1. L’INNOVAZIONE DIDATTICA
NEL BIENNIO
LA DIDATTICA PER COMPETENZE
A cura di:
Prof.ssa Barbara Feltrin Istituto “Duca d’Aosta”
Prof.ssa Nicoletta Ruggieri Padova, 29 febbraio 2012
2. La rete “Il nuovo obbligo d’istruzione in Italia”
• ITG Belzoni
• ITIS Severi
• ITIS Marconi
• ISA Selvatico
• IPSIA Bernardi
• I.I.S. E. U. Ruzza
• T. Pendola IPSIA Ruzza-Pendola
• Liceo Curiel
• Liceo Nievo
• IIS Alberti (Abano)
• ITC Calvi
• ITC Gramsci
• CFP ENAIP Veneto
• CFP ENAIP Bentsik
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3. DECRETO 22-08-2007, n. 139
per innalzamento dell’obbligo di istruzione
le competenze degli “assi culturali”
asse
asse scientifico-tecnologico
linguaggi asse
asse storico - sociale
matematico
con le relative conoscenze e abilità costituiscono
“il tessuto”
per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati
all’acquisizione delle
competenze chiave
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4. Competenze chiave di cittadinanza
DECRETO 22-08-2007, n. 139
per innalzamento dell’obbligo di istruzione
• Imparare ad imparare
• Progettare
• Comunicare
• Collaborare e partecipare
• Agire in modo autonomo e responsabile
• Risolvere problemi
• Individuare collegamenti e relazioni
• Acquisire e interpretare l’informazione
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5. Linee guida (2010)
Primo biennio - Storia
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra
riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il
docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa,
l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di
base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito
richiamate:
• comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in
una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e
in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona della collettività e
dell’ambiente
• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio
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6. Linee guida (2010)
Primo biennio – Diritto ed Economia
• Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra
riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il
docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa,
l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di
base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito
richiamate:
• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona della collettività e
dell’ambiente
• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio
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7. Linee guida (2010)
L’insegnamento della Costituzione Italiana,
afferente a Cittadinanza e Costituzione, è
affidato ai docenti di Storia e Diritto ed Economia
e si realizza in rapporto alle linee metodologiche
ed operative autonomamente definite dalle
istituzioni scolastiche in attuazione della legge
30/10/2008, n. 169 che ha rilanciato la
prospettiva della promozione di specifiche
“conoscenze e competenze” per la formazione
dell’uomo e del cittadino (art. 1)
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8. I passi cruciali
• analisi delle competenze chiave
• analisi delle competenze di ciascun asse e delle
relative conoscenze e abilità
• analisi formativa dell’asse culturale e selezione dei
contenuti utili a promuovere le competenze attese
• loro curricolazione nei due anni
• progettazione di Unità Formative di Apprendimento-
U.F.A integrate
• spazio alle attività laboratoriali, alla riflessione e alla
ricostruzione
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9. Problemi significativi nella progettazione del
curricolo di asse
PROBLEMA EMERSO
Nel biennio il programma di STORIA è
orientato allo studio delle civiltà antiche; il
programma di DIRITTO, invece, propone
lo studio delle moderne forme istituzionali
e del testo costituzionale italiano. Non vi
è, pertanto, corrispondenza temporale.
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10. SCELTA ATTUATA
Il nucleo fondante delle discipline coinvolte
è il “vivere in società”, il gruppo sociale si
società
organizza e si evolve nella storia.
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11. Valore formativo delle discipline
dell’asse storico-sociale
• RILEVANZA CONCETTUALE dei CONTENUTI proposti (istituti della
convivenza civile e loro organizzazione nel tempo e nello spazio ).
• PREGNANZA COGNITIVA: lo studio del Diritto favorisce l’interiorizzazione
del valore della “regola” e del suo necessario rispetto per la pacifica
convivenza; lo studio della Storia permette di cogliere nel passato le radici
del presente.
• SPENDIBILITA PERSONALE E SOCIALE: crescita e formazione culturale,
anche attraverso lo studio della nostra Costituzione, per un inserimento
attivo e consapevole nella vita sociale: è questa la cittadinanza attiva.
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12. Il confronto tra insegnanti di discipline diverse ha portato a….
