvatura della condotta in polietilene compatibile con il materiale scelto
(HDPE Raggio curvatura > 25 -30 De) e con le modalità di perforazione (Raggio
curvatura > 20 metri);
- Verifica della sollecitazione di trazione sulla condotta in posa (mediamente
pari a valori tra 1/5 ed 1/10 della sforzo di snervamento del polietilene (234 kg/cm2
– 23 MPa);
- Scelta della macchina perforatrice.
MINI RIG (da 6 a 18 tonn) MIDI RIG (da 18 a 45 tonn)
Le giornate tecniche di
76. Estensione della rete acquedottisticaVellezzo Bellini – Rognano
Sviluppo complessivo della rete: 1620 metri
Condotto in posa: PEAD De 160 PFA PN 16 SDR 11 PE 100
Popolazione da servire prevista: 850 abitanti
Anno di realizzazione dell’intervento: 2007
Inizio lavori: 04/07/2007 Fine lavori 25/07/2007 (15 giorni lavorativi)
Costo complessivo dell’intervento: Euro 114.500 (IVA esclusa)
Prezzo per metro lineare di condotta acquedotto Euro 70,68
Stima dei soli costi diretti
Motivazioni per il ricorso alla tecnologia a basso
impatto ambientale
a) Attraversamento trasversale di un fascio di
tre oleodotti Praoil;
b) Stato non ottimale della strada provinciale
per posa in sede stradale;
c) Assenza di banchina disponibile per posa non
in sede stradale per presenza di fossi;
77. Lavori di potenziamento della rete acquedotto del comune diVellezzo
Bellini (PV). Realizzazione nuovo collegamentoVellezzo Bellini –
Giovenzano
Sviluppo complessivo della tratta: 130 metri
Condotto in posa: PEAD De 250 PFA PN 16 SDR 11 PE 100
Anno di realizzazione dell’intervento: 2011
Durata lavori: 3 giorni lavorativi
Prezzo per metro lineare di condotta acquedotto Euro 180,50
Stima dei soli costi diretti
Motivazioni per il ricorso alla tecnologia a basso
impatto ambientale
a) Attraversamento trasversale di una dorsale
acquedotto e 2 fossi irrigui;
b) Assenza di banchina disponibile per posa non
in sede stradale per presenza aree private non
disponibili;
78. Fognatura San Martino Siccomario. Completamento della stazione di
sollevamento diVia Marconi
Sviluppo complessivo della rete: 50 metri
Condotto in posa: PEAD De 180 PFA PN 16 SDR 11 PE 100
Anno di realizzazione dell’intervento: Ottobre 2015
Durata lavori: 2 giorni lavorativi
Prezzo per metro lineare di condotta acquedotto Euro 173,56
Stima dei soli costi diretti
Motivazioni per il ricorso alla tecnologia a basso
impatto ambientale
a) Attraversamento trasversale colatore Rotta;
79. Comune di San Martino Siccomario. Completamento delle opere di
collettamento fognario da impianto di depurazione intercomunale
RottaTravacò Siccomario a rete fognaria di Pavia
Sviluppo complessivo della rete: 90 metri
Condotto in posa: PEAD De 250 PFA PN 16 SDR 11 PE 100
Anno di realizzazione dell’intervento: Gennaio 2016
Durata lavori: 5 giorni lavorativi
Prezzo per metro lineare di condotta acquedotto Euro 206,48
Stima dei soli costi diretti
Motivazioni per il ricorso alla tecnologia a
basso impatto ambientale
a) Attraversamento trasversale del Colatore
Gravellone;