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I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
 La città nel cinema di fantascienza,
di Ghisi Grütter
 Comunicare scienza, di Luigi Campanella
 Gli oggetti antichi misurano il tempo, male,
di Roberto Vacca
 Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il
cinese, di Pietro Greco
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
 Algoritmo Infosfera Dominio, di Luigi Agostini
Recensioni e critica
 Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella paro-
la, di Giuseppe D'Acunto
 Un Montale per tutte le occasioni,
di Emiliano Ventura
 Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria
e Abdul / Napoli velata / Suburbicon,
di Alessandra Bailetti
Segnalazioni
 La scienza questa sconosciuta nei TG Rai,
di Davide Mancino
 Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista,
2017
 Le Scienze news, Suoli sempre più aridi con il
cambiamento del clima
Immagini interne:
microimmagini
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
n. I n. 81 gennaio 2018
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
G. Iannarone Educazione alla legalità
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Disegno e immagine di Ghisi Grütter
35. La città nel cinema di fantascienza
La città come referente
Molti critici hanno rilevato che l'ambiente urbano ha
svolto un ruolo specifico nell'universo ideologico di
tanti autori e la città, un ruolo di basilare importanza
sia nella letteratura sia nella cinematografia. Scrive-
va John Ruskin a proposito del Père Goriot nel 1885:
«Questa storia è tale che i suoi violenti contrasti e le
peculiarità del suo intreccio drammatico potevano
essere ambientate e concepite solo in una grande cit-
tà». A sua volta, la città va considerata metafora spa-
ziale del rapporto tra individuo e società per l'alter-
nanza di spazi pubblici e privati, per la distribuzione
territoriale delle classi sociali e per il proporre luoghi
-simbolo all'identificazione collettiva. Il cinema, co-
me la letteratura, contribuisce sia ad assolvere la fun-
zione di specchio del sociale, sia a creare mondi di-
versi mostrando i territori dell’utopia o della disto-
pia.
Le città del futuro: alcuni esempi
Le città immaginarie e le città reali sono soggetti
fondamentali della cinematografia che non sempre
riesce a tracciarne un confine: la città reale si carica
di forti connotazioni immaginarie e, a sua volta, la
città immaginaria si costruisce basandosi su elementi
presenti nella realtà urbana sensibile. In alcuni film,
come ad esempio in Edward mani di forbice del
1990 e in Big Fish del 2003 - entrambi di Tim Bur-
ton - il modello urbano proposto dal cinema assomi-
glia molto a quello immaginato da Frank Lloyd
Wright già negli anni '30. Wright per il suo progetto
urbano di Broadacre City aveva ipotizzato un acro di
terra (corrispondente allo iugero romano cioè
4046,72 mq) per ogni insediamento […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
44. Seta / Consumo di carne / Siccità e ACEA / Ri-
cerca e cancro
Anche in Italia è stata approvata una disciplina di
produzione per certificare la seta. La lavorazione
della seta è pratica molto antica, risalendo al sesto
millennio avanti Cristo. Questo tessuto viene pro-
dotto dal baco da seta, la larva di una farfalla che
crea un bozzolo di filamento lungo e resistente.
L’insetto rimane nel bozzolo il tempo necessario a
completare la metamorfosi in farfalla. Per la produ-
zione della seta quindi gli animali vengono sfruttati
ed uccisi: la lavorazione cela quindi una grande
crudeltà della quale spesso gli acquirenti sono igna-
ri.
Con l’arrivo dei cinesi sul mercato della seta ha
avuto origine il contrabbando dei bachi in Italia.