• Cercare relazioni tra le discipline d’asse
per produrre del materiale condiviso
(le u.f.a. proposte sono espressione di alcune delle connessioni
individuate)
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13. METODO PROPOSTO
ANALISI E CONFRONTO DI MODELLI ORGANIZZATIVI E
ISTITUZIONALI DEL PASSATO CON MODELLI ORGANIZZATIVI E
ISTITUZIONALI ATTUALI
Questo favorisce:
• lo sviluppo della capacità critica dei giovani, cogliendo analogie e
differenze;
• la crescita e la formazione culturale per un inserimento attivo e
consapevole nella vita sociale;
• l’acquisizione da parte dei giovani di una forma mentis che permetta
loro di percepire la complessità dei fenomeni politici, economici,
sociali e culturali collocandoli in una dimensione storica e
comprendendo il cambiamento e le diversità nel tempo.
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15. UNITA’ =
PARTE COERENTE ORGANICA RISPETTO AD UN
COMPLESSO DI APPRENDIMENTI
FORMATIVA =
CHE PERSEGUE UNO O PIU OBIETTIVI FORMATIVI, IN
PARTICOLARE LA PADRONANZA DI QUEGLI
ATTEGGIAMENTI, COMPORTAMENTI, STRATEGIE
RIVOLTI ALLO SVILUPPO DI TUTTA LA PERSONA
APPRENDIMENTO =
L’UNITA COSTRUITA DAL DOCENTE E’ ORIENTATA
ALL’APPRENDIMENTO DA PARTE DELL’ALLIEVO DI
CONOSCENZE, ABILITA, FINO ALL’ACQUISIZIONE DI
COMPETENZE
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16. Che cos’é l’U.F.A. ?
• SCHEMA PROGETTUALE
• MAPPA CHE ORIENTA L’AZIONE DELL’INSEGNANTE
• IPOTESI PROGETTUALE
(non una costruzione rigida poiché il suo farsi va visto
in situazione, nel rapporto con gli allievi e in relazione
alle loro risposte; è necessario quindi un continuo
intervento di potenziamento, di ulteriore sviluppo, di
adattamento)
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17. Funzioni dell’ U.F.A.
• ORGANIZZATORE COGNITIVO E OPERATIVO PER IL
LAVORO DEL DOCENTE
• DISPOSITIVO PER CONDIVIDERE CON ALTRI
DOCENTI PROGETTI, ATTIVITA, CRITERI DI
VERIFICA-VALUTAZIONE E PER SCAMBIARE
MATERIALE DIDATTICO
• STRUMENTO PER ORGANIZZARE UNA BANCA DI
RISORSE DIDATTICHE, DISPOSTE PER UNITA DI
APPRENDIMENTO, MIRATE ALLE COMPETENZE DA
FORMARE NELL’ALLIEVO.
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18. 1 FASE:che cosa sai?
(attivazione dei saperi naturali)
• è atta a creare il coinvolgimento attivo dello
studente e consiste nel recupero, esplorazione,
attivazione di ciò che si sa e in una prima
organizzazione conoscenze secondo modalità
diverse:
• utilizzo di domande;
• brain storming;
• conversazione guidata
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19. 2 FASE:devi sapere che…
(mapping)
• si riferisce al momento informativo, in cui
vengono presentati i nuovi contenuti. Si stimola
il conflitto cognitivo (tra ciò che l'allievo sa e ciò
che deve imparare), ricorrendo a:
• ricerca e produzione di analogie con quanto l’allievo sa
già
• interrogazione guidata;
• autointerrogazione;
• discussione collettiva e partecipata
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20. 3 FASE: quel che devi fare
(applicazione):
Inizia il momento del laboratorio: l'allievo applica
conoscenze e abilità, attraverso l'allestimento di
una serie di attività in cui opera su compiti-tipo
del contenuto trattato fino ad arrivare alla
realizzazione autonoma. Si ricorre a:
• attività di riproduzione;
• attività di riconoscimento di strategie /conoscenza già
usate;
• dispositivi (come scalette, schemi, tabelle) per
immagazzinare certe procedure;
• attività di elaborazione- organizzazione in cui si arriva
alla soluzione autonoma di compiti simili tra loro
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21. 4 FASE: PROVA ANCHE TU
(transfer)
Qui diventa fondamentale che gli alunni
imparino a contestualizzare concetti a abilità
apprese esercitandosi su situazioni nuove e
diverse.
• Elaborazione dell’informazione e applicazione in contesti
nuovi e diversi
• Ricerca di analogie e differenze
• Produzione ideativo - immaginativa
• Prima generalizzazione
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22. 5. FASE: che cosa hai fatto e perché?