Oggi, dopo tanti anni, si continua ad investire nella
seta, in una nuova seta. Una delle start up più crea-
tive sul territorio italiano sta esplorando i differenti
aspetti e utilizzi chimici della fibroina, una proteina
prodotta dai bachi e dotata di straordinarie proprie-
tà meccaniche e rigenerative che la fanno definire
bioseta o biomateriali della seta. Il piano della start
up prevede lo sviluppo di protesi vascolari per by-
pass periferici, fino a raggiungere applicazioni di
drug delivery per il rilascio controllato di farmaci
con focus iniziale in oncologia. È una delle tenden-
ze delle start up di sviluppare aree prima meno
esplorate, soprattutto nell’ambito delle applicazioni
mediche: si tenga conto del fatto che i materiali di
origine biologica sono i più antichi utilizzati in am-
bito medico. Tornando […] [continua]
44.1 Seta
Fuori dal coro di Roberto Vacca
21. Gli oggetti antichi misurano il tempo, male
Se apri un vecchio cassetto, puoi trovare vecchie
foto (il pro-zio – Gaetano -- o Alberto?), orologi
fuori uso (di chi?), lettere con firme illeggibili,
certificati. Di rado: un diario rivelatore o un docu-
mento datato di rilevanza affettiva – o anche stori-
ca. Tracce importanti del passato si trovano in ar-
chivi, scritti inediti e pubblicati, edifici antichi,
antiquariato, ruderi, opere d’arte. Datarle può es-
sere arduo e incerto. Autori classici hanno lasciato
testimonianze ottime: le leggi e fermi il tempo. Ti
sembra di sentire la voce di Plinio, di Giulio Cesa-
re, di Catullo.
Taluno ha pensato di creare capsule temporali con-
tenenti scritti e oggetti che descrivano il nostro
mondo ai posteri. L’idea non è recente. Il 31 di-
cembre 1900, W.C. Maybury, sindaco di Detroit
riempì un contenitore di foto, lettere di 56 promi-
nenti cittadini che descrivevano la loro vita e
avanzavano previsioni. La capsula fu aperta il
31/12/2000. Non fu una grande rivelazione: offrì
solo modeste curiosità.
La Westinghouse produsse un’altra capsula nel
1939 per la Fiera Mondiale di New York. Ci mise
oggetti d’uso comune, alimenti, semi, un micro-
scopio, un filmato di notizie, un dizionario, un
almanacco, un microfilm con il catalogo delle
merci offerte da Sears Roebuck. Il contenitore fu
sepolto 15 metri sotto terra nel sito della Fiera.
Nel 1965 gliene fu affiancato un altro analogo.
L’idea è che vengano aperti nel 6939.
Il 28 maggio 1940 l’Università di Oglethorpe
(Atlanta, Georgia) ha sigillato con porte d’acciaio
un’intera stanza – chiamata Cripta della Civiltà -
che dovrebbe essere aperta […] [continua]
Articoli di Autori Vari
84. Il neutrino parla italiano, ma sta imparando
il cinese, di Pietro Greco
Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il
cinese. Volessimo riassumere in uno slogan il
racconto che Lucia Votano fa del suo oggetto
principale di studio, il neutrino appunto, nel nuo-
vo libro, La via della seta. La fisica da Enrico
Fermi alla Cina appena pubblicato con l’editore
Di Renzo (novembre 2017; pp. 127; € 12,50),
questo ci sembra il più calzante. Il fatto è che la
proposta editoriale della prima donna chiamata a
dirigere un grande centro di ricerca in fisica, il
Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, non ri-
guarda solo i neutrini e neppure solo la fisica
delle alte energie, ma il modo con cui “una per-
sona cresciuta nel profondo Sud, una donna e
una scienziata” ha attraversato e sta ancora attra-
versando la terza transizione significativa nella
storia dell’economia umana, quella dalla società
e dall’economia classica alla società e all’econo-
mia della conoscenza. Non sappiamo se è stato
deciso a tavolino, ma certo i capitoli del libro
procedono con la stessa capacità di oscillazione
che hanno i neutrini che, viaggiando nello spa-
zio, passano da uno all’altro di tre diversi sapori.
I quattro sapori del viaggio di Lucia Votano
I sapori che si intrecciano nel viaggio di Lucia
Votano sono almeno quattro. Ma prima si seguir-
li è meglio chiarire chi è l’autrice: una signora
nata a Villa San Giovanni in Calabria appena
dopo la guerra e laureatasi in fisica a Roma nel
1971, ha lavorato come “sperimentale” ai Labo-
ratori Nazionali di Frascati, al CERN di Ginevra
e al DESY di Amburgo, oltre che ai Laboratori
Nazionali del Gran Sasso (il più grande laborato-
rio sotterraneo al mondo di fisica delle astropar-
ticelle) e che ora collabora […] [continua]
Note critiche di Luigi Agostini
30. Algoritmo Infosfera Dominio
La lotta dei lavoratori di Amazon di Piacenza rom-
pe un incantesimo e apre una nuova epoca.
Amazon è una delle sette sorelle del silicio, i
signori della Rete; cosi sono chiamate le nuove
multinazionali dell’informatica.