(ricostruzione)
L'alunno è sollecitato a ricapitolare in modo
critico il percorso compiuto, riconoscendo e
oggettivando le strategie usate, identificando i
fattori che ha ritenuto rilevanti e decisivi per
affrontare il compito, mostrando di saper
indagare sulle difficoltà incontrate e sui correttivi
eventualmente messi in atto. Si utilizzeranno:
• domande
• discussione tra compagni per far emergere le eventuali
concezioni sbagliate e mettere in comune i vari passaggi
del percorso, considerando anche possibilità di soluzioni
o regole alternative.
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23. 6 FASE: Inventa una regola
(generalizzazione)
L'allievo arriva alla sintesi di conoscenze e
procedure usate per reimpiegarle in modo
personale e autonomo in nuove situazioni. Le
proposte esercitative di questa sezione
mireranno a :
• proporre una produzione intesa a verificare
l'apprendimento sulla base di contesti nuovi e diversi;
• concordare assieme alla classe dei criteri secondi i quali
verificare la bontà e l'efficacia di una produzione;
• far formulare "regole" generali (= strategie, procedure,
modelli, teorie) che definiscano e precisino l'ambito delle
nuove acquisizioni;
• valutare il lavoro personale svolto.
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24. LA PROVA DI VERIFICA
– La prova sarà pensata coerentemente alla natura della
competenza dell’unità formativa ed ai processi ad essa sottesi ed
è importante sia redatta a monte dell’attività didattica.
– Al termine dell’unità formativa, la prova di verifica sarà congiunta,
preparata in modo concordato tra insegnanti di storia e diritto e
somministrata nello stesso momento.
– La prova sarà pensata in modo da garantire un certo equilibrio
tra le discipline.
– Saranno proposti esercizi di vario tipo per verificare i diversi
processi attivati.
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25. COME ORGANIZZARE IL LAVORO
ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO
L’INNOVAZIONE DIDATTICA DEL BIENNIO
LA DIDATTICA PER COMPETENZE
26. NOMINA DEI REFERENTI
D’ASSE
• ASSE DEI LINGUAGGI
• ASSE MATEMTICO
• ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
• ASSE STORICO-SOCIALE
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27. RUOLO DEI REFERENTI
• Realizzazione all’interno dell’Istituto,
ciascuno nell’ambito del proprio Asse, di
un’attività di coordinamento e di supporto
alla sperimentazione didattica.
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28. RUOLO DEI REFERENTI
• Diffusione e condivisione del lavoro svolto,
creando con i colleghi disponibili dei piccoli
gruppi di lavoro per:
– redazione di programmazioni d’Asse,
– revisione ed unificazione delle programmazioni
disciplinari,
– revisione di alcune Unità Formative di Apprendimento
già elaborate per il biennio (che necessitano in
qualche caso di maggiore articolazione),
– elaborazione di nuove U.F.A.
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29. RUOLO DEI REFERENTI
• Predisposizione di nuovi moduli per una più
precisa e completa raccolta dei dati:
– per ogni U.F.A., scheda personale di ogni alunno
relativa ai livelli di competenza e al punteggio
raggiunto;
– per ciascun Asse, scheda di classe relativa ai livelli di
competenza raggiunti nelle diverse prove
somministrate nel corso del biennio e utile ai fini della
compilazione finale della certificazione delle
competenze.
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31. RUOLO DEI REFERENTI
• Raccolta e riordino, per ciascun Asse, di
tutto il materiale prodotto (U.F.A.), in modo
da mettere a disposizione un supporto
cartaceo completo e ordinato (“Book”).
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32. RUOLO DEI REFERENTI
• Monitoraggio dei risultati dell’attività di
sperimentazione per verificarne l’efficacia
ai fini dell’acquisizione delle competenze
previste e della loro certificazione finale a
conclusione del biennio.
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33. LIVELLI DI COMPETENZA CLASSI PRIME
ASSE STORICO-SOCIALE
38,2%
40,0% 32,9%
30,0% 23,0%
PERCENTUALE
20,0%
5,9%
10,0%
0,0%
A B C D
PERCENTUALE PER 5,9% 32,9% 38,2% 23,0%
CIASCUN LIVELLO
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34. PIANIFICAZIONE DELLE
ATTIVITA’
• INCONTRI DEI REFERENTI DI TUTTI
GLI ASSI
• INCONTRI DEGLI INSEGNANTI DELLO
STESSO ASSE
• INCONTRI DI DIPARTIMENTO
• CONSIGLI DI CLASSE
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