I signori del silicio stanno sostituendo le anti-
che sette sorelle del petrolio nel dominio del mon-
do.
La determinazione dei ritmi e delle modalità
di lavoro in Amazon, come in tante altre imprese,
è affidata ad un algoritmo: l’algoritmo ha assunto
anche il ruolo del vecchio Capo cottimo.
Ma l’algoritmo si configura-a differenza del
Capo cottimo- come una presenza oggettiva, uni-
voca, neutra. Una potenza astratta, immateriale,
cioè il massimo della potenza: una potenza appa-
rentemente assoluta, la potenza del razionale.
Lo sciopero dei lavoratori di Amazon non è
quindi uno sciopero tra i tanti, ma assurge al livel-
lo di un atto di ribellione, di un segno che, anche
nel nuovo Eden del capitalismo informazionale –
mito costruito e sostenuto da una formidabile cam-
pagna ideologica, senza badare a spese -, il rappor-
to tra Capitale e Lavoro non ha niente di oggetti-
vo, resta un rapporto di forza, la cui dialettica con-
flittuale non può essere spenta.
La vertenza di Amazon è testimonianza che
le forme cambiano, ma la sostanza resta e ha la
testa dura. Su Repubblica del 9 dicembre si annun-
cia che il divorzio in una giovane coppia si può
gestire con un’app. A Modena, attraverso la piatta-
forma digitale, con l’assenso del giudice, i genitori
di due figli, non essendosi accordati per la separa-
zione consensuale, gestiranno ogni rapporto […]
[continua]
R/C Recensioni e critica di Autori Vari
28. Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella pa-
rola, di Giuseppe D'Acunto
1. Rose, nonostante tutto
Una delle liriche più celebri della Ausländer suo-
na così:
Mi sono trasformata in me stessa di attimo in
attimo // andata in frantumi / sul cammino della
parola // Lingua Madre / mi compone // mosaico
umano.
Qui, si parla della poesia come di quella po-
tenza, sovrana dell’attimo, che dà modo a cia-
scuno di divenire ciò che già è, come un cammi-
no, all’insegna della parola più fidata, lungo il
quale si vanno componendo, nel profilo di una
figura compiuta, tutti quei tasselli che, altrimen-
ti, resterebbero scoordinati e dispersi. E la parola
a tal punto funge da principio architettonico, ri-
spetto alla nostra vita, che essa è pari ad una
«sfera» entro la quale possiamo entrare: da cui
effonde una «luce color d’aria», sprizzano
«stelle d’acqua», nonché sboccia un’esile efflo-
rescenza che al minimo soffio si sgretola nella
sua «trama sottile [feingesponnen]».
Lo spazio nativo della parola, il «foglio bian-
co», è paragonato anche ad un «bosco fitto d’uc-
celli» e il momento recettivo che precede la
composizione ad una fase in cui il poeta, aguz-
zando le orecchie, «guard[a] con gli / occhi di
civetta della notte», nonché respira, nella speran-
za che «anche domani [in Zukunft] / rose si
schiuderanno»:
E rose tuttavia [Dennoch Rosen] / colme d’esta-
te […] / […] le morte rose / dopo la notte
[continua]
Divagazioni di Emiliano Ventura
11. Un Montale per tutte le occasioni
Un poeta malgrado Eugenio Montale, in una intervista del 1975 a Giorgio Zampa,1 curatore del testo
Sulla poesia2 che raccoglie articoli e interviste, consegna alcune affermazioni importanti; una è la famosa
metafora dell’aver scritto un solo libro, prima si è dedicato al recto poi al verso, dichiarazione che ricorda
molto quella heideggariana secondo cui «ogni pensatore pensa un unico pensiero».
Si riferisce naturalmente alla sua non enorme produzione; nello stesso anno nel discorso tenuto per il No-
bel a Stoccolma farà un bilancio delle sue cose scritte: «sei volumi, innumerevoli traduzioni e saggi criti-
ci. Hanno detto che è una produzione scarsa».
Questo è stato uno dei modi in cui il poeta è stato visto e giudicato, ha scritto poco, come se la quantità
avesse in sé il valore della qualità. È uno dei clichè che lo ha accompagnato insieme all’essere il poeta
del ‘negativo’ e del ‘miracolo’, il poeta della vita al cinque per cento’, tutti veri ma tutti allo stesso tempo
molto limitanti.
Più avanti, scorgiamo altre definizioni che segnano un carattere e una vita, scopriamo che un suo profes-
sore, il professor Mannucci: «diceva che avrei potuto scrivere sulla «Domenica del Corriere» ma non più
su, però», in questo annuncio di un piccolo fallimento si trova al contrario la realizzazione di una persona
nella poesia. [continua]
A proposito di film di Alessandra Bailetti
52. Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon
Il film si apre inquadrando i piedi e le gambe di Fortunata. Lei si muove velocemente in casa nel prepa-
rare, raccogliere e rassettare prima di uscire con la figlia di otto anni. Entrambe trascinano un trolley,
quello professionale di Fortunata, che inizia la giornata come parrucchiera a domicilio, quello della bim-
ba che va a scuola.
Fortunata è una giovane donna coraggiosa che ama la vita e corre sempre per sbarcare il lunario e
raggiungere il sogno di un negozio tutto suo. Ha un ex marito con la pistola, perché fa la guardia giurata,
la minaccia continuamente di toglierle la figlia e con questo ricatto la umilia e la violenta quando vuole. I
soldi mancano sempre, ma Fortunata sprizza scintille e energia, ha un gruppo di amiche come lei che non
vogliono rinunciare a essere libere, a scegliere, a ridere, fare sesso e divertirsi. Una rosa di personaggi
(alcuni improbabili) ruotano intorno a lei: Chicano un ragazzo gay e tossicomane che la adora, Lotte la
madre di lui, una ex attrice straniera malata di Alzheimer e infine Patrizio, lo psicoterapeuta assegnato
dal servizio pubblico per il sostegno della bambina. [continua]
Segnalazioni
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Editor e publisher: PierLuigi Albini
La scienza questa sconosciuta nei TG Rai
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Il naturalista minimalista
Ed. Belvedere, 2017
Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima
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Ticonzero news n. 81

  • 1. Ticonzero news I commenti posi- tivi dei clienti consentono di dimostrare i suc- cessi raggiunti e di porre in risalto Sommario Scienza&Società  La città nel cinema di fantascienza, di Ghisi Grütter  Comunicare scienza, di Luigi Campanella  Gli oggetti antichi misurano il tempo, male, di Roberto Vacca  Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese, di Pietro Greco EPS—EconomiaPoliticaSocietà  Algoritmo Infosfera Dominio, di Luigi Agostini Recensioni e critica  Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella paro- la, di Giuseppe D'Acunto  Un Montale per tutte le occasioni, di Emiliano Ventura  Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon, di Alessandra Bailetti Segnalazioni  La scienza questa sconosciuta nei TG Rai, di Davide Mancino  Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista, 2017  Le Scienze news, Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima Immagini interne: microimmagini Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati n. I n. 81 gennaio 2018 M. Agostinelli Energenze L. Agostini Note critiche P. L. Albini Labirinti di lettura P.L. Albini Recensioni di saggi Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà Autori Vari Frodi&Favole Autori Vari Articoli di Scienza&Società Autori Vari R/C recensioni e critica A. Bailetti A proposito di film G. Camarda Cronache di politica economica L. Campanella Comunicare scienza A. Castronuovo Meccanica della fantasia O. Cilona Democrazia&Impresa G. Corchia Cultura&Società A. M. Curci Il cielo indiviso E. D’Alessio Altrove e Dintorni A. De Marco Bioculture G. Grütter Disegno e Immagine G. Iannarone Educazione alla legalità M. Maggi Tecnorischio&Ambiente P. Manzelli Scienza e Arte L. Michelini Civitas R. Nobili Filosofia scientifica S. Ombuen Urbania P. Pallottino Figure F. Rufo Biopolitiche R. Vacca Fuori dal coro E. Ventura Divagazioni F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero n. Codice ISSN 2420-8442
  • 2. Disegno e immagine di Ghisi Grütter 35. La città nel cinema di fantascienza La città come referente Molti critici hanno rilevato che l'ambiente urbano ha svolto un ruolo specifico nell'universo ideologico di tanti autori e la città, un ruolo di basilare importanza sia nella letteratura sia nella cinematografia. Scrive- va John Ruskin a proposito del Père Goriot nel 1885: «Questa storia è tale che i suoi violenti contrasti e le peculiarità del suo intreccio drammatico potevano essere ambientate e concepite solo in una grande cit- tà». A sua volta, la città va considerata metafora spa- ziale del rapporto tra individuo e società per l'alter- nanza di spazi pubblici e privati, per la distribuzione territoriale delle classi sociali e per il proporre luoghi -simbolo all'identificazione collettiva. Il cinema, co- me la letteratura, contribuisce sia ad assolvere la fun- zione di specchio del sociale, sia a creare mondi di- versi mostrando i territori dell’utopia o della disto- pia. Le città del futuro: alcuni esempi Le città immaginarie e le città reali sono soggetti fondamentali della cinematografia che non sempre riesce a tracciarne un confine: la città reale si carica di forti connotazioni immaginarie e, a sua volta, la città immaginaria si costruisce basandosi su elementi presenti nella realtà urbana sensibile. In alcuni film, come ad esempio in Edward mani di forbice del 1990 e in Big Fish del 2003 - entrambi di Tim Bur- ton - il modello urbano proposto dal cinema assomi- glia molto a quello immaginato da Frank Lloyd Wright già negli anni '30. Wright per il suo progetto urbano di Broadacre City aveva ipotizzato un acro di terra (corrispondente allo iugero romano cioè 4046,72 mq) per ogni insediamento […] [continua] Comunicare scienza di Luigi Campanella 44. Seta / Consumo di carne / Siccità e ACEA / Ri- cerca e cancro Anche in Italia è stata approvata una disciplina di produzione per certificare la seta. La lavorazione della seta è pratica molto antica, risalendo al sesto millennio avanti Cristo. Questo tessuto viene pro- dotto dal baco da seta, la larva di una farfalla che crea un bozzolo di filamento lungo e resistente. L’insetto rimane nel bozzolo il tempo necessario a completare la metamorfosi in farfalla. Per la produ- zione della seta quindi gli animali vengono sfruttati ed uccisi: la lavorazione cela quindi una grande crudeltà della quale spesso gli acquirenti sono igna- ri. Con l’arrivo dei cinesi sul mercato della seta ha avuto origine il contrabbando dei bachi in Italia. Oggi, dopo tanti anni, si continua ad investire nella seta, in una nuova seta. Una delle start up più crea- tive sul territorio italiano sta esplorando i differenti aspetti e utilizzi chimici della fibroina, una proteina prodotta dai bachi e dotata di straordinarie proprie- tà meccaniche e rigenerative che la fanno definire bioseta o biomateriali della seta. Il piano della start up prevede lo sviluppo di protesi vascolari per by- pass periferici, fino a raggiungere applicazioni di drug delivery per il rilascio controllato di farmaci con focus iniziale in oncologia. È una delle tenden- ze delle start up di sviluppare aree prima meno esplorate, soprattutto nell’ambito delle applicazioni mediche: si tenga conto del fatto che i materiali di origine biologica sono i più antichi utilizzati in am- bito medico. Tornando […] [continua] 44.1 Seta
  • 3. Fuori dal coro di Roberto Vacca 21. Gli oggetti antichi misurano il tempo, male Se apri un vecchio cassetto, puoi trovare vecchie foto (il pro-zio – Gaetano -- o Alberto?), orologi fuori uso (di chi?), lettere con firme illeggibili, certificati. Di rado: un diario rivelatore o un docu- mento datato di rilevanza affettiva – o anche stori- ca. Tracce importanti del passato si trovano in ar- chivi, scritti inediti e pubblicati, edifici antichi, antiquariato, ruderi, opere d’arte. Datarle può es- sere arduo e incerto. Autori classici hanno lasciato testimonianze ottime: le leggi e fermi il tempo. Ti sembra di sentire la voce di Plinio, di Giulio Cesa- re, di Catullo. Taluno ha pensato di creare capsule temporali con- tenenti scritti e oggetti che descrivano il nostro mondo ai posteri. L’idea non è recente. Il 31 di- cembre 1900, W.C. Maybury, sindaco di Detroit riempì un contenitore di foto, lettere di 56 promi- nenti cittadini che descrivevano la loro vita e avanzavano previsioni. La capsula fu aperta il 31/12/2000. Non fu una grande rivelazione: offrì solo modeste curiosità. La Westinghouse produsse un’altra capsula nel 1939 per la Fiera Mondiale di New York. Ci mise oggetti d’uso comune, alimenti, semi, un micro- scopio, un filmato di notizie, un dizionario, un almanacco, un microfilm con il catalogo delle merci offerte da Sears Roebuck. Il contenitore fu sepolto 15 metri sotto terra nel sito della Fiera. Nel 1965 gliene fu affiancato un altro analogo. L’idea è che vengano aperti nel 6939. Il 28 maggio 1940 l’Università di Oglethorpe (Atlanta, Georgia) ha sigillato con porte d’acciaio un’intera stanza – chiamata Cripta della Civiltà - che dovrebbe essere aperta […] [continua] Articoli di Autori Vari 84. Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese, di Pietro Greco Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese. Volessimo riassumere in uno slogan il racconto che Lucia Votano fa del suo oggetto principale di studio, il neutrino appunto, nel nuo- vo libro, La via della seta. La fisica da Enrico Fermi alla Cina appena pubblicato con l’editore Di Renzo (novembre 2017; pp. 127; € 12,50), questo ci sembra il più calzante. Il fatto è che la proposta editoriale della prima donna chiamata a dirigere un grande centro di ricerca in fisica, il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, non ri- guarda solo i neutrini e neppure solo la fisica delle alte energie, ma il modo con cui “una per- sona cresciuta nel profondo Sud, una donna e una scienziata” ha attraversato e sta ancora attra- versando la terza transizione significativa nella storia dell’economia umana, quella dalla società e dall’economia classica alla società e all’econo- mia della conoscenza. Non sappiamo se è stato deciso a tavolino, ma certo i capitoli del libro procedono con la stessa capacità di oscillazione che hanno i neutrini che, viaggiando nello spa- zio, passano da uno all’altro di tre diversi sapori. I quattro sapori del viaggio di Lucia Votano I sapori che si intrecciano nel viaggio di Lucia Votano sono almeno quattro. Ma prima si seguir- li è meglio chiarire chi è l’autrice: una signora nata a Villa San Giovanni in Calabria appena dopo la guerra e laureatasi in fisica a Roma nel 1971, ha lavorato come “sperimentale” ai Labo- ratori Nazionali di Frascati, al CERN di Ginevra e al DESY di Amburgo, oltre che ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (il più grande laborato- rio sotterraneo al mondo di fisica delle astropar- ticelle) e che ora collabora […] [continua]
  • 4. Note critiche di Luigi Agostini 30. Algoritmo Infosfera Dominio La lotta dei lavoratori di Amazon di Piacenza rom- pe un incantesimo e apre una nuova epoca. Amazon è una delle sette sorelle del silicio, i signori della Rete; cosi sono chiamate le nuove multinazionali dell’informatica. I signori del silicio stanno sostituendo le anti- che sette sorelle del petrolio nel dominio del mon- do. La determinazione dei ritmi e delle modalità di lavoro in Amazon, come in tante altre imprese, è affidata ad un algoritmo: l’algoritmo ha assunto anche il ruolo del vecchio Capo cottimo. Ma l’algoritmo si configura-a differenza del Capo cottimo- come una presenza oggettiva, uni- voca, neutra. Una potenza astratta, immateriale, cioè il massimo della potenza: una potenza appa- rentemente assoluta, la potenza del razionale. Lo sciopero dei lavoratori di Amazon non è quindi uno sciopero tra i tanti, ma assurge al livel- lo di un atto di ribellione, di un segno che, anche nel nuovo Eden del capitalismo informazionale – mito costruito e sostenuto da una formidabile cam- pagna ideologica, senza badare a spese -, il rappor- to tra Capitale e Lavoro non ha niente di oggetti- vo, resta un rapporto di forza, la cui dialettica con- flittuale non può essere spenta. La vertenza di Amazon è testimonianza che le forme cambiano, ma la sostanza resta e ha la testa dura. Su Repubblica del 9 dicembre si annun- cia che il divorzio in una giovane coppia si può gestire con un’app. A Modena, attraverso la piatta- forma digitale, con l’assenso del giudice, i genitori di due figli, non essendosi accordati per la separa- zione consensuale, gestiranno ogni rapporto […] [continua] R/C Recensioni e critica di Autori Vari 28. Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella pa- rola, di Giuseppe D'Acunto 1. Rose, nonostante tutto Una delle liriche più celebri della Ausländer suo- na così: Mi sono trasformata in me stessa di attimo in attimo // andata in frantumi / sul cammino della parola // Lingua Madre / mi compone // mosaico umano. Qui, si parla della poesia come di quella po- tenza, sovrana dell’attimo, che dà modo a cia- scuno di divenire ciò che già è, come un cammi- no, all’insegna della parola più fidata, lungo il quale si vanno componendo, nel profilo di una figura compiuta, tutti quei tasselli che, altrimen- ti, resterebbero scoordinati e dispersi. E la parola a tal punto funge da principio architettonico, ri- spetto alla nostra vita, che essa è pari ad una «sfera» entro la quale possiamo entrare: da cui effonde una «luce color d’aria», sprizzano «stelle d’acqua», nonché sboccia un’esile efflo- rescenza che al minimo soffio si sgretola nella sua «trama sottile [feingesponnen]». Lo spazio nativo della parola, il «foglio bian- co», è paragonato anche ad un «bosco fitto d’uc- celli» e il momento recettivo che precede la composizione ad una fase in cui il poeta, aguz- zando le orecchie, «guard[a] con gli / occhi di civetta della notte», nonché respira, nella speran- za che «anche domani [in Zukunft] / rose si schiuderanno»: E rose tuttavia [Dennoch Rosen] / colme d’esta- te […] / […] le morte rose / dopo la notte [continua]
  • 5. Divagazioni di Emiliano Ventura 11. Un Montale per tutte le occasioni Un poeta malgrado Eugenio Montale, in una intervista del 1975 a Giorgio Zampa,1 curatore del testo Sulla poesia2 che raccoglie articoli e interviste, consegna alcune affermazioni importanti; una è la famosa metafora dell’aver scritto un solo libro, prima si è dedicato al recto poi al verso, dichiarazione che ricorda molto quella heideggariana secondo cui «ogni pensatore pensa un unico pensiero». Si riferisce naturalmente alla sua non enorme produzione; nello stesso anno nel discorso tenuto per il No- bel a Stoccolma farà un bilancio delle sue cose scritte: «sei volumi, innumerevoli traduzioni e saggi criti- ci. Hanno detto che è una produzione scarsa». Questo è stato uno dei modi in cui il poeta è stato visto e giudicato, ha scritto poco, come se la quantità avesse in sé il valore della qualità. È uno dei clichè che lo ha accompagnato insieme all’essere il poeta del ‘negativo’ e del ‘miracolo’, il poeta della vita al cinque per cento’, tutti veri ma tutti allo stesso tempo molto limitanti. Più avanti, scorgiamo altre definizioni che segnano un carattere e una vita, scopriamo che un suo profes- sore, il professor Mannucci: «diceva che avrei potuto scrivere sulla «Domenica del Corriere» ma non più su, però», in questo annuncio di un piccolo fallimento si trova al contrario la realizzazione di una persona nella poesia. [continua] A proposito di film di Alessandra Bailetti 52. Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon Il film si apre inquadrando i piedi e le gambe di Fortunata. Lei si muove velocemente in casa nel prepa- rare, raccogliere e rassettare prima di uscire con la figlia di otto anni. Entrambe trascinano un trolley, quello professionale di Fortunata, che inizia la giornata come parrucchiera a domicilio, quello della bim- ba che va a scuola. Fortunata è una giovane donna coraggiosa che ama la vita e corre sempre per sbarcare il lunario e raggiungere il sogno di un negozio tutto suo. Ha un ex marito con la pistola, perché fa la guardia giurata, la minaccia continuamente di toglierle la figlia e con questo ricatto la umilia e la violenta quando vuole. I soldi mancano sempre, ma Fortunata sprizza scintille e energia, ha un gruppo di amiche come lei che non vogliono rinunciare a essere libere, a scegliere, a ridere, fare sesso e divertirsi. Una rosa di personaggi (alcuni improbabili) ruotano intorno a lei: Chicano un ragazzo gay e tossicomane che la adora, Lotte la madre di lui, una ex attrice straniera malata di Alzheimer e infine Patrizio, lo psicoterapeuta assegnato dal servizio pubblico per il sostegno della bambina. [continua]
  • 6. Segnalazioni Le News di Ticonzero sono visibili anche su Issuu Facebook Calaméo Slideshare Tablet e smartphone Google+ Clicca sopra: Ctrl+cursore ↑ salvo diversa indicazione Editor e publisher: PierLuigi Albini La scienza questa sconosciuta nei TG Rai di Davide Mancino su Scienzainrete Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista Ed. Belvedere, 2017 Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima LeScienze